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La fede secondo le icone
Nelle case dell'oriente c'è sempre un ""krasnij ugol'"""", un angolo bello da cui, attraverso l'icona, lo sguardo di Dio veglia sulla famiglia. Non siamo noi a guardare l'icona, ma è l'icona a guardare noi e ad aprirci alla realtà del mondo di Dio. Gli autori ci aiutano a cogliere quei tratti del mondo divino che, attraverso le icone, a noi si svela e si comunica. È un libro che, oltre ad introdurci nell'insegnamento della verità che l'icona porta con sé, ci dischiude anche tutta la comunicazione della grazia che l'icona ci trasmette e ciò che essa chiede in termini di cammino spirituale da ciascuno di noi."" -
La cappella Redemptoris Mater. Catechesi in immagini della storia della salvezza. Ediz. italiana, inglese, slovena e spagnola. Con 36 Diapositive
36 diapositive sulle scene della cappella Redemptoris Mater in Vaticano realizzata dall'atelier del Centro Aletti che si snodano come un itinerario per immagini della storia della salvezza. Accompagna le diapositive un libretto in 4 lingue (italiano, inglese, sloveno, spagnolo) che illustra le scene, suggerendo alcuni dati biblici, teologici e spirituali per l'approfondimento. Uno strumento per la catechesi o per incontri di spiritualità e di preghiera. -
Anthologhion di tutto l'anno. Vol. 4
"L'Anthologhion"""" è una collezione in greco, ora tradotta interamente in italiano, che raccoglie un compendio dei libri liturgici necessari per la preghiera dell'ufficio divino nella Chiesa bizantina. È in quattro volumi. Diventa così possibile accedere all'ufficio liturgico bizantino in traduzione italiana, un'opera importante per conoscere la Chiesa considerata per eccellenza Chiesa liturgica. È qui che si plasma anche la teologia di tanti autori orientali che restano altrimenti incomprensibili senza la conoscenza della liturgia che è fonte e contesto della loro riflessione." -
Noi nella Trinità. Breve saggio sulla Trinità
"Questo libro non parla di Dio: parla in Dio. Non disputa del mistero: introduce al mistero. Con la sapienza spirituale che solo una lunga vita di studi e di preghiera può dare, esso porta al cuore dell'adorabile Custodia in cui viviamo, ci muoviamo e siamo, guidandoci per mano attraverso sprazzi di luce tratti dalla Sacra Scrittura, testi dei Padri e dei grandi maestri della fede, pensieri al tempo stesso umili e arditi lanciati verso l'abisso, eco di esperienze vissute e condivise nella carità"""" (dalla prefazione di Bruno Forte)." -
Solchi di luce. La fede e la bellezza
È una raccolta di scritti di Olivier Clément sulla bellezza e sull'arte. Il rapporto tra bellezza e fede è ambiguo. Un monoteismo rigido può denunciare nella bellezza un'idolatria. Ma la fede, liberandosi dal moralismo, può vedere nella bellezza il modo più idoneo per cogliere l'unità, per esprimere e comunicare tutta la profondità e l'ampiezza dell'esistenza. La fede può, soprattutto, trasfigurare la bellezza. Dappertutto, il Creatore e la sua creatura si incontrano in una bellezza non di possessione, ma di comunione. Dappertutto la liturgia abbozza un'arte globale, in cui anche l'estetica diventa contemplazione. -
Il cielo nel cuore. Invito al mondo esicasta di Niceforo il Solitario
Niceforo il Solitario è un monaco vissuto nel XIII secolo negli anni tormentati del lento decadere dell'impero bizantino. È autore di un breve, ma prezioso e ormai classico testo della spiritualità, il ""Discorso sulla sobrietà e la custodia del cuore"""", entrato nella Filocalia. È proprio attraverso questo testo che si viene introdotti nella Filocalia, raccolta tanto famosa quanto poco studiata e conosciuta. Il testo di Niceforo diviene in questo libro come una finestra attraverso la quale guardare all'ambiente filocalico nelle sue varie dimensioni spirituali, teologiche, storiche. Si viene introdotti nel mondo esicasta sia nel senso storico delle persone, degli avvenimenti, sia nel senso di """"mondo interiore"""" carico di un profondo significato esistenziale anche per l'oggi."" -
