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L'ultimo poeta
All’aeroporto di un’isola spagnola à la mode atterra un insolito viaggiatore. Chi sia veramente e da dove venga resta un mistero, finché apprendiamo che una donna, denominata Madame, gli ha affidato un incarico speciale: eliminare i partecipanti a un convegno internazionale – che sta per tenersi in un lussuoso albergo dell’isola – durante il quale scrittori e editori decideranno le sorti della letteratura e il definitivo genocidio della poesia sul pianeta Terra. Ma chi è veramente Donatien (questo il nome scelto dal protagonista)? Avrà il coraggio di compiere la sua missione di angelo sterminatore? E soprattutto, chi sono gli enigmatici personaggi che incontra, al cospetto dei quali prova una confusa sensazione di déjà vu? Le risposte a questi interrogativi sono nell’ultima pagina, come si conviene a un perfetto mystery. Se è possibile ai nostri giorni inventare una favola catturante tanto magica quanto eticamente impegnata, Silvio Raffo ci riesce, col suo ironico garbo e la sua prosa impeccabile, coadiuvati dalla rara capacità di emozionare e commuovere, prerogative specifiche degli “ultimi poeti”. -
Miss Mole
L’indomita Hannah Mole per vent’anni si è guadagnata da vivere come governante di una sfilza di anziane complicate, cambiando spesso città e occupazione per una sua irrefrenabile tendenza a dar voce ai propri pensieri e a un’irriducibile sfiducia verso il prossimo. Ora, a quarant’anni, torna a Radstowe, cittadina della sua gioventù, dove viene assunta dal borioso reverendo Robert Corder, le cui figlie orfane di madre sono disperatamente alla ricerca di un modello femminile. Benedetta da una viva immaginazione, accompagnata da intelligenza e spirito, Miss Mole riuscirà a conquistare l’affetto di Ethel e della sua inquieta sorella, Ruth, ma un segreto del suo passato, se dovesse venire a galla, potrebbe mettere tutto a repentaglio… -
L'uomo che camminava per le strade
Opera poco nota, “L’uomo che camminava per le strade” fu scritta da Silvio D’Arzo sul finire degli anni Trenta, prima che l’autore adottasse lo stile sobrio e impersonale che oggi maggiormente gli si associa. Qui i primi passi nell’età adulta del protagonista Carlo Stresa sono narrati con uno stile ironico e a tratti malinconico, insieme a una ragazza «coperta di colori chiassosi e stravaganti come le cravatte dei commessi viaggiatori», un collega di scuola «ghiotto, terribilmente ghiotto, come un altro può essere timido. Goloso da non credersi» e altri personaggi indimenticabili. Opera incompiuta ma di notevolissima esecuzione, è completata dallo schema dei capitoli che sarebbero dovuti seguire e da una postfazione che inquadra il testo nella produzione di questo grande autore da rileggere nella sua interezza. Postfazione di Arnaldo Colasanti. -
La vedova delle Highlands
Elspat MacTavish, detta anche la Donna dell’Albero – la gigantesca quercia sotto la quale, in un miserabile tugurio, vive solitaria con due capre – non è una figura attraente, anzi, è piuttosto sgradevole, per essere l’assoluta protagonista di un romanzo. E però ebbe subito ammiratori, e venne considerata «la più bella delle creazioni» di Scott. Con il fascino oscuro di una nuova Medea o Lady Macbeth, Dama nera e fattucchiera capace di crudeltà inaudite, questa donna divenne il simbolo delle tragedie del popolo scozzese, privato della sua identità e del suo orgoglio nazionale dalla conquista inglese. “La vedova delle Highlands” è il racconto più noto e appassionante di una trilogia scritta da Scott a fine carriera, in cui con passo spedito, ricchezza di suggestioni e grande suspense vengono narrati una struggente storia personale e il destino di un intero Paese. Postfazione di Franco Marucci. -
Luce del nord
