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Mamma e papà oggi sposi. Ediz. a caratteri grandi
Età di lettura: da 8 anni. -
Ottox100. Da Owens a Bolt, la sfida impossibile di otto medaglie d'oro
Parte la sfida tra i più grandi campioni dei 100 metri. Otto storie di vita al fotofinish, in un ideale filo di lana che lega Abrahams a Bolt. Nell'ultimo capitolo, ai blocchi di partenza, gli otto uomini d'oro sono pronti a scattare per un'incredibile fantacorsa ad armi pari. Chi sarà l'uomo più veloce di tutti i tempi? Un celebrazione straordinaria della gara più amata delle Olimpiadi. -
Per un filo di fumo
Età di lettura: da 9 anni. -
Uno a zero palla al centro
La grande passione di Luke è il calcio. E quando il suo amico Jamy gli propone di assistere a un allenamento ""segreto"""" della Nazionale, Luke decide che questa è proprio un'occasione da non perdere... Età di lettura: da 8 anni."" -
Le cronache di Befa. Il fiume infuriato
In quella mattina di novembre, Gigi il Bisonte osservava serio il fiume che scorreva a pochi metri da lui e dalla sua sedia. C'era qualcosa che non lo convinceva ma che ancora non riusciva a capire. Qualcosa che non lo metteva di buon umore. Età di lettura: da 9 anni. -
Mondizia. Cronache fuori dal mondo
Il paesaggio davanti a lei era impressionante, un enorme cratere ricolmo di rifiuti a perdita d'occhio, con salite, discese, avvallamenti, colline. Nel cielo, reso grigio da un'immensa nuvola, volteggiavano giganteschi predatori di spazzatura, simili a uccelli preistorici. ""Mondizia"""", mormorò Lentina. Età di lettura: da 12 anni."" -
Mirabella del lago
"Anche la tua mamma vorrebbe fare di te una strega?"""" Mirabella non poté trattenersi dal ridere: """"Certo che no!"""", poi aggiunse: """"La mia mamma vorrebbe fare di me un'atleta!"""". Età di lettura: da 8 anni." -
Come mangiare vermi fritti
Billy non riesce a resistere alle scommesse. Questa volta deve mangiare quindici vermi in quindici giorni. I vermi potranno essere bolliti, impanati e fritti, inondati di ketchup e salse varie ma per nessun motivo se ne possono fare polpette. Perché il verme deve essere coscienziosamente masticato. Altrimenti, dov'è lo schifo? La posta in palio: 50 dollari. Tra imbrogli, alleanze, trappole e qualche rissa, riuscirà Billy nella sua vomitevole impresa? Età di lettura: da 10 anni. -
Il volo del riccio
"Papà ci ha spiegato che se vogliamo inventare qualcosa di nuovo, dobbiamo pensare alle cose più strampalate. E che creare vuol dire tentare e ritentare, sbagliare e riprovarci..."""" Età di lettura: da 8 anni." -
Io no!... O forse si
Non sono gay perché ho portato un cane al ballo. Ho portato un cane al ballo perché sono gay."" Questa spiegazione suonava confusa anche a me. Steven ama ballare la square-dance con sua madre, non ha mai baciato una ragazza, è incantato dallo smagliante sorriso del professor Bowman, ma è sicurissimo di non essere gay... Età di lettura: da 11 anni."" -
La psicologia nella crisi psichiatrica
La maggioranza dell’utenza di un Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) è costituita da pazienti psicotici acuti, anche all’esordio della malattia, da pazienti “gravi”, “gravosi”, devianti, marginali, stranieri; tutti arrivano al ricovero in circostanze drammatiche e cariche di dolore, in momenti di sofferenza individuale e familiare, intolleranza e/o espulsività sociale. Le degenze sono prevalentemente brevi, il turn-over dei pazienti alto. Essendo una realtà ospedaliera esistente solamente in pochi paesi, la letteratura scientifica internazionale, con la quale confrontarsi, è assai scarsa. I protocolli farmacologici per pazienti acuti sono limitati e le valutazioni psicoterapeutiche, per lo più di esito, risentono fortemente dei miglioramenti clinici che avvengono durante il ricovero, per cui risulta difficile isolare singoli fattori terapeutici. Questo libro è il risultato e la prosecuzione di un percorso di ricerca e riflessione sul lavoro psicologico nei SPDC iniziato circa tre anni fa, culminato nell’organizzazione di due convegni e di un volume dal titolo “Lo Psicologo nel SPDC”. - dall’Introduzione dei Curatori -
Lo psicologo che... non ti aspetti. Piccolo manuale di sopravvivenza «imprenditoriale» per il giovane psicologo
In questo ""manuale di sopravvivenza"""" per giovani psicologi, Aisha, viaggiando per mezza Italia, ha raccolto dal vivo le piccole grandi storie di successo professionale dei suoi colleghi, per mostrare che, per quanto faticoso, è ancora possibile costruire una professionalità soddisfacente per sé e per gli altri, con grande perseveranza, molto entusiasmo e... qualche piccolo trucco! Aisha, infatti, offrirà ai lettori in modo chiaro e immediato tutti gli elementi caratteristici e le peculiarità che hanno permesso ai colleghi intervistati di """"farcela"""", trasformando questo libro in uno strumento duttile da cui distillare spunti, idee e consigli per esercitare il mestiere per il quale si è studiato."" -
