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La filosofia nella scuola e nell'università. Vol. 3
I contributi raccolti in questo libro, provenienti da studiosi e insegnanti sia di filosofia e pedagogia, sia di altre discipline (greco, latino, arte, storia, scienze) impegnati nell'Università di Roma ""La Sapienza"""" e in scuole romane, intendono mantenere vivo il sentimento del ruolo insostituibile che la filosofia ha nella formazione della persona e nella storia della cultura. Essi intendono contrastare ogni dichiarazione di morte della filosofia, che oggi spesso risuona richiamandosi da un lato alla critica antimetafisica di ispirazione neopositivista o esistenzialista, dall'altro all'idea di riduzione dei problemi umani al naturalismo e al biologismo, o alla difesa acritica del mito e della religione."" -
Per Anna Karenina
Un ritratto diverso di Anna Karenina che nasce dalle varianti, quasi tutte inedite in italiano, delle prime versioni del romanzo. La vitale personalità di Anna Karenina sembra sedurre lo stesso Lev Tolstoj, che per cinque anni ne definisce aspetto esteriore, carattere, comportamenti. In queste prime redazioni il lettore curioso può osservare da vicino la dinamica di un'opera d'arte, come il romanzo esiga di crescere imponendosi alla volontà dell'autore. A una comprensione sempre più profonda di questo classico dell'800 russo ci guida anche la raffinata rilettura personale di un grande slavista. -
Dall'Italia. Autobiografia attraverso le lettere
Il percorso non solo geografico di un autore che amò profondamente l'Italia. La difficoltà dello scrivere, i piaceri della tavola, ma soprattutto il contraddittorio sentimento di orgoglio e ripulsa per la propria opera. Un autoritratto dell'uomo: i suoi legami, il suo ambiente e la sua mania religiosa. -
La terza Roma
In un mondo inconsapevole di essere alla vigilia della sua scomparsa si mescolano amoralità e superbia, amore e droghe, intrighi e passioni. Truffatori, bari, falsi conti, vere prostitute: personaggi ambigui di una società spettrale affollano le pagine di questo breve romanzo visionario e inquietante, che offre al lettore alcuni frammenti per ricomporre il ritratto di una generazione destinata dalla storia a perdersi. -
Gli indemoniati
Con l’incanto di una lingua affascinante, Aleksej Remizov ci riporta a una Russia seicentesca, terra di maghi e mercanti, di guerrieri e di santi straccioni, dove si fronteggiano un diavolo cinico e forze del bene impotenti e alquanto opache. Tutto sembra confondersi al punto che una carnalissima adultera, emissaria del male, finisce per identificarsi con l’immagine salvifica della Madonna. Nitido è soltanto il grido degli indemoniati che emerge dalla parte più fragile dell’anima all’improvviso invasa dal buio. -
Arpagoniana
Poeta e narratore di Oberju, l'ultimo movimento dell'avanguardia sovietica, Konstantin Vaginov descrive il mondo grottesco dei bassifondi della Leningrado postrivoluzionaria. Mentre comincia l'epopea dei piani quinquennali staliniani, per le vie di una città diventata spettrale si aggirano le ultime incarnazioni dell' ""uomo superfluo"""", che non sa agire nella realtà e si rifugia dunque nel sogno. Incapaci di inserirsi nel mondo nuovo, i personaggi di Vaginov cercano sollievo trasformandosi in ubriaconi, commercianti di cianfrusaglie, collezionisti di sogni, aggrappandosi agli ultimi reperti del mondo vecchio, destinato a sgretolarsi senza ritorno. Scritto nel 1934, """"Arpagoniana"""" è insieme il canto di addio a un passato perduto senza speranza e l'inquietante premonizione di un futuro che minaccia di tradire tutte le promesse."" -
Lazzaro e Gesù e altre storie
Un inedito e ironico Lazzaro che dopo aver visto l’aldilà resuscita in un uomo privo di scrupoli e sfrutta il lavoro delle sorelle; il rapporto che si stabilisce tra il cacciatore e la sua preda, l’ossessiva e inquietante presenza di un invisibile lupo che minaccia un contadino, la preparazione alla fuga di un prigioniero: storie di uomini e animali, osservati dall'occhio attento di un grande narratore. -
