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Klima 2012: il benessere organizzativo. Un'indagine sul personale dell'amministrazione comunale di Bolzano
Come prima di intraprendere un viaggio si valutano le condizioni atmosferiche, per il management di un'azienda o di un'amministrazione pubblica è oggi indispensabile mantenere un costante e preciso monitoraggio del clima che si respira sul posto di lavoro: risulta infatti ampiamente dimostrato che la soddisfazione e l'autorealizzazione delle persone che operano nelle organizzazioni sono alla base del raggiungimento di elevati standard di efficienza, efficacia e quindi produttività. Il ""ben fare"""" delle organizzazioni non può essere disgiunto dal """"ben essere"""" delle risorse umane che ivi operano: il volume riporta i risultati di una ricerca che indaga gli aspetti chiave su cui intervenire per favorire lo sviluppo della motivazione e il senso di appartenenza dei lavoratori e delle lavoratrici dell'Amministrazione comunale di Bolzano."" -
Dieci anni dopo: un'altra infermieristica. Seconda indagine nazionale
Il volume riporta i risultati di una ricerca nazionale sulle questioni cruciali che ruotano intorno alla professione infermieristica in Italia. Tale ricerca rappresenta una sorta di ""aggiornamento"""" e nello stesso tempo di """"comparazione"""" rispetto ad un'altra ricerca nazionale sulla professione infermieristica pubblicata nel 2003 e curata da C. Cipolla e G. Artioli, dal titolo La professionalità del care infermieristico. Risultati della prima indagine nazionale. Molte cose sono cambiate nel frattempo nel nursing care: dallo sviluppo della formazione universitaria e continua, all'affermarsi del nursing transculturale, al diffondersi delle problematiche legate alla web society e in particolare all'e-Health e all'e-Care. Il volume riporta i risultati di un'indagine condotta su circa 4000 infermieri, fornendo un'analisi sociologica su questa e altre tematiche di rilevanza per la professione infermieristica oggi e ponendo in rilievo i nodi rimasti ancora irrisolti in più di dieci anni dalla prima indagine. Il gruppo di ricerca, interdisciplinare e variegato, composto da infermieri esperti in tematiche sanitarie e da docenti di discipline sociologiche e statistiche, ha potuto contare sul sostegno del Centro di Eccellenza per la Cultura e la Ricerca Infermieristica del Collegio Ipasvi di Roma e sulla collaborazione della Federazione Nazionale dei Collegi Ipasvi."" -
Self-power. Psicologia della motivazione e della performance
Ogni giorno ti alzi. E ogni giorno combatti una battaglia. È la lotta per la vita, la lotta per una vita vissuta a pieno facendo nostre le energie migliori. Dentro di noi si fronteggiano forze profonde. Da un lato abbiamo la nostra energia personale, fisica e mentale, la nostra determinazione, capacità, voglia di fare. È la metafora della Luce, del Bene, della Vita. L'altro è il fronte delle paure, il buio, il dolore, l'ansia, le sfide ardue che la vita ci riserva, le difficoltà, le idee sbagliate, le ideologie oppressive, che ostacolano la nostra avanzata. La nostra forza è il nostro coraggio di procedere oltre le paure ed entrare in nuovi territori di ricerca. Come fare quindi per aumentare il nostro potere personale? Di quali idee disfarsi, e quali far entrare? ""L'intelligenza è utile per la sopravvivenza se ci permette di estinguere una cattiva idea prima che la cattiva idea estingua noi"""" (Karl Popper). Il testo ci parla di come aprire la nostra mente a idee buone, positive, a nuove visioni, a nuovi apprendimenti, e lasciare entrare acqua fresca da mille ruscelli. Ci insegna ad adottare uno spirito guerriero che non si arrenda davanti alle difficoltà e sappia scoprire nuovi metodi e conoscenze. """"La mente che si apre ad una nuova idea non torna mai alla dimensione precedente"""" (Albert Einstein)."" -