Il mio padre spirituale. Vita e insegnamenti di Cleopa di Sihastria (1912-1998)
Al monastero di Sih?stria, nelle foreste nel nord della Romania, Cleopa pascolò le pecore per molti anni, passando i suoi giorni nella preghiera e nella contemplazione. Poi, all'età di 29 anni, fu inaspettatamente scelto come nuovo superiore del monastero. Da quel giorno si dispiega senza sosta la sua attività di padre spirituale e di riformatore monastico, che si intreccia con le vicende storiche del popolo romeno. Dotato da Dio di una forte visione ed intuizione spirituali, temprato dalle sofferenze, interlocutore dei pastori come degli intellettuali, al momento della sua morte, nel 1998, Cleopa era considerato padre spirituale di tutta la Romania. Il libro, nella maniera semplice degli apophtegmi, ne narra la vita e i detti in un modo che ci introduce alla sapienza spirituale di questo grande monaco. -
Teologia in poesia. Testo sloveno a fronte
Quattro raccolte di poesie in traduzione italiana con testo originale a fronte di un gesuita sloveno, fondatore dell'Istituto di Spiritualità alla Pontificia Università Gregoriana, interlocutore tra i più accreditati della cultura a lui contemporanea, nelle quali egli esprime al meglio la sua visione di Dio, della vita, della vita con Dio. Un testo di ""Sebastian Brock"""" su Efrem il Siro fa da introduzione a queste raccolte, mostrando come la reciproca interconnessione tra poesia e teologia, che ha segnato le esistenze sia di Efrem che di Truhlar, fa vedere come questa interconnessione sia stata vissuta nella tradizione attraverso uno dei suoi rappresentanti più significativi e come la poesia sia stata considerata in altre epoche uno strumento straordinariamente adatto ad esprimere i paradossi di cui abbonda il mistero cristiano, presentandosi dunque come un linguaggio teologico a tutti gli effetti."" -
«Anche se muore vivrà». Saggio sulla resurrezione dei corpi
Che cosa succede al corpo con il disfacimento della vecchiaia, con la malattia e infine con la morte? Sono domande che toccano ciascuno di noi quotidianamente, ma che diventano particolarmente intense e drammatiche in alcuni momenti speciali della vita, quando siamo toccati da vicino dalla realtà della malattia e della morte. Il corpo è la struttura per mezzo della quale l'uomo personalizza l'universo. Ma nella creazione decaduta noi siamo esseri malati e, invece di contenere l'universo, ne siamo assorbiti ed esso diviene la nostra tomba. Cristo, contenuto dall'universo in uno spazio ed un tempo preciso, contiene l'universo e lo rende partecipe della sua resurrezione. La pietra rotolata dall'angelo significa la distruzione del ""muro di separazione"""" tra questa nuova creazione splendente della luce della resurrezione e la nostra esistenza seppellita nella corruzione e nella morte. Sono questi alcuni temi toccati nella prima parte del libro. La seconda è costituita da un racconto e dalle immagini dell'Hospice """"Madonna dell'Oliveto"""" di Montericco (RE)."" -
Il mistero pasquale
La liturgia della settimana santa è tutta incentrata sul duello decisivo tra la vita e la morte, un duello che ci dà la chiave del mistero liturgico della pasqua. ""La morte ha regnato da Adamo fino a Mosè"""" (Rm 5,14). L'universo intero è divenuto un cimitero cosmico, condannato alla distruzione e alla disperazione. Ecco perché """"l'ultimo nemico è la morte"""" (1 Cor 15,26) e il suo annientamento costituisce lo scopo ultimo dell'Incarnazione. L'incontro con la morte è """"l'ora"""" di Cristo, quella di cui diceva: """"Per questo sono giunto a quest'ora"""". Un commento liturgico alla settimana santa di due autori d'eccezione che ci dischiude le profondità del mistero centrale della fede cristiana."" -
