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Maestra fa rima con minestra
Queste pagine raccolgono le riflessioni di un'insegnante della scuola di oggi, una realtà fitta di sfumature piacevoli e meno gratificanti, di alcune certezze e di grandi punti interrogativi. Sono le parole di un'insegnante fiera del suo lavoro, ma che non chiude gli occhi dinanzi alle discrepanze del mondo della scuola e che cerca di riflettere su di esse anche attraverso considerazioni ironiche. Perchè l'ironia è un modo di approcciarsi alle questioni, rendendole accessibili a tutti attraverso uno sguardo attento ed intelligente che ti faccia sorridere anche un po' sulle cose che ti circondano. E il mondo della scuola, oggi più che mai, è un contenitore straripante di questioni per le quali si possono attingere riflessioni oscillanti tra il serio e una fragorosa risata. -
Bossoli e spille. Un'inchiesta dell'ispettore Corsini
Giorgio Seri, giornalista de Il Risveglio del Paese incaricato di scrivere alcuni articoli sugli orientamenti degli schieramenti politici di Sant'Agata di Puglia in vista delle elezioni amministrative, si ritrova coinvolto in un intrigo che prende il via dall'aggressione a un iscritto del PD. Il maresciallo dei carabinieri Pietro Marini, facendosi carico del caso, inizia l'indagine partendo da un lembo di stoffa rossa su cui è appuntata la spilla che la vittima del brutale atto è riuscita a strappare al suo aggressore. Incuriosito dal racconto della sorella dell'uomo ferito Anna De Rocchi, scrittrice legata sentimentalmente al giornalista, Marini si ritrova a indagare sulle concessioni di alcuni terreni agricoli per l'installazione di pale eoliche, uno dei quali è di proprietà dell'uomo aggredito. L'operazione sarà possibile grazie anche all'ispettore Lorenzo Corsini, arrivato a Sant'Agata perché alle prese con fatti analoghi sui quali la Omicidi di Vercelli sta indagando. -
Il rumore dell'alba
Sergio Negri ha trovato il diario del padre di un amico, mobilitato in Africa Settentrionale nel 1942 nella divisone ""Ariete"""", e lo ha riscritto mantenendo la prima persona. Poi ha seguito il suo protagonista nella successiva esperienza resistenziale e, pur in assenza di un manoscritto di riferimento, ne ha rintracciato il percorso sino ai giorni della Liberazione. Difficile stabilire a quale genere letterario ascrivere un lavoro che si presenta per metà romanzo e per metà autobiografia, con incursioni nella saggistica storica. Ciò che conta, è il risultato: una cavalcata tra il 1942 e il 1945, dal deserto di El Alamein, a Tobruch in fiamme, alle """"bande"""" della montagna, una rilettura degli anni che ci hanno portato dall'Italia fascista all'Italia democratica."" -
Le attese
L'hai letto nei libri e ascoltato nelle canzoni ma non ci hai mai creduto: dietro ogni curva del destino si nasconde sempre una sorpresa. Però quando ti succede ti abbandoni alle emozioni senza più pensare a nulla. La tranquilla Verbania attende l'annuale festival di fuochi artificiali di mezza estate, ignara dei traffici illeciti che si consumano fra le sue montagne e le acque del Lago Maggiore. Aleggiano su di essa la favola di un tesoro di guerra che tutti cercano e nessuno trova e il mistero di una morte improvvisa e mai spiegata a fondo, che ha interrotto una travolgente passione appena germogliata. A migliaia di chilometri di distanza, nascosta fra i ghiacci islandesi, una figura tradita e lucidamente disperata attende il momento giusto per vendicare il suo amore. Quale filo unisce le esistenze di coloro che, in un modo o nell'altro, cercano il tesoro e la verità? -
Medicina narrativa, un punto di svolta per prendersi cura della depressione. La narrazione come risorsa aggiuntiva per affrontare gli eventi trascorsi e presenti durante la pandemia
Se già prima della diffusione del COVID-19 la depressione contava circa 3.500.000 di casi ed era riconosciuta dall'OMS come la prima causa di disabilità nel mondo, oggi si prevedono, solo in Italia, fino a 200.000 casi in più di depressione. Per affrontare questa pandemia secondaria che riguarda la salute mentale, servono strumenti e competenze concreti per la cura delle persone con Disturbi Depressivi, a disposizione di tutte le figure sanitarie fulcro della prevenzione e cura della salute mentale, a partire dalla medicina generale. Il libro è un viaggio di formazione all'utilizzo della Medicina Narrativa applicata alla cura della Depressione e altre malattie mentali, scritto a più mani da figure di rilievo nazionale della Psichiatria e della Medicina Narrativa. Fornisce strumenti per l'utilizzo attento delle parole, l'interpretazione dei testi, lo sviluppo dell'empatia in formato digitale, utili a portare benessere e creare il punto di svolta da cui ripartire e ricostruire un tempo nuovo. -
