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XXX-Y. 30 Years of FuoriSalone. 1990-2020. Milano Design Stories. Ediz. illustrata
Il volume celebra, attraverso 512 pagine, una rassegna di più di 1000 immagini, i ricordi e i progetti di più di 2500 personaggi citati, gli eventi più memorabili che hanno segnato la nascita e lo sviluppo del FuoriSalone, da trent'anni l'evento simbolo della città di Milano e il più importante appuntamento al mondo per il design internazionale. In apertura il testo di Gilda Bojardi, direttore di Interni, e di quattro noti critici del design - Li Edelkoort, Paolo Ferrarini, Beppe Finessi e Deyan Sudjic - ne ricostruiscono la storia, il significato sociologico, le influenze in termini di stile e l'impatto sulla città di Milano, sia da un punto di vista economico che urbanistico, contribuendo a sottolineare la stretta relazione tra l'evoluzione del FuoriSalone e quella della morfologia urbana. A seguire, la pubblicazione ospita la rassegna degli eventi, presentata in ordine cronologico, anno per anno, e organizzata all'interno di tre grandi capitoli che corrispondono ai tre decenni: 1990-1999, 2000-2009, 2010-2019, introdotti da un capitolo dedicato agli anni Ottanta, ovvero agli eventi anticipatori del FuoriSalone così come lo conosciamo oggi. Ogni decennio si avvale del commento di Andrea Davide Cuman, docente universitario e studioso, che attraverso un testo storico introduttivo, racconta l'influenza del FuoriSalone in rapporto all'evoluzione del gusto e delle trasformazioni che Milano ha subito nel corso degli anni. Arricchisce questa sezione più di un migliaio di fotografie recuperate dagli archivi della rivista Interni, insieme ad una serie di ricordi personali e aneddoti di circa cinquanta personaggi selezionati tra quelli che hanno maggiormente contribuito alla storia della manifestazione: dagli ideatori di grandi eventi che hanno gettato le basi del FuoriSalone - come Giulio Cappellini, Paolo Pallucco, Patrizia Moroso - ai progettisti che hanno realizzato installazioni indimenticabili - tra cui Ron Arad, Paola Navone, Jacopo Foggini, Fabio Novembre, Michele De Lucchi, Antonio Citterio e Patricia Urquiola - per arrivare a galleristi e curatori che con i loro spazi e le loro iniziative hanno segnato l'evoluzione del fenomeno urbano - tra cui Gisella Borioli, Rossana Orlandi, Antonia Jannone e Carla Sozzani. -
Sketches Maps Sceneries. Ediz. italiana e inglese
Il libro presenta una selezione di disegni, realizzati nel corso degli anni da Ico Migliore sia in fase progettuale sia nella sua quotidianità, suddivisi in tre principali categorie: schizzi, mappe e scenari. Tre tipologie diverse che ricostruiscono il processo che porta le idee dalla sfera concettuale alla concretezza della rappresentazione grafica sulla carta, luogo dove esse prendono finalmente forma. Ico disegna i suoi progetti come luoghi da attraversare, per capire e conoscere. Progetti di ambienti che non forniscono riparo o protezione e non segnano divisioni nette tra interno ed esterno. Nella costruzione di queste architetture, il progetto si genera ed evolve intorno ai temi e ai soggetti da comunicare attraverso un processo di addizione e stratificazione di elementi diversi, materiali e immateriali. -
Take your seat-Prendi posizione. Ediz. illustrata
Il catalogo accompagna la mostra allestita a Milano presso ADI Design Museum dal 5 settembre al 10 settembre 2021, in occasione del Salone del Mobile. Quasi settant'anni di storia del design e di stretta collaborazione tra l'Associazione per il design industriale, il Salone del Mobile e FederlegnoArredo vengono presentate attraverso 30 sedie vincitrici del Compasso d'Oro e oltre 100 menzioni d'onore, in un racconto che riassume il valore della sapienza progettuale, della competenza tecnica e della poesia che contraddistingue il made in Italy. -
Abbazia Monte Maria. Monte Maria, la storia Werner Tscholl, la rivitalizzazione dell'abbazia-Abtei Marienberg. Marienberg, die Geschichte Werner Tscholl, die Revitalisierung der Abtei. Ediz. illu...
