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La vita sobria. Racconti ubriachi
10 tra gli scrittori più interessanti della scena italiana ""si danno all'alcol"""": Claudia Durastanti, Gianni Solla, Fabio Viola, Alessandro Turati, Francesco Pacifico, Olivia Corio, Dario Falconi, Paolo Zardi, Stefano Sgambati, Filippo Tuena. Euforia, malinconia, angoscia, dolcezza, rabbia, allegria inopportuna, l'alcol altera, nel bene e nel male. I racconti di quest'antologia affrontano un tale viaggio: uomini immersi nel corpo a corpo coi fantasmi delle proprie ossessioni o briosamente surfanti sul nonsense della vita, coppie a pezzi tenute insieme dallo scotch, apocalissi familiari consumate sullo sfondo di una macchia di vino sulla tovaglia. Dribblando i facili cliché di condanna o celebrazione, """"La vita sobria"""" ci offre un distillato narrativo dagli aromi saporiti e intensi, per estorcere al mondo un brandello di senso e carpire quel riflesso di sé sul fondo del bicchiere dopo che anche l'ultima goccia è stata bevuta."" -
Chiudi gli occhi e guarda
Un ragazzino si prepara per la sua prima vacanza al mare. La scuola è finita da poco, la fantasia galoppa, sua madre chiude le valigie. Sono soli ma insieme. Viaggiano a bordo di una 127 beige, lungo autostrade semideserte, mentre intorno compaiono misteriose scritte ""emoscambio"""". Le sigle delle province campeggiano sulle targhe ed è il tempo in cui i conterranei, incrociandosi, si salutano con un colpo di clacson. Ad attenderli c'è il Mare, quello con la emme maiuscola, quello che resta addosso e non va più via; quel Mare che raccoglie in un'unica e indimenticabile marea ciò che si perde diventando adulti.Con una scrittura frizzante e luminosa, Nicola Pezzoli prende per mano il lettore e lo porta in un luglio magico di fine anni '70, a zonzo tra parenti bizzarri e nuovi amici, tra film e cartoon, tra i profumi dei luoghi e le prime infatuazioni: custodi e protagonisti tutti di quella estate in cui Corradino capirà cosa significa non avere più dodici anni.Ironico, tenero, impertinente, Chiudi gli occhi e guarda racconta quel nucleo profondo della vita di ognuno che la risacca del tempo non potrà mai cancellare."" -
XXI secolo
In un imprecisato futuro del ventunesimo secolo, un uomo percorre le strade di un'Europa assediata dalla crisi e dalla povertà. Vende depuratori d'acqua porta a porta fissando appuntamenti da desolati centri commerciali. Ogni giorno svolge il proprio lavoro con dedizione e rigore avendo come unica ragione di vita sua moglie e i suoi due figli. Che sia un'intera società ad essersi illusa o un singolo individuo, la forza d'urto di una certezza che crolla dipende da ciò che si è costruito sopra. Guardando dritto negli occhi un Occidente in declino, Paolo Zardi racconta il tentativo struggente di un marito di capire quali verità possano nascondersi sotto le macerie delle proprie certezze, lo sforzo commovente di un padre di proteggere la sua famiglia quando tutto sembra franare. -
Sfida all'Ok Dakar
Imbolsito, arreso, smarrito, in pieno stallo coniugale, sportivo ed esistenziale, mentre la crisi economica impazza e i 40 anni segnano il passo, l'ex ciclista Eugenio Bollini è al giro di boa. Non ha perso la sua verve ma nemmeno quella sana mediocrità che da sempre lo accompagna. Ma, più di tutto, non vuole perdere i legami, traballanti eppure fortissimi, con la sua famiglia e, soprattutto, coi suoi figli. Così da buon gregario della vita, tenta di rimettere insieme i pezzi cercando quell'equilibrio necessario per evitare la caduta definitiva. Tra improbabili terapie di gruppo, sequestri di salme illustri, gare amatoriali al limite della legge, strambi personaggi e traffici loschi, accade l'impensabile: l'evento che spingerà Bollini a rimontare in sella per lanciarsi nella più grande e rocambolesca corsa in bicicletta cui il mondo abbia mai assistito. -
Mailand
