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Il patrimonio monumentale della città fra restauro, riuso e abbandono. Il caso della Santissima Annunziata
In questo primo volume della collana dedicata a ""Il patrimonio monumentale della città fra restauro, riuso e abbandono"""", ed in particolare al caso della SS. Annunziata di Pistoia, sono contenuti interventi e dibattiti che hanno coinvolto personalità della politica, della tutela dei monumenti e opere d'arte, docenti universitari, studiosi e noti architetti. Con l'intento di cogliere il """"qui"""" e """"ora"""" dell'evolversi a Pistoia dell'assai complesso problema dell'identità degli antichi centri storici, con i monumenti che li caratterizzano, il loro destino e il loro uso, come parte delle più ampie inter-relazioni sociali e urbanistiche, in un momento storico in cui si producono, a ritmo incessante, rapidissimi cambiamenti e mutazioni anche entro la sfera dei valori-guida della comunità."" -
Enrico Coturri. Gli scritti di medicina
Il volume, che inaugura la nuova collana ""Storia e Medicina"""", ripropone una serie di saggi sulla cultura medica a Pistoia scritti da Enrico Coturri (1914-1999). Enrico Coturri, medico, ricercatore e storico della medicina, nell'arco di oltre sessanta anni ha avuto due precisi interessi culturali: la storia medievale, con particolare riferimento a Lucca e a Pistoia, e la storia della medicina. Il volume è arricchito da un'introduzione di Donatella Lippi e da una prefazione di Natale Rauty."" -
Biografie minime di artisti pistoiesi dal '400 al '600. Note d'archivio
I dati documentari riportati in questo volume sono emersi, prevalentemente, dai libri dei battezzati della cattedrale di Pistoia. In essi, per secoli e secoli, sono stati registrati tutti coloro che furono portati a ricevere il primo sacramento dei cristiani nati nella città di Pistoia da genitori indigeni ed anche da genitori non strettamente pistoiesi, oppure non toscani e stranieri, che si trovavano a varie ragioni dimoranti nel momento in questo territorio, come pure figlioli illegittimi o abbandonati in ospedali per ""gittatelli"""". Si tratta di notizie archivistiche pressoché sconosciute e quindi inedite che si riferiscono alle principali personalità artistiche di questi tre secoli, ritrovate e scelte fra gli elenchi dei battezzati. Tali dati, in alcuni casi, sono stati integrati con altri rinvenuti in ulteriori fondi archivistici."" -
Senza un filo di rabbia
Tutto appare dolcemente predestinato, per Matilde: sembra quasi che la morte dei genitori naturali sia il preludio ad una vita più vera, più forte, più salda, grazie ad un dolore avuto, ma non vissuto, data la sua tenera età... -
Il palazzo Rospigliosi di Ripa del Sale in un documento del 1832
Il lavoro archivistico di Francesca Rafanelli ci consegna la sezione di un registro dove viene descritto il palazzo Rospigliosi di via Ripa del Sale, sia nella parte strutturale dell'immobile, sia nei suoi arredi, soprattutto la quadreria. L'inventario del palazzo, che fa seguito alla morte del nobile Clemente Rospigliosi nel 1831 ed ha lo scopo di consegnare la quota legittima di eredità alla figlia Alessandra, è già di per sé un documento interessante come testimonianza dell'assetto dell'edificio e della ricchezza dei suoi arredi. Ma, al di là di questo, il registro d'inventario diventa come un ""filo di Arianna"""" che non solo ci guida nella successione delle stanze, dalle cantine alle soffitte, attraverso il piano nobile, ma ci introduce nella vita delle persone, della famiglia Rospigliosi, delle sue memorie e tradizioni storiche. Di conseguenza, questo inventario costituisce anche uno spaccato sulla vita pistoiese d'inizio Ottocento, così come la famiglia Rospigliosi la viveva, quasi punto privilegiato e significativo dell'intera città."" -
Giuseppe Gavazzi. Poesia e colori
Chi non ha mai visto una mostra di sculture di Giuseppe Gavazzi non può sapere cosa sia l'""effetto serenità"""" provocato dalla poesia. La sua scultura è infatti sempre agganciata ad una poesia leggera, e spesso sollecita altra poesia. Una poesia che è formata da tutte le categorie che compongono lo stupore: colori vivacissimi, decori geometrici, ornati direttamente imparentati con elementi della più alta cultura del Trecento e del Quattrocento - soprattutto ad affresco - della Toscana. Gavazzi infatti è stato ed è - oltre che un immaginifico e classico scultore-poeta - uno dei più alti rappresentanti dei restauratori di opere pittoriche e scultoree rinascimentali. Egli ha la facoltà di saper ricreare, e di reinterpretare dall'interno, motivi antichi di decorazioni, senza mai copiarli, senza mai rifarsi direttamente a moduli antichi. Ma ricreandoli con stupore e poesia. Ed egli stesso è cosciente di ciò: in una recente intervista filmata ha infatti affermato: """"Il mio è un abbraccio di poesia"""". Dal testo critico di Paolo Dal Poggetto."" -
