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Primo piano sul cadavere
Primo piano sul cadavere, finora inedito in Italia, mette in scena la primissima indagine di quello che diventerà il detective più geniale di Parigi: gli affezionati potranno trovare un Burma alle prime armi e i nuovi lettori avranno un’ottima occasione per imparare a conoscere un protagonista inconfondibile del noir europeo.rnrn«Malet è, giustamente, ritenuto fra le voci più alte del noir francese». - Giancarlo De Cataldornrn«Se non ci fossero i soliti, pigri confronti con cui vedersela – un giallista migliore di Simenon, l’adattamento francese di Chandler –, gusteremmo in pieno ogni pubblicazione di Léo Malet come l’irrompere dell’anticonformismo, schietto e irritante, su una scena dominata dai canoni della correttezza. A maggior ragione nel caso di un inedito». - Roberto Iasoni, «Corriere della Sera»rnCosa ci fa Nestor Burma in uno studio cinematografico, tra le mani di un truccatore russo che riesce a rendere il suo volto irriconoscibile? Sta lavorando, naturalmente: ha bisogno di celare la sua identità per poter sorvegliare e proteggere il suo cliente del momento, il noto attore Favereau, che ha ricevuto misteriose minacce di morte. Burma sospetta che la star del cinema abbia abusato fin troppo del suo fascino di tombeur de femmes, inimicandosi il padre di una ragazza sedotta e poi abbandonata, morta nel tentativo di abortire. Ma il nostro non avrà il tempo di verificare le sue intuizioni, perché l’attore muore improvvisamente sotto i suoi occhi. Il lavoro di sorveglianza, per cui Burma era stato assoldato, è stato interrotto da cause di forza maggiore, ma il detective parigino non può certo abbandonare la missione senza aver fatto chiarezza: deve trovare l’assassino, in una caccia serrata tra le insidie del set cinematografico, dove ogni oggetto potrebbe trasformarsi nell’arma di un delitto. -
Nestor Burma e la bambola
Nestor Burma torna in libreria, pronto a riconquistare i lettori con l’irriverenza e l’umanità che lo contraddistinguono, espresse al loro meglio in questa nuova avventura, finora inedita in Italia. rn«Se non ci fossero i soliti, pigri confronti con cui vedersela – un giallista migliore di Simenon, l’adattamento francese di Chandler – gusteremmo in pieno ogni pubblicazione di Léo Malet come l’irrompere dell’anticonformismo, schietto e irritante, su una scena dominata dai canoni della correttezza. A maggior ragione nel caso di un inedito». - Roberto Iasoni, Corriere della serarnTempi duri per Nestor Burma: le casse dell’Agenzia Fiat Lux sono drammaticamente vuote e la pioggia primaverile rende Parigi sempre più cupa. Così, fiutata la possibilità di un mistero, il detective privato si reca di nascosto presso un’isolata villa di Boulogne, dove sarà l’involontario e sbigottito testimone di una strage, messa in atto da un losco individuo dal volto deturpato. La vittima, tale Mauffat, sembra essere a sua volta un personaggio poco raccomandabile: un ex medico radiato dall’ordine, che custodiva nella propria cassaforte mazzette di banconote e bottiglie di benzina... A complicare le cose si aggiunge il fatto che Mauffat venga anche considerato il responsabile della morte della giovanissima Yolande Bonamy, deceduta in seguito a un aborto mal praticato: ad accusare l’ex medico sono i nonni della ragazza, che, in mancanza di prove concrete, affideranno al protagonista il compito di incastrare l’assassino rimasto impunito. Ma come fare, ora che l’assassino stesso è stato a sua volta brutalmente assassinato? Ancora una volta toccherà a Nestor Burma risolvere l’intrigo, muovendosi tra sicari prezzolati, locali a luci rosse, chanteuses decadute e “bambole”, reali o sognate... E sarà proprio una “bambola” la chiave per decifrare il mistero. -
Company parade. Lo specchio nel buio. Vol. 1
Un romanzo intriso di amore in tutte le sue declinazioni:rnl’amore perduto, l’amore illecito, l’amore familiare, l’amore non corrisposto.rn«Si può non amare questo romanzo meraviglioso?» – Nadia Terranovarn«La felicità viene dalla capacità di sentire profondamente, di gioire semplicemente, di pensare liberamente, di rischiare la vita, se necessario»rnrnNel 1918 la giovane Hervey Russell si trasferisce a Londra lasciandosirnalle spalle il marito, ufficiale di terra dell’Air Force impiegato a Canterbury, e ilrnfiglio piccolo, che viene affidato alle cure di una nutrice. Hervey è forte ernvulnerabile al tempo stesso, a muoverla è la voglia di affermarsi, ma anche ilrndesiderio di dare al figlio le migliori condizioni di vita. Viene assunta comernassistente copywriter presso un’agenzia pubblicitaria, dove lavora per DavidrnRenn, solitario e disilluso veterano di guerra; ha due amici storici, Philip e T.S.,rndue ex soldati che hanno in mente di dare vita a un nuovo giornale; Philip èrninnamorato dell’amica mentre T.S. è sposato con Evelyn Lamb, direttrice erneditor del «London Review». Mentre scopre la vivace scena culturale londinese,rnpopolata da scrittori presuntuosi, intellettuali salottieri e spregiudicati uominirnd’affari, Hervey è tormentata dalle sue vicende sentimentali. Il rapporto con ilrnmarito Penn non è affatto semplice: Hervey non è più innamorata di lui e harnuna relazione con “l’americano”. Dal canto suo, anche Penn tradisce la moglierncon la giovane Len Hammond, e la scoperta da parte di Hervey della relazionerndel marito accresce i problemi nella coppia. Il mondo va avanti, ma la guerra harnlasciato un segno indelebile nelle vite di tutti e ognuno, guardandosi dentro,rnnon può fare a meno di scontrarsi con un grande buio. -
