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Piccolo canzoniere privato
"Dai palazzi respirano finestre sorsi di notte immersa nel silenzio come sacra abluzione che disseta, schiudendosi allo specchio: l'orizzonte nell'iride si infiora e luna e stelle occupano lo sguardo e il pensiero. Notte d'estate, caldo soffio antico che abita nel sogno, ecco il ricordo, fotografie sbiadite e questo è il tempo di aggiungere alla vita, alla memoria un'altra carta, un'altra vita ancora.""""" -
Cinque streghe danesi e un poeta-Fem danske hekse og en digter
Una silloge poetica composta da cinquanta poesie, scritte da Pablo e scelte da cinque donne danesi che incutevano paura per la loro inappropriata fantasia e personalità, e per questo condannate per stregoneria al rogo. -
Anche l'acqua ha sete
"Per venti giorni e più ho sanguinato lungo il meato di una vulva ingrata, anche l'alluce lacrimava, in bianco. Tutto in me spurgava il suo dissenso: spurgava il ventre, il piede sinistro spurgavano i seni e i pori dilatati di fine luglio dentro una canicola in assenza di vento. Venne la febbre e la febbre portò via l'infezione, il sangue, lo spurgo; non il coagulo delle mie interiora. Fui madre ancora, per un'ultima volta.""""" -
Come un pesce rosso sotto spirito
Con l'opera ""Come un pesce rosso sotto spirito"""" Daniele Miglio riprende le sue prime poesie, le più vere, quelle lasciate riposare perché troppo vive per l'autore. Le parole semplici vengono amalgamate con l'esperienza e le stesse immagini di allora vengono corrette con suoni più maturi. Poesie che tracciano l'origine della sua opera, dove preghiere, illusioni e rabbia, vengono spazzate via dal tempo."" -
Il peso della luce
"Il poeta ha una madre preziosa uno spirito di carne e negli occhi i colori del lino grezzo. Ama un padre non suo in versi magnifici dentro una notte. Costui silenzia il temporale nel singhiozzo dei bambini perduto sui petali di girasole. Il mare, le stelle e le volte celesti ritrova su grani di sale. Tra le aurore e il buon sole è un uomo e non sa ballare, al tramonto osa ascoltare quella voce di pane cresciuto in segreto""""." -
Segreto di gioventù. Poesie 1994-2018
"Cresciuti in una periferia piccolo borghese dell’Hinterland i miei sogni sono rimasti qui, chiusi nella casa dei miei e affacciati sul balcone al settimo piano del 103 di via San Francesco. Assisi è solo una chimera. Un aroma senza piombo si cela sulla Vallassina e lo strazio dei motori arriva fin quassù; si logora il paesaggio di uomini e cementi armati e da trent'anni la visione non cambia. Solo condomìni grandi magazzini di bricolage e quaranta gru che si perdono all'orizzonte.""""" -
La buca
La buca è il luogo dove finiamo quando siamo distanti dagli altri, quando perdiamo la luce, quando ci sembra sempre buio e cerchiamo un riparo nelle viscere della terra. Ma è anche il luogo in cui ci illudiamo ci possa essere la nostra serenità, dove ci rivolgiamo soltanto alla ragione, dove limitiamo le nostre percezioni al mondo concreto. -
La terra che rimane
"Non si può fermare il vento solo cogliere i suoi presagi dietro il peso lieve di una nube. Ti parlo da tempi sconosciuti senza sapere come mi attraversa l’ombra, mentre un fascio di raggi si inerpica confuso per sentieri impervi. Ho seminato impronte dietro cardini sconnessi nei fondali ora fluttuano in una voragine mentre l’ombra dilata il mio chiarore. Ecco. Scrivi mentre cadi. Firma la tua voce a silenzio pieno anche se la parola manca.""""" -
La poesia sorprendida. Da Baudelaire alla poesia dominicana
La poesia pura non è soltanto una nuova estetica letteraria, originale, spiazzante, distruttiva, è una forma di pensiero poetico che, come un discorso tramandato da bocca a bocca, da generazione in generazione su scala mondiale, è infine approdato agli angoli più caldi dell’oceano; essa consiste in un'eredità sacra, rivelatrice, frutto delle più grandi menti del passato; un cammino eternamente e auspicabilmente percorribile. Testi di: Charles Baudelaire, Paul Verlaine, Gerardo Diego, Regino Pedroso, Manuel Valerio, Franklin Mieses Burgos, Manuel Rueda, Aída Cartagena Portalatín, Mario Lebrón Saviñón, Manuel Llanes, Rafael Américo Henríquez, Freddy Gatón Arce, Antonio Fernández Spencer, José Manuel Glass Mejía. -
