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Mostrati 2001-2020 di 10000 Articoli:
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Da solo nelle terre selvagge
Vivere in una terra selvaggia e incontaminata, là dove l'uomo non è mai stato prima. Scegliere un luogo idilliaco, tagliare alberi e costruirsi una casa di tronchi. Divenire un artigiano autosufficiente e ricavare ciò che serve dai materiali disponibili. Non per allontanarsi dal mondo, ma per vivere felici con i propri pensieri e con la propria compagnia. Migliaia di persone hanno questo sogno nel cassetto, ma Dick Proenneke riuscì a trasformarlo in realtà: trovò il luogo adatto sulle rive di un meraviglioso lago in Alaska, costruì la sua baita e lì vi rimase, per quasi trent'anni. Ha cacciato, ha pescato, ha coltivato il suo orto e si è procurato la legna per scaldarsi nei gelidi inverni. ""Da solo nelle terre selvagge"""" è il resoconto delle esplorazioni, delle attività quotidiane e della catena di eventi naturali che costantemente gli hanno tenuto compagnia. Le innumerevoli fotografie e i video che ha raccolto negli anni sono serviti da base per il documentario """"Alone in the Wilderness"""" e per questo libro."" -
Everest. La storia della prima ascesa
Il 2 giugno del 1953, il neozelandese Edmund Hillary e lo sherpa Tenzing Norgay riuscirono nell'impresa che era costata la vita a molti dei loro predecessori e sconfitto innumerevoli altri alpinisti: per la prima volta un essere umano conquista gli 8848 metri della montagna più alta del mondo. Everest è il resoconto appassionato e diretto di quella straordinaria impresa, composto quasi come un diario di bordo, nel quale l'odissea della leggendaria ascesa, l'agonia, le difficoltà e le privazioni - ma anche il trionfo e la gioia del successo - sono restituite dalla viva voce di Hillary con impressionante nitidezza. Dalla spedizione del 1951 che portò alla scoperta della via per il Colle Sud, passando per l'estenuante addestramento himalayano del 1952 e fino alla vittoriosa spedizione del 1953, Hillary tratteggia le condizioni spietate della montagna, i costanti imprevisti, il timore, la brutalità delle condizioni meteorologiche, la difficoltà per acclimatarsi a quote che portano il corpo umano al limite della sopportazione. Ma oltre al resoconto dell'ascesa, Everest è anche una testimonianza della forza dello spirito umano, la storia di coraggio e resilienza di un gruppo di uomini che, spinti da un sogno, riuscirono in ciò che fino ad allora era ritenuto impossibile. -
Il cibo degli dei. Alla ricerca del vero albero della conoscenza
"Il cibo degli dei"""" presenta una delle teorie più affascinanti e rivoluzionarie sulla nascita della coscienza e della cultura umana. Dai dimenticati altopiani africani fino ai recessi della foresta amazzonica, McKenna va alla ricerca dell'originale albero della conoscenza per ricostruire una storia dell'evoluzione dell'uomo basata sul primordiale rapporto che ci lega al regno vegetale. rnrn«Terence McKenna ne Il cibo degli dei, raccontò il lungo e a tratti simbiotico rapporto dell'umanità con le piante psicoattive, auspicando un ritorno a una visione del mondo """"sciamaica"""" in opposizione alla """"logica del dominio"""" affermattasi con l'avvento dell'agricoltura e dell'allevamento» - La LetturarnI funghi e le piante psicoattive non furono delle mere insidie lungo il cammino verso la civiltà, bensì degli alleati che i primi uomini scoprirono e di cui si servirono per salire la scala evolutiva: linguaggio, arte e religione - l'accesso al piano spirituale e trascendente - furono mediati e resi possibili dalla relazione arcaica e quasi simbiotica tra uomini e allucinogeni vegetali. McKenna affronta inoltre il modo in cui il desiderio umano di nutrirsi del """"cibo degli dei"""" diventi, nel mondo moderno, una piaga sociale: alcool, zucchero, caffè e tabacco, fino ai derivati dell'oppio e alla cocaina, hanno reso la nostra relazione con le piante psicoattive un problema che non avrà soluzione. Solo l'esplorazione del nostro originario rapporto con il regno vegetale permetterà di recuperare la via della comprensione sciamanica, del rispetto della natura e della consapevolezza di sé." -