Psicologi in ospedale. Percorsi operativi per la cura globale di persone
Un ospedale moderno è davvero attento ai bisogni emotivi di pazienti e familiari? Esiste un ospedale ""psychologically correct? Chi sono i medici, gli infermieri, i direttori, come persone, prima che come professionisti? A cosa serve uno psicologo in ospedale? Come vi agisce un terapeuta familiare? Come ricordare che ogni ammalato ha una famiglia e che ogni malattia è sempre familiare, per impatto, ricadute e risorse? Tale consapevolezza come muta l'approccio operativo? La medicina è sempre più personalizzata ed attenta ai bisogni soggettivi dei pazienti. Riconosce il ruolo dei fattori emozionali, psicologici, relazionali sul decorso delle patologie organiche come parti integranti del sistema-individuo. Scompare la concezione della malattia come singolo oggetto di cura a favore di un'ottica globale, in cui la relazione è il nodo centrale nei processi clinici. L'approccio sistemico appare necessario per governare il processo di umanizzazione delle strutture sanitarie. Tale mutamento radicale - culturale, tecnologico e di politica sanitaria - trova però molte resistenze a tradursi in modelli operativi sistematizzati. Agli psicologi non spetta solo la cura degli aspetti emotivi, né possono da soli mutare il sistema ospedaliero eppure il nostro contributo è imprescindibile. Il volume è rivolto a psicologi ma anche a medici, operatori ed, altresì, a manager e direttori ospedalieri, per confrontarsi in un dialogo pluridisciplinare con un modello ed un'esperienza operativa originale."" -
La città digitale. Sistema nervoso della smart city
Dall'inizio dell'era moderna diverse interpretazioni positiviste della tecnologia hanno diffuso la convinzione che con essa tutto possa essere realizzato. L'eccessiva semplificazione sulla traduzione automatica agli inizi dell'epoca dei computer e l'intelligenza artificiale, più vicina ai nostri tempi, non sono che due esempi emblematici di questa visione ""ottimistica"""". Anche il tema dell'automazione dei servizi, e in particolare della città digitale, si potrebbe prestare a questo tipo di lettura: le tecnologie per l'automazione dei servizi e per le interazioni, basate su Rete, sono effettivamente, e senza eccessiva fiducia, disponibili, mature e pronte per la loro utilizzazione. Ciò nonostante il ritardo che si registra nella loro effettiva applicazione, utilizzazione e diffusione è sorprendente. Tale effetto generalizzato non può essere attribuito al caso, ma deve trovare origine e cause nei contesti sociali, economici, organizzativi e istituzionali ai quali i servizi sono rivolti. Una motivazione fra tutte risiede certamente nel fatto che l'automazione diffusa (o pervasiva) dei servizi risulta essere più un processo organizzativo e di costume che un processo strettamente tecnologico. L'analisi di questi aspetti, delle complessità che sono legate allo sviluppo e alla diffusione di modelli di città digitale è al centro della riflessione condotta nelle pagine di questo volume."" -
Nelle scuole plurali. Misure d'integrazione degli alunni stranieri
L'integrazione rappresenta da lungo tempo uno dei mandati fondamentali della scuola che, in una società democratica e differenziata, mira a combinare l'eterogeneità sociale e culturale con l'uguaglianza sul piano dei diritti. Dalla nuova realtà delle scuole multietniche sorgono interrogativi che spingono i ricercatori a esaminare quali fattori influenzano l'integrazione e come si possa, intervenendo su queste dimensioni, migliorarla per tutti gli studenti. Nel volume si presentano i risultati della prima indagine italiana sulle classi ad alta incidenza di alunni stranieri, ovvero quelle che secondo la C.M. 2/2010 del Miur non dovrebbero essere autorizzate, perché a forte rischio di divenire ""ghetti educativi"""". L'indagine di carattere sociologico, svolta in scuole secondarie della Lombardia (dall'Osservatorio Orim), ha inteso individuare e mettere a punto indicatori significativi di integrazione nelle classi multietniche, riguardanti sia la dimensione istituzionale sia quella relazionale. I risultati mettono in luce la complessità dei fattori in gioco, tra i quali spicca la composizione delle classi: ciò che può mettere in crisi l'integrazione degli alunni non è solo una elevata incidenza percentuale di stranieri, ma anche il mancato equilibrio di genere e la elevata proporzione di studenti con retroterra familiare svantaggiato, indipendentemente dalla nazionalità."" -
