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L' ispettore Di Falco. «Il caso del morto per fortuna»
Un poliziesco in cui il protagonista è l'Ispettore Di Falco, tenace difensore della legge che le escogita tutte pur di assicurare i colpevoli alla giustizia. L'Ispettore Di Falco è anche il titolo della serie che vedrà protagonista il determinato poliziotto in numerosi casi di omicidio o di intrighi nazionali e internazionali. -
Aspettando di vivere
Frammenti di vita in versi e lettere. Ci sono due modi per creare un'opera letteraria. Uno è quello del romanziere, che dominando coscientemente la propria creatività propone intenzionalmente al lettore qualcosa che sia fruibile e ""interessante"""". L'altro è quello di """"Aspettando di vivere"""": un'opera che trascende l'intenzione dell'autrice e si pone dinanzi ai suoi occhi come un compito da assolvere; quello di """"attraversare"""" il proprio dolore, nel disperato tentativo di superarlo. Inconsapevolmente, quasi fosse una medium, si sente guidata dall'impulso di trascrivere sensazioni ed emozioni, a volte violente, che riaffiorano alla memoria; si riaprono ferite laceranti, mai rimarginate. Sfilano dinanzi ai suoi occhi esperienze vissute, volti e luoghi: fantasmi di un passato mai sbiadito ma ancora oggi vivo più che mai, che si susseguono e si sovrappongono l'un l'altro. Il risultato è un resoconto autentico, fatto di frustrazione, delusione, rabbia, desideri inesauditi, emozioni provate e ancora scottanti: vera """"fotografia"""" dell'animo tormentato di una donna."" -
Il salto vibrazionale: 2012? «La nuova sesta razza»
La canalizzazione dell'energia dei sette maestri della stella di Davide, condotta da Xara Zerion dal 1995 fino ad oggi, descrive il passaggio nel mondo ""parallelo"""" verso il quale stiamo approdando nel prossimo futuro un mondo avanti nel tempo milioni e milioni di anni. Si chiama """"il regno reale celeste"""". I tibetani parlano di questo mondo di luce da sempre. Lo chiamano Shambala. Alcuni credono che Shambala sia un mondo esterno popolato da gente illuminata. Altri invece dicono che si trovi nel centro della terra. In realtà esso è dentro e fuori di noi. Si tratta di un nuovo modo di esistere in un'altra dimensione che è proprio qui, in questo stesso mondo, al di là delle leggi spazio-temporali del nostro tempo. Quando Gesù disse di non appartenere al mondo perché, se così fosse noi l'avremmo riconosciuto, parlava appunto di quest'altro mondo parallelo, laddove egli è re della luce dall'eternità. Non è stato facile per i sette maestri della stella di Davide portare i loro messaggi sulla terra 3D con 200-300 anni di anticipo."" -
Primo potere. «Il volto criminale del potere finanziario»
Saggio di storia economico-finanziaria. Quest'opera partendo dalla storia della finanza arriva a spiegare cosa significhino dollaro ed euro, il loro legame con il petrolio, i motivi reali della guerra irakena e il ruolo della Cina (ma non solo) nei nuovi assetti che vanno prefigurandosi. Fornisce inoltre elementi per comprendere la natura dei derivati finanziari in quanto vere e proprie ""armi di distruzione di massa"""" e come e perché la manipolazione finanziaria stravolge tutto e tutti al servizio di un Potere che è davvero il Primo Potere che governa il mondo."" -
Momenti dell'opera
Guida all'ascolto di 112 brani scelti tra le opere più amate dagli appassionati di musica lirica. -
Non ho problemi a credermi
Una sorta di trasposizione del dolore sulla verginità di fogli inconsapevolmente bianchi. E quando quei fogli accolgono senza remore il dolore, allora non sono più fogli, sono te. Un te finalmente conosciuto perché letto. Autoanalisi e scrittura. La scrittura è autoanalisi. Ma per palesarla ci vuole coraggio. -
Gèr e Màl
Gèr e Màl come scambio continuo di perdita e recupero, in cui entrambi i personaggi, specularmente, ribadiscono l'esistenza di sé e dell'altro in misura proporzionale alla loro remota, ma autenticamente affettuosa, prossimità. -
Storia e momenti della vita sociale a Crotone in relazione ad architettura e urbanistica negli anni 1920-40
