Sfoglia il Catalogo feltrinelli034
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 3261-3280 di 10000 Articoli:
-
Un atlante di arte nuova. Emilio Villa e l'Appia Antica. Catalogo della mostra (Roma, 26 giugno-19 settembre 2021). Ediz. illustrata
"Agli artisti, giovani e meno, noi enunciamo il mònito: tutto è stato fatto, e niente è stato fatto; per cui tutto è da fare, e non c'è niente che non si possa fare"""". Emilio Villa Il catalogo amplia i contenuti della mostra allestita presso il Complesso di Capo Bove del Parco archeologico dell'Appia Antica (26 giugno - 19 settembre 2021) che mette in luce una pagina poco nota ma straordinaria dell'arte del Novecento. La mostra restituisce finalmente alla galleria Appia Antica e alla figura del suo carismatico direttore Emilio Villa, poeta e critico, figura geniale e anomala nel panorama culturale italiano, l'importanza e la visibilità che meritano. La galleria, aperta da Liana Sisti in un casale al civico 20 dell'Appia, nel triennio 1957-1959 ospitò delle mostre di straordinaria importanza: basti ricordare quella dedicata a Cesare Tacchi, Renato Mambor e Mario Schifano o quella dei tre milanesi a Roma (Bonalumi, Castellani e Manzoni), con un focus su creazioni poco studiate perché di transizione, anticipatrici delle opere degli anni Sessanta. Il catalogo e la mostra rileggono inoltre l'opera di alcuni artisti italiani (gli scultori Franchina e Mannucci ad esempio) presenti nelle pagine della rivista """"Appia Antica. Atlante di Arte Nuova"""", la cui redazione condivideva l'indirizzo della galleria. Gli spazi della galleria e le pagine della rivista hanno costituito un terreno favorevole per guardare sotto una luce più autentica artisti ormai affermati, come Alberto Burri, Toti Scialoja e Giulio Turcato, e la loro riflessione sull'opera d'arte e la sua materia come oggetto. Sono state inoltre una vetrina autorevole per presentare le ricerche della più giovane generazione di autori (Schifano, Manzoni, Rotella, Lo Savio e Mauri) che agivano un recupero tutto italiano delle avanguardie. Il volume si compone di diversi saggi (tra i quali quello di Andrea Cortellessa su Emilio Villa e l'arte di scrivere l'arte), di nutriti apparati documentari (foto storiche, lettere, riproduzioni dei cataloghi delle mostre e della rivista), di un'antologia di testi di Emilio Villa, di profili biografici e di fortuna critica degli artisti presenti. Infine analizza in quale misura questa esperienza fu il veicolo di un peculiare approccio all'espressionismo astratto americano a Roma (negli anni in cui anche Hollywood era sbarcata sul Tevere e sull'Appia) in una chiave concentrata sui linguaggi formali." -
Giacomo Boni. L'alba della modernità. Ediz. illustrata
Il catalogo accompagna la mostra omonima (Roma, Parco archeologico del Colosseo, 14 dicembre 2021 – 30 aprile 2022) incentrata sulla figura di uno dei più importanti archeologi italiani tra XIX e XX secolo: Giacomo Boni (1859-1925).Numerosi saggi delineano la poliedrica e moderna personalità di Boni, facendo il punto sulla ricezione e l'eredità della sua figura e ripercorrendo anche il contesto politico, culturale e artistico nel quale è cresciuto e si è affermato. Autodidatta, con una formazione di disegnatore e attivo in cantieri veneziani, Giacomo Boni col tempo diviene archeologo e architetto sviluppando metodi innovativi di scavo - a cominciare da quello stratigrafico -, di restauro e di valorizzazione. Già in giovane età, il credito acquisito presso eminenti figure della cultura anglosassone, a cominciare da John Ruskin e William Morris, le amicizie veneziane e milanesi - in particolare Primo Levi e Alberto Carlo Pisani Dossi - e, grazie a quelle, l'ingresso nei circoli