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La bellezza del marito. Un saggio romanzo in 29 tanghi
Da quando è uscito nel 2001, ""La bellezza del marito"""" di Anne Carson ha iniziato ad assumere uno status quasi leggendario. Per la potenza e irruenza dei suoi versi, per la chiarezza romantica con cui restituisce l'inizio e la fine di un matrimonio. Carson in questo testo-pastiche si trasforma in una ballerina di tango e mette in scena l'alternanza dell'amore, provando a contenere tutti i passaggi obbligati: la seduzione e l'infatuazione, la furia di chi rapisce l'altro e poi inevitabilmente lo tradisce. L'amore è un ballo, una guerra, un sogno corrotto che la moglie inizia a fare da ragazzina e continuerà a incubare fino alla resa della vita adulta. Perché di resa si tratta: la protagonista non può fare a meno di abbandonarsi alla bellezza del marito e anche alla tortura che questo legame comporta, addolcendo le sue pene con i miti classici, John Keats e l'ironia del tango. Un ballo fatto da ruoli fissi, ma che in certi momenti rende impossibile capire chi sta trattenendo chi, e chi invece è pronto a mollare la presa e andarsene. Il ballo finisce, la letteratura resta: accanto ad """"Autobiografia del Rosso"""", """"La bellezza del marito"""" si impone come l'opera più bella e profonda di Anne Carson, una bomba che sa esplodere in mille schegge di sentimento e intelligenza e trova un posto tutto suo all'interno di una collana/ serie editoriale che vuole essere altrettanto eclettica e appassionata."" -
Mia madre ride
Una regista molto amata, e una scrittrice ancora da scoprire: Chantal Akerman, la cineasta belga scomparsa qualche anno fa e nota al pubblico italiano soprattutto per il suo lavoro documentaristico sui margini sottili tra arte e vita, con ""Mia madre ride"""" si lascia scoprire nelle vesti di figlia, artista e donna che ha sempre dedicato alla letteratura uno sguardo privilegiato. Questo è un libro fluido, un diario-memoir a episodi, scritto mentre l'autrice viaggiava tra New York e Bruxelles per assistere la madre anziana negli ultimi anni prima della scomparsa. In queste pagine si racconta la difficoltà di lavorare (= esistere) nei pressi di un amore così incondizionato come quello materno, ma anche episodi della vita della madre e della propria, il loro rapporto (poi ripreso nel documentario No Home Movie), l'amore per le donne (e in particolare per una più giovane), le sue frequenti depressioni e i blocchi creativi. Mia madre ride è un'autobiografia e allo stesso tempo una riflessione sul potere della parola e sull'amore. Un'opera lirica e toccante, a tratti struggente, che offre uno sguardo, non mediato dalla cinepresa, sul dolore e sulla resistenza che vi si oppone. Una meditazione su arte e vita che non mostra il lato trionfalistico dell'artista che ha usato la sua vita per il suo lavoro, ma piuttosto quello sofferto della volontà di creare una testimonianza e lasciare traccia. Un libro profondamente femminista senza la presunzione di volerlo essere apertamente, scritto con una delicatezza che non lascia scampo e una sintassi disinvolta e intima."" -
La morte del padre. Con «Ritratto di Alice» di Patrizia Zappa Mulas
Un racconto breve, lancinante, attraversato da una vena al tempo stesso irriverente, ironica e drammatica. In La morte del padre Alice Ceresa esplora, con gli strumenti di dissezione della realtà e del linguaggio che le sono propri, cosa succede a un nucleo familiare qualunque nel momento in cui la figura attorno a cui esso tradizionalmente sembra riunirsi ed esistere scompare. Seguendo in modo sia corale che individuale le vicende di ciascun personaggio – la figlia maggiore, il figlio maschio, la vedova e la figlia minore (personaggio autobiografico) – l’autrice di questa apparentemente inevitabile disgregazione familiare ci mostra i limiti, le paure inespresse, la banale volgarità del dolore. Quello che importa a Ceresa è narrare il modo in cui ogni personaggio vive la morte del padre. E dimostrare come, in una grottesca impassibilità, ciascuno di essi rimane fissato e come intrappolato nel proprio ruolo a oltranza, anche dopo l’evento traumatico. Non diverso è, però, il destino riservato al defunto: neanche lui è una creatura sofferente e sopraffatta, dotata di spessore; è solo e soltanto un patriarca. -
