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Mappare. Arte, antropologia e scienza
Qual è il senso delle mappe oggi? Cosa possiamo mappare e cosa invece sfugge, e perché, alla rappresentazione cartografica? Come questa pratica del mappare attraversa discipline differenti? Domande che impongono riflessioni complesse e una continua ridefinizione dei concetti di spazio e luogo all'interno dei concreti casi di studio e di progettazione artistica. Questi temi sono presenti al Festival dell'Arte dell'Antropologia e delle Scienze (Matera, 11-13 novembre 2011) e dei partecipanti di Rupextre, residenza per artisti e antopologi (11-20 novembre 2011). -
Tutti i colori del viola
Il colore non è solo un fenomeno naturale, ma anche e soprattutto un fenomeno culturale, da esplorare nelle sue caratteristiche fisiche e chimiche, nell'aspetto fisiologico e psicologico, nella sua natura simbolica e antropologica. Questo è un viaggio attraverso il colore, che in maniera più o meno consapevole investe i gesti e le scelte della nostra quotidianità rispondendo al nostro inconscio. La strada per la comprensione del fenomeno-colore è ancora lunga e impervia. Il lettore è accompagnato attraverso lo studio, in particolare del colore viola, che da qualche anno sembra non essere solo un fenomeno passeggero o volubile, ma più un'esperienza attraverso la quale l'umanità sperimenta nuovi modi di essere e pensare. Il viola diviene così il file rouge che guida il lettore nel mondo dell'arte, della musica e della letteratura. Declinato in tutte le sue sfumature tonali, metaforiche e simboliche, il colore viola, posto al limite della scala cromatica, rappresenta l'ultimo confine di un ponte immaginario fra cielo e terra, tra il divino e l'umano. Oltrepassare questo confine, è un po' come sfidare le leggi scritte e non scritte. -
E morirono tutti felici e contenti. Fiabe non più fiabe
Una raccolta di fiabe capovolte, di fiabe che non sono più fiabe, di fiabe che non possono più esserlo. Diciotto autori, diciotto racconti, per un'opera corale dissacrante, ora amara ora esilarante, tesa a definire un nuovo immaginario. Sono le fiabe che tutti conosciamo, interpretate e riscritte a partire da uno sguardo nuovo, da una memoria nuova. Una memoria che va costruendosi sotto i nostri occhi e che modella un nuovo immaginario dove la ""Piccola fiammiferaia"""" è una prostituta grassa e indifesa, dove """"Cenerentol""""a è un'adolescente smarrita in una Milano assopita nel caldo estivo, dove """"Aladino"""" diventa """"il genio dei disperati"""" e Pollicino è la vittima di un sistema che vorrebbe dimenticarlo. Una raccolta di fiabe moderne, di racconti che vanno oltre i titoli caldi e familiari che li hanno ispirati. Racconti ironici, sarcastici, grotteschi, dolorosi, amari, esilaranti. Racconti che dissacrano passato presente e futuro e che portano a paradossi inattesi. Racconti che inducono a contrarsi amaramente sfoggiando un radioso sorriso sulle labbra."" -
Palace of the end. Ediz. multilingue
In prima assoluta italiana, ecco il lavoro che ha confermato Judith Thompson tra le più famose drammaturghe canadesi. Tre monologhi per tre personaggi realmente esistiti di cui l'autrice immagina sensazioni e punti di vista: Lynndie England, soldatessa americana famosa per le foto in cui sevizia prigionieri nel carcere di Abu Ghraib; David Kelly, biologo inglese chiamato a dar prova dell'esistenza di armi di distruzione di massa in Iraq, morto suicida o ""suicidato""""; Nehrjas Al Saffarh, attivista irachena, moglie di un quadro del partito comunista oppositore del regime di Saddam. Una scrittura lucida, semplice, dura come un quarzo perfettamente levigato. Con Palace of the End, nel 2008, Judith Thompson ha vinto il """"Susan Smith Blackburn Prize"""" per la migliore opera in lingua inglese scritta da una donna."" -
I cani là fuori
Undici storie che sono ognuna prologo ed epilogo di una stessa trama, di una visione che abbraccia e mastica tutto. Non una semplice raccolta di racconti ma un disegno più ampio dove Gianni Tetti dà voce ad una fame impossibile da saziare. -
Antropometria
Antropometria: misurazione dell'essere umano, del corpo e delle sue componenti; ma anche, come suggerisce Paolo Zardi, misurazione di esistenze, di relazioni, di micro mondi dentro cui ogni suo racconto si muove per coglierne le fratture, i cambiamenti, le trasformazioni inattese. È l'evento inaspettato il fulcro attorno al quale ciascun personaggio tenta di riscrivere i contorni della propria vita e dei propri rapporti: una donna accecata dall'odio quando improvvisamente si scopre affetta da una malattia rarissima, un'improvvisa richiesta d'aiuto che pone due cugini di fronte ad una scelta impensabile, una donna avanti negli anni che scopre un amore imprevisto, un padre che, suo malgrado, capisce cosa significa essere madre. Vite, accenni, spaccati, desideri accomunati tutti da piccoli o definitivi cedimenti. Con uno stile ed uno sguardo che qualificano un personalissimo verismo massimalista, Paolo Zardi costruisce storie in cui qualcosa ""improvvisamente"""" salta, si altera, deflagra."" -