Andare in montagna è tornare a casa. Saggi sulla natura selvaggia
"Andare in montagna è tornare a casa"""" raccoglie dieci scritti di John Muir che sono altrettanti inni alla natura selvaggia. Dalla Yosemite Valley alle vette inviolate della Sierra Nevada e fino ai remoti ghiacciai dell'Alaska, le parole di Muir riescono a comunicare al lettore l'entusiasmo, il rispetto e una visione autenticamente spirituale della wilderness che lo hanno reso un'icona del moderno conservazionismo - il """"profeta"""" dell'ambientalismo mondiale. In questi scritti, la gran parte dei quali inediti in Italia, lo sguardo del naturalista si combina a quello del poeta, e quello dello scienziato a quello dello scrittore, riuscendo a toccare la mente e il cuore in modo unico e forse irripetibile nella storia della letteratura naturalistica. Per Muir, tutto in natura ha la capacità di suscitare meraviglia e di rimandare a un significato ulteriore, tanto semplice quanto vasto e denso di significato - un fiore sconosciuto, l'ululare del vento, la neve che cade, le montagne solo apparentemente immobili. Non vi è elemento, né forma di vita, che ai suoi occhi non sia degno di essere celebrato e compreso." -
Io cammino da solo. Journal 1837-1861
«I diari di Henry David Thoreau, compilati tra il 1837 e il 1863, sono un manifesto ambientalista ante litteram. E insieme l'invito a una vita essenziale, liberata da ogni possesso materiale» - RobinsonHenry David Thoreau è uno degli autori americani più amati e citati di sempre, ma non per questo compresi fino in fondo. Poeta, naturalista, eremita, filosofo e attivista, Thoreau fu tante cose, e sempre a modo suo: la sua essenza sta proprio nella compenetrazione di tali sfaccettature. Ecco perché, al di là delle opere più note e compiute (""Walden"""", """"Disobbedienza civile"""" e """"Camminare""""), i diari sono lo strumento ideale per esplorare il suo mondo: concepiti non come un memoriale privato, bensì come un'officina di auto-perfezionamento e un'opera pubblica «alla pari di qualsiasi foglia in natura», possono essere considerati il magnum opus dell'autore."" -
L' uomo che parlava agli elefanti. La storia straordinaria di un branco di elefanti e dell'uomo che li ha guidati verso la libertà
Lawrence Anthony è stato un conservazionista sudafricano che ha dedicato tutta la sua vita alla tutela della fauna selvatica. Proprietario insieme alla moglie della grande riserva di Thula Thula, in Zululand, un giorno riceve una telefonata destinata a cambiare la sua vita per sempre: gli offrono la possibilità di accogliere nella sua riserva un branco di elefanti particolarmente ""pericolosi"""". Nonostante il suo buon senso gli suggerisca di rifiutare, Lawrence decide di concedere loro un'ultima possibilità di sopravvivere - in caso contrario il loro destino è di essere abbattuti... Ambientata sullo sfondo dell'incontaminata e selvaggia natura africana, """"L'uomo che parlava agli elefanti"""" è la storia di come, negli anni che seguono, quel branco di enormi animali irrequieti e ingestibili diventano parte della sua famiglia. Così, mentre lotta per stabilire un legame con gli elefanti, Lawrence si rende conto che questi animali hanno in realtà molte cose da insegnargli sulla vita, la lealtà, l'affetto e la libertà."" -
Cos'è il buddismo
Borges racconta l'affascinante leggenda e storia del Buddha. Si tratta di una esposizione snella e incisiva, controllata ed equilibrata: l'opera è divisa in 12 capitoli, dedicati alla vita del Buddha, alle dottrine che precedettero il buddismo, alla cosmologia, alla trasmigrazione, agli insegnamenti, alle diverse scuole buddiste e infine all'etica. Borges opera una distinzione tra il Buddha leggendario e il Buddha storico, poiché la leggenda ""non è un'invenzione arbitraria ma una deformazione o esaltazione della realtà"""". Che cos'è il buddismo è il frutto di una conferenza tenuta da Borges nel 1976, poi divenuta un saggio breve di grande impatto letterario,filosofico e religioso, che può essere annoverato tra i più brillanti e originali testi saggistici del grande poeta e scrittore argentino, un punto di riferimento per chiunque si voglia avvicinare al pensiero buddista attraverso la penna di uno degli scrittori più geniali e influenti del Ventesimo secolo."" -
