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Chiesi al vento di Tivoli
La raccolta si ricollega a una precisa tradizione letteraria che vede nel concetto di “Musa” e di “senhal” (uno, o più d’uno) la centralità dell’ispirazione amorosa. Sul piano formale si dà molta importanza alla metrica, non solo come ripresa di una consuetudine storica ma anche e soprattutto quale musica e ritmo del sentire e del pensare, perfino dell’etica. -
Pentagrammi di-versi
Una chiave di lettura affatto pertinente per questa silloge di Silvia Cozzi ci è fornita, già ad apertura di libro, dal titolo medesimo, che è più che esplicito nell'alludere alla musica — non solo, è ovvio, come tema esteriore (una lirica, del resto, è dedicata puntualmente al jazz), ma come elemento intrinseco e caratterizzante di questa poesia. Musica — voglio dire — come ritmo e come eufonia, come cadenza regolare e come sapiente alternanza degli accenti nell'intrecciarsi di rime e di assonanze: musica insomma come diretta espressione delle leggi metriche che governano da sempre la poesia italiana e che in qualche modo sono sopravvissute al dominio, da inizio Novecento in poi, del così detto verso libero. Quella di Silvia Cozzi, in effetti, è e vuole essere una poesia ""metrica"""", una poesia, cioè, tesa a testimoniare, pur nella varietà delle soluzioni formali, una programmatica fedeltà al canone metrico tradizionale. Basta pensare, per un verso, alla fitta presenza in questi testi dello schema del sonetto, cioè di quella che rimane ancor oggi la forma più emblematica e più immediatamente riconoscibile di tale canone, e per un altro verso alla """"consistenza"""" pur sempre metrica anche dei componimenti più """"liberi"""" della silloge, nei quali regna sovrano ancora l'endecasillabo (accanto ad altri versi comunque canonici), non senza l'immancabile presenza di rime e di assonanze."" -
Nuvole di poesia. Dove le parole prendono forma
"Nuvole di poesia"""" è una raccolta di poesie che percorrono il tema dell'amore sotto diversi aspetti. Un inno ai sentimenti, al cambiamento e alla positività. Ognuno di noi ha un proprio cielo e ciò che veramente conta è il nostro sguardo, che non smette mai di raccontare chi siamo." -
Variazione madre
Le parole assumono sembianze di donna nella poesia di Federico Preziosi, elevando un linguaggio che racchiude insieme beatitudine e maledizione. La Variazione Madre rappresenta una profonda necessità di esprimere nel logos un punto di incontro tra i sessi in perenne lotta, una immedesimazione che ricerca i punti di frattura nel canto della gioia e del dolore di un poeta dallo sguardo di femmina. -
Poesie
Raccolta di poesie che hanno come filo conduttore tutte le fasi della vita dell'uomo. I versi di Andrea Lutri ne scandagliano ogni momento: la nascita, la crescita, l'amore, la sofferenza e, infine, la morte. -
Stretture d'ombra. Raccolta di poesie
Le poesie presenti in ""Stretture d'ombra"""" fissano frammenti di vita in versi: paesaggi, luci, ricordi e mondi spirituali. La prefazione di Renato Minore arricchisce il testo; il noto critico letterario sottolinea che: «Stretto tra questi due estremi, la consapevolezza di una resa e la speranza di un varco, l'itinerario in versi di cui le parole di Errico segnano le tappe progressive in un'onorevole messa in scena delle sue attitudini di poeta permette di farsi domande fondamentali sulle cause degli eventi che lo riguardano»."" -
Ados. Girotondo intorno al mondo
La raccolta si compone di una raffinata presentazione dei vari elementi della vita. In alcuni casi compare l'impronta di un vissuto bizzarro ed effimero, di un pizzico di follia che ha investito l'autrice durante la giovinezza e si manifesta in tutte le opere. I contenuti reali, invece, a volte surreali, prendono vita in versi dai risvolti eccentrici. L'amore così come la cruda ricostruzione dell'essere si confondono all'interno dei versi, maturando uno scenario ambivalente e costruttivo: un vero e proprio mosaico a colori. -
In questa notte di maggio
