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Viaggio nell'anima. Gli anni della nostalgia
"Viaggio nell'anima"""" è il racconto di Flavio D'Ambrosi e Barbara Della Pietra, a volte in prima persona a volte narrato-sociologico, dal 1950 al 2005. L'Italia viene vista nelle sue implicazioni sociali ed economiche, culturali e psicologiche, ma sempre dal punto di vista della classe media e i veri protagonisti di """"Viaggio nell'anima"""" sono i giovani che negli anni Settanta diventano un autentico soggetto politico. Dipenderà dal fatto che i due autori ricordano con troppa malinconia l'adolescenza e la prima giovinezza, ma quei tempi sembrano davvero eroici. Altro grande protagonista di tale narrazione sociologica è il cambiamento. """"Viaggio nell'anima"""" è scorrevole, informa e ricorda, dice e offre sensazioni. Di grande importanza è la colonna sonora del libro, che va dal Festival di Sanremo del 1955, il primo trasmesso in televisione, all'ultimo disco di Vasco Rossi. Ma i Beatles e i Rolling Stones, senza dimenticare Edoardo Vianello, Giuni Russo, Antonello Venditti, Eros Ramazzotti... contrappuntano il boom economico e i viaggi in Cinquecento, oltre ai paninari e i giovani globalizzati. In """"Viaggio nell'anima"""" ci sono anche la contestazione col suo slogan fate l'amore non fate la guerra, le conquiste sindacali, il divorzio, l'aborto, il gioco del pallone, gli scandali politici e le sensazioni più intime e profonde di alcuni che erano presenti o addirittura protagonisti." -
Io, Fidel
Sentimenti privati, suggestioni legate allo spirito individuale e transeunte di epoche andate, ricordi e ideali per far risplendere in rifrazione l'immortale stella di Fidel Castro. El Comandante che libera Cuba dall'oppressione americana, instaura il regime socialista e combatte l'imperialismo accentrando il potere istituzionale nelle proprie mani. In ""Io, Fidel"""" Noa Bonetti evita di dissezionare fatti documentati già archiviati da politica e storia, polemizzare su opinioni indulgenti o severe, fini a se stesse. E per raccontare l'entusiasmante vicenda umana, ideologica, di Castro l'autrice sceglie infatti la via discreta della drammatizzazione dialogica immaginando l'appassionato confronto tra due donne. Amiche separate da anni con esperienze contrastanti che il caso accompagna sino alla rievocazione degli anni della Rivoluzione Cubana. Tracciano insieme il profilo spirituale, morale, del Líder Máximo per assecondare le sfolgoranti luci e le profonde ombre del mito. Dibattito in cui vita e ricordo s'intrecciano idealmente come amanti lontani che si scambiano emozioni e si rubano pensieri."" -
Enigmatica bicicletta
Qualche anno dopo la seconda guerra mondiale si crea a Milano un corpo speciale di ex-partigiani dediti alla cattura di criminali di guerra mai processati. E la bicicletta accantonata alla staccionata di un parco del centro-città sempre lì parcheggiata, a volte girata a destra altre a sinistra, che ci fa? Fantasia o realtà questo noir del musicista? Prefazione di Chiara Colombo. -
Perché fuggire dalla Calabria
Privo di falsi buonismi ed inutili esitazioni, duro, crudo, a tratti tenero nelle rievocazioni infantili ma mai indugiante in vili e svilenti moralismi, il libro narra la vita di Domenico e di tutti i calabresi che come lui sono costretti ad abbandonare la propria terra per non farsi schiacciare dalle sue feroci leggi non scritte ma codificate negli animi e per questo inestirpabili. Una società malata, invasa e devastata in ogni angolo da un'erba maligna subdola e spietata che aggredisce e distrugge ogni germoglio di civiltà e civilizzazione piegando tentativi ed istinti di cambiamento ed innovazione al fine unico e supremo dell'arrecar profitto a se stessa ed ai propri affiliati. Un incontro-scontro di Domenico con la propria terra, la propria gente, con una realtà vecchia di secoli che dichiara guerra a chiunque minacci le sue regole ed arriva a scacciare i suoi stessi figli se ""disubbidienti"""": inevitabile la """"resa"""" del protagonista, costretto ad emigrare perché """"non gradito"""" ad una terra che, suo malgrado e malgrado tutto, non riesce a smettere di amare."" -
