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All'Avogadro si cominciava a ottobre. Autobiografia di un quinquennio
Dopo aver osservato con particolare dedizione gli angoli più sconosciuti del nostro pianeta, l'antropologo Marco Aime ha cercato le origini di questa sua passione nei ricordi del quinquennio 1970/75, quando frequentava l'istituto tecnico Avogadro di Torino, una scuola per figli di operai che ambivano a diventare tecnici o impiegati. In questo libro dall'approccio ironico si raccontano i conflitti generazionali e le contestazioni politiche, ma anche la stupidità giovanile, l'istintiva voglia di trasgredire e il desiderio di vivere un'esperienza totale insieme ad altri compagni di viaggio. Un racconto che unisce la capacità di rievocare la memoria storica condivisa a un irresistibile ritmo narrativo, attraversato da una colonna sonora composta dai cantautori e dai più famosi gruppi pop e rock dell'epoca. Musica straordinaria catturata nel momento in cui entrava prepotentemente nel ciclo di formazione di uno studente. Una storia di anni plurali e di amicizia, quella più profonda, che lega per la vita, perché è cominciata nella gioventù. Sullo sfondo una Torino d'altri tempi, dove la Fiat, nonostante fosse chiamata ""la feroce"""", costruiva ancora auto. L'autobiografia di una torma agitata di giovani che, a differenza dei loro genitori, poterono accedere allo studio superiore e che perciò si sentirono protagonisti di un mondo da cambiare completamente."" -
News from home. Il cinema di Ross McElwee
Ross McElwee ha trasformato la sua vita quotidiana in una storia emotiva e cinematografica che ripercorre gli ultimi quarant'anni della società americana. Il piglio ironico ha spinto i critici a considerarlo ""il Woody Allen del cinema documentario"""" e, grazie a una struttura libera e ricorsiva, a """"un Proust con la macchina da presa"""". L'opera di McElwee rompe le barriere tra vita reale e rappresentazione artistica, creando diari visivi delicati e intensi, carichi di riflessioni sul cinema e sull'uomo. Alcuni suoi film sono diventati veri e propri instant classics, come Sherman's March (1986) e Bright Leaves (2003). La caratteristica che lo ha reso uno dei più innovativi registi contemporanei, risiede nella capacità di valorizzare il proprio personale punto di vista, partendo dal microcosmo familiare fino a sollevare interrogativi universali."" -
L' epoca che scrivo la rivolta che mordo. Le poesie dei finalisti 2013
Questo volume è il risultato della prima edizione di un concorso dedicato ai poeti con musica in età inferiore ai trent'anni, organizzato in memoria di Alberto Dubito. Dopo aver pubblicato il bando e formato una giuria che raggruppa un'inaspettata varietà di noti artisti colpiti dall'opera di Dubito, siamo rimasti sorpresi dall'ascolto dei numerosi file che abbiamo ricevuto da giovani poeti o rapper. La qualità dei loro interventi ci ha dimostrato la consistente maturità di un movimento ancora sotterraneo che sta tentando di rinnovare la poesia italiana. Qui sono riportati i testi e i racconti autobiografici dei cinque finalisti che si sono confrontati sul palco del Gram Festival di Treviso nel settembre 2013. Al termine delle esibizioni una giuria popolare ha decretato il vincitore. ""L'epoca che scrivo la rivolta che mordo"""" è una frase significativa di una canzone che Alberto aveva inciso sull'ultimo disco dei Disturbati dalla CUiete, un tempo di scrittura che rispecchia il frenetico suono di un cambiamento radicale in corso, l'azione di mordere la rivolta contro chi non vuole accettare i nuovi orizzonti artistici e sociali. Un'affermazione che sembra chiedere ragione, senso, dialogo e spazio al mondo adulto."" -
Le orme del lupo. Una storia teppista