Poesie dei giorni nostri, che scrutano anni bui. Poesie d’amaro e d’amore. Viaggi sofferti fra ricordi, nonsensi quotidiani, sicumere, uffici, banconi. Ora crude e aggressive, ora fragili e delicate, sono figlie delle circostanze più disparate, degli sgabelli dei bar, dei dormiveglia allucinati, dei litigi, delle notti in campagna ad ascoltare cicale e la vita passare. «Eravate pupilla degli occhi pompa del sangue sole che strilla budello dell’anima vi siete arresi al viso ignoto a mani più esperte dei vostri sogni a cani abbaianti a sbagli imparati a memoria». -
Nelle tue mani. Poesie e pensieri
All’inizio di questo percorso ci sono le vite (degli altri) che si sfiorano e si incrociano, poi comincia il cammino individuale dove l’unica certezza è il “non ritorno” e l’unico suono è “una ninna nanna ancestrale”. Una volta eliminati i “sipari di ghiaccio”, appare l’anima nelle sue emozionalità nude. Eppure l’io non vuole più tornare indietro perché desidera andare oltre, fino a ritrovare Dio. E non importa se il pianto strozza la gola, perché ora il silenzio parla di pace, di speranza, di rinascita. Maria accoglie quest’anima delirante perché lei è la “custode delle croci” e può permettere a questa misera creatura “randagia” di partecipare al suo magnificat. In questo rinnovato amore nasce il nuovo battesimo che da randagia rende figlia e la figlia ritrova la madre, anche se il dolore è sempre in agguato. Ma questa volta c’è la scrittura che fa da discrimine tra il prima come ricerca sofferta e il dopo come consapevolezza certa e testimoniata. Nelle tue mani è un percorso intimista e spirituale, una raccolta poetica personale e riflessiva che non nasconde i toni della sofferenza e del dolore, ma rilancia alla speranza portando il lettore a riflettere sull’importanza dell’affidarsi. L’autrice, attraverso i versi, con uno stile essenziale e diretto, ricerca e riscopre l’essenza della parola per arrivare al vero sé: l’anima. «Non sono niente non sono altro ma con te io sono tutto. La mia mano nella tua: Magnificat». -
Il peso dei suoi tormenti. Il diario di Genava. Sangue, morte e cannella
"Il peso dei suoi tormenti"""" è la seconda opera della saga """"Sangue, morte e cannella"""", preceduta dal romanzo """"Il Pirata e la Schiava"""". Genava è la sorella gemella di Ezechiele (protagonista maschile della saga). Come il fratello, possiede poteri magici. Può viaggiare nel tempo e ha un rapporto diretto con gli altri mondi e con le creature che li popolano. Sono poesie incentrate su drammi, calamità e tormenti della mente umana." -
Liberi pensieri
"Liberi pensieri"""" è una raccolta di poesie in versi liberi frutto del costante lavoro d’osservazione dell’autore. Gli argomenti trattati, infatti, non sono altro che i fenomeni politici e sociali in cui l’autore s’imbatte e che gli provocano sentimenti intensi e contrastanti. Li scruta con attenzione e li analizza in base a quelli che sono i suoi valori cardine, come la giustizia sociale, l’altruismo e l’avversione verso il materiale, l’apparenza e i pregiudizi. Questa duplice operazione di constatazione della realtà che lo circonda e di profonda riflessione produce l’esigenza di criticare aspramente la società e di riportare in versi una descrizione tagliente e a volte caustica delle vicende." -
Il mio mondo impossibile
In ""Il mio mondo impossibile"""" l’autore tenta di connettersi al mondo esterno o, più precisamente, permette al mondo esterno di scorgere il canale di accesso verso il proprio. Si tratta di una raccolta poetica in cui vengono affrontati ripetutamente temi come la vita, la morte, l’esistenza, l’amore, la paura, l’illusione e l’angoscia dettata da una società in cui è sempre più difficile ambientarsi armoniosamente. Le sue poesie sono legate tra di loro e costituiscono lo sfogo, l’urlo di disperazione e liberazione di un individuo che trova nella letteratura una naturale via di fuga."" -
Canzoni del naufragio
Due soldi di tristezza. Un’indagine verso il non detto. Un’osservazione isterica delle mie mani che afferrano la penna e vomitano parole senza soluzione di continuità. La paura di farlo. Il sollievo di un giorno in cui non scriverò più niente. -
Sensazioni perdute