Amore a prima vista. Lo specchio nel buio. Vol. 2
Dopo Company Parade, Amore a prima vista è il secondo capitolo della trilogia Lo specchio nel buio, saga avvincente e raffinata che ci consegna il ritratto di una donna indimenticabile, delle sue battaglie e delle conquiste che hanno rivoluzionato le nostre vite.rnSono trascorsi sei anni dalla fine della Grande Guerra e Hervey Russell è ancora in lotta contro l’incertezza della sua esistenza, la potenza delle sue ambizioni e l’irrequietezza del suo spirito. Si è ormai conquistata una reputazione dignitosa nella società letteraria londinese, anche se il vero successo è ancora lontano, e si mantiene lavorando per la rivista della volubile e disinvolta Evelyn Lamb. La crisi con il marito è ormai totale, e quella sorta di responsabilità che Hervey sente per lui, il dovere di prendersi cura della parte più debole della coppia, costituisce l’ultimo filo che la tiene legata all’uomo. Ma è un filo che viene irrevocabilmente scosso, pronto a recidersi una volta per tutte, quando Hervey si innamora del cugino Nicholas Roxby, l’unico erede dei cantieri Garton appartenuti alla nonna. Hervey, che nel tempo si è fatta forte come un albero, non intende rinunciare a lui. Nella Londra del 1924, nel frattempo, si muove la varia umanità di individui ai quali la guerra ha inferto definitive menomazioni spirituali e materiali, a cominciare dagli amici di gioventù di Hervey, intrappolati in relazioni sentimentali che nascono minate dall’incapacità maschile di lasciarsi amare al di là di ogni convenzione, oppure alimentate dalle residue energie di una generazione giovane ma già decadente, quella che ha vissuto in prima persona la guerra. -
Mai guardarsi indietro. Lo specchio nel buio. Vol. 3
Dopo Company Parade e Amore a prima vista, con Mai guardarsi indietro si chiude la trilogia dello Specchio nel buio, la saga manifesto dell'emancipazione femminile, oggi più attuale che mai.«Si può non amare questo romanzo meraviglioso? Quando sarà finito tornerete alle prime righe della prefazione, in cui l’autrice dice che Company Parade è il primo romanzo di un ciclo, chiamato Lo specchio nel buio. Sarete tanto affamati della sua scrittura, delle sue storie, che quella di leggere altro di suo non vi sembrerà più una semplice dichiarazione, ma una luminosa e immancabile promessa» - Nadia Terranovarnrn«La contemporaneità di Storm Jameson è il modo di vedere le donne… tante donne, contraddittorie, libere, sensuali». - Alessandra Quattrocchi, «il Venerdì – la Repubblica»rnrn«Per quelle che non hanno il coraggio di chiedere un aumento. Per quelle che ogni giorno si barcamenano tra il lavoro e la vita familiare. Vi servirà a vedere da quale punto siamo partite». - Francesca Frediani, «D – la Repubblica»rnrn«L’incantevole romanzo di Storm Jameson è una lezione di stile. Freschi dialoghi, soavi malintesi sentimentali, serrati confronti letterari all’insegna di un nuovo modo di stare al mondo dopo gli sconquassi del primo conflitto mondiale». - Lisa Ginzburg, «Avvenire»Londra, 6 maggio 1926, il terzo giorno dello sciopero generale. Hervey Russell si è trasferita fuori città con il figlio Richard e il secondo marito, Nicholas Roxby. Presto dovrà recarsi in una clinica dove sarà operata: il dolore all'addome che la tormenta da otto anni è il sintomo di un tumore all'utero. Nonostante sia in pericolo di vita, Hervey non si dà per vinta; ha persuaso Marcel Cohen ad affidare la gestione di un grande negozio di antiquariato a Nicholas e collabora con passione con il comitato per lo sciopero insieme a David Renn e Henry Smith. A Londra si respira un'aria di cambiamento e di speranza, ma anche di instabilità: una settimana straziante, vista attraverso gli occhi delle donne e degli uomini mentre si muovono per quella città irreale. Incontriamo coloro che hanno dato tutto per lo sciopero e per la prospettiva di un mondo migliore; ma incontriamo anche coloro che hanno osteggiato lo scoppio di una rivoluzione con ogni arma a loro disposizione: potere, politica, denaro o forza bruta. Ci sono maestri e operai, fascisti e comunisti, politici e sindacalisti, mogli e amanti, artisti, scrittori e scienziati, tutti coinvolti nelle vite degli altri. Ma soprattutto seguiamo il filo della vita di Hervey Russell, travolta dai fermenti politici che la circondano, dalle difficoltà di un nuovo matrimonio, dalle sue speranze e paure per il futuro. La fine dello sciopero generale avviene in un clima di disincanto e rassegnazione; non c'è speranza per gli ultimi, per i diseredati, perché «tutti gli uomini sono malvagi, avidi e bugiardi». C'è un'unica luce in questa dilagante oscurità: la vita in sé, e l'amore di una madre per il figlio. -
Odissea veneziana