intellettuali sostenitori di Francesco Crispi lo portano a Roma. In un contesto culturale in cui si intrecciano la passione per l'archeologia e l'interesse per la contemporanea arte inglese, risulta incoraggiata dall'operato di Boni una nuova visione dell'Antico che l'arte simbolista porta al pieno sviluppo all'inizio del Novecento. Tra le sue scoperte, condotte ricorrendo a un linguaggio nuovo, non accademico, e alla fotografia, si ricordano in particolare il Tempio di Vesta, il complesso della fonte sacra di Giuturna e la chiesa medievale di Santa Maria Antiqua, con il ciclo pittorico bizantino. Per il Palatino, Boni approfondisce i temi della flora, interesse che lo accompagna tutta la vita, di cui resta traccia nell'ordinamento del giardino degli Horti farnesiani e in quel roseto che porta ancora il suo nome e dove è sepolto. Come evidenziano sia la mostra sia il catalogo, il progetto museografico realizzato da Boni in quegli anni per il Foro Romano e il Palatino è il risultato di una molteplicità di interessi e incontri, e si presenta straordinariamente attuale e innovativo: forse il primo esperimento di parco archeologico in cui natura, resti antichi, ricostruzioni filologiche, rievocazioni e divulgazione tendono a fondersi in armonia. -
Carlo Aymonino. Fedeltà al tradimento-Loyalty to betrayal. Ediz. illustrata
Il volume accompagna la mostra dedicata alla figura e alle opere di Carlo Aymonino (1926-2010), allestita alla Triennale di Milano dal 14 maggio al 22 agosto 2021. Aymonino ha attraversato tutto il secondo Novecento con un ruolo primario, da organizzatore culturale: nella ricostruzione del dopoguerra, nel clima neorealista che si è tradotto nell'impegno per il Mezzogiorno (quartiere Spine Bianche a Matera) e nelle periferie (quartiere Gallaratese a Milano, campus scolastico a Pesaro), nell'impegno con il Partito Comunista Italiano a Roma, nell'insegnamento universitario a Venezia, nella professione e in molteplici relazioni intellettuali confluite in memorabili pubblicazioni e ricerche collettive di analisi urbana, senza trascurare mai un esercizio quotidiano del disegno. La mostra e il libro documentano oltre cinquant'anni di attività di Aymonino attraverso progetti, disegni, fotografie, lettere, documenti e testimonianze. Traduzioni di Christopher Huw Evans; Lucien Comoy; Leslie A. Ray per Language Consulting Congressi, Milano. -
Leoncillo. Natura ed espressione
La singolare vicenda di un protagonista della scultura italiana come Leoncillo (1915-68) che ha attraversato i decenni centrali del Novecento, misurandosi con gli accadimenti e le trasformazioni di uno dei più drammatici periodi della storia.Frutto di un progetto avviato nel 2015 con il convegno nazionale omonimo svoltosi a Spoleto per i cento anni dalla nascita dello scultore, il volume raccoglie testimonianze, contributi critici e nuovi studi che restituiscono a tutto tondo la personalità di Leoncillo e rivelano la tensione e la stringente coerenza di tutta la sua produzione. Profondamente intrecciata al suo personale vissuto, la ricerca formale dell’artista si è dipanata in un dialogo serrato con i fatti ma anche con i grandi interrogativi dell’esistenza, trovando nella ceramica il materiale d’elezione. -
Steinberg A-Z. Catalogo della mostra (Milano, 15 ottobre 2021-13 marzo 2022). Ediz. illustrata
