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Al di là dell'ombra
“Mi piace quella foto dove chini leggermente la testa e mi sorridi appoggiata sull’erba chi sa dove avvolta nella gonna profumata e circondata d’aria, i tuoi compagni contenti di servirti da corona ignara tu com’eri di te stessa. Siete fermi così, salvi nel tempo ma separati da un vetro feroce in cieli inaccessibili per sempre”. -
Ciao amico ci sei mancato
Sono ancora pochi i romanzi che sanno raccontare gli effetti controversi della tecnologia sulle nostre vite. Tra questi spicca senza dubbio il brillante e arguto “Ciao amico ci sei mancato”, nel quale Hill, il protagonista, pensa, parla e agisce come se fosse perennemente on-line. Hill è un giovane uomo con aspirazioni creative (è uno sceneggiatore in crisi che è stato notato per un suo lavoro dal famoso produttore Jack Black, il quale poi è sparito nel nulla); dalla vita disastrata sia sul piano sentimentale (ha perso la moglie da pochi anni) che familiare (non ha mai smesso di incolpare il padre del suicidio della madre, avvenuto quando era bambino). Ora che il padre sta morendo, però, Hill deve tornare nell’isola del Galles in cui è cresciuto. Ma anche in questo luogo selvaggio, l’ultimo avamposto gallese prima del mare d’Irlanda, usa un’app del telefono che riproduce i suoni della natura per rilassarsi e quando va a una festa non fa che desiderare di essere a casa, sul divano, a guardare le foto che Trudy – la ragazza che si prende cura di suo padre e con cui lui ha iniziato una sbieca relazione – posta su Facebook. Tra Netflix, social media e le e-mail al produttore latitante Jack Black, destinate a restare in “bozze”, l’autore dà vita a un’opera foscamente comica e toccante, il ritratto vivido e irresistibile di una generazione, originale e ipnotico come il messaggio pubblicitario che Hill riceve a ripetizione dalla catena Domino’s Pizza sul suo cellulare: «Ciao amico ci sei mancato». -
Il rovescio della storia contemporanea
L’intera opera di Balzac è posta sotto il segno del segreto, nella convinzione che il vero potere si nasconda e si eserciti “dietro le quinte della storia”. Questo potere, di cui il celebre personaggio balzachiano Vautrin è il simbolo, è generalmente mosso dall’ambizione sfrenata e pericolosamente contiguo al crimine. Nel “Rovescio della storia contemporanea”, ultimo romanzo scritto da Balzac dal titolo enigmatico quanto il suo contenuto, il potere nascosto è però quello del Bene. Il protagonista Godefroid abbandona una vita dissoluta per unirsi a una misteriosa congrega, i Fratelli della Consolazione, che all’ombra di Notre-Dame complottano per la giustizia, la carità, la redenzione del prossimo ispirandosi ai principi della fede cristiana. Sorta di contrappunto a “Splendori e miserie delle cortigiane” in cui dilagava la corruzione, questo romanzo edito nel 1848 e da decenni assente dalle librerie fa parte delle “Scene della vita parigina” della “Commedia umana” ed è considerato il testamento spirituale di Balzac, una definitiva riflessione sul Bene e il Male da un autore che nella sua produzione scandagliò tutte le sfaccettature dell’animo umano. Con un testo di Marco Cicala. -
La cifra nel tappeto
Un giovane critico letterario scrive una recensione sull’ultimo libro di un grande romanziere, ma quando i due si incontrano, il “maestro” gli rivela che in tutta la sua opera c’è un segreto che nessuno ha mai compreso. Svelare tale segreto diventerà, per il giovane, un’ossessione. Fino a comprendere, però, che quel mistero – «l’intento generale dei suoi libri, il filo su cui sono infilate le perle, il tesoro sepolto, la cifra nel tappeto» – ha un valore ancora più profondo, e riguarda la fonte stessa della vita. Henry James, con la maestria stilistica che lo ha reso uno dei padri del romanzo moderno, si è calato nell’enigma che unisce indissolubilmente realtà e finzione, letteratura e vita. E nel saggio di Andrea Caterini che accompagna il racconto, è proprio questo enigma che sta dietro l’intera produzione di James che si prova a spiegare. -
Marciavano i Don Ciccilli. Lungo racconto romanzante
