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Tahar Ben Jelloun. La pittura. Catalogo della mostra (Bologna, 16 aprile-7 maggio 2019). Ediz. italiana e inglese
"Chi è questo soggetto che porta lo specchio nel quale si riflettono il fango dei pantani e gli azzurri dei cieli? Per Stendhal, ne """"Il rosso e il nero"""" (1830) e la narrazione che si svolge nel romanzo, e l'io narrante: un soggetto che non può essere accusato, perché semplicemente riflette quanto può osservare e, di conseguenza, testimoniare. Operazione che compie tanto il narratore, il romanziere, quanto l'artista che esercita il proprio sguardo sul mondo restituendone immagini... come se portasse con sé uno specchio. Tahar Ben Jelloun è narratore ed è pittore: porta lo specchio. Uno specchio che nella sua pittura subisce una sorta di metamorfosi, presentandosi con il profilo della porta, di una soglia che si apre di fronte ai nostri occhi, che dischiude uno spazio inesplorato. Una soglia che, in alcuni casi, invece si presenta piena, ricca di segni, di abbozzi, di calligrafia.""""" -
Insonnia
Uno sceneggiatore di Tangeri che soffre gravementerndi insonnia scopre che per poter finalmente dormirerndeve uccidere qualcuno. Incomincia da sua madre.rnSembra assurdo, anzi è assurdo – è sempre statornun uomo onesto, rispettoso, gentile – ma solo uccidendo,rncome in un gioco surreale, guadagna dei punti-sonno.rnPer minimizzare il problema, decide di limitarsirna persone già in fin di vita; la sfida è riuscire a essere lì,rnal loro capezzale, un attimo prima che spirino da sé.rnIl protagonista dà così il via a imprese rocamboleschernper infilarsi nelle camere di ospedale: si finge infermiere,rnfiglio, parente... è disposto a tutto, pur di essere lì alrnmomento giusto. Quando però si trova a uccidere unrnvecchio torturatore del regime di Hassan II, il “gioco” airnsuoi occhi acquista un nuovo significato: sa di aver fattorngiustizia e quella morte gli procura mesi di pace notturna.rnPiù è rilevante la vittima, più ne guadagna il suo sonno.rnLo sceneggiatore, capace di commettere criminirndalla perfezione cinematografica, prende dunque arnmisurarsi con prede sempre più grosse, in una spiralerninquietante di bisogno e violenza. Riuscirà a vincerernuna volta per tutte l’insonnia? Non ne è affatto sicuro,rnpuò bastare un solo errore nella messinscena per farrnprecipitare tutto. -
Sentinella della pioggia
«Un potente affresco familiare denso di pathos e simbolismi che travalica l'incomunicabilità» – Il VenerdìrnDopo aver lasciato Parigi, chi per un motivo chi per l'altro, tutta la famiglia Malegarde si ritrova nuovamente nella capitale per festeggiare due anniversari: i settant'anni del padre Paul e i cinquant'anni di matrimonio di Paul e Lauren. Una pioggia batte incessante su Parigi, provocando un'emergenza nazionale. Ma lo straripare della Senna non è l'unica minaccia che pesa sulla famiglia. Costretti in casa, ad una vicinanza forzata, anche i conflitti fra padre e figlio, fratello e sorella, madre e figlia rompono gli argini, tanto da convincere tutti della necessità di un rientro anticipato. Ma un improvviso malore colpisce Paul e costringe tutti a restare all'interno di quel nucleo familiare da cui vorrebbero tanto scappare. E così tutti e tre - Linden, il figlio diventato fotografo di fama internazionale e segretamente omosessuale, Tilia, una madre single di mezza età che si sente frustrata e insoddisfatta, e l'anziana Lauren, che forse ha un'amante - si avvicinano al letto dove Paul è in coma come se fosse un confessionale. In un susseguirsi serrato di rivelazioni e litigi, di intimità e diffidenze, di segreti e rimpianti, questo romanzo svela i meccanismi più oscuri di una famiglia: quella che sembra la solita riunione familiare, affrontata da tutti con riluttanza, diventa l'occasione di fare i conti con il passato e liberarsi dei segreti e dei silenzi coltivati per tutta la vita. -
Su con la vita