Pubblicato in occasione della mostra ""Saul Steinberg Milano New York"""" (Triennale Milano, 15 ottobre 2021 - 13 marzo 2022), """"Steinberg A-Z"""" si presenta come una raccolta enciclopedica contemporanea che analizza l'opera di Saul Steinberg nei suoi molteplici aspetti, dall'architettura al disegno, dal rapporto con Milano a quello con New York, alle mappe, all'epistolario con Aldo Buzzi, agli artisti che gli furono amici e compagni come Costantino Nivola e Alexander Calder, ma anche Alberto Giacometti e Le Corbusier. Il volume restituisce uno spaccato dell'universo di Steinberg, ricostruito attraverso un racconto plurale che coinvolge 31 autori coordinati da Marco Belpoliti. Gli scritti sono raccolti in una struttura composta da 22 voci -che spaziano da """"Architettura"""" a """"Cartoons"""", da """"Ghirigori"""" a """"Labirinto"""", da """"Milano"""" a """"Romania"""" - suddivise in sottovoci per un totale di 139 lemmi. Il desiderio è quello di restituire una visione sfaccettata ed inedita della personalità artistica e poliedrica di Saul Steinberg, il quale ha coltivato una molteplicità di dimensioni espressive, talvolta non ancora indagate, sempre caratterizzate da una capacità comunicativa davvero straordinaria. Saul Steinberg nasce in Romania nel 1914 e studia per un anno filosofia presso l'università di Bucarest. Negli anni trenta pubblica i suoi disegni satirici nella rivista milanese """"Bertoldo"""" e, poco dopo, i suoi lavori appaiono sulle riviste internazionali come """"Life"""" e """"Harper's Bazar"""". Le leggi razziali italiane contro gli ebrei lo costringono a emigrare negli Stati Uniti e, dal 1941, comincia a pubblicare su """"The New Yorker"""", avviando una collaborazione destinata a durare sessant'anni e firmando novanta copertine. Fin da subito il suo lavoro grafico è riconosciuto come vera e propria forma d'arte, protagonista di mostre in importanti musei accanto ad artisti del calibro di Arshile Gorki, Isamu Noguchi e Robert Motherwell. Questo periodo costituisce l'inizio di un intenso susseguirsi di esposizioni in gallerie e nei musei più prestigiosi, mostre americane ed internazionali. La straordinaria immaginazione di Steinberg gli permette di esplorare i sistemi sociali e politici, le debolezze umane, la geografia, l'architettura, la lingua e, naturalmente, l'arte stessa. Saul Steinberg si spegne nel 1999 a New York."" -
Antonio Calderara. La riscoperta di un maestro italiano. Ediz. illustrata
Il volume raccoglie i contributi della prima giornata di studi su Antonio Calderara (1903-1978), promossa dalla Fondazione Calderara, in occasione del quarantesimo anniversario della morte dell'artista, con l'obiettivo di aggiornare dal punto di vista storico-critico le conoscenze su un artista che beneficia, finalmente, di una ritrovata attenzione. In contatto con molte figure di spicco dei principali movimenti culturali italiani e stranieri - come Fontana, Albers, Bill, ma anche gli esponenti di Novecento o del Gruppo Zero - Calderara manterrà sempre una sostanziale libertà e autonomia di espressione: il suo percorso, libero e fedele a una personale ricerca dell'essenza della pittura, da un periodo figurativo giunge progressivamente all'astrazione, in linea con le esperienze del minimalismo europeo di quegli anni. Nell'indagare tale molteplicità e complessità di riferimenti artistici, gli studi qui presentati evidenziano la dimensione internazionale dell'opera di Calderara e l'attualità della sua poetica nel panorama contemporaneo. -
Dario Argento. Due o tre cose che sappiamo di lui-Two or three things we know about him. Ediz. bilingue