Avventure di Niccolò d'Esperientis
Creazione fresca e avvincente, queste avventure sono la narrazione, ora satirica ora appassionante, dell’esperienza biografica, e insieme filosofica, del giovane Niccolò tra i fasti mondani della Varsavia del ’700 el’esotismo senza tempo dei buoni selvaggi dell’isola di Nipu. La gotta patriottica e le frequenti commozioni alcoliche del padre di Niccolò, le esilaranti scene tribunalesche, la vita mondana della Parigi rococò, l’horridus delle miniere d’argento di Potosì, il tragicomico interrogatorio nelle carceri dell’Inquisizione spagnola, il tumulto anarchico avvinazzato delle sedute del Parlamento di Varsavia: queste le parti narrativamente più felici della prima grande opera dell’Illuminismo polacco. Pubblicato nel 1776, il romanzo si articola in tre “libri” in forma di memorie. Un’opera di più di due secoli fa, da leggere per divertirsi, pensando però seriamente alla nostra contemporaneità. -
Sulla civetteria
“La civetteria è una capacità ludica che fa parte della natura umana, è tutto ciò che non è economico: un sorriso che allenta i muscoli del viso, l’uso delle mani che si sciolgono in una carezza e della parola per apparire più gradevole, per convincere l’altro al proprio sentire. È un momento di felicità gratuita...”Due donne conversano su un tema affascinante e antico, chiamando a intervenire filosofi, letterati e poeti di ogni tempo su moda, corteggiamento, pubblicità, eleganza, fascino e seduzione, ma anche su politica e memoria storica. -
La Morte delle nevi
Elise, l'eroina di ""Favole di Morte"""", sta per partire per una settimana bianca insieme a Yvette, la donna che si prende cura di lei da quando è rimasta paralizzata, sorda e cieca in seguito a un terribile attentato. Ignorando un enigmatico fax a firma di un tal D. Vora, le due donne partono per Castaing, dove si trova lo chalet di Elise. Ma i giorni che erano stati immaginati di tutto riposo si trasformano ben presto in un incubo. Due ragazze vengono orrendamente trucidate. Inesplicabilmente il misterioso autore del fax fa di tutto per eliminare anche Elise. Chiusa nel suo guscio, la donna cerca di comprendere, razionalizzare, ma questa volta anche il suo ingegno è messo a dura prova."" -
Autobiografia di un cadavere
Fantasia e realtà si intrecciano nell'assurdo della Mosca staliniana, percorsa da inquietanti presenze e fenomeni. In questi otto racconti l'autore si fa cronista di un mondo al rovescio e si rivela capace di trasformare il paradosso quotidiano in evento metafisico. -
Il giorno del cane
Un camionista, un prete, una donna in rotta con l’amante, un giovane omosessuale, una madre e una figlia. Sei vite che vedono nel cane abbandonato su un’autostrada lo spettro della propria identità, il segreto della propria esistenza, che sembra aver atteso “il giorno del cane” per rivelarsi nelle sue pieghe più sconvolgenti e ineluttabili. -
L' anatra da richiamo
Un'anatra scelta da un cacciatore per attirare con il suo verso le consorelle viene invece sedotta dalla loro vita libera e decide di fuggire. Nel suo volo di libertà è avvistata in tutti i villaggi della Bulgaria. Contadini e persone semplici scrivono ai giornali per raccontarne il viaggio... Nato a Kalimanica (Bulgaria) nel 1929, Jordan Radickov è considerato tra i maggiori prosatori bulgari viventi. -
Cronache e dispacci dalla Rivoluzione d'Ottobre