Grattacieli. Architetture per il XXI secolo. Catalogo della mostra (Lucca, 5 febbraio-3 aprile 2005)
Il volume è il catalogo della mostra di Lucca (Fondazione Centro Studi Ludovico Ragghianti, 5 febbraio-3 aprile 2005). La mostra ha un originale e largo impianto informativo e didattico e vuole ripercorrere la storia dell'evoluzione della progettualità architettonica che nel corso del '900 si è orientata verso la particolare e ambiziosa tipologia costruttiva del grattacielo. Vengono qui presentati accanto ai cinquanta grattacieli più recenti realizzati o in corso di realizzazione in tutto il mondo, la Torre Velasca e il Grattacielo Pirelli. L'esposizione e il catalogo sono a cura dell'architetto Cecilia Bolognesi, del Politecnico di Milano. I testi critici sono di Cecilia Bolognesi, Vittorio Fagone e Pier Carlo Santini. -
I critofilm di Carlo L. Ragghianti. Tutte le sceneggiature
Nel secondo dopoguerra, quando Ragghianti iniziò l'esperienza dei critofilm, il documentario sull'arte viveva un periodo di grande vivacità: dappertutto c'era una grande fiducia nel rinnovamento estetico offerto dal cinema e in Europa molti importanti cineasti avevano firmato e firmavano documentari sull'arte. Per quanto attiene a Ragghianti il suo approccio cinematografico rimase solidamente ancorato alla dimensione critico-interpretativa: con l'espressione critofilm, da lui stesso coniata, intendeva attuare una ""critica d'arte realizzata con mezzi cinematografici anziché con parole"""". Ragghianti non fu in Italia il solo storico dell'arte ad accostarsi in quegli anni al cinema ma, a differenza dei suoi colleghi, egli andò ben oltre il ruolo tradizionale di autore del commento o di consulente, assumendosi completamente la responsabilità della costruzione del film di cui ha firmato molte volte anche la regia. In questo volume, per ogni critofilm, sono specificate le indicazioni relative alle immagini utilizzate, ai movimenti e ai punti di ripresa cinematografici, ai testi, al commento sonoro e alla durata delle singole sequenze. Le schede tecniche sono integrate da uno o più fotogrammi ricavati dai critofilm e dagli schizzi di Ragghianti. Le sceneggiature sono desunte da Valentina La Salvia. Il volume contiene interventi di Vittorio Fagone, Antonino Caleca, Lorenzo Cuccu."" -
Scoperta armonia. Arte medievale a Lucca
Se c'è una città toscana che può ambire ad un racconto completo del proprio più genuino Medioevo, questa è certamente Lucca. Dall'età tardo-antica alla prima età comunale, le testimonianze pervenuteci non lasciano dubbi al proposito. La mente corre subito alle numerose fonti scritte, documentarie e letterarie, che attestano l'intensa vita civile e religiosa delle comunità ivi succedutesi nel tempo. Non meno importanti sono però le fonti monumentali, di natura archeologica o propriamente storico-artistica, grazie alle quali quella stessa vita scorre davanti ai nostri occhi con un'intensità inusitata. -
Sguardi paralleli: Ballocco Morellet
