Sfoglia il Catalogo feltrinelli036
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7581-7600 di 10000 Articoli:
-
Racconto dell'aldilà
Hinrich Schepp, sinologo libero docente alla Freie Universität di Berlino, dopo decenni di semicecità, giunto alla soglia dei sessant'anni si sottopone a un intervento agli occhi e inizia a guardare il mondo da una prospettiva completamente diversa, con il desiderio di recuperare quanto pensa di avere perduto fino a quel momento. Comincia così a frequentare, insieme ai suoi dottorandi, una bettola della zona universitaria e qui, un giorno, incrocia lo sguardo di una cameriera slava che porta tatuato sul collo uno dei 64 simboli dell'I Ching, l'antico libro della saggezza cinese di cui è studiosa sua moglie Doro. Da sempre editor dei testi del marito, Doro s'imbatte nel frattempo in un vecchio manoscritto di Schepp, tentativo rigettato di un romanzo giovanile, che aprirà prospettive inattese sul presente della coppia e soprattutto sulla vita di Hinrich, impegnato a fare i conti con un plico di appunti lasciati sulla scrivania dalla moglie e con un freddo, scuro lago in cui, secondo Doro, chi è appena morto deve andare per morire una seconda volta. Matthias Politycki spalanca ai lettori l'abisso dell'infedeltà coniugale e mostra come l'idea della morte possa mettere in dubbio anche le più solide certezze amorose. -
Jenny e altri imprevisti
"Una delle più divertenti raccolte di racconti mai pubblicate"""": così lo scrittore e umorista David Sedaris ha definito """"Jenny and the jaws of life"""" (""""Jenny e altri imprevisti""""), un crescendo di sventure degne della più imprevedibile black comedy, che mirano a sabotare il ritratto canonico della famiglia felice, del figlio devoto, della madre ligia al dovere. Melinda, segretaria grassottella, incanta con la sua goffaggine un brillante avvocato, ma non saprà mai ricambiare la sua passione e finirà per spezzargli il cuore. Betty, pragmatica giornalista titolare di una posta del cuore, vede sgretolarsi le proprie certezze fino a un crollo nervoso che la porterà a mettere a nudo la parte più autentica di sé. Un'insegnante quarantenne, dopo essere stata violentata da uno sconosciuto, tenta di tornare a una vita normale arrivando ad assolvere il suo aggressore per averla resa capace di non vivere più nel timore dell'ignoto. Umoristica, empatica e acuta, Jincy Willett dà voce all'assurdo della cultura americana, affrontando temi che vanno dalla morte all'abuso infantile, dall'intimità coniugale allo stupro, con un uso chirurgico delle parole e uno stile brioso e disarmante." -
Il rimorso
Racconti ascoltati in tenera età dalla bocca di un vecchio beone hanno il potere di restare per anni, inermi e silenziosi, in una profonda piega della mente. Finché, nutriti da poche righe lette in un libro, tornano con prepotenza alla memoria e prendono corpo. ""Il rimorso"""" è la storia di un uomo, il Duce, che cammina inesorabilmente incontro alla fine. Ricordi di una vita lontana, quasi selvaggia, di un amore impossibile che, come dice lo storico Antonio Spinosa, turbò profondamente l'animo del giovane Mussolini. L'antico villaggio di Dovìa, gli amici d'infanzia, il gobbo, gli zingari, il furto di quattro galline, la tragica storia d'amore tra il garzone di bottega e la bella ostessa del paese si alternano agli ultimi giorni di un Duce ormai provato, in mezzo ai partigiani, alle discussioni con i gerarchi fascisti, ai complotti di palazzo. Rimorsi e allucinazioni fanno visita a Mussolini, fra illusioni e disperazione, ai limiti di una follia che lo accompagnerà fino al plotone d'esecuzione e a piazzale Loreto."" -
Dalla morte al mattino
"Dalla morte al mattino"""" è una raccolta di segmenti narrativi ritagliati da un'unica, enorme opera che Thomas Wolfe non ha mai smesso di rielaborare durante i dodici anni che ha dedicato alla scrittura. Da questo processo di riduzione, operato dall'autore insieme al suo editor del tempo Max Perkins, nasce """"From Death to Morning"""", uscito nel 1935 e qui proposto per la prima volta in lingua italiana nella forma che lo stesso autore avrebbe voluto vedere pubblicata: una raccolta di miniature, modelli esemplari della poetica wolfiana che si sostanzia nell'ambizione di creare un libro-fiume capace di contenere ogni possibile sfaccettatura della percezione umana. Da questo desiderio nascono le figure dei racconti di Wolfe, personaggi denutriti e avidi, che si muovono tra paesaggi lontani e inaccessibili, spesso in preda a visioni, presagi e incubi: il padre morente che seduto sotto il porticato inneggia ai presidenti della sua gioventù; l'uomo che, dopo averla """"incontrata"""" diverse volte in città, dedica un'ode alla Morte; l'esploratore spagnolo che uccide gli indiani e saccheggia i villaggi, deluso per non aver trovato l'oro e incapace di scoprire la vera ricchezza." -