L' ordinamento della sicurezza: soggetti e funzioni
L'ordinamento della pubblica sicurezza è stato riformato nel 1981, grazie a una spinta modernizzatrice favorita dal clima politico-istituzionale dell'epoca e dall'esigenza di ottenere maggiore efficienza e qualità nel servizio a favore dei cittadini. La legge 121 del 1981, quella della ""smilitarizzazione"""" della Polizia di Stato, ha definito a livello nazionale e provinciale l'assetto istituzionale per la gestione dell'ordine e della sicurezza pubblica, unendosi alle norme del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza del 1931. A distanza di trent'anni sussistono ancora aspetti da definire e rapporti da modificare alla luce delle molteplici novità normative introdotte che, nel tempo, hanno cambiato in modo significativo la società italiana. Il clima politico e istituzionale attuale, così come quello all'epoca della riforma, deve farsi carico di una riflessione e rivisitazione del sistema della sicurezza, da declinare nel contesto europeo e in modo da fornire risposte sempre più concrete alle necessità e alle istanze dei cittadini. Nel volume si focalizza l'attenzione su alcune tematiche di particolare rilevanza e si analizzano, attraverso le relazioni dei ricercatori del Dipartimento di Scienze giuridiche dell'Università di Bologna, alcuni aspetti normativi e criticità della legge 121 emersi dal confronto con esperti e operatori del settore."" -
Le pietre scartate. Indagine sulle teologhe in Italia
"Le pietre scartate"""": così sono in questo testo definite le teologhe, non sempre riconosciute come figure importanti nelle chiese cristiane in Italia; certamente donne non valorizzate appieno ed emarginate nei luoghi più prestigiosi e nei palazzi del potere, che anche le religioni preferiscono gestire in termini esclusivi e maschili. Eppure anche queste """"pietre di scarto"""", come affermato nel Vangelo oltre due millenni fa, possono diventare """"pietre d'angolo"""" e costituire le fondamenta dell'intera costruzione, senza le quali l'intero edificio è destinato a crollare. La ricerca di cui si dà conto nel volume, fondata su una metodologia di ricerca quantitativa, ha indagato su questo mondo sommerso, ma attivo e vivace sia a livello intellettuale che nella prassi delle comunità religiose. L'analisi, per motivi culturali e storici del nostro Paese, coinvolge le teologhe cristiane: cattoliche, evangeliche ed altre. Chi sono? Dove vivono? Quante sono? Quali sono le loro attività scientifiche? Cosa pensano sulle questioni che oggi vivono le comunità? Quali ruoli di responsabilità ricoprono nelle chiese di riferimento e nel contesto professionale e accademico? Quali legami tra le teologhe e il femminismo? Come si pongono nei confronti del futuro delle Chiese e quali scenari delineano? Queste le domande a cui il volume offre una documentata risposta." -
Per una storia dell'asilo nido in Europa tra Otto e Novecento
