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Non devi dirmi che mi ami
In frammenti, dialoghi, poesie, prose, Sherman Alexie ripete e rinnova il passato, inganna e si autoinganna, nel tentativo di prolungare la conversazione con Lillian, la madre che non smette di apparirgli come un fantasma anche dopo la sua morte.rn«Non devi dirmi che mi ami è la storia di formazione di un ragazzo nativo che ha conosciuto soltanto dolore e perdita. Alexie racconta i suoi genitori con tenerezza e crudeltà, senza risparmiargli nulla» - La LetturarnSherman Alexie è nato nella riserva indiana di Wellpinit, nello stato di Washington. Il padre, un indiano Coeur d'Alene, era un uomo introverso, alcolizzato, che adorava i powwow e il basket. La madre, Lillian, un'indiana Spokane, sapeva parlare la lingua nativa e cuciva leggendarie trapunte per mantenere la famiglia. Sherman cresce con questa donna bella, loquace, brillante, ma anche feroce, bugiarda e superba. E trasforma la storia della sua infanzia in una trapunta di parole. Racconta di una festa di Capodanno, dove bambino si difende dagli adulti ubriachi bloccando la porta con coltellini da burro; racconta della sorella Mary, che perde la vita in un incendio; racconta dei salmoni selvaggi, che il suo popolo adorava da millenni e sono ormai scomparsi dai fiumi della riserva. Ma racconta anche delle sue malattie, della fuga a Reardan, di violenza e povertà. In frammenti, dialoghi, poesie, prose, Sherman Alexie ripete e rinnova il passato, inganna e si autoinganna, nel tentativo di prolungare la conversazione con Lillian, la madre che non smette di apparirgli come un fantasma anche dopo la sua morte. «Non devi dirmi che mi ami» è un memoir e il commiato, ironico e toccante, di un figlio che vuole liberarsi dal rancore e dalla colpa per accettare, infine, l'amore contraddittorio della madre. -
La versione della cameriera. La serie di West Table
Nel primo episodio della Serie di West Table, Daniel Woodrell illumina con nitide, veloci pennellate di colore una varietà di personaggi: voci di un romanzo corale, serrato come un noir, che parla di condivisione e di comunità, di un passato che si avvolge al presente, ora come una condanna, ora come un riscatto, in cui tutti si ritrovano colpevoli e innocenti.rn«Daniel Woodrell narra ogni segreto, ogni violenza, ogni persona allo sbando, concentrando i suoi scenari drammatici, i suoi ""country noir"""" in circa 200 pagine di pura lirica, spietatezza, poesia. L'ha fatto in tutti i suoi romanzi più importanti. Mentre lo leggi ti pare impossibile che possa raccontarti così tante vite e accadimenti, che possa assestare i suoi mille colpi inventivi in così poco spazio» - Susanna Nirenstein, RobinsonrnIl dodicenne Alek trascorre l'estate a West Table, Missouri, con sua nonna Alma. Vecchia, eccentrica e orgogliosa, la donna ha lavorato per cinquant'anni come cameriera per le famiglie ricche della città, allevando tre figli e sopportando un marito sempre assente. Alma conosce molte storie, ma quella che più la ossessiona è l'esplosione della sala da ballo che nel 1929 causò la morte di quarantadue persone, tra cui l'amatissima sorella Ruby. Nessuno ha mai scoperto com'è andata, né è mai stato trovato il responsabile: Alma è certa di sapere la verità, e la racconta ad Alek, per rendere giustizia alle vittime e donare pace a se stessa. Nel primo episodio della Serie di West Table, Daniel Woodrell illumina con nitide, veloci pennellate di colore una varietà di personaggi. Alma, Alek, Ruby, i Glencross e gli sfortunati ballerini sono voci di un romanzo corale, serrato come un noir, che parla di condivisione e di comunità, di un passato che si avvolge al presente, ora come una condanna, ora come un riscatto, in cui tutti si ritrovano colpevoli e innocenti."" -
Bye bye vitamine!