La città di Crotone, vista attraverso gli occhi di un noto e brillante esperto in Architettura, è descritta nella sua evoluzione storica, economica e politica. L'autore dà una lettura critica dei piani di rinnovamento per la citta, voluti dal regime fascista. Facendo leva su progetti molto ingenui, si cercò di riportare Crotone ai fasti e alla grandezza del passato. La questione della bonifica della Valle del Neto fu affrontata al pari di quella dell'Agro Pontino, per rilanciare l'agricoltura sfruttando i terreni sotratti alle paludi e all'incuria. Il regime pensò, dunque, ad un rilancio tecnico di Crotone. Ma già verso la metà degli anni '20 si registrarono i primi fallimenti. Tra il 1920 e il 1940 il crotonese conobbe un lungo periodo di emigrazione, povertà e lentezza nello sviluppo. Gli eleganti palazzi d'epoca stonavano con i complessi industriali, in principio semplici attività a conduzione familiare. Tutte le strutture assistenziali erano, in realtà, precarie. Nonostante l'intenzione del partito di dare lustro alla città, la propaganda mostrò infine la reale caducità delle sue intenzioni. Il prof. Calendini ci rende, dunque, partecipi di una visione trasversale dei fatti. -
Viaggio attravreso la musica popolare strongolese
Giovanni Cortese è nato a Strongoli, in provincia di Crotone. Da sempre impegnato in ambito musicale, essendo diplomato in Conservatorio e avendo seguito diversi corsi di perfezionamento didattico-strumentali, si dedica assiduamente all'insegnamento, alla critica musicale e all'organizzazione ed esecuzione di concerti. Il suo testo guarda con malinconica ammirazione alla storia di Strongoli, fatta del lavoro e della quotidianità di gente semplice. Ed è proprio grazie a questa gente che l'autore è riuscito a raccogliere la testimonianza di una musica popolare tramandata da secoli e soprattutto mai trascritta in spartiti. Le anziane donne sedute nei vicoli, dedite ai loro lavori, intonano canti antichi, spesso anche religiosi, che hanno imparato dai loro antenati. La musica e i testi orali, dunque, subiscono delle modificazioni passando di bocca in bocca e di voce in voce. Questa è la richezza della musica popolare; ossia il fatto di essere un vivace magma di passato e presente. Il passato infatti si tramanda di padre in figlio e il presente è pronto ad accogliere e arricchire ciò che viene da lontano, anche se non si è mai spostato da lì. -
Il peso del fiore
In questa raccolta attraverso un linguaggio elegante si dà forma e ordine alle rotte disordinate dei sentimenti. La natura e la poesia si mescolano in versi misteriosi; l'amore è cantato come forza consolatrice, ma anche come fonte di ricordi e nostalgia, come distacco e, infine, rinnovato incontro. Le parole si prestano docili a comporre versi non banali e mai alla ricerca della rima facile; e quando quest'ultima è presente, non si pone come un semplice gioco sonoro. -
Amore & rabbia
La levità dei versi dell'autrice si lega alla ricchezza dei sentimenti espressi nelle sue composizioni; la gioia e il dolore, infatti, si fondono inesorabilmente in un abbraccio carnale e vero. La realtà e la natura circostante diventano metafore di emozioni realmente sentite; per questo la poesia dell'autrice non è uno sterile gioco letterario, ma la descrizione di esperienze vissute sulla propria pelle e la sensibile interpretazione della vita degli altri. -
Due castelli
"Due castelli"""" è ispirato ad una storia vera. Si tratta della descrizione delle vicende di due fratelli dai caratteri diversi. Il più giovane, infatti, incarna la tipica ebbrezza giovanile, mentre il fratello maggiore è nato vecchio, personificando il tipico primogenito conservatore. Nel momento in cui quest'ultimo cerca di cambiare la sua vita, capitano degli eventi inaspettati, ed uno in particolare segna il passo definitivo. Questo romanzo è l'immagine degli alti e bassi tipici della giovinezza; di quel guizzo di follia che anima i corpi acerbi e le giovani menti. La voglia d'amare e il sentirsi rifiutati, i momenti di esaltazione e quelli di stordimento. Ne scaturisce una riflessione finale sulla labile natura dell'essere umano; il fatto che la morte colga prima chi ama tantissimo la vita, risparmiando chi superficialmente non l'apprezza. E se ne ricava un insegnamento per chi è vivo, affinché apprezzi la propria esistenza anche nella sua semplicità." -
I canti dell'occhio