Questo volume ricostruisce la nascita e l'evoluzione dell'asilo nido in alcuni paesi europei (Francia, Inghilterra, Germania, Russia e Italia,) dalla metà dell'Ottocento alla vigilia della seconda guerra mondiale, cercando di cogliere la storia di un'istituzione per lattanti assai diversa da quella che conosciamo oggi. Il suo duplice scopo era quello di combattere il flagello della mortalità infantile e di prevenire il fenomeno dell'abbandono: due fenomeni che per secoli avevano caratterizzato la storia dell'infanzia. Sulla scorta di una ricca messe di fonti a stampa e alla luce della più recente e autorevole storiografia, l'A. ripercorre le origini della prima crèche, fondata a Parigi nel 1844 da Firmin Marbeau ed approfondisce poi, attraverso un approccio comparativo, la ricezione del modello francese di assistenza e cura della prima infanzia in alcuni paesi europei, quali l'Inghilterra, la Germania, la Russia e l'Italia. Il lavoro fornisce un ampio ed articolato quadro non solamente delle pratiche assistenziali, ma anche dell'evoluzione della puericultura e delle teorie mediche sulla prima infanzia nell'Europa dell'Otto e del Novecento. A questo riguardo, esso costituisce non solo un contributo pregevole sotto il profilo storiografico, ma anche un manuale utile per la formazione delle/degli educatrici/educatori di nido e di comunità infantile. -
La rosa e il sensore: tradizione e innovazione nell'impresa dinamica
Nella coltivazione della vite la tradizione contadina si tramanda di generazione in generazione, secondo un processo metastorico che porta con sé usanze immodificate nel tempo. Ancora oggi lungo i filari dei grandi produttori toscani si possono osservare dei cespugli di rose, sensori naturali che segnalano la presenza di agenti patogeni, usanza che si perde nella notte dei tempi. Ma accanto alla rose coesistono reti di sensori in grado di monitorare la crescita dei vitigni e le loro condizioni fisiopatologiche: la tradizione che si coniuga con tecnologie sofisticate. Anche nel processo di sviluppo dei sistemi produttivi si possono scorgere elementi con valenza metastorica. I principi della produzione di massa sono ancora ben visibili nei moderni modelli di produzione il cui obiettivo è la competizione dinamica e veloce. Ma come coesistono i principi storici della produzione di massa, dove l'obiettivo è la massima efficienza attraverso la stabilizzazione dei processi, con le esigenze di mercati sempre più dinamici che spingono verso modelli produttivi flessibili e veloci? Il volume risponde a questo interrogativo attraverso un'analisi dell'evoluzione dei sistemi produttivi, arricchita dall'uso costante e sistematico di esempi e casi. Il volume è indirizzato a studenti di economia e di ingegneria che vogliano approfondire i temi della gestione della tecnologia e della produzione. -
SAFYA. Un approccio transdisciplinare alla salute degli homeless in Europa
Il progetto Safya, di cui il volume rappresenta un primo passo verso la sintesi scientifica, vuole essere uno sforzo di leggere la complessità in vista di un'integrazione che attraversa discipline diverse (dall'antropologia, alla psicologia, alla medicina), ma che ha in comune il desiderio di essere esemplare nel promuovere luoghi che situano al centro la persona e non i suoi problemi o patologie, la comunità professionale e non i singoli servizi, la relazione che si rende prossima e non la prestazione che interviene, il tempo che cura e non ha fretta invece della performance. La parola Safya, salute nella lingua swahili, vuole descrivere la necessità di andare alle radici al fine di ripensare un approccio sanitario, garantendo quello sguardo di cura che è capace di creare integrazione, dando fiducia all'uomo e alla sua storia, cercando di superare quelle dinamiche di contenzione socio-sanitaria che caratterizzano le azioni nei confronti delle persone che vivono una condizione di grave marginalità. Ogni capitolo rappresenta quindi una sfida e un invito costante a riflettere per costruire percorsi scientifici e umani nuovi, capaci di vedere al di là delle singole discipline. Lavorare con le persone fragili rappresenta un modo per pensare e progettare il benessere di tutta la comunità. Modellizzare nuove e integrate modalità di intervento ha come orizzonte il ripensamento dell'intero sistema di presa di cura partendo dai margini. -
