Sfoglia il Catalogo feltrinelli035
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 3061-3080 di 10000 Articoli:
-
Questo vino sa di morto. La signorina Gemma indaga
L'improvvisa scomparsa di uno dei due gemelli Bucchi, viticoltori di Valvata dà il via alle indagini di Gemma Galleschi che riesce a dipanare l'intricata matassa. Durante il ricevimento di nozze di Caterina Marini (insegnante di pianoforte) e Giorgio Sandri (brigadiere dei Carabinieri), succede qualcosa di brutto che le fa capire quanto i due casi siano collegati tra di loro. -
Prima della notte
L'autore racconta la solitudine, che assume le sembianze di una bruma esausta, depositata sul molo, quando l'ora del giorno svanisce in un'orchestra di grilli. In questo spazio latente e provvisorio si consuma l'attesa. A un ritmo d'oceano si addensano le nerezze di quel coagulo di cecità che è la notte, propagandosi dall'ultimo fulgore di ponente lontananza. E l'uomo contemporaneo, eroe dei fasti del giorno appena scorso, avverte una grandezza che lo sovrasta: il silenzio della solitudine (dalla Premessa dell'opera). -
Attimi di un'adolescenza. Noise kitchen: la storia vera di una band degli anni '90 mai esistita
Siamo negli anni '90. A Pisa, tra i ragazzi, sta venendo fuori prepotentemente un genere musicale nuovo che affronta i problemi e le tematiche giovanili come mai niente era riuscito a fare fino a quel momento. È il Grunge delle enormi camice a quadri dei boscaioli nord americani e capitanato dai Nirvana di Kurt Cobain, i Pearl Jam, i Soundgarden e gli Alice in Chains. Così, con incredibile entusiasmo e senso di emulazione gli studenti delle superiori Jim, il ""Tedesco"""" il """"Mondo"""" e Pier-Pi diventano la grunge rock band """"Noise Kitchen"""" e intraprendono un viaggio alla ricerca del proprio sogno attraverso i concerti, le cassette, i primi amori e tutti i problemi legati a quell'età così bella ma anche così difficile che è l'adolescenza. Il loro obiettivo dichiarato è quello di diventare rockstar, ma qualcosa si complica: il """"Mondo"""" questa volta l'ha combinata grossa e non si tratta della solita bravata."" -
Il relitto
Sul filone del costante rapporto tra il protagonista e il mare, si snoda quello che può essere un diario di vita vissuta fortemente. Sono le pagine intensamente descrittive di una Livorno del dopoguerra ancora semidistrutta e sanguinante; sono quelle di navigazione tra l'Elba e i porti dell'arco tirrenico, dove personaggi reali e riconoscibilia chi conosce qualcosa delle cronache locali si si mischiano con i caratteri inventati, in un continuo intreccio di ricordi e di messaggi. Ma con una amara e pesante costante: la solitudine e l'amarezza. Per Ferruccio Chiesa il mare è grande, potente, spettacolare e anche divino, ma non è né confidente né amico. Il mare di questo romanzo è un tragico livellatore cui nessuno, se predestinato,sfugge. (Dalla prefazione di Antonio Fulvi). -
Le simmetrie del caso
Cosa può avere in comune Dafne, studentessa laureanda in Medicina ancora alla ricerca di se stessa e incerta sul suo futuro, con una drammatica vicenda avvenuta nella California degli anni Trenta del Novecento? Quali legami ci sono tra il presente, ambientato in una Venezia evanescente e misteriosa, e San Francisco, al tempo dell'inaugurazione di un suo luogo simbolo: il Golden Gate Bridge?L'incontro casuale tra la giovane studentessa e un'anziana paziente segnerà un passaggio importante per le vite di entrambe le protagoniste. La ricerca di sé, l'amore, l'amicizia, i legami forti tra le generazioni, l'impervio cammino verso le pari opportunità, le scoperte scientifiche nella Chimica e nella Farmacologia, narrate attraverso il racconto di un tragico evento realmente accaduto, si rincorrono tra le pagine di un romanzo intrigante, che scioglie i dubbi solo nelle ultime pagine. -
L' aspirante padre