Angelo torna a Roma dagli Stati Uniti, dopo un periodo di inutili tentativi lavorativi ed esistenziali. Nella sua città di origine trova un mondo popolato di padri assenti, amori futili, amicizie superflue; un gran darsi da fare senza la conquista di veri risultati, un girare a vuoto per dimostrare di essere chi magari non si è. Angelo non fatica ad ambientarsi in questa moderna forma di inferno, anzi, si adatta facilmente e riesce a volte a trasformarla in un paradiso. Un paradiso dell’ipocrisia, dove si può essere cattivi sembrando buoni, dove le bugie si trasformano in favole. Sandro Onofri è stato uno degli scrittori italiani più significativi non soltanto per l’asciuttezza dello stile e per la capacità di portare il lettore all’interno della realtà del suo tempo (gli anni Ottanta e Novanta), ma soprattutto perché ha saputo riconoscere i segnali che anticipavano il nostro. Questa lungimiranza nella visione del mondo e delle relazioni interpersonali rende oggi i suoi romanzi di una modernità sconvolgente, un messaggio di allerta, ancora valido a trent’anni di distanza, su ciò che siamo e possiamo diventare. Postfazione di Nicola Fano. -
Il mistero dei fiori viola
Una donna assassinata senza movente. Un gatto scomparso, forse avvelenato. Tornano per una nuova indagine il commissario Ardenga, prossimo alla pensione, e Jan De Vermeer, poliziotto di strada e fondatore della Compagnia delle Piante. In un antico palazzo nobiliare nel cuore di Modena si cela un universo che contiene una vasta collezione botanica, e nel cortile si trova un albero immenso di una specie sconosciuta. Nel frattempo, in tutta la città scompaiono molti gatti e muoiono altre persone, ciascuna uccisa con un colpo alla testa. In questo intrico – fatto di missive d’amore, parenti scomodi e orrori svelati – un unico indizio: i fiori viola. Del Vecchio, inventore del green thriller, torna con un nuovo romanzo incalzante in cui i protagonisti, oltre alla natura, hanno un mondo intero di animali da salvare a tutti i costi. -
L'incredibile storia di Mr. Dalyell
Per questa novella, le cui atmosfere richiameranno il Giro di vite di Henry James, Margaret Oliphant si lasciò ispirare da un fatto di cronaca scozzese del 1890, una causa legale per stabilire se una morte fosse accidentale o strumentale all’ottenimento dell’assicurazione. Mr Dalyell, proprietario terriero ma anche spericolato investitore, ha speculato un po’ troppo ed è arrivato al crollo. Quando annega – tutti ritengono accidentalmente –, le numerose assicurazioni che ha stipulato aiutano la famiglia ad andare avanti. Ma l’amico Pat e il figlio Fred ipotizzano, e temono, che possa trattarsi di un suicidio, e questo obbligherà tutta la famiglia a confrontarsi con il passato… Un’opera arguta inedita in Italia da una delle maestre dimenticate della letteratura vittoriana che Elliot sta riportando alla luce. -
Reazione & rivoluzione. La risposta dell'arte al coronavirus
Capolavori della storia dell’arte ripensati con mascherina. Baci “protetti” ma in realtà negati dalle labbra coperte. Il Coronavirus rappresentato come mostro da sconfiggere ma anche come strumento di demolizione per abbattere e poi ricostruire la società come la conosciamo. Senza dimenticare le tecniche nate dalle limitazioni delle misure per il contenimento del virus, che hanno portato gli artisti a ingegnarsi, reinventando, in alcuni casi, il proprio “segno”. Sono numerosi gli artisti che, durante il lockdown e, in generale, nell’emergenza sanitaria, hanno portato il tema del Coronavirus su tela, carta, parete, rendendolo protagonista di più opere in tutto il mondo. Non solo. Il Coronavirus si è fatto “musa” pure per nuove tecniche. In una sorta di tavola rotonda “a distanza”, artisti differenti per visione, tecnica, ricerca, linguaggio, età e via dicendo, in Italia e nel mondo, raccontano la reazione alla chiusura, le difficoltà quotidiane, l’impegno, il sacrificio, la rivoluzione insita nei nuovi progetti. Uno e più spunti per guardare al domani dell’arte e alle nuove sfide degli artisti dopo l’emergenza. -
Padri e figlie. Allenarsi alla parità di genere
