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Credere o non credere
"Akavià figlio di Mahalalel consigliava all'uomo di meditare costantemente su tre cose: da dove viene, dove va, e a chi dovrà render conto. Per uno scrittore che vuol essere testimone, questo consiglio è particolarmente prezioso. Gettando uno sguardo sull'itinerario percorso, a volte deve fare un bilancio. Certamente ritroverete qui alcuni dei miei temi e delle mie ossessioni. Quarant'anni dopo l'Evento, provo ancora l'angoscia di non poter dire l'indicibile, l'obbligo di tentare, e la sensazione di aver fallito. Come descrivere la distanza che separa i morti dai vivi, gli ebrei dai loro nemici, Auschwitz da Hiroshima? Certi testi di questo volume, la cui scelta potrebbe sembrare arbitraria, riflettono l'attualità mutevole. Lo scandalo della tortura ufficializzata, la tragedia degli indiani miskito, i massacri in Libano: impossibile non prendere posizione. E poi la minaccia nucleare: impossibile voltarle le spalle. Storie, dialoghi, leggende chassidiche, conferenze tenute un po' dappertutto negli Stati Uniti, saggi e commenti: ciò che hanno in comune è che sono tutti fra parentesi - ma che, al di là dei segni, si interpellano a vicenda. Saremo tutti giudicati un giorno. Dai morti."""" Elie Wiesel" -
C'è un punto della terra... Una donna nel Lager di Birkenau
"Il libro di Giuliana Tedeschi è ricco di una sua realtà interiore che si afferra alla varietà infinita degli eventi narrati e dà loro un significato inconfondibile, poiché la scrittrice vive la sua esperienza profondamente e vi riflette su. Il campo di Auschwitz acquista ai nostri occhi una sua propria consistenza fantastica e più l'acquista la turba delle abitatrici, un'accozzaglia di esseri caduti là da ogni paese e incatenati a un destino comune, """"le donne"""", che sono il soggetto corale di ogni proposizione contenuta in queste pagine."""" (Benvenuto Terracini)" -
Anni d'infanzia. Un bambino nei lager
«La sera la mamma mi domandò che cosa avevo fatto durante il giorno. Le raccontai che ero stato insieme ai ragazzi più grandi. Mi domandò se mi prendevano così senz'altro con loro e io le spiegai che ora sì, mi prendevano con loro, perché avevo superato la prova. Ero stato all'osservatorio. Lei mi domandò che cos'era, un osservatorio. Risposi che lo sapeva benissimo, che lì c'erano i cadaveri e che sapeva anche benissimo che mio padre era stato gettato sopra gli altri cadaveri e che non aveva neppure un lenzuolo e io avevo detto ai bambini che ne aveva sì uno, mentre avevo visto benissimo che non ne aveva. Mi misi a strillare che lei era matta a lasciare che lo buttassero così sugli altri cadaveri senza lenzuolo...». -
Elogio della normalità. Saggi sulla diaspora e Israele
Non sono uno storico né un esperto di filosofia ebraica, e nemmeno uno studioso del sionismo e dell'Olocausto; non pretendo di giungere a delle conclusioni scientifiche su questi argomenti. Il positivo sviluppo di nuovi orientamenti all'interno delle scienze ebraiche non può esentare il singolo dall'esprimere un giudizio su questi problemi, per arrivare a una visione del mondo chiara e personale. La diaspora, l'Olocausto, le questioni morali legate al contrasto arabo-israeliano e in particolare a quello con i palestinesi non sono questioni da lasciare esclusivamente a ricercatori e esperti, ma costituiscono una parte della nostra esistenza e della costruzione dell'identità di ognuno di noi. (A. B. Yehoshua). -
Atlante di storia ebraica
Questo atlante illustra le migrazioni del popolo ebraico dai tempi della Mesopotamia fino allo Stato d'Israele dei nostri giorni, cercando di seguire le strade diverse e talvolta oscure di questo popolo errante e di tracciare la mappa della loro singolare esperienza nei vari periodi. Martin Gilbert è professore emerito del Merton College di Oxford. È autore di numerose opere di storia contemporanea, fra cui molti atlanti storici. -