Il volume documenta gli interventi di conservazione, restauro e rigenerazione architettonica che l'architetto Werner Tscholl ha realizzato per l'abbazia di Monte Maria nei pressi di Burgusio in Val Venosta, l'edificio benedettino più alto d'Europa (1335 metri) e uno dei monasteri più importanti del Tirolo. La parte iniziale è dedicata a un'analisi puntuale del contesto storico originario dell'abbazia, che costituisce una premessa indispensabile alla comprensione dell'ultimo ciclo di interventi intrapresi da Tscholl a partire dal 2005, su richiesta dell'abate Bruno Trauner, e proseguiti dal 2011 con l'abate Markus Spanier. Il volume esplora dunque l'esito di un lavoro svolto in un arco temporale di oltre tre lustri, caratterizzato da una lunga serie di interventi diversi, di recupero puntuale e di più ampia estensione, compresi all'interno di una visione capace di unire memoria e futuro. Il fulcro centrale degli interventi condotti negli ultimi anni è costituito dagli spazi della biblioteca ipogea sotto l'Herrengarten, con il recupero dell'ex chiesa di Sant'Egidio a sala di lettura per il pubblico, così come la realizzazione sul pendio ovest di una caffetteria e della casa dei giovani; infine, l'allestimento del museo della scuola dell'abbazia nell'ala meridionale del monastero e il recupero della chiesa di Santo Stefano con la sistemazione del Camposanto dei monaci. La capacità di Tscholl di raggiungere un naturale - ma non mimetico - accordo tra i suoi interventi e i luoghi che li accolgono si dimostra attraverso l'utilizzo di un linguaggio formalmente unitario, che fa uso di pochi ed essenziali materiali come il calcestruzzo pigmentato, lastre in acciaio trattato a cera, vetro trasparente e satinato, ottenendo un accordo con il carattere primitivo dei potenti muri in pietrame della costruzione originaria. Completa la pubblicazione un ricco apparato di fotografie realizzate da René Riller, che restituisce pienamente la bellezza dell'abbazia: un vero e proprio museo vivente, frutto di un'organica serie di interventi di conservazione, restauro e rigenerazione architettonica annoverabili tra i più significativi realizzati in Italia negli ultimi anni. -
Voi siete qui. City Branding: lo scenario italiano e i progetti di Edenspiekermann per Amsterdam, Santa Monica e Parma. Ediz. illustrata
Il volume accompagna la mostra omonima (Parma, CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Università degli Studi di Parma, 16 dicembre 2021 - 18 aprile 2022), e offre un'incursione nell'affascinante e poco conosciuta orbita progettuale del city branding design. La narrazione dei luoghi e dell'immagine pubblica cittadina attraverso un sistema di branding efficace si è sviluppata negli anni recenti in risposta alla necessità di costruire un'identità territoriale condivisa. Suddivisa in tre sezioni tematiche, la pubblicazione presenta i casi studio selezionati all'interno del percorso espositivo, riunendo i progetti dedicati al city branding italiano, insieme all'esperienza internazionale dello studio Edenspiekermann con i lavori svolti per le città di Parma, Amsterdam e Santa Monica. Al percorso progettuale che ha portato all'ideazione del brand della città di Parma in occasione della nomina a Capitale della cultura 2020, di cui Edenspiekermann ha utilizzato l'interpretazione di Zuzana Licko del font Bodoni Filosofia, segue l'analisi delle esperienze di ben 32 città italiane, presentate in ordine cronologico. Le città di Amsterdam e Santa Monica presentano infine due esempi significativi seppur differenti nell'approccio. Nel primo caso riscontriamo l'utilizzo di uno ""Shape Alphabet"""", un sistema di forme progettato per essere aggiunto alle tre croci rosse di Amsterdam ispirate allo stemma quattrocentesco della città. Nel secondo esempio della città californiana viene proposto un concept adatto ad un'amministrazione in cerca di un'esperienza identitaria e attenta ai servizi digitali, con l'implementazione di un marchio ad ombrello per i vari dipartimenti cittadini."" -
Prologhi di architettura-Prologues of architecture