Un'odissea che racconta il travaglio del protagonista, moderno Ulisse, combattuto tra l'impulso inesauribile dell'uomo che pone se stesso al servizio della ""nuova scienza"""" e la passione che lo lega alle donne che ama.rnrn«La casa dove mi trasferii era nel bel mezzo del ghetto ebraico, al centro di Ortigia. Strade strette, case basse: i rumori della vita quotidiana mi tenevano compagnia, facendomi sentire di meno la solitudine alla quale non ero abituato dopo tanti soggiorni prolungati nelle taverne.rnrnPoco dopo la scoperta dell'America e alla vigilia della battaglia di Lepanto, un medico veneziano viaggia nel Mediterraneo per cercare, lontano dalla Repubblica di Venezia, una """"nuova nobiltà"""" e approdare a una """"nuova scienza"""". La galea della Serenissima sulla quale si è imbarcato viene attaccata in mare aperto dai pirati e il giovane medico dapprima cade prigioniero e in seguito viene ceduto come schiavo a una nave battente bandiera turca. Durante la traversata, il protagonista entra nelle grazie del pascià per un atto di coraggio che ne scongiura la morte e con lui giunge a Costantinopoli. Lì, ospite nel palazzo del nobile signore, divenuto bibliotecario e dedicandosi alla letteratura scientifica, presto si accorge della misteriosa scomparsa dell'ultimo volume dell'opera del medico Polibo di Kos, allievo di Ippocrate, un antico documento sulla cura della peste. Al seguito del pascià, il giovane medico si mette alla ricerca del manoscritto: dalla Costantinopoli dei sultani giungerà ad Alessandria, piagata dalla peste; da Stampalia, piccola isola rocciosa a largo della costa turca, sulla quale vivrà un'intensa e ambigua storia d'amore, raggiungerà la Sicilia e il ghetto nell'enigmatica Ortigia, dove si troverà avvolto nei misteri dell'alchimia. Durante il suo peregrinare, il giovane farà incontri inusuali, vivrà passioni intense, affronterà il flagello della peste, i lutti che ne conseguono, e si confronterà con le trame oscure dell'Inquisizione. Un'odissea che racconta il travaglio del protagonista, moderno Ulisse, combattuto tra l'impulso inesauribile dell'uomo che pone se stesso al servizio della """"nuova scienza"""" e la passione che lo lega alle donne che ama. A determinare la conclusione del suo viaggio contribuirà la tormentata scelta tra l'amore appassionato per la romantica Diotima e il fascino intellettuale per l'aristocratica siracusana Eleonora."" -
Avviso di chiamata
Il romanzo d’esordio di Delia Ephron, sorella della famosa Nora e insieme a lei autrice di film indimenticabili come C’è posta per te. rnrnEve Mozell è un’organizzatrice di eventi quarantaquattrenne che vive a Los Angeles. Quella da cui proviene è una famiglia di eccentrici artisti. Da tempo la madre ha lasciato il padre per un altro uomo e, ora che lui è divenuto anziano, tocca a lei farsene carico, insieme alle sue sorelle: la maggiore, Georgia, estrosa e brillante, è la direttrice di un’importante rivista e trasforma in moda qualsiasi cosa indossi o dica; la minore, Maddy, è un’attrice stralunata alle prese con una gravidanza imprevista e il conseguente licenziamento dalla soap opera in cui lavora. Il padre, con il suo alcolismo, i suoi episodi maniaco-depressivi, i suoi tentativi di suicidio e le sue assurde storie d’amore e di sesso, è un disastro. Ma Eve ha anche altri problemi: gli impegni lavorativi, le preoccupazioni per il figlio adolescente, l’angoscia per il proprio declino fisico. Per questo esistono le sorelle: nonostante le gelosie e le incomprensioni, basta alzare la cornetta del telefono per trovare un po’ di sollievo...rnLe carriere, gli amori e le rivalità di tre sorelle fra New York e Los Angeles: in Avviso di chiamata, romanzo che ha molto di autobiografico, l’autrice svela una serie di squisiti retroscena sulla famiglia Ephron, a partire dall’indimenticabile Nora. Da questo romanzo è stato tratto il film omonimo con Meg Ryan e Diane Keaton (anche regista). -
Diario 2000
Un nuovo libro, curioso e indispensabile, per avvicinarsi a una delle più grandi figure intellettuali del Novecento, un poeta che ha lasciato una traccia indelebile sulla scena culturale contemporanea.rnrnDopo Diario 1999, la Fazi Editore prosegue la pubblicazione dei diari di Valentino Zeichen, testi finora inediti, decisivi per capire la personalità del poeta. Con questo nuovo volume, si offre ai lettori il diario composto nel corso del 2000.rnAllo stesso anno proficuo risale Ogni cosa a ogni cosa ha detto addio, una delle opere più coraggiose e sorprendenti del poeta, alla cui genesi e lavorazione Zeichen fa spesso riferimento nelle sue note quotidiane del periodo.rnPer la concomitanza temporale che vede l’autore dividersi tra l’opera poetica e quella diaristica, la raccolta di poesie dedicata a Roma accompagna in questa edizione il prezioso corpus di scritti.rnNel diario, pensieri, brevi commenti, appunti e poesie si alternano a dettagliate descrizioni di serate mondane, presentazioni di libri, inaugurazioni di mostre e singolari curiosità riguardanti gli intellettuali e gli artisti, più o meno noti, che vivevano nella capitale a cavallo del Millennio.rnScritto all’inizio del ventunesimo secolo, Diario 2000 conferma agli occhi dei lettori l’incredibile capacità d’osservazione di Valentino Zeichen che, unita alla sua sagacia e a uno spirito critico vivace e libero da convenzioni, offre innumerevoli spunti di riflessione sulla vita, sull’arte e sull’inevitabile passare del tempo. -
Terminus Nord. Le nuove inchieste di Nestor Burma