La nuova mostra promossa dalla Fondazione Ragghianti, a cura di Paolo Bolpagni, ha due protagonisti: il francese François Morellet (Cholet, 1926), uno dei più grandi e celebrati artisti viventi, tra i maestri indiscussi del contemporaneo, e Mario Ballocco (Milano, 1913-2008), pittore e teorico di enorme talento e genio pionieristico, di cui è in atto da alcuni anni la riscoperta. Dedicare una mostra, una doppia personale, a Morellet e a Ballocco costituisce il primo tentativo, mai compiuto finora, di accostare i percorsi di due artisti che non si conobbero, ma, soprattutto in alcune fasi delle rispettive carriere, imboccarono ""parallelamente"""" strade analoghe e molto anticipatrici. I due furono, uno in Francia e l'altro in Italia, precursori, già all'inizio degli anni Cinquanta, di molti aspetti dell'arte cinetica e programmata (e in certa misura anche della Optical Art), che sarebbe esplosa come tendenza generale nel decennio successivo. Il catalogo è firmato dal curatore della mostra Paolo Bolpagni e contiene anche un saggio del filosofo Massimo Donà, le schede scientifiche delle opere esposte e apparati bio-bibliografici."" -
Mario Nigro. Gli spazi del colore-The spaces of colour. Ediz. bilingue
Catalogo della mostra a Lucca, 29 settembre 2017-7 gennaio 2018 e a Locarno, 18 marzo-2 settembre 2018. La lunga parabola creativa di Mario Nigro ha conosciuto una grande ricchezza di esiti, che a ogni nuovo ciclo di opere emerge come inatteso problema pittorico, in inedite soluzioni dimensionali, compositive, cromatiche, spaziali; ma anche un'assoluta coerenza che permette di individuare un'idea fondante e una poetica che restano sottese a tutto il suo operare artistico. L'obiettivo della mostra è di ripercorrere l'intero percorso creativo dell'artista attraverso i suoi capolavori e principali momenti di svolta, presentati in dialogo con autori del contesto internazionale quali Max Bill, François Morellet, Heinz Mack, Sol LeWitt, Roman Opalka, Fred Sandback e Niele Toroni. L'ampio catalogo bilingue, con testi originali e schede storico-critiche di tutte le opere esposte, ambisce a diventare uno strumento per l'ulteriore conoscenza e diffusione del lavoro dell'artista. -
Per sogni e per chimere. Giacomo Puccini e le arti visive. Catalogo della mostra (Lucca, 18 maggio-23 settembre 2018). Ediz. italiana e inglese
Catalogo della mostra a Lucca, Fondazione Centro Studi sull'Arte Liccia e Carlo Ludovico Ragghianti, (18 maggio-23 settembre 2018). La mostra approfondisce il rapporto tra Giacomo Puccini e gli artisti del proprio tempo e l'influenza che il compositore e la sua estetica esercitarono sulle arti visive in Italia tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento. Una ricerca intesa a restituire al pubblico nuovi elementi, suggestivi spunti d'indagine e molte opere inedite. Il catalogo si pone come uno studio approfondito sugli argomenti presi in esame, con saggi dei curatori e di altri esperti, dedicati ai seguenti temi: la musica nelle arti visive tra fine Ottocento e primo Novecento; la ritrattistica pucciniana; casi iconografici di pittura e grafica ispirati alle opere di Puccini; Giacomo Puccini appassionato e committente d'arte; i rapporti di Giacomo Puccini con gli artisti del suo tempo; Giacomo Puccini e i ""pittori del lago""""; le case di Puccini: decorazioni, opere d'arte, architettura; Giacomo Puccini disegnatore e caricaturista per diletto; Giacomo Puccini nella cultura italiana di primo Novecento."" -
Angeli, litografi in Lucca. La stamperia Angeli: quattro decenni di litografie. Catalogo della mostra (Lucca, 23 novembre 2018-6 gennaio 2019). Ediz. illustrata
