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Lava Jato. La vera storia dell'inchiesta che ha fatto tremare il Brasile
Il 17 marzo 2014 la Policia Federal di Curitiba compie la prima operazione contro un gruppo di trafficanti di droga che si occupavano di trasferire illecitamente denaro all'estero. Lava Jato è la più grande inchiesta contro la corruzione del continente sudamericano. Un'indagine che in poco più di due anni ha coinvolto oltre 500 persone, appartenenti al fior fiore della classe dirigente verdeoro. Politici, parlamentari, alti funzionari, banchieri e anche due ex Presidenti della Repubblica. Una Tangentopoli capace di far capitolare il governo più progressista che il Brasile ha mai avuto e di portare al potere il Presidente più conservatore dell'intera storia democratica latinoamericana. Con una narrazione diaristica l'autore ricostruisce l'evoluzione dell'inchiesta Lava Jato, soffermandosi su tutti i punti rimasti ancora oggi in chiaroscuro. -
Quale mondo quali futuri. Appunti, giochi e attività di simulazione e progettazione. Ediz. per la scuola
Il libro è nato da riflessioni ed esperienze del gruppo MCE Educazione alla pace, proseguite in percorsi di formazione e laboratori didattici per alunni, docenti, educatori e sostenitori dell’idea che futuri alternativi sono possibili e necessari. Così come è necessaria e realizzabile un’educazione attenta al Pianeta, agli esseri viventi, all’ecologia della mente, alla convivenza pacifica, con l’obiettivo di una vita dignitosa e giusta per tutti. Le indicazioni e le proposte concrete esposte nel libro sono orientate in questa direzione.rnGli appunti iniziali intendono essere di stimolo alla presa di coscienza del degrado ambientale, dei mutamenti climatici, della scomparsa di molte specie viventi, delle sperequazioni dei beni e delle risorse della Terra, delle trasmigrazioni di popoli e delle pandemie che rendono drammatico il presente e incerto il futuro.rnUn invito a guardare con responsabilità al futuro, per rendere possibile e realizzabile il benessere di tutti.rnUno strumento efficace e organizzato dedicato a docenti, educatori, operatori socioculturali, ambientalisti, ricercatori, giovani sensibili a questi temi.rnIl libro è composto di un ricco repertorio di oltre 70 giochi, attività e simulazioni organizzate per obiettivi, temi, materiali occorrenti, istruzioni per insegnanti ed educatori, da proporre a bambini e ragazzi a partire dai 6/7 anni. Alcune attività sono proponibili anche alla scuola secondaria.rnLe schede-proposta possono essere utilizzate anche per lezioni di educazione civica – in linea con le Indicazioni nazionali. -
Un calice e un pane di fuoco. Liturgia ed eucaristia della Chiesa
«L’uomo cristiano non è, come abitualmente si dice, l’uomo religioso, ma l’uomo ecclesiale e, nella sua essenza, eucaristico. L’amore sprigiona grazia e gratitudine, e ciò vale oltremodo nell’eucaristia. Esso è l’eros non passionale, l’“amore che vola”, che è davvero bello e che sempre, in letizia e in ringraziamento, si sacrifica e si dona agli altri. L’uomo eucaristico è l’uomo pieno di grazia e di carisma, l’uomo della libertà dei perfetti, ossia dell’amore, colui che glorifica “Dio nel suo corpo e nel suo spirito, che sono di Dio” (cf. 1Cor 6, 20). La nozione di rendimento di grazie è un contenuto essenziale dell’antropologia ortodossa, dell’ethos dell’uomo ortodosso, dell’uomo nella sua compiutezza, sanità, totalità, di colui che abbraccia tutti gli uomini e l’intera creazione. L’atteggiamento eucaristico di vita è possibile perché per grazia di Dio siamo ciò che siamo, perché la vita stessa è un dono o un beneficio inestimabile e mai, come oggi si intende, un diritto o un’impresa umana. Antonio il Grande ci ammonisce: “Una volta che la malizia è stata allontanata dall’uomo, il rendimento di grazie (l’eucaristia), anche da solo, piace a Dio più di ogni prezioso sacrificio”». -
Dal corpo neutro al cyborg postumano. Riflessioni critiche all'ideologia gender