Io se metto al mondo un figlio, lo faccio alle 5,42. La nostra favola... continua
"L'amore è per i coraggiosi, tutto il resto è coppia"""". «Quando ho scritto questa frase non sapevo ancora di averla scritta per Irene. Oggi l'amore è spesso chiacchiera, come tutto il resto. Grandi declamazioni e grandi egoismi. Irene ha dato un rene all'uomo che ama. Ha contratto con lui un matrimonio più indissolubile di quanto le parole dell'officiante potessero sospettare. Ma il gesto non basta: l'importante è il come. Ci sono tanti modi. Si potrebbe farlo anche in modo insopportabile. Se ci si atteggia ad eroi, l'eroismo è vanificato, e sfuma nel ridicolo. Irene lo ha fatto con semplicità, """"perché non poteva essere diversamente"""". È stata generosa anche con se stessa. Non c'è ombra, non c'è sospetto di rinfaccio, Irene cammina lieve, come queste pagine. Ha trasformato la disgrazia in grazia. Gran ventura per il marito, non essere costretto ad odiarla, come quel personaggio di Sartre in """"Il diavolo e il buon Dio"""" che dichiara rancore al suo benefattore per aver accettato da lui un bene """"che non poteva essere né rifiutato né restituito"""". Come è avventuroso il bene». (Barbara Alberti)" -
Chirone. Dinamiche dell'identità di genere
Il testo raccoglie contributi di esperti appartenenti a diversi ambiti (antropologico, clinico, filosofico, giuridico, mass mediatico, psicoterapeutico, psicoanalitico) nell'obiettivo circoscritto di chiarire alcune ambiguità e di fornire al lettore uno strumento interpretativo della realtà. Il testo fotografa la situazione attuale e cerca di fare chiarezza in un momento storico in cui l'identità di genere, e la connessa possibilità di vivere secondo il proprio orientamento sessuale, hanno cessato di essere punti cardini della libertà personale per divenire talvolta oggetto pubblico di contesa. Oggetto pubblico di manipolazioni ideologiche e politiche, non di rado anche sfioranti a margine la sfera della religione e dell'etica. La derivante confusione sovente rende problematica ai soggetti interessati anche la consueta quotidianità. A volte inficia la possibilità di prendersi adeguatamente cura di sé, laddove la dimensione identitaria e l'orientamento sessuale configurino un disagio. Il libro, curato da Simonetta Putti, raccoglie i contributi di: Bruno Callieri, Tonino Cantelmi, Silvana G. Ceresa, Antonio Dorella, Maurizio Paganelli, Letizia Proietti, Desirèe Pangerc e Ferdinando Testa. Interviene a dare testimonianza anche M.M., che ha svolto un percorso di analisi junghiana. -
Doppia esposizione
Esposta al calore insopportabile del ferragosto romano, Nina si sveglia sul terrazzo della casa dei genitori dove è arrivata con il pretesto di innaffiare le piante e s'è lasciata essiccare al sole, in preda ad uno sbandato desiderio di morire. Roma è un deserto e lei è una beduina abbandonata, ma vince il dolore e la solitudine e rientra in casa, dove non c'è nessuno ad accoglierla, solo il ritratto di Agnese, il dipinto che è abituata a vedere fin da bambina. È la sorella della nonna, fuggita in Inghilterra giovanissima, da un padre manesco e crudele e tornata a casa dopo pochi anni, malata e povera. Nina riallaccia con lei l'antico dialogo, è stata la sua confidente e il mistero della sua vita, mai del tutto svelato, le sembra ora insopportabile. Decide di allontanarsi da sé, dai problemi esistenziali e sentimentali, ""uscire dai propri panni"""", come sogna da sempre e partire sulle tracce di Agnese, del resto lei porta il suo nome, Nina è solo un diminutivo. Il binario su cui si muove da questo momento la vita di Nina si intreccia sorprendentemente con quello di Agnese. È soprattutto il diario con il drammatico racconto dei giorni del passato che Nina ritrova al castello che ha ospitato Agnese e ospita anche lei, a produrle un forte senso di emozione e sdoppiamento. Due donne che si rincorrono nei sogni e nei giorni, parlano delle storie delle donne, nel passato e nel presente. L'eccezionale vicenda che le capita, cambia profondamente la vita di Nina, ne dirotta pensieri e progetti."" -
Chissà perché lo chiama porcellino... E a lui piace