A metà Ottocento Marx ed Engels, studiando la struttura del capitalismo, dedussero l'inevitabilità dello scontro tra le sue classi, della presa del potere da parte del proletariato, del suo tentativo di imporre la socializzazione delle forze produttive. Il materiale qui raccolto descrive questo processo attraverso gli occhi di osservatori che della teoria politica comunista hanno poca dimestichezza, una conoscenza spesso superficiale, una concezione talvolta distorta. Del resto questi limiti, inevitabili data la formazione degli autori, sono marginali rispetto all'affresco vivo della rivoluzione restituito da queste pagine, inedite sinora in italiano. Gli aspetti meno noti rivelati da queste cronache riguardano la Russia profonda, dalla descrizione dell'Ottobre nelle città secondarie al procedere della rivoluzione agraria nelle sterminate campagne che le circondano. Nel complesso però, il merito maggiore di questi scritti è nella testimonianza della forza travolgente del processo rivoluzionario. I cronisti non sospettavano, sotto la passività che normalmente maschera i contrasti insanabili della formazione economico-sociale, l'esistenza di simili giacimenti di energia sociale. -
Lotte operaie negli Stati Uniti d'America. 1890-1910. Sindacati e movimento operaio nell'ascesa degli USA a grande potenza
Il materiale del volume, per la massima parte inedito in Italia, apre un'ampia finestra sulle lotte operaie che fra il 1890 e il 1910 attraversano un'America giunta alla definitiva maturazione economica e ormai in grado di contendere all'imperialismo inglese il ruolo di primo attore sul mercato mondiale. Risaltano innanzitutto l'ampiezza del patrimonio di esperienza accumulato dal movimento operaio degli Stati Uniti, in grado di portare alla lotta molteplici categorie operaie, anche per un tempo prolungato, e la quantità di proletari coinvolti. Poi la varietà di forme che assumono queste battaglie, da quelle più violente e sanguinose, al rallentamento dei ritmi di lavoro, allo sciopero bianco e alle lotte ""per la libertà di parola"""". Infine, le difficoltà incontrate dal giovane e composito proletariato nel superare ritrosie, diffidenze, steccati figli di usi, costumi e lingue differenti. È in ciò anche spunto di riflessione per un moderno movimento operaio - del quale fanno oramai parte consistenti schiere di lavoratori migranti - nel suo cammino per l'emancipazione di classe."" -
Storia del partito bolscevico. Dalle origini al 1917
V.I. Nevskij, rivoluzionario e bolscevico della prima ora, al momento in cui scrive, nel 1925, dirige nella Russia rivoluzionaria l'Istituto per la Storia del Partito. Nella Prefazione alla prima edizione egli indica, con modestia, gli scopi e i limiti dell'opera, un ""saggio"""" che """"espone in forma elementare la nostra storia ed è destinato agli studenti"""". La controrivoluzione staliniana, che lo giustizierà nel 1937, spezzerà, insieme al tentativo di sviluppare un partito internazionale della classe operaia, anche il filo della ricerca marxista sulla storia della Rivoluzione russa, impedendo l'elaborazione di un'opera più compiuta sulla storia del partito bolscevico, che lo stesso Nevskij aveva auspicato. Anche per questo il suo testo rimane tra le più importanti documentazioni di prima mano sulla storia dell'organizzazione che aveva guidato la classe operaia alle conquiste dell'Ottobre rivoluzionario."" -
Guerra e politica in Germania. 1914-1918
Il primo conflitto mondiale si abbatté come un uragano sulle classi sfruttate, anche perché in pochi giorni l'edificio politico che i lavoratori avevano costruito, l'Internazionale Socialista, si dissolse come neve al sole. I partiti socialisti si schierarono con le rispettive borghesie, arrivando a teorizzare che l'Internazionale doveva essere considerata strumento per i periodi di pace e andava «sospesa» nei periodi bellici. Come poté accadere? Quali le premesse, quale la dinamica? Su un tema di questo spessore il contributo di Paul Frölich è notevole. L'autore ci fornisce un'impietosa e documentata cronaca politica di quegli avvenimenti: dalla genesi della guerra al «trionfo della follia» innescato a Sarajevo il 28 giugno 1914; dalle posizioni internazionaliste e antimilitariste della Seconda Internazionale, alla «socialdemocrazia imperiale», alla pace sociale imposta mediante i sindacati, alla sospensione delle leggi a tutela del lavoro; dalle lotte di classe che comunque si svilupparono, all'azione dei radicali di sinistra e del gruppo Spartakus. Un'esperienza densa di insegnamenti per l'odierna epoca di nuove crescenti contese tra vecchie e nuove potenze imperialistiche di stazza continentale. -