La rivoluzione della fisica e la meccanica quantistica nel panorama storico di fine Ottocento e dei primi decenni del Novecento
"Secondo un antico detto mediorientale """"camminando nel bosco si possono vedere gli alberi, non il bosco"""". In modo analogo, per conoscere il mondo fisico, non basta """"camminare nel bosco"""", cioè limitarsi a fare esperimenti. Per interpretare in un quadro unitario i fenomeni fisici occorre conoscere alcuni concetti generali. Il testo del prof. Becagli è stato proprio pensato come uno strumento atto a sviluppare la capacità di concettualizzazione e di critica, necessaria per chi vuole approfondire la disciplina. Coerentemente con questa scelta, l'autore ha curato in modo particolare lo sviluppo storico dei concetti della meccanica quantistica, convinto che la fisica non sia una scienza compiuta, ma un processo continuo di crescita e sviluppo delle idee, che coinvolge da secoli l'intera umanità. Solo la conoscenza degli elementi più significativi del dibattito che ha portato, in un dato momento, all'accettazione di un modello, può infatti consentire di apprezzare il valore degli schemi attualmente accettati dalla comunità scientifica e di comprenderne i limiti."""" (Dalla presentazione del prof. Angelo Borchi)" -
Diverso
"Certo che avrei detto di no. Se si fosse trattato di presentare un romanzo (in Italia se ne pubblicano oltre 40 al giorno) avrei sicuramente rifiutato. Ma """"Diverso"""" non è un romanzo, e forse neppure un racconto. """"Diverso"""" è un pensiero di libertà che dovreste recepire diffidando dal titolo e al termine del quale, vi sarete convinti che al mondo siamo tutti uguali. Ed è questo il miracolo, di una banalità sorprendente: il diverso è uguale a te, ma più che altro sei tu che sei diverso come lui, con lui e per lui. Leggete questo pensiero di libertà con tutta la leggerezza che le vostre energie vi consentono di mettere in campo: può essere l'inizio di un ripensamento e per qualcuno, un'inversione di marcia alla ricerca dell'altro, di cui già avvertite la presenza dentro di voi. Leone Tolstoj ha scritto: """"Se vuoi essere universale, racconta del tuo villaggio"""". Il villaggio di Monica Bonechi, l'autrice, è il """"Laboratorio B.B.T."""" di Siena, un luogo dove ognuno è originale perché diverso."""" (Dalla presentazione di Gian Piero Ballotti)" -
Segni e disegni Michelucci Vivarelli. Due artisti toscani
A tre anni dalla scomparsa, il Comune celebra il suo maestro con una serie di eventi e una mostra che rivela e mette in luce la contaminazione artistica scaturita dall'incontro di Jorio con l'architetto Giovanni Michelucci; quel rapporto, misto di proficua amicizia e fecondo lavoro, che ebbe una sensibile influenza sull'opera di Vivarelli. Il filo immaginario della memoria parte dalla casa in cui l'artista nacque, dove è apposta una targa che ne ricorda la data, 12 giugno 1922, passa per il Largo Vivarelli a lui dedicato e per il parco monumentale ""Il sacrificio. Una morte per una vita"""", realizzato dallo scultore nel 1976 sempre nella frazione natia. Prosegue e giunge poi al luogo naturale di consacrazione dell'ingegno artistico, Villa Smilea, che accoglie, oltre all'attuale mostra temporanea, un'esposizione permanente di oltre 40 opere del maestro. Il dipanarsi del nostro filo ci riconduce quindi a Fognano, nel piccolo cimitero, che custodisce, in un sepolcro monumentale costruito in suo onore, le spoglie del maestro e della compagna della sua vita, la moglie Gianna Pini."" -
Un viaggio lungo un mondo. Racconto sulla vita e sulle opere di don Lorenzo Milani
Don Milani fondò tutto il suo lavoro sull'importanza del possesso della parola, perché possedere le parole avrebbe voluto dire conquistare l'autonomia intellettuale, la libertà dalla schiavitù dell'ignoranza. Prima che il tempo inghiotta le parole, è necessario dare la voce e prestare l'orecchio a coloro che hanno potuto conoscere un'esperienza unica in Italia. Questo racconto si ispira alle testimonianze di Mario Rosi, Giovanni Bellini, Maresco Ballini, Clemente Romualdi, Teopisto Bonari, Ezio Palombo. I loro ricordi ci narrano di giustizia, di libertà, di responsabilità, di studio, di conoscenza, in un pezzo di Toscana che, uscito dalla guerra, si preparava ad un'avventura industriale e sociale magnifica e pericolosa. Oggi finita. La parabola luminosa di don Milani contrasta con i limiti oscuri del nostro tempo e le voci del passato forse possono servirci, attraverso la testimonianza, ad immaginare un futuro possibile che, in realtà, era stato scritto e pensato più di mezzo secolo fa. Una rivoluzione disattesa, ma non per questo fallita. Diciamo ""rimandata""""."" -