Self-employment e sostegno pubblico all'imprenditorialità. Il caso della provincia di Cuneo e dei programmi di creazione d'impresa
Questo volume presenta i principali risultati ed i percorsi di attuazione di due programmi di supporto alla creazione di impresa attuati dalla Provincia di Cuneo tra l'inizio del 2010 e la fine del 2013 all'interno della programmazione del Fondo Sociale Europeo 2007-2013 a titolarità della Regione Piemonte. I due programmi fanno parte di un più ampio intervento attuato secondo linee di indirizzo analoghe da tutte le Province del Piemonte nell'ambito di una delega ad esse conferita dalla Regione; tuttavia, l'incontro tra il disegno di policy definito ex-ante da Regione e Province ed il singolo contesto provinciale (o, addirittura, sub-provinciale) ha prodotto percorsi di implementazione ed esiti diversi e specifici a seconda dei territori. È per questa ragione che è interessante ricostruire che cosa è accaduto, in questo caso sul territorio della provincia di Cuneo, nel percorso di ""traduzione in pratica"""" dei due programmi al fine, da un lato, di comprendere quale distanza vi sia - anche in senso migliorativo - tra le intenzioni programmatorie e quello che è effettivamente successo e, dall'altro, di individuare possibili linee di prosecuzione di questa esperienza all'interno della imminente nuova programmazione dei Fondi Strutturali dell'Unione Europea."" -
Impresa futura. Nuove prospettive per l'impresa e il management del domani
Questo libro suggerisce una serie di riflessioni sul ruolo dell'impresa e del management negli anni futuri. Le difficoltà e la crisi che hanno colpito i mercati e le imprese negli ultimi anni hanno lasciato segni profondi nel modo con il quale si possono gestire le imprese. Ritornare ai sistemi e ai modelli di management del passato non è pensabile. Troppi i cambiamenti che sono intervenuti. Le nuove tecnologie, le rinnovate esigenze dei clienti, l'incombente e sempre più agguerrita concorrenza internazionale non lasciano spazio a una riproposizione acritica di logiche e di management ormai superate. Ecco allora in tredici capitoli una serie di riflessioni, di suggerimenti, anche di provocazioni, indirizzate agli imprenditori e ai manager di oggi e di domani. Scritto con un linguaggio fresco e moderno, Impresa futura si fa apprezzare per l'ampiezza delle riflessioni e per la profondità di alcune considerazioni, oltre che per la costante aderenza alla realtà delle imprese. -
L' agroalimentare abruzzese tra crisi e crescita. Rapporto 2013 sul sistema agroalimentare abruzzese
Il volume presenta in modo sistematico il settore agroalimentare abruzzese, affrontandone congiuntamente sia gli aspetti strutturali e congiunturali sia le criticità e potenzialità di sviluppo, nonché elaborando una riflessione sull'impatto della crisi economica sul settore. Il rapporto si propone come uno strumento di conoscenza della realtà regionale e si inserisce nella scia dell'ampia produzione di rapporti regionali realizzati negli ultimi anni in molte regioni italiane. Esso ha come obiettivo di supportare le scelte strategiche dei decisori politici e degli operatori economici del settore agroalimentare abruzzese che rappresenta, come il volume evidenzia, uno degli asset strategici per lo sviluppo regionale. Parallelamente, il testo vuole offrire uno strumento conoscitivo agli studiosi e agli operatori economici intra ed extraregionali, al fine di fare emergere il contributo del settore agroalimentare all'economia regionale e il ruolo che, in questo campo, l'Abruzzo può svolgere nel sistema nazionale e nella competizione internazionale. Promosso dal consorzio Agire, soggetto gestore del Polo di innovazione agroalimentare d'Abruzzo, il volume è frutto della cooperazione tra l'Università degli Studi di Teramo e l'Istituto Nazionale di Economia Agraria, sede regionale per l'Abruzzo, ed è stato realizzato con il supporto del CRESA (Centro Regionale di Studi e Ricerche Economico Sociali) e la collaborazione di numerosi ricercatori operanti nel panorama nazionale. -