Carlo è il ""Lupo"""", un ragazzo di strada che vive in un quartiere periferico di Torino, il padre l'ha cresciuto a pugni in faccia e gran parte del servizio militare l'ha passato in galera. Nel 1962 entra come operaio in una fonderia e si ritrova per caso in mezzo agli scontri di piazza Statuto, insieme a due amici altrettanto scatenati. Da quel momento Carlo si rintanerà nell'anonimato per riapparire nel momento del bisogno, selvaggio come una bestia feroce. Le sue orme si ritrovano durante i tardi anni ottanta, in una città depressa tra riflusso e tossicodipendenze, per poi ricomparire ai giorni d'oggi nelle proteste No Tav in Val di Susa. Sarà Morgan, un attivista dei centri sociali, a sciogliere i nodi di una vicenda lunga cinquant'anni. Un romanzo sul carattere resistente di una Torino, ritratta in periodi storici diversi uniti dalle insorgenze popolari e da un uomo sempre più misterioso e risolutore. Un libro che viaggia sulla linea di confine tra impegno politico e comportamenti extralegali dei tanti sottoproletari, migranti ed emarginati che non trovano la forza di cambiare il proprio destino."" -
Forme della città. Sociologia dell'urbanizzazione
Ci troviamo di fronte a un fenomeno tanto straordinario quanto sottostimato: l'esplosione degli spazi. Né il capitale né lo stato possono controllare lo spazio contraddittorio da loro prodotto. È un fenomeno di cui facciamo esperienza a ogni livello: insieme alla forma storica della città è esplosa anche ogni cornice in cui poter confinare il fenomeno urbano. (Henri Lefebvre) Che ne è della città in un mondo quasi del tutto urbanizzato? Nel momento in cui si fa mondo, la città sembra aver smarrito ogni forma unitaria, le sue stesse frontiere, proiettandosi nel territorio e accogliendo dentro di sé spazi altri. Attraverso contributi di ricercatori italiani e stranieri, ""Forme della città"""" esplora i processi che hanno ridefinito i territori urbani, analizzandone le principali dinamiche sociali, politiche e spaziali. A partire dalle prospettive più innovative degli urban studies e della geografia critica, una serie di interventi in dialogo fra loro rilegge il fenomeno globalizzato e complesso dell'urbanizzazione come continuazione della città in altre forme: dall'esplosione del territorio urbanizzato alla moltiplicazione delle frontiere urbane, dallo sprawl ai processi di gentrificazione, dalla dimensione urbana assunta dai conflitti alla riproduzione di luoghi interstiziali e terrain vague, in una sequenza di connessioni e deconnessioni che ridisegna senza sosta le forme della città e del suo fuori."" -
Schegge taglienti
La società italiana è un film di genere, uno spaghetti zombie, un timeloop mannaro, un thriller criminale. Le Schegge taglienti corrodono gli ingranaggi tecnocratici della nostra epoca con corsivi satirici e caustica narrativa veloce popolata da personaggi reali ma, allo stesso tempo, grotteschi come quelli partoriti dalla fantasia più beffarda. Lo stile è asciutto ed esplicito, l'analisi puntuale, spietata e non risparmia nessuno. Testi brevi d'ironia visionaria e di sarcasmo concentrato per raccontare una realtà frammentata, tagliente e sempre più difficile da attraversare senza ferirsi. Punte di freccia, lame sottili, armi bianche per volgere contro l'avversario la sua stessa forza disgregante. Tessere di un mosaico vivente in continua evoluzione, dissoluzione e ricomposizione. Alessandra Daniele è un'attivista letteraria della rete, i suoi scritti al vetriolo sono pubblicati ogni domenica notte sul sito Carmilla on line, provocando sempre impennate negli accessi. I commenti e le numerose condivisioni hanno reso virale la diffusione del suo immaginario apocalittico con venature splatter. Questo volume raccoglie i suoi migliori interventi. -
Wars on demand. Guerre nel terzo millennio e lotte per la libertà