Dodici, come i semitoni che compongono un'ottava musicale, i Prologhi riportati in questo volume in forma di monologo, intendono offrire spunti, dubbi, idee sui temi della pianificazione urbana, delle strategie rigenerative per il territorio e del ruolo dell'architettura nella configurazione di un rinnovato paesaggio costruito in opposizione all'imperante attuale scissione tra forme e contenuti. Rigenerazione, infrastrutture, continuità, tettonica, innovazione, resilienza, materia, misura, costruzione, spazio, tempo, eteronomia evidenziano i temi cardine della riflessione condotta dall'autore nel cuore della disciplina, ingredienti imprescindibili di una ricerca teorica e progettuale in cui la memoria è l'elemento di dialogo tra storia, contemporaneità e nuove ibridazioni. Ne emergono temi e attori di un teatro urbano in grado di alimentare il dibattito sull'architettura, sul suo farsi attuale e nel suo essere in continua evoluzione. -
Nico e l'elmo del gladiatore
In occasione della grande mostra dedicata ai Gladiatori, Il MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli è lieto di presentare la nuova avventura a fumetti dal titolo ""Nico e l'elmo del gladiatore"""". Nico, il protagonista della storia non è quello che si dice uno studente modello ma, sveglio e curioso, ama ascoltare ciò che i tesori conservati al MANN hanno da raccontargli. Il suo compagno prediletto è la statua del Fauno proveniente dall'antica Pompei. Dopo le esilaranti scorribande alla scoperta della Collezione Egizia e dei capolavori di Antonio Canova narrate nei due volumi precedenti, questa volta Nico sarà catapultato nel mondo dei lottatori-star dell'antica Roma, in un'avventura ricca di azione! Farà la conoscenza di Ursus, il più valoroso dei gladiatori, baciato da fama e successo, condividendo con lui duri allenamenti e esaltanti trionfi. Ma è proprio tutto oro, quello che luccica? Età di lettura: da 8 anni."" -
Gillo Dorfles. Ghiri bizzi. Catalogo della mostra (Venezia, 25 novembre 2021-25 gennaio 2022)
Promosso dall’Associazione culturale Gillo Dorfles, fondata nel 2018 dagli eredi, il libro accompagna la mostra Gillo Dorfles. Ghiribizzi, ospitata negli spazi della Fondazione Cini di Venezia (25 novembre 2021 – 25 gennaio 2022), in cui sono esposti 21 disegni inediti, realizzati negli ultimi anni di vita dell’artista, accanto a un dipinto, Vitrol, e a due libri, il primo e l’ultimo pubblicati dall’autore.L’opera pittorica e grafica di Dorfles, dagli esordi nel 1930 fino agli ultimi lavori del 2018, anno della sua scomparsa, è tutta avvolta da un alone di luce metafisica e surreale che ci trasporta in un mondo arcano popolato da esseri con sembianze a volte zoomorfe, o da un connubio di forme vegetali, animali e umane che ci sorprendono per la loro forte presenza e per i loro sguardi enigmatici. Questa preziosa e puntuale pubblicazione pone in luce la peculiarità della poetica di Dorfles, rivelando, soprattutto attraverso il testo di Luigi Sansone, l’intimismo percettivo di sensazioni e intuizioni che egli immetteva nella realtà, da lui trasfigurata in colori e segni indagatori che penetrano a fondo in essa: un omaggio all’originale unicità di Gillo Dorfles. -
Pinacoteca civica di Como. Opere scelte
Nelle parole ""Pinacoteca civica"""" c'è un'alchimia: Pinacoteca rimanda a un luogo destinato a proteggere e custodire opere, mentre civica esprime l'appartenenza di questo patrimonio alla civitas.Il volume raccoglie una selezione di opere conservate presso la Pinacoteca di Como, relative a un ampio arco cronologico: accanto ai materiali medievali delle chiese del territorio compaiono i ritratti degli uomini illustri della raccolta di Paolo Giovio (1483-1552); dalle opere provenienti dagli edifici religiosi soppressi si passa ai tesori del collezionismo, per approdare alle avanguardie storiche con il Futurismo di Antonio Sant'Elia, il Razionalismo di Terragni e l'Astrattismo comasco, fino al contemporaneo."" -
Pinacoteca civica di Como. Selected works
Nelle parole ""Pinacoteca civica"""" c'è un'alchimia: Pinacoteca rimanda a un luogo destinato a proteggere e custodire opere, mentre civica esprime l'appartenenza di questo patrimonio alla civitas. Il volume raccoglie una selezione di opere conservate presso la Pinacoteca di Como, relative a un ampio arco cronologico: accanto ai materiali medievali delle chiese del territorio compaiono i ritratti degli uomini illustri della raccolta di Paolo Giovio (1483-1552); dalle opere provenienti dagli edifici religiosi soppressi si passa ai tesori del collezionismo, per approdare alle avanguardie storiche con il Futurismo di Antonio Sant'Elia, il Razionalismo di Terragni e l'Astrattismo comasco, fino al contemporaneo. Edizione in lingua inglese, traduzione di Roberta Butti, Globostudio."" -