Nestor Burma è ormai un personaggio di culto. Questo romanzo inaugura una serie a lui ispirata: un omaggio a Léo Malet da parte dei grandi autori del noir francese contemporaneo, che riscrivono le avventure del famoso detective in chiave odierna. rnrnrnIl Burma 2.0 è un quarantenne nella Parigi di oggi: mangia sushi e detesta i social, la sua agenzia si chiama Fiatlux.com ma ha ancora sede in rue des Petits-Champs, dove l’uomo, single, vive. Un Burma più romantico, ma mosso dalla stessa pulsione etica di una giustizia che non necessariamente collima con quella della legge e dei tribunali. Antirazzista, mantiene la sua inconfondibile vena anarchica. rnAll’interno della polizia c’è una corrente passata al lato oscuro, al comando di un anziano uomo di Stato con simpatie fasciste che sogna di instaurare un nuovo ordine antidemocratico in Francia. Insieme a un gruppo di malviventi, di cui fa parte il rumeno Moscovici, questi poliziotti corrotti sono coinvolti nella tratta di bambini stranieri, prevalentemente afgani, di cui si perdono le tracce a Parigi. La stessa sorte toccherà anche alla misteriosa fanciulla bionda che un vecchio amico di Nestor ha incontrato e aiutato innamorandosene perdutamente. Collaborando strettamente con la commissaria di polizia Faroux, Nestor Burma risolverà anche questo mistero, che non mancherà di appassionare tutti i suoi fan. -
La vendetta di Oreste. La nuova indagine del commissario Ponzetti
Proposto per il Premio Strega 2020 da Saverio Simonelli.In un giallo denso di indizi e interrogativi da sciogliere Ottavio Ponzetti darà finalmente voce al destino taciuto di un uomo, vittima di una tragedia collettiva, che per tutta la vita è rimasto legato a un passato lontano che lo ha persino privato del diritto alla memoria.rn«C’e` una Roma per turisti e c’e` la Roma che vive, quella vera. Il modo migliore per capirla e` seguire il commissario Ponzetti nelle sue passeggiate del corpo e dello spirito» - Marco Malvaldirn«Vien voglia di stringere la mano a Giovanni Ricciardi, e ringraziarlo per aver dato volto e fisionomia a un personaggio cosi`» - Marco Lodolirn«Roma sta a Ponzetti come Parigi a Maigret e New York a Nero Wolfe. Dopo la Sicilia di Montalbano, anche Roma ha trovato il suo eroe» - Antonia ArslanrnIl vecchio Oreste ha un segreto. Poco prima di morire, costretto in un letto d’ospedale, chiede di poter parlare con un amico di famiglia, il commissario Ponzetti. Ma è troppo tardi, e così l’uomo porta via con sé un’oscura verità. Dieci anni dopo, Marco, il figlio di Oreste, invita Ponzetti nell’appartamento dei suoi genitori per mostrargli gli oggetti che ha rinvenuto in una cassaforte e di cui nessuno era al corrente: una pistola risalente alla seconda guerra mondiale e una lettera indirizzata a un misterioso Ulisse da parte di una donna. La scoperta, insieme ad altri dettagli, getta un’ombra sul passato di Oreste, esule istriano giunto a Roma nel 1954, in fuga dalle terre passate alla Jugoslavia all’indomani della guerra e da un clima di intimidazione e violenza.rnDa qui parte l’indagine non ufficiale di Ponzetti, che si svolgerà tra Roma, Trieste e la Slovenia, intorno all’enigmatica storia di Oreste: un caso in cui, come sempre, vengono coinvolti il fidato ispettore Iannotta e i familiari del commissario. Una storia che porterà tutti a confrontarsi con il dramma, a lungo taciuto, dell’esodo istriano e dei profughi giuliano-dalmati.rnIn un giallo denso di indizi e interrogativi da sciogliere, a metà tra l’indagine poliziesca e la ricostruzione storica, Ottavio Ponzetti darà finalmente voce al destino taciuto di un uomo, vittima di una tragedia collettiva, che per tutta la vita è rimasto legato a un passato lontano che lo ha persino privato del diritto alla memoria. -
L' arma segreta della Francia in Africa. Una storia del franco CFA
In questo libro, la giornalista francese Fanny Pigeaud e l'economista senegalese Ndongo Samba Sylla gettano per la prima volta luce, con un linguaggio semplice e accessibile, sui complessi meccanismi neocoloniali che si celano dietro al franco CFA e su come i dirigenti francesi abbiano combattuto – persino con la violenza – tutti coloro che negli anni si sono opposti al sistema CFA.rnrn«Senza conoscere necessariamente tutti i dettagli tecnici del caso, un numero crescente di cittadini africani si sta rendendo conto del fatto che sarà impossibile determinare liberamente il proprio destino senza sovranità monetaria.»rnrnQuando le sue colonie in Africa ottennero l'indipendenza, all'inizio degli anni Sessanta, la Francia eseguì un gioco di prestigio formidabile. Pur riconoscendo ufficialmente la sovranità politica dei nuovi Stati, mantenne il controllo delle loro economie grazie a un'arma tanto potente quanto invisibile: il loro sistema monetario. La Francia, infatti, esercitò una forte pressione sulle ex colonie affinché continuassero a utilizzare la moneta in uso in quei paesi fin dal 1945: il franco CFA, una moneta emessa e controllata da Parigi. Il franco CFA è così diventato il cordone ombelicale che ha continuato a stringere il collo delle ex colonie e che ancora oggi – a più di mezzo secolo dalla fine del colonialismo francese – garantisce alla Francia il controllo di un'enorme area economica in Africa. Oggi sono quindici gli Stati africani – con una popolazione