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Io e mio fratello
Amira è una dodicenne che insiste perché suo fratello Adam vada in piscina con lei, invece di starsene tutto il giorno rintanato in casa a giocare ai videogiochi. La cosa strana è che i loro genitori sembrano contenti che Adam non esca e dicono che la piscina gli fa male. Finalmente Amira lo convince ad accompagnarla ma, dopo qualche ora di tuffi e bagni, Adam comincia a comportarsi in modo strano e a dire cose ancora più strane. Chi è Adam in realtà? Font alta leggibilità Easy-Reading -
La bambina sul soffitto. Ediz. illustrata
Imke è una brava bambina normale, talmente normale che la maggior parte delle volte nessuno si accorge di lei: non dice né fa mai niente fuori posto. Ma Imke un giorno si ritrova a cadere sul soffitto... Sì, hai capito bene, Imke è proprio caduta sul soffitto, come se la forza di gravità per lei funzionasse al contrario. Il guaio è che, nella città in cui vive Imke, tutto ciò è assolutamente vietato, la normalità è l'unico modo legale di vivere. Cosa le succederà quando la scopriranno? Un'avventura divertente e fuori dall'ordinario alla scoperta del valore dell'unicità. Età di lettura: da 10 anni. -
Un colore tra la folla. Ediz. illustrata
Un colore tra la folla può diventare tutto ciò che desidera quando viene lasciato libero di essere. Una racconto in rima, delicato e denso di significato. Adatto a bambini e adulti. Font tutto maiuscolo. Età di lettura: da 5 anni. -
La domenica di Tommy
Un libro che, parlando di quotidianità, stimola immaginazione e pensiero creativo. Ispirato al modello educativo danese, la cui caratteristica principale è quella di abbracciare il senso dello stare bene insieme, chiamato “higgy”. -
L'uomo che non sapeva finire le.... Ediz. illustrata
C’era una volta un uomo che non sapeva finire le frasi. Ci provava ma, nessuno sa perché, non riusciva mai, ma proprio mai, a dire le ultime parole di una frase che aveva cominciato. Età di lettura: da 6 anni. -
Chi ha un'idea originale?
Il Sig. Noto è un famoso scrittore. Ciò che ama di più sono le storie per bambini. Negli ultimi tempi però è afflitto da un grande problema: non riesce più ad avere un’idea originale. Tutto sembra già scritto. Decide all'ora di mettere un annuncio. Tra tante risposte e suggerimenti, il messaggio del piccolo Umberto colpirà l'attenzione dello scrittore. Quale sarà il suggerimento del bambino? Età di lettura: da 4 anni. -
Un programma politico per la decrescita
Il Movimento per la decrescita felice si propone di mettere in rete le esperienze di persone e gruppi che hanno deciso di vivere meglio consumando meno, di incoraggiare rapporti interpersonali fondati sul dono e la reciprocità anziché sulla competizione e la concorrenza, di utilizzare e favorire la diffusione delle tecnologie che riducono l'impronta ecologica, gli sprechi energetici e la produzione di rifiuti, di impegnarsi politicamente affinché questi obiettivi siano perseguiti anche dalle pubbliche amministrazioni, dallo Stato e dagli organismi internazionali. A tal fine è necessario elaborare un paradigma culturale alternativo al sistema dei valori fondato sull'ossessione della crescita economica illimitata che caratterizza il modo di produzione industriale. Dall'attuale concezione di un ""fare finalizzato a fare sempre di più"""", il lavoro dovrà tornare a essere un """"fare bene"""" finalizzato a rendere il mondo più bello e ospitale per tutti i viventi."" -
Alla città nemica. Diario di una donna di campagna
Il Movimento per la decrescita felice si propone di mettere in rete le esperienze di persone e gruppi che hanno deciso di vivere meglio consumando meno; di incoraggiare rapporti interpersonali fondati sul dono e la reciprocità anziché sulla competizione e la concorrenza; di utilizzare e favorire la diffusione delle tecnologie che riducono l'impronta ecologica, gli sprechi energetici e la produzione di rifiuti; di impegnarsi politicamente affinchè questi obiettivi siano perseguiti anche dalle pubbliche amministrazioni, dallo Stato e dagli organismi internazionali. A tal fine è necessario elaborare un paradigma culturale alternativo al sistema dei valori fondato sull'ossessione della crescita economica illimitata che caratterizza il modo di produzione industriale. Dall'attuale concezione di un ""fare finalizzato a fare sempre di più"""", il lavoro dovrà tornare a essere un """"fare bene"""" finalizzato a rendere il mondo più bello e ospitale per tutti i viventi. Di questa elaborazione, resa drammaticamente urgente dalla necessità di impedire che l'effetto serra esca fuori controllo, le Edizioni per la decrescita felice si propongono di essere un tassello, costituendo un laboratorio di idee per un Rinascimento ancora possibile."" -