Kafka e la cabbalà
Questo libro presenta in una nuova prospettiva il pensiero e l'opera di Franz Kafka, fornendo sorprendenti risposte alla domanda se egli sia stato uno scrittore religioso. Karl E. Grözinger, uno dei maggiori conoscitori del mondo ebraico dell'Europa orientale, dimostra in maniera decisiva che Il processo, dal punto di vista sia biografico che tematico, ha le sue radici nel pensiero della Cabbalà. Ciò che in Gershom Scholem era ancora soltanto una geniale ipotesi viene dimostrato da Grözinger sulla scorta di quegli aspetti della mistica cabbalistica propri dell'Europa orientale e che, al tempo di Kafka, erano ancora operanti nella vita quotidiana e nei riti degli ebrei ashkenaziti di Praga. -
16 ottobre 1943. La grande razzia degli ebrei di Roma
La grande razzia nel vecchio Ghetto di Roma cominciò attorno alle 5,30 del 16 ottobre 1943. Oltre cento tedeschi armati di mitra circondarono il quartiere ebraico. Contemporaneamente altri duecento militari si distribuirono nelle 26 zone operative in cui il Comando tedesco aveva diviso la città alla ricerca di altre vittime. Quando il gigantesco rastrellamento si concluse erano stati catturati 1022 ebrei romani. Due giorni dopo in 18 vagoni piombati furono tutti trasferiti ad Auschwitz. Solo 15 di loro sono tornati alla fine del conflitto: 14 uomini e una sola donna. Tutti gli altri 1007 sono morti in gran parte appena arrivati, nelle camere a gas. Nessuno degli oltre duecento bambini è sopravvissuto. -
Juventus. Vittoria è del forte che ha fede. Ediz. illustrata
Un anno leggendario, nel bene e nel male, il 2017 bianconero. Prima un altro scudetto dimostrando una superiorità ed un passo differente da ogni rivale tricolore. Prove di forza e di gioco che hanno lasciato il segno. Poi la Coppa Italia, logico proseguimento di un percorso già tracciato. Infine la lunga, sontuosa cavalcata in Champions fino alla drammatica finale di Cardiff che, a sua volta, ha segnato uno spartiacque nella storia della Vecchia Signora. Salvatore Giglio ha radunato in un album tutte queste emozioni, dalla prima all'ultima. A corredare l'opera, tabellini completi, partita per partita. -
A fil di spada. La leggenda della scherma vercellese e i 50 anni del trofeo Bertinetti
Parlare della scherma vercellese significa scoprire e rivalutare un prezioso pezzo di storia dello sport italico. Il capoluogo piemontese, infatti, è la culla, oltre che del calcio, anche di ginnastica e, non a caso, della scherma. Da fine '800 fino ai nostri giorni, sono innumerevoli gli allori vinti dagli atleti della storica società: Olimpiadi, Mondiali, Europei e via dicendo, in una incredibile serie di successi ineguagliabili. Foto rarissime, memorie e racconti di uno sport che ha sfornato campioni leggendari. In parallelo il volume, curato da storici della materia, narra le gesta del Trofeo Bertinetti, manifestazione di spada tra le più longeve del pianeta e alloro ambito in tutto il mondo. -
Una volta era un paese. Come bambini nella ex Jugoslavia
Questo libro è la storia di molti viaggi nella ex Jugoslavia divisa dalla guerra di inizio anni ’90. Attraverso l’esperienza del volontariato all’interno delle scuole c’è il racconto di una comunità che cerca di superare le divisioni del passato per trovare una nuova identità. Percorso non facile in un’Europa nella quale torna a soffiare il vento del nazionalismo. La prima edizione scritta nel 2013 da Stefano Tallia è arricchita dai disegni e da una testimonianza di Tamara Garčevič che rievoca l’arrivo in Italia del padre dalla Sarajevo assediata. -
L' ultimo giro in moto