«Il libro trova una chiave originale per trattare il dramma della memoria che se ne va. L'autrice fa uso di una scansione diaristica e le sue pagine spesso fanno pensare ai piccoli fogli dei calendari da tavolo» - Antonio Debenedetti, Corriere della Serarn«Con uno stile originale, Rachel Khong esordisce con un romanzo sul ricordo e sulla perdita, sulla famiglia e i rapporti che si spezzano, perché tutte ""le cose finiscono. Anche quelle belle. Soprattutto quelle belle""""» - Ilario Zaffino, RobinsonrnDopo la fine della sua relazione con Joel, Ruth torna dai genitori, ma il momento è tutt'altro che felice: suo padre Howard, un autorevole professore di storia, sta lentamente perdendo la memoria e agisce senza rendersene conto, come quando getta i propri vestiti sugli alberi attorno a casa. Sua madre Annie, convinta che tutto dipenda da una dieta povera di vitamine, smette di cucinare e chiede alla figlia di restare. Comincia così un anno che Ruth racconta giorno dopo giorno in un diario, facendo scorta dei ricordi che la mente del padre non riesce a trattenere. Con la complicità di Theo organizza un finto corso di studi per permettere a Howard di insegnare ancora; e scopre un taccuino in cui suo padre ha trascritto i momenti più belli e indimenticabili di Ruth bambina, in attesa di consegnarle quegli attimi vissuti insieme."" -
Nel nome
Maria è un nome segreto, un gioiello fuori dal tempo. Mettersi sulle tracce di un nome è sempre un'avventura, non esistono mappe né percorsi prestabiliti. Alessandro Zaccuri inizia questo viaggio da solo, punta il suo compasso sulle Marie dei Vangeli e da lì si muove per scrivere la sua preghiera del nome. rn«Alessandro Zaccuri con Nel nome scrive uno dei suoi libri più intimi ed enigmatici, e questo si comprende già dalla forma con cui si presenta a noi lettori. È un saggio? Un memoir? Una raccolta di prose? È la somma di queste categorie, tenute insieme dalla costante indagine di Zaccuri sul nome, più comune e misterioso, della Sacra Scrittura: quello di Maria, che contiene in sé la storia della madre di Gesù e la storia della madre dell’autore stesso» - Demetrio Paolin, La Letturarn«Un libro che insegue il nome di Maria nel tempo e nello spazio, dalla Bibbia a oggi, dai ricordi personali a quelli collettivi» – RobinsonrnrnZaccuri parte da una Maria ragazza senza volto, che balla su una pubblicità degli anni Ottanta, si ritrova con la madre sorridente e sofferente, e passando da Giulietta incontra la Maria di West Side Story, incrocia Borges, Giotto, Lippo e poi Kurtz e Achab, per arrivare infine alla Marie di Le Corbusier sulle vetrate della Notre-Dame-du-Haut. E mentre invoca e ripete questo nome, vive il dubbio, lotta contro i sette demoni e dissemina il suo rosario in luoghi imprevedibili, trasformando il suo e nostro viaggio in una benedizione, invisibile e leggera. -
Sottovoce
Con una lingua asciutta, che brilla di gentile ironia, Sarah Manguso racconta delle minuscole contraddizioni che abbiamo vissuto e che nel tempo sono diventate parte di noi, che ci hanno confuso e reso buffi, maldestri o bugiardi ma che in definitiva sono la nostra amata raccolta di fotografie.rnrn«Il mio amico è seduto sul mio letto, io in poltrona, e lo amo. Ogni sera viene da me e si siede sul mio letto e io in poltrona e lo amo. Non ci tocchiamo mai, finché una sera bacia la mia coinquilina in soggiorno e io vado nella mia stanza e chiudo la porta e finisce così.»rnrnLe storie di questa raccolta sono istantanee di quotidiane rivelazioni sull’amore, sulla memoria e sulla paura, sulle bugie che raccontiamo agli altri e a noi stessi. La determinazione di una bambina a infrangere una regola, il vuoto che si prova dopo aver sfidato il buio del bosco, un desiderio proibito e taciuto tra un uomo e una donna, un momento di imbarazzo di fronte agli altri: piccole cose accadute una sola volta, da raccontare in confidenza, brevissime e spesso irrilevanti agli occhi degli altri, ma capaci di riecheggiare nei nostri ricordi per una vita intera. -
La fine dell'estate