Mailand è Milano in tedesco. A chiamarla così è Konrad, incarnazione ventenne del giovane Corradino. Si è appena iscritto all'università e trasferito in città dalla provincia. Divide una tripla sui Navigli con due amici, coalizzati contro una padrona di casa sciatta, avida e ficcanaso - ""un ciabattoso coacervo di cattive abitudini"""". Gli basterà poco per pentirsi degli studi scelti, ma la vita del fuori sede non ammette ripensamenti: è un continuo incagliarsi, commovente ed esilarante, tra sogni inseguiti, estenuanti partite a Risiko, improbabili lavori part-time e la scoperta di una sessualità multipla e incerta. Konrad ci prova, attraversa linee d'ombra non solo esistenziali, accompagnato da una madre apprensiva, una nonna vendicativa e un affabile datore di lavoro, sosia dello scrittore Romain Gary, che gli proporrà di scrivere biglietti di """"commiato dall'esistenza terrena"""" a pagamento. Sullo sfondo di una Milano straniera e misteriosa, Nicola Pezzoli scrive il suo romanzo più dissennato, struggente e scandaloso, prendendo a piene mani dal cuore tragicomico della vita. Dopo """"Quattro soli a motore"""" (la Campagna) e """"Chiudi gli occhi e guarda"""" (il Mare), """"Mailand"""" (la Città) chiude l'originale trilogia pezzoliana sul romanzo di formazione. """"Eravamo molto diversi. Un longobardo, un bolognese e un siciliano... roba da barzellette popolari""""."" -
Grandi momenti
"Un inno alla vita, tra fiction e realtà. Il romanzo più disperato e divertito di Franz Krauspenhaar, pericolosamente in bilico tra il coronarico e l'esoterico"""". Franco Scelsit, cinquantenne, vizioso e appassionato di bolidi anni '60 - che compra e distrugge in lisergiche scorribande notturne - è convinto di essere uno scrittore dal talento incompreso. Il riconoscimento economico arriva quando, sotto pseudonimo, crea il personaggio di Stan Dolero e comincia a pubblicare thriller di bassa lega che affollano gli autogrill dell'intera Penisola. Potrebbe finalmente scappare da Milano, da una madre apprensiva e dal fratello saggio e alienato con cui vive, ma un infarto arriva a stravolgere ogni piano. Da un ospedale di periferia, Franco si trova a dover ripensare la propria vita. A fargli da spalla, un agguerrito gruppo di infartuati di diversa età ed estrazione sociale con cui instaura un rapporto di cameratismo ed accettazione della transitorietà umana. Perentorio, affermativo, senza mezze misure, un romanzo che misura un tempo nuovo, inseguendo un padre travestito da lepre." -
Pensiero madre
Le donne crescono sapendo che per loro scatterà l'orologio biologico. Ogni donna custodisce questa informazione dentro di sé. Ogni donna immagina che un giorno sarà madre. 17 scrittrici, tra le più talentuose del panorama italiano, si confrontano con il pensiero della maternità. 17 storie, vissute o immaginate, raccontano quella dimensione liquida, inconscia, preistorica che prelude alla scelta di mettere al mondo un figlio. O di non farlo. Tra ironia, timore, desiderio, disincanto, e un'urgenza toccante, questo libro parla del ""prima"""": del pensiero madre. Il racconto di una generazione femminile salda, decisa ed estremamente consapevole. Racconti di: Simona Baldanzi, Chiara Barzini, Ilaria Bernardini, Cinzia Bomoll, Caterina Bonvicini, Gaja Cenciarelli, Silvia Cossu, Camilla Costanzo, Carla D'alessio, Gaia Manzini, Kamin Mohammadi, Melissa Panarello, Gilda Policastro, Veronica Raimo, Taiye Selasi, Simona Sparaco, Chiara Valerio."" -
Briciole dai piccioni
A detta di Alessio Valentino, quattro sono le tappe della vita: infanzia, adolescenza, alcolismo, disoccupazione. Anche se le ultime due potrebbero essere riassunte nella più canonica ""età adulta"""". Condannato a questa, Alessio ripercorre passato e presente per capire, a modo suo, se ci sia mai stata una maturazione, inanellando gli avvenimenti più importanti e ridicoli di ogni età. Affida a un racconto caustico le esperienze e le assurdità del crescere fino al raggiungimento di quella """"presunta assunzione di responsabilità propria dell'adulto occidentale"""". Dalla cornice del lago di Como racconta della sua famiglia (uno strambo quadretto di psicopatici), della scuola (inutile e allo sfascio), degli amici (ritardati di provincia), del sesso (mai riuscito), del lavoro (squalificante) e delle droghe (per lo più liquide). Il suo scivolare verso l'assenza di senso - come ogni vita che si rispetti - è una débàcle che diverte da morire."" -