Il volume è pubblicato in occasione della rassegna cinematografica organizzata da Luce Cinecittà, in collaborazione con il Lincoln Center, allestita a New York nell'autunnno del 2021, con la proiezione di 16 film originali integralmente restaurati. Curato dal critico cinematografico Steve Della Casa, il libro, in edizione bilingue italiano inglese, è un omaggio a uno dei registi italiani più noti nel mondo. Oltre ai suoi film piacciono le storie che ha scritto (tra queste ""C'era una volta il West"""", in coppia con Bertolucci) e soprattutto piace la sua concezione di cinema, che lo ha reso protagonista di memorabili incontri. Da Banana Yoshimoto a George Romero e John Carpenter, dalle firme della Cinémathèque Francaise a quelle del Lincoln Center, il libro è un viaggio attraverso il successo mondiale del maestro del brivido con un'intervista inedita e un approfondimento sul suo rapporto con la musica, vera protagonista dei film di Dario Argento, le cui colonne sonore sono ricordate ancora oggi come veri e propri classici del genere. Traduzione di Adrian Bedford."" -
Il Palazzo Ducale di Urbino-The Ducal Palace of Urbino. Ediz. bilingue
Una nuova guida, bella ed essenziale, al Palazzo Ducale di Urbino, sede della Galleria Nazionale delle Marche. Il volume descrive, con testi puntuali in italiano e in inglese e immagini dettagliate, uno dei luoghi d'arte più belli e importanti e uno dei musei più antichi del nostro paese. Insigni storici dell'arte hanno diretto il museo, istituito nel 1912: tra gli altri, ricordiamo Lionello Venturi, Luigi Serra, Pasquale Rotondi e Paolo Dal Poggetto. Per loro merito lo spazio espositivo si è ampliato restituendo, nel tempo e con i dovuti restauri, gli ambienti del Palazzo, mentre l'allestimento museografico si è sviluppato seguendo un doppio intento: da un lato valorizzando gli spazi rinascimentali con opere d'arte legate alla sua storia e, dall'altro, presentando i capolavori che provengono dal territorio marchigiano, documentando il percorso artistico regionale e, con esso, quello italiano. -
Corrado Levi. Corpi. Ediz. italiana e inglese
Il libro propone un viaggio nella stratificata e plurale ricerca di Corrado Levi, artista, scrittore, architetto, docente, collezionista e attivista, senza dubbio una delle figure più singolari e interessanti del panorama artistico e culturale contemporaneo. L'ambito di osservazione prediletto è quello delle arti visive, attraverso la lettura sistematica di circa 150 opere, in gran parte inedite, nonché i preziosi contributi di Luca Massimo Barbero, Beppe Finessi, un'intervista all'artista di Maria Villa e un profilo biografico tracciato da Damiano Gullì. L'apparato iconografico è proposto come un itinerario visivo e narrativo: le opere sono infatti raccolte in sezioni tematiche, dai titoli suggestivi, capaci di restituire il ricco e multiforme alfabeto visivo e semantico di Levi. Chiave di lettura privilegiata è il tema del corpo, ricorrente con continuità e molteplici varianti nella poetica di Levi, dai primi lavori quaranta, fino alle grandi tele degli anni ottanta o alle installazioni e alle performance più recenti. Seppur raramente rappresentato in maniera esplicita, bensì più spesso intuito mediante allusioni e rimandi, il corpo è per l'artista il luogo ""eletto"""", evocato, tramite indizi, in una sorta di potente e poetica sineddoche; in altre parole un territorio emotivo e fisico capace di raccogliere, contenere, plasmare e amplificare oltre i propri confini la poetica di Levi. L'edizione è promossa dall'artista stesso e dalla Galleria RIBOT di Milano che lo rappresenta. Il progetto grafico è dello studio Leonardo Sonnoli che, in un dialogo con l'artista, ha evocato il tema del corpo sulla copertina: il nome dell'artista è composto attraverso le impronte, traccia fisica della presenza corporea e, al contempo, trasposizione visiva dell'autorialità."" -
Villa Albani Torlonia. Architetture Collezioni Giardino. Ediz. illustrata