Un giorno ancora. Il mio viaggio dentro il Tor
Una corsa non stop, colle dopo colle, al cospetto delle vette più alte, nel freddo della notte che penetra nelle ossa e nella testa, fino a quando una nuova alba accende il profilo del mondo. Il primo raggio di sole solletica la curiosità e il desiderio di nuovi orizzonti. Un giorno ancora e l'avventura continua. Più che di una competizione, si tratta di un viaggio fatto di panorami sorprendenti, incontri sul cammino, fantasmi nati dal sonno, lunghe solitudini e immediate condivisioni. Il Tor des Géants è una gara mitica per chi pratica la corsa in montagna. Il percorso, che ricalca le Alte Vie valdostane per 340 chilometri e 24000 metri di dislivello positivo, è una prova fisica per la quale la preparazione di un anno non sempre è sufficiente. Non solo: è un'oscillazione continua tra sentimenti opposti, è sconforto ed euforia, è una sfida con se stessi e con la montagna, in cui, a ogni passo, si è chiamati a misurarsi con i propri limiti e le proprie risorse. -
Notturni di un visionario
Notti che inseguono notti, pagine che si rincorrono come stelle nel cielo e onde nel mare, occhi timidi e spauriti che si sollevano verso le ombre ... Notturni di un visionario, insomma. Una raccolta di racconti, in cui i protagonisti, dei visionari, appunto, celebrano le notti, il luogo ideale in cui i sogni si danno convegno. I personaggi, ingenui, teneri e, spesso, al limite della follia, gettano un occhio disincantato sul mondo, sul ""loro"""" mondo, perché la vita, in fondo, è uno stato mentale. Esordio maturo e sorprendente di un narratore di razza, tra sogno e realtà, piccoli dettagli e visioni lucidissime. Racconti che lasciano il segno..."" -
Montresor
In una soleggiata mattina di metà maggio Divina Arnò, libraia di Biella dal carattere indipendente e risoluto, riceve una chiamata da Parigi. È il notaio dell'eccentrica prozia di Divina, Sophie Deshayes, che ne comunica l'improvvisa scomparsa alla veneranda età di novantatré anni. Dato il profondo affetto che la legava a zia Sophie, Divina parte per Parigi per partecipare al funerale insieme a Lizzie, parrucchiera di fiducia, nonché sua grande amica. Ciò che si prospettava come una triste permanenza, però, si rivela un soggiorno pieno di sorprese, in cui Divina scopre segreti che per anni hanno allontanato Sophie dal resto della famiglia: un amore proibito con un avvenente pittore bohemien finito in tragedia, e un legame a lungo taciuto con Alphonsine Plessis, famosa cortigiana di fine Ottocento e protagonista del romanzo La signora delle camelie di Alexandre Dumas figlio. Tutto pare essere custodito gelosamente tra le memorie di zia Sophie, racchiuse in un diario che farà parte dell'eredità di Divina... -
M.A.
Massimo è un professore cinquantenne che si mette ad ascoltare gratuitamente le storie degli altri e Anita è una giovane universitaria che decide di raccontarsi. Tra i due nasce una relazione che sfugge alle classificazioni standard con cui siamo soliti etichettare i rapporti. Entrambi hanno un vissuto e una personalità complessi: Anita è un corpo di donna in cui convivono un'identità maschile e una femminile, Massimo ha in sé una specie di ""repubblica interiore"""" in cui tanti hanno voce in capitolo. Il reciproco svelarsi l'uno all'altra li porterà a sperimentare una vicinanza epifanica, che però avrà delle conseguenze sull'impianto delle loro esistenze: quello più strutturato di Massimo, che dovrà fare i conti con Elisabetta, la compagna di una vita, e quello, più liquido, di Anita, sempre un po' a metà strada nel decidere chi essere. Ma la certezza di aver incontrato un essere umano in cui riconoscersi non li lascerà più. Sullo sfondo, l'atmosfera dominante: la medesima ferita, l'urlo disperato """"Mamma!"""". Un urlo che li richiama, insopportabile per chi sta loro vicino."" -
Da una vita all'altra. I fratelli Garrone: identità di affetti e di ideali dal fronte della Grande Guerra