Nostra signora dei calzini
Nostra signora dei calzini ritorna in una versione ""deluxe"""", l'esordio della poetessa più pop del nuovo millennio si confronta con l'adesso, muovendosi tra le pieghe del quotidiano, come fosse un cassetto di calzini spaiati in cui frugare. Poesie in cui si cerca la misura di quel che si è, tentando di mettere ordine tra le cose di sempre, celebrando lo slancio vitale, ora timido, ora sfacciato, talvolta maldestro, da sorriderci su. È un canto quello della Signora dei calzini, e dice di andare, anche senza scarpe, anche coi calzini bucati, e se si è scalzi tanto meglio. C'è un sole abbagliante lì fuori, vanno aperti gli armadi, le porte, le finestre, per far uscire l'aria vecchia e far entrare la vita che sfugge agli occhi."" -
La madre di Eva
Candidato al Premio Strega 2018rnrnUna madre parla alla figlia tra le mura di una clinica serba. Al di là di una porta stanno preparando la sala operatoria. Eva ha appena compiuto diciotto anni e da quando è nata aspetta questo momento. Vuole cambiare sesso sottoponendosi all'intervento che la renderà come si è sempre sentita: uomo. Sua madre le parla col corpo, perché è il corpo ad essere sbagliato, ingannevole, traditore, un corpo come il suo che la natura stessa vuole negare. In un dialogo senza risposte, sospeso tra l'immaginato e il reale, la madre racconta la loro vita fino a quel momento, ne ripercorre i sentieri come muovendosi in una terra straniera. La sua voce è concreta, toccante, vivida e parla di una lotta che non ha vincitori né vinti, per cui non esiste resa, in cui la forma più pura dell'amore diventa bifronte e feroce. -
Gli stonati. Manifesto letterario per la legalizzazione della cannabis
Questo libro è una chiamata alle armi. In memoria di Marco Pannella, molti dei migliori scrittori italiani scendono in campo a favore della legalizzazione delle droghe leggere in Italia. E lo fanno raccontando storie: alcune autobiografiche, altre inventate, molte bizzarre e qualcuna spaventosa, ma tutte con l'obiettivo di alzare quel velo di ipocrisia che nasconde una questione sociale mai affrontata seriamente e un giro di affari miliardario di cui beneficiano diverse organizzazioni criminali. I loro diritti d'autore (insieme a quelli del curatore) verranno devoluti all'Associazione ""Luca Coscioni"""" per la sua campagna di antiproibizionismo."" -
Vinpeel degli orizzonti
Vincitore del Premio John Fante Opera Prima 2018Secondo classificato Premio letterariornEdoardo Kihlgren opera prima – città di MilanornrnPeppe Millanta, al suo esordio, scrive un libro pieno di luce, un romanzo intriso di poesia, che ai sogni e all'immaginazione ruba la scintilla.rnrnUn pugno di case gettato alla rinfusa. Una comunità sospesa nel tempo. Una strada da dove non arriva più nessuno, e nessuno ricorda più dove porti. Questo è il paese di Dinterbild, il luogo dove si rifugia chiunque abbia paura, lontano dal mondo e da ciò che può fargli male. Tra di loro c'è Vinpeel, l'unico bambino della bizzarra comunità e l'unico che, vedendo una notte alcune luci misteriose all'orizzonte, decide di voler andar via e scoprire cosa c'è al di là del mare e di Dinterbild. Tra i suoi mille tentativi, conosceremo gli stravaganti abitanti, le loro paure, i sogni, le aspirazioni, fin quando con l'aiuto di due amici riuscirà a costruire una mongolfiera. Ma perché questa possa prendere il volo c'è bisogno di un falò grandissimo... -
Cometa