complessiva di 162 milioni di persone – che appartengono alla cosiddetta ""zona del franco"""". Da diversi anni il franco CFA è al centro di un acceso dibattito, non solo in Francia. Secondo il governo francese, il franco CFA è un fattore di integrazione economica e di stabilità monetaria e finanziaria. Per contro, secondo gli oppositori della moneta – che include numerosissimi economisti e intellettuali africani (e non solo) –, essa rappresenta a tutti gli effetti una forma di «schiavitù valutaria» che impedisce lo sviluppo delle economie africane. Come scrivono gli autori del libro, «negli ultimi anni si sono moltiplicate le voci – in strada, sui social network, nei circoli intellettuali o artistici – che chiedono la fine del franco CFA». Come è noto, da un po' di tempo a questa parte il dibattito è sbarcato anche in Italia: le dichiarazioni di alcuni esponenti politici italiani in merito al franco CFA hanno infatti scatenato un'aspra crisi diplomatica tra Roma e Parigi. In questo libro, la giornalista francese Fanny Pigeaud e l'economista senegalese Ndongo Samba Sylla gettano per la prima volta luce, con un linguaggio semplice e accessibile, sui complessi meccanismi neocoloniali che si celano dietro al franco CFA e su come i dirigenti francesi abbiano combattuto – persino con la violenza – tutti coloro che negli anni si sono opposti al sistema CFA. Un libro destinato senz'altro a far discutere, anche per le evidenti analogie che esistono tra il franco CFA e la moneta unica europea e più in generale per il crescente interesse per le questioni economiche che si registra nel nostro paese. D'altronde, come scrivono gli autori, «non c'è nulla di... -
Aria di novità
Dopo Figlie di una nuova era ed È tempo di ricominciare, la trilogia di Carmen Korn trova in questo volume la sua commovente conclusione.rnrn«L’hanno definita la Elena Ferrante della Germania, e non hanno avuto tutti i torti» - Romana Petri, «Io Donna»rnrn«La saga della Korn sa immergerci nella Germania del secolo scorso coi suoi traumi oscuri e le sue zone rimosse…» - Leonetta Bentivoglio, «Robinson – la Repubblica»rnrn«La scrittura di Carmen Korn è fluida, leggera, ma anche attenta a quei particolari che riescono con efficacia a trasmettere il giusto livello di commozione». - Luigi Forte, «TTL – La Stampa»rnrnrnÈ il 1970 e Henny, che ha «l’età del secolo» ed è concentrata sui preparativi per il suo settantesimo compleanno, chiede divertita all’amica di sempre: «Hai mai tradito tuo marito?». Guardarsi allo specchio è più difficile, ma dentro si sente ancora una ragazzina; perché cos’è il tempo, in fin dei conti? A festeggiare con lei, insieme alle immancabili amiche, al marito e ai figli, ci sarà una nuova generazione appena entrata nell’età adulta: Katja, una fotografa che decide di mettere in secondo piano la sua vita per documentare con le immagini quel che accade nei focolai di guerra sparsi per il mondo; Florentine, modella di fama internazionale tornata a sorpresa ad Amburgo con una notizia che lascerà parenti e amici a bocca aperta; e poi Ruth, giornalista e militante, che fatica a liberarsi dalla travagliata relazione con un uomo violento pericolosamente vicino alle frange più estreme. Fra le tre giovani donne si ricrea lo stretto sodalizio che ha unito le loro madri e nonne e, con grande felicità di Henny, la generazione successiva alla sua porta avanti la tradizione: condivide felicità e sfortune, i momenti insignificanti e quelli importanti. A fare da sfondo, le grandi vicende politiche e sociali degli anni Settanta e Ottanta: la Germania divisa, la guerra in Vietnam, il terrorismo, l’immigrazione; e poi gli scandali della Casa Bianca visti dall’Europa, lo scioglimento del blocco orientale e infine l’evento risolutore per eccellenza: il crollo del Muro nel 1989. Ma prima che la storia intervenga ad abbattere questa barriera, chiudendo un’epoca e aprendone una nuova, le vite delle protagoniste subiranno diversi scossoni. -
Oggi è già domani
In questo nuovo, geniale romanzo, Kobek svela l'inizio dei corrosivi effetti della celebrità e lo svilimento del discorso pubblico, non ancora mediato da Internet, ma dai party letterari e dai circuiti della vita notturna. Un modo appassionato, acuto e divertente di interpretare il mondo.«Potrebbe esistere un Houellebecq americano? Jarett Kobek ci si avvicina» – Jonathan Lethem«Molto divertente: dialoghi rapidi, una raffica di giudizi: dieci anni e seicento pagine volano via in un attimo... vivido e convincente» – Financial TimesSiamo nella New York degli anni Ottanta: una città che ribolle. Adeline è una ventenne che vuole diventare fumettista. Insieme a lei c'è Baby, un teenager che non dice il suo nome ma si sceglie un soprannome perché, come tutti, vuole fuggire dal suo passato e rifarsi una vita nella metropoli. I due si incontrano all'inizio del romanzo: lui va a stare da un suo amico senza sapere che tenterà di rubargli dei soldi perché è pieno di eroina fino al collo, e lei è in fuga da un fidanzato bruto e sconsiderato. La loro sarà un'amicizia destinata a durare nel tempo, in una New York piena di giovani festaioli, artisti, tossici, figure del mondo letterario che appaiono come camei – un Bret Easton Ellis ubriaco, un Norman Mailer a caccia di ragazzine; ma anche innumerevoli film; nullità che compaiono sui giornali accanto alle celebrità in un mondo in cui sembra normale mettere tutti in evidenza, dare importanza a tutti senza seguire alcun criterio; ciarlatani, pazzi e mancati rivoluzionari; quantità inesauribili di cocaina, hashish e acidi, e la minaccia terribile dell'AIDS. -