"Da una vita all'altra. I fratelli Garrone: eredità di affetti e di ideali dal fronte della Grande Guerra"""" - catalogo della omonima mostra, a cura di Chiara Maraghini Garrone e Luca Brusotto - fa parte di un progetto più ampio dal titolo I Fratelli Garrone e il loro Epistolario: Testimonianza di un Percorso di Libertà e Giustizia che ha preso il via nel 2018. Il Fondo Fratelli Garrone conservato presso il Museo Leone di Vercelli consta di un ampio carteggio e documentazione varia dalla fine dell'Ottocento, toccando l'apice negli anni della prima guerra mondiale e oltre. Rappresenta la testimonianza della vita di Giuseppe (1886- 1917) ed Eugenio Garrone (1888-1918) inserita nella fitta rete di rapporti con familiari, amici e colleghi, riflesso delle aspettative, dei sogni e delle disillusioni maturate nella breve ma intensa meteora della loro vita. Vita che non si è esaurita con loro ma che ha continuato a tessere e ad alimentare gli studi e la coscienza di chi è venuto dopo." -
Rosa stacca la spina
"Rosa stacca la spina"""" è un romanzo rosanero graffiato di humor ed elegante erotismo. È la realizzazione della storia d'amore che tutti sogniamo. È una magia che si avvera, ma che corre costantemente in bilico tra la vita e la morte, sul filo sottile di un esito imprevedibile. I due protagonisti, a distanza di anni dalla fine della relazione, si ritrovano in una clinica: Rosa è gravemente malata. Tra ironia e pianti, tra commozione e goliardia, riemergono i ricordi della coppia e vengono esplorate tutte le fasi dello stare insieme: dal disincanto del corteggiamento alle problematiche della convivenza, dall'intensità viscerale del sesso alla gelosia logorante, dal progettare di costruire una famiglia allo struggente dolore della separazione." -
Nel tuo domani un po' di me. Pensieri sull'invisibilità dei valori perduti
Nel dialogo ipotetico con il nipotino Alessandro, l'ex stopper della Pro Vercelli invita soprattutto a pensare. Leggerete dell'arrivo a Vercelli di questo giocatore tanto amato nei suoi nove anni di militanza nelle bianche casacche. Vedrete l'Edo Iussich riflessivo e un po' polemico di sempre, ma anche quello capace di commuoversi (e di far commuovere) fino alle lacrime, scrivendo degli amici ""che sono andati avanti"""", come Dario Piola, Carletto Bissacco e Gianna Ferrante. In questo libro troverete le domande finali che tutti ci facciamo magari anche involontariamente, in modo automatico, tutti i giorni. Quella, basilare, sulla felicità, la pone in continuazione, e a tutti, proprio Alessandro: """"Sei felice?"""". Finché un giorno, a Rapallo, senza avvisaglia alcuna, il bambino prenderà per mano il nonno e gli dirà: """"Oggi mi sento felice""""."" -
Donne dannate
Elisabetz è una donna bellissima, una femme fatale dalle gambe lunghe e sinuose. Di origine russa, giunge giovanissima a Bruxelles con il solo scopo di emergere. L'unico ostacolo al raggiungimento dei suoi obiettivi è Xavier Restank, uomo omosessuale e sessista che non ha la minima intenzione di lasciarle il suo ruolo in azienda ed anzi, non perde occasione per umiliarla. Béatrice è invece infermiera presso un ospizio. È una giovane donna, molto dolce quanto ingenua. Non sa valorizzare le sue curve scoscese e carpire i suoi stessi desideri. Le due si incontrano nello studio di uno psicologo e, nonostante le numerose differenze che le contraddistinguono, sentono fin da subito un forte legame, nonché attrazione. La miccia delle loro frustrazioni si accende rapidamente: tra le luci a led, i ciottoli umidi ed i locali altolocati della bellissima capitale europea, siglano un accordo che cambierà per sempre le loro vite. -
Dialoghi in riva al fiume
Dove si trova chi ci ha lasciato per sempre? Sull'onda del ricordo di un amico scomparso da tempo che ne ha segnato l'esistenza in modo definitivo, l'autore raggiunge la casa in riva al fiume dove, da ragazzino, ha vissuto momenti indimenticabili insieme ai genitori. Ma tutto è cambiato da allora, e la desolazione la fa da padrona nel luogo protagonista di tante avventure in compagnia dell'amico Luciano. È lì che Luciano si manifesta magicamente a un incredulo, ormai maturo autore, discorrendo con lui del passato e del presente, ragionando sul senso della vita, confermando l'importanza e la tenacia della vera amicizia. Un sogno a occhi aperti, un desiderio dell'anima, intenso e travolgente, che suggella il legame che sempre li ha uniti. -
Il piccolo principio. Storia di un Sentiero, una Volpe e un po' di vento