Una raccolta di cinquanta componimenti poetici che racchiude diversi stili e temi. La morte, l’amore e la vita sono i personaggi principali a cui si ispira la silloge. Il tentativo è quello di intrappolare su carta quella che è una sensazione, un pensiero, un’emozione, per far sì che non venga perduta, dimenticata. L’autore è un ragazzo diplomato da poco che attraverso l’opera si mostra e cerca di comprendersi. -
Equilibri circensi
L’autore, in questa seconda raccolta di versi, scava nel suo vissuto per far emergere sensazioni, emozioni, pensieri, cercando la sintesi, tra i difficili equilibri della vita, nel suo personale rapporto con la parola. -
Le liridi. Parole come stelle cadenti in aprile
La raccolta ""Le Liridi. Parole come stelle cadenti in aprile"""" è composta da quarantaquattro poesie che sono esattamente questo: versi sciolti e parole libere cadute sulla carta dai ricordi del cuore, da impressioni ed emozioni coinvolgenti e profonde, così come cadono dal cielo le stelle visibili a primavera, in aprile, denominate appunto “liridi”."" -
L' arte per l'arte. Patrimonio d'Abruzzo restituito dalla fondazione Venanzo Crocetti. Ediz. a colori
Questo è un libro che viene da lontano e ha radici nel terremoto che ha devastato L'Aquila il 6 aprile del 2009. All'indomani del sisma, l'onorevole Antonio Tancredi, allora presidente della Fondazione Venanzio Crocetti di Roma, ideò una complessa operazione per recuperare fondi da destinare al restauro di opere d'arte danneggiate da quel sisma. L'arte per l'arte, così fu denominata l'azione, per il tramite della Fondazione Crocetti e con la collaborazione della Banca di Teramo di Credito Cooperativo, coinvolse artisti, galleristi e collezionisti che, in una vera e propria gara di solidarietà, risposero all'appello della Fondazione donando centottantasei opere da mettere in asta. La vendita di opere d'arte contemporanea bastò per restaurarne novantotto di arte antica. Il primo appuntamento, organizzato da Christie's Italia, che per l'occasione rinunciò ai diritti di commissione, ebbe luogo a Roma il 25 giugno 2009 nei saloni di Palazzo Massimo Lancellotti. La seconda asta fu battuta a Castelbasso nella sede della Fondazione Malvina Menegaz, il 23 agosto 2009; il terzo appuntamento ebbe luogo il 21 novembre dello stesso anno nella sala polifunzionale della Banca di Teramo. Il ricavato fu destinato al recupero delle novantotto opere analizzate in questo volume, selezionate dalle tre principali istituzioni coinvolte nella gestione, tutela e valorizzazione del patrimonio artistico aquilano: il Dipartimento di Protezione Civile; la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici d'Abruzzo e la Curia Arcivescovile dell'Aquila. La ricerca presentata in questo libro chiude il cerchio di tale iniziativa e conferma quanto un'operazione di restauro mirato possa far progredire gli studi relativi ad un territorio. Sculture lignee e quadri, che si snodano per quasi settecento anni di storia dell'arte, sono il frutto di una scelta opzionata sulle condizioni di conservazione e sulla necessità d'intervento, eppure hanno trovato una logica interna che le ha messe in relazione tra di loro. Il corpus, diviso per gruppo tematico, piuttosto che per provenienza, ha connesso opere ad artisti, mettendole a confronto con altri manufatti che hanno contribuito ad arricchire il territorio abruzzese. Si passa dalla scultura lignea policromata del XIV-XVI secolo, frutto della contaminazione tra scultori autoctoni e forestieri, ai dipinti suddivisi in sei temi principali: pale d'altare, maestri stranieri e, entrando più nel dettaglio, la produzione della bottega napoletana dei Sarnelli, due dipinti di Vincenzo Conti, sei quadri di Teofilo Patini e, infine, l'intera serie dei ritratti di Vescovi dell'Aquila che riveste un valore storico di sicuro interesse. -
L' artista procreatore. L'amore e le arti nella prima età moderna