La donna e il lusso. Un itinerario tra memoria e design
A conclusione del progetto ""La donna e il lusso: un itinerario tra memoria e design"""" è stato realizzare questo catalogo dei manufatti eseguiti perché non se ne perda la memoria. Il progetto, ideato e promosso da una commissione scientifica di esperti del ricamo, ha consentito un intreccio di competenze e di conoscenze in vari campi, quali la storia dell'arte, le tecniche del ricamo, la storia del costume e della moda. Le finalità erano quelle di valorizzare gli aspetti innovativi del ricamo per sperimentare manufatti di qualità e di buon gusto, facendo tesoro del grandissimo patrimonio della tradizione storico-artistica locale a partire dai capolavori custoditi nel Museo della nostra Cattedrale."" -
Giù la maschera
"Giù la maschera"""" di Noa Bonetti è un libro di interviste a scrittori sul rapporto tra sesso e parole. Ma è anche un modo per raccontare la sessualità e la sua espressione tra gli anni Trenta e gli anni Settanta. Gli scrittori sono: Dario Bellezza, che crede fortemente nell'amore. Alberto Bevilacqua, cresciuto in una specie di harem che ha influenzato la sua scrittura. Massimo Grillandi, per il quale la prima volta è stata qualcosa di veramente sconvolgente. Luigi Malerba ritiene indispensabile l'amore, nonostante della sua prima volta si sia vergognato almeno due volte. Alberto Moravia scopre a nove anni la masturbazione e a sedici va a puttane. Le donne sono però per lui interlocutrici estremamente intelligenti. Renzo Paris afferma che il sesso, quello vero, non contribuisce a far svanire il mistero del femminile che anzi lo esalta. Nantas Salvalaggio sostiene che nell'esistenza vi è una donna che apre alla vita oppure chiude la vita. Quanto a Maria Luisa Spaziani, nel sesso preferisce l'animalità alla civiltà. Antonio Veneziani s'innamora invece purtroppo dell'amore anche se insegue uomini reali spesso poco ideali. Valentino Zaichen propone una prima volta ad occhi bendati così la scoperta di un altro corpo è assai eccitante. Ironia, finezza, divertimento, disincanto, sogni e soprattutto tante, tante storie che si sovrappongono e s'intrecciano tutte assieme raccolte da Noa Bonetti, un'intervistatrice sempre attenta ma mai invadente." -
Io, donna kamikaze. Quarantatré protagoniste del terrorismo suicida
Le donne kamikaze sono purtroppo all'ordine del giorno. E l'immolazione femminile sta scombussolando coscienze e immaginario collettivo. Come può chi dà la vita togliersela per motivi religiosi o politici? È con tale spirito che Noa Bonetti con ""Io, donna kamikaze"""" si è addentrata nel cuore e nella testa di quarantatré donne che si sono fatte saltare per il loro Paese, per Allah, per lavare l'onta del ripudio o solo per vendetta, per rabbia, per paura, oppure per tutte queste cose insieme. Sono quarantatré storie vere, tragiche, analizzate e approfondite, dove il lato umano prende il sopravvento sul lato politico e persino su quello culturale."" -
Ora segnata
Mentre il Duce porta di nuovo gli italiani in guerra, in una città apparentemente tranquilla avvolta da calura estiva un fotografo viene ucciso. Prostituzione, estorsioni, ricatti, gioco d'azzardo, OVRA, s'intrecciano a matassa difficile da sbrogliare. Morte, guerra, destino, quali segreti può nascondere uno scatto fotografico? Domanda a cui il commissario Bendicò deve trovare risposta. -
Fenomeno hacking
Terzo millennio, inversione dei legami... il mondo reale dipende sempre più dal virtuale, soprattutto ricchezza e potere viaggiano su binari digitali. È sufficiente un terminale collegato alla rete-banca et voilà, come per magia nascono i soldi. Quanto a furto, scambio d'identità, con la sottrazione di informazioni dai database si può non esistere più... e da oltre trent'anni in tale confine si nutre il fenomeno-hacking divenuto filosofia di vita. Ecco allora Michele Nigretti e Francesco Barresi, autori di Fenomeno hacking, sostenere che l'hacker perde oggi l'accezione negativa che lo ha da sempre contraddistinto, smettere dunque di essere criminale informatico per indossare i panni di esperto-web a garantire accesso, utilizzo di software e informazioni. Grazie dunque all'esperienza pluridecennale nel campo dei crimini informatici Nigretti espone il tema con chiarezza e solerzia di particolari persino attraverso un interessante caso di hacking ai danni della Polizia Penitenziaria. Seppure la normativa in materia sia tuttora lacunosa e incompleta, visto che le azioni di protesta pacifica svolte attraverso i nuovi media vengono ancora oggi punite come atti lucrosi, senza tenere conto della valenza positiva del messaggio diffuso dai moderni pirati della rete. Saggio che intende perciò evidenziare passione, genialità, e anche utilità degli hacker per non chiamarli esclusivamente criminali. -