Maud Martha
“Maud Martha è nata nel 1917. È ancora viva”: si apre così l’unico romanzo scritto dalla celebre poetessa Gwendolyn Brooks, la prima afroamericana a vincere il Premio Pulitzer. Un romanzo dalla struttura originalissima, che in 34 fulminanti capitoli racconta tutta la vita della protagonista attraverso un prisma di informazioni minime, rarefatte, poetiche. rnMaud Martha Brown è una ragazzina cresciuta nel South Side della Chicago degli anni Quaranta. Tra bettole fatiscenti e cortili incolti, sogna New York, un amore romantico, il futuro. Ammira i denti di leone, impara a bere il caffè, si innamora, arreda il suo angolo cottura, sventra un pollo, risparmia un topo, compra cappelli, cerca di vedersi bella, partorisce una bambina. Anche suo marito, che ha la pelle solo un po’ più chiara, ha dei sogni: il Foxy Cat Club, le donne bianche, il mito della guerra.rnMa i sogni di Maud Martha e di quelli come lei vengono, immancabilmente, messi alla prova da “brandelli di odio sgomento”: una certa parola di una commessa, quella visita al cinema, la crudeltà di un Babbo Natale nei grandi magazzini. Una realtà inospitale, dura, né bianca né nera, ma fondamentalmente grigia: una realtà in cui, anche se la rassegnazione è la scelta più ovvia, c’è chi, come Maud Martha, trova ancora il modo di non arrendersi, pur di rendere luminosissimo quel grigio. Malgrado tutto.rnScritto nel 1953 ma pubblicato ora per la prima volta in Italia, Maud Martha è un mosaico delicato e devastante, capace di trasmettere al lettore il ritratto straordinario di una vita ordinaria, vissuta con saggezza, umorismo, rabbia, dignità e gioia. -
La figlia prodiga
Nell’anno del centenario della sua nascita, torna in libreria quello che viene comunemente considerato il capolavoro di Alice Ceresa: “La figlia prodiga”, pubblicato per la prima volta nel 1967 da Einaudi e vincitore del Premio Viareggio Opera Prima. Racconto generativo, pamphlet, saggio, parabola, stilettata filosofica, studio del personaggio femminile con tutte le contraddizioni che la coscienza e dissimulazione di sé comporta: l’irrequietezza del pensiero di Alice Ceresa si fa manifesto in questo testo emblematico, che anticipa di qualche anno i temi e le contestazioni che porteranno le donne italiane a mettere in discussione l’ordine sociale e familiare costituito. Da grande amante delle installazioni brevi, infatti, con “La figlia prodiga” Alice Ceresa propone il ritratto di un soggetto femminile ribelle, di un essere umano che si muove per meditazioni gravi e fulminee allo stesso tempo, interrogandosi sulla figura della figlia prodiga tra unicità ed esemplarità. Ma chi è la figlia prodiga un tempo bambina, e in cosa si distingue dall’omologo fraterno? E com’è possibile il ritorno della figlia, se non è contemplata neanche la sua partenza? Per forza di cose, la figlia prodiga è un personaggio che ha inizio nella famiglia, ma le si oppone, disubbidisce e sperpera, provando ad appartenere a sé stessa. Opera sperimentale e femminista, “La figlia prodiga” è anche un’indagine fortissima sulla letteratura, sulle cose dicibili e le mancanze, la costruzione delle storie, la fine che si scioglie nell’inizio e il destino. Prefazione di Laura Fortini. -
Panopticon