I canti dell'occhio di Erika Dagnino sono appunto canti, quindi per autodefinizione emissioni verbali e musicali di suono appartenenti/riguardanti l'udito e l'orecchio, organo uditivo, che si riferiscono all'occhio, strumento visivo per antonomasia. Ma il sensismo è il contrario della fruizione-contemplazione poetica. Il canto vuole un soggetto, seppure il più absconditus possibile, e un oggetto magari il più astratto e inafferrabile, ed è appunto l'occhio contemplativo-contemplato ad assumere la doppia funzione, materia e intonazione, referente e incipit ispirativo dei componimenti. Anche qui, come in tutte le opere di Dagnino, la parola trascolora (varia, nel senso di variazione, anche musicale) nell'oggetto, che trascolora nell'Altro-da-Sé, quindi nell'Altrove, nel Non-Oggetto, ovverossia l'oggetto quando perde la sua abituale funzione referenziale per assumerne un'altra o mille altre, si disoggettualizza dal contesto, perfino dal concetto, senza perdere la sua sostanza immaginale. -
Papanice. Storia e cultura
"Noi eredi di una delle sette nobili famiglie venute dalla Grecia che hanno fatto la storia di Papanice, abbiamo riportato in queste pagine quello che ci è stato possibile ritrovare nei libri di storia, nei ricordi degli altri, nei racconti di nostro padre e di nostro nonno Salvatore il quale a sua volta ha attinto ai ricordi di suo padre, un uomo molto ricco, erede di antenati che vennero nella nostra terra per trovare la pace e sfuggire alla dominazione turca; essi si rifugiarono sulla nostra collina, portando con loro un pezzo della civiltà, della cultura, dell'arte, della religione e della ricchezza dell'antica Grecia. Attraverso questo libro si intende pertanto ricostruire e fare conoscere uno spaccato di storia che a tutti appartiene. Ci hanno dato una mano anche i racconti di nostro nonno Francesco Cavallo, di mia madre Tommasa e di tutti gli anziani del paese e ci hanno presentato e raccontato quel mondo pieno di saggezze e di grandi valori, di umiltà e di duro lavoro, di grande spirito di sacrificio e di solidarietà. Quel mondo che rappresenta le nostre origini e le nostre radici e che per questo non può essere perduto.""""" -
Einstein spiegato agli amici per un meraviglioso viaggio insieme nella relatività
Esposte con semplicità le teorie che hanno sconvolto la logica dell'uomo e il mondo scientifico. -
Il volto fragile dei sogni
"Il volto fragile dei sogni"""" è una raccolta di racconti in cui i personaggi, giunti sulla soglia di un cambiamento decisivo per la loro vita, vengono ricacciati indietro dal proprio destino già scritto. I versi dei Beatles (a cui la raccolta è dedicata), posti all'inizio di ogni racconto, costituiscono il filo rosso che unisce i brani e che, forse, ne fornisce la chiave di lettura." -
Il morbo delle intercettazioni telefoniche alla base della mala giustizia
Storia vera di mala giustizia. Intercettazioni indecifrabili, ipotesi contraddittorie e congetture grottesche per cercare di condannare un innocente. -
L' amore va oltre
Spiegare e definire la poesia è come privarla del suo aspetto estemporaneo. Non sempre, infatti, l'ispirazione deriva da esperienze e fatti tangibili. A volte il componimento nasce da una sorgente misteriosa e remota sconosciuta al poeta stesso il quale cerca di decifrare i messaggi di quel mondo pregno di spettacolare sentimento. -
La vendetta ha il mio stesso nome
Una serie di drammatiche situazioni e delusioni possono cambiare un uomo mite nel profondo e indurlo a divenire cinico e determinato nel perseguire la sua vendetta. -
La terra nel cuore
"La terra nel cuore"""" è un viaggio dell'anima verso le origini, è uno scritto attraverso il quale l'Autore, con nostalgia ed emozione, racconta gli anni della giovinezza andando alla ricerca della identità e delle radici e tracciando un affascinante e tenero """"come eravamo"""" in un'area della Calabria, quella del meraviglioso promontorio Tropea-Capo Vaticano, che ha conosciuto uno sviluppo frenetico e disordinato e in pochi anni ha perso in parte il filo della sua storia autentica. Il libro è un itinerario di colore-folklore, di memorie e di pensieri individuali, ma inevitabilmente anche collettivi, è il racconto di un'epoca nella quale, pur nella specificità della voce narrante, molti si riconosceranno."