Un romanzo che costruisce un universo a misura di ragazzino, fatto di avventure simili a sogni ad occhi aperti ma precoci e reali come un viaggio nel tempo. Con una lingua pura e incantevole, Serena Patrignanelli restituisce al passato la dimensione epica e al futuro le ali spiegate della memoria.rn«Esordio potente e maturo, La fine dell'estate ha in effetti il peculiare, ipnotico andamento narrativo della memoria che si forma, a riprova del fatto che si dà memoria e quindi senso solo quando il caos dell'esistenza prende la forma di una storia» - Peppe Fiore, La Letturarn«Terzo titolo che Nn dedica agli esordi italiani e menzione speciale al Premio Calvino, l'estate di formazione raccontata da Serena Patrignanelli è un bell'affresco corale di una periferia romana che pare popolata solo da ragazzini, vagamente pasoliniana» - RobinsonrnSolo i ragazzini sanno davvero cos’è la fine dell’estate. Lo sanno bene anche i ragazzini del Quartiere, che ai primi di giugno ronzano per le strade in cerca di nuove avventure. Ma Augusto e Pietro una nuova avventura segreta l’hanno già in mente: costruire un motore a gasogeno da montare su una macchina. Perché là fuori, intanto, infuriano i bombardamenti, gli uomini sono chiamati alle armi e a poco a poco le case si svuotano e la benzina inizia a mancare, così come il cibo e gli altri beni di prima necessità. Ma quando una macchina compare, a reclamarla c’è Sorchelettrica, una delle prostitute che abitano nelle baracche, e Pietro e Augusto non possono toccarla a meno di non portare alla luce la verità su quel cadavere bianco come un lampo che è stato ritrovato alla marrana. Accanto ai due amici ci sono Semiramide e Clementina, appena arrivate nel Quartiere con la madre, e Michele e Virginia, che si attraggono e respingono a vicenda.rnLa fine dell’estate è un romanzo che costruisce un universo a misura di ragazzino, fatto di avventure simili a sogni ad occhi aperti ma precoci e reali come un viaggio nel tempo. Con una lingua pura e incantevole, Serena Patrignanelli restituisce al passato la dimensione epica e al futuro le ali spiegate della memoria.rnrnQuesto libro è per chi ha paura delle notti buie e senza sogni, per chi colleziona oggetti, cartoline e fotografie di persone sconosciute, per chi adora la crostata di visciole con la crema accanto, e per chi ha preso una decisione importante senza rendersene conto e ora, da una torre di vedetta nel futuro, riesce a provare compassione per quel passato vissuto distrattamente. -
Lullaby Road. La serie del deserto. Vol. 2
Questo libro è per chi si è imbarcato in un lungo viaggio senza controllare il meteo, per chi aspetta Godot e non ha idea di chi sia, per chi riesce a volare di notte ma di giorno non ancora, e per chi ha deciso di prendersi cura di qualcuno e ha trovato tra le sue piccole braccia un’imprevista oasi di salvezza.rnAnche nel deserto dello Utah è arrivato l'inverno. Ben Jones, alla guida del suo camion, guarda la statale 117 ricoprirsi di ghiaccio mentre cerca di rimettere in ordine la sua vita: l'amata Claire non c'è più e Walt pare sempre più chiuso in se stesso e nel suo diner solitario. Ma la solitudine dura poco: una mattina all'alba, alla stazione di servizio dello scontroso Cecil, Ben trova un bambino e un cane. Su un biglietto indirizzato a lui, il gommista Pedro gli chiede di badare a suo figlio Juan; e come se non bastasse, subito dopo anche Ginny, da poco diventata mamma, gli affida la piccolissima Annabelle. Con questi insoliti compagni Ben si mette in viaggio, ignaro del mistero che si nasconde nei grandi occhi neri di Juan. Con una scrittura ironica e suggestiva, nel secondo capitolo della Serie del Deserto James Anderson racconta una storia di frontiera dalle atmosfere noir, in cui Ben Jones è costretto a difendere chi ama in un mondo in balia della violenza, dove l'unica arma davvero efficace è la gentilezza. -
Canta, spirito, canta. Trilogia di Bois Sauvage. Vol. 2
Vincitore del National Book Award 2017Finalista Premio Mare di Libri 2020Salvare le ossa, Jesmyn Ward torna nel suo Mississippi, una terra in cui il legame con le origini, i vincoli di sangue e la natura sono fatti di amore e violenza, colpa e speranza, umanità e riscatto.rn«Canta, spirito, canta, che incredibilmente riesce ad assorbire le presenze dei fantasmi come presenze reali, è una sorta di resa dei conti sull’identità razziale nel vecchio Sud: ogni nodo viene al pettine, inestricabile. » - Susanna Nirenstein, Robinson«Un libro crudo e potente, che emozionata molto. E denuncia: il razzismo di ieri e quello, ancora forte, di oggi» - Giulia Ziino, Corriere della Serarn«Io lo so