Saverio ha undici anni nel 1922, quando la sua famiglia, i Cavallara, mossa dalle promesse del Duce, parte dalla Puglia per “marciare su Roma”, nella speranza di potersi riscattare dalla miseria. Ma arrivati nella Capitale finiscono in una delle tante squallide borgate, tra baracche e cani randagi, dove ad aspettarli c’è solo la faccia grottesca, circense, “ciccilla”, di un’Italia credulona e che ha messo il futuro del Paese in mano al regime. Con questo romanzo, Antonio Camarca, grazie a un romanesco vernacolare e a una satira sfacciata e pungente, degni della romanità colta di Belli, Trilussa ma anche del miglior Alberto Sordi, tinteggia l’assurdità di un Paese ignorante, smargiasso e credulone di cui il fascismo non fu che lo specchio fedele. Prefazione di Claudio Camarca. -
Canto di Natale. Ediz. illustrata
Il Natale secondo Charles Dickens. Nel celebrare la festa della cristianità, quale migliore occasione per il grande scrittore di riprendere i temi a lui cari: la critica alla società inglese per le condizioni di povertà e sfruttamento minorile del tempo; la meschinità dei più fortunati verso i bisognosi e, in generale, la sua profonda compassione nei confronti degli ultimi. Nacque così Canto di Natale, una storia commovente assurta da subito a grande classico, una lettura fondamentale e formativa per ogni lettore. In questa edizione, a dare un volto all’avaro Ebenezer Scrooge e agli altri personaggi di questa storia immortale provvedono le splendide illustrazioni di Arthur Rackham, artista inglese tra i principali dell’epoca vittoriana. -
Antiche fiabe francesi
La sfortunata principessa Biondina e le sue avventure nella foresta stregata; il piccolo Henri alle prese con il Corvo, il Gallo e la Ranocchia; la principessa Rosetta e il turbolento rientro nel castello paterno: sono le affascinanti fiabe della tradizione francese narrate dalla Contessa di Ségur, autrice classica popolarissima in Francia. In questa edizione vengono presentate per la prima volta ai lettori italiani insieme alle illustrazioni delicate e sognanti di Virginia Frances Sterrett, il cui stile dal forte impatto visivo è ispirato alla tradizione dell’Art Nouveau. -
Racconti di Natale
Ci sono molti modi di narrare il Natale e questa raccolta di storie di grandi scrittori classici lo dimostra. Il piglio comico e arguto di O. Henry nella sua Storia di Natale incompiuta, accanto a una toccante riflessione di Charles Dickens su cosa significhi il Natale per una persona adulta. Mary E. Wilkins Freeman, ne Il fantasma di Natale, ci racconta di Jane White e della sua vita solitaria di fronte all’impetuoso oceano Atlantico, e del giorno in cui capì che l’amore e la dolcezza potevano fare parte anche della sua vita. E ancora la festa improvvisata di Lucy Maud Montgomery ne Il pranzo di Capodanno dello zio Richard; Il primo Natale del New England, di Harriet Beecher Stowe (La capanna dello zio Tom), che ci descrive i padri pellegrini e l’arrivo a Cape Cod della leggendaria Mayflower; Washington Irving, con Natale, e Frank Richard Stockton, con il buffo L’orecchio buono del capitano Eli. -
Alberi e gente nuova per il pianeta
Francesco Ferrini, professore di arboricoltura, e Ludovico Del Vecchio, inventore del genere green thriller, proseguono la loro avventura tra i giganti verdi alla ricerca di una vita diversa e migliore sul pianeta. Tra i temi trattati: il fabbisogno minimo per un’esistenza umana dignitosa, la difesa della biodiversità, le specie meno comuni di alberi diffuse nell’ambiente urbano, la fascinazione delle piante, i metodi di guarigione degli alberi, le città sostenibili nel mondo, la diversità degli alberi, gli animali di città, come si cresce un gigante verde, quanto guadagno economico porta un albero alla comunità, e tante ricette del vivere con ingredienti arborei. Un volume mosso da metodica passione e ricco di informazioni utili, da godere riga per riga per ritrovarsi un po’ cambiati già alla fine della lettura. -
La morte del re d'argento
Corey John è un uomo che fa ritorno ai luoghi della sua infanzia. E lì si accendono i ricordi: siamo nel Golfo del Texas, anno 1955, Corey ha quattordici anni e la sorte gli ha assegnato per genitori l’ex pilota di guerra Robert, padre anaffettivo e violento, e Mary, una donna depressa ed estremamente religiosa. L’unica fonte salvifica di amore e speranza proviene da un nonno gentile, che lo porta a pescare e lo aiuta a superare le angherie e le botte paterne. Ed è proprio quell’amore che il Corey adulto ha sempre voluto trasmettere ai suoi figli e nipoti. Oggi è tornato per sciogliere alcuni nodi della sua esistenza là dove sono iniziati, sotto il sole bollente e sul mare del Texas. Una storia ispirata, in cui convivono violenza e tenerezza, l’opera prima di un autore di culto. -
La banda Cimarosa