Guida alla celebrazione dell'ufficio divino nelle Chiese di tradizione bizantina
Presso la casa editrice Lipa è presente l'Anthologhion di tutto l'anno, in 4 volumi, un'ampia raccolta dei testi più abitualmente adoperati per la celebrazione dell'Ufficio divino bizantino. Dopo la pubblicazione si è resa subito necessaria una Guida che descrivesse i vari elementi costitutivi dei diversi momenti dell'Ufficio, mettendo in risalto le linee maggiori della loro struttura interna, tentando di esprimerne il significato e spiegando come i vari elementi si connettono l'un l'altro. Lo scopo della Guida è pertanto di ordine pratico. -
Storia e teologia all'incrocio. Orizzonti e percorsi di una disciplina
Colpisce che, nella prospettiva della storia della teologia, la storia e la teologia si presentino come realtà inseparabili, che s'incrociano e si sfidano a vicenda rimanendo in una necessaria coerenza. Oggi più che mai si fa chiara la coscienza che la teologia stessa è in parte frutto della storia e che ha anch'essa una sua storia. La storia bussa alla porta della teologia e chiede la sua attenzione, domandando che il discorso teologico sia completato dell'aspetto storico della teologia stessa. I contributi presenti in questo libro cercano di mostrare l'impatto reciproco che si verifica tra storia e teologia. Stili e approcci si mescolano - lo storico e il filologo, lo speculativo e il patrologo, il liturgista e l'ermeneuta s'incontrano, si intrecciano, si sfidano e si commentano a vicenda mettendo in rilievo l'importanza e la ricchezza della storia della teologia. -
Catechesi sulla Chiesa
Le forme esterne della Chiesa cambiano sotto l'influsso dei tempi. C'è chi da questo trae la conseguenza che la Chiesa sia una organizzazione artificiosamente inventata dagli uomini, chi si fa prendere da nostalgie per forme che ormai hanno fatto il loro tempo. Ma qual è la natura intima della Chiesa, la sua essenza vera e spirituale, quella duratura? Ecco un piccolo libro che in modo semplice, immediato, sintetizza la visione che sta alla radice dell'articolo del Credo: ""Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica"""", cioè una Chiesa che nasce dalla comunione trinitaria, comunità dei salvati dalla Pasqua del Signore che ci dà la grazia di vivere la vita divina. Un piccolo libro carico della Tradizione, del dato biblico e delle intuizioni delle grandi comunioni ecclesiali."" -
La scala di Giacobbe
Gli angeli sono prepotentemente tornati di moda nel contesto culturale odierno. Eppure, anche se argomento classico della teologia, oggi praticamente non trovano spazio nei libri di dogmatica. Questo libro, scritto da Bulgakov nel 1929, aiuta così ad approfondire uno dei temi di sempre della teologia cristiana. La vita è un fruscio di voci e gli angeli, esseri personali che contemplano il volto di Dio, comunicano con le creature personalmente. ""Scala di Giacobbe"""", gli angeli sono questo nesso personale che rimanda al Dio personale. In questo modo anche la vita si personalizza e diventa un continuo dialogo tra cielo e terra."" -
Il colore della luce. Ediz. a colori
Il libro percorre la ricerca di Marko Ivan Rupnik tratteggiando una continuità tra le problematiche artistiche tipicamente pittoriche e quelle relative ai temi essenziali della vita dell'uomo (la domanda sul mondo, sulla materia, il corpo, il dolore, il male, la persona, i rapporti, il perdono...). Nella sua scansione, l'opera presenta un intreccio inseparabile tra il linguaggio dei colori, dei materiali, della luce, della poesia e i brani della riflessione. Le parole con cui in questo libro Rupnik accompagna le immagini non sono ""spiegazioni"""" delle sue opere. Si tratta piuttosto di un altro modo di esprimersi. Parole con le quali si allude al suo atteggiamento