Siamo tutti allenatori
Accese discussioni di calcio, inaspettati momenti meditativi e un eroe che si nasconde: unendo la contemplazione lirica della musica al meticoloso esercizio del gusto e dell'olfatto in ricette culinarie e spirituali, Mendo mette in mostra la capacità tutta italiana di esprimere opinioni e millantare soluzioni brillanti che aleggia incessante nelle conversazioni da bar il lunedì mattina. Prendendo le mosse dall'osservazione del fenomeno, l'autore, accompagnato da un eroe che assume sembianze sempre diverse, indaga per dodici mesi nella torbida presunzione che affligge gli italiani, vittime del bisogno di apparire abili tuttologhi. Il calcio è il settore d'eccellenza per praticare tale hobby che si palesa in un'endemica incomprensione delle ragioni dell'altro. In questo agile manuale di manutenzione etica, scandito secondo il diario di un anno, l'autore cerca modelli di comportamento, allargando il proprio orizzonte dal calcio ai valori imprescindibili del vivere civile. ""Sul campo della pratica, con l'attitudine all'integrità, ci si gioca tutto. Io mi gioco tutti i giorni la mia capacità di imparare, ma soprattutto di preservare l'elasticità mentale dell'allievo e dell'allenatore."""""" -
La meccanica dei ruoli
Ada e Cosmo sono due gemelli trentenni cresciuti a Torino. Abbandonati dal padre alla nascita e con una madre da sempre affetta da gravi disturbi depressivi e bipolari, sono stati allevati dalla nonna materna, una donna del Sud, dura e anaffettiva. Sin dall'infanzia la loro strategia di sopravvivenza di fronte a una realtà amara e triste si è basata su un'unione indissolubile, fatta di complicità e compensazioni continue. Fino allo strappo improvviso di Cosmo, che, ormai laureato, sceglie di andare a vivere dall'altra parte del mondo, lasciando Ada interdetta. La morte improvvisa della nonna offrirà ai due giovani l'occasione, nel tempo di un viaggio in auto da Torino a Noto, per riappacificarsi con le reciproche scelte e ravvivare un sentimento sfilacciato dalle incomprensioni e dai silenzi, ma che li ha sempre tenuti legati, un amore vorace e irruento, come un involucro protettivo contro quel mondo che ha chiesto loro troppo, lasciandoli inermi e confusi ad affrontare l'età adulta. Chi può giudicare la legittimità del loro legame? Chi può stabilire i limiti entro cui accettare e comprendere le loro carezze, il loro continuo cercarsi? -
In obliquo nella notte
Dicembre 1510. Nella città di Trento, ricca di mura, torri e residenze signorili, giunge il pictor optimus Franciscus de Zaganelis. Qui è certo di trovare Stefano, il suo miglior allievo, amato come un figlio e sul quale pende un'accusa di omicidio. Stefano, infatti, vive nascosto nella casa dell'architetto Simone degli Scardi, il quale, compreso il suo straordinario talento, lo costringe a tener fede, sotto ricatto e in sua vece, a qualsiasi commissione d'arte e disegno. La ragnatela che Scardi ordisce, anche per il folle progetto di una tipografia clandestina collegata alle nascenti contestazioni religiose d'Oltralpe, non conosce limiti né pietà. Nemmeno per la dolcissima calligrafa Madeleine Minsk, travolta dagli errori dell'architetto proprio mentre il destino l'avvicina a Stefano in una notte profumata e piena di ombre, impossibile da dimenticare. Ma per Simone degli Scardi ormai è la fine: i nomi altisonanti che lo proteggono, primo fra tutti il nobile Luca Thun, si fanno di nebbia e il corso degli eventi si avvolge su sé stesso, come i girali d'acanto che Madeleine dipinge nelle sue miniature più preziose. -
Contrasto dell'uomo e della donna
"Un passo a due, se fosse danza, estremo e intenso. Sarebbe così questo libro di poesie. Una scommessa alta, che risale la corrente fortissima della poesia d'amore per trovare in una forma narrata o forse folgorata, le parole giuste di un amore, esperienza sempre di ingiustizia. Un'opera di grande forza e di andamento teatrale, come è naturale in chi come Sinisi fa del teatro una forma della poesia. Un amore solo dispendio o acquisto, un incontro come conferma di una fatale mancanza e malora o scoperta? Si vede il cielo da questa finestra? La lingua italiana, nutrita di molte linfe eppure sciolta da ogni obbligo letterario, si mostra qui in uno strano sfarzo, ancora viva, ancora antica e futura."""" (Davide Rondoni)" -