Cosa desidera un genitore per i propri figli e le proprie figlie? Forse tutte le innumerevoli risposte a questa domanda ruotano intorno a tre fondamentali desideri che abitano la prospettiva del genitore: che i figli e le figlie siano felici, liberi o libere e autonomi o autonome. Ma al di là di tutte le incognite che ci riserva il futuro, è chiaro che per una donna, ancora oggi, conquistare la propria felicità, la propria libertà e la propria autonomia sia più difficile che per un uomo. E lo è perché la parità di genere non è ancora un’ovvietà, perché continuiamo a vivere all’interno di una cultura prevalentemente maschilista e legata alle logiche del patriarcato. Da ciò nasce l’esigenza di molti padri di diventare uno strumento di cambiamento non solo per le proprie figlie, ma anche per quel nuovo maschile che sta emergendo, a favore di una società più collaborativa e paritaria. Il padre di oggi non può ignorare le dinamiche tradizionali della propria cultura e sa che per cambiarle è necessario che lavori su se stesso in modo nuovo, che si prenda cura della responsabilità specifica che hanno certi condizionamenti nel modellare i propri figli, siano femmine o maschi. Un libro di coaching “umanistico” per allenare le capacità dei padri di rendere questa società un luogo che accolga le nostre figlie (e i nostri figli) e permetta loro di sviluppare il proprio potenziale, affinché ognuna realizzi se stessa e possa essere felice, libera e autonoma. Che tu abbia figlie femmine o figli maschi, questo libro, oggi, parla a te. -
1996. La Juventus sul tetto del mondo
Champions League e Coppa Intercontinentale nello stesso, memorabile anno: il 1996 iscrive la Juventus di Marcello Lippi nell’albo delle squadre leggendarie. Un’annata magica all’interno di un ciclo vincente, preparato e costruito nel tempo. Quell’armata bianconera ha fondamenta solide, un condottiero in panchina, dei leader silenziosi e una giovane stella che illumina le serate di Champions: il suo nome è Alessandro Del Piero. Una cavalcata entusiasmante, da Torino a Roma e poi fino a Tokyo, narrata dalla voce dei protagonisti, che svelano in esclusiva aneddoti ancora sconosciuti e ci fanno rivivere non solo le partite chiave, ma anche lo straordinario contesto umano di quell’impresa. Le parole di Lippi e dei suoi giocatori, la dedica ad Andrea Fortunato, il ricordo dell’Avvocato Agnelli, il racconto di un sogno travolgente a tinte bianconere. Prefazione di Moreno Torricelli. -
Con questa faccia da straniero. I calciatori stranieri di Serie A dopo la riapertura delle frontiere
Nella stagione calcistica 1980-81 si riaprono le frontiere: dopo ventiquattro anni, le squadre di Serie A possono finalmente tesserare di nuovo un giocatore straniero. Per un movimento che è stato appena strapazzato dal calcio-scommesse, è una ghiotta occasione per ridestare la curiosità dei tifosi e superare la delusione. Ecco allora che arriva il “Divino” Falcão, il “tulipano” Ruud Krol, libero della grande Olanda, il folletto Juary, il compassato Brady e anche, naturalmente, i primi bidoni, come Luís Sílvio e Sergio Fortunato. Gli anni Ottanta, con l’acquisto di assi come Platini, Rummenigge, Boniek, Zico, Maradona, Gullit, van Basten, Matthäus e Careca, eleggono il nostro campionato a migliore del mondo. Tutti i fuoriclasse del globo vogliono venire a giocare da noi, e le nostre squadre sono pronte a fare follie pur di avere un campione in rosa. Poi arriveranno gli anni Novanta e le magie del “Fenomeno” Ronaldo, la dinamite di “Batigol”, i guizzi di Shevchenko. In più di cinquecento “romanzi brevi” corredati di statistiche dettagliate, questo dizionario ripercorre le gesta di tutti gli stranieri che hanno giocato nel nostro campionato dal 1980 al 2000: una carrellata di gol e grandi giocate, ma anche una gustosa raccolta di vicende curiose, dentro e fuori dal campo. -
Storie di un altro calcio. 11 protagonisti degli anni Ottanta e Novanta