Dedicata ad un luogo spettacolare e all'eredità artistica che custodisce, la monografia è stata voluta dalla Fondazione Torlonia per ripercorrere un'appassionante storia di arte, cultura e bellezza. La Famiglia Torlonia acquistò Villa Albani a Roma nel 1866, preservando intatto fino a oggi il complesso architettonico, restaurandolo e ampliando la collezione e i giardini. Grazie ai restauri e alle nuove ricerche è stato possibile ricostruire in questa pubblicazione un quadro integrale e aggiornato delle vicende della villa realizzata dall'architetto Carlo Marchionni (1702 - 1786) che concretizza l'unione di arte e natura, ricorrendo a materiali antichi ed opere moderne, rendendo reale quell'ideale modello di villa d'ozio, destinata al piacere intellettuale in una comunità di colti, ispirato dal sogno classicista del cardinale Alessandro Albani (1692-1779). Un sogno condiviso con i migliori intellettuali dell'epoca che si riunivano nel ""Cenacolo di Villa Albani"""", dando vita a quel gusto antiquario promotore del movimento europeo del Neoclassicismo. Il progetto della villa nacque per accogliere la prestigiosa raccolta di antichità del cardinale Alessandro e fu alimentato dal fecondo dialogo con Giovanni Battista Piranesi (1720-1778), con il grande architetto e cartografo Giovanni Battista Nolli (1701-1756) per la progettazione del giardino, con Angelo Strigini per il sistema di fontane e con Johann Joachim Winckelmann (1717-1768) per la sistemazione della collezione. I saggi di questo volume, affidati ai migliori studiosi, e le numerose schede di opere, scelte fra le più significative, mostrano per la prima volta al grande pubblico, grazie alla spettacolare campagna fotografica voluta dalla Fondazione Torlonia con diversi scatti del grande fotografo Massimo Listri, i mille volti di Villa Albani Torlonia."" -
Woolf. A-Z
Dopo Alberto Savinio, Gianni Rodari, Saul Steinberg, Virginia Woolf è la quarta protagonista della collana Enciclopedia. Una donna. Una donna scrittrice, che agli inizi del Novecento, apre nuove strade alla scrittura narrativa e al pensiero della modernità. Protagonista indiscussa dello sperimentalismo modernista con romanzi quali ""Al Faro"""" e """"Le Onde"""", Virginia Woolf è anche una saggista originalissima, che con """"Una stanza tutta per sé"""" inizia una riflessione sulla scrittura e sulla vita al femminile, che l'ha resa un'icona imprescindibile, un'antenata necessaria per le donne di oggi. Mentre con """" Tre Ghinee"""" indicherà la strada di una critica politica femminista del pensiero nazi-fascista degli anni Trenta del Novecento, intonandosi di fatto al pensiero di filosofe come Hannah Arendt e Simone Weil. La sua personalità anticonformista e straordinariamente moderna, la sua scrittura narrativa e saggistica, i luoghi, le persone e le figure che con lei hanno animato il circolo di Bloomsbury sono restituiti attraverso un abbecedario articolato e quanto mai animato di voci, selezionate e curate da Nadia Fusini, nell'intento di tracciare un ritratto, ancora una volta sorprendente, di un'intelligenza tra le più fertili che il Novecento ci abbia donato."" -
The Big Love. Una storia (d'amore) lunga 20 anni
A vent'anni dal debutto della nuova MINI, questo volume ripercorre la storia italiana del marchio che celebra i primi 20 anni di produzione sotto le insegne del BMW Group, proponendo un percorso fatto d'immagini, conversazioni e interventi che accendono un riflettore sui protagonisti del marchio e sulle loro storie: dalla comunicazione del primo lancio dell'8 settembre 2001, fino all'interazione con gli ecosistemi più contemporanei di moda, cinema e design che MINI ha saputo contaminare sempre tenendosi al passo coi tempi.Il libro raccoglie contenuti di esperti di design, giornalisti e comunicatori, passando da Massimo Bottura a Mario Calabresi, da Aldo Colonetti a Michele Lupi. The Big Love è un viaggio nel tempo, in cui si vede MINI crescere e affermarsi modello dopo modello, confrontandosi