Un uomo racconta l'esperienza della sua paternità, mettendosi a nudo. Al contempo si trova coinvolto all'interno di un processo in cui è accusato di essere un cattivo padre. ""Proprio qua la volevo. Se lei, o una parte di lei, non si sente pronto a questi sacrifici ci spiega quella sera di novembre del 2013, e quell'altra sera del gennaio 2019, ovvero i giorni in cui ha concepito i suoi figli, a cosa pensava? Pensava che sarebbe stato più semplice? Cosa pensava in quei momenti, che la Divina Provvidenza l'avrebbe aiutata? Che genitori non si nasce, si diventa? Aveva in tasca una delle sue considerazioni dal sapore new age? Oppure, cosa ancora peggiore, non pensava... si lasciava andare a quello che sarebbe accaduto? E se così fosse, si ricorda cosa ha detto più volte nel corso della sua esistenza, con tono serio e deciso? Glielo ricordo io: lei in svariati contesti, con gli amici, con sua moglie, col suo counselor ha detto: """"non si mette al mondo un figlio per caso, se non si usano precauzioni bisogna esser pronti ad assumersi le proprie responsabilità""""."" -
L' antologia di Spoon Ribes
«La mediocre quotidianità di questi nostri giorni opachi e incanagliti è di solito il punto d'avvio delle storie. È su questi modesti, ma comunque faticosi, mestieri di vivere che irrompe, d'improvviso, il dato inaspettato, il particolare fuori posto, l'irriducibile elemento irrazionale che spiazza, sorprende e rimette in discussione certezze, convinzioni e abitudini. Si aprono, così, per il Lettore, inediti punti di vista, prospettive diverse, possibilità di nuove letture e ""altre"""" narrazioni. Maurizio Antonetti si avvale di una scrittura elegante e controllata, ironica e acutamente indagatrice degli angoli oscuri del nostro presente: uno sguardo, il suo, particolarmente vocato non solo a cogliere il retrogusto amaro che è nell'esperienza di ciascuno di noi, ma a dilatarlo in un diffuso senso di malessere. Sempre percettibile, infatti, nelle sue storie un marcato sentimento di precarietà, d'instabilità, tra il vecchio che muore a fatica e il nuovo che non vuole nascere». (Dalla prefazione di Luciano Luciani)."" -
Diciotto anni nel 1918. Il mio diario di guerra
Quando, a metà marzo del 1918, gli arrivò l'ordine di partire per il fronte, Francesco de Peppo aveva diciotto anni. Apparteneva all'ultima generazione di reclute che, a dispetto dell'età e della scarsa preparazione, era chiamata a tamponare le terribili perdite subite dall'esercito italiano nella ritirata di Caporetto. Quel ""ragazzo del '99"""" si avviava a vivere di persona un'esperienza straordinaria, che poteva chiudere tragicamente la propria esistenza, come era capitato al fratello Mario, poco più grande di lui: si sapeva che era morto due anni prima in una delle sanguinose battaglie dell'Isonzo, ma se ne ignorava il luogo della probabile sepoltura. Francesco ne è consapevole, ma parte ugualmente - """"deve"""" partire - deciso a dare il suo contributo alle sorti della patria."" -
Animali che salvano l'anima. L'esperienza nel carcere di Gorgona
«Il Laboratorio ha prodotto racconti, dapprima timidi, poi sempre più emozionanti; i ragazzi di ogni età, nella loro aula scolastica all'interno della ""sezione"""", come viene chiamato il carcere, sono arrivati tutti incuriositi. Avevano voglia di raccontare esperienze con gli animali, è stato uno scambio di conoscenze, ma soprattutto di emozioni: essere riuscita a stimolare in loro il coraggio di aprire quel """"cassetto"""" pieno di ricordi emozionanti, per condividerli con noi, mi dà la misura del valore, della struttura dei Laboratori di Scrittura. Il fatto poi che la LAV abbia voluto riunire in un libro tutti i loro lavori, racconti e disegni, è veramente il coronamento di un lavoro fatto bene» (Dalla nota di Prita Grassi, docente del Laboratorio di Scrittura)."" -
Nonostante tutto. Presupposti per una resistenza, rifondazione e rinascita
Scritti di quattordici donne (alcune non avevano mai partecipato ad altre antologie) a testimonianza che, mentre alcune stanche riprendono fiato, ora stanno arrivando i rinforzi. Marzo 2022: secondo anno in cui tutte le attività, dalle più semplici alle più complesse, hanno pesantemente risentito delle restrizioni dovute alla pandemia. Testimonianza che insieme, in contatto con persone fiduciose e simili, si può fare e progettare persino in situazioni avverse. -
Le indagini di Bellavista. Dieci avventure avventurose
