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Il feudalesimo nel Mezzogiorno moderno. Gli Abruzzi e il Molise (secoli XV-XVIII)
Gli autori dei saggi qui presentati, si sono proposti di analizzare alcuni aspetti del feudalesimo meridionale, privilegiando il ""laboratorio"""" abruzzese-molisano, con il precipuo intento di coglierne i tratti distintivi, ma anche gli elementi comuni al sistema feudale delle altre province regnicole. Gli studiosi troveranno inoltre un valido strumento di ricerca sul feudalesimo meridionale durante l'età moderna nella preziosa Appendice, che riporta un ampio inventario della Serie inedita """"Certificatorie per l'intestazione nel cedolario"""", depositata presso l'Archivio di Stato di Napoli."" -
Dalla libertà al federalismo. Silvio Trentin tra storia e teoria politica
Se la militanza politica di Silvio Trentin non può lasciare adito a dubbi, il suo pensiero federalista si è prestato a essere ricordato, più o meno strumentalmente, da una pluralità di forze politiche. Negli ultimi venti anni della storia d'Italia, si è percepito, in effetti, il bisogno di una riforma autonomista dell'amministrazione e dell'organizzazione pubblica. Ripensare - e non solo ricordare - l'opera trentiniana costituisce per questa raccolta di saggi dei maggiori studiosi del pensiero di Trentin uno dei modi migliori affinché la politica si possa prendere carico di un'eredità scientifica preziosa. Contributi di: C. Malandrino, F. Cortese, G. Gangemi. -
La «patria» e la «scimmia». Il dibattito sul darwinismo in Italia dopo l'unità
L'introduzione delle teorie di Darwin in Italia scatenò un dibattito che ben presto finì per travalicare i confini del mero ambito scientifico per coinvolgere passioni politiche e ideologiche, peraltro già accese dal recente processo di unificazione nazionale. Esorbitando le sedi accademiche e di ricerca, evoluzionisti e creazionisti, materialisti e spiritualisti diedero così vita a forti polemiche su giornali e opuscoli, cercando di attirare verso le proprie posizioni vaste fette dell'opinione pubblica, in un fermento polemico che per la prima volta viene ricostruito in queste pagine. -
Un esperanto iperboreo. In viaggio verso l'ultima Thule sulle tracce dei Pomor
I Pomor sono i discendenti di coloni russi, provenienti principalmente dall'antica Novgorod, abitanti la regione di Pomor'e, una zona la cui frontiera meridionale si trova sullo spartiacque fra il bacino del Mar Bianco e quelli dei fiumi diretti verso sud. Il censimento russo del 2002 enumera 6.571 Pomor, 6.295 dei quali nella regione di Arcangelo, i rimanenti in quella di Murmansk. Tromso, Vardo, Murmansk, Kem, Kirkenes, Stralsund, Barentsburg, sono solo alcune delle località russe e norvegesi ""toccate"""" in questo percorso culturale alla riscoperta di una piccola popolazione, che ci rimanda a storie a noi poco note, quella dei Vichinghi, quella della città di Novgorod, già Repubblica nel XII secolo, e ancora quella delle pionieristiche esplorazioni polari, e della ricerca del fantomatico passaggio a nord-est. Una nutrita e interessante selezione di fotografie, molte delle quali d'epoca, ci accompagna nella conoscenza dei Pomor, piccolo spicchio di umanità capace di creare, come l'autore illustra anche attraverso rari testi inediti qui per la prima volta tradotti, un """"esperanto iperboreo"""", in grado di far dialogare per secoli una comunità con il Mondo Artico."" -
Ne la pittura tener lo campo. 10 artisti contemporanei per Dante Alighieri. Ediz. illustrata
La potenza straordinaria dell'esperienza di Dante è nel carattere fortemente umano che caratterizza il suo viaggio, ""itinerarium mentis in Deum"""", verso una ragione superiore identificata con Dio. Il volume raccoglie il frutto dello sforzo creativo di dieci artisti contemporanei che sulla base della sollecitazione fornita dall'opera di Dante sono giunti a rappresentare sotto forma di immagini ciò che il sommo poeta aveva espresso a parole, naturalmente secondo la loro personale rielaborazione del testo. Con dieci tavole a colori a piena pagina."" -
Multa & Varia. Studi offerti a Maria Marcella Ferracioli e Gianfranco Giraudo