Una vita normale, scandita dalle piccole gioie e dalle grandi speranze dell'eterno immaginario giovanile. Poi l'impatto, il trauma, l'incidente, il letto rovente di un ospedale come tomba di ogni ragione. Eppure l'amore familiare, la volontà e l'attrazione irrefrenabile per la disciplina medica compiranno il miracolo laico: la palingenesi. Ernesto Camera, medico, ripercorre in queste pagine la storia di un dolore infinito, la paura dell'immobilità, l'urgenza di vita e la vittoria del cuore. -
Pillole di bon ton. Essere alla moda applicando il galateo
"Oggigiorno ha senso parlare di galateo? In una delle epoche più maleducate della storia, certamente sì! Come una grammatica del comportamento, è la traccia da cui partire per edificare buoni rapporti con i nostri simili. In un mondo sempre più privo di regole, di etica e di giustizia che ha portato alla realtà che noi tutti stiamo vivendo, qualche riflessione sull'importanza del termine rispetto andrebbe fatta"""". In queste poche righe d'introduzione c'è la sintesi estrema di un libro come il galateo che, secolo dopo secolo, non abbandona il suo ruolo di guida al comportamento, declinato a ogni epoca. In questo caso Elisa Volta compone un libretto pieno di spunti veloci, adatto ai più giovani per avere un primo contatto con le """"buone maniere"""", ma adatto, allo stesso tempo, a lettori di ogni età, alla ricerca di nuovi codici di comportamento. Nulla di troppo serioso o accademico, piuttosto una sorta di confezione di """"pillole"""" da tenere in borsa, pronta ad ogni occasione. Per essere sempre a proprio agio!" -
Alpha. Areth. Un mondo migliore. Vol. 1
In una Terra arrivata allo stremo a causa di guerre e crisi economiche, dove la ricchezza e il potere sono in mano a una classe dirigente elitaria ed esclusiva, Lith, giovane e bellissima, esasperata dal dominio maschilista perpetrato nel corso dei secoli, decide di cambiare le carte in tavola in un solo colpo, eliminando ogni forma di corruzione ed ergendosi a unica sovrana. Il suo progetto è di ricostruire un mondo migliore. Romanzo di Elena Colli, alle prese con una materia che sfiora la fantascienza ma, allo stesso tempo, ne manipola le regole, attraversando le epoche e i generi. Si snoda veloce tra speranze e paure, da sempre e per sempre profondamente umane. -
Non ho tempo
Siamo costantemente di corsa e il tempo è sempre troppo poco. Eppure, riusciamo comunque ad annoiarci in quei minuti che sfuggono alla nostra programmazione giornaliera e che risulta impossibile accumulare per soddisfare una delle tante nostre esigenze. Non ho tempo è una raccolta di racconti molto brevi, da una manciata di minuti. -
Sami Khedira
Cosa può passare per la testa di un calciatore quando, durante la fase di riscaldamento per la finale dei Campionati del Mondo, percepisce qualcosa come un lieve fastidio al polpaccio? Beh, per Sami Khedira sono stati pensieri strazianti: ""Non è possibile. Il sogno della mia vita è a un passo e devo rinunciare perché sento un leggero fastidio al polpaccio."""" Sami Khedira, nel corso della sua carriera, ha vissuto momenti emozionanti, sia positivi sia meno felici, che hanno reso davvero affascinante e interessante il compito di raccontarlo. Il risultato è un libro su un uomo che antepone il calcio a tutto e considera il successo più importante di ogni altra cosa. Dalle prime apparizioni con lo Stoccarda al grande salto nel magico mondo del Real Madrid, fino ai successi juventini. Gli esperti di calcio lo avevano considerato già estromesso da questo ambiente, a causa dei continui problemi al ginocchio patiti durante il periodo giovanile. Tuttavia, Khedira ha sempre perseguito un suo obiettivo, rispetto al quale, tutto doveva passare in secondo piano. Storie di nascite e rinascite di un calciatore simbolo, tra i più vincenti (e seri) della storia."" -
No. Dieci racconti per un nuovo immaginario novarese