Catalogo della mostra a Lucca, Fondazione Centro Studi sull'Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti, 23 novembre 2018-6 gennaio 2019. La stamperia Angeli nacque a Lucca nel 1948, fondata da Giulio Angeli. Il figlio Giuliano, prese in mano la stamperia negli anni Sessanta e cominciò a operare con i pittori lucchesi che si avvicinavano alla tecnica del disegno su pietra. Il ricorso a questa forma di stampa antica, si diffuse tra gli artisti grazie proprio alla disponibilità e alla perizia di Giuliano Angeli, che riuscì a raggiungere in questo tipo di stampa un grado di esecuzione tecnicamente ineccepibile. La Litografia Angeli divenne una delle migliori stamperie d'arte italiane, producendo centinaia di litografie firmate da grandi pittori: da Uberto Bonetti a Robert Carroll, da Primo Conti a Gianni Dova, da Omar Galliani a Mino Maccari, da Sebastian Matta a Ennio Morlotti, da Antonio Possenti a Riccardo Tommasi Ferroni, da Ernesto Treccani a Renzo Vespignani. Nel catalogo sono riprodotte circa sessanta litografie e inoltre cartelle litografiche, fotografie e una selezione delle coloratissime etichette commerciali stampate dalla Litografia Angeli. -
«Mostre permanenti». Carlo Ludovico Ragghianti in un secolo di esposizioni
Il volume è il frutto di una riflessione complessiva sull'attività espositiva che nel corso del Novecento ha visto protagonista Carlo Ludovico Ragghianti (1910-1987). A partire dagli anni Quaranta e lungo tutto il corso della sua vita, Ragghianti ha ideato, organizzato e promosso mostre di contenuto estremamente eterogeneo, avvalendosi di una fitta rete di collaboratori e contatti internazionali. Lo studio si basa su una ricerca documentaria avente come cardine la recente risistemazione di materiali d'archivio, in gran parte ancora inediti, conservati presso la Fondazione Ragghianti di Lucca. Il libro, che contribuisce alla mappatura di un segmento principale della storia espositiva italiana ed europea del Novecento, si compone di 9 saggi e di 164 schede che presentano altrettante mostre, significative perché esemplificative di un 'metodo' che non è solo l'insieme di attività organizzative pratiche, ma anche il risultato di un costante esercizio critico. -
Virginio Bianchi (1899-1970). La vita e l'arte
Il libro ripercorre le vicende artistiche e umane di Virginio Bianchi, pittore, grafico, cartellonista, la cui attività si svolse prevalentemente tra Milano e l'amata Massarosa sua terra d'origine e inesauribile fonte d'ispirazione dei suoi dipinti. Formatosi all'Istituto d'Arte di Lucca e vincitore di un Pensionato artistico nazionale, Bianchi esordì nei primi anni Venti dedicandosi da subito con pari entusiasmo, ma secondo ben distinti registri formali e emotivi, alla pittura e alla grafica pubblicitaria che proprio allora si andava affermando come arte autonoma. Se straordinaria vivacità del segno grafico stilizzato e cromatismo potente connotano le immagini pubblicitarie ideate da Bianchi per importanti aziende italiane quali Martini, Campari, Sarti, o per i grandi alberghi di Viareggio, in pittura egli privilegiò una pennellata ariosa intessuta di luce, in grado di restituire la struggente bellezza della natura della Versilia, suo soggetto prediletto cui rimase fedele tutta la vita. -
Carlo Ludovico Ragghianti e il Museo Internazionale d'Arte Contemporanea di Firenze: storia di una visione per la città
Questo libro è dedicato a uno dei progetti più moderni, visionari e ambiziosi di Carlo Ludovico Ragghianti, uno degli intellettuali del secolo scorso più impegnato in un processo di rinnovamento dell'Italia postbellica. Scopo di questa pubblicazione è quello di tracciare il profilo di un'iniziativa che tentava di rivestire l'arte contemporanea di un valore civico e civile post-catastrofe, e provava anche a restituire, alla città di Firenze, un ruolo centrale nel sistema della cultura contemporanea. Rivoluzionaria si presentava infatti l'idea ragghiantiana per la quale la produzione artistica coeva potesse rappresentare un patrimonio acquisibile e collezionabile, allo scopo di costruire il complesso dei ""beni culturali del futuro"""" e rifiutando in tal modo una più tradizionale gerarchia di valori tra diversi periodi cronologici. L'ideazione del MIAC, e le teorie alla base di quest'iniziativa, collocarono inoltre Ragghianti nel cuore del dibattito sulle sorti del museo d'arte contemporanea, in un contesto sia italiano che internazionale, in una fase storica in cui quest'istituzione, come molte altre, era messa fortemente in discussione dalle nuove generazioni di cittadini e artisti."" -