Antonio Canova e Bologna. Alle origini della Pinacoteca. Ediz. illustrata
Il volume accompagna la mostra omonima (4 dicembre 2021 - 20 febbraio 2022) promossa dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna in sinergia con l'Accademia di Belle Arti e dedicata ai rapporti tra Antonio Canova e la città di Bologna. La mostra e il libro restituiscono le visite che l'artista dedicò alla città, nonché le relazioni con le istituzioni cittadine, sino all'attività diplomatica a seguito della quale Canova riuscì a ottenere il rientro nel 1815 di buona parte dei capolavori requisiti dai commissari di Napoleone, oggi nucleo sostanziale e prezioso della Pinacoteca bolognese. Il racconto si dipana attraverso tre principali nuclei tematici: la presenza di Canova nel contesto cittadino nell'autunno del 1779, il suo impegno presso l'Accademia di Belle Arti, maturato nel corso di oltre trent'anni, fra l'ultimo decennio del Settecento e la morte dell'artista e, infine, le restituzioni delle opere d'arte partite per la Francia in occasione delle spoliazioni napoleoniche. Completa la pubblicazione una breve antologia documentaria con il carteggio, in parte inedito, intercorso tra Canova e le istituzioni accademiche e altre personalità bolognesi. -
I Farnese. Architettura, arte e potere. Ediz. a colori
In occasione della mostra ""I Farnese. Architettura, Arte, Potere"""" (Parma, Complesso Monumentale della Pilotta, 18 marzo - 31 luglio 2022) Electa pubblica un catalogo che rispecchia, per numero di contributi e imponenza dell'apparato iconografico, la monumentalità della mostra. Una selezione di quasi 300 immagini tra le opere esposte - provenienti da collezioni pubbliche e private, italiane ed europee - illustra quelle che erano un tempo l'antica quadreria farnesiana, in cui erano custoditi i cento dipinti più importanti della collezione, con capolavori di Raffaello, Tiziano, Carracci, Correggio ed El Greco, e la celebre Wunderkammer, che, con i suoi eccezionali oggetti in oro, argento, ambra, cristallo di rocca e pietre dure, torna a rivivere negli spazi della Pilotta. Ampio spazio è dato anche alle imprese delle grandi fabbriche architettoniche e di urbanistica e allo sviluppo del territorio, con particolare riferimento ai principali interventi commissionati ad architetti del calibro di Vignola, Antonio da Sangallo il Giovane, Baldassarre Peruzzi e Michelangelo. Il volume, curato da Simone Verde, include inoltre 33 testi di 26 tra storici dell'arte e dell'architettura, professori, archeologi ed esperti di Casa Farnese . Contributi critici che, rimescolando un po' le carte rispetto all'andamento del percorso espositivo, ricostruiscono il contesto artistico, storico, politico di due secoli di una dinastia """"all'italiana"""", dando forma a un grande racconto che spazia dalla committenza farnesiana agli incarichi e ai consulenti di corte, dalle forme del mecenatismo e i suoi protagonisti alla nascita delle grandi collezioni di pittura, antichità, numismatica, armature, glittica ed exotica, senza dimenticare il Teatro Farnese, opera-simbolo, testimonianza dell'intero progetto dinastico."" -
La cultura batte il tempo. Il progetto Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21
Il volume raccoglie le ragioni e le iniziative del progetto Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21. Sono raccontati, attraverso le azioni concrete degli ultimi quattro anni di vita culturale della città, i modi e le pratiche attraverso cui un sistema di istituzioni, enti culturali, associazioni e imprese private ha impostato un nuovo metodo di lavoro comune destinato a durare nel tempo e che ha permesso al progetto Parma 2020+21 di acquisire il successo che tutti gli riconoscono. Parma 2020+21 ha cercato di investire in servizi e infrastrutture che potessero rimanere in eredità perenne alla città. Nei capitoli sono illustrati i risultati di questi investimenti, di ciò che non c'era ed ora c'è: dal digitale al rapporto pubblico-privato, e, infine, alla Camera di San Paolo, ora in gestione al Comune grazie a Parma 2020+21. La nuova identità visiva di Parma 2020+21, che resterà in eredità al territorio come brand collettivo, è frutto della proficua collaborazione