In un punto preciso dello spaziotempo Raffaele, satiro irrequieto, inciampa da una storia all'altra in cerca di successo e Fabio, misantropo nerd, insegue se stesso e la fortuna in un agone digitale di improbabili social. L'incrocio sbilenco delle loro vite innesca un romanzo selvaggio, labirintico, possente. Cometa è l'epopea disastrata, erotica e lisergica degli eroi senza motivo. Archetipi di una generazione fuori fuoco, il cui centro è dappertutto ma sempre altrove. L'odissea senza approdo di una stirpe di eletti a niente che cavalca il progresso come una pulce su un cavallo imbizzarrito, traghettata da sogni frenetici e deliri tecnologici. Gregorio Magini celebra il dispiegarsi incerto dell'epoca che viviamo e approda a una visione del futuro a cui tutti, volenti o impotenti, siamo destinati. -
Genesi 3.0
Tra echi kafkiani e il migliorrnTerry Gilliam, Angelo Calvisirnporta la narrativa italianarndentro nuovi scenari.rnGenesi 3.0 è una Fiabarnallucinata sui vincoli delrnpotere e sulle storture delrnsangue, una satira visionariarnsu ciò che siamo o potremmorndiventare.rnrnUn bosco ai margini di unrnmondo, e ai margini del bosco unrnragazzo e un uomo. Il ragazzo si chiamarnSimon, suo padre è il Polacco. Vivonornliberi e in attesa, perché un giorno ilrnPolacco deve far ritorno nella GrandernCittà per compiere una misteriosarnmissione urbanistica/militare.rnMura, corridoi, sotterranei accolgonornSimon, e una nuova vita alienata darnlavori inutili, una burocrazia tumorale ernuna sanità distorta. Non importa cosarnné perché, questo è il mondo confinato.rnIl racconto dell'ascesa di un ragazzo chernsi fa uomo in una società beffarda ernperduta, sull'orlo di un riscatto mairnimmaginato. -
La gente non esiste
Anna sussurra una frase: ""sotto ogni cuscino c'è un Dio"""". Lo dice senza un motivo apparente, quasi sovrappensiero, prima di lasciare una sua amica. È una considerazione tanto vasta quanto intima. L'improvvisa consapevolezza che dietro ogni cosa ci sia una sorta di grazia, come un nucleo primigenio, nascosto e inafferrabile. Ognuno dei racconti qui raccolti sembra una tappa verso questo svelamento; i personaggi, protagonisti inconsapevoli di questa ricerca squisitamente terrena e laica. Una voce si muove tra ombrelloni e corpi distesi al sole, ne coglie il chiacchiericcio ingombrante, i movimenti ,imperscrutabili. Coinquilini di un condominio si cercano come fossero l'ultimo avamposto di un'umanità che scompare. Un uomo riceve mail da una misteriosa ragazza russa e decide di credere all'amore più finto che possa esistere. Due fratelli scoprono nella vecchiaia della madre un segreto capace di cambiare le loro vite. Significati da dare a attimi o a intere esistenze che Paolo Zardi racconta con una levità apparente per poi fare affondi che toccano il cuore e aprono la mente. La sua scrittura indaga un tempo sempre più confuso, in cui il passato stenta a resistere mentre il presente si carica di indizi paradossali, a volte raggelanti. La gente non esiste dice l'autore. Esistono gli uomini, i loro insopprimibili desideri, le speranze insondabili, le misteriose direzioni che tessono ogni vita."" -
Le affacciate
Dopo anni di lavoro totalizzante in un'importante società di eventi, Nina viene lasciata a casa. Disoccupata, cinica e piena di pregiudizi, circoscrive la vita entro i confini del suo condominio a ringhiera, mantenendo però una florida e fittizia routine tra chat e social network: più del senso di vuoto, è l'onta della disoccupazione a toglierle il sonno. Indolente, trascorre le giornate a osservare i condomini, punti di riferimento di un mondo intimo ma che sente lontano. Fin quando la sua attenzione si concentra su una vicina da sempre scostante, diventata improvvisamente perno silente e misterioso di un gineceo di tre anziane: la smilza, la leopardata e la forzuta. Cosa succede quando perdiamo le nostre certezze? Da dove si ricomincia? Soprattutto, è possibile fare a meno dei propri sbagli? Ironia, una buona dose di impertinenza, l'irruenza della vita: Caterina Perali sceglie con cura gli ingredienti e mette in tavola una storia di donne la cui forza e audacia non conoscono età. -