Un successo inaspettato catapulta Raoul in un mondo di ricchezza e di piaceri che ben presto lo renderanno schiavo, consumando la sua anima e la sua creatività di scrittore. In piena crisi esistenziale si rivolge a un misterioso psicologo affinché lo aiuti a ritrovare se stesso, l'amore della famiglia e l'ispirazione per ritornare a scrivere. Al silenzioso dottore affida le storie che vorrebbe raccontare, storie che si dipanano nelle oscure profondità di una mente contorta. Storie in cui improbabili personaggi accompagnano Raoul in un viaggio sospeso tra immaginazione e realtà, in bilico su un sottile confine, superato il quale tutto può accadere. Laddove la mente si scompone in mille frammenti, Raoul cercherà di districarsi per ricongiungersi con gli altri aspetti del suo io. Riuscirà a risalire dall'abisso dell'inconscio senza perdere la sanità mentale? Quali inenarrabili verità lo attendono fuori dal labirinto? -
La seta da Baco
Poesia concettuale. -
Madre. Ricordare, sognare, amare, sperare
Storie di donne. -
Guida non ufficiale a Sandman
«Il mondo è fuori sesto», dichiarava il fool di Re Lear. E fuori sesto è il mondo che affronta Morfeo, Sogno degli Eterni, protagonista del «Sandman» di Neil Gaiman, che alla fine degli anni '80 del secolo scorso, mese dopo mese, episodio dopo episodio, costruì un universo dove quotidianità e fantastico, piccoli eventi e cosmogonie si fondevano in una costruzione immaginifica e ricca di sfumature, raccontando vite e passioni, offrendo a ciascun personaggio una sua voce, unica e particolare. Con Sandman, Neil Gaiman tentò di portare il fumetto (quello seriale, mainstream e di genere) fuori dai recinti del mondo degli appassionati, raccontando piccole e grandi storie in un modo affascinante e talvolta spiazzante. Il risultato fu qualcosa che si muoveva, per così dire, lungo i bordi del mondo conosciuto e confortante del mainstream di genere. Oggi ""graphic novel"""" è un termine di uso corrente, che circola tranquillamente al fuori di quei recinti e che, al di là delle chiacchiere su che cosa indichi o dovrebbe indicare, con la sua diffusione, testimonia un lungo viaggio percorso dal fumetto. «Sandman» è una tappa importante di quel viaggio, che a (quasi) trenta anni di distanza non smette di ammaliare i lettori. La guida all'universo di Sandman di Neil Gaiman."" -
Pescabolario. Un vero falso manuale di pesca, con tanto di lemmi, bigattini e tutto il resto. Ediz. a colori
Pescabolario. Un vero falso manuale sulla pesca redatto per lemmi in ordine alfabetico non stretto, ma largo quanto le maglie della memoria che ha determinato il fluire dei ricordi. Tanti ricordi, tante avventure, tante riflessioni (anche serie), ma sempre stemperati dalla vena ironicoumoristica dell'autore. Autore che oramai vanta più di cinquant'anni di esercizio alieutico, e altrettanti come artista visuale. Leggete guardate sorridete, magari pescate. Poi. -
L'uomo del New England
«Fai finta di cercare qualcosa sotto il sedile... invece prendi il fucile.». Visivamente impressionante - con il valido sostegno della colorazione da parte della moglie Laura Battaglia - questa è il secondo dei due fumetti che Dino Battaglia realizzò per la collana ""Un uomo un'avventura"""". Le imponenti foreste di conifere dell'America del Nord durante il periodo coloniale - insieme con gli splendidi attacchi indiani - non possono non ricordare l'illustre """"Wheeling"""" (ed altre opere) di Hugo Pratt nonché il successivo """"Tutto ricominciò con un'estate indiana"""" della coppia Manara-Pratt."" -
Fenomenologia di Diabolik