Voto di sangue. Le avventure della Primula Rossa
Pubblicato per la prima volta nel 1906, Voto di sangue è il sequel de La Primula Rossa. Emma Orczy torna per raccontare un nuovo capitolo delle avventure dell’inafferrabile Primula Rossa, l’eroe “reazionario”, fiero oppositore della barbarie rivoluzionaria nel nome dell’Ancien Régime.rnrn«Mi è stata spesso posta la domanda: “Ma come ti è venuta l’idea della Primula Rossa?”. E la mia risposta è sempre stata: “È stata la volontà del Signore”. E a voi moderni, che forse non credete come credo io, dirò: “Nella catena della mia vita ci sono stati così tanti anelli, tutti incentrati nel portare a compimento il mio destino”. E nulla può essere così meraviglioso come costruire il destino di un uomo o di una donna» - Emma OrczyrnrnrnFrancia, 1784. Paul Déroulède è un borghese entrato a far parte degli ambienti aristocratici in virtù della sua ricchezza, senza però esserne davvero accettato. Durante una serata mondana, a causa di una parola fuori posto, viene coinvolto in un duello che costerà la vita al suo avversario, il giovane Visconte de Marny.rnAll’inizio del regno del Terrore, nell’estate del 1793, la Francia è cambiata e le origini borghesi di Déroulède gli sono valse la fiducia del popolo: il cittadino-deputato, grande benefattore, è infatti molto stimato. Un uomo gentile, pronto a rischiare la propria sicurezza e quella delle persone a lui care per salvare una ragazza di origini aristocratiche che si è attirata la furia della folla e accoglierla in casa sua.rnMa Juliette, la ragazza, l’aristo, è la sorella del Visconte de Marny e ha solennemente giurato davanti a Dio che avrebbe fatto ogni cosa in suo potere per uccidere Paul Déroulède, o perlomeno provocarne la rovina. E nei giorni in cui la ghigliottina continua a reclamare nuovo sangue, mentre il popolo esulta furioso, non sembra affatto difficile mantenere questo giuramento. Quando però Juliette incontra la persona che ha odiato per un decennio, scopre che questi è un uomo buono e compassionevole. Ma il suo voto è solenne e non può più tirarsi indietro. -
Tornare a casa
Il libro dell’anno per «Der Spiegel» e per i librai tedeschi.rn«Il nuovo romanzo di Dörte Hansen è un evento letterario, le sue lettrici e i suoi lettori ne saranno giustamente entusiasti». - Der Spiegelrnrn«Raramente un libro è stato tanto incalzante». - Frankfurter Allgemeine Zeitungrnrn«Un grande racconto di delicata malinconia e un meraviglioso monumento ai piccoli paesi di un tempo». - NDR KulturQuando un bambino nasce in un paesino di provincia dove di bellezza non c'è neanche l'ombra, è figlio di una ragazzina affetta da ritardo mentale e fin da piccolissimo viene messo in piedi su una cassa a spillare birra al bancone di una locanda, il fatto che da adolescente frequenti il liceo è piuttosto sorprendente; se poi diventa un professore universitario e decide di lasciarsi tutto alle spalle, l'evento è più unico che raro, e in paese c'è chi lo vive come un tradimento. Nel momento in cui, alla soglia dei cinquant'anni, l'uomo fugge da una vita accademica insoddisfacente e da un'ambigua convivenza a tre in un appartamento in cui non si diventa mai adulti per tornare a casa e prendersi cura dei nonni - Sönke, l'oste arroccato nella sua locanda semi abbandonata, ed Ella, che la vecchiaia ha reso capricciosa e imprevedibile -, due realtà apparentemente inconciliabili si scontrano, dando vita a una crepa profonda dalla quale tutto torna a galla. Il ritorno a Brinkebüll diventa così un'occasione per riscoprirsi e reinventarsi: ci sono conti da saldare, ruoli da invertire e tante tappe da rivisitare prima di muovere il primo passo verso il cambiamento. Il contrasto fra due mondi, il nostro passato e il nostro presente, le famiglie da cui proveniamo e quelle che ci siamo scelti, è la sostanza da cui germoglia questo romanzo, che racconta l'evoluzione di un paesino e i destini individuali dei suoi abitanti con dolcezza, ironia sottile e una vena di malinconia. -
Cuorebomba
Ambientato in una Palermo difficile, un racconto che fonde la dimensione individuale con quella sociale per una storia emblematica sulla volontà di riscatto. rnrnA Brancaccio, periferia degradata, l’unico modo per difendersi dalla ferocia del quartiere è la famiglia. Ma le famiglie, si sa, sono infelici per definizione e così quella di Rosario. Il padre ha un’altra donna, un altro figlio, e ora è in carcere per spaccio di sostanze dopanti. La madre Maria, invece, scoperta la doppia vita del marito, si ammala di anoressia. Su questo equilibrio precario piomba la scure dei servizi sociali: Maria finisce in una clinica per disturbi alimentari, Rosario in una casa-famiglia. Ispirato dalle sue letture clandestine, il ragazzo diventa così una sorta di Oliver Twist, in lotta contro una legge folle che, nel nome dei diritti dei minori, recide i legami e separa le persone dagli affetti più cari. Nella sua guerra al malaffare che gira intorno ai servizi sociali e nel tentativo di ricongiungersi alla madre, il protagonista però nulla potrà contro le estreme conseguenze di una sentenza definitiva. Fortuna che c’è Anna, ragazza di poche parole, misteriosa e magnetica, a donare a Rosario la luce di una rivelazione: esiste un solo veleno contro la morte ed è l’amore.rnDall’autore di Di niente e di nessuno, esordio felice e pluripremiato, un nuovo romanzo incisivo e vibrante sulla forza dei legami profondi, che vede ancora una volta il giovanissimo Rosario alle prese con le sofferenze della vita. Un racconto emozionante su cosa significhi diventare adulti affrancandosi dalla violenza e dalla miseria anche grazie allo sport e al potere salvifico dei libri. -