Bellavista e il suo aiutante Delincis ci immergono nelle loro ""avventure avventurose"""", districando misteri che sembrano insolubili e che invece riservano simpatiche sorprese e inaspettati colpi di scena. Ogni intreccio ci regala la magia e la leggerezza di un mondo in cui tutto può succedere, in cui il """"solito"""" diventa insolito e l'ordinario si tinge di straordinario. Con humor, fantasia, creatività e divertimento. In fondo, un'appendice interattiva da colorare per far divertire bambine e bambini. Età di lettura: da 8 anni."" -
Il diario di Lea. Vita di una giovane donna durante la Seconda guerra mondiale
Lea ha consegnato a queste pagine il racconto vivo della sua giovinezza, trascorsa durante gli anni più terribili della Seconda guerra mondiale, dalla fine del 1942 all’estate del 1944. Colpisce la matura consapevolezza della ragazza, che nell’incipit del diario esplicita il senso attribuito al suo sforzo narrativo: l’auspicio di Lea è che “possa il ricordo illuminarmi colla sua luce il cammino anche quando il dono della gioventù sarà ormai svanito per sempre”. (Dalla Prefazione di Daniela Belliti). Sono fermate, in queste pagine ingiallite dal tempo, piccole storie che intersecano la grande Storia. Credo di essere stata la prima persona, da allora, ad aver aperto e letto quel diario che ho trascritto non soltanto con la devozione di figlia, ma anche con l’atteggiamento di chi trova un documento storico unico e decide di consegnarlo alla memoria della collettività. (Dall’introduzione di Susanna Daniele). -
Aloha!
In una Versilia magica, chiusa tra le Alpi Apuane e il mare, si consuma un dramma di solitudine e grande sentimento, che l’autore descrive con grande lirismo, alternando il passato al presente, vicende personali a fatti di pura fantasia. Una narrazione a più voci dove si affrontano, senza censure, i propri dolori e quelli degli altri. La spensieratezza della gioventù che lascia il posto ai sogni infranti e alle meschinità che appestano la nostra esistenza di esseri umani insoddisfatti. L’amore vero, la separazione, l’abbandono, la Spada di Damocle rappresentata dalla malattia, il lutto. E non ultimo il coraggio di lasciar andar via la persona amata. L’autore dedica il romanzo non solo a una cara amica che non c’è più, ma idealmente a chiunque abbia subìto un lutto, una perdita o un abbandono. -
Avevo un appuntamento
Questo mondo ci basta? Siamo padroni della nostra vita? C'è un mistero che attraversa quella di ognuna di noi? Quanto sono consapevoli le nostre scelte e quanto siamo condizionati dagli eventi? È possibile che un accadimento sia in grado di cambiare radicalmente la nostra vita? Siamo in grado di trovare una giusta collocazione a ciò che di imprevedibile e inaspettato prende forma davanti a noi? Ci si può affrancare dai tratti più dolorosi della propria biografia? Che posto ha, in tutto questo, l'amore? Un libro provocatorio e non allineato allo spirito del tempo, che segue l'imprevedibile itinerario esistenziale di Simonetta, dalla nascita alla maturità, all'età adulta, tra slanci, eventi, cadute e incontri, tra dramma e rinnovamento, tra rivelazioni e trasformazioni alla ricerca di un ordine possibile o sarebbe meglio dire, di un fine proprio. -
C'è qualcosa fuori posto. La signorina Gemma indaga
Per una fortuita coincidenza, Gemma Galleschi sente le grida di due sorelle che piangono la morte accidentale della mamma. Corre in loro aiuto e si accorge che qualcosa non torna nel racconto delle due ragazze, che non hanno altro interesse se non quello di mantenere la casa in perfetta pulizia. Anche il dottor Pinchi si convince che nella morte della povera donna c’è qualcosa di sospetto. Grazie ad approfondite ricerche in casa, e con l’aiuto degli stornelli della Linaccia, Gemma riesce a capire chi è il colpevole. Ancora una volta Patrizia Rasetti ci trasporta nella realtà della Cascina dei primi decenni del ‘900 e ci regala un giallo coi fiocchi, condito dal quell’humour e da quel romanticismo che hanno fatto innamorare lettrici e lettori. -
Il problema di girarsi