Brevi lezioni di botanica
Come riconoscere le parti di un fiore? Cosa sono le ombrellifere? Cosa sono le crucifere? Come realizzare un erbario a regola d'arte?rnrn«Pubblicate postume nel 1784 e subito tradotte in molte lingue, le Lettere elementari sulla botanica rappresentano un vero e proprio caso letterario diventando, di fatto, il primo libro divulgativo di botanica» - Stefano Mancuso, RobinsonrnrnLe risposte a queste domande nelle Brevi lezioni di botanica di Jean Jacques Rousseau, precursore della rivoluzione francese e padre della pedagogia moderna. Il volume raccoglie otto lettere scritte dal filosofo ad un'amica, che voleva insegnare alla sua giovane figlia i segreti della botanica. Ogni lettera è dedicata alla descrizione di una famiglia di piante a partire dall'osservazione diretta dei suoi elementi costitutivi, tralasciando volutamente le complesse suddivisioni e nomenclature. Grazie a questo breve ed efficace saggio chiunque saprà riconoscere, con soddisfazione e meraviglia, a quale famiglia appartengono sia i fiori che si osservano passeggiando nella natura, sia le piante aromatiche o ornamentali dei nostri giardini. Il volume è arricchito dall'inedito dizionario dei termini usati in botanica compilato da Rousseau, e da 16 tavole illustrate a colori. Pioniere dell'ecologismo e studioso antelitteram della biodiversità, Rousseau sostiene che lo studio della botanica debba essere fatto partendo dall'osservazione della natura e non dai libri, e che per apprezzare la natura bisogna osservarla nelle foreste e non nei giardini. -
Finding ultra. Come ho fermato il tempo, sono diventato uno degli atleti più forti del mondo e ho scoperto me stesso
La sera prima di compiere quarant'anni, Rich Roll vide riflessa nello specchio la terribile profezia di quello che sarebbe stato il suo futuro. Venticinque chili sovrappeso, non riusciva a salire le scale senza fermarsi a riprendere fiato. Comprese dove lo stava trascinando il suo stile di vita, e decise di svegliarsi. Iniziò ad allenarsi con costanza e passò a un'alimentazione vegana, e nel giro di pochi mesi trasformò il suo corpo: da sedentario avvocato amante dei cheeseburger divenne una perfetta macchina da ultraendurance. Finding Ultra è l'incredibile viaggio che lo ha portato sulla linea di partenza dell'Ultraman, una gara di 515 km che mette alla prova gli atleti più in forma del mondo - 10 km a nuoto, 420 km in bici e 85 km di corsa. Superato questo traguardo Rich ne ha conquistato un altro, ancora più estremo: l'EPIC5 - cinque ironman in cinque giorni, ognuno su un'isola diversa delle Hawaii. Finding Ultra non è soltanto la storia delle sue incredibili prestazioni sportive e un manuale per riuscire a trasformare radicalmente il nostro corpo: è anche una testimonianza di come si può essere capaci di cambiare la propria mente e di superare difficoltà apparentemente insormontabili - l'infanzia difficile, l'adolescenza tormentata, il demone dell'alcolismo. Con questo libro, Rich Roll ci sfida a riflettere sul nostro vero potenziale, e ci invita a intraprendere il viaggio alla scoperta della migliore versione di noi stessi. In questa nuova edizione di Finding Ultra, ampliata e corretta, Rich condivide e approfondisce le pratiche, i segreti e le tecniche per ottimizzare performance, longevità e benessere, e presenta la sua esclusiva dieta Plantpower e le sue ricette preferite. -
L' arte di vedere le cose. Leggere il libro della natura
