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Studi piacentini. Vol. 39
Questo numero di ""Studi Piacentini"""" contiene un lungo saggio sul discorso parlamentare del Movimento Sociale dalla fondazione a Fiuggi; inoltre l'intreccio tra deportazione e Resistenza in Emilia; un'analisi sul voto del 1948 in provincia di Piacenza."" -
La morte, prima o poi
La storia di una donna sullo sfondo di una ricca provincia del nord Italia: l'ascesa nel mondo industriale, la ricchezza e l'amore; la reazione alle avversità e la volontà di vincere. Fino alla resa contro le offese della famiglia. -
Il romanzo di molta gente
Un romanzo d'ambiente della provincia italiana degli anni Venti, che racconta le molte vicende intrecciate di alcune famiglie popolari che abitano un grande casamento popolare. Storie d'amore e storie di dignitosa povertà sullo sfondo di una città alle prese con la prima industrializzazione, fatta di fabbriche, botteghe, usi locali e mode discese dalle grandi città del nord. Giana Anguissola (Piacenza 1906-Milano 1966), una delle più amabili scrittrici del Novecento italiano, disegna una galleria di indimenticabili figure femminili e di scorci urbani ancora percorsi a piedi o in tram. -
Il misterioso cavaliere nero
In forma di fumetti, i racconti stralunati che un artista visivo ha realizzato in omaggio al primo amore: le storie a strisce. Lo scenario è composto da un mondo popolato di diavoli metropolitani, coatti di periferia, contadini malevoli e amanti perduti. Il grottesco e l'ironia sono le chiavi per leggerne le gesta. -
Scrivere contro. Viaggio nella narrativa sperimentale italiana del XX secolo
"(...) L'attenzione sbilanciata verso la lingua e le strutture letterarie canoniche è il denominatore comune di scrittori che testimoniano di come la sperimentazione linguistica ha prodotto una tale quantità di opere da far sospettare che un ipotetico canone sperimentale non abbia niente da invidiare, per numeri e varietà, al canone letterario riconosciuto. Tra i futuristi """"disubbidienti"""" alle direttive manifestarie e fino a certi autori neoavanguardisti ai quali sta stretto persino l'amplissimo """"orizzonte di ricerca"""" che accomunava gli scrittori neosperimentali, non c'è, infatti, soluzione di continuità. Autori quali Savinio, Delfini, Landolfi o Gadda, cani sciolti che i critici ancora stentano ad ingabbiare in una definizione, fanno di diritto parte di questo nuovo profilo."""" (dall'introduzione)." -
Studi piacentini. Vol. 40
Questo volume di Studi piacentini è dedicato alla figura di Giuseppe Berti, figura che si pone all'incrocio tra studi storici, insegnamento e impegno civile e religioso, militanza nella Resistenza ed esperienza politica diretta, simbolo della generazione centrale del Novecento. Il volume raccoglie gli atti di un convegno a lui dedicato con interventi che approfondiscono la conoscenza dell'antifascismo cattolico, a partire da quello di Rolando Anni su ""I cattolici e la Resistenza plurale""""; altri testi di Spazzapan, Morsia, Fiorentini, Achilli."" -
Peggio per loro. Carteggio con figure sulle vicissitudini del mentire
Uno scambio epistolare sugli artisti che mentono e una antologia di pensieri sulla menzogna, arte e virtù del nascondimento. Con illustrazioni a colori. -
10 giugno 2010
Nell'anno del suo ottantesimo compleanno, il 2010, un gruppo di amici piacentini invitò Franco Loi a ripercorrere la propria biografia intellettuale nel corso di una serata all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Il poeta rilesse e commentò i suoi versi rivisitando nel contempo gli inizi letterari, il lavoro alla Mondadori, la passione politica, la scelta dialettale. Colloquiava con lui un altro poeta milanese, Maurizio Meschia. -
1861-2011 Piacenza per il 150°. I percorsi dell'unità d'italiana, convegni e punti di vista
Il volume raccoglie gli atti di alcuni convegni svoltisi per il 150esimo dell'Unità d'Italia: tra gli altri, interventi di Mario Isnenghi, Alberto Melloni, Santo Peli, Daniele Ceschin, Eva Cecchinato, Carla Antonini. Fabrizio Achilli, Franco Toscani, Eugenio Gazzola. -
Taccuini (1943-1945)
Ettore Carrà, storico e memorialista, apre i taccuini del tempo di guerra civile italiana. Ne esce il racconto di un giovane che passa da una vita ai margini della storia, tra libri, cinema e ragazze, alla ribellione, tra minacce del regime fascista e il richiamo della lotta per la libertà. Finisce partigiano quasi per caso, con poca consapevolezza politica ma molta volontà di ritrovare la pace e la libertà per la sua terra. -
Krisis. Pensieri in libertà di un uomo comune
La nostra convivenza con il concetto di crisi dal 1973, anno dello shock petrolifero, a oggi. La formazione dei prezzi, il lavoro e la finanza, il sistema pensionistico, le economie emergenti e lo scenario nel quale siamo chiamati a concorrere con idee sempre nuove e speranze sempre deboli. L'autore si sofferma a lungo sulle possibilità di riscatto offerte dal patrimonio naturalistico e artistico italiano. -
Io era una bella figura una volta. Viaggio nella poesia di ricerca del secondo Novecento