1962: Giovanni Bassan, maggiore in pensione dei Carabinieri, è tornato tra le sue montagne bellunesi e le loro tenebrose leggende. Ma la Valle del Mis sta inesorabilmente trasformandosi in un lago artificiale, a opera di una ditta interessata all’energia idroelettrica. Bassan pensa di andarsene, quando la brutta morte di un tecnico lo costringe a seguire le indagini per omicidio. Si troverà così implicato in una storia sempre più ampia, che comprenderà la battaglia delle prime donne entrate in Magistratura, e naturalmente la musica, chiave di volta dell’intera vicenda. Su tutto, la luce della luna, a creare pallide ombre che percorrono l’Italia dei primi anni Sessanta, nel sottofondo delle canzoni che l’hanno celebrata. -
L'ombra nell'angolo. E altre storie del mistero
In questa antologia del brivido incontriamo due autrici, Edith Nesbit e Frances Hodgson Burnett, celebri per le loro storie per ragazzi ma ancora poco note nelle vesti di indagatrici degli abissi. Accanto a loro, i racconti più conturbanti di Mary Elizabeth Braddon, Marie Corelli e May Sinclair. Con i racconti di: Mary Elizabeth Braddon, Marie Corelli, Edith Nesbit, Frances Hodgson Burnett, May Sinclair. -
La vita di Scaramuccia
Immaginate un comico molto popolare che scrive la biografia di un comico ancora più celebre di lui: sotto l’apparente encomio, si nasconde l’invidia. Immaginate che questo accada alla fine del Seicento, in Francia, alla Corte di Re Sole. E che i due divi in questione siano uno – Angelo Costantini, l’autore – un talento irrequieto costretto a girare le corti europee per colpa del suo carattere scostante, e l’altro – Tiberio Fiorilli, soprannominato Scaramuccia, il protagonista della biografia – il più grande attore italiano del suo tempo e un modello assoluto di comicità. Insomma, Tiberio Fiorilli, l’interprete prediletto di Luigi XIV e lo scopritore del genio di Molière. Un divo la cui popolarità ha attraversato i secoli fino a meritare la dolente citazione di Freddie Mercury nella più famosa canzone dei Queen, “Bohemian Rhapsody”. Tutto questo è “La vita di Scaramuccia”. Pubblicata nel 1695 e tradotta in italiano per la prima volta nel 1782, questa piccola perla della letteratura dell’epoca torna ora in una nuova versione curata e introdotta dallo storico del teatro Nicola Fano. -
Il colore del silenzio
Helena Guerrero è una donna indipendente e un’artista affermata internazionalmente. Ha lasciato il suo Paese, il marito e un figlio piccolo per seguire la sua vocazione ma anche per sottrarsi a una pesante eredità familiare: il padre, ex militare franchista, dai molti lati oscuri e dalla personalità magnetica; una madre con una spiccata predilezione verso l’altra figlia, Alicia, bellissima e sposata con un uomo di grande fascino. Quando Alicia viene uccisa mentre si festeggia il primo sbarco sulla luna nel 1969, la ricca e potente famiglia Guerrero si sgretola sotto il peso della perdita, e l’impossibilità di trovare il colpevole trascina tutti i suoi membri verso la solitudine. Ma oggi Helena ha bisogno di risposte, soprattutto per capire da dove le arrivano le ombre misteriose che riproduce sui suoi quadri e finalmente trovare un po’ di pace nella sua vita tormentata. Per questo intraprende un viaggio che la riporta nei luoghi della sua vita precedente, tra la Spagna e il Marocco, alla ricerca di indizi che possano aiutarla a capire cosa successe davvero in quella calda serata estiva di quarant’anni prima. Un romanzo ipnotico, un’indagine sulla grande storia europea e spagnola, sulla guerra civile che divise un Paese non solo sul piano politico ma anche familiare, sui cambiamenti individuali rispetto ai sentimenti e all’amore. -
Mogli e figlie. Una storia di tutti i giorni
Molly è stata una bambina felice, accudita dal padre vedovo e dalla governante Betty. Ma quando il padre decide di risposarsi, la vita della ragazza, ormai diciassettenne, sembra attraversata da un cataclisma. Nella sua esistenza irrompe una matrigna vanitosa e manipolatrice e una nuova sorella, Cynthia, che con la sua leggerezza rende più vivace la quotidianità. Tra intrighi amorosi e profondi turbamenti Molly, personaggio indelebile della letteratura vittoriana, cresce, raggiungendo con intelligenza, sensibilità e determinazione le conquiste dell’età adulta, in una società in cui già si scorgono i segnali dell’impetuoso avanzare della modernità. Sullo sfondo della cittadina di Hol-lingford immersa nelle campagne inglesi, dove abita una comunità vivace e pettegola – che richiamerà nel lettore la celebre Cranford –, Molly, la sorellastra Cynthia e il vicino Roger (scienziato ispirato a Charles Darwin) si muoveranno tra salotti borghesi e sfarzose dimore nobiliari, in un romanzo condito da osservazioni acute e mirabili ritratti di tipi umani che è considerato il capolavoro di Elizabeth Gaskell. -