Beryl Dusinbery, detta la Principessa Schweppessodawasser, è stata una donna fatale: ha avuto molti amanti e corteggiatori e si è sposata diverse volte. Dei suoi tre figli - Pen, Sandy e Oliver - però non si è mai interessata. Trascorre le sue giornate in casa, a chiacchierare con Euphoria e Nastya, le due ragazze che le fanno compagnia, e a dare i suoi caustici giudizi sulla vita, l'amore, il potere (tutti i suoi figli sono entrati in politica e lei lo detesta) e le persone. Ora all'età di novanta e passa anni, sta pian piano dimenticando tutto e, per ricordare, costringe Nastya e Euphoria, a leggerle i suoi diari: ma Euphoria, arrivata alla storia di Neville, non riesce ad andare avanti. Neville, il primo figlio di Beryl, è stato abbandonato alle cure di una domestica e crescendo la sua vita è stata un vero disastro. Solo l'incontro con Ephraim Carmelli lo ha in parte salvato. È al funerale di Neville che Beryl incontra Shimi Carmelli, il fratello di Ephraim: schivo e solitario, cinico e fascinoso suo malgrado, Shimi, al contrario di Beryl, non dimentica mai nulla. A entrambi resta davvero poco da vivere, ma forse c'è abbastanza tempo per guarire qualcuna delle ferite che la vita ha inferto loro e per cercare un nuovo significato nel tempo che rimane: se inizialmente i loro incontri servono a entrambi per ricomporre i pezzi di una storia che nessuno dei due conosce per intero, ben presto la loro relazione, che è un battibecco continuo, diventa qualcosa di più: un amore tardivo e inaspettato, fatto di slanci di vitalità e del più nero pessimismo, che sembra conciliare entrambi con i fantasmi del passato. -
Non cogito ergo digito (romanzo a più pretese)
Corse a folle velocità, Amori con la “A” maiuscola, con la “a” minuscolarno senza nessuna “a”, ripicche, gelosie, tradimenti, risate ernlacrime, personaggi gonfiati a colpi di charleston, viaggi su Giove,rnesplorazioni, balletti, excursus storici e geografici di pura fantasiarne sicura inattendibilità, varia, variabile e variopinta umanità,rndecine e decine di personaggi, centinaia di scenari diversi, spettacolarirnscene di massa, con la partecipazione straordinaria (fra glirnaltri) di Caterina d’Austria, guest star nella parte di se stessa.rnE sopra tutto e tutti un unico protagonista: l’immancabile,rnparossistico, ineffabile Carlo, grande mattatore che da solo marncon l’aiuto delle sue assurde capacità conduce un gioco al rimpiattinornche sa conquistare il lettore fino all’ultima pagina. Unarncavalcata frenetica in un mondo dai connotati stravolti, che nonrnconosce regole, non sa cosa sia la logica, non ha mai sentito parlarerndi continuità spazio-temporale e la cui unica legge è quellarndella libertà assoluta.rnScritto con sorprendente talento linguistico e grande sensorndel ritmo (o meglio ancora, del montaggio), comico e picaresco,rnNon cogito ergo digito si inserisce di diritto nella tradizione delrnromanzo surreale del ‘900, con l’autorità e il peso di un kolossalrnin Cinemascope e la leggerezza di un’avventura totale che sa coinvolgererncorpo e mente in un’unica, liberatoria e devastante risata. -
Il ragazzo di Tom Ripley
Il personaggio più amato di Patricia Highsmith, che ritorna in questo romanzo per proteggere e iniziare alla vita un giovane miliardario, Frank, convinto di avere causato la morte del padre invalido e tormentato quindi dai sensi di colpa. rnrn“Tom Ripley è immancabilmente un discendente di Gatsby, uno spiantato senza passato che non si fermerà davanti a niente” - Frank Rich, The New York Times MagazinernrnSi può avere ucciso, e vergognarsene. O avere ucciso più volte, e costruire su quegli omicidi difendibili e anzi necessari un modello di vita, una coerente visione etica del mondo. È così per Tom Ripley, il personaggio più amato di Patricia Highsmith, che ritorna in questo romanzo per proteggere e iniziare alla vita un giovane miliardario, Frank, convinto di avere causato la morte del padre invalido e tormentato quindi dai sensi di colpa. Sotto la guida di Tom, Frank compie un viaggio di formazione, dalla Francia a una Germania pullulante di imbroglioni, rapitori e terroristi, imboccando una spirale di delitti, inganni e tradimenti che lascia senza fiato. Grazie al talento di un personaggio innamorato della vita e capace di uccidere per essa, il gioco a due fra maestro e seguace, tra amante e amato, tra vittima e carnefice, si trasforma lentamente in un duello psicologico snervante, che non lascia dubbi sul genio della scrittrice che Graham Greene ha definito “la poetessa dell’inquietudine”. -