cos'è la morte, almeno credo. È qualcosa che potrei guardare in faccia: almeno credo.»rnrnJojo ha tredici anni, e cerca di capire cosa vuol dire diventare un uomo. Vive con la madre Leonie, la sorellina Kayla e il nonno Pop, che si prende cura di loro e della nonna Mam, in fin di vita. Leonie è una presenza incostante nella vita della sua famiglia. È una donna in perenne conflitto con gli altri e con se stessa, vorrebbe essere una madre migliore ma non riesce a mettere i figli al di sopra dei suoi bisogni. Quando Michael, il padre di Jojo e Kayla, esce di prigione, Leonie parte con i figli per andarlo a prendere. E così Jojo deve staccarsi dai nonni, dalla loro presenza sicura e dai loro racconti, che parlano di una natura animata di spiriti e di un passato di sangue. E mentre Mam si spegne, gli spiriti attendono, aggrappati alla promessa di una pace che solo la famiglia riunita può dare. Dopo «Salvare le ossa», Jesmyn Ward torna nel suo Mississippi, una terra in cui il legame con le origini, i vincoli di sangue e la natura sono fatti di amore e violenza, colpa e speranza, umanità e riscatto. Scritto in una lingua aspra e poetica, «Canta, spirito, canta» guarda nelle profondità dell'animo umano come dal ciglio di uno strapiombo si guarda l'infinita distesa del mare, che lascia sgomenti, inebriati e commossi. -
La volontà del male
Un terribile delitto compiuto nel passato, un'indagine che si trasforma in ossessione. Dal maestro americano del thriller psicologico, La volontà del male di Dan Chaon: il romanzo più spaventoso dell'anno secondo il Washington Post.rn«""La volontà del male"""" spinge a cercare la verità tra le parole ingannevoli del protagonista» - la RepubblicarnIl passato di Dustin Tillman è segnato da una tragedia: trent’anni prima i suoi genitori e gli zii sono stati uccisi da Rusty, il fratello adottivo. In un processo che aveva fatto scalpore per gli inquietanti legami con i culti satanici, Rusty era stato condannato all’ergastolo grazie alle testimonianze di Dustin e della cugina Kate. Ora Dustin è psicologo, vive con la moglie e i due figli una vita apparentemente serena. Finché non riceve la notizia che Rusty è stato rilasciato: tutte le accuse sono cadute. Nel frattempo un suo paziente, Aqil Ozorowski, ex poliziotto in congedo, indaga sulle morti di alcuni ragazzi annegati, convinto che siano opera di un serial killer. Inizialmente scettico, Dustin si lascia coinvolgere nell’indagine, mettendo in pericolo la sua vita e quella della sua famiglia.rnLa volontà del male è un thriller mozzafiato, intimo e sconvolgente, che inchioda alla pagina e sovverte le regole del racconto. Con una scrittura agile e affilata, Dan Chaon ci consegna un romanzo sui fallimenti della memoria e i pericoli dell’autoinganno, dove il passato allunga le sue ombre sul presente, e il futuro non può che trasformarsi in una casa popolata di fantasmi.rnQuesto libro è per chi si è appena svegliato da un incubo e torna a dormire per cancellarlo, per chi non ha paura dei labirinti della mente, per chi lascia fluttuare lo sguardo nell’immensità di acque profonde, e per chi cerca la verità nel suo passato, ma scopre che i ricordi non sono più affidabili dei sogni."" -
Il movimento delle foglie
Dopo la Trilogia di Grouse County, Tom Drury spalanca di nuovo le porte del suo Midwest e ci guida in una favola noir surreale e profonda, popolata di eroi in balìa di un destino forse già scritto ma comunque imprevedibile, a cui possono soltanto abbandonarsi come foglie mosse dal vento.rn«Una favola noir con un tocco magico» – Robinsonrn«Un romanzo davvero particolare. Un romanzo che funziona.» – Il VenerdìrnPierre Hunter è un giovane uomo dall'ottimismo sconfinato e dal talento per i guai. Dopo il college e la morte dei genitori, torna a vivere nell'aspra regione del Midwest denominata Driftless Area, dove lavora come barista. Un giorno d'inverno, per dimenticare le conseguenze di un Capodanno trascorso a bere e a fare trucchi di magia con le monete, Pierre esce a pattinare sul lago. In un terribile istante, il ghiaccio si rompe sotto i suoi piedi e lui precipita in acqua, e solo l'intervento provvidenziale della misteriosa e solitaria Stella Rosmarin riesce a salvarlo. Pierre si innamora di lei, e il destino, insieme a quell'amore, gli porta anche un'ingombrante refurtiva che lo metterà in estremo pericolo. Mentre gli eventi precipitano, Pierre deve fare i conti con nemici pronti a tutto e con il segreto che si cela dietro l'identità di Stella. -