con uno scenario sociale in continua evoluzione, fino a diventare una gamma completa. Stabilendo nuovi punti di riferimento per il concetto stesso di auto, MINI ha anticipato mode, trasportato sogni e veicolato rivoluzioni epocali per il costume. E nonostante le crisi e l'incertezza che hanno finora pesato su tutti i primi anni di questo terzo millennio, ha saputo interpretare un nuovo modo di comunicare e di calarsi nel tessuto sociale italiano. Nel libro sono presentate anche le famose campagne di marketing e gli spot dedicati alla sicurezza stradale, alle contaminazioni sui temi di attualità accertati già nei primi anni Duemila attraverso numerose iniziative come il ""MINI Design Award"""", fino ad arrivare alla rivoluzione """"green"""" che farà di MINI il primo marchio completamente elettrico del BMW Group a partire dal 2030, rimarcando l'impegno per il sociale e un futuro più sostenibile. The Big Love vuole essere un omaggio alle persone che in questi 20 anni hanno contribuito a fare del brand un punto di riferimento nel nostro Paese, ben oltre i confini del mondo automotive. Il libro non rappresenta soltanto la storia d'amore di un """"semplice"""" prodotto, bensì di un marchio completo, composto da modelli diversi, ciascuno con una precisa entità che hanno portato MINI a essere identificata come un'icona pop amata da tutte le generazioni."" -
Carlo Mollino. Allusioni Iperformali-Hyperformal allusions. Ediz. bilingue
Il volume accompagna la mostra allestita presso Triennale Milano dal 4 settembre al 7 novembre 2021. A partire dall'analisi del progetto degli arredi di Casa Albonico a Torino, una rilettura dell'opera di Carlo Mollino (Torino, 1905-1973) per evidenziarne una serie di aspetti non ancora sufficientemente approfonditi ma fondamentali per comprenderne la poetica: dalla personale ossessione per la forma al legame con il secondo Futurismo agli interessi per artigianato, progetti d'interni, ingegneria, fisica e aerodinamica. Saggi, interventi di critici, artisti e ricercatori, disegni, fotografie, lettere, documenti e testimonianze inedite restituiscono la complessità di una delle figure fondamentali nell'ambito dell'architettura e del design del Novecento. -
Pietro Lingeri. Astrazione e costruzione-Abstraction and construction. Catalogo della mostra (Milano, 8 ottobre-21 novembre 2021). Ediz. bilingue
Il volume accompagna la mostra ""Pietro Lingeri. Astrazione e costruzione"""" (Triennale Milano, 8 ottobre - 21 novembre 2021), a cura di Gabriele Neri, con l'allestimento di Onsitestudio, sviluppata nell'ambito di un progetto di digitalizzazione e valorizzazione dei materiali dell'Archivio Pietro Lingeri e frutto di una collaborazione con l'Archivio stesso. Pietro Lingeri è una delle personalità più significative e autorevoli del razionalismo italiano che, insieme a Giuseppe Terragni, ha guidato la ricostruzione di Milano nel secondo dopoguerra. La sua opera è analizzata nel libro con scritti di architetti, storici e critici dell'architettura che promuovono una lettura rigorosa, stratificata e innovativa del suo lavoro, restituendo il contesto storico in cui era attivo, la sua poetica e ricerca, le collaborazioni artistiche e architettoniche così come l'influenza sul disegno urbano. Il volume è articolato secondo una scansione tematica che analizza molteplici aspetti della progettualità di Lingeri, come la capacità di accogliere e reinterpretare stimoli diversi, giungendo a risultati personali e in anticipo sui tempi, nonché l'attenzione e la curiosità verso l'universo dell'arredamento. Ampio spazio è poi dedicato alla produzione relativa al secondo dopoguerra, sottolineando l'idea di una continuità metodologica rispetto alla lezione del Movimento Moderno, nonché la ricorrenza della dimensione del cantiere e del ponteggio che hanno rappresentato per lui un modus operandi costante. Edizione bilingue italiano e inglese. Traduzione di Karen Tomatis per Scriptum, Roma."" -