con Eden Spiekermann, agenzia internazionale specializzata in brand identity di città, e il suo fondatore Erik Spiekermann, uno dei più noti graphic designer e disegnatore di caratteri tipografici al mondo, che ha dedicato la sua esperienza e il suo background a Parma, consegnando alla città un'identità visiva dal carattere cosmopolita. La comunicazione del progetto è stata affidata alle illustrazioni di Francesco Ciccolella capace di strutturare il messaggio, fissandolo nella memoria delle persone. Ciccolella è stato premiato dall'American Illustration and American Photography (AI-AP) come illustratore dell'anno nel 2017, 2018, 2019 e nel 2020 ha vinto il premio proprio con due illustrazioni della serie creata per Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21. -
Le acque degli dei. La Fontana d'Ercole nella Reggia di Venaria Renale. Ediz. illustrata
Il volume racconta, con un'apposita campagna fotografica e l'apporto di specifiche tavole di disegno e rilievo, la storia evolutiva della Fontana d'Ercole nella Reggia di Venaria Reale, della sua metamorfosi nel tempo, della sua singolare diaspora e la genesi del suo restauro. La Reggia di Venaria Reale, gigantesca residenza venatoria edificata tra Seicento e Settecento alle porte di Torino, era uno dei simboli di Torino città capitale nel mondo e aveva tra le sue eccellenze architettoniche la grandiosa Fontana dell'Ercole. Nella lunga storia evolutiva del monumento si avvicendarono i principali architetti al servizio della Corte Sabauda, da Amedeo di Castellamonte a Filippo Juvarra. Un sontuoso teatro d'acque; un monumentale complesso architettonico composto da decine di fontane, centinaia di statue, giochi e scherzi d'acqua nascosti, il tutto inserito in un complesso di grotte artificiali, terrazze e scalinate. Al centro, la vasca principale, con la statua dell'Ercole colosso nell'atto di abbattere l'Idra, abbracciata da due rampe di scale a collo d'oca, a loro volta costeggiate da maniche laterali a portici, che conducevano a due padiglioni di testa dall'aspetto fiabesco, preziosamente decorati con affreschi, mosaici e migliaia di conchiglie. Il grande ninfeo - con la statua di Nettuno tirato da un cocchio di cavalli marmorei, con i suoi preziosi ornamenti, i meccanismi idraulici e l'imponente facciata marmorea sorretta da colossali statue di telamoni - rappresentava il fulcro della composizione e si ispirava ai ninfei del Rinascimento fiorentino e romano e alle analoghe monumentali realizzazioni di Fontainebleau e Versailles. A metà del XVIII secolo la grande fontana viene progressivamente abbandonata: nel 1750 le murature superstiti sono demolite, le sculture disperse e la struttura completamente interrata: il destino pare riproporre quello singolare della Domus Aurea di Nerone. Dopo secoli di oblio, una serie di indagini archeologiche, condotte nei giardini nella Reggia, ha permesso di individuare i resti del teatro d'acque, riportati recentemente alla luce. A partire dal 2015, il complesso archeologico è stato oggetto di un radicale e innovativo intervento di restauro e riqualificazione, documentato in queste pagine. Il riscontro puntuale di tutte le fonti archivistiche e le nuove scoperte documentarie gettano una luce inedita sulla polifonica cultura dell'architettura e dell'arte figurativa nel secolo d'oro del Barocco. -
I segni del paesaggio. La via Appia e i castelli della Campania
Il volume nasce dal progetto di due mostre permanenti allestite nel Museo archeologico dell'antica Capua a Santa Maria Capua Vetere e nel Castel Sant'Elmo a Napoli. La prima è dedicata al tratto casertano della via Appia - la regina viarum che, in Campania, si estende per ben 196 km rispetto ai circa 600 totali - e alle sue memorie, materiali e locali, che la rendono un vero e proprio museo a cielo aperto; la seconda esposizione s'incentra sulla disamina delle vicende costruttive dell'importante fortezza partenopea, fondata dagli angioini sulla cima della collina di Sant'Erasmo ma fatta ricostruire due secoli dopo, al tempo del viceré don Pedro de Toledo, da Pedro Luis Escrivá, architetto di Carlo V. Pagine dense di voci e interventi scientifici puntuali, accompagnate da album fotografici, permettono di seguire il percorso che porta dall'Appia antica alla nascita dei castelli che punteggiano la Campania, infine rappresentati da Castel Sant'Elmo che domina il Golfo di Napoli, senza dimenticare i monasteri fondati in età medievale lungo quel tratto di strada. L'antico tracciato viario oggi è, infatti, strumento di promozione di nuovi modelli di fruizione culturale e di un'idea di turismo lento e green, che consente di valorizzare la rete dei castelli medievali presenti lungo il percorso, sollecitando le filiere economiche che operano nell'ambito del turismo culturale. Il volume si pone perciò anche come una sapiente guida per preparare un viaggio lungo questo tratto dell'Appia antica, denso di storie, monumenti e paesaggi. -