Comincia così la nuova vita da detective privato dell'ormai ex ispettore Zanetti, come sempre affiancato dal fidato De Cesare. Nell'atmosfera crepuscolare di una Livorno in attesa del Natale, i due si muoveranno in un mondo sotterraneo fatto di personaggi dai nomi stravaganti, tra sale da gioco, cavalli, scommesse e solitudini difficili da sopportare, fino a scoprire la verità su una vicenda che, altrimenti, sarebbe rimasta dimenticata nell'ombra dell'indifferenza. -
Guerra e fede nel diritto. Un dialogo interiore ai tempi del conflitto in Ucraina
"Guerra e fede nel diritto"""" è il racconto di un peculiare viaggio attraverso la guerra e il mondo della globalizzazione. Non è un instant book di cronaca, o un saggio storico-politico, ma un diario interiore attraverso le paure e gli interrogativi esplosi nell’esistenza dell’autore con l’inizio del conflitto in Ucraina. Il filo conduttore è il tentativo di ottenere alcune risposte, spaziando in diversi campi della conoscenza. L’autore si è così ritrovato a frugare nei rifiuti della guerra “con il collo dolente e gli occhi arrossati” nello sforzo di osservare i pensieri, le parole, i particolari, il contesto, il diritto, le religioni e le relazioni di questa tragedia. Tappe che poi sono diventate i titoli dei capitoli della riflessione sulla guerra, nella continua ricerca di confronto con un demone interiore che pone dilemmi e crea angosce. L’incontro diretto con il demone Rubicante si materializza, però, solo nell’epilogo, determinando un risultato inaspettato." -
Terra degli orsi
Terra degli Orsi narra le storie di tre personaggi femminili: Silvia, giovane biologa nostra contemporanea, Anna, la sua trisnonna vissuta a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, e Lisa, una femmina di orso bruno. Le storie si intrecciano procedendo in parallelo, facendo immergere lettrici e lettori nel paesaggio delle Alpi del Trentino, dove Silvia segue il vagabondare di Lisa, trasferita in quei luoghi dalla Slovenia. Ma ci invita anche a compiere un tuffo nel passato, nella Firenze di Anna, presa tra vita familiare e lotta per i diritti all’istruzione e alla partecipazione civile, sociale, culturale e politica delle donne. Sguardi femminili, dunque, ma che abbracciano la dimensione universale della tutela dell’ambiente, dei diritti degli animali e delle donne: soggetti in cerca di una voce, una dignità, uno spazio di esistenza e partecipazione che renda le lore vite all’altezza di questo termine. Grazie a una scrittura diretta e al contempo profonda, che regala spunti etici e filosofici e che sfocia, nelle descrizioni degli ambienti, in un lirismo poetico, l’autrice ci lascia immedesimare in ogni protagonista e nel tempo e nello spazio in cui si muove, così che alla fine, tutte e tutti noi finiamo per diventare l’orsa Lisa, la biologa Silvia e la protofemminista Anna. -
Tra stelle, nuvole e radici: quaranta favole in libertà. Ediz. illustrata
Tra stelle, nuvole e radici sono tutte quelle circostanze di sogno e realtà che contribuiscono a renderci persone. Le stelle, silenziose osservatrici delle nostre notti quando, con gli occhi in su, chiediamo consiglio o esprimiamo un desiderio. Le nuvole, che creano immagini inaspettate. Le radici sono terra e casa. Sono cultura, ambiente, dimora eterna. Queste favole, dove la fantasia trasforma, si scontra e rilegge la realtà, stimolano prospettive diverse nel pensare e guardare il mondo, con l’incanto e la curiosità tipici delle fiabe. -
Rossa e plebea. Pisa, mezzo secolo fa
«Pisa, primi anni Settanta. Una città difficile, contraddittoria: creativa, culturalmente e politicamente vivace (nella sua Università e collegi elitari, Normale e Sant’Anna, si è formata davvero la classe dirigente del Paese), ma anche statica, lenta, un poco depressa. Sulla città e sul suo popolo pesano trasformazioni radicali che ne hanno cambiato l’identità in modo profondo. Repubblica marinara abbandonata dal mare, con le catene del porto appese sulle pareti del Camposanto monumentale, città industriale, la seconda per occupazione e per numero di fabbriche alla fine dell’Ottocento, umiliata a triste realtà di servizi, invasa da un ceto impiegatizio piuttosto immune dai lampi della fantasia. Pisa, una realtà bellissima e maltrattata». (dalla Prefazione di Daniele Luti).