verso l'arte e, complessivamente, verso la vita e che si suggeriscono all'orecchio di chi con gli occhi guarda i colori e le immagini, indicando una doppia percezione che si fonde in una sola parola-immagine. Il volume non è pertanto una monografia d'arte, piuttosto un libro di teologia per immagini e colori. Allora, non solo non c'è antagonismo fra parola e immagine (come invece si può constatare dall'esito di molta parte della teologia), ma in qualche modo la creazione artistica indica anche un altro paradigma del pensare teologico. Con testimonianze di Carlo Maria Martini, Olivier Clément, Tomas Spidlik, Crispino Valenziano."" -
Alla mensa di Betania. La fede, la tomba e l'amicizia
Tante cose sono accadute a Betania. Anzitutto la risurrezione di Lazzaro, segno di un destino più generale che coinvolge chi è convocato intorno a questa tavola. Gesù chiama Lazzaro fuori dalla tomba. Ma Lazzaro risuscitato è il segno di quanto accade anche alle sorelle Marta e Maria. Marta infatti riconosce nell'amico il Signore della vita. E dal momento che la risurrezione è credere in Gesù, perché chi vive e crede in Lui non muore in eterno (cf Gv 11,26), la ""confessione di fede"""" di Marta è anche la risurrezione delle due sorelle. Betania è dove talvolta si è voluto dare una fondazione alla distinzione degli stati di vita nella Chiesa. Ma una lettura attenta del vangelo scombussola i nostri schemi: delle due sorelle, è Marta, l'attiva, che per prima riconosce esplicitamente nell'amico, nel rabbi, il Figlio di Dio. Marta è cioè anch'essa contemplativa, riesce a vedere in una realtà un'altra più profonda, pur se in un modo diverso dalla sorella. Betania è anche il luogo dove si consuma una sostituzione tra Lazzaro e Cristo: Lazzaro esce dalla tomba perché Cristo vi entra al suo posto. Una lectio che offre tanto materiale per comprendere la vocazione come cammino di risurrezione, l'amicizia come relazione personale nell'amore, basata sull'amicizia di Cristo per noi e sul nostro riconoscimento radicale di Lui, la contemplazione come capacità di saper vedere trasparire il Signore dagli eventi della nostra storia e da quella di tutta l'umanità."" -
A partire dalla liturgia. Perché è la liturgia che fa la Chiesa
La liturgia è la narrazione della salvezza, ma una narrazione che salva mentre narra, così come nella Genesi Dio crea gli esseri mentre li chiama per nome. La liturgia è la parola pronunciata dalla Chiesa che più si avvicina, per partecipazione, alla potenza creatrice della Parola di Dio. Perciò, nella Chiesa antica, liturgia non era semplice sinonimo di culto, ma aveva un significato più ampio, un carattere anzitutto ecclesiologico: rendere la Chiesa quello che è. Questa raccolta di articoli di Robert Taft, liturgista di fama mondiale, divisi in tre grandi sezioni - una di taglio più introduttivo, una che propone lo studio di alcune questioni più specifiche, una di riflessioni a partire da dati biografici -, con uno studio a tutto campo sulle liturgie cristiane, fa intravedere da più punti di vista (la sacramentaria, l'inculturazione, la pastorale, lo studio liturgico specifico...) la necessità dell'apporto sostanziale dell'oriente cristiano, espresso caratteristicamente nelle sue liturgie, per equilibrare la coscienza della cattolicità che la Chiesa ha di se stessa. -
Alle fonti dell'Europa. Miscellanea. Vol. 1