Il calcio, come tutti sappiamo, non è solo uno sport, ma un vero e proprio fenomeno di massa che rispecchia la realtà in cui viviamo. Non a caso, in Italia ha vissuto il suo massimo splendore negli anni Ottanta e Novanta, quando il nostro paese attraversò una fase di congiuntura economica particolarmente positiva. In quei decenni sbarcavano in serie A i migliori calciatori del mondo, le nostre squadre facevano incetta di trofei internazionali e il calcio italiano diventava in breve tempo il modello da seguire. Attraverso le storie e le testimonianze di undici calciatori (fra cui Marco Nappi, Antonio Di Gennaro, Stefano Carobbi, Massimo Agostini e Marco Negri), Giovanni fusco, fondatore della pagina Facebook ""Altro Calcio anni '80 -'90"""", ci fa rivivere il calcio di quell'epoca dorata anni non solo sotto l'aspetto tecnico, ma anche dal punto di vista dei rapporti umani, molto distanti da quelli che regolano oggi il mondo del pallone."" -
Trilli. Riflessioni di una gatta in degenza
Taglia piccola, all’apparenza due anni di età, pelo corto di tre colori e una “mascherina” sul musetto a dividerlo in due metà perfette. Trilli, micia dagli occhi azzurri, è rimasta in degenza nell’ambulatorio veterinario dell’autore per diverse settimane. Questa è la sua storia. Nel periodo trascorso in ambulatorio, la gatta ha avuto modo di conoscere tanti quattro zampe: una cagna da caccia, una gatta randagia, un cane guida per non vedenti, tre gattini abbandonati, un gatto da esposizione e altri ancora. L’empatia con alcuni di loro è stata immediata, con altri un po’ più lenta. Mentre Trilli guardava quel mondo per lei insolito, l’autore osservava lei, il suo linguaggio non verbale, il suo modo di comunicare e reagire agli incontri. Bastava poco per capire che su ogni novità Trilli rifletteva. Il suo sguardo soppesava e “decifrava”, in un battito di ciglia, ogni nuovo arrivato. E il giudizio di un gatto è insindacabile: diceva Ernest Hemingway, «Gli esseri umani, per una ragione o per l’altra, quasi sempre riescono a nascondere i propri sentimenti. I gatti no». Di situazione in situazione, tra ipotetici pensieri della micia e spunti di riflessione validi per tutti, una storia d’amore per il mondo felino. Prefazione di Edoardo Pittalis. -
Hayao Miyazaki. Un mondo incantato. Nuova ediz.
Lo definiscono il Disney giapponese, eppure alla Disney ammettono di aver preso ispirazione da molti dei suoi film. Ha tra i suoi fan Steven Spielberg, Will Smith, Akira Kurosawa, Moebius, Alessandro Baricco e Jovanotti. I suoi personaggi sono diventati icone, entrando a pieno titolo nell’arte contemporanea, e con le sue fattezze è stato realizzato addirittura un toy. Hayao Miyazaki è il padre di alcuni dei film e delle serie animate più amate degli ultimi quarant’anni, da Heidi a Il mio vicino Totoro, da Lupin a La città incantata e Il castello errante di Howl. Successo dopo successo, un percorso che, tra premi e riconoscimenti, lo ha portato fino all’Oscar onorario alla carriera. Un viaggio alla scoperta di vita, pensiero e capolavori del maestro, tra aneddoti, memorie, interviste e immagini. E ancora, fotografie tratte dagli album di famiglia, manga, disegni, locandine dei film, screenshot e racconti personali. Non mancano gli omaggi di artisti e fan, con opere realizzate ad hoc. Miyazaki oltre Miyazaki: per vedere le scene “mancanti” dei film. O meglio, il Miyazaki che al cinema non si vedrà mai. -
Storia popolare del calcio. Uno sport di esuli, immigrati e lavoratori
Si sente dire spesso che calcio e politica sono due cose separate ed è meglio non mischiarle. Lo affermano soprattutto le grandi istituzioni del calcio internazionale, che da parte loro, però, non si fanno problemi a mescolare a piacere sport, business e politica. Il loro interesse sembra essere piuttosto quello di tenere saldamente nelle proprie mani il monopolio del discorso politico-sportivo. La continua tensione sociale tra una classe dominante e una subalterna, popolare e lavoratrice segna anche la storia dello sport più diffuso al mondo, anche se è un aspetto che solitamente viene ignorato o mistificato. Questo