Foglie cadute
Un romanzo dall'architettura perfetta, in cui i punti di vista dei protagonisti si alternano in maniera esemplare grazie all'abilità dello scrittore, considerato ormai un grande classico della narrativa inglese.rnrn«È impossibile smettere di leggere Wilkie Collins, uno dei padri, se non il padre, del romanzo poliziesco... Un maestro, niente da dire» – Alessandro Bariccornrn«I romanzi di Wilkie Collins sono viaggi irresistibili: agganciano subito il lettore, che quando parte non riesce più a fermarsi» – Leonetta Bentivogliornrn«Le risorse di Wilkie Collins sono inesauribili» – T.S. Eliotrnrn«Wilkie Collins è famoso, nei manuali di letteratura, per avere scritto nel 1868 il primo giallo. Ma non eccelle solo nella suspense. È anche uno scrittore di sentimenti. Ed eccelle nella pittura dei personaggi» – Antonio D'OrricornrnAmelius Goldenheart viene esiliato dalla Comunità Cristiana di Tadmor, nell'Illinois, a causa della relazione illecita con una donna più matura. Una volta giunto a Londra, al ricordo del mondo ideale dove Amelius è cresciuto e ha coltivato i suoi valori si contrappone una realtà fatta di persone senza scrupoli, fra cui spicca John Farnaby, ricchissimo e disonesto uomo d'affari. Farnaby ha preso in adozione una nipote nel tentativo di consolare la moglie, affranta per la scomparsa di sua figlia, smarrita tra le strade di Londra sedici anni prima. All'ingenuo Goldenheart basterà un solo sguardo per innamorarsi perdutamente della ragazza, anche se il loro amore verrà ostacolato dalla famiglia, che cercherà a ogni costo di tenere lontani i due giovani. Intanto Amelius, fedele a una promessa fatta alla triste signora Farnaby, si impegna a ritrovare la fanciulla smarrita della coppia. La ricerca della giovane porterà quest'uomo dall'animo candido, compassionevole per natura e capace di ispirare grande fiducia nelle donne, a perdersi per le vie della città spingendosi fin nei bassifondi. Il romanzo si snoda così in un'avvincente trama fitta di eventi e colpi di scena, che Collins dipana con l'impareggiabile abilità di sempre, rappresentando con accuratezza, e non senza una buona dose di humour, la società vittoriana del tempo. -
Nell'antro dell'alchimista. Vol. 2
Angela Carter mescola meravigliosamente storia, finzione, invenzione, critica letteraria, dramma e commedia, alto e basso in una gloriosa raccolta di storie piena di contraddizioni e sorprese come la vita stessa.«Nel secondo volume dei racconti di Angela Carter, grande scrittrice inglese del Novecento, tante storie, una diversa dall'altra, compongono un affresco memorabile. In cui trovano posto anche Shakespeare, Alice nel paese delle meraviglie e l'uomo di latta di Oz» - Mariarosa Mancuso, Robinson«Una strepitosa raccolta che contiene alcuni dei suoi migliori racconti in cui umorismo, erudizione, immaginazione cuciono insieme dramma, commedia, critica letteraria» - Cristina Taglietti, la Letturarn«Come Italo Calvino, come Bruce Chatwin, come Raymond Carver, Angela Carter è morta al culmine della creatività. I racconti di questo volume ci danno la misura di quanto abbiamo perso. Ma ci danno anche la misura di quello che abbiamo guadagnato e che dobbiamo custodire come un tesoro». - Salman RushdiernAngela Carter, indimenticabile autrice del Novecento inglese dotata di una fantasia inesauribile, trovò la sua forma espressiva ideale nel racconto; è al racconto che affidò il suo testamento letterario e fu esso a consacrarla come una delle autrici di spicco della sua epoca. Questo secondo volume della ricca raccolta Nell’antro dell’alchimista contiene “Venere nera”, in cui la scrittrice reinventa la storia di alcune grandi figure della letteratura: Jeanne Duval, la musa affascinante e riluttante di Baudelaire che non ha mai chiesto di essere chiamata Venere nera, è intrappolata nella passione malata del poeta; Edgar Allan Poe dimostra in ogni pensiero e azione quanto avevano ragione i suoi amici quando dicevano che «chi beve prima di far colazione è perduto»; Puck, il folletto di Sogno di una notte di mezza estate, circondato da fate affette da un terribile raffreddore, smania d’amore omosessuale per un essere inafferrabile. Il volume include anche i racconti di “Fantasmi americani”, che intreccia storie del Nuovo e Vecchio Mondo: Lizzie Borden, la ragazza che uccide i genitori a colpi d’accetta, fa un’inconsueta gita al circo; un giovane pianista stringe un patto col diavolo in un bordello del Sud; un onesto studente viene accompagnato in un viaggio attraverso gli ambigui residui dell’Età dell’Oro hollywoodiana; la Maria Maddalena di Georges de La Tour subisce alcune straordinarie trasformazioni… -