Cosa significa rivendicare il diritto all'identità di genere? Non si potrebbe semplicemente rivendicare di non discriminare le persone transessuali e transgender? Quali sono le conseguenze dell'introdurre il concetto di identità di genere e dell'autocertificazione di genere? Quali sono le conseguenze di affermare che il sesso è assegnato alla nascita? A livello internazionale stiamo assistendo a una saturazione mediatica delle rivendicazioni transfemministe ed LGBTQ+, ma è davvero una questione di diritti per una piccola parte della popolazione o c'è un'agenda più ampia e più profonda? L'agenda dei diritti LGBTQ+ è una forza potente, i suoi sostenitori sono ai vertici del Big Business, della Big Philanthropy e del Big Tech. Perché questo interesse dei padroni globali a tutelare i diritti di una minoranza della popolazione. Leggiamo proposte di legge che includono l'identità di genere, l'autocertificazione del sé e che ampliano l'accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita, in queste leggi la difesa dell'omolesbotransfobia diventa un pretesto per censurare ogni posizione dissidente e ogni critica all'agenda transfemminista transumanista gender neutral. -
Agli inizi del container. Il Lloyd triestino e le linee per l'Australia-At the origins of the marittime container. Lloyd triestino and the Australia route. Ediz. multilingue
Ma con la pura memoria delle persone non si scrive la storia, occorrono documenti scritti e questi non si trovavano o non erano facilmente accessibili. La situazione si è sbloccata solo dopo che si è riusciti a sapere che una delle compagnie superstiti di quel consorzio, la tedesca Hapag Lloyd, dispone di un archivio perfettamente organizzato e ben presidiato (...) Più avventuroso è stato il reperimento di contatti con esperti e storici in Australia, dove nel 2019 erano state organizzate delle manifestazioni importanti per ricordare il primo arrivo di una full container in un porto australiano. Era stato realizzato anche un film disponibile su Internet. Fallito il tentativo di passare dagli Istituti Italiani di Cultura, si è preso contatto direttamente con la casa di produzione del film e così abbiamo guadagnato la preziosissima collaborazione di Martin Orchard, al quale abbiamo fatto l'intervista pubblicata in queste pagine. -
Minima mirabilia. Il pensiero è biografia, lo stupore del mondo è il mio stupore
Minima mirabilia sarebbero quella piccola parte di tutte le cose esistenti che incontrano il soggetto e lo meravigliano; una piccola somma di esperienze, studi, letture, incontri, che determinano l'evolversi del pensiero e dunque la biografia mentale di ogni individuo. Quando è libero, cioè non provocato da una necessità, il pensiero non è solo un atto conoscitivo: è un atto ludico, espletato per il piacere profondamente connaturato in ognuno che deriva dalla manifestazione del sé. Lo stoicismo romano (Seneca, Marco Aurelio) riassumeva nella parola 'integritas' la qualità morale dell'individuo, alla quale dovevano partecipare, come mezzo e non come fine, le sue tre principali attitudini: l'uomo doveva essere o cercare di essere insieme ed equilibratamente faber, sapiens e ludens. Quindi, come si vede, neppure gli stoici rinunciavano al piacere. Quella del pensiero è dunque un'attività che del gioco conserva la curiosità, l'esplorazione, l'esercizio e il confronto, e delle altre due la tensione e almeno (come ho già detto) un tentativo di sistematicità. -
A scuola con Mario Lodi maestro della Costituzione
A cento anni dalla nascita di Mario Lodi questo libro intende offrire un'utile retrospettiva sull'opera del grande Maestro e vorrebbe contribuire a ravvivare il dibattito su alcuni temi fondamentali di ricerca del Movimento di Cooperazione Educativa temi oggi più che mai attuali su cui anche la ricerca accademica concentra la sua attenzione: un metodo naturale per l'apprendimento, il ruolo dell'arte e della creatività nella scuola, l'educazione all'autonomia e alla responsabilità, il riconoscimento del diritto di parola ad alunni e alunne, l'individuazione di ""strumenti"""" per l'educazione alla democrazia e alla cittadinanza. Alla base della proposta è l'utilizzo delle tecniche Freinet come mezzi per favorire nella classe l'attitudine alla ricerca, la comunicazione e la cooperazione, l'uso di materiali alternativi al libro di testo. Nella proposta educativa di Lodi ritroviamo inoltre riflessioni preziose su questioni molto attuali quali una valutazione formativa che sostituisca la misurazione numerica degli apprendimenti, l'efficacia del lavorare per """"temi"""" superando la frammentazione dei contenuti disciplinari, l'indagine sulla realtà e sul territorio, l'inclusione e il dialogo."" -
La costituzione materiale della Cina. Le ragioni storiche della crescita del capitalismo cinese fuori dall'economia-mondo finanziarizzata