Negli ultimi vent’anni il mondo ha conosciuto cambiamenti epocali che hanno investito ogni ambito: politico, sociale, economico, culturale. Ma l’immaginario di Novara e provincia, rurale e antiquato, è rimasto sostanzialmente intaccato. Il compito di aggiornarlo ai nostri tempi spetta anche e soprattutto agli scrittori, che con i loro dieci tasselli hanno composto un mosaico variopinto che ritrae meglio l’epoca in cui viviamo. Dieci voci sotto i 40 anni che rivedono e reinventano realtà e letteratura: un viaggio epocale alla scoperta di nuove suggestioni. -
Cuore d'atleta
Come vive, cosa sogna, quanto soffre un podista di professione? Quanti sacrifici, quanta solitudine e rabbia per arrivare al risultato? Stiamo parlando di un top runner, protagonista in maglia azzurra e, soprattutto, atleta puro con lo sguardo sempre attento al futuro. Una storia semplice e, a tratti, commovente, piena di spunti tecnici e umani di primo piano. Pagine dedicate a chi fa sport o a chi vorrebbe farlo; oppure a chi, semplicemente, cerca la sincerità nella passione, nella meta da raggiungere... ""Il mio intento - scrive l'autore - è quello di riuscire a trasmettere ai ragazzi desiderosi di iniziare a fare sport la mia forte passione: per motivarli, per far capire loro quanto la vita, come lo sport, sia davvero un mondo impegnativo dove non devi mai farti trovare impreparato. Al tempo stesso mi piacerebbe offrire un insegnamento, uno spunto, a chi vorrà iniziare un percorso atletico. Soprattutto vorrei invitare chi convive con qualche bel sogno a non separarsene, perché, come scoprirete, quello a cui tenevo di più si è sorprendentemente realizzato""""."" -
Vercelli misteriosa. Vol. 2: Fantasmi, ufo, creature leggendarie, eventi paranormali
Un altro capitolo della Vercelli misteriosa, con nuove e incredibili storie al limite dell’impossibile. Gian Luca Marino torna a indagare sui misteri vercellesi con testimonianze inedite, appunti, ricerche d’archivio, indagini e interviste. Un viaggio ricco di sorprese, curiosità, aneddoti, tra Vercelli, Bassa Vercellese e Valsesia, con qualche puntata fuori porta. Dai fantasmi alle sedute spiritiche; dagli avvistamenti nei cieli di oggetti volanti non identificati a misteriosi aerei; dai mostri nei laghi alle strane creature che abitano le campagne; fino a eventi paranormali capitati a persone comuni nella vita di tutti i giorni. Il fascino del mistero è ancora una volta protagonista, attraverso un itinerario insolito, parallelo a quello della storia ufficiale. Un brivido, una sensazione di inquietudine che non abbandoneranno facilmente il lettore. -
Zgc rewind
Dalle elementari in frazione, alle medie nella cittadina di fondovalle, all'istituto tecnico nella seconda città del Piemonte, all'impiego in una multinazionale nella capitale industriale d'Italia. Poi il ritorno, l'impegno politico e istituzionale al paese, la famiglia, e poi l'azienda. Una storia come tante che però, per ambientazione, per frequentazioni, per vicissitudini, per esperienze, porta il protagonista a vivere nella seconda metà del secolo breve e all'inizio del terzo millennio un periodo dilatato e, come percezione, straordinariamente lungo. -
Pam, croak, ugh! Ada Gobetti giornalista. Il linguagio «social» prima dei «social»
Ada Prospero, meglio nota con il cognome del primo marito Piero Gobetti, non è affatto figura marginale, di contorno al suo geniale coniuge. Collaboratrice da subito nelle riviste gobettiane, dopo il dramma della perdita di Piero, affrontò con coraggio sempre nuove sfide, non ultimo l'impegno nella Resistenza e, dopo, nella vita politica dell'Italia del dopoguerra. Seppe avvicinarsi con originalità a una gran varietà di temi, dalla cronaca nera a quella rosa, dai temi attinenti all'istruzione scolastica alla famiglia, al rapporto genitori-figli. Al centro, sempre, la persona, la sua aspirazione alla felicità da realizzarsi in armonia con l'ambiente.