I due volumi, illustrati, raccolgono più di 60 studi di carattere storico riguardanti i popoli slavi e caucasici, studi sulla civiltà bizantina, studi di linguistica slava, ma anche lavori sulla tradizione culturale iranica, sulla storia religiosa romena e slava; troviamo la traduzione di versi dall'ungherese e dall'armeno, di fonti antico-slave; troviamo, ancora, studi sulla tradizione ebraica, sulla cultura veneziana, sulla letteratura russa, neogreca e maghrebina, saggi sul turismo e sulla storia dell'arte, che non potevano mancare in una raccolta dedicata a due appassionati viaggiatori. Non mancano saggi di carattere bibliografico e archivistico. -
11 settembre reloaded. Terrorismo, complotti e reazioni
A distanza di dieci anni dalla drammatica giornata dell'attacco alle Twin Towers di New York, non siamo ancora in grado di dare un giudizio definitivo né univoco sull'avvenimento, ma possiamo certamente tracciare il quadro complessivo degli eventi che lo hanno preceduto e delle conseguenze che ha generato. Ed è questo uno degli obiettivi del presente volume che tenta di sfatare false convinzioni a partire proprio dall'analisi dei fatti realmente accaduti. In occasione del decennale dell'11 settembre, siamo stati tutti chiamati a ricordare per non dimenticare, ma la retorica delle celebrazioni serve a poco, se non è supportata da un'adeguata conoscenza storica di quello che può essere considerato come l'esempio dell'odierno terrorismo contemporaneo. -
La chiesa di San Bernardino alle Monache a Milano in via Lanzone
Il volume sulla chiesa di San Bernardino alle Monache testimonia il vivo interesse che questo gioiello di arte lombarda del secolo XV ha suscitato, dopo il recente restauro, che ne ha valorizzato i preziosi affreschi. Una rivalutazione che consentirà al grande pubblico di conoscere la storia e la bellezza di un monumento poco noto, e che Carlo Ottavio Cornaggia definisce ""una delle migliori costruzioni quattrocentesche del centro milanese"""". Più volte San Bernardino, il grande predicatore francescano, venne a Milano, incaricato dal Governatore di Siena di curare alcuni importanti affari diplomatici presso il Duca di Milano. Affascinò con la sua predicazione i milanesi e inculcò in loro la devozione al nome di Gesù. Nel 1418 predicò con successo alle suore del monastero, portandovi lo spirito e l'austerità della regola di Santa Chiara, che le suore accolsero con entusiasmo. Dopo la canonizzazione di San Bernardino, avvenuta nel 1450 per opera di Papa Niccolò V, convento e chiesa ne presero il nome."" -
Il Mezzogiorno nell'Italia liberale. Ceti dirigenti alla prova dell'Unità (1860-1899)
Nell'ambito delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia è al mutato equilibrio tra Nord e Sud e ai nodi essenziali della nuova Italia che gli storici hanno rivolto il loro maggiore impegno di studio, individuando e stigmatizzando, pur nel quadro di un'interpretazione non negativa della conclusione risorgimentale, i suoi principali limiti e le sue pesanti contraddizioni. Il volume, incentrato sulla formazione dei gruppi dirigenti meridionali e sulla macchina del potere da loro messa a punto e sperimentata nell'Italia liberale della seconda metà dell'Ottocento, sulle forme e sulla prassi delle relazioni tra potere centrale e periferia, si colloca all'interno di questo filone di ricerca. Nella sua analisi l'autore privilegia due punti fondamentali della storia postunitaria: la questione meridionale, che fece sprofondare il Mezzogiorno con la sua arretratezza strutturale nel contesto del nuovo Regno in una posizione subalterna; il trasformismo, inteso come pratica caratterizzante l'azione della classe politica ed amministrativa a difesa di uno Stato fondato su basi ristrette, e come sinonimo di corruzione e degrado. Prefazione di Giovanni Brancaccio. -
Giustizia e libertà restano gli imperativi etici. Per una bibliografia degli scritti di Gaetano Arfè
"Più volte ho avuto modo di rammentare l'amicizia che mi ha legato ad Arfè, intessuta di un prolungato ed intenso scambio intellettuale e politico, ed anche di iniziative comuni. In particolare, mi piace ricordare quella che, verso la metà degli anni '80, mirava a promuovere un centro d'iniziativa per il rinnovamento 'europeo' dell'insieme della sinistra italiana: essa non diede allora, in verità, i frutti sperati; ma fu certo un'occasione per ampliare un confronto critico (a volte anche polemico), ricco di spunti fecondi su questioni che si sarebbero presto rivelate essenziali. In tutto quel decennio cruciale, al dibattito sull'evoluzione della sinistra italiana ed europea venne effettivamente da Arfè un contributo assai significativo di conoscenza critica e di idee. Gaetano Arfè fu serio studioso e critico del socialismo italiano, e fu politico appassionato."""" (alla """"Nota"""" di Giorgio Napolitano)" -