In Cina i rapporti di produzione sono capitalisti e la produzione di plusvalore si basa su un intenso sfruttamento della forza lavoro, che ha scarsi spazi di resistenza. Il plusvalore è prodotto all'interno di un'area di accumulazione separata dall'economia-mondo, governata dal partito comunista il quale controlla i mezzi di produzione essenziali per lo sviluppo economico. A quest'area fluiscono i capitali finanziari provenienti dall'economia-mondo che contribuiscono alla crescita del paese. L'elemento distintivo del capitalismo cinese sta nel fatto che il capitale finanziario è al servizio dell'economia reale e questo consente una produzione di valore su scala allargata mentre nell'economia-mondo finanziarizzata i capitali produttivi sono tributari di quelli finanziari che distruggono valore. Il maggior sviluppo della produttività e la crescita costante della produzione di ricchezza in Cina dipendono da questo. Il partito comunista cinese ne trae legittimazione in quanto consente di progredire nel miglioramento delle condizioni di vita della popolazione in controtendenza con la generale crisi sociale del resto del mondo. Su questo si basa il socialismo con caratteristiche cinesi. -
Rocca di luce
Due giovani liceali, Noemi e Manuel, prossimi alla maturità, trascorrono serenamente le loro giornate lungo le stradine acciottolate di Cefalù, l’incantevole Borgo medioevale, incastonato nella Rocca, tra un mare cristallino dai colori cangianti, cieli azzurri e indimenticabili tramonti. Un fatto inquietante, all’improvviso, viene a sconvolgere le loro vite, e i loro progetti di futuro. Costretti dagli eventi a vivere quasi in fuga, cercano la loro strada per dare un senso alla loro precaria e incerta esistenza. Nel viaggio difficile della vita, sperimentano ogni giorno la forza cieca e pervasiva del male, ma anche la presenza silenziosa di tanti semi di speranza, destinati a rivitalizzare la società, mai come adesso attraversata da un profondo senso di smarrimento e di malessere che interpella le coscienze. È il bene silenzioso che porta l’acqua viva per irrigare i solchi della storia umana e si presenta con il volto di chi, come il vescovo Federico, ormai al termine del suo ministero, non si rassegna di fronte alla crisi di fede che sta riducendo tante persone a vivere “come se Dio non ci fosse”, mentre le chiese si svuotano, per essere utilizzate spesso come musei. -
Storie elisabettiane e altre storie
Questo volume raccoglie parte dell’ultima produzione di Miela Reina realizzata tra il 1970 e il 1971, che i curatori hanno voluto pubblicare nel cinquantenario della morte dell’artista. Miela Reina infatti scompare all’inizio del 1972, a soli 36 anni, lasciando un vuoto incolmabile non solo tra gli affetti di chi le voleva bene, ma anche all’interno di quel gruppo di persone che hanno lavorato o collaborato con lei in diversi momenti e situazioni. Questo gruppo di persone, tra le quali C. de Incontrera, E. Cogno, S. Bussotti, G. Dorfless, C. Isgrò e molti altri, è stato protagonista di un momento eccezionale della vita culturale non solo triestina e italiana, ma anche di altri paesi come ad esempio la Slovenia, la Croazia e l’Austria; un’esperienza che ha posto la città in contatto con le forze vive della cultura europea. In questo gruppo Miela Reina era la regina e la sua scomparsa ha coinciso con la fine di quella stagione magica. Queste ultime opere di Miela sono fumetti i cui protagonisti sono gli oggetti e i personaggi tipici della narratività dell’artista che, dalle scene delle performance teatrali-musicali ora si trasferiscono nello spazio bidimensionale della pagina. -
Permacrisis e tardo-capitalismo. Le polycrisis permanenti e irreversibili
Il tardo-capitalismo funziona grazie alla permacrisis o, meglio, ne è forse la causa prima, la ragion d'essere per cui può sempre risorgere dalle proprie ceneri, cambiando ogni volta completamente assetto. Dall'economia della pura produzione automatizzata dell'Ottocento, siamo arrivati all'economia puramente finanziaria e smaterializzata oppure a quella digitale, per finire con il vestimento green di ogni attività economica, per cui non è importante come avvenga la produzione di energia, ma l'importante per la coscienza è che l'autovettura sia elettrica. C'è una sorta di compartecipazione e di tacito accordo tra l'uomo occidentale e un sistema economico il quale, sebbene palesemente lo stia portando verso l'estinzione, rimane accettabile ed esclusivo, privo di qualsiasi alternativa. Perché non ci rendiamo conto che il sistema tardo-capitalistico costituisce una fiction? E non comprendiamo la sua natura ipocrita e irridente, quando si ipotizzano riduzioni dell'emissione di gas serra in percentuali assolutamente inutili e soprattutto pianificate nell'arco di decenni? Non si tratta forse di una commedia tragico-comica di cui tutti noi siamo più o meno inconsapevolmente partecipi? -