Vicolo cieco
Vicolo cieco esplora le oscure ossessioni che si nascondono dietro persone apparentemente normali, Patricia Highsmith ancora una volta si diverte con i suoi personaggi ad attraversare pericolosamente il confine tra immaginazione e realtà.rnrn“Non c’è nessuno bravo come Patricia Highsmith a scovare il male che si nasconde anche nelle migliori famiglie.” - TimernrnIl giovane avvocato Walter Stackhouse è stato per anni un marito fedele e affettuoso, ma ora il matrimonio con Clara, una donna nevrotica e distaccata, è entrato in crisi. Quando viene trovato il corpo senza vita della moglie – in circostanze simili a quelle in cui un’altra donna è stata uccisa dal proprio marito – Walter si trova così al centro dei sospetti della polizia. Dalle indagini emergono inquietanti parallelismi tra la vita delle due coppie e Walter, sotto pressione, inizia a commettere una serie di errori che mettono a rischio la sua carriera e la sua reputazione, lo allontanano dagli amici, e minacciano la sua stessa vita.rnVicolo cieco esplora le oscure ossessioni che si nascondono dietro persone apparentemente normali, Patricia Highsmith ancora una volta si diverte con i suoi personaggi ad attraversare pericolosamente il confine tra immaginazione e realtà. -
Son(n)o
Anto ha due passioni: il sonno e il lenzuolo di sotto. Vuole imparare a dormire sulla vita che scorre e, di questo, dialoga con il padre. Anto incontra Sonnekj, il vecchio saggio che possiede il sonno assoluto e che gli insegna a diventare un sonnambulo, a dormire un sonno compiuto, limpido e colorato. Anto conosce Ancora, una sonnambula, e se ne innamora. In una prosa surreale e visionaria Antonio Rezza ci dà un testo unico: un inno al sonno come alternativa alla vita che dorme. Ma anche una storia d'amore perché il sonno di chi dorme da solo è bianco e senza colore ""e non c'è cosa più bella che vedere una donna che dorme""""."" -
La tigre. Ediz. illustrata
Uno straordinario racconto di avventura dell’autore di La verità sul caso Harry Quebert, Il libro dei Baltimore e La scomparsa di Stephanie Mailer, illustrato da David de las Heras.rn«La rivelazione di un talento narrativo» – La LetturarnrnAll’inizio del XX secolo, una notizia drammaticarnsconvolge l’opinione pubblica di San Pietroburgo,rnla capitale dell’Impero russo. Nella lontana Siberiarnuna tigre semina il terrore, aggredisce il bestiamerne massacra gli abitanti dei villaggi. Pochi testimonirnsono riusciti a sfuggire ai suoi assalti.rnL o zar decide di offrire una ricompensarnstraordinaria a chi riuscirà a uccidere l’animale,rnl’equivalente del peso della Tigre in monete d’oro.rnI migliori cacciatori di tutta la Russia si dirigonornverso la Siberia per catturarla, ma l’animalernschiva le loro trappole e scompare nella steppa:rnda preda diventa lei stessa cacciatrice spietata.rnNessuno sembra in grado di fermarla finchérnIvan, un giovane di San Pietroburgo, decide dirnfarsi avanti. Per avere la meglio sulla Tigre, ricorrerna uno stratagemma implacabile e terrificante:rnl’ultima tappa di un duello avvincente che rischiarndi ritorcersi contro di lui. -
Non è facile essere ebreo. L'ebraismo spiegato ai non ebrei
La violenza inaudita della Shoah, le sfide poste dal dopoguerra e il conflitto in Medio Oriente costringono gli ebrei a fare i conti con un'identità in divenire, combattuti fra il rispetto letterale della tradizione e il desiderio di un rinnovamento spirituale e culturale. Perciò, oggi più che mai, occorre chiedersi: cosa significa essere ebrei? Riccardo Calimani racconta, attraverso i suoi occhi e la sua esperienza, il mondo ebraico rivolgendosi a chi ne sa poco o nulla, declinandolo in tutte le sue sfaccettature: dalla cucina kasher alle feste religiose, dal Bar Mitzvah alla storia delle persecuzioni, dal pensiero geniale di Einstein e Freud al proverbiale umorismo ebraico. Questo libro, serio e dissacrante al tempo stesso, insegna che essere ebrei significa forse essere controcorrente, inquieti, allenarsi ad opporre leggerezza e ironia a pregiudizi, diffidenza e contraddizioni. -