L' internazionalismo in Giappone. 1897-1930. Dagli esordi del movimento operaio all controrivoluzione staliniana
L'antologia presenta una raccolta di scritti, in gran parte inediti in Italia, sulla storia del movimento operaio giapponese. Pur nell'inevitabile incompletezza, il lettore vi troverà gli eventi essenziali esposti nella loro successione e illustrati nei loro nessi. L'antologia copre i primi tre decenni di vita del giovane movimento operaio giapponese, ripercorrendone la storia dal suo esordio nel 1897, alla nascita del primo movimento socialista, alla costituzione del Partito comunista nel 1922 fino alla sconfitta politica e organizzativa nei primi anni '30. Una sconfitta che non oscura la luce che sprigiona da pagine che quel reparto del proletariato internazionale seppe scrivere, pagine poco conosciute in Italia dove scarseggiano gli studi che ne illustrino le aspirazioni e le lotte. Militanti operai e studenti si batterono nelle condizioni più difficili durante l'ascesa del loro paese a grande potenza; la loro tenacia era fatta di rigore morale e fiducia politica nella rivoluzione mondiale. La loro determinazione e il loro coraggio ne fanno dei pionieri ai quali si può richiamare oggi il proletariato giapponese. -
Risorgimento a due voci ovvero Il medico politico. Vite parallele di Giovanni Lanza e Agostino Bertani
Il libro intreccia le ""vite parallele"""" di due medici con gli avvenimenti che precedono e seguono l'unificazione italiana: il percorso di vita dei due protagonisti, la loro formazione, l'impegno professionale e quello politico. Entrambi deputati, Giovanni Lanza, cavouriano, è presidente della Camera, più volte ministro, capo del governo dal 1869 al 1873, gli anni che portano la capitale a Roma. Agostino Bertani, radicale, ha i suoi riferimenti politici in Cattaneo e Mazzini, è seguace di Garibaldi, della cui dittatura per le province del Mezzogiorno sarà segretario generale, ha rapporti anche con Bakunin. Sul piano medico e sanitario, si intrecciano le malattie dei due protagonisti, l'improvvisa morte di Cavour, le vicende sanitarie degli eserciti regolari e dei volontari, le caratteristiche della sanità italiana e della sua organizzazione prima e dopo l'unità. Non manca il racconto delle epidemie e delle """"fake news"""" di allora, con i medici accusati di spargere ad arte il colera, la peste dell'epoca. Il tutto si tiene nella relazione globale tra medicina e politica e nella riaffermazione del metodo intrinsecamente materialistico della scienza medica."" -
Volontariato anarchico e socialista ai tempi del colera
Nell'estate del 1884 il colera iniziò a diffondersi in Italia, colpendo con particolare virulenza Napoli. Le famiglie separate dell'internazionalismo italiano risposero all'appello del proletariato napoletano e gli vennero in soccorso. Un'esperienza importante, quella dei volontari internazionalisti anarchici e socialisti. Un impegno con motivazioni opposte alle ideologie consolatorie e di rassegnazione sociale, che nella versione laica o religiosa illudono sulle reali possibilità di eliminare le cause di quelle sofferenze. Il ""curare le ferite"""" diveniva perciò una attività solidale in parallelo e non in sostituzione della lunga lotta per una società senza Stato e senza classi. Malatesta e quel gruppo rifiutarono l'attestazione ufficiale di benemerenza rilasciata dalle autorità. In fondo erano le stesse autorità che, qualche mese dopo, con l'accusa di cospirazione contro lo Stato, condanneranno lui e gli altri a parecchi anni di galera; erano gli stessi apparati dello Stato responsabili di quella catastrofica """"condizione sociale"""". Da qui il manifesto redatto a conclusione di quella esperienza secondo cui """"la vera causa del colera è la miseria, l'unico rimedio la rivoluzione sociale"""".""