Quid enim sum? Che cosa realmente sono? L'auspicata fine del genere umano
Cicerone si domanda: “Che cosa sono?”, non “Chi sono?”. Dopo 2080 anni, possiamo tentare di dare una risposta, considerando le acquisizioni di genetica, neurobiologia, studio dell’evoluzione. Il risultato è che Cicerone aveva ragione nel domandarsi cosa, e non chi, sono. Tutti gli animali nascono sapendo qualcosa, ma sapiens è stato portato dalla sua evoluzione ad imparare troppo. Ne è risultato un processo sbilanciato, la sua mente è diventata eccessiva, priva di armonia con il corpo che la ospita.rnrnSapiens ha imboccato il sentiero evolutivo nel quale si specializza soprattutto la mente. Il che ci porta a fare con piacere quello che chiamiamo scienza, a fabbricare protesi e potenziare il corpo secondo un procedimento che non ha meccanismi di moderazione: oggetti che all’inizio estendevano la portata del braccio sono ora diventate bombe atomiche. Il processo è sempre più vorticosamente complesso, ci ha alla fine portato a concepire computer che estendono la portata del cervello.rnrnDi questo processo evolutivo non abbiamo alcun controllo. La forma di istinto che chiamiamo “scienza” è la ragione intrinseca della fine prossima ventura della nostra specie. I tempi di questa nostra evoluzione solo mentale non sono in accordo con la evoluzione della realtà fisica del mondo che ci ospita, che ha i suoi. Un dettagliato Case Report su come funziona la memoria conferma questa conclusione. -
Peccati di gioventù
«Quindici racconti(ni). L’ultimo è composto di sei variazioni su un tema: stili diversi, come si può dire dei quattordici precedenti. Quadri di vita, fra umorismo, sperimentalismo, esistenzialismo, tremori post-adolescenziali. Nella Premessa, la bugia dell’amico tornato da oltremare rivela la verità che si tratta di miei scritti di più di mezzo secolo fa. Dopo di allora, abbandonata la letteratura per ragioni variamente consce e traumatiche, ho scritto solo lavori scientifici (economia e sociologia). Spero che la particolarità del caso giustifichi quest’accenno alla storia, dei racconti e mia.» -
Incontri con un monaco del monte Athos
Quindici testi dell’archimandrita Basilio. Conferenze, in origine, o articoli. Che, raccolti in un volume, ci permettono di intravedere – sono feritoie – l’anima dell’Athos (le lotte e le lacrime, i palpiti, i pensieri, i santi amati, gli autori più cari…). E rappresentano quindi una guida possibile per chi voglia addentrarsi in profondità nella Santa Montagna. Non trattano, generalmente, di storia, di arte, di cultura athonite. Non trattano di ciò che nell’Athos è visibile. Ma aprono davanti ai nostri occhi ciò che lì non si vede né si può vedere. Ciò che ha creato, innerva, anima quella storia, quell’arte, quella cultura. E ciò che lì non si vede né si può vedere ha un nome soltanto: Amore. Un eros folle per Colui che nutre un folle eros per l’uomo. «La nostra religione è amore, è eros, è entusiasmo, è follia, è brama del divino», confessa un monaco e santo athonita, Porfirio, citato da Basilio. Una guida all’Athos “interno”, “invisibile”, questo libro. Che diventa una guida, semplicemente, a Cristo. Perché l’Athos vive di Cristo – che è tutta la sua anima –. E ricorda mutamente a ogni uomo che Cristo, e solo Cristo, è il tutto dell’uomo. -
Apocalisse. L'inizio e la fine della modernità
L'Apocalisse è un testo fondamentale della civiltà occidentale. Apocalisse è un termine del linguaggio comune che indica una catastrofe sia storica che naturale. La Modernità è nata da un'apocalisse: la Conquista dell'America, cioè dall'Olocausto di decine di milioni di esseri umani compiuto in nome del Dio dell'Apocalisse. Da quella apocalisse iniziale si è sviluppata una forma di civilizzazione che ha forgiato l'economia, la società, la natura dell'intero pianeta. È nata anche una forma di dominio sugli esseri umani e sulla natura che sta portando l'intero pianeta alla sua distruzione, a una nuova apocalisse. Gli intellettuali eurocentrici hanno avuto scarsa coscienza di quell'apocalisse iniziale e non sanno come affrontare l'apocalisse prossima ventura. -
Choc. Scotimento del senso e problematicità