La decrescita felice. La qualità della vita non dipende dal PIL
I segnali sulla necessità di rivedere il parametro della crescita su cui si fondano le società industriali continuano a moltiplicarsi: l'avvicinarsi dell'esaurimento delle fonti fossili e le guerre per averne il controllo, i mutamenti climatici, lo scioglimento dei ghiacciai, l'aumento dei rifiuti, le devastazioni e l'inquinamento ambientale. Eppure gli economisti e i politici, gli industriali e i sindacalisti con l'ausilio dei mass media continuano a porre nella crescita del prodotto interno lordo il senso stesso dell'attività produttiva. In un mondo finito, con risorse finite e con capacità di carico limitate, una crescita infinita è impossibile, anche se le innovazioni tecnologiche venissero indirizzate a ridurre l'impatto ambientale, il consumo di risorse e la produzione di rifiuti. Queste misure sarebbero travolte dalla crescita della produzione e dei consumi in paesi come la Cina, l'India e il Brasile, dove vive circa la metà della popolazione mondiale. Né si può pensare che si possano mantenere le attuali disparità tra il 20 per cento dell'umanità che consuma l'80 per cento delle risorse e l'80 per cento che deve accontentarsi del 20 per cento. Forse è arrivato il momento di smontare il mito della crescita, di definire nuovi parametri per le attività economiche e produttive, di elaborare un'altra cultura, un altro sapere e un altro saper fare, di sperimentare modi diversi di rapportarsi col mondo, con gli altri e con se stessi. -
Malati di farmaci. Perché l'industria farmaceutica vende farmaci, inventa malattie e specula sul cancro
Le persone sono convinte che il loro benessere si identifichi col possesso di cose e la soddisfazione che ne ricevono non dura, tutta la loro vita sarà una rincorsa continua di un obbiettivo che non raggiungeranno mai (...) si confonde il ""ben essere"""" col """"tanto avere"""", il tanto avere produce """"mal essere"""". A questo mal essere generale la crescita della produzione di merci aggiunge un malessere specifico in due ambiti strettamente legati tra loro: l'alimentazione e la salute umana. (...) per riuscire a vendere le quantità crescenti di cibo le grandi aziende del settore hanno indotto una crescita dei consumi superiore al fabbisogno fisiologico, da cui sono derivati una serie di gravi problemi alla salute: dalla diffusione dell'obesità, al diabete, alle malattie cardiovascolari. Il tanto avere si è trasformato in malessere. Non potendo sottrarsi alle dinamiche della crescita economica, nel momento in cui la produzione e l'offerta di farmaci sono diventate superiori alla domanda espressa normalmente dalla società, le aziende farmaceutiche hanno dovuto crearsi una domanda aggiuntiva. A tal fine hanno indotto ad abbassare progressivamente le soglie degli indicatori di alcune malattie, trasformando in patologici alcuni valori precedentemente considerati normali. L'industria farmaceutica può essere interessata alla prevenzione delle cause di malattie per cui produce le medicine? La logica della crescita non lo consente."" -
Pilly, Silvia e la decrescita felice
Il libro è una favola che, tramite un serie di incontri tra Pilli, l'ape simbolo della dee recita felice, e Silvia, una bambina dei giorni nostri, descrive le alternative al nostro attuale modo di vivere basato sulla crescita e sui consumi. Silvia passerà non solo dalla non conoscenza dei problemi che ci affliggono alla progressiva consapevolezza, ma saprà convincere il papà riluttante a cambiare il suo stile di vita. Una serie di schede, scritte ceni un linguaggio accessibile agli adolescenti, approfondisce le tematiche della narrazione. Il libro include una serie di illustrazioni relative ai vari temi affrontati. Età di lettura: da 8 anni. -
Debiti pubblici crisi economica e decrescita felice