Un'esplorazione dietro le quinte di Diabolik: le sue radici letterarie nel feuilleton, l'innovazione delle sue autrici nei campi del giallo e del fumetto, le affinità e le differenze tra il Re del Terrore e altri miti della cultura di massa degli anni Sessanta, lo scandalo e la rivoluzione editoriale scatenati dal primo «eroe con la K», le sue varie declinazioni nella narrativa e sullo schermo. Ma anche l'occasione per un'analisi della psicologia dei personaggi, dall'inossidabile storia d'amore tra Diabolik ed Eva Kant alla complessa filosofia esistenziale del criminale dai mille volti. Un viaggio nella geografia alternativa del mondo in cui si muovono i personaggi, dove il tempo passa più lento per gli esseri umani ma non per la tecnologia; e persino una valutazione dell'impatto sull'economia di Clerville delle imprese dell'inafferrabile coppia criminale. Un percorso nell'universo immaginario creato da Angela e Luciana Giussani, alla scoperta dei suoi meccanismi più profondi e dei segreti di un successo che continua ininterrotto da oltre mezzo secolo. -
Coraline
Attraversando una porta nella casa in cui la sua familia si era appena trasferita, Coraline scopre un'altra casa stranamente simile alla sua, ma migliore. All'inizio sembra tutto meraviglioso: il cibo è molto buono e la scatola dei giocattoli è piena di angeli a molla e di teschi di dinosauro che strisciano per terra e battono i denti. Ma ci sono anche un'altra madre e un altro padre che vogliono che lei rimanga lì e sia la loro bambina. Vogliono trasformarla e tenerla per sempre con loro. Coraline dovrà usare tutta la sua intelligenza e lottare con ogni mezzo per salvarsi e tornare, finalmente consapevole, alla sua vita di tutti i giorni. -
Surfing on the third wave
L'estrazione di un'importantissima spia della Ribellione dal cuore pulsante dell'Impero non è missione per tutti, e Leia Organa sa che l'uomo giusto per riuscire nell'impresa è Han Solo. Scarlet Hark, tuttavia, non è ancora pronta a farsi salvare: prima deve trovare un certo pirata e rubargli alcune informazioni per cui l'Impero sarebbe disposto a uccidere. Per proteggere Scarlet, Han sarà costretto a seguirla dalle affollate strade della città a un tempio alieno pieno di trappole, passando per una giungla ricca di insidie: insieme a Chewbacca, Leia e alla loro nuova, coraggiosa compagna, Han affronterà imboscate, tradimenti e tempeste di fuoco. Malgrado l'aiuto di Luke Skywalker e della sua squadriglia di Ala-X, i nostri eroi dell'Alleanza potrebbero non essere pronti ad affrontare la loro più grande battaglia per liberare la galassia dal regno tirannico dell'Impero, che minaccia di soffocarla per sempre. -
E-motion. L'emozione del fumetto digitale al servizio della creatività
Un saggio dedicato al mondo del fumetto digitale e alle sue future applicazionirnrnLa necessità di adeguarsi ai propri lettori ha portato il fumetto, dalla fine degli anni '90, a mutare, abbracciando la tecnologia e la globalizzazione. Oggi è arrivato persino ad abbandonare la sua fisicità trasformandosi in digitale. Come cambia il fumetto in questa sua nuova veste? Quali sono le tecniche e le capacità necessarie alla creazione e alla costruzione di un fumetto digitale? Come si scrive e con quali problemi ci si confronta nella fase di sceneggiatura? Cosa cambia per il lettore?rn""E-Motion"""" prova a rispondere a queste domande anche grazie al contributo di molti esperti del settore, intervistati per l'occasione dagli autori Valentina Marucci e Davide Bilancetti, cercando soprattutto di fornire ai lettori informazioni fondamentali per districarsi nella fitta rete del panorama del fumetto digitale. Un saggio che si rivolge tanto al lettore appassionato di graphic novel quanto al disegnatore esordiente che vuole capire cosa è cambiato da quando disegnavano i suoi maestri, come rapportarsi ai nuovi mezzi e – con essi – alle nuove esigenze."" -
Time breakers