libro vuole affrontarlo e raccontarlo, partendo dagli albori del football e arrivando fino ai giorni nostri, svelando angoli rimasti in ombra e illuminando di una luce diversa vicende celebri e personaggi noti. Il riferimento principale, fin dal titolo, va a Storia del popolo americano, il magistrale saggio in cui Howard Zinn ha ricontestualizzato la storia americana come storia di una lotta di classe. Il viaggio inizia nel XIX secolo con la battaglia per il professionismo e procede attraverso l’Europa, analizzando gli ostacoli che tennero lontani dal calcio le minoranze di colore e le donne. Spaziando poi dalla Spagna all’Algeria, dagli Stati uniti al Sudafrica, dal Sudamerica all’Iran, tocca temi come l’antisemitismo, il colonialismo, il nazifascismo e l’immigrazione. Un racconto universale che ci spiega come lo sport possa essere molto più di uno spettacolo di massa, rappresentando il tessuto stesso di cui è composta la nostra società. -
The Dream League. 30 squadre, 30 storie del mito NBA
Where amazing happens, dove accade l’incredibile. È uno degli slogan più vincenti della NBA, perché la massima competizione cestistica mondiale è davvero un “campionato dei sogni”, una sfida tra supereroi dove si può assistere dal vivo alla nascita di leggende, terreno fertile per un’epica contemporanea che parte dallo sport e spesso ne valica i confini. A proposito di leggende, eccone qui una buona trentina, una per ogni franchigia attuale. Il criterio per selezionarle è stato semplice: bisognava rispondere alla domanda: «Perché tifi proprio per i Boston Celtics, o per i Los Angeles Lakers, o per i Golden State Warriors?», e così via. A volte la risposta non poteva essere una sola: ci sono binomi inscindibili (Kobe & Shaq, Stockton-to-Malone) e squadre il cui valore è maggiore della somma degli addendi, come i Kings degli anni Duemila o i Grizzlies del Grit ’n Grind. Un viaggio sportivo e umano, emotivo e tecnico, dagli anni Ottanta di Larry Bird ai giorni nostri di LeBron James e Steph Curry, con uno sguardo gettato verso il futuro, quello dell’MVP Giannis Antetokounmpo. Un quadro di imprese agonistiche e storie di vita fuori dal campo, per scoprire i mattoni che compongono la facciata da sogno del palazzo della NBA e accorgersi magari che, quando i supereroi non indossano maschera e mantello, sono uomini come noi. E forse proprio per questo è ancora più bello narrare e ascoltare il loro mito. Prefazione di Michele Dalai, a cura della redazione di Overtime – Storie a Spicchi. Autori: Andrea Cassini, Luca Mazzella, Davide Piasentini, Simone Bonotti, Leandro Nesi, Roberto Gennari, Simone Severi, Vincenzo Piglionica, Mikhail Laurenza. -
Football Nostalgia Novanta
Chiunque abbia vissuto, o anche solo sfiorato, il calcio dei Novanta, sa quanto sia lontano da quello attuale. È cambiato il modo di giocarlo, di guardarlo e di raccontarlo. Per celebrarlo, i fondatori di Football Nostalgia Novanta, una delle storiche pagine Facebook dedicate al tema, ci presentano una fantasiosa playlist di personaggi e aneddoti unica nel suo genere, tratteggiata con passione, maleducazione e irriverenza. Un viaggio nel tempo tra le meraviglie di un decennio indimenticabile, nel quale soubrette poco vestite e presidenti miliardari fanno da cornice a un universo di campioni stellari e fenomeni parastatali, portierioni, terzinacci, gol leggendari e imprese titaniche. Da Bergkamp a Marco Simone, passando per Ronaldo il Fenomeno, Gigi Lentini, El Burrito Ortega e Ciccio Cozza, fino ad arrivare alle epopee della Danimarca a Euro 92 e della Stella Rossa di Savicevic e Prosinecki: ogni storia riporta alla luce i fasti di un’epoca magica e irripetibile, tempestata di protagonisti leggendari, folli, immortali e avanti anni luce rispetto a quelli che popolano il calcio contemporaneo. -
Adagio ma non troppo. Viaggio alla scoperta dell'Appennino