Le Corbusier dopo Le Corbusier. Retoriche e pratiche nel restauro dell'opera architettonica
Il restauro di un'opera autoriale, il difficile rapporto tra fama, memoria e oblio, sono alcuni dei temi che questo volume tenta di affrontare. Un racconto che passa attraverso la storia e la storiografia del restauro delle architetture lecorbuseriane, nel loro intreccio non solo con i diversi aspetti metodologici ma soprattutto con le pratiche del restauro. Pratiche che lo stesso Le Corbusier a partire dagli anni Cinquanta ha contribuito ad avviare, in un'ottica personalissima, come ben testimonia l'intricata vicenda della Villa Savoye, ma non solo. La lettura di diversi cantieri, dalle Ville La Roche e Jeanneret alla Cité de Refuge, prova a delineare in maniera organica il dibattito critico attorno al restauro della modernità architettonica. Una strada interpretativa che non tralascia di tenere insieme una storicizzazione della letteratura su Le Corbusier e la riflessione sul restauro delle sue architetture, anche contestualizzando l'ampio dibattito sul patrimonio e la patrimonializzazione che ha preso corpo in questi ultimi vent'anni. -
Educare la comunità
Un volume per gli studenti che si accostano allo studio delle discipline e dei percorsi operativi per l'educazione di comunità, ma anche il tentativo di segnalare lo iato fra una società ed una cultura che guardano alla dimensione dell'innovazione scientifica e tecnologica, ai principi di convivenza, ma che fanno fatica ad interrogarsi su chi ""curi la comunità"""", chi si faccia carico di accompagnarla e sostenerla nei complessi processi di trasformazione. Educare la comunità guarda, quindi, alle finalità stesse dei percorsi universitari, scegliendo di sottolineare la centralità della costruzione dei valori, della formazione di esperti e di operatori che, nella prospettiva lavorativa, ma anche in quella etica, sappiano scegliere di guardare alla comunità come al soggetto reale di sviluppo e di cambiamento. I saggi qui raccolti sono un tentativo di sistematizzare un processo di confronto, ma anche la misura di sinergie e di """"contaminazioni"""" fra diverse scuole di pensiero e culture dell'intervento educativo. Si tratta di aree scientifiche e di modelli spesso dissimili, testimonianza di una diversità che - come ne I musicanti di Brema - è armonia."" -
Trasformare l'economia. Fonti culturali, modelli alternativi, prospettive politiche
È possibile cambiare il sistema economico attuale? Esso è tanto un complesso di pratiche e di tecniche, quanto una cultura diffusa, radicata nel mito dell'homo oeconomicus. Chiunque non sia ipnotizzato dalla propaganda neoliberista vede che il capitalismo globale è nocivo all'umanità e alla natura. Quella che però sembra ancora impossibile da vedere è la via per il cambiamento del sistema. Il libro individua questa via nell'interazione di tre svolte essenziali. La prima è la svolta spirituale che conduce oltre il mito del capitalismo e scaturisce dall'incontro tra le sapienze antropologiche delle culture del mondo. Ciascuna di esse coltiva la memoria della dignità umana e la loro convergenza sa dare senso e orizzonte all'impegno per cambiare la società. La seconda svolta è metodologica e implica la riorganizzazione dell'economia. Un nuovo pensiero a riguardo potrà fiorire grazie all'apporto dei modelli alternativi sia al capitalismo che al socialismo reale. L'ultima svolta è culturale e politica. È la svolta che si nutre del potenziale motivazionale di un'etica del bene comune e della forza trasformativa di una politica che sviluppi la democrazia attraverso la prassi della giustizia restitutiva dei diritti. A quanti non vogliono rassegnarsi a subire la situazione esistente questo libro propone una via inedita di cambiamento, che permetta alla società di respirare e all'economia di servire tutta l'umanità senza distruggere la natura. -