Il sistema economico finanziario fondato sulla crescita e schiacciato dai debiti pubblici è entrato definitivamente in crisi. Cercare di uscire dalla crisi stimolando la crescita è come cercare di rianimare un moribondo a bastonate perché la crescita non è la soluzione ma la causa della crisi. È ora di voltare pagina, di cambiare strada, di fare reset, per passare dalla crescita insostenibile alla decrescita felice. L'alternativa non è fra crescita e decrescita ma fra decrescita e disastro. Non ci resta molto tempo e dalle nostre scelte di oggi dipende il futuro dei nostri figli e dell'umanità. -
Sono io che non capisco. Riflessioni sull'arte contemporanea di un obiettore alla crescita
"Gli aspetti della società consumistica che hanno plagiato l'arte contemporanea, messi in rilievo da Pallante, sono principalmente il mito del nuovo fine a se stesso, l'esasperato individualismo, la distruzione della memoria, la sottrazione della produzione artistica alla preparazione tecnica che legava arte e artigianato, la liberazione dell'arte quindi dal lavoro paziente che ne era alimento essenziale, la rimozione del concetto di bellezza e la tendenza a fare dell'operazione artistica un semplice riconoscimento del valore concettuale attribuibile a oggetti esistenti elevati al rango di opere d'arte. [...] L'invito che scaturisce dalle riflessioni di Pallante è quello, rivolto agli artisti, di liberarsi 'dai vincoli imposti all'espressione artistica dall'arte di regime'. 'Poiché nei sistemi economici finalizzati alla crescita questa è l'arte riconosciuta ufficialmente, sostenuta finanziariamente e imposta dal Potere' la critica a questo genere di arte 'assume la valenza di una rivoluzione culturale' e il suo abbandono darà 'un contributo imprescindibile al processo di liberazione dal sistema di valori su cui l'economia della crescita sta clonando da alcune generazioni quote sempre più ampie della popolazione mondiale."""" (Dalla prefazione di Paolo Portoghesi)" -
La decrescita, i giovani e l'utopia. Comprendere le origini del disagio per riappropiarci del nostro futuro
Essere giovani, oggi, è un'impresa colossale. A sedici anni ci si ritrova soli a fare i conti con il senso della propria esistenza e con un mondo che cade a pezzi, in uno scenario in cui il futuro da ""terra promessa"""" si è trasformato in minaccia. Sradicati dal proprio passato, senza la possibilità di proiettarsi in un qualche futuro, senza guide, è quasi impossibile trovare la propria strada e non si può che brancolare nel buio in un eterno presente, facili prede del mercato e dei suoi miraggi. È possibile uscire da questo vicolo cieco? Un sentiero percorribile vi sarebbe ed è quello tracciato dalla decrescita. I giovani sono, però, sordi ai nostri richiami. I pensatori della decrescita si sono, infatti, focalizzati per lo più sull'analisi della realtà degli adulti e, sebbene le cause dei problemi siano simili, il mondo dei giovani risulta, però, essere completamente diverso. Diverso è, quindi, il percorso da delineare. Questo è ciò che tenta di fare Jean-Louis Aillon in questo saggio, attraverso un'attenta analisi psico-sociale e culturale del disagio, cercando di scandagliare l'universo giovanile attraverso la lente della decrescita, alla ricerca di nuovi possibili orizzonti. Se abbiamo gli strumenti e il coraggio per guardare in faccia la realtà, questa si trasforma. La """"nostra"""" crisi diventa, allora, un'opportunità per comprendere noi stessi e il mondo che abbiamo di fronte. Prefazione di Maurizio Pallante"" -
Un pianeta a tavola. Decrescita e transizione agroalimentare
"Questo libro parla delle azioni che vengono compiute, sul mondo quando la merce che noi acquistiamo è il nostro cibo e cerca di individuare delle vie affinché esse siano il più possibile leggere e affinché i loro effetti collaterali siano tali da rendere migliore, cioè più verde e vivo, il pianeta. Dati numerici ed esperienze concrete ci mostreranno che imprimere alle nostre scelte in campo alimentare una direzione che riesca a rendere il mondo migliore è, almeno secondo ragione, effettivamente molto più facile di quanto non si immagini e soprattutto di quanto """"loro"""" non vogliano farci credere. Convincersene significa essere già oltre la metà del cammino. Vediamo ora di percorrerlo tutto. Senti spesso parlare dell'enorme potere delle multinazionali. Ma in cosa consiste questo potere? Dove sono i carri armati di Monsanto? Dove sono i bombardieri di McDonald's? Non esistono. Il loro potere, dirai tu, sta nei soldi, un'enorme quantità di soldi. Giusto. Ma da dove vengono questi soldi? Ovvio: dalle tue tasche. Ecco dunque in che mani è l'enorme potere delle multinazionali: nelle tue.""""" -