L'opera del card. Spidlík rappresenta un unicum nella riflessione teologica della seconda metà del XX secolo. Questa opera - frutto di lunghi anni di diligente ricerca e di riflessione, insieme ad una grande sensibilità artistica per la cultura contemporanea - abbraccia sia la ricerca, la sistematizzazione, che la divulgazione, e si distende per oltre 140 libri e più di 600 articoli, disseminati in una pluralità di riviste la maggior parte delle quali di difficile reperibilità. Questo volume è dedicato all'integrazione delle teologie e delle spiritualità proprie alle due tradizioni cristiane dell'Europa. Oggi che si va faticosamente elaborando una civiltà planetaria, l'Europa non ha ancora prodotto una sintesi né culturale, né teologica che superi il divorzio delle due grandi tradizioni che la compongono, l'orientale e l'occidentale. Spidlík ha inteso la sua opera anche come un contributo a questo compito. D'altra parte, sforzandosi di concorrere ad una sintesi della cultura europea, Spidlík ha sempre cercato di evitare il pericolo di livellare o banalizzare le differenze. È questo un contributo ad una teologia veramente europea, nella convinzione che il futuro della teologia, della spiritualità e della pastorale, e quindi dell'evangelizzazione in Europa, nasce dalla volontà di integrare i contenuti custoditi dalle sue due tradizioni apostoliche, in modo che - come ripete spesso il card. Spidlík - l'Europa giunga non solo a respirare con due polmoni, ma anche e soprattutto ad avere un solo cuore. -
La saggia civetta e le sue storie
"È abbastanza inusuale che un cardinale si metta a scrivere delle favole. Ma da sempre raccontare - ripescare nella memoria episodi del passato, raccontare aneddoti e barzellette, far rivivere cose antiche, sepolte - è una delle caratteristiche di Tomás Spidlík, che spiega anche il suo successo come pedagogo e professore nella sua opera scientifica. Questi dieci racconti hanno tutta la freschezza del mondo incantato dei bambini. Gli animali che ne sono protagonisti non rappresentano la personificazione di vizi e virtù umane - con l'astrattezza che ogni moralismo sempre rappresenta -, ma un universo vivo, pieno di voci e di suoni, che ci introduce alle grandi verità della vita: la lotta tra bene e male, tra buoni e cattivi, tra il buono e il cattivo che è in ognuno di noi, il riconoscere che tutto è vivo e parla, la capacità di vedere il miracolo, cioè tutte le forze che agiscono nel mondo, nel modo semplice e immediato dei bambini. I disegni che arricchiscono il libro contribuiscono a creare quest'atmosfera fiabesca. Età di lettura: da 4 anni." -
Teologia pastorale. A partire dalla bellezza
A questo libro il Centro Aletti è giunto dopo anni di pratica pastorale in diversi luoghi d'Europa e altrettanti anni di studio e di insegnamento della teologia. L'esperienza diretta con le persone ha aumentato l'esigenza di accogliere l'ispirazione per operare delle scelte anche in teologia, soprattutto in ordine al metodo con cui farla, insieme alla necessità dell'incontro tra le tradizioni cristiane presenti nel continente europeo. In queste pagine, si cerca di di raccogliere la ricca ricerca di un metodo spirituale di fare teologia elaborato da p. Spidlík durante i suoi lunghi anni di studio dei tesori dell'oriente cristiano. Con questo metodo, si cerca anzitutto di operare un discernimento sui dati della realtà che si incontra oggi culturalmente in Europa per poi, a partire da una tale lettura spirituale, cominciare ad interpellare la teologia. Ciò che ne risulta è l'urgente bisogno di un ripensamento globale del metodo della teologia. È necessaria una visione organica, dove il teologare non significhi chiudersi in un linguaggio ermetico, in metodologie improprie, producendo così una serie di teologie delle quali la più popolare, la più divulgativa, sarebbe quella pastorale. La frantumazione, caratteristica di tutto il sapere, qui diventa fatale. Questo libro vorrebbe essere il tentativo di una ricerca teologica che assume responsabilmente la propria visione organica - che passa dalla Bibbia, alla liturgia, alla riflessione, al dogma, alla vita spirituale - e che per la sua stessa natura è missionaria e dialogica, dunque capace di creare i linguaggi per un incontro interculturale. Contributi di Campatelli Maria, Tenace Michelina, Zust Milan.