La babysitter e altre storie
Con una lingua evocativa, densa, ostinatamente precisa, nella Babysitter e altre storie Robert Coover sonda gli aspetti più commoventi, sublimi e grotteschi dell’esistenza, frantumando l’inganno del mondo e portando alla luce l’indicibile che scorre sotto ogni vita come un raggiante fiume sommerso.rnrn«Robert Coover è il maestro del postmodernismo accanto a Thomas Pynchon e Don DeLillo» – La LetturarnrnLe trenta storie di questa raccolta ripercorrono la carriera di Robert Coover, uno dei padri della letteratura americana.rnOgnuna di esse si avventura oltre i confini della realtà, catapultando il lettore in universi fantastici come quelli dell’Uomo Invisibile o dei cartoni animati, oppure riscrivendo le narrazioni del mondo occidentale, dalla Bibbia alle fiabe classiche, dai film ai fumetti.rnRovesciando e moltiplicando la realtà a colpi di paradossi e contraddizioni, Coover cala i personaggi in versioni nuove e imprevedibili delle loro storie; e così facendo, personaggi e lettori si trovano insieme, stupiti e impauriti, in balìa della fantasia senza freni di uno scrittore dall’immaginario funambolico.rnCon una lingua evocativa, densa, ostinatamente precisa, nella Babysitter e altre storie Robert Coover sonda gli aspetti più commoventi, sublimi e grotteschi dell’esistenza, frantumando l’inganno del mondo e portando alla luce l’indicibile che scorre sotto ogni vita come un raggiante fiume sommerso. -
Ragazzo d'oro, ragazza di smeraldo
I racconti di ""Ragazzo d'oro, ragazza di smeraldo"""" sono ambientati nella Cina contemporanea, travolta da una modernità che non intacca le tradizioni sociali, tenaci e spietate, del passato. I personaggi di queste storie vivono i propri desideri, rimpianti, solitudini, in relazioni fragili come fiori appena sbocciati, sempre in bilico tra necessità e passione: un'anziana professoressa di Zoologia presenta il figlio a una devota studentessa, inconsapevole dei loro veri sentimenti; un gruppo di vecchie signore decide di aprire un'agenzia di investigazioni private per salvare i matrimoni dall'adulterio; una coppia di mezza età, che vive negli Stati Uniti, decide di tornare in Cina dopo aver perso la figlia in un incidente, per assoldare una donna come madre surrogata. Con uno sguardo compassionevole e brutalmente sincero, Yiyun Li mette in scena la commedia della vita, universale in ogni luogo e tempo, e ci consegna un mondo dove la gentilezza e l'amore hanno la medesima forza ostinata, una forza capace di intrecciare i fili dei ricordi e dare così un senso all'esistenza."" -
Un altro tamburo
«Arriva in Italia il romanzo d'esordio del gigante della prosa americana» – La Lettura rnAlla fine degli anni Cinquanta, in uno stato immaginario dell'America segregazionista, Tucker Caliban vive e lavora nella piantagione della famiglia Willson, come suo padre e i suoi antenati; ma, diversamente da loro, Tucker è riuscito a comprarne una parte. Finché un giorno, davanti agli increduli abitanti della città vicina, sparge sale sul raccolto, uccide il bestiame e dà fuoco alla propria casa, partendo poi con la famiglia senza voltarsi indietro. Ben presto la popolazione bianca capisce che è solo l'inizio: tutti insieme, come in un corteo interminabile, i neri abbandonano le case e i lavori, prendono automobili e treni, si trasferiscono altrove, a nord. E i bianchi si ritrovano soli con il loro benessere improvvisamente interrotto, incapaci di capire e perfino di immaginare una vita futura che non sanno più come vivere. William Melvin Kelley ha scritto ""Un altro tamburo"""" più di cinquant'anni fa, nel momento più aspro della lotta per i diritti civili. E con le voci dei personaggi bianchi, ora dolorose e impotenti, ora attonite e rabbiose, racconta di ineguaglianza e ingiustizia, ma soprattutto di coraggio e amor proprio, consegnando ai lettori un indimenticabile inno alla libertà, a quell'aspirazione senza tempo che ha il potere di cambiare le vite personali e il corso della Storia."" -
Io sono la bestia