Molise in viaggio
Uno sguardo esaustivo sulle peculiarità che la terra molisana può offrire al turista che provi a percorrerla. Le pagine riportano spesso sensazioni e scoperte occorse ai redattori dei testi. La guida è stata volutamente divisa in due sezioni: la prima è un viaggio nella geografia e nella vicenda umana ed artistica del Molise attraverso i secoli, con capitoli nello specifico dedicati alla Preistoria, alla colonizzazione romana e al Medioevo; la seconda parte invece raccoglie ben 9 itinerari, che si percorrono all'interno della regione e che ci portano a scoprire i 136 comuni molisani. -
Archeologia della parola. Percorsi e strumenti per la tradizione della memoria nel monastero di San Vincenzo al Volturno
San Vincenzo al Volturno è uno dei pochi siti archeologici del Medioevo europeo a consentire la possibilità di un approccio ""globale"""" alla ricostruzione di un contesto del passato. La ricchezza incredibile delle testimonianze materiali, che spaziano dalle più alte espressioni artistiche alle produzioni di tante diverse categorie di oggetti pensate per soddisfare le esigenze della vita quotidiana, propone un quadro di una varietà tale, da consentire che l'abbazia molisana rappresenti non solo il luogo ideale per comprendere l'organizzazione della vita all'interno di una comunità monastica altomedievale, ma - più in generale - anche un punto di riferimento, su scala continentale, per valutare, ad esempio, quali fossero i saperi tecnologici, le sensibilità estetiche, le dinamiche di distribuzione e consumo dei beni disponibili nell'Europa dei secoli compresi fra l'VIII e l'XI."" -
L' olivo di Venafro. Viaggio nel cuore olivicolo del Mediterraneo
Il volume rappresenta una sintesi della storia di quello che non solo l'autore definisce ""un albero nobile"""", ma numerosi ed acclarati scrittori dell'antichità greca e latina hanno celebrato e magnificato nelle proprie opere nel corso dei secoli e nel """"cuore"""" del bacino del Mediterraneo, approdando come coltura anche nella conca di Venafro, cinta da dolci declivi e ridondante di piante di olivo secolari, oggi accolte e custodite nel Parco regionale degli olivi di Venafro, prima area protetta dedicata all'olivo istituzionalizzata nella primavera del 2011. Oltre al pregio dell'olio di Città, oggi come nell'antichità, il volume indaga nella tipologia del saggio, oltre alle geografie dell'olivo mediterraneo, le tipologie di olio prodotte in Venafro, gli usi dell'olio, le tecniche di spremitura sviluppatesi nel tempo, le tipicità dell'olivo locale con particolare riferimento all'""""olivo maschio di Venafro"""" e alle specificità della Licinia venafrana, enumerando ed indagando altresì scrittori - venafrani, italiani (G. Presta fra questi) e stranieri dei Gran Tour, che hanno affrontato con curiosità, prima, con scientificità, poi, l'olivicoltura."" -
La cripta dell'abate Epifanio a San Vincenzo al Volturno. Un secolo di studi (1896-2007)
La cripta dell'Abate Epifanio - con il ciclo di pitture in essa custodito - è il gioiello d'arte più prezioso dell'Abbazia di San Vincenzo al Volturno ed uno dei monumenti più importanti della pittura altomedievale europea. Scoperta nel 1832, dalla fine dell'800 ad oggi è stata oggetto di studio da parte di alcuni dei maggiori storici dell'arte medievale attivi nel corso del XX secolo. La provenienza internazionale di questi studiosi testimonia meglio di ogni altra cosa la rilevanza del sacello vulturnense e l'interesse che esso da sempre ha suscitato per la comprensione della sensibilità estetica e della cultura figurativa dell'età carolingia. In questo volume si riuniscono per la prima volta i maggiori contributi scientifici dedicati allo studio stilistico, iconologico e conservativo delle raffigurazioni pittoriche presenti nella cripta, ma anche all'architettura di questo singolare spazio di culto, proponendo quindi uno sguardo d'insieme preziosissimo sulle letture critiche di cui nel tempo esse sono state oggetto. -
I luoghi e i valori universali delle società operaie molisane
L'opera raccoglie la storia delle molteplici società che a partire dagli inizi del ventesimo secolo sorsero nello spirito e negli ideali della solidarietà nella regione Molise e che si propagarono poi anche nei luoghi storici dell'emigrazione.