Instancabile camminatore e pensatore, John Burroughs è considerato uno dei più importanti esponenti del nature writing, insieme a H.D. Thoreau e John Muir, e il suo lavoro è fondamentale per comprendere la tradizione della letteratura naturalistica americana. Burroughs apprende dalla natura l'arte di vedere le cose, un'educazione dell'occhio e dello spirito tesa a scoprire il senso e lo scopo del creato. È un'arte che necessita di pratica e fiorisce nell'ispirazione: il vero osservatore è colui che riesce a trovare ciò che non sta cercando, che vede con la ragione e con tutti i sensi, per immergersi nel flusso vitale di ciò che lo circonda. Egli non sarà più così un semplice spettatore, ma parte integrante della natura. Questi saggi, finora inediti, sono un inno alla bellezza delle cose semplici: tutto è fonte di ispirazione, dal canto di un uccello alla tana di un animale, poiché vi sono «sermoni nelle pietre e libri nel fluire dei ruscelli» - basta saperli vedere. -
L' uomo in bianco. Un romanzo sull'apostolo Paolo
Finora inedito, L'uomo in bianco è l'unico romanzo di Johnny Cash. Nel raccontare la parabola di Paolo di Tarso – gli anni prima di conoscere il cristianesimo, la conversione, la predicazione e la morte – Cash tratteggia anche la sua stessa traiettoria esistenziale: entrambi sono stati folgorati lungo il cammino dalla visione di Dio e ne sono stati salvati, dopo una vita di tormenti e difficoltà.«Non è un'autobiografia. Non si parla di musica. È un romanzo storico che racconta la vita dell'apostolo Paolo, il Saulo di Tarso persecutore dei seguaci di Gesù, fino al momento in cui sulla via di Damasco diventa cieco per riuscire a vedere veramente e poi convertirsi» - Helmut Failoni, La LetturaJohnny Cash è l'apostolo Paolo. Due personaggi leggendari separati da quasi duemila anni di distanza, eppure così simili: passionali, controversi, impetuosi, distruttivi. Due uomini in lotta con la propria «spina nella carne», entrambi illuminati da potenti visioni del divino. Paolo, sulla via di Damasco, incontra l'Uomo in Bianco. Rimane a terra, inerme, accecato. Dopo quell'istante diverrà uno degli uomini più influenti della storia. Cash sogna suo padre, da poco scomparso, e la sua fiamma creativa di accende. Decide di scrivere sull'uomo nel quale si identifica così profondamente: l'apostolo Paolo. Dopo un'esistenza al limite, fra eccessi di ogni tipo che lo spingono all'autodistruzione, Johnny Cash giunge così alla propria personale redenzione: in san Paolo intravede se stesso – e quella possibilità di riscatto che si trova nella vita di ognuno di noi. -
Lettere Eretiche. Con le Lettere dalla Terra
Le Lettere dalla Terra furono composte nel 1910, appena un anno prima della morte di Twain. Verranno però pubblicate soltanto nel 1962, cinquantadue anni più tardi, quando la figlia Clara, ottantenne, concesse il suo permesso. Perché tutto questo tempo tra la stesura e la pubblicazione? Forse perché Lettere dalla Terra è una raccolta di missive irriverenti che l'Arcangelo Satana - esiliato da Dio sulla Terra a causa dei suoi commenti impertinenti riguardo la Creazione - scrive ai suoi compagni, gli Arcangeli Gabriele e Michele? O forse perché si prende gioco dell'Uomo, alle prese con la sua più grande invenzione, il Dio della Bibbia, illogico e geloso, il Padre distratto e cattivo che elargisce malattie e sciagure in quantità, e che pretende in cambio di essere venerato? Dietro la maschera di un Satana beffardo, bonariamente curioso e provocatoriamente ragionevole, è facile scorgere la personalità di Mark Twain, che smessi gli abiti universalmente riconosciuti dello scrittore per ragazzi, si cala nei panni del sottile osservatore delle ipocrisie e dei conformismi imposti dalla religione ai suoi poveri contemporanei, ridicolizzando il creazionismo e l'origine divina dell'universo. Con gli occhi increduli dell'angelo caduto, la miserabile razza umana è osservata da lontano, diventando il soggetto di un'indagine razionale, di una critica culturale e antropologica che riguarda l'uomo e il suo rapporto con Dio, con il senso morale, con il giusto e l'ingiusto, con la gioia della vita e con il terrore della morte. Cinque scritti, inediti in Italia, fanno poi seguito alle Lettere dalla Terra. Una testimonianza forte e decisa di critica alla religione, portata avanti con spirito critico e scetticismo, che lo stesso Twain decise di non divulgare in vita. Le religioni sono una tra le tante cause del male umano, un male non divino, trascendente e concreto. -