Vuoi sapere che cosa si racconta in questo libro? Prendo in prestito il sapere di due personaggi famosi, molto più famosi di me e con la loro arguzia e classe vi spiego anche la storia del libro, un po' la mia storia. L'amore è «una parola che penetra nel profondo del cuore, il sesso è solo una questione di pochi centimetri... Mio marito che è notoriamente un preciso dà più importanza ai centimetri che al mio amore». (Liberamente tratto da una frase di Woody Allen). «La bellezza serve alle donne per essere amate dagli uomini, la stupidità per amarli... Decisamente mi sento stupida». (Liberamente tratto da una frase di Cocò Chanel) -
Rischio tutto! Il piacere del rischio in adolescenza
L'adolescenza è l'età dei grandi slanci: affettivi, ideativi, estetici, che si alternano a momenti di chiusura, isolamento, delusione, tristezza, rabbia e sconforto. L'acquisizione del pensiero formale, delle capacità di ragionamento astratto e riflessivo, della logica ipotetico-deduttiva, stimola l'adolescente a porsi quesiti prima ignorati: ""Chi sono io?"""", """"Come mi vedo e come mi vedono gli altri?"""", """"Qual è il mio posto nella società?"""", """"Qual è il senso della mia vita?"""". Per dirla con lo psicoterapeuta Recanatini, possiamo considerare l'adolescenza come un mare, talvolta in tempesta, che il ragazzo, nella sua piccola e fragile imbarcazione, deve attraversare, cercando di mantenere la rotta, per trovare la sua isola: la sua identità ed il senso della propria esistenza. Gli autori partendo dalla lettura di tale realtà, invitano alla riflessione su l'oggetto più ostico per il modo degli adulti: il piacere del rischio!"" -
La nebbia e il fumo
Càpita a Emma, in età matura, di scoprire il lato oscuro di suo marito, un segreto che egli ha saputo tenere nascosto tra le pieghe di una esistenza quieta e irreprensibile. La rivelazione le sconvolge la vita con la violenza delle novità inaspettate. Un passo dopo l'altro, costretta a rivedere le proprie certezze, Emma deve affrontare situazioni grottesche, al contatto con persone lontane dal mondo in cui ha sempre vissuto. Come in una caduta senza fine, la sua vita si trasforma in un percorso irreale, nel quale si alternano silenzi e urla, tracce nascoste e segreti svelati, e dove canuti avvocati fanno il doppio gioco (o forse no), mentre domestiche a ore si rivelano più acute di chi offre loro lavoro. Eppure, in questo vagare tra luoghi e persone, alcuni personaggi le mostreranno il loro lato positivo, la generosità che forse Emma non aveva mai incontrato. Alla fine di questo privato tormento essa uscirà profondamente arricchita, consapevole che esiste un'umanità capace di sopportare le proprie sofferenze con dignità e con coraggio. Con essa la donna finirà per sintonizzarsi, facendo suo il nuovo che la scoperta ha portato alla luce. -
La violenza. Le responsabilità di Caino e le connivenze di Abele
La violenza. Perché si è pensato di cominciare proprio da qui? Perché simbolicamente si è pensato di collegare il primo atto violento della storia dell'umanità che è consistito in un omicidio, ancor più precisamente in un fratricidio, che ha il compito di toccare, in alcuni casi approfondire, questa esperienza umana che è nello stesso tempo tragica, ma fondante una riflessione su tutto ciò che la determina, la costituisce e la genera. La violenza, tema centrale nelle relazioni sia interpersonali sia collettive, dimensione propria dell'essere umano che trova molteplici espressioni sia nell'immediato della prevaricazione dell'uomo sull'uomo, sia una forma di organizzazione sociale delle relazioni umane basata sulla sopraffazione di un gruppo sugli altri. La forma più devastante è la guerra, intesa come la più alta espressione della violenza tra gli esseri umani. Nel volume verranno prese in considerazione gli aspetti più arcaici della violenza: dove nasce, qual è il terreno di coltura nel quale matura e quali sono gli scenari sociali, ma anche interpersonali, nei quali essa si esprime. Dunque la violenza da atto privato squisitamente interpersonale ad azione collettiva. -
Vincere Barbablù. Se si può uscire dalla «schizofrenia» forse si può uscire da qualsiasi disturbo
Una storia vera raccontata di una psicosi schizofrenica a lieto fine. Un messaggio salvifico di guarigione. La denuncia della gravità dei segreti e dei doppi messaggi. Un intervento combinato di una psichiatria dal volto umano con una psicoterapia rogersiana pura nella modalità di essere come cura. Nel '76 Carl Rogers denunciava la ""disumanizzazione crescente della nostra cultura, nella quale non conta la persona ma unicamente la sua scheda perforata e il numero della sua tessera assistenziale"""". Ma già dieci anni prima i Gruppi d'Incontro andavano incontro a quel bisogno sempre crescente di relazioni umane spontanee e autentiche, di trovare un nuovo senso e significato alla propria esistenza.""