Unknown Unknowns. An introduction to mysteries. Saggi
Il volume è pubblicato in occasione della 23ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano (15 luglio - 11 dicembre 2022). Intitolata Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries, è una manifestazione interdisciplinare mossa dall'ambizione di rispondere a una serie di domande su quello che ancora ""non sappiamo di non sapere"""" in diversi ambiti: dall'universo più lontano alla materia oscura, dal fondo degli oceani all'origine della nostra coscienza. Un'esperienza plurale che, coinvolgendo designer, architetti, artisti, ricercatori darà la possibilità di rovesciare le nostre convinzioni. L'Esposizione è accompagnata da due pubblicazioni, rispettivamente i Saggi e il Catalogo (entrambi con progetto grafico dello studio 2x4 di New York), proposte come il prolungamento del gesto curatoriale, come una mostra """"nella"""" e """"oltre"""" la mostra. Il presente volume è dedicato ai saggi. Introdotto da Stefano Boeri ed Emanuele Coccia, raccoglie svariati contributi teorici, a firma di autori internazionali - Elie Ayache, Michel Cassé, Manuele Fior, Helen Hester, Vladan Joler, Eben Kirksey, Chiara Marletto, Sarah Mineko Ichioka, Emanuele Quinz, Michele Spanò, Riccardo Venturi - professionisti, esperti, studiosi, ricercatori provenienti da diversi campi del sapere. I saggi presentano i fenomeni contemporanei attraverso letture differenti - filosofico-politiche, creative, scientifico-biologiche, economiche, statistiche - nell'intento di restituire il portato critico che anima l'Esposizione Internazionale. Questo primo volume vuole innescare un dibattito sugli """"unknown unknonws"""" che ci circondano."" -
Unknown Unknowns. An introduction to mysteries. Mostre. Ediz. illustrata
Il volume è il catalogo della 23ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano (15 luglio - 11 dicembre 2022), intitolata Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries. L'esposizione è interdisciplinare ed è mossa dall'ambizione di rispondere a una serie di domande su quello che ancora ""non sappiamo di non sapere"""" in diversi ambiti: dall'universo più lontano alla materia oscura, dal fondo degli oceani all'origine della nostra coscienza. Un'esperienza plurale che, coinvolgendo designer, architetti, artisti, ricercatori darà la possibilità di rovesciare le nostre convinzioni. La manifestazione è accompagnata da due pubblicazioni, il catalogo e un volume di saggi (entrambi con progetto grafico dello studio 2x4 di New York), proposte come il prolungamento del gesto curatoriale, come una mostra """"nella"""" e """"oltre"""" la mostra. Il catalogo, che è riconducibile al formato editoriale dei cataloghi storici delle Triennali, presenta le opere e i progetti che vanno a comporre la costellazione di mostre e installazioni che sarà la 23ª Esposizione Internazionale: la mostra tematica, curata da Ersilia Vaudo, le due grandi mostre Mondo Reale e La Tradizione del Nuovo, le partecipazioni internazionali e una serie di installazioni e progetti che invitano a confrontarsi con lo sconosciuto. La duplice proposta editoriale fornisce al visitatore della mostra una guida e uno strumento prezioso per orientarsi e comprendere tutta la complessità che caratterizza l'epoca in cui viviamo."" -
Unknown Unknowns. An introduction to mysteries. Essays