Che cosa significa Choc? Cosa succede quando un evento scuote improvvisamente l'ovvietà irriflessa del vivere quotidiano? Come rispondere a ciò che inquieta il complesso ordinario e consolidato delle pratiche umane? Al termine choc si è fatto frequentemente ricorso per descrivere la reazione più comune allo sconvolgimento provocato dalla pandemia di coronavirus che ha segnato in modo indelebile le nostre esistenze. Choc rimanda, però, anche all'esperienza filosofica originaria che interpella radicalmente il nostro rapporto al reale, svelandone la problematicità. L'intento di questo breve scritto è quello di ripercorrere quel peculiare senso di choc in un confronto serrato con il pensiero di Jan Patocka, filosofo boemo che ci ha lasciato pagine indelebili e testimonianza concreta di cosa significhi far fronte a ogni esperienza profonda di scotimento. -
Cura. Salute, psicologia e moralità di una relazione
"Cura"""" si dice in molti modi: filosofico, psicologico, genitoriale, educativo, professionale. Il volume sviluppa soprattutto la nozione di cura in direzione del benessere psicofisico dell'individuo. Ogni tipo di cura ha sempre, un carattere relazionale, è istituisce un rapporto interpersonale fondato sull'empatia, la comprensione, l'ascolto, i valori morali (dedizione, affetto, onestà, fiducia). Si criticano poi talune procedure pseudoscientifiche messe in campo dalle industrie farmaceutiche tese a mercificare la nostra salute a favore del profitto, e si criticano talune gestioni della recente pandemia." -
Dis-obbedienza. Il fascino narcisistico del complottismo
"Il tuo silenzio, il loro consenso"""". È lo slogan scandito in quelle piazze che a dispetto di ogni precauzione e norma tornano in questi giorni a riempirsi inneggiando al complotto sanitario mondiale. La ricerca di spiegazioni alternative rispetto alla versione ufficialmente diffusa dal mainstream istituzionale e mediatico non declina certo una evidenza culturale della contemporaneità. A partire dal ventunesimo secolo, tuttavia, la singolare sequenza di eventi catastrofici di matrice terrorista, finanziaria e pandemica ha alimentato un alveo inesorabile quanto fecondo per il racconto di narrazioni cospirazionistiche. Il protagonismo mediatico offerto dalla rete ha finito, poi, con esaltare questa narcisistica avventura mitopoietica, volta a colmare il vuoto di ignoranza e il senso di impotenza verso quella complessità sociale che la globalizzazione sembra voler imporre. Il lato oscuro della storia, per usare un significativo titolo di un'opera di Daniel Pipes, verrebbe così svelato dalla disobbedienza culturale posta in essere da quei pochi che resistono a quella vecchia, forse persino aliena, oligarchia dominante." -
Distanza. Rapporti in lontananza e cura della prossimità
Se c'è una parola che ha dominato e domina in questo annus horribilis della pandemia è distanza. La ininterrotta raccomandazione degli scienziati durante e dopo il lockdown è tenere la distanza nei rapporti sociali ed interpersonali, stare a distanza dall'altro e dal prossimo, creare distanza in spazi abitativi ed urbani per difendersi dalla minaccia del contagio. Diceva Elias Canetti che nulla l'uomo teme di più che essere toccato dall'ignoto. In un'epoca in cui il contatto nelle sue molteplici forme regna sovrano e modella una socialità fatta di interconnessioni permanenti, la distanza come assenza e paura di essere toccati sembra prefigurare viceversa una socialità vuota. La signoria del Covid-19 impone la distanza come una nuova figura di relazione umana che mette in crisi parametri e categorie familiari. Ma non stiamo anche scontando la nostra distanza assoluta dalla natura che manipolata e aggredita ha voluto vendicarsi impartendo agli umani una lezione di sradicamento e di dis-umanizzazione? E se l'essere distanti fosse la vera dislocazione per ripristinare l'armonico equilibrio tra gli umani nonché tra questi e la natura? -
Ferita. L'occhio che guarda verso dentro e verso fuori
La tesi sviluppata nel libro è che alla ferita può essere riconosciuto un profilo, a tutti gli effetti, fisiognomico. Funge da vero e proprio organo non solo recettivo, come un occhio che vede o un orecchio che ascolta, ma anche espressivo, come una bocca da cui viene lanciato un messaggio. Dispone, inoltre, di una memoria, nonché è il luogo dove si raccoglie e respira un'anima. Di grande importanza è, allora, entrare in un contatto empatico con essa, in quanto solo per questa via è possibile guadagnare la soglia di una più piena maturità affettiva, nonché far proprio il gesto della carità e del perdono, intercettando ed amando, attraverso la propria ferita, anche la fragilità e la ferita traumatica dell'altro.