Pratiche educative nei servizi per l'infanzia
La pratica educativa è una dimensione di estrema rilevanza sia per chi opera nei servizi educativi, sia per chi si sta formando a svolgere una professione educativa, sia ancora per chi svolge attività di ricerca e di formazione. Ma che cosa si intende con ""pratica educativa""""? Quali sono le dimensioni che la costituiscono in particolare nel lavoro educativo con l'infanzia? E' possibile formare nella pratica? Il volume, che si rivolge in particolare a studenti e a quanti già svolgono professioni educative con la prima infanzia, muove dal principio dell'indissolubile connessione tra teorie e pratiche educative. Intende dare voce al pensiero pratico che guida il lavoro degli educatori impegnati nei servizi educativi e socioeducativi rivolti alla prima infanzia, fornendo un ampio repertorio di casi e situazioni rilevate dall'esperienza educativa sul campo."" -
La civiltà del fiume. Mincio paesaggio complesso
Il Parco del Mincio è l'ente che custodisce l'habitat fluviale dell'emissario del Garda, da Peschiera sino alla foce in Po. Un comprensorio fortemente tutelato che, al di là dell'innegabile valore naturalistico, offre un ricco panorama culturale dalle potenzialità ancora parzialmente inespresse. Il territorio del Mincio viene indagato - spingendosi talvolta oltre i confini giuridici del Parco - sottoponendolo a un'indagine articolata e multidisciplinare. I saggi, tutti specialistici, affrontano temi diversi con il comune obiettivo di leggere la stratificazione dell'intervento umano su un'area che ha vissuto per secoli in stretta simbiosi col fiume. Saggi di: Alberto Crosato, archeologo; Alberto Grandi (Università degli Studi di Parma); Fernanda Incoronato (Politecnico di Milano); Eugenio Camerlenghi (Accademia Nazionale Virgiliana di Scienze, Lettere e Arti di Mantova); Sara Protasoni (Politecnico di Milano); Carlo Togliani (Politecnico di Milano); Claudia Bonora Previdi (Politecnico di Milano); Laura Pierantoni (Politecnico di Milano). Il tutto è raccontato anche con le immagini, grazie agli scatti di un maestro della fotografia di architettura: Marco Introini (Politecnico di Milano). -
Educare e ricercare. Oltre la fine della pedagogia nella cultura contemporanea
Questo testo è frutto dell'interesse condiviso in un gruppo di pratici e teorici dell'educazione a tornare a guardare con rinnovata attenzione il lavoro educativo contemporaneo. Lungi infatti dall'essere soppiantato da esigenze altre, il lavoro educativo è però mimetizzato e nascosto da istanze che lo rendono irriconoscibile, come sottoposto a ""trazioni"""" di vario ordine che solo un paziente lavoro di ricerca può portare alla luce, riattrezzando uno sguardo pedagogico. Quel lavoro per cui è nato il """"Laboratorio Permanente. Il lavoro educativo: professione e formazione"""" del Centro Studi Riccardo Massa. Le ricerche che Il Laboratorio ha realizzato nel suo primo progetto (2011-2013) hanno permesso di leggere pratiche plurali da cui l'educazione emerge di volta in volta come: pratica che dà ancora senso al desiderio professionale delle nuove generazioni di educatori; fondale di progetti culturali dedicati ai giovani, o reticolo di significati tesi tra servizi educativi formali e agenzie informali come le famiglie; terreno comune di azione professionale ma anche di coabitazione multiculturale nella costruzione di équipe multidisciplinari; esperienza di qualità nelle riflessioni di attori educativi sociali del territorio e infine esperienza di secondo livello in cui, grazie al consulente pedagogico, genitori, figli, insegnanti e educatori si possono permettere di riflettere su pratiche e criticità dell'agire educativo.""