Un destino di violenza scolpito nella pietra del linguaggio, che esplode travolgendo l’innocenza di personaggi e luoghi.rn«Una prova narrativa punto d'arrivo d'una esperienza autoriale maturata attraverso raccolte poetiche ed esperienze teatrali» – La Letturarn«Questo romanzo cirnracconta chernAndrea Donaera è unrnnarratore vero, conrnuna lingua giàrninconfondibile e unrnmodo pressochérnperfetto di impastarernle proprie storie» – Robinsonrn«Questo libro è per chi vorrebbe entrare in un libro, così da fermarsi in quelle pagine di mondo, per chi adora fare colazione con giornali, caffè e pasticciotti, per chi ha fatto di una scopa una chitarra cantando Come as your are dei Nirvana, e per chi ricorda la prima volta che ha provato paura per qualcun altro, la scossa profondissima che gli ha tolto le parole e squarciato il cuore.»rnrnMimì è folle di dolore: il figlio Michele, quindici anni, si è tolto la vita. Si dice che sia colpa di Nicole, la compagna di scuola, che ha rifiutato ridendo il suo regalo, un quaderno di poesie. Mimì non è un padre come gli altri. È un boss della Sacra, e per quel gesto vuole vendetta: così prende Nicole e la rinchiude in una casa sperduta nella campagna salentina. Il guardiano della casa, Veli, rivede in Nicole la ragazza che ama: Arianna, la figlia maggiore di Mimì. Anche Arianna ama Veli. O forse lo amava, prima che la morte del fratello bruciasse tutto e tutti come un incendio. Tra Veli e Nicole fiorisce un legame fatto di racconti e silenzi, ma anche di sfida e ferocia. In una narrazione a più voci, animata da una lingua che impasta prosa, poesia e musica, ""Io sono la bestia"""" racconta storie d'amore anomale, brutali, interrotte."" -
Giovanissimi
Nella dozzina del Premio Strega 2020rnrnDopo l’esordio con Napoli mon amour, Alessio Forgione torna con un romanzo di prime volte, e ci racconta un mondo di ragazzini che crescono da soli,tra desideri di grandezza e delusioni repentine, piccoli crimini e grandi violenze, in attesa di scorgere il varco che conduce all’età adulta.«Per immergersi in un romanzo di formazione maschile» - Cosmopolitanrnrnrn«In questa seconda prova Alessio Forgionr dà mostra di maggiore maturità stilistica e narrativa» - Gaetano Moraca, Stylernrnrn«Rispetto a Napoli mon amour, questo Giovanissimi è un romanzo affidato a una scrittura insieme più tesa ma anche più sciolta, e costruito con maggior compattezza» - Ermanno Paccagnini, La LetturarnMarocco ha quattordici anni e vive con il padre a Soccavo, un quartiere di Napoli. La madre li ha abbandonati qualche anno prima, senza dare più notizie di sé, e lui vive quell’assenza come una ferita aperta, un dolore sordo che non dà pace. Frequenta il liceo con pessimi risultati e le sue giornate ruotano attorno agli allenamenti e alle trasferte: insieme a Gioiello, Fusco e Petrone è infatti una giovane promessa del calcio, ma nemmeno le vittorie sul campo riescono a placare la rabbia e il senso di vuoto che prova dentro.rnFinché non accadono due cose: l’arrivo di Serena, che gli porta un amore acerbo e magnifico, e la proposta di Lunno, il suo amico più caro, che metternin discussione tutte le sue certezze.rnrnrnQuesto libro è per il primo uomo che è stato davvero sulla Luna, per chi sogna un’estate su una spiaggia solitaria, per chi infilava Dylan Dog nei libri di scuola fingendo di studiare, e per chi ha capito che l’amore, quando si presenta, rischia di trasformarci in nuvole: piccole forme delicate, semplici da distruggere.rnrnProposto per il Premio Strega 2020 da Lisa Ginzburg: «Un secondo romanzo (dopo ""Napoli mon amour"""") di sorprendente compattezza stilistica. Un ritratto malinconico e intenso dell'età che precede la giovinezza e la piena definizione di se stessi. Una vicenda tra goliardia un po' sbruffona di giovani aspiranti calciatori e tristezza del coabitare di un figlio e un padre dopo che la madre è andata via. Tra amicizie leali e traditrici insieme, l'emozione dirompente di un primo innamoramento, il disincanto amaro dell'""""arte di arrangiarsi"""" in una periferia di Napoli, Soccavo, con le sue strade erte di trappole e lontane da ogni stereotipata bellezza del golfo poco lontano. Romanzo/silloge delle regole più feroci che ritmano l'ingresso all'età adulta: storia la cui potenza risiede nello sguardo e la voce di un protagonista che occupatissimo a decifrare se stesso, trova spazio tuttavia per far parlare ciascuno. Con quella empatia autentica che è intimamente connaturata solo ai veri scrittori.»"" -