Giovanni Zibordi. Biografia di un riformista intransigente
Giovanni Zibordi (1870-1943) fu una figura al contempo tipica ed estravagante del movimento socialista italiano: si trova allo ""snodo"""" di diversi territori geo-politici (Mantova, Reggio Emilia, Roma e Milano) e anche perennemente in bilico tra la corrente rivoluzionaria e quella riformista del Partito socialista italiano. Il suo obiettivo rimane sempre la rivoluzione: graduale e attraverso la persuasione e la cooptazione nell'area socialista di quelle forze sociali e di quegli individui - lavoratori cittadini e lavoratrici cittadine - che via via si sentono sconfitti o esclusi dalla realtà economica e politica del paese. Ma Zibordi, allievo di Giosuè Carducci e studioso di letteratura, ha l'ambizione di essere un intellettuale """"organico"""" ante litteram (anche in contraddizione con se stesso) in quanto ambisce a essere trait d'union fra la dirigenza del partito e le sue (possibili) basi sociali: questo studio ne restituisce la vicenda biografica tra politica e cultura."" -
Dall'unità d'Italia all'annessione del Veneto. Un percorso tra storiografia e documentazione
L'unificazione del Veneto al Regno d'Italia nel 1866 costituisce l'argomento di questo volume, il cui fulcro è costituito dalla pubblicazione del ""Rapporto sulla difesa del Veneto"""", una corposa relazione compilata nel 1867 dalla Commissione permanente per la difesa generale dello Stato, rimasta sinora inedita, che rivela anche aspetti della diplomazia e dell'impegno bellico italiano in ambito europeo negli anni del Risorgimento, oltre a far conoscere le caratteristiche del territorio regionale, e il costante impegno dell'uomo per tenerlo sotto controllo e modificarlo."" -
Mestre in grigioverde. La terraferma veneziana durante la grande guerra
L'immaginario collettivo della Prima Guerra mondiale disegna una geografia di luoghi simbolo che portano a non riconoscere cosa fu, nelle sue vere dimensioni spaziali, questo enorme evento, anche lontano dalle trincee del Carso, del Grappa, di quelle arrampicate sulle vette dolomitiche o distese tra i boschi di Asiago. Nella terraferma veneziana, attorno a Mestre, fin dal 1915, la presenza e l'organizzazione militare caratterizzano questo territorio che si trova via via occupato da truppe, depositi, alloggi, ospedali, officine, basi logistiche e operative. Accanto ai forti del Campo trincerato di Mestre operano vari campi di volo e il ""Cantiere per Dirigibili n°1"""" di Campalto dal quale, fin dalla prima notte di guerra, partiranno missioni di attacco alle linee e alle basi dell'esercito e della marina austro-ungarica sul Carso e lungo le coste dell'Istria. Il volume, riccamente illustrato, ricostruisce questo aspetto poco noto della storia militare veneziana."" -
Un progresso possibile. Scritti e discorsi (1945-1973)
Questo libro raccoglie una serie di scritti e discorsi di Roberto Tremelloni, padre costituente, uomo politico italiano del dopoguerra, socialdemocratico, purtroppo a lungo trascurato dalla storiografia italiana. Gli scritti e i discorsi qui riprodotti seguono le fasi dell'attività politica di Tremelloni e coprono molti, se non tutti, gli interessi e i temi emersi nella parabola della sua esperienza socialista di tecnico al governo. A conti fatti, un materiale che sia per il merito che per il metodo, dovrebbe essere molto utile ai ""tecnici"""", oggi sovente chiamati al ruolo politico, così come ai politici, così impegnati e desiderosi di risalire al proprio ruolo naturale per affrontare i problemi di un paese che, da lungo tempo, attende che sia realizzata, ed elaborata, la sana e costruttiva idea di un progresso possibile."" -
La notte di Alessandria e Luigi Durand de La Penne
Tra le imprese della Marina Militare italiana nella Seconda guerra mondiale, una in particolare ha lasciato una traccia indelebile nella storia della marineria di tutti i tempi. Nella notte tra il 18 e il 19 dicembre del 1941, il ventisettenne Tenente di Vascello Luigi Durand de La Penne, al comando della squadra di cinque incursori della Regia Marina, pilotando tre siluri a lenta corsa, riuscì a penetrare nel porto nemico di Alessandria d'Egitto per compiere una missione di guerra che, per il coraggio degli uomini, l'efficienza dei mezzi impiegati e il sorprendente piano d'attacco, stupì e suscitò grande ammirazione anche da parte dello stesso nemico. Riccamente illustrato. -