"Questa è una storia diventosa. Cos'è? E' una storia diventosa, cioè una storia in cui le cose diventano ... altro da quello che erano all'inizio del racconto..."""". Comincia così questa deliziosa favola per bambini/ragazzi, piena di sorprese, allegria e suggestioni. Il tutto serve a confezionare un volume originalissimo grazie anche alle molte illustrazioni e all'uso creativo del testo. Pagina dopo pagina, disegno dopo disegno, invenzione dopo invenzione, i lettori si immergeranno in un mondo parallelo, ricco di trovate, anche linguistiche, di sicuro effetto. Un modo intelligente e alternativo di avvicinarsi alle prime letture... Testo di Alessandro Barbaglia, premio Arpino per la letteratura per ragazzi. Età di lettura: da 6 anni." -
Epitaffi. Rimette funebri per tutti i gusti... O quasi
Volume anomalo e prezioso, i cui proventi di vendita sono stati destinati alla coraggiosa opera di Emergency. Una raccolta di ironiche e irriverenti rimette funebri, per ogni mestiere, professione, carattere, gusto... o quasi. Con il contributo grafico di Vauro. ""Seduti in tribuna, a gustarci lo spettacolo di questo libretto che scherza con la Nera Signora e con le paure che non ci lasciano mai. Eppure stiamo ridendo, proprio ora, mentre uno dei gustosi epitaffi del diabolico Fogarollo ci ha appena ricordato qualcosa o qualcuno che la memoria aveva seppellito (scusate l'allusione...). Simuliamo spensieratezza e, intanto, proviamo a immaginare cosa mai potranno scrivere di noi, una volta (tra) passati ad altro luogo e ad altro tempo"""" (dalla prefazione)."" -
La strada giusta
Prendete un pizzico di Tartarino, una manciata di Tin Tin, aggiungete un po' di Corto Maltese, frullate il tutto, fate cuocere a fuoco medio e condite con qualsiasi altro ingrediente che credete opportuno, magari un po' d'amore e un po' di malinconia, infine servite. Avrete ottenuto così Eugène Bermond. Eugène Bermond nel 1906 ha cinquant'anni, è un topografo agrimensore che ha sempre vissuto nella tranquillità del suo lavoro e nella semplicità della sua indole umile e bonaria. Dai profumi della Provenza al mare della Liguria, da Malta fino a un'isola appena scoperta, dal Piemonte delle risaie per ritornare a Briançon, a casa sua, gli incontri del suo girovagare per lavoro lo portano a vivere eventi sempre diversi e appaganti. È l'incontro con Cécile però, che gli fa scoprire l'amore vero, un'emozione nu va che lo ossessiona e lo tormenta, accompagnandolo nelle sue vicende. La sua esistenza fino ad allora, fatta di matematiche certezze lo porta a scoprire un sentimento nuovo e indescrivibile, mai provato veramente, che gli farà vivere, tra dubbi e ripensamenti, l'avventura più grande che abbia mai vissuto. -
Semplicemente io
"Vedi Sara, ci vuole davvero poco per essere felici"""". Mi piace questa idea, a volte mi scordo che sia così semplice, spesso siamo noi a complicarci la vita da soli! O per lo meno è proprio quello che capita a me!"""" Sono Sara, e mi piace pensare che chi sta per leggere queste pagine forse è un po come me, come tanti altri ragazzi in giro per il mondo e magari grazie a questo si potrà sentire meno solo. Ultimamente sento che la mia vita appare sempre più confusa e che c'è decisamente qualcosa che devo scoprire di me stessa. Così ho deciso di fare un viaggio nelle Marche, ritornando dai miei nonni, qui dovrò fare i conti con cambiamenti, ostacoli, grandi sfide e perdite travolgenti e, cosa più importante, dovrò imparare ad accettare un lato di me che non ho mai rivelato a nessuno. Non ho mai avuto il coraggio, ma forse ora..." -
Lella Beretta. Una vita da favola
Due fate sorelle, arrivate sulla Terra in tempi diversi, riescono finalmente a mettersi in contatto mentalmente e a discorrere di una loro simile, commentandone la vita da favola contraddistinta da magia e romanticismo e costellata da successi ottenuti in campo fotografico. L'autrice si propone in una singolare narrazione ispirata alla figura della fotografa vercellese citata nel titolo e alle sue opere. Un omaggio originale che si sviluppa attraverso la modalità fiabesca che ben si adatta alle immagini (molte sono contenute nel volume) realizzate dalla protagonista. -
Come fiori di campo
Il mondo poetico e irripetibile della provincia, in questo caso quella vercellese, tra personaggi e vicende che, nonostante il passare del tempo, si ripetono nelle loro movenze immutabili. Un mondo che l'autore esplora e rivive, facendo coincidere passato e presente in una sequenza di racconti/bozzetti commoventi, esilaranti, umani, sofferti di quel caleidoscopio che era un tempo la vita nei nostri paesi della bassa. Una scrittura sorprendente, diretta e piena di ironia, che si fa gustare, un passo alla volta, senza fretta. In appendice il gustoso 'Diario dalla Casa di Riposo che, da solo, meriterebbe la lettura del libro, per il suo sguardo tenero e dissacrante sulla vita e il destino.