Acqua salata
Brillante, ispirato, poetico, Acqua salata esplora la complessità dei desideri, la voglia di affermarsi e l’impossibilità dirnfarlo rinunciando alle proprie radici; è il diario intimo e sincero di una giovane donna che si è persa inseguendo i sognirndegli altri e che decide di fermarsi a recuperare i propri, cercando in se stessa la forza di ricominciare, senza rimpianti.rnrn“Quando il presente comincia a sgretolarsi, c’è spazio per scrivere il futuro”rnrnLa vita di Lucy è cambiata molte volte: con le sfuriate e le assenze del padre alcolizzato, con l’ansia e la pena per ilrnfratello sordo, con la bellezza dei viaggi in Irlanda a casa del nonno. E sembra cambiare definitivamente quando sirntrasferisce a Londra, per studiare e per vivere lontana dalla provincia, libera da ogni legame. Ma appena laureata, Lucyrnvolta le spalle a tutto: va in Irlanda, nel Donegal, nella vecchia casa che il nonno le ha lasciato. Si affida al cielo, al vento,rnal mare per ritrovare se stessa, e intanto la sua memoria si snoda in racconti brevi e impetuosi come corsi d’acqua.rnRivive l’infanzia, il rapporto profondo che la unisce alla madre, gli amori sbadati, le grandi, fameliche ambizioni dellarngiovinezza. Nella sua corsa verso l’età adulta Lucy ha scoperto ciò che non vuole essere. E sceglie di ricostruirsi altrove,rnsu fondamenta fatte di ricordi. -
La parola magica
Con un tocco ironico e surreale, Anna Siccardi mette le relazioni sotto la lente dei desideri e delle passioni, e mostra come la felicità si nasconda nel saper accettare e perdonare le cose della vita, lasciandole finalmente andare.rn«Dodici storie, come i dodici passi degli Alcolisti Anonimi: nella Milano di oggi, i protagonisti si incrociano, si perdono, si ritrovano, ognuno alle prese con la sua forma di dipendenza e con il tentativo di trovare una vita di uscita» - Il venerdìrn«Personaggi che si perdono e si ritrovano, animati da demoni cui l'autrice, andando oltre lo stretto realismo, restituisce la complessità delle nostre vite, soprattutto nel rapportarsi agli altri» - Cristina Taglietti, La LetturarnIn una Milano attuale e senza tempo sette personaggi attraversano le dodici storie di questo libro, affacciandosi ognuno alla vita dell’altro di corsa o in punta di piedi. Il passato li ha traditi in maniera sbadata e casuale, e ora tentano di riparare il giocattolo rotto che è la loro esistenza. I demoni con cui fannorni conti sono alcol, serie tv, droghe, relazioni sbagliate e illusioni. Dipendenze che sono diventate malattia e cura insieme, bolle in cui il tempo si ferma, li consola e li inganna. Come capita a Leo, che si risveglia dopo una nottata alcolica e scopre di dovere dei soldi a un malavitoso giapponese; ad Anna e Chiara, che non possono fare a meno di prendersi cura di un padre assente finito in carcere; e a Irene, che cerca nell’ultima seduta dalla psicologa la soluzione alla sua incapacità di amare.rnrnIspirato ai Dodici Passi degli Alcolisti Anonimi, La parola magica intreccia storie di uomini e donne che si inseguono e si perdono come i personaggi di America oggi. rnQuesto libro è per chi vede i suoi ricordi come un puzzle a cui manca una tessera, per chi preferisce i dialoghi immaginari a quelli reali, per chi crede nel potere magico di certe parole, e per chi cerca una guida per affrontare il buio e lanciarsi nel vuoto, come un trapezista sicuro di trovare una manornad afferrarlo. -
La parte migliore degli uomini
Nel 1989, William arriva a Parigi dalla provincia, e deve ancora trovare un posto nel mondo. Presto però incontra Dominique, attivista per i diritti degli omosessuali, che lo guida nella vita culturale e notturna cittadina e diventa il suo compagno. La loro storia si intreccia con quella di Jean-Michel, filosofo e professore, amico di Dominique e amante della giornalista Elizabeth. È lei a raccontare le loro storie, storie segnate da una nuova malattia, l'aids, che trasforma Dominique in un paladino della prevenzione, e William nel suo nemico: per lui prevenire significa vietare il piacere. Jean-Michel, che nel frattempo imbocca la carriera politica, in un suo saggio definisce William l'emblema del vuoto contemporaneo, e William la ritiene una consacrazione del suo personaggio mediatico. Nel suo romanzo d'esordio, Tristan Garcia racconta di quattro personaggi dalle vite esagerate in lotta perpetua tra ideali e realtà, di svolte intellettuali imprevedibili e controverse ma anche di maturità conquistata e pace ritrovata, e dimostra che la parte migliore degli uomini è un luogo del cuore che solo l'amore conosce e solo la scrittura conserva. -