L' eclisse. L'Italia del montismo e della «non politica»
L'analisi stringata e chiara di Bagnoli, storico e critico politico del presente, di come il ""montismo"""" rappresenti, al contempo, il punto di arrivo della lunga crisi della democrazia italiana e segni pure l'inizio di una nuova fase evolutiva, negativamente, della crisi medesima."" -
Cefalonia e Itaca al tempo della Serenissima. Documentazione e cartografia in biblioteche venete
Cefalonia e Itaca sono due delle sette isole maggiori dell'arcipelago delle isole Ionie, il cosiddetto ""Eptaneso"""", a occidente della penisola greca a sud del Mare Adriatico, posizione strategica per la sicurezza delle vie di navigazione e l'accesso al Golfo di Venezia. La storia e la rappresentazione delle due isole sotto il dominio Veneziano vengono trattati attraverso resoconti storici e memorialistici pubblicati nella loro forma originaria, che rappresentano un documento interessante sulla realtà di quelle isole nei secoli passati, sugli usi e costumi dei loro abitanti, sulle vicende che vi ebbero luogo, sui rapporti delle loro popolazioni con i rappresentanti della Serenissima. Si offre un ricco regesto dei documenti riguardanti le due isole nelle maggiori biblioteche del Veneto. L'apparato iconografico e cartografico a colori, da manoscritti, libri e carte antiche, completa il volume."" -
Un paradiso portatile. Testo inglese a fronte
È facile perdersi tra le montagne di oggetti che Roger Robinson ti costruisce attorno con i versi: oggetti quotidiani, ma anche oggetti insoliti; cibi dai profumi estranei o familiari; suoni e colori affastellati con un ritmo rapido e un effetto psichedelico. In questo labirinto della vita di ogni giorno è facile perdersi, ma non è facile nascondersi: le verità più scomode ti scovano e ti parlano con immagini talmente semplici che non è possibile fraintenderle. Come quella con cui, per raccontare lo smarrimento dovuto a un lutto improvviso, Robinson descrive una lingua che si insinua nel vuoto lasciato da un dente caduto: estremamente dolorosa, nella semplicità di un gesto così comune e comprensibile che acquista ancora maggiore significato. Scombussolati dall'umanità condivisa, dalla verità che ha il sapore amaro del senso di colpa, dalla tragicità della bellezza, non si esce indenni da questo labirinto di oggetti: presenze (per usare un termine montaliano) che sembrano muoversi all'unisono per chiedere un rinnovato senso di umanità, una nuova immanente possibilità di paradise. (Alessandra Nanna) -
Breviario liberale eretico
Questo libro parte dalla definizione di “liberale” quale sostantivo e non aggettivo. In Italia quasi tutti coloro che si definiscono liberali intendono il termine come aggettivo, ma spesso sono tutt’altro che liberali. L’abuso da parte di coloro che si spacciano per liberali, ha prodotto una confusione pericolosa, che rischia di legittimare ambienti opposti e nemici delle democrazie liberali. Gli autori ripercorrono la diffusa regressione della società occidentale e la degenerazione politica e culturale degli ultimi decenni, che, come indicato da Sir Graham Watson nella sua prefazione, ha trasformato i cittadini in consumatori. Prefazione di Sir Graham Watson. -
Elogio dell'obiezione di coscienza. Scritti e conversazioni
Un ""viaggio tra gli autori, le teorie e i valori dell'obiezione di coscienza"""" (Pietro Pinna). Confrontandosi con Aldo Capitini, Ada Prospero Marchesini Gobetti, Norberto Bobbio, Domenico Sereno Regis, Danilo Dolci, Lorenzo Milani, Rodolfo Venditti, Pinna, Goffredo Fofi, l'autore illustra un'idea di obiezione. """"L'obiezione di coscienza, di cui tesso l'elogio, - si legge nella prefazione di Pinna - ha tre significati: dal punto di vista del pacifismo, s'intende un pacifismo critico, obiezione significa non rassegnazione alla guerra, rifiuto che la guerra sia ineluttabile; dal punto di vista di un'idea della democrazia intesa come 'un processo di ridefinizione permanente', è contrasto alla dittatura e contributo alla ridefinizione della democrazia; dal punto di vista di un nuovo illuminismo, consapevole dei limiti e anche dei soprusi della ragione, è un rinnovato appello alla ragione e affermazione del valore perenne della dignità della coscienza individuale"""".""