Comportati bene e resterai solo. Un manuale cinico sulla dannata razza umana
"Comportati bene e resterai solo. Un manuale cinico sulla dannata razza umana"""" raccoglie oltre trenta scritti tra saggi brevi, j'accuse, articoli e discorsi, molti dei quali inediti in Italia, per tentare di dare vita a un vademecum cinico e beffardo sulla dannata razza umana, come Mark Twain era solito definire i suoi simili. Meno noto al grande pubblico italiano è infatti tutto il lavoro che Twain svolse durante la sua vita come giornalista, polemista, saggista e autore di esilaranti parodie e satire sulla vita politica, sociale e la natura umana in generale. """"Comportati bene e resterai solo"""" scava in questa parte meno nota della sua opera, che impegnò buona parte dei suoi ultimi venti anni di vita e che lo vide impegnato nel compito di descrivere, spiegare e tentare di capire gli uomini. Gli scritti selezionati vanno così a creare una specie di mosaico filosofico inedito e sorprendente, quasi un trattato antropologico, oltre che un resoconto cinico, umoristico e a tratti amaro, sempre irriverente, capace di passare in rassegna vizi, virtù, fobie e paradossi della razza umana, con lo stile ironico e a tratti schiettamente comico che ha reso celebre in tutto il mondo l'opera e il genio di Mark Twain." -
Il credo dell'uomo libero. La cosa principale e necessaria per rendere felice il mondo è l'intelligenza
Tutti i saggi qui presenti ruotano attorno a ""Il credo dell'uomo libero"""" come all'ideale centro da cui prendono vita le riflessioni di Russell a carattere sociale, politico e filosofico. Riflessioni che hanno contribuito a renderlo celebre in tutto il mondo e a instradarlo sulla via dei grandi pensatori libertari e liberali del XVIII e XIX secolo. Comprende anche """"Quali desideri sono politicamente importanti"""", il discorso di ringraziamento che Russell pronunciò dopo che gli fu conferito il premio Nobel per la letteratura nel 1950. I temi della libertà individuale, dei limiti del singolo nei confronti dello Stato e della legge, la visione della proprietà e della guerra e l'educazione dei giovani, sono i temi centrali che vengono affrontati dai saggi brevi qui ripresentati, tratti da varie opere e scritti prima, durante e immediatamente dopo l'eccidio inutile della prima guerra mondiale."" -
Il potere e la parola. Scritti su propaganda, politica e censura
"Il potere e la parola"""" raccoglie quindici scritti di George Orwell - di cui cinque inediti in lingua italiana - che ruotano attorno ai temi della propaganda, della censura e dell'uso distorto del linguaggio politico, giornalistico e letterario. Composti prevalentemente tra gli anni Trenta e Quaranta, i saggi presenti in questa antologia sono ancora in grado di illustrare con sconcertante accuratezza, oltre settant'anni più tardi, la nostra stessa attualità: le """"narrazioni"""" che divengono surrogati dei resoconti fattuali, la scomparsa della realtà oggettiva e la sua sostituzione con l'interpretazione di comodo, il potere esercitato dalle notizie false nelle società moderne, i concetti di post-verità e la distorsione del linguaggio stesso ad uso di determinate ideologie. Come sempre la scrittura di Orwell si rivela profetica e acutissima: in Orson Welles e l'invasione da Marte lo scrittore prevede con impressionante chiarezza l'ascesa e le cause di quelle che oggi chiamiamo """"fake news""""; in La libertà di stampa denuncia i subdoli meccanismi censori generati da una certa intellighenzia, e il tentativo perverso di ergersi a difensori della democrazia ricorrendo a metodi intrinsecamente totalitari; in Svelare il segreto spagnolo scrive di come la propaganda riesca a far """"scomparire"""" i fatti