Il volume è pubblicato in occasione della 23ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano (15 luglio - 11 dicembre 2022). Intitolata Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries, è una manifestazione interdisciplinare mossa dall'ambizione di rispondere a una serie di domande su quello che ancora ""non sappiamo di non sapere"""" in diversi ambiti: dall'universo più lontano alla materia oscura, dal fondo degli oceani all'origine della nostra coscienza. Un'esperienza plurale che, coinvolgendo designer, architetti, artisti, ricercatori darà la possibilità di rovesciare le nostre convinzioni. L'Esposizione è accompagnata da due pubblicazioni, rispettivamente i Saggi e il Catalogo (entrambi con progetto grafico dello studio 2x4 di New York), proposte come il prolungamento del gesto curatoriale, come una mostra """"nella"""" e """"oltre"""" la mostra. Il presente volume è dedicato ai saggi. Introdotto da Stefano Boeri ed Emanuele Coccia, raccoglie svariati contributi teorici, a firma di autori internazionali - Elie Ayache, Michel Cassé, Manuele Fior, Helen Hester, Vladan Joler, Eben Kirksey, Chiara Marletto, Sarah Mineko Ichioka, Emanuele Quinz, Michele Spanò, Riccardo Venturi - professionisti, esperti, studiosi, ricercatori provenienti da diversi campi del sapere. I saggi presentano i fenomeni contemporanei attraverso letture differenti - filosofico-politiche, creative, scientifico-biologiche, economiche, statistiche - nell'intento di restituire il portato critico che anima l'Esposizione Internazionale. Questo primo volume vuole innescare un dibattito sugli """"unknown unknonws"""" che ci circondano. Edizione in inglese. Traduzioni di Adam Victor, Lauren Sunstein e Mark Eaton per Scriptum, Roma."" -
Unknown Unknowns. An introduction to mysteries. Exhibitions. Ediz. illustrata
Il volume è il catalogo della 23ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano (15 luglio - 11 dicembre 2022), intitolata Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries. L'esposizione è interdisciplinare ed è mossa dall'ambizione di rispondere a una serie di domande su quello che ancora ""non sappiamo di non sapere"""" in diversi ambiti: dall'universo più lontano alla materia oscura, dal fondo degli oceani all'origine della nostra coscienza. Un'esperienza plurale che, coinvolgendo designer, architetti, artisti, ricercatori darà la possibilità di rovesciare le nostre convinzioni. La manifestazione è accompagnata da due pubblicazioni, il catalogo e un volume di saggi (entrambi con progetto grafico dello studio 2x4 di New York), proposte come il prolungamento del gesto curatoriale, come una mostra """"nella"""" e """"oltre"""" la mostra. Il catalogo, che è riconducibile al formato editoriale dei cataloghi storici delle Triennali, presenta le opere e i progetti che vanno a comporre la costellazione di mostre e installazioni che sarà la 23ª Esposizione Internazionale: la mostra tematica, curata da Ersilia Vaudo, le due grandi mostre Mondo Reale e La Tradizione del Nuovo, le partecipazioni internazionali e una serie di installazioni e progetti che invitano a confrontarsi con lo sconosciuto. La duplice proposta editoriale fornisce al visitatore della mostra una guida e uno strumento prezioso per orientarsi e comprendere tutta la complessità che caratterizza l'epoca in cui viviamo."" -
Nel libro rosso di Tà. La vita di Wanda Ferragamo
Moglie, madre di sei figli, vedova precoce e grande imprenditrice. Abile e determinata, fedele al sogno di suo marito Salvatore per tutta la vita, Wanda Ferragamo è oggi riconosciuta e celebrata; ma la sua parabola, sommessa eppure decisiva, imponeva che di lei si dicesse di più. Occorreva che uno sguardo si posasse sulla sua vita più intima, così da svelare i punti cardinali di un percorso solo apparentemente lineare, illuminando, in modo al tempo stesso discreto, affettuoso e documentato, la vicenda umana di una donna intensa, nutrita di principi e di passioni. Occorreva che gli occhi di una nipote si posassero sul suo destino e lo rivelassero, per quanto possibile, nel paziente tentativo di inanellare, in maniera più emotiva che cronologica e storica, ricordi, aneddoti, episodi: l'infanzia a Bonito, la giovinezza fiorentina con il marito e i figli, gli anni della guerra, la decisione di assumere, in un'epoca ancora ostile alle donne, la direzione dell'azienda dopo la morte del marito, il successo internazionale, il lungo rapporto con il mondo del cinema, le amicizie, la fede. Quel racconto ora esiste, scritto da una nipote attraverso le innumerevoli lettere della straordinaria nonna che per lei e i tanti cugini era semplicemente Tà, con le poche informazioni edite e le molte inedite e sorprendenti su una delle protagoniste della storia imprenditoriale italiana.