Trema la terra
Un'antologia che raccoglie 18 racconti, ognuno dei quali ha sullo sfondo uno dei tanti terremoti che hanno lacerato l'Italia. Da quello recente che ha colpito L'Aquila, a quello dell'Irpinia dell'80, dal terremoto ""taciuto"""" di Siracusa, a quello del '76 che colpì il Friuli. Un terremoto che è tutti i terremoti. 18 autori che, prendendo le distanze dal racconto cronachistico, propongono un approcciolaterale, vivo, ora amaro e doloroso, ora ironico e speranzoso, dove il sisma fa da cornice erimando ai sussulti propri di ogni esistenza."" -
Gobbi come i Pirenei
Eugenio Bollini. Ciclista di professione, con risultati modesti alle spalle, ossessionato dal suo Quoziente Intellettivo - ""ottimo per rendersi conto di come va il mondo, ma non abbastanza per migliorarlo"""" - dà inizio al proprio riscatto partendo da un divorzio con tanto di prole e da una promessa fatta a suo padre in punto di morte. Da qui vecchi e nuovi personaggi si intrecciano con la sua vita mediocre per accompagnarlo fino all'ultima e grande sfida."" -
Le 13 cose
Si dice che il problema sia di chi resta, non di chi se ne va. Emilie se n'è andata, portata via da un cancro. Alessio le è sopravvissuto. Sono passati otto anni ed è ora che tutto ha inizio. ""Le 13 cose"""" ci afferra dalle prime righe e ci trascina in un piccolo paese di provincia che pare evacuato, sempre pronto a riversarsi in un al di là parallelo simile a un campo sfollati. Alessio Valentino, protagonista suo malgrado, lega la propria vita ad assurdi vicini di casa e a personaggi improbabili. Figure sghembe e grottesche che innescano intrecci e situazioni inneggianti alla vita più stramba. Il suo mondo sembra uno sgangherato e divertente luna park, di quelli che stanno alle periferie dell'esistenza, dove la pena e la catarsi si tengono abbracciati, come amanti su un ottovolante per cui non hanno pagato il biglietto."" -
Coi binari fra le nuvole (cronache dalla transiberiana d'Italia)
C'era un treno che aveva le ali, c'è un binario che attraversa le nuvole, ci sono storie che sanno di terra, di fuoco, di neve e di acciaio. Tra nuove linee ferroviarie che nessuno vuole e altre amate che muoiono, un libro in cui la realtà diventa leggenda ed il viaggio l'occasione per interrogarsi su cosa, nel XXI secolo, significhi la parola ""Italia""""."" -
Quattro soli a motore
"Quattro soli a motore"""" è un romanzo corale toccante e avvincente. È l'archetipo del romanzo di formazione a tinte noir. È il capolavoro di un autore in evidente stato di grazia. Estate 1978. Lombardia occidentale. L'undicenne Corradino vive in preda alle paure: i bulli che lo attendono in prima media e lo chiamano Scrofa, la cinghia del padre violento, l'odiosa zia Trude, la vicina di casa e """"viceprete"""" signorina De Ropp, e soprattutto il vecchio superstite di Villa Kestenholz. In mezzo a questo, una miriade di personaggi che concorrono a narrare una storia totale, esilarante e tremenda come solo l'adolescenza può essere." -
L' uomo che viaggiava con la peste
1950. Un uomo senza nome fugge da un'Europa lacerata dalla guerra per un misterioso crimine commesso. Al di là dell'oceano c'è l'Argentina. Il ritratto intimo di un'epoca che ha riciclato la parte più buia della nostra storia. -
Circo Itaglia per marchegiani
Ci sono politici di destra, sinistra e centro. C'è Berlusconi e c'è Monti. Nemmeno Napolitano viene risparmiato. C'è l'Italia tutta scampata all'apocalisse dei maya, rappresentata come un grande circo. Un circo dove si ride mentre lo stomaco si stringe, perchè la crisi lavora ai fianchi e questa classe politica inscena uno spettacolo di clownerie. Centotrenta tavole, ironicamente serie, che denunciano e ridicolizzano situazioni, personaggi e istituzioni. Centotrenta tavole che catapultano la satira nell'immediatezza e nel colore di uno dei maggiori artisti della nuova pop-art. Suo è lo sguardo sarcastico e corrosivo, ma non le parole. Quelle purtroppo sono dei politici, e qui suonano come battute di una commedia popolare a cui preferiremmo non assistere. Benvenuti al Circo Itaglia. -
Guida alla vita laica