Azzorre
Con una scrittura sorprendete Cecilia Giampaoli, al suo esordio, ci regala un libro toccante. Da maneggiare con cura.rnUna storia vera. Un reportage di viaggio che diventa un romanzo disarmante. Alla ricerca di una verità salvifica, liberatoria.rnrnNel 1989 un aereo partito da Bergamo, con 144 persone a bordo, si schianta su una montagna delle isole Azzorre. Cecilia Giampaoli, perde il padre nel disastro, aveva 6 anni. Dopo 25 anni parte da sola per l’arcipelago. Qui incontra diverse persone, alcune legate all’incidente in qualità di isolani, altre direttamente coinvolte.rnTra testimonianze, dicerie, reticenze, incontri fortuiti e incontri cercati, il quadro della versione ufficiale dei fatti si complica andando a toccare dolorosamente le cicatrici del lutto e mettendo in discussione il concetto stesso di verità, mentre il pellegrinaggio di Cecilia prosegue tra luoghi rurali, naturali e interiori, fino alla montagna dello schianto.rnA Lisbona l’aspetta la fine del viaggio: una cena - salvifica, liberatoria - a casa dell’uomo che venticinque anni prima si era trovato a dare indicazioni sbagliate dalla torre di controllo di Santa Maria. -
L' amore non apprezzo (e altre questioni scontate)
Un mondo pieno di musica, ragazze, biciclette e solitudini, di innamorati, di notti che non vogliono finire mai, di Campari, Martini e Gin. Sembra di essere sulla prua di un battello, shakerati da un mare in tempesta. E il timoniere recita poesie per non perdere l'equilibrio, mentre l'ironia sferza e diventa malinconia, alla ricerca di una rotta in questo presente vago, alcolico, disperso, grottesco. ""Come si fa a capire se un libro di poesie è un bel libro di poesie? Lo capisci se dopo averlo letto ti viene voglia di scrivere poesie. Questo è uno di quei casi. Mi è venuta un'irrefrenabile voglia di scrivere"""" (dalla prefazione di Guido Catalano)."" -
Zodiaco street food
I tempi cambiano e anche la malavita è costretta a correre ai ripari. Romeo Marconato, ex affiliato alla Mala del Brenta, un dono di sicuro ce l'ha: capire l'aria che tira. Con una moglie che detesta, un figlio problematico e il villone padovano, ha costruito un business ai limiti della legalità con il suo Zodiaco, un franchising di furgoni per panini - uno per ogni segno zodiacale - lungo la statale tra Padova e Venezia. C'è poi il super chef Vitiello, star televisiva del programma ""The Simple Cook"""", e i suoi autori, in crisi creativa per il format della prossima stagione. E c'è una mina vagante: lavora come cameriera a """"L'ultimo Doge"""", e suo malgrado nasconde un'estrazione decisamente diversa. Ma è Romeo Marconato il perno centrale, il motore di tutto. A lui, re incontrastato dello street food a basso costo e dalla dubbia qualità, i vecchi trascorsi riserveranno una succulenta occasione, il punto è capire se sarà in grado di fronteggiare un intreccio di eventi ben oltre la sua portata."" -
Quori cuadrati
Le vite si costruiscono sugli errori. E Uno Markovic, di padre serbo e madre italiana, lo sa. Gli basterebbe soltanto riconoscerne uno, quello fondativo. Nella sua profonda provincia si muove con gli occhi di chi ci è capitato per caso, registra, annota, incontra, parla. Poi conosce una ragazza e gli sembra che a quell'errore si possa rimediare. Una parabola amorosa travolgente, improvvisa nel suo inizio e nella sua fine, l'ennesimo errore che apre le porte di un mondo i cui contorni si fanno tremolanti, fuori fuoco. Personaggi e situazioni si caricano di nonsense, ci si chiede se siano reali o frutto di una percezione mutata. Tutto si fa allegoria di un senso di vuoto, puntellato da situazioni e bizzarri tentativi di colmarlo. La scrittura di Turati segue coordinate impreviste, e ci consegna una bussola che porta al riso mentre gelidi spifferi ti girano intorno. ""Quori cuadrati"""" è un inno allo scarto, allo humour nero, un canto dove tutto è meravigliosamente sbagliato, eppure funziona. Come la vita.""