oggettivi a favore di """"narrazioni"""" di parte; in Sotto il naso racconta della tendenza umana ad """"aggiustare"""" la realtà per creare """"narrazioni"""" più consone all'ideologia del momento; in Che cos'è il fascismo? della confusione generata dal linguaggio giornalistico su concetti chiave e fondamentali per il progresso della società democratica. Cinque sono i saggi presenti e mai pubblicati prima in Italia: Che cos'è il fascismo?; Parole nuove; Sotto il naso; Svelare il segreto spagnolo; Libertà del parco. Tutti furono composti in un periodo cruciale per lo scrittore e giornalista, in cui produsse alcune delle sue opere più celebri come 1984 e La fattoria degli animali. Apre il libro un saggio introduttivo di Diana Thermes, docente di storia del pensiero politico europeo presso il Dipartimento di Scienze politiche dell'Università Roma TRE." -
Siamo l'aria che respiriamo. Saggi di ecologia profonda
Siamo l'aria che respiriamo raccoglie alcuni degli scritti più significativi di Arne Naess, fondatore dell'ecologia profonda e una delle figure più influenti del nostro tempo.«Una filosofia dolce contro i pensieri pesanti e alla fine superficiali dell'ecologismo di maniera.» - Marco Belpoliti, Robinson«Leggere Naess è l’opportunità per riflettere sul senso della nostra esistenza, aiuta a comprendere quanto uno stile di vita appagante non sia legato al tenore elevato bensì alla qualità, e come questa sia inevitabilmente interconnessa al mondo naturale. Perché ne facciamo parte.» – Beniamino Cavalli per MaremossoQuesti saggi sono stati composti nella sua baita-rifugio Tvergastein, sulla cima del monte Hallingskarvet, luogo con cui si identificò completamente e da cui trasse la sua personale ecosofia. Naess ci invita a guardare in modo profondo al nostro rapporto con la terra e le vite che la abitano, ad abbracciare la natura e le sue creature non come ""oggetti"""" isolati e separati da indagare, studiare, sfruttare o """"salvare"""", ma come parti di una totalità che ci comprende e fonda il nostro sé ecologico - che costituisce la radice stessa della realtà in cui viviamo. L'ecosofia di Naess scaturisce dall'ecologia, ma è saggezza prima che scienza: è la rivoluzionaria presa di coscienza della nostra essenziale unità con l'ambiente, la consapevolezza che muta i nostri valori e comportamenti, che accresce la qualità e la gioia delle nostre vite. Introduzione di Elisa Cavazza e di Alan Dregson."" -
Tutto ciò che è libero e selvaggio
"Tutto ciò che è libero e selvaggio"""" è un'antologia di testi inediti in Italia di Aldo Leopold, autore di A Sand County Almanac (in Italia: Pensare come una montagna, Piano B, 2019), uno dei manifesti dell'ecologismo moderno e fra i libri più influenti del Novecento, un classico della letteratura naturalistica e ambientalista. Gli scritti proposti in questa antologia originale alternano registri diversi – saggio, racconto, divulgazione scientifica e perorazione in difesa della natura – in una prosa che, nello stile di Leopold, riesce ad armonizzare divulgazione scientifica di spessore e qualità stilistica, ricca di suggestioni e riflessioni sul modo in cui l'uomo si rapporta al mondo della natura. Pur nella varietà di temi affrontati dagli scritti (che coprono un arco di tempo di oltre trent'anni), tutti rivelano però un comune denominatore: lo sforzo di Leopold di comunicare il bisogno di sviluppare un'etica della terra, una filosofia e una visione del mondo che permetta all'uomo di vivere in armonia con gli altri esseri e con il mondo che lo ospita e di cui è custode. Foreste, montagne, fiumi, boschi, animali e praterie giungono così a “parlare” al lettore, a spingerlo a considerarli non come mere risorse da sfruttare ma come esseri da cui dipende il nostro stesso benessere: per Leopold, infatti, la conservazione è uno stato di armonia fra gli uomini e la terra, e senza il giusto rapporto di entrambi quest'armonia non potrà essere raggiunta." -
Goebbels. 11 tattiche di manipolazione oscura