Un libro indirizzato a chi rivendica il diritto costituzionale di vivere in uno stato laico. Una guida pratica al vivere laico, un manuale per muoversi e destreggiarsi tra i paradossi e le contraddizioni di uno stato che si dice laico ma che di fatto non è. L'otto per mille, il divorzio, l'aborto e le cellule staminali, il testamento biologico, lo sbattezzo e i matrimoni misti, ecco alcuni temi affrontati, nonché un itinerario assolutamente inedito sui ""luoghi della laicità"""": luoghi italiani dove si è manifestata la repressione della chiesa cattolica o dove ancora più forte si è affermata l'emancipazione della coscienza atea, agnostica o laica."" -
Il sale
Jean-Baptiste Del Amo,rnpremiato nel 2006 come migliorrn“Giovane scrittore” di Francia.rnNel 2008 è stato finalista delrnPremio Goncourt e del PrixrnMédicis.rnParagonato a scrittori del calibrorndi Balzac, Flaubert, Suskind,rnJean-Baptiste Del Amo narrarndella verità dei corpi e dellernmenzogne fondatrici dellernfamiglie.rnrn“Un libro bellissimo. Irrinunciabile” - Valeria Parrella su Graziarnrn“Plauso a Del Amo capace di tradurre il disagiornumano e il bisogno di pietà in una linguarnsensuale e materica, sempre poetica” - Venerdì di RepubblicarnrnrnrnIl sale racconta di un’unicarngiornata della vita di Louise e dei suoirntre figli, Jonas, Albin e Fanny. Viternlegate e corrose dalla salsedine portatarndal mare della cittadina francese di Sète.rnCol pretesto di una cena, l’anzianarnmadre decide di riunire i figli nella casarnpaterna. L’attesa dell’incontro assumernper ognuno le forme di un confrontorndefinitivo.rnIl ciclo di un giorno si dilata nelle voci ernnei ricordi dei protagonisti, fino arnraggiungere la consistenza e la sostanzarndi intere esistenze. Ciascunornsprofonderà nel proprio passato e neirnricordi di una storia familiarernproblematica e misteriosa.rnCon una scrittura sensuale e materica,rnJean-Baptiste Del Amo esplora temirnessenziali come la morte, l’identità, ilrncorpo e la malattia, la sessualità ernl’omosessualità, la forza annichilenterndella memoria. Un’opera tanto giovanernquanto impressionante che ha già larnpotenza di un classico. -
Il giorno che diventammo umani
"Qual è il giorno in cui siamo diventati umani? Quale l'attimo in cui questa vitale e spossante consapevolezza ci ha invaso? Paolo Zardi usa storie e personaggi per raccontare questo momento e ad ogni pagina spinge il lettore a porsi questa domanda. I suoi sono racconti folgoranti, capaci di fotografare in uno stile lucido e rigoroso quello che siamo, senza orpelli né sottolineature, ma con un senso di pietas di rara bellezza""""." -
Testamento di un poeta cimiteriale
Se c'è un personaggio pop fuori da ogni schema, questo è Mauro Petrarca, alle cronache dei media nazionali: ""poeta cimiteriale"""". Da icona di X-Factor a ospite fisso di Radio 24 e RaiDue, signore assoluto del web, capace di sdoganare sepolcri, cimiteri, becchini e tutto ciò che di gotico e macabro possa esserci. Con un'ironia lancinante, con un gioco del grottesco inaspettato, i suoi componimenti spiazzano per intelligenza, stravaganza e humor nero. Poesie, epitaffi, liriche in cui parole e senso giocano come zampe di cornacchia su una lapide, ma soprattutto oggetti alieni indefinibili eppure godibili, divertiti e sognanti."" -
L' amore non si cura con la citrosodina
C'è sempre il rischio di fare un'indigestione: d'amore, certo, ma soprattutto di vita. E c'è il rischio che il tutto si piazzi proprio lì, a metà tra il cuore e lo stomaco, e non va via. Che poi ci si mette il tempo, la routine di tutti i giorni, i ricordi, le scelte fatte; i mille ripensamenti, le altrettante illuminazioni. Sembrano cose così, piccoli accenti di tante giornate, che a metterli insieme non esce una frase. Oppure, tra le mani di Alessandra Racca, la poesia più inaspettata, divertita, intelligente. Una sensibilità squisitamente femminile per digerire la vita, e anche un po' l'amore. Poesie per chi non ha voglia di restare a digiuno. -
Mette pioggia
Un vento opprimente spazza le strade di una Sardegna trasfigurata. La tv, la radio e i giornali dicono che nessuno ricorda un caldo così. Non piove da mesi, come se Dio stesse aspettando il momento giusto. Un uomo si butta da un ponte, un altro apre il suo bar, un misterioso volontario consegna volantini aggirandosi tra le case di un'intera comunità troppo distratta per comprendere quello che sta accadendo. L'unico è Zanon, che ha scoperto il male, e il male è dentro di noi, non fuori. ""Mette pioggia"""" è un vortice avvolgente, inarrestabile, apocalittico. Gianni Tetti ritorna con il suo stile ipnotico e conturbante quanto lo scirocco che soffia incessante tra queste pagine, per raccontare l'ultima settimana che resta all'umanità."" -
Pompei
Un romanzo di formazione che si snoda in 5 capitoli e conduce il lettore lungo un viaggio rivelatore: quello che siamo stati, quello che siamo, quello che potremmo essere. Una città riconsegnata alla modernità nell'istantanea della propria distruzione, diventa metafora per questo romanzo grafico potente, intimo e poetico.