Trentatré piccole storie di design
Scrivendo queste storie, ho pensato non tanto a uno sfoggio di erudizione disciplinare, quanto a una condivisione delle emozioni che ogni prodotto mi ha dato, da qui la scelta di definirle ""piccole"""" storie; senza l'ambizione di confrontarmi con le """"grandi"""" storie ufficiali del design, che hanno ruolo e merito di trasmettere la cultura del progetto, ma con il desiderio di condividere l'idea che il design sia attività umanistica ben oltre la sua scientificità e la sua tecnica. Il design italiano, in particolare, ha la caratteristica di saper collocare i prodotti nel proprio tempo e in un contesto ben più vasto di quello dettato dai confini geografici o disciplinari, un contesto che ha al proprio centro l'uomo. Un uomo con tutti i limiti, ma anche con tutti i sogni di cui è capace."" -
Arte veneta. Rivista di storia dell'arte (2020). Vol. 77
Il numero 77 di ""Arte Veneta"""", la rivista dell'Istituto di Storia dell'Arte della Fondazione Giorgio Cini di Venezia. Fondata nel 1947 - sotto la presidenza di Giuseppe Fiocco e la direzione scientifica di Rodolfo Pallucchini - """"Arte Veneta"""" è divenuta nel tempo tra le più importanti pubblicazioni specialistiche di storia dell'arte. Apre il presente numero il saggio di Mauro Minardi dedicato a una nuova testimonianza della prima attività di Lorenzo Veneziano; seguono i temi di ambito rinascimentale trattati da Davide Civettini, con una rilettura del San Michele Arcangelo in San Michele Extra a Verona, e da Michele Guida Conte che prende in esame l'altare Velo in Santa Maria dei Servi a Vicenza, finora toccato solo dalla storiografia locale. Il volume prosegue con interessanti saggi di ambito cinque-seicentesco - di Wolfgang Wolters, che analizza il contributo di Tintoretto alla retorica autocelebrativa della Serenissima, e di Vincenzo Mancini, che ripercorre, con il supporto di nuovi dati, il percorso di Luca Ferrari a Padova fino a comprendere l'importante approfondimento di Monica De Vincenti e Simone Guerriero dedicato ad Antonio Corradini """"Prometeo Tritoniano"""" della scultura veneziana, e quello di Olga Piccolo che fa luce sulla collaborazione tra Giovanni Battista Cavalcaselle e i primi due direttori della National Gallery di Londra, Charles Lock Eastlake e William Boxall. Segue la sezione delle segnalazioni, dove spiccano interessanti ritrovamenti - fra cui un disegno di Carpaccio alla Galleria Nazionale delle Marche presentato da Denis Morganti - e in chiusura, per le Carte d'archivio, i testi di Matteo Ceriana e Anna Pizzati, che fanno luce su Antonio Rizzo nella chiesa veneziana di Sant'Elena; di Georgios Markou, con una proposta sulla provenienza della Madonna con il Bambino di Giovanni Bellini del Nelson-Atkins Museum of Art di Kansas City; e, infine, di Giordana Mariani Canova che presenta il ritrovamento di un nuovo inventario, datato 1729, della galleria di dipinti dell'appartamento dell'abate del monastero benedettino di Santa Giustina in Padova. Tutti i contributi sono corredati da un ricco apparato iconografico."" -
Album del Divisionismo. Mais d'abord que sont ces «divisionnistes»? Catalogo della mostra (Milano, 19 novembre 2021-6 marzo 2022)