Carlo Ludovico Ragghianti e l'arte in Italia tra le due guerre. Nuove ricerche intorno e a partire dalla mostra del 1967. Arte moderna in Italia 1915-1935
Atti del Convegno Fondazione Ragghianti di Lucca - Università di Pisa 14/15 dicembre 2017. Il 26 febbraio 1967, nelle sale di Palazzo Strozzi a Firenze, fu inaugurata la mostra Arte moderna in Italia 1915-1935, attraverso la quale Carlo Ludovico Ragghianti mise in evidenza la necessità di ripensare in termini nuovi la complessa situazione della pittura e scultura tra le due guerre nel nostro Paese. A suo dire, infatti, pregiudizi ideologici avevano impedito una lettura dell'arte del periodo basata su «un'autenticità di significato espressivo o poetico» e su un'analisi obiettiva dei linguaggi e dei processi formali. A cinquant'anni da quell'evento, nel dicembre del 2017 si è tenuto un convegno, organizzato in due giornate alla Fondazione Ragghianti di Lucca e all'Università di Pisa, per tornare a riflettere sul contesto che portò all'ideazione della mostra, nonché sui dibattiti da essa scaturiti, sulle scelte compiute e sull'importanza che l'approccio del grande studioso toscano ebbe nella rivalutazione e nella revisione della magmatica temperie di un periodo cruciale del Novecento italiano. -
L' avventura dell'arte nuova anni 60-80. Cioni Carpi. Ediz. italiana e inglese
La mostra alla Fondazione Ragghianti comprende il percorso artistico di Carpi dal 1960 circa agli anni Ottanta. È esposta una quarantina di opere di grandi dimensioni tra dipinti, installazioni, lavori fotografici, filmati, disegni, progetti e libri creati dall'artista in unica copia, ma anche documenti e cataloghi sull'opera di questo intelligente protagonista dell'arte della seconda parte del XX secolo. Di particolare importanza le opere di proprietà della Collezione Panza di Biumo: testi e lavori su carta per la composizione dei quali Carpi utilizzò vari materiali. Ma anche una serie di bellissime fotografie e composizioni con immagini e disegni di collezione privata che rendono appieno la multiforme poetica e la statura intellettuale dell'artista, spesso performer delle sue opere dai titoli surreali come quelle realizzate tra il 1963 e il 1976. Tra le opere esposte, le strisce di iuta su cui sono applicate fotografie stampate su carta o su stoffa e disegni, che propongono il concetto di arazzo in chiave contemporanea. -
L' avventura dell'arte nuova anni 70-80. Gianni Melotti. Ediz. illustrata
La mostra della Fondazione Ragghianti presenta i risultati di una ricerca storica e archivistica, ancora inedita, riguardante l'opera di Gianni Melotti (Firenze, 1953) nel suo primo decennio di attività, dal 1974 al 1984, sia nel suo sviluppo storico-artistico, sia nei rapporti che egli ebbe con alcuni artisti legati da amicizia e collaborazione, quali Lanfranco Baldi, Luciano Bartolini, Giuseppe Chiari, Mario Mariotti e altri artisti come Bill Viola legati alla sua esperienza in art/tapes/22, studio dedito alla produzione di videotapes per artisti di cui Melotti nel 1974 diviene il fotografo. Una consistente collezione di queste fotografie è oggi conservata all'ASAC della Biennale di Venezia. La mostra vuole documentare lo sviluppo dei primi dieci anni di attività del lavoro artistico di Melotti, dalle sperimentazioni cameraless (senza uso della macchina fotografica) in bianco e nero alle sue coloratissime opere tridimensionali, realizzate con materiali cibachrome su tessuti decorati. -