Dalla conclusione della guerra fredda si sono accelerati i processi di trasformazione dei conflitti contemporanei. Sono ormai lontani gli anni delle battaglie campali tra eserciti regolari. Oggi basi operative sofisticate, aerei da bombardamento, reti di intelligence, droni letali e mercenari si contendono il controllo dei territori geostrategici del sistema mondo. A pagare il prezzo più. alto sono gli abitanti civili delle aree interessate dalle servitù militari, che non stanno a guardare e organizzano forme di lotta e resistenza. Si affaccia una nuova epoca. Le attuali crisi politiche e militari regionali dimostrano che siamo nel pieno di un mutamento nelle modalità e negli strumenti della gestione del potere a livello planetario. Stiamo attraversando il passaggio geopolitico da quella che era stata definita la fase dell'impero, in cui una sola potenza, gli Usa, imponeva il proprio dominio anche tramite lo strumento guerra,, a una in cui emergono con determinazione potenze continentali, aprendo nuovi scenari per l'egemonia su intere aree regionali. È all'interno di questa complessità che si muove chi contrasta la guerra moderna, dando vita a esperienze di opposizione inclusive e diffuse, volte alla costruzione di un cambiamento radicale per la pace e la giustizia sociale. ""Wars on demand"""" raccoglie le analisi di esperti sulle guerre del terzo millennio e le testimonianze di attivisti contro le basi negli angoli più remoti del mondo."" -
Questa è la mia vita
Il libro è la traduzione di un'autobiografia scritta in un misto di italiano, inglese e dialetto da Francesco Serra. L'opera è stata curata dal prof. Vito Antonio Pilade, nipote dell'autore e descrive la vita di un uomo d'altri tempi, onesto e nobile con gli amici, la famiglia, la patria. -
The story of my life
Versione in lingua inglese di ""Questa è la mia vita"""". Il libro è la traduzione di un'autobiografia scritta in un misto di italiano, inglese e dialetto da Francesco Serra. L'opera è stata curata dal prof. Vito Antonio Pilade, nipote dell'autore e descrive la vita di un uomo d'altri tempi, onesto e nobile con gli amici, la famiglia, la patria."" -
Lungo la via del viaggio
Una degna vita vissuta intensamente. Un granello di sabbia del deserto nell'immensità dell'universo lungo la via del viaggio. Il bene diffuso in ogni angolo della terra, Giuseppe è Giuseppe, uomo straordinario. L'incedere decoroso tra le contorte strade della vita, ostacolando il nichilismo con il buon senso. L'anonimato di una esistenza lontana dai riflettori della notorietà, alla ricerca costante di un sorriso nei gangli della complessità umana. Al termine della commedia la sua anima riscopre la vera essenza del suo essere. -
Aneddoti e curiosità musicali
Perché la maggior parte delle musiche di Mozart sono contrassegnate dalla lettera K seguita da un numero? Perché Rossini smise di comporre nel 1829, e cioè a metà della sua carriera? Spesso quando si parla di Paganini, è inevitabile accostare il suo nome a quello di satana, perché? Quale tra le sue opere preferiva Giuseppe Verdi? Chi tra i grandi musicisti del passato era soprannominato ""Vecchia parrucca"""" e perché?"""" Che cos'è """"Il trillo del diavolo""""? Sono solo alcune delle domande a cui si dà risposta in questo volume di Giovanni Cortese."" -
A te manca te stesso
Un romanzo tratto da una storia vera. I due protagonisti, seguendo percorsi distinti e spinti da motivazioni diverse, arrivano 'in prossimità' di verità simili su se stessi e sul senso della vita. -
L' intangibilità della morte
Ogni narrazione di Menchetti lascia il lettore nel limbo dell'inafferrabile, del misterioso, e il momento in cui essa appare più tetra, perché ""odora"""" di morte, sconvolge nel lasciar pensare a quanto, in fondo, il paradossale sia molto vicino a quel che viviamo nel quotidiano."" -
Il crepuscolo sul piano