Capelli, lacrime e zanzare
Una coloratissima saga familiare intrisa di atmosfere che ricordano Cent’anni di solitudine e I figli della mezzanotte, in cui mille piccole storie una più bella dell’altra si uniscono per dare vita alla storia della nascita di una nazione, lo Zambia. rn«Straordinario, ambizioso, evocativo... Capelli, lacrime e zanzare è un libro impressionante, che spazia abilmente tra romanzo storico e fantascienza, muovendosi fra dibattito politico, realismo psicologico e ricco favolismo. Un esordio strepitoso, che ha proiettato la scrittrice Namwali Serpell sulla scena letteraria mondiale». - Salman Rushdie, The New York Times Book Reviewrn«Un’epopea intima, intelligente e scintillante. Questo è un libro stupefacente, il romanzo d’esordio più ambizioso pubblicato in questo decennio». - Dwight Garner, The New York Timesrn«A tratti affascinante, a tratti straziante e a tratti mozzafiato, Capelli, lacrime e zanzare è una saga multigenerazionale che va oltre al genere, incredibilmente ambiziosa e grintosa.rnAvrei voluto che andasse avanti per sempre. Un degno erede di Cent’anni di solitudinerndi Gabriel García Màrquez». - Carmen Maria Machado rn«Dalla poesia e dall’umorismo sottile sempre vivo nel suo linguaggio, al cast di personaggi esorbitanti che sfidano ogni categorizzazione, Capelli, lacrime e zanzare è un romanzo che soddisfa a tutti i livelli. Namwali Serpell eccelle nel creare ritratti di resilienza, tutti unici e spesso strazianti. In Capelli, lacrime e zanzare la lotta individuale si scaglia contro un mondo fatto di principi e politiche in continuo mutamento, e Serpell cattura la natura scivolosa del cambiamento turbolento di una nazione con estrema precisione. Il mio unico rimpianto è che, una volta iniziato, sono arrivata alla fine troppo presto». - Alice Sebold «Un romanzo multigenerazionale in cui le vite di personaggi, talvolta sui generis, si mescolano alle vicissitudini di un Paese, lo Zambia, che cambia nel corso degli anni.» – Allegra Germani per Maremosso1904. Sulle rive del fiume Zambesi, a poche miglia dalle maestose Cascate Vittoria, c’è un insediamento coloniale chiamato Old Drift. In una stanza fumosa dell’hotel dall’altra parte del fiume, un esploratore di nome Percy M. Clark, annebbiato dalla febbre, commette un errore che intreccia il destino di un albergatore italiano con quello di un garzone africano. Questo innesca un ciclo di inconsapevoli conseguenze che travolgono tre famiglie dello Zambia (una nera, una bianca, una mista) i cui membri si scontrano e s’incontrano nel corso del secolo, nel presente e oltre. Con il susseguirsi delle generazioni, le storie di queste famiglie – i loro trionfi, i loro errori, le perdite e le speranze – emergono attraverso un panorama di storia, fiaba, romanticismo e fantascienza. Da una donna ricoperta di peli a un’altra afflitta da una cascata infinita di lacrime, a storie d’amore proibite e ardenti storie politiche, a meraviglie tecnologiche nostrane come afronauti, microdroni e vaccini virali, questo avvincente e indimenticabile romanzo è una testimonianza del nostro desiderio di creare e attraversare i confini e una meditazione sul lento e grandioso passare del tempo. -
La scatola di cuoio
Un’insolita favola nera sull’invidia,rnl’avidità e i più bassi sentimenti umani.rn«La scatola di cuoio vissuto era sistemata da sempre su un cassettone di legno massiccio nello studio di don Pantaleo, a San Clemente. Dal giorno di Natale del 1968 aveva colpito la fantasia di Antonio Forini, trentasei anni, magro, un po’ curvo, quasi calvo, lenti spesse da miope, strampalato, “un tipo che, fra centomila lire e un portachiavi di metallo, sceglie il portachiavi, senza pensarci due volte”»rnAlla fine degli anni Cinquanta, in un paesino sperduto della Basilicata, un frate maledetto dal diavolo più che benedetto dal Signore mette su in maniera poco chiara una notevole ricchezza; in più, a casa di don Pantaleo, si sussurra, avvengono cose strane. «Il demonio è più castigato del Provinciale» affermano i suoi compaesani, immaginando che diverse donne “pittate” passino la notte nella sua casa-convento. Finché, un giorno, don Pantaleo viene ritrovato morto, accasciato su una scatola di cuoio. Parte subito un’indagine ma nel frattempo l’eredità del religioso – soldi, case e terreni – finisce nelle mani dell’arcigna donna Marta, moglie di un nipote e a sua volta non più giovanissima. Da qui avrà inizio una sanguinosa battaglia per l’eredità: tra cause intentate dai parenti, in un Sud all’inseguimento del bottino, la vicenda assumerà un carattere grottesco. Tra colpi di scena e agnizioni, in palio il succoso lascito di don Pantaleo, si snoda l’intera trama di questo libro, a metà tra la favola nera e un vero e proprio giallo, finché il mistero legato al testamento si scioglierà in un sorprendente finale che avrà tutto il sapore di una beffa.rnCon uno stile ironico e una scrittura brillante, Gianni Spinelli costruisce una storia piena di sorprese in cui l’eco dei grandi classici del genere favolistico, da Barbablù al Canto di Natale, si mescola alla satira di costume per una riflessione in forma di commedia sui sette vizi capitali, con al centro una misteriosissima scatola.