Contro l'analfabetismo architettonico. Carlo Ludovico Ragghianti nel dibattito culturale degli anni Cinquanta
Il libro racconta l'attività di Carlo Ludovico Ragghianti all'interno del dibattito architettonico italiano degli anni '50, in cui emerge, con forza, la sua partecipazione non soltanto intellettuale. Attraverso un lavoro di ricerca su fonti primarie e inedite provenienti da diversi fondi archivistici, il volume evidenzia il ruolo-chiave avuto da Ragghianti in alcune vicende fondamentali per lo sviluppo urbanistico e architettonico di tre città a lui care: Lucca, Firenze e Venezia. Gli episodi trattati mettono in luce come Ragghianti sia stato al centro di una rete di personalità disposte a ogni tipo di sforzo per indirizzare le città verso uno sviluppo ponderato, e come egli abbia perseguito tale scopo mediante iniziative e campagne di stampa. Le battaglie di Ragghianti negli anni '50 materializzano una nuova forma di Resistenza ""partigiana"""" contro l'analfabetismo architettonico delle istituzioni locali e nazionali, che andava combattuto con ogni mezzo: politico, accademico, culturale."" -
Pianeta città. Arti cinema musica design nella Collezione Rota 1900-2021. Ediz. illustrata
La pubblicazione, realizzata in occasione della mostra ""Pianeta città. Arti cinema musica design nella Collezione Rota 1900-2021"""" (Lucca, Fondazione Ragghianti, 9 luglio - 24 ottobre 2021), pone al centro dell'attenzione uno dei temi sorgivi della nostra civiltà, ossia il modo che l'uomo ha elaborato per il proprio vivere in comune: la città. E lo fa riferendosi in maniera speciale allo strumento privilegiato di trasmissione della conoscenza: il libro. A offrire un ampio materiale d'indagine e riflessione è soprattutto la ricca congerie collezionistica dell'architetto Italo Rota, tra i più noti progettisti del nostro tempo. L'intento è di creare un racconto del Novecento e del primo ventennio del nuovo millennio attraverso la chiave di lettura della città, la sua rappresentazione nelle espressioni visive e l'evoluzione dell'oggetto libro. Come scrive il curatore Paolo Bolpagni, «una sorta di archivio dell'immaginario visivo legato alla dimensione urbana, unificato dalla prospettiva estetica». Il volume include i testi di Paolo Bolpagni, Francesco Careri, Aldo Colonetti, Daniele Ietri, Franco La Cecla, Eleonora Mastropietro, Alessandro Romanini e Italo Rota."" -
Levi e Ragghianti. Un'amicizia fra pittura, politica e letteratura
Catalogo della mostra a Lucca, Fondazione Ragghianti, 17 dicembre 2021 - 20 marzo 2022. Il libro testimonia l'amicizia tra due grandi personaggi del Novecento: lo storico dell'arte Carlo Ludovico Ragghianti (Lucca, 1910 - Firenze, 1987) e il pittore e scrittore Carlo Levi (Torino, 1902 - Roma, 1975), legati anche dalle comuni battaglie culturali e politiche, e uniti dalla lotta nella Resistenza nelle file del Partito d'Azione. Documenti d'archivio, fotografie, disegni e un nucleo di quasi cento opere consentono di ricostruire non soltanto la struttura del libro che Ragghianti dedicò a Levi nel 1948, e delle mostre del 1967 e del 1977 da lui curate (la sezione di ""Arte moderna in Italia 1915-1935"""" sull'amico pittore e """"Levi si ferma a Firenze""""), ma anche la cerchia cui i due appartenevano, costituita da Eugenio Montale, Giovanni Colacicchi, Paola Olivetti, Aldo Garosci... Nel catalogo sono presenti i testi dei curatori Paolo Bolpagni, Daniela Fonti e Antonella Lavorgna, e inoltre di Roberto Balzani, Maria De Vivo e Francesco Tetro.""