Procreazione, nascita, amore, erotismo nell'arte: come ebbe inizio tutto ciò? Quali erano le idee che gli artisti della prima età moderna collegavano a questi concetti? Ulrich Pfisterer rivela, attraverso testi e immagini, sorprendenti collegamenti tra arte e amore. Quando la freccia di Cupido coglie il bersaglio, disegna il ritratto della persona amata direttamente nel cuore, per questo il dio dell'Amore è stato celebrato da Dante come il più grande fra gli artisti. Già Cicerone aveva richiamato l'attenzione sull'affinità linguistica tra ""pennello"""", """"penna"""" e """"pene"""". Ma oltre all'aspetto erotico-sensuale esiste anche quello legato alla procreazione e alla nascita delle arti. L'arte si percepisce con il corpo. Non solo nell'antichità, anche durante il Cristianesimo troviamo esempi in cui le allegorie si uniscono in un bacio passionale per la giustizia e la pace. In un'incisione olandese del 1580 sorprende che siano lo zelo e il lavoro a baciarsi. Nei testi e nelle immagini rinascimentali l'erotizzazione era onnipresente e considerava l'amante dell'arte come la terza componente nel ruolo di voyeur, che in tutto ciò trova piacere. Il binomio amore-arte (inteso come amore per l'arte e amore nell'arte, così come l'arte dell'amore) e le sue numerose testimonianze in fonti scritte e visive continuano a sedurre l'autore, uno dei più autorevoli storici dell'arte tedeschi, che qui compendia i risultati dei suoi studi."" -
Costruire nazioni. Questioni identitarie nell'arte e nella critica italiana e tedesca 1895-1915
La ricostruzione storico-critica compiuta in questa pubblicazione è nata col principale obiettivo di definire il contesto in cui si affermò la moderna arte tedesca in Italia - affermazione dalla quale la concomitante penetrazione delle teorie di Wölfflin, Worringer, Langbehn, Thode, Hildebrand, Meier-Graefe, Scheffler e Gerstenberg, non deve essere disgiunta - prima che questo venisse irrimediabilmente compromesso dagli esiti delle due guerre mondiali. In tale operazione si è evidenziata sin da subito l'importanza della ricaduta dell'idea di Stato-nazione, che si stava attestando in tutta Europa a cavallo dei secoli XIX e XX, nella comprensione e nella lettura da parte italiana dell'opera di Lenbach, Liebermann, Böcklin, Stuck, Dettmann, Kampf, del realismo e dell'impressionismo tedesco, idea con cui si voleva indicare il valore caratteriale, gli esiti della coscienza culturale e politica maturata da un popolo in tutte le sue espressioni d'indole e inclinazioni. Quello della teorizzazione di un'arte nazionale si è rivelato essere un terreno particolarmente adatto dal quale lasciar riaffiorare aspirazioni sociali e artistiche che furono assai prossime nelle due giovani nazioni, impegnate com'erano a costruire le loro identità anche in base all'alterità e, talvolta, alla complementarità che riconoscevano l'una nella cultura dell'altra, bacini di tradizioni e di saperi ai quali entrambe attinsero per tracciare la propria e l'altrui immagine. Dal proposito iniziale, dunque, questo libro si è spinto fino ad assemblare il ritratto che le neonate nazioni di Italia e Germania vedevano reciprocamente l'una nell'altra. Il messaggio sarebbe passato, in maniera non trascurabile, attraverso un'arte che ogni popolo si aspettava fosse schiettamente nazionale ed esprimesse i suoi tratti immutabili. Non dimeno, in tal senso, ci si occupò dell'indagine e della ricostruzione delle storie artistiche nazionali, processo, che nelle università tedesche, era principiato con largo anticipo e che in Italia non mancò di attirare l'interesse, prima di altri, di Pasquale Villari e di Adolfo Venturi. -
L' apogeo di Ravello nel Mediterraneo. Cultura e patronato artistico di una élite medievale
Il volume, che raccoglie, ampliandoli, i risultati del convegno internazionale svoltosi a Ravello dal 30 ottobre al 1° novembre 2015, si focalizza sul momento di massimo splendore del centro campano, che tra XII e XIII secolo conquista un ruolo di primo piano nel Regno di Sicilia, sostenuto dalle fortune commerciali e dalla scalata politica del patriziato locale. Esito di questa straordinaria stagione sono le imprese artistiche promosse non solo entro i confini della costiera d'Amalfi, ma anche oltre, nella linea delle espansioni tracciata dai Ravellesi lungo le rotte mediterranee.