Tempo variabile
Tempo variabile è un distillato di emozioni che ci avvolge come un'onda tiepida, in cui ci tuffiamo con la gioia e la paura che cresca fino a sommergerci.rn«Tempo variabile racconta, con stile rapsodico - in frammenti sincopati che sembrano tweet, storielle, biglietti - la vita di Lizzie, bibliotecaria in una stagione futura ma non troppo, che cerca di tradurre in sentimenti ed emozioni l'ipotesi di una fine incombente» - La Letturarnrn«Leggendo Tempo variabile capita di sentirsi scoperti, come se la scrittrice avesse scoperto i nostri trucchi. Offill riesce a sintetizzare le domande che sono diventate sempre più pervasive nelle nostre vite, trasformandole quasi nei dodici passi dei tossicodipendenti anonimi a cui il fratello di Lizzie è consacrato» - Claudia Durastanti, TuttoLibrirnLizzie fa la bibliotecaria. Le persone si confidano con lei, affidandole piccole parti di loro stesse. Generosa e un po' sperduta, con suo marito Ben condivide attimi fatti di complicità e spazi vuoti; si occupa con amorevole e caotica energia di suo figlio, di un fratello con un problema di dipendenza, di una madre dall'ingombrante religiosità. Un giorno la sua amica Sylvia, esperta di cambiamento climatico, le chiede di rispondere alle mail degli ascoltatori del suo podcast Cascasse il mondo. E Lizzie riceve messaggi allarmati sulla fine dell'umanità, su come sopravvivere a una catastrofe, sul controllo globale, che amplificano le sue preoccupazioni fino a mettere in dubbio ogni certezza, compreso l'amore per Ben. Eppure Lizzie resiste, opponendosi alla deriva dei sentimenti, alla paura per il futuro, con un umorismo asciutto e irresistibile solo a tratti venato di sconforto. Dopo ""Sembrava una felicità"""" e """"Le cose che restano"""", Jenny Offill torna con un romanzo sull'America di oggi, in balìa degli stravolgimenti climatici e dell'arroganza della politica. In frammenti brevi e illuminanti, """"Tempo variabile"""" è un distillato di emozioni che ci avvolge come un'onda tiepida, in cui ci tuffiamo con la gioia e la paura che cresca fino a sommergerci."" -
La strada di casa
Scritto prima della Trilogia della Pianura e già con la stessa grazia letteraria, La strada di casa è l’ultima opera non ancora tradotta di Haruf in Italia. Il canto di una comunità ferita, un romanzo epico che ha tutti i segni distintivi del classico americano moderno.«Nella pallida stasi di Holt, viaggiano cose ""comuni"""" come il bene e il male, i guizzi di follia e la nera corruzione» - Leonetta BentivogliornrnQuesto libro è per chi cerca punte di frecce nei campi, per chi crede alla promessa di I love you in a thousand ways di Lefty Frizzell, per chi balla tutta la notte senza mai arrendersi alla stanchezza, e per chi torna a casa per vedere le sue montagne, anche se non ci sono, anche se sono soltanto una tenue linea frastagliata all’orizzonte.rnJack Burdette è sempre stato troppo grande per Holt. È fuggito dalla città lasciando una ferita difcile da rimarginare, e quando riappare dopo otto anni di assenza, con una vistosa Cadillac rossa targata California, la comunità vuole giustizia. È Pat Arbuckle, direttore dell’Holt Mercury e suo vecchio amico, a raccontare la storia di Jack: dall’adolescenza turbolenta all’accusa di furto, dal suo lungo amore per Wanda Jo Evans al matrimonio lampo con Jessie, donna forte e determinata. Uno dopo l’altro, i ricordi di Pat corrono no al presente, rivelando le drammatiche circostanze che hanno portato Jack ad abbandonare la città e la famiglia. Il suo ritorno farà saltare ogni certezza, minando la serenità di tutti, specialmente quella di Pat.rnrnAncora una volta Kent Haruf, con il suo sguardo tenero e implacabile sulla vita e il destino, ci racconta la storia di un’umanità fragile, ostinata e tenace. Scritto prima della Trilogia della Pianura e già con la stessa grazia letteraria, La strada di casa è l’ultima opera di Haruf non ancora tradotta in Italia, il canto di una comunità dolente, un romanzo epico che ha tutti i segni distintivi del classico americano contemporaneo.""