Se questo è canto
"C’è un sentiero ad insegnare la strada, strada di rovi da rovistare per denudare la trama e l’ordito, grondare di sangue la tela assassina che non fa che impastare la farina col fango, il pane col loglio, il sudore che cola da statue di marmo.""""" -
Le sottane del pudore
"È dalla luna che sgorga sangue, e da un’orma incerta il tormento, o la piatta monotonia, difficile leggere quei petali (se solo si potesse raccogliere intero, e intatto il bocciolo). Mentre la schiuma sensuale ci raggiunge, col morso freddo del padrone, col canto dell’amico scomparso, le orme si ripropongono offrendosi agli sguardi, a volte col pudore che poco affonda, (nella vita ci vuole coraggio), o con la spavalderia che schiaccia e la forza, di chi si crede nel giusto. Spesso mi chiedo se sia meglio muoversi in sordina, accarezzando, o sia più schietto forzare gli incontri, domare le cose."""" Prefazione di Giorgio Agnisola." -
La vita che si vede
Non senza legge mutano le cose – o schiudono le rose – nel loro ciclo di brevi o lunghi giorni. E tutto esiste, passa, se ne va. Di tutto non rimane che la meta: è forse mio il fiore che strappo, o della morte? Maligna sorte delle ombre che pure un giorno furono felici. E anch’io lo fui. Mi è accanto un soffio d’ansia, un vuoto d’ora che persiste amaro e nuovo. Mi svesto della speranza e accetto di non essere diverso dall’uguale. -
Sacro cammina lento
"Questa morte senza gesti che carica mattoni sulle spalle e in spatola raccoglie il cementare d'un alto muro a chiuder spazi all'altro presenza che si sparge sulla pelle.""""" -
Aculei
"Non tanto la catena al piede ma il cervello l'occhio lo sguardo l'animo intimamente anneriti, stregati la fattucchiera che ride di fronte ai tuoi denti sgretolati alle unghie scheggiate alle difese smembrate canterà di nuovo il cuore storpio per non svanire se l'usignolo sa ancora stordire.""""" -
Baco da sera
"Il grigio sfilacciato del monumento percorre le pieghe delle cicatrici, a rimpiazzare versi e occhi del mattino – lo sguardo assente sugli uomini e le cose. Sotto un cielo così scuro una finestra preziosa si posa in un posto sempre uguale.""""" -
Il giardino dei poeti
"E con le strade la città è dipinta dal sudato colore della biacca – naufraghi estivi che Torino insacca come si fa quand'il maiale è ucciso e dopo l'assassinio non più grinta sul volto lieto e rosso com'un culo ma il soddisfatto assetto delle rughe com'allo scalo merci a mezzanotte – e per le strade ch'erano truccate com'antiche puttane di Fellini e mostravano un niente senza scopo adorno tutt'intorno d'anellini come scimmie cannibali infoiate e “Basta che t'avvii e il gioco è fatto” ma il Messico è lontano e non c'è luna “Tutta fortuna tua tutta fortuna” così che l'insipienza si trasmuta in rapido passaggio di rasoio che resecò il cordone e il nastro rosa di una malinconia ch'è fregatura per darsi a chi non so per darsi e basta – sopra il catrame e i suoni della festa che raccoglievo a spiccioli ed in cesta gettavo com'inutile sozzura.""""" -
Amori trovati per strada
"Ci sono occhi che hanno l'umore delicato dell'amore, se ti avvicini, senti che odorano di prati verdi, luccicano come i lumi fiochi delle lucciole avvolgono come fa una madre con il figlio.""""" -
Sonettando à la manière de...
"Quann'abbitavo 'n quer de Monserrato, vicino a quella Piazza dei Farnese, io ppe' sentimme 'n po' gratificato 'n vedevo l'ora de annà a ffà le spese. Appresso a quella piazza c'è er mercato famoso 'n tutta Roma e ner paese: Campo de'fiori, dove fu ammazzato un pover'omo che er papato accese. Tornando ai tempi nostri me ricordo la sora Olga che vendeva angurie; e certe parolacce… puro 'n sordo avrebbe sobbarzato a quell'ingiuire. 'Na vorta se la prese con 'n balordo: “E mmò ssi 'n te ne vai te meno pure!”" -
Il dono di avere vene
"Un albero fa mi strattonasti/ forte alla radice del tronco./ Ora sono salice versato/ nell'arte dell'arrendersi./ E sverno a terra, frugo/ fra gli indumenti di neve/ il meno impietoso verso le forme/ filiformi delle vene.""""" -
Edera
"Lo strapiombo su un mare macchiato di sole. Tre pazzi in un mondo di fascisti sul tortuoso sentiero, edera che dal mare arriva al cielo."""""