Un manuale di autodifesa psicologica e un’analisi delle odierne strategie di addomesticamento e manipolazione: dopo aver individuato 11 tattiche nell’operato di Joseph Goebbels, ministro della Propaganda nazista, Gianluca Magi mostra come quel sistema di addomesticamento e strumentalizzazione sia ancora oggi implacabilmente utilizzato dagli odierni «padroni dell’umanità» e dai loro «mezzi di manipolazione di massa». rnrn«Tutto ciò che è accaduto, dunque può accadere di nuovo» - Primo Levirn«Noi governiamo con l'amore, non con la baionetta» - Joseph GoebbelsrnrnGoebbels. 11 tattiche di manipolazione oscura è al contempo un manuale di auto-difesa psicologica e un'analisi critica e fattuale delle strategie di addomesticamento, controllo sociale, manipolazione e massificazione oggi in vigore. Grazie all'individuazione di undici principi chiavi attinti dalle oltre trentamila pagine dei diari di Joseph Goebbels - il ""diavolo zoppo"""", il ministro della Propaganda della Germania nazificata - Gianluca Magi tratteggia un inquietante parallelo con il nostro tempo, mostrando come quel sistema di condizionamento, addomesticamento e strumentalizzazione, lungi dall'appartenere a un passato ormai tramontato, sia ancora oggi implacabilmente utilizzato dagli odierni """"padroni dell'umanità"""" e dai loro mezzi di manipolazione di massa. Scopo di questo libro, dunque, non vuol essere solo un'analisi storica, ma il tentativo di osservare criticamente la nostra realtà alla luce del lavoro propagandistico di Goebbels, al fine di fornire al lettore strategie efficaci """"per salvarsi dalla Trinità del Potere: il Male, la Stupidità e la Menzogna""""."" -
Potevo diventare milionario ho scelto di essere un vagabondo. La vita di John Muir
«Una storia larger than life, incredibile e più» - Gabriele Romagnoli, RobinsonrnrnA dieci anni John Muir lascia la Scozia, sbarca negli Stati Uniti insieme alla sua famiglia e si stabilisce nella regione dei Grandi Laghi. Lavora senza sosta nella loro fattoria, ma spesso alza la testa per ammirare la natura selvaggia che lo circonda. Di notte inventa e costruisce macchine incredibili, tutte di legno, che presenta nelle fiere di città con grande successo. Ben presto però rifiuta questa esistenza fatta solo di lavoro e doveri, e conosce l'amore incandescente per la natura selvaggia, per la wilderness incontaminata. Lascia il Wisconsin e compie mille escursioni nei luoghi più remoti, portando con sé solo un po' di pane. Instancabile, John cammina. Prima fino in Florida, poi verso la California, e su fino in Alaska. Si commuove di fronte ai temporali, alle cascate, alle immense sequoie, al vento, e mai più smetterà di viaggiare per il mondo. Figura mitica negli Stati Uniti, fondatore del Sierra Club e del parco nazionale di Yosemite, John Muir si è interrogato sul significato della vita nella nuova società industriale, rispondendo semplicemente con la sua esistenza libera e piena di amore per la Natura. -
Sitopia. Come il cibo può salvare il mondo
Dai nostri antenati cacciatori-raccoglitori fino all'insaziabile appetito delle moderne megalopoli, il cibo ha sempre plasmato i nostri corpi e le nostre case, l'economia e i paesaggi, il modo in cui vediamo la natura e la società: che ce ne rendiamo conto o meno, il mondo nel quale viviamo è continuamente forgiato dal cibo. Oggi però tendiamo ad assegnare ben poco valore a ciò che mangiamo: qual è il costo reale di un hamburger? Qual è il prezzo da pagare per l'attuale monopolio industriale-alimentare? La nostra sistematica svalutazione del cibo che tipo di ambiente e cultura sta creando? Come nutriremo gli oltre otto miliardi di esseri umani che presto abiteranno la Terra? Attingendo a varie fonti e ispirazioni - storia, economia, filosofia, architettura, biologia e letteratura - Carolyn Steel utilizza il cibo come una lente per rispondere a queste e altre domande, per analizzare il nostro presente e tentare di costruire un futuro migliore: Sitopia è un'utopia possibile, una via da seguire per prosperare su un pianeta sempre più affollato e surriscaldato.