Album del Divisionismo ripercorre le tappe fondamentali della nascita e dello sviluppo del movimento pittorico che, a partire dalla prima uscita pubblica dei suoi giovani protagonisti alla Triennale di Brera del 1891, contribuì a un rinnovamento radicale dell’arte italiana tra Ottocento e Novecento.Sono pagine ricche di materiali d’archivio in gran parte inediti, che raccontano le vicende degli artisti, delle opere e delle principali mostre realizzate, dando voce direttamente ai protagonisti. Un apparato di articoli, scambi epistolari, recensioni della stampa italiana e straniera del tempo permette di delineare le varie sfaccettature e le peculiarità che hanno caratterizzato l’esperienza divisionista. Tra queste, spicca il percorso dal mancato riconoscimento da parte del mondo accademico ufficiale e del pubblico fino all’applicazione della divisione cromatica come mezzo pittorico rivoluzionario. Nel volume trovano spazio anche i temi legati all’impegno sociale, documentati attraverso un’iconografia di crudo realismo che offre un ritratto fedele del contesto socio-economico italiano di fine Ottocento. Album del Divisionismo ha una veste editoriale del tutto originale che, avvalendosi delle illustrazioni a matita e inchiostro di Anna Masini, dà forma a un inedito racconto per immagini. Con un progetto grafico dello Studio Leonardo Sonnoli. -
Scritti sull'astrattismo in Italia tra le due guerre
Gli studi sull'astrattismo italiano fra le due guerre, in una prospettiva di confronti e relazioni internazionali, possono essere considerati il suo principale contributo storico-artistico. Il volume, promosso dal CRA.IT, raccoglie i suoi maggiori scritti sulla situazione artistica in cui i protagonisti di quel momento, da Reggiani, Soldati e Licini, a Melotti, Fontana, Veronesi, accanto al gruppo di artisti comaschi (Radice, Rho, Badiali, Galli) vicini al razionalismo architettonico di Terragni e Cattaneo, emergono per la loro peculiarità creativa, come autori pienamente inseriti nel clima delle grandi trasformazioni in atto nell'arte della prima metà del secolo. Attraverso questi interventi riemergono le tracce e le memorie delle importanti esposizioni per le quali sono nati. -
Museo del Design Italiano. Triennale Milano 1946 -1981. Ediz. illustrata
Il volume accompagna il nuovo allestimento permanente del Museo del Design Italiano nel quale è esposta una selezione dei pezzi più iconici e rappresentativi del design italiano, parte dei 1.600 oggetti della Collezione di Triennale. La pubblicazione punta a dare il massimo risalto alle opere, organizzate in ordine cronologico, e fornisce approfondimenti sulla storia, la poetica e il contesto in cui l'opera è stata progettata. Dal 1923 Triennale Milano è una delle istituzioni culturali più importanti a livello internazionale, capace di restituire la complessità del contemporaneo attraverso una pluralità di linguaggi: design, architettura, arti visive, sceniche e performative. Il suo scopo è quello di espandere e innovare i singoli modi di pensare, portando esperienze di culture e lingue diverse in un solo posto e tempo. -
Museo del Design Italiano. Triennale Milano 1946 -1981. Ediz. inglese
Il volume accompagna il nuovo allestimento permanente del Museo del Design Italiano nel quale è esposta una selezione dei pezzi più iconici e rappresentativi del design italiano, parte dei 1.600 oggetti della Collezione di Triennale. La pubblicazione punta a dare il massimo risalto alle opere, organizzate in ordine cronologico, e fornisce approfondimenti sulla storia, la poetica e il contesto in cui l'opera è stata progettata. Dal 1923 Triennale Milano è una delle istituzioni culturali più importanti a livello internazionale, capace di restituire la complessità del contemporaneo attraverso una pluralità di linguaggi: design, architettura, arti visive, sceniche e performative. Il suo scopo è quello di espandere e innovare i singoli modi di pensare, portando esperienze di culture e lingue diverse in un solo posto e tempo.