Ti squamo. Storia di un amore screpolato
Se il cibo e la parola per venire alla luce e per morire utilizzano lo stesso canale, la stessa via, il medesimo apparato di fisicità, allora, per preservare la purezza che al parlato spetta, è necessario escludere qualsiasi contatto con il digerito. È la scelta del protagonista di questo romanzo, storia di un'ossessione dalle automatiche quanto imprevedibili conseguenze. Dall'ingestione di vocabolari e cavi telefonici incrostati di parole usurate, alla vaporizzazione del fosforo nel fiato per materializzare nell'aria un ""ti amo"""" di qualche temporanea consistenza, si dipana un percorso inevitabile verso un'anoressia senza drammi e quasi gioiosa, verso un'essenzialità di verbo e di persona che conosce solo rigore e perseveranza. In una lingua che è insieme modernissima e antica, quella di un Cecco Angiolieri innamorato del surrealismo, Antonio Rezza scrive con """"Ti squamo"""" una vera avventura letteraria, un trionfo quasi romantico della parola, del suo lirismo, della sua incontrastabile forza."" -
Percorsi
C'è leggerezza nelle poesie di Cinzia Marulli, non quella delle parole, ma del vento, delle nuvole, della nebbia. Ciò apre il cammino alla chiarezza. Al biancore. Sgretola l'oscurità, la rinchiude nell'ombra. Invita al viaggio. Ci mette in cammino sul sentiero. E riabilita, non la strada percorsa, ma, dopo di essa, il ritorno. -
Attraversando muri di silenzio. Poesie dal carcere sul carcere
La poesia nasce dalla sofferenza. E le parole che sgorgano da un cuore affranto si accostano e si legano l'una all'altra per costruire un verso di impercettibile musicalità. Le poesie raccolte da un gruppo di carcerati non possono che essere poesie forti, struggenti, talvolta disperate, e rappresentare al lettore la tragicità, per non dire talvolta l'assurdità, della privazione della libertà: una punizione dura. -
Un orto da favola, anzi... un rigolorto
"Un orto da favola, anzi... un Rigolorto"""" è una raccolta di favole scritte dagli studenti di una scuola secondaria di I grado di Besana in Brianza, a nord di Milano. Tutti sono stati coinvolti nella creazione e nella cura di un orto, nel giardino della loro scuola: un laboratorio di educazione ambientale e alimentare a cielo aperto. Dal progetto è nato un """"laboratorio di scrittura e illustrazione"""", di cui questo libro è il delizioso risultato. Le favole della tradizione esopica sono il punto di partenza: ci sono gli animali parlanti, i vizi e le qualità degli essere umani, la morale. Le illustrazioni accompagnano le favole con fresca inventiva e precisione nel caratterizzare personaggi e scene. Dalle storie di Rigolorto emergono i temi che stanno più a cuore ai preadolescenti: il bisogno di legami e di amicizia, il senso improvviso dei propri limiti e l'ansia per il corpo che si trasforma, la spinta all'affermazione di sé e la necessità di sentirsi come tutti. Così, tra asparagi e pomodori, ricci e lumache, si intrecciano storie lievi: pagine delicate e divertenti che piaceranno ai giovani lettori, dagli otto anni in su. Età di lettura: da 8 anni." -
In poche parole. Settanta racconti molto brevi 1985-2015
Stavo finendo la minestra quando un motociclista mi è cascato nel piatto. La reazione istintiva è stata d'inghiottirlo prima che scappasse. Ho sbagliato a non masticarlo perché adesso lo sento correre avanti e indietro negli intestini, ma se Dio vuole non fa più rumore. -
Qualcuna. #le 100 poesie
"Questo non è un libro di poesie, ma un set di fazzoletti da taschino. Cento fazzoletti da taschino, di vari colori e fantasie, da adattare al vestito buono e agli umori del giorno, da sfoggiare nei momenti di festa o da torturare in caso di noia. Oppure no. È un unico vasto poema, tagliato a fette come pane. Pose, scatti, conseguenze. Po(e)s(i)e rubate ai venti di confine, al caldo e al freddo, fusione di temperature, uvaggio di grappoli. Cento fra le più intense, fra le più in vista, fra le tante stese al sole, sui graticci. Come se la poesia fosse un trofeo, un gingillo da collezione. È un gingillo, ma la collezionista è lei, lei stessa. Ogni raccolta fa incetta di caratteri, pulsioni, ragguagli. Dà lavoro all'indistinto e al disincanto. Attira espressioni e viandanti attorno a un fuoco."""" E.C." -