Il volume ha il pregio di parlare chiaro e di servirsi degli strumenti affilatissimi della semantica storica, della stilistica e della metricologia, per mettere in luce da un lato le peculiarità di autori cardine della ricerca poetica nel secondo Novecento: Pagliarani, Rosselli, Zanzotto, Emilio Villa, i poeti della linea lombarda e il primo Cucchi - dall'altro, di rendere plausibile affinità insperate, quando non addirittura osteggiate dagli stessi protagonisti di queste pagine. Cucchi e Villa in un unico ventaglio? Zanzotto e Pagliarani? Una campionatura di comportamenti poetici prima ancora che una galleria di ritratti, una disanima scientifica, ma molto umana, del teatro poetico italiano. Con una prefazione del poeta Luigi Ballerini. -
Cinque figure che scappano
Un funerale politico per il funerale della politica; uomini provati dalla caduta degli idoli; il mondo fantastico dei ragazzini che si sgretola sulle rive del Po; un palazzo spettrale attraversa la storia della città: cinque racconti, nell'intesa che la trama non conta niente, per restituire storie sentite nella bassa tra Emilia e Lombardia, di quelle ingombranti che non si possono tenere. Cinque impressioni di sconfitta che suscitano il riso anziché il rimpianto, scritte in una prosa impura in cui il dialetto della zona confinaria Mantova-Cremona-Parma si incrocia con la sintassi della lingua colta e del parlare comune. -
Studi piacentini. Vol. 42
Il numero 42 di Studi Piacentini è dedicato al rapporto tra realtà storica e rappresentazione della Marcia su Roma. A partire dai fatti accaduti nella provincia di Piacenza, il volume ricostruisce le fasi di creazione della mitologia fascista della conquista del potere nella provincia italiana del '22. Con interventi di Franzinelli, Achilli, Redaelli, Antonini, Morsia, Repetti, Spazzapan, Chiapponi. -
I monumenti farnesiani di Francesco Mochi. Storia e letteratura
Una raccolta di testi sui bronzi di Francesco Mochi dedicati a Alessandro e Ranuccio Farnese, esempio più significativo di scultura equestre barocca in Italia. Con atlante fotografico dei monumenti e dei bassorilievi del basamento. Interventi di Gaetano Pantaleoni, Paola Ceschi Lavagetto, Antonio Russo, Massimo Tirotti, Giovanni Morigi, Eugenio Gazzola. -
Giulio Alberoni legato pontificio. A Ravenna tra economia e istituzioni
Il libro colma una lacuna antica nella storiografia alberoniana: quella che vede il cardinale piacentino inviato in Romagna come legato di Clemente XII, tra il 1735 e il 1739. È la stagione in cui il cardinale mette in atto la maestria di governo maturata tra la Spagna e Roma, sperimentando tra l'altro l'elemento personale e carismatico nella gestione del potere e assolvendo un mandato con il carattere di eccezionalità: ""Un Alberoni non era la norma nelle contrade di Romagna!"""", scriveva Giovanni Tocci."" -
Piacenza poesia. Poeti all'ultimo km della via Emilia
Poesie di: Arzani Ballerini Bellocchio Bertoni Bottigelli Bulla Cogni Ferrari Gentile Ghigna Lisoni Maffini Menicanti Milano Silvotti Testa Toscni Vegezzi Zambianchi Zilioli. Immagini di: Bertuzzi Casali Calza Falaguasta Ferri Fopiani Guerrieri Labbe Locatelli Lombardelli Milani Mosconi Poggioli Xerra. Testi di: Fava Finetti Paraboschi. -
La piacevol provincia. Piacenza e la formazione dell'identità
I propositi di riscatto politico e di rilancio economico attraverso il nuovo corso italiano ed europeo da parte di una provincia con ambizioni, ma anche un freni e forti ritardi. I decenni contrastanti tra sviluppo innovativo e contraccolpi economici e politici, dallo Stato liberale fino alla cruciale Grande Guerra e alla resa di fronte al fascismo, ponendo sotto alla lente la formazione di un'identità locale che muove, crocianamente, dalla storia, in un rapporto dialettico con l'idea che si va involvendo della nazione e le dure logiche degli interessi delle classi sociali. -
Giorgio e il drago che mangia le parole
Con il metro della fiaba moderna Umberto Fava racconta il rapporto di una vita tra Giorgio Milani e la scrittura, dalla parole ai caratteri mobili in legno che caratterizzano la produzione recente dell'artista emiliano. -
Abenaim. Una famiglia ebrea e le leggi razziali
In questo libro, che Liliana Picciotto nella sua prefazione definisce ""piccolo lessico famigliare"""", il piacentino Umberto Abenaim racconta la storia della sua famiglia travolta dall'odio razziale. Gli Abenaim erano una vecchia famiglia ebraica di origine pisana che nel 1938, all'entrata in vigore delle leggi razziali, precipita dal prestigio professionale dei padri, e dalla gloria militare dei figli, alla segregazione sociale. Con l'entrata in guerra dell'Italia e in particolare dopo l'8 settembre del '43 ha inizio per la famiglia la stagione dell'abbandono e della disperazione. Perduti i beni materiali e costretti a cancellare i segni della loro esistenza in vita, gli Abenaim si disperdono nell'Italia occupata nel tentativo continuo di fuggire alla cattura che porterebbe alla deportazione nei campi di concentramento. In uno scenario di violenza e illogico furore è il figlio Carlo a incarnare per i famigliari la speranza di """"fuggire dal Faraone"""".""