Angela Attenborough e i suoi Time breakers sono in lotta da sempre contro i Conoscitori. L'arma di cui dispongono sono... i paradossi. La posta in gioco... il tempo e la vita stessa. La scrittrice Rachel Pollack (""Doom Patrol"""") e il disegnatore Chris Weston (""""Judge Dredd"""", """"The invisibles"""", """"Ministero dello spazio"""", """"Lucifer"""") conducono il lettore in vertiginosa cavalcata tra le epoche come nella migliore tradizione delle grandi storie sui viaggi nel tempo."" -
Crudeltà
Con questo volume Edizioni NPE raccoglie tutte le storie brevi a fumetti degli esordi di Koren Shadmi, in una nuova e restaurata veste grafica. Piccoli ma taglienti capolavori di crudeltà e riflessione, è impossibile leggere una storia di Shadmi senza restarne profondamente turbati, senza sentirsi costretti a rivalutare le proprie convinzioni. Il tutto condito dal suo realismo magico, che caratterizza da sempre il suo modo di comunicare con noi: l'assurdo e il surreale sottraggono l'oscenità visiva alla scena, pur lasciando tutto il dolore e la potenza del vissuto. -
Dotter of her father's eyes
La storia della figlia di James Joyce, Lucia, che desiderava diventare una ballerina, ma che passò trent'anni della sua vita in un manicomio. Il rifiuto del padre alla sua carriera di ballerina probabilmente ebbe un ruolo nella sua malattia: anche se amava molto sua figlia, Joyce era infatti convinto che fosse più consono per lei rilegare libri che “fare saltelli su un palco”. La vita di Lucia viene raccontata attraverso la difficile relazione con il padre (che rifiutava la sua carriera di ballerina), l'intrico bohémien della relazione tra i suoi genitori, il suo amore per Samuel Beckett, l'odio nei confronti di sua madre, infine la pazzia. Un volume “biografico” dove Mary Talbot ci espone nel dettaglio la vita di Lucia in tutta la sua miseria. -
Basquiat. About life
Il 12 agosto 1988, nel suo appartamento di New York, moriva di overdose Jean Michel Basquiat. Poco prima di morire, dopo essersi iniettato la dose fatale, il giovane artista rivive, in una sorta di incubo, alcuni dei momenti che hanno segnato la sua vita e il suo percorso artistico. Ad accompagnarlo nell'onirico viaggio tra i suoi ricordi sono i ""mostri"""" dei suoi dipinti. Non si tratta del classico vedersi scorrere la vita davanti agli occhi, ma di un percorso nella contorta mente del poliedrico Basquiat. Rivive in rapida sequenza momenti belli e brutti della sua vita, successi e fallimenti: alle mostre con gente che si congratula con lui, alle serate nei club esclusivi di New York, all'amicizia e alla stima dei colleghi artisti come Keith Haring e Andy Warhol si alternano momenti di solitudine, tristezza e insoddisfazione ai quali Jean tenta di sopperire con la droga ed altri eccessi. Alla fine torniamo a quel fatidico momento e la vita di Basquiat si interrompe tragicamente a soli 27 anni."" -
Brigitte
Brigitte è una zombie di 17 anni. Sembra una ragazza come tante; nessuno sa che se le si stacca un pezzo se lo ricuce lei stessa o che, se le cade un occhio, può rimetterselo in orbita. Delusa dalla scuola, si è trasferita dai nonni a Borgomascherato. Qui prende coscienza della sua natura, e fa i conti con l'amore. Lei e Franz si amano, ma Brigitte ha paura che lui scopra la verità e la abbandoni. Angelika, ossessionata dalla paura di invecchiare, torna in paese dopo vent'anni, si imbatte in Brigitte e fa di lei la propria ossessione, per carpirle il segreto della vita eterna. L'unica che sa la verità su Brigitte è Mussu, una ragazza nigeriana che pratica la magia voodoo. Mussu non ha paura di Brigitte, la aiuta ad accettarsi e ad avere fiducia in se stessa. Grazie a Mussu arrivano in paese i componenti di un misterioso spettacolo itinerante, il Circo dei Morti, tutti zombie come Brigitte. L'incontro con i suoi simili le dà finalmente un senso di appartenenza, ma ora deve affrontare scelte importanti: rivelare o no a Franz il proprio segreto? Accettare o no l'invito dei Morti a unirsi a loro?