Il diritto all'ozio. Testo francese a fronte
Pubblicato sotto forma di articoli per la rivista ""L'Égalité"""", nel 1880, """"Il diritto all'ozio"""" non è solo un'apologia della disponibilità e dell'ozio, ma si tratta di una requisitoria a favore del """"diritto al tempo libero"""". Il pamphlet è un esempio del gusto per il paradosso di Lafargue, già notato da Jaurès e Gabriel Deville, che ricordano """"il primo discorso alla Camera del deputato del Nord e le sue vane avances ad Abert de Mun"""". Lafargue contrappone violentemente e come per partito preso l'ozio al lavoro e non si perita di affermare che l'eccessivo lavoro cui il proletariato si è dato agli inizi del XIX secolo è """"il peggior flagello che abbia mai colpito l'umanità"""". Ciò che maggiormente anima il pamphlet è l'essere costellato di ritratti caricaturali, alcuni riferentisi a realtà collettive, altri a individui. A ciascuno il suo. Introduzione di Armando Torno."" -
L' inferno descritto da chi l'ha visto ovvero Il libro delle visioni
Una delle più vive preoccupazioni condivise dagli uomini è da sempre quella di sapere cosa ci sarà dopo la morte. Ben prima che Dante scrivesse la sua immortale Commedia, santi e visionari, agiografi e biografi, cronachisti e chierici, vollero preannunciare al mondo ciò che avrebbero goduto gli eletti e i supplizi e le pene che sarebbero state riservate ai malvagi. In questo libro, vero e proprio ""Baedeker"""" dell'Aldilà, sono raccolte le più importanti testimonianze di coloro che, nel mondo antico e medievale, sostennero in buona fede di aver visitato il Cielo e l'Inferno. Con spirito laico e illuminista, poco incline a svenevolezze di qualsiasi genere, Delepierre, grande bibliofilo e storico, segue lo sviluppo della """"visione"""" attraverso i secoli, riproponendo qui in maniera succinta quei racconti che, oltre ad aver preparato il terreno al capolavoro dantesco - fornendo molti dettagli per il mondo infernale -, influirono decisamente sulla teologia del Cristianesimo occidentale, arrivando a determinare la nascita del Purgatorio. Da Plutarco al Venerabile Beda, fino a Teresa d'Avila e a Swedenborg, sono presenti tutti coloro che hanno raccontato il viaggio, proprio o altrui, tra le fiamme dell'Inferno che bruciano ma non consumano e le delizie dei giardini del Paradiso. Con un testo di Gianantonio Borgonovo."" -
Sulla curiosità. Testo greco a fronte
Il tema affrontato in questo agile trattato, la curiosità, è uno di quelli che, come sempre fa Plutarco, tagliano trasversalmente l'esperienza umana, caratterizzandola in maniera netta, nei suoi aspetti sia positivi che negativi. O meglio, in quegli aspetti che a seconda del punto di vista e delle differenti prospettive vengono giudicati positivi o negativi. In questo senso, è proprio la riflessione plutarchesca sulla curiosità che ci porta, in una logica di autoreferenzialità e autoconsapevolezza, ad allargare il campo semantico ed esperienziale di tutti i fenomeni, intellettivi e comportamentali, che afferiscono alla curiosità. Le notizie su Plutarco sono ricavabili dalle sue numerose opere che consegnano ai posteri l'immagine di un uomo attento, acuto e sensibile osservatore dei suoi simili. Omero lo avrebbe denominato polytropos, un uomo ""versatile"""". Prefazione di Simona Beta."" -
L'armata di Sant'Elena. Le ultime parole di Napoleone
Durante l'inverno tra il 1820 e il 1821, una bonaccia senza precedenti ha bloccato per cento giorni le navi inglesi nei porti dei mari del Sud. Approfittando di questa calma piatta, l'inventore Linant de Bellefonds, Henri Desaix, il figlio dell'eroe di Marengo, e la sua fidanzata, la baronessa Augusta di San Donnino, riescono a condurre a Sant'Elena una barca rivoluzionaria mossa da un motore a vapore. Il loro piano? Liberare Napoleone per portarlo ancora una volta a conquistare l'Europa. Una vicenda drammatica e al contempo paradossale ricostruita in modo dettagliato e impeccabile. Un racconto ironico e leggero di un episodio centrale della vita di Napoleone che possiamo situare proprio là dove, nella storia, si incrociano dati di fatto, dilemmi e misteri.