La violenza
Antonia Orengo è una ragazza nell’Italia degli anni Sessanta che vive con la famiglia in una villa con giardino nell’estremo ponente ligure. Il padre, Piero, è un uomo ricco, bello, prevaricatore, sua madre è una moglie rassegnata alle offese; lei è una figlia ribelle, piena di furore e desiderio di liberazione. Sullo sfondo di una quotidianità borghese, tra ricevimenti, viaggi d’affari e gite al mare, la violenza, nelle sue sfumature di odio, gelosia, rabbia e rancore, si fa ancora più evidente, emergendo come il portato di un preciso sistema di rapporti. Tale sistema rivelerà tutte le sue implicazioni quando altre due donne, Marina e Augusta, entreranno nell’orbita della violenza di Piero, opponendo la loro resistenza. Un romanzo avvincente, tinto di nero, dove la prosa chiara e la capacità di penetrazione psicologica dell’autrice ci accompagnano in una storia e in una riflessione aspra, eppure necessaria, sulla violenza intrinseca ai legami più intimi – genitoriali, filiali, amorosi – ancora oggi fortemente idealizzati. Introduzione di Francesca Sensini. -
Tre anni
Alëša Laptev è un maturo commerciante di Mosca. Quando in una città di provincia conosce la giovane Julija, la figlia del medico del paese, se ne innamora all’istante e perdutamente. La chiede in sposa e lei, spinta dalla prospettiva di un futuro migliore, accetta. Una volta a Mosca, consapevoli dell’errore commesso, i due conducono vite separate: lui è dedito al lavoro, lei ostenta indifferenza e rancore ed evade in una spensierata mondanità. Strutturato come un romanzo breve, “Tre anni” dispiega il tema dello sfiorarsi nell’amore senza mai arrivare a toccarsi. La passione devota e non corrisposta di Alëša riesce infine a modificare il sentimento della donna, ma paradossalmente solo quando il suo stesso sentimento si è raffreddato. E tutto questo sperpero amoroso, sembra dirci Cechov, non è altro che la nostra vita nei suoi silenziosi fallimenti, poiché nessuno come lo scrittore russo ha saputo raccontare l’esistenza umana con altrettanta attenzione, allo stesso tempo spietata e compassionevole, alle sue frane sotterranee, alle sue derive, al suo lento ma inesorabile evaporare. Con un testo di Fabrizio Coscia. -
Microcosmi. Haiku moderni
"Vita di rugiada, vita di rugiada, eppure, eppure il sole che brilla non è male…""""" -
L'intelligenza dei fiori. Con il testo «I profumi»
Il mondo vegetale è immobile: i fiori sono fermi, radicati al terreno, in balìa dei pericoli. Per soddisfare la necessità – comune a tutti gli esseri viventi – di riprodursi, essi hanno ideato macchinari ingegnosi e utili accorgimenti. Ed è straordinario scoprire che le loro invenzioni sono state riprodotte dal genere umano molto tempo dopo la prima progettazione da parte dell’ingegno floreale. Con il linguaggio lineare e preciso di una mente scientifica, e la capacità poetica ed evocativa di un Nobel per la Letteratura, Maurice Maeterlinck ci conduce in un viaggio sorprendente alla scoperta dell’intelligenza dei fiori, che è anche l’intelligenza del mondo e della natura. L’edizione, curata dal poeta Giuseppe Grattacaso, comprende anche un testo che si interroga «sulla loro anima, che è il loro profumo». -
Mugby Junction. La stazione immaginaria
“Mugby Junction” raccoglie otto racconti apparsi per la prima volta nel 1866 sul supplemento natalizio del settimanale «All the Year Round», di cui Charles Dickens era fondatore e redattore. I racconti, tutti ambientati nella stessa cornice, l’immaginario interscambio ferroviario “Mugby Junction”, sono a opera dello stesso Dickens e dei suoi collaboratori Andrew Halliday, Charles Collins, Hesba Stretton e Amelia B. Edwards, questi ultimi scrittori e scrittrici anche celeberrimi all’epoca e classici nel mondo inglese ma ancora oggi inediti in Italia. Il treno e la ferrovia, con la duplice anima sempre associata al progresso portatore insieme di vita e morte, fanno così da sfondo a ghost stories, a personaggi e temi tipici vittoriani, a fatti di cronaca dell’epoca, alla cronaca rosa e a scorci sul territorio metropolitano londinese. Una preziosa raccolta che permette di avvicinarsi al panorama letterario dell’epoca e all’ambizioso progetto collettivo del massimo autore vittoriano.