Dai viaggi in bicicletta si può imparare molto. Privilegiando la faticosa lentezza del mezzo a due ruote rispetto alla comoda velocità dell’automobile, ci si riappropria più facilmente della dimensione umana dell’esistenza che la modernità sembra aver pericolosamente accantonato. Le distanze percorse tornano a esprimersi sulla base di parametri soggettivi, e questo porta a maturare una visione alternativa e non stereotipata del territorio. Cicloturista di lungo corso, Fabio Saracino si è messo sulle tracce dell’autenticità e dell’identità che il progresso ha quasi ovunque cancellato. Questa ricerca l’ha portato stavolta in Appennino, la spina dorsale d’Italia in cui continua a conservarsi ciò che la pianura ha dilapidato: le tradizioni, la genuinità delle relazioni sociali, la capacità di mantenere un rapporto di equilibrio con l’ambiente naturale, una residua dimensione agropastorale, una gastronomia ancora espressione della specificità territoriale, storica e culturale. Ha scoperto paesaggi meravigliosi ed ecosistemi intatti che non hanno nulla da invidiare a quelli alpini, ma di cui si parla solo quando occorre un evento tragico. Ha esplorato borghi colpiti dai terremoti recenti e passati, che lentamente ma con silenziosa caparbietà si stanno risollevando, nonostante la diaspora dei loro abitanti. L’Appennino gli si è rivelato come un luogo fisico custode di un’altra dimensione esistenziale, un punto di collegamento fra passato e presente e fra Mediterraneo ed Europa, un potenziale laboratorio in cui sperimentare nuove e più armoniose modalità di stare al mondo. E ora ce lo racconta in questo libro, il diario del suo viaggio in bicicletta iniziato nell’Oltrepò Pavese e terminato nel Parco del Pollino: migliaia di tortuosi chilometri di storia italiana. -
Royal health. Il volto nobile del marketing sanitario
Individuare il proprio mercato. Adottare strategie per battere la concorrenza. Studiare nuove forme di comunicazione per costruire un rapporto più dinamico con i pazienti. La sanità è anche questione di business. Lo dimostra l’esperienza, lo testimoniano la pratica quotidiana e soprattutto l’economia. Ma essere un buon professionista della salute non significa necessariamente sapere essere già efficaci anche in comunicazione, proposta, dialogo con il pubblico. Insomma, di marketing. Questo volume nasce proprio per guidare professionisti e operatori sanitari alla scoperta – e alla conquista – di un nuovo campo di azione. Un viaggio nel marketing della salute, tra le lezioni dei grandi maestri del passato e le ultimissime novità digitali e tecnologiche, per apprendere come avere successo nella propria attività sanitaria, trasformando il proprio Healthcare Brand in un Royal Healthcare Brand. Dedicato a professionisti, operatori, dirigenti e addetti alla comunicazione di strutture pubbliche e private, il libro che svela i segreti del marketing in ambito sanitario. -
Italia '90. Sotto il cielo di una notte d’estate
Italia ’90 è stato un Mondiale atipico. Ospitato da un Paese che in quel periodo era unanimemente considerato la patria del pallone, con le squadre di club dominatrici in Europa e i fuoriclasse del globo che bramavano tutti la Serie A, Italia ’90 è stata una festa tenuta nella casa del calcio, un carnevale italico della pedata, in cui i protagonisti, smesse le maglie di Inter, Napoli, Milan, Juventus e Sampdoria, si ritrovavano a sfilare sugli stessi campi con i colori delle loro Nazionali. È stato il primo Mondiale degli anni Novanta ma ancora dal sapore terribilmente anni Ottanta e quello in cui il tifo per gli azzurri, in tutto il Paese, è stato forse il più unanime, sano, sincero e ingenuo di sempre, prima dell’enorme delusione della semifinale contro l’Argentina. A distanza di più di trent’anni, Valerio Di Marco ci offre una panoramica completa dell’evento, una(re)immersione totale nel torneo, con la sintesi giorno per giorno di ogni singola partita e focus sulle gare di cartello, sulle fasi finali e naturalmente su quelle della nostra Nazionale. Come se quell’estate italiana stesse magicamente per ricominciare.