Un' amica di nome Moana
Lontana dai riflettori la pornostar si confida con l'amica-gionalista. Conversazioni dal sapore squisitamente intimo e confidenziale di due personalità tanto distanti ma legate da stima sincera e spontanea. All'estroversione e all'anelito di successo e popolarità di Moana fa infatti da contraltare la pacatezza e la misura di Noa quasi in veste di sorella maggiore circa la vita dell'attrice, spesso snocciolata in riva al mare o davanti a un semplice piatto di spaghetti in casa o in trattoria. Infanzia, adolescenza, primi amori, luoghi in cui è cresciuta. Una Moana che con la famiglia ha tanto viaggiato grazie ai molteplici trasferimenti del padre non mancando di entrare in contatto con usi, costumi e culture differenti dei vari luoghi come Canada, Spagna, Brasile ove scopre la passione per musica e danza. Ma ci sono anche tutte le sue storie d'amore, trasgressioni sessuali comprese, l'adorazione per gli animali. Non mancano voglia d'indipendenza, libertà ed estremo desiderio di realizzarsi. Carnefice e vittima di se stessa risucchiata dal desiderio di successo totale e istantaneo a qualsiasi costo che ripetutamente si scontra con i benpensanti bigotti e la famiglia con ben altre aspirazioni per la figlia. Dialoghi che la svelano diva e bambina. Insomma, tutto quanto serve a dipingere il quadro di una pornostar insospettabilmente umana e semplice con l'unica non-paura di mostrarsi nuda. Pubblicato nel 1995 dalla Sperling & Kupfer, rivede la luce in questa seconda edizione rivisitata. -
L' allungo del mezzofondista
Emil corre, si allena, vince. Bravura o doping? Emil pensa a sé, alla sua vita, agli affetti. Quale la linea di confine che separa l'atleta dall'uomo? Allenamenti estenuanti, lacrime e sangue da versare, ritmi gara da sostenere che si alternano incalzanti alle vicissitudini del privato. Moglie, amante, allenatore, genitori. Un universo da cui sarebbe forse meglio scappare? Correre lontano e dare a tutti lo stacco come con gli avversari in gara? In entrambi i casi sente il fiato pressante sul collo, digrigna i denti Emil. Riuscirà appropriarsi della vita come gli riesce con la pista? La grinta in pista lascia spazio alla fragilità nella vita? -
Io, figlio parricida
Ecco le sofferenze degli adolescenti con particolare attenzione alle difficoltà generazionali nel rapporto genitori-figli sino al gesto estremo del parricidio. Ma anche l'analisi dei meccanismi che portano a compiere tale folle atto. Il tutto attraverso la lente d'ingrandimento di una criminologa. Quali le opportunità di recupero sociale dell'artefice di un delitto così efferato? -
Il graffio della regina
Un introverso commissario, un estroverso giornalista, un affidabile cartomante, un avvenente sostituto procuratore in crisi matrimoniale, una coppia di sposi in apparenza felice e unita... il ritrovamento di un cadavere in una ridente e tranquilla cittadina ai confini con la Francia. Ma anche un labirinto di menzogne. Omicidio o suicidio? Sarà l'intuito femminile a fornire la soluzione? Un caleidoscopio di personaggi a caccia dell'artiglio che accompagna il lettore sino all'ultima pagina. Un noir in cui nulla è davvero come sembra. -
Giornalista si diventa. 400 domande risposte per prepararsi all'esame
Giornalista non si nasce ma si diventa, e non è una frase a effetto bensì grande verità. Certo, bisogna essere un minimo predisposti, essere curiosi e aver voglia di prestare attenzione al mondo che ci circonda. Poi occorre però studiare, conoscere le leggi fondamentali della convivenza e le regole della comunicazione e ""Giornalista si diventa"""", con le sue quattrocento domande e soprattutto le sue quattrocento risposte, è una fonte inesauribile di notizie. Visto e stabilito che tale testo non è meramente funzionale all'esame per diventare giornalista, addentriamoci un po' nel libro vero e proprio di Carlo Guglielmo Izzo e Fabio Ranucci.""