Il suono e la sua immagine. L'antica sinestesia colma di simboli, luogo delle rivelazioni divine, è il filo rosso che lega i sei capitoli di questa raccolta di poesie. Il crepuscolo sul piano, titolo dell'opera, cela nell'ambiguità interna un naufragio tra l'ambito visivo e quello sonoro. La distanza tra l'orecchio e l'occhio si accorcia sino a sovrapporsi. La storia delle architetture sonore dei grandi maestri ci rivela il continuo flusso tra la risonanza e lo spazio dell'immaginazione. Nei panorami sonori, primo capitolo, il piano si identifica con il paesaggio dell'infanzia, l'evocazione dei suoi suoni; in Chopin e George Sand, i preludi sono la diretta emanazione della luce di Palma de Majorca, della vegetazione di Cadaques, dei misteri del monastero di Valdemosa; nel terzo capitolo ""La follia di Robert Schumann"""", l'amore per Clara Wieck, moglie di Schumann, le composizioni pianistiche dei noti cicli aforistici, contrappuntano i primi segni di demenza del compositore; Nel quarto capitolo, """"Le fantasmagorie di F. Liszt"""", il mondo è una metafora dell'illusionismo virtuosistico del grande pianista; nel penultimo capitolo, """"Naufragi Bösendorfer"""", il simbolo del pianoforte attraversa la natura e la storia con il suo corpo, apice di cultura e civiltà, dentro estasi surreali ed aberrazioni umane; Infine, nelle """"Trasparenze di un'anima (l'eco d'Orfeo)"""", in appendice, l'esperienza diretta della morte, vissuta dall'autore nel 2005."" -
Le musiche brevi
I racconti contenuti nelle musiche brevi ripercorrono la forma di alcune composizioni musicali. Dalle note sonate per pianoforte di Beethoven alle romanze di Ciaikowski la narrazione segue battuta per battuta la musica. Gli elementi narrativi attraversano le diverse storie come leit-motiv; in alcuni casi sono svelati in modo evidente, in altri possono apparire fugacemente per aprire prospettive multiple, temporalità incrociate, piani verticali. Il suono è la materia narrativa ed il soggetto narrato. Nelle forme aforistiche gli aspetti musicali assumano un ruolo totalizzante, sino a divenire delle vere e proprie composizioni musicali con il materiale verbale. -
Ru e Fro
"Ru e Fro"""" è narrazione dell'impossibilità dell'Altrove, in senso sia psichico che spazio-temporale. I due protagonisti hanno un solo obbligato percorso: pur nel continuo, apparente, movimento, girano in realtà intorno a se stessi e al loro medesimo tragitto. Una sorta di metaforico tapis roulant trasforma il loro muoversi in un incessante, ma composto agitarsi, fra la realtà, il sogno e il delirio, la discussione e la visione, perpetui immobilisti alla ricerca del Nulla." -
Il foulard rosso
Raccolta di componimenti poetici. Ogni verso ben riuscito è un foulard rosso, un ossimoro risolto in una sintesi sublime: del foulard ha il tessuto lieve, la lievità del volo, trama che si rivolge al cielo e nel colore rosso è invece tutto il senso dell'umano lavorio, della forza, del sangue che scorre, dell'umana passione. Cielo e terra. Qui ogni verso è un vessillo rosso strappato con passione e foga dagli artigli neri della Giostra della vita, tolto ad un pesante e muto Saraceno, in quella lotta in cui l'uomo dà vita alla sagoma inerte nel fragore luminoso del ferro contro ferro e ad ogni colpo si rimette in gioco il circolo del tempo, la girandola che innesca, rievoca il passato, se lo rigiuoca nuovamente nel presente e cerca di salvarne, come premio, un senso. -
Non farti mangiare l'energia. Un libro per chi vuole reagire
Chi sono i mangiatori d'energia? Quanti sono e perché ci insidiano infidamente? Possono addirittura portarci alla morte psichica e inconscia prima, e fisica poi? I mangiatori d'energia masticano, triturano, rendono in poltiglia, assorbono la sostanza e rilasciano le scorie. ""Non farti mangiare l'energia!"""" raccomanda insistentemente Elly a Stefano. Ed entrambi lottano con coraggio per difendersi e spingono le persone di valore a fare altrettanto."" -
Un salto nella sabbia (1940-1946)
Libro per quanti oggi si credono talmente forti e coraggiosi da lasciarsi convincere ad imbracciare un'arma. L'autrice sollecitata dagli eventi internazionali, ha deciso di tirar fuori dal cassetto il diario di guerra del padre e di farlo diventare un libro. -
Racconti dell'ombra
Due racconti surreali sull'ombra, nostra compagna impalpabile, trasformista, talvolta inquietante, impossibile da allontanare.