La maschera dei gladiatori
"Voce libera e intraprendente tra le possibilità infinite del dettato poetico e fedele alla sua micidiale ricerca della visione. Con i movimenti e ritmi cadenti di ballata del viaggiatore notturno o con gli scarti improvvisi dell'uomo metropolitano, Yari Selvetella si muove nel folto di incontri, nel verticale dolore di una perdita divenuta compagnia come di presenza-bosco, e nelle disavventure minime e a volte grottesche di una esistenza contemporanea. Lo fa con il passo del poeta sempre in agguato a sorprendere gli altri volti della vita. Con ironia e con disarmata inquietudine. Sapendo che la poesia in sé non ha valore, se non come postazione, come insenatura o forse trincea da cui prendere meglio la mira. Per non sbagliare l'unico colpo che abbiamo."""" (Davide Rondoni)" -
Rogo
Lucilla è una giovane donna spiantata che, alla fine degli anni '70, trova nella relazione amorosa con Ilio, alpinista fuoriclasse e sciupafemmine, un motivo di redenzione. Anna è una ragazza bulimica e con una famiglia problematica: non ha un rapporto con il padre, e non riesce a far sentire la propria voce. La Gheta vive nel 1600 e è accusata di stregoneria. Lucilla, Anna e la Gheta sono tre donne che appartengono a mondi diversi, ma che si trovano a fare i conti con un destino comune. A avvicinarle sarà l'esperienza della maternità, e la stessa identica tragedia - l'uccisione del proprio figlio - che porterà le loro vite a intrecciarsi e a superare i confini del tempo e dello spazio. Quelli di Lucilla, Anna e la Gheta sono bambini inaspettati, incistati nel ventre materno, inconsolabili, bambini il cui pianto si infrange contro la roccia delle montagne. ""Rogo"""" è un romanzo alpino, dove il gelo e la neve fanno da contraltare al calore delle fiamme."" -
Bum! Morto!
"Bum, morto!"""" è la storia di un ragazzo disabile, Andrea, narrata dal punto di vista del fratello, l'autore, che, dopo anni di lontananza, si riavvicina a casa. Le pagine, scandite dagli appunti che il padre ha redatto per tutta la vita, vedono intrecciarsi vicende comiche e insolite - l'invenzione di una lingua magica in cui le parole fastidiose scompaiono o la mania di una """"geometria alternativa"""" che costringe tutti i conoscenti a riscrivere percorsi e paesaggi - a paure, rabbie, dubbi e vergogne che la famiglia si trova ad affrontare. I diversi registri che si alternano - l'ironia con cui vengono raccontati alcuni tratti della disabilità psichica, la neutralità gelida della burocrazia, il forte coinvolgimento provocato da rivelazioni sorprendenti e amare consapevolezze - disegnano un viaggio che non cade mai nella commiserazione, ma si rivela piuttosto un tentativo di costruire ponti tra due mondi in apparenza inconciliabili: quello di un fratello avviato alla realizzazione di una vita """"normale"""" e quello di Andrea, destinato forse a una eterna separazione." -
Inverno
"Da tempo Fossati è una delle voci certe della poesia italiana. Scommisi su di lui molti anni fa e i successivi libri e la lettura di tanti esperti e lettori confermarono l'azzardo. In questo libro magnetico e visionario affonda nel mistero della paternità e della storia, della cronaca nera e misteriosa. E accoglie la visione di un destino personale, ormai giunta la maturità, chiarito nei suoi elementi e nella sua vocazione. Il poeta è chiamato a non abitare qui, a essere nomade rispetto al destino comune. Ci arriva la sua voce, il suo frastagliato e ritmato racconto, come un Sereni fatto esplodere da Testori. Una voce che cerca il punto quieto dell'inverno, più profondo e preciso di ogni cronaca. Per parlare di noi."""" (Davide Rondoni)." -
I cento giorni. L'ultima avventura di Napoleone
Lo scontro definitivo a Waterloo è entrato nella leggenda che oggi, dopo duecento anni, si commemora ancora. Forse, tuttavia, non tutti conoscono le vere ragioni della disfatta. -
Mettere a fuoco la libertà. Religioni e democrazia
"Mettere a fuoco la libertà. Religioni e democrazia"""" raccoglie i contributi dell'on. Franco Frattini, del marabutto Serigne Mame Mor Mbacké e del prof. Joseph Weiler, insigniti del Premio """"Leonardo Melandri"""". Organizzato dal Museo Interreligioso di Bertinoro, il Premio """"Melandri"""" è indirizzato all'operato delle persone che, con spirito di verità e conoscenza, hanno valorizzato e promosso il dialogo tra uomini appartenenti a diverse culture e fedi religiose. A partire da un punto di vista cristiano, musulmano ed ebraico, Frattini, Mbacké e Weiler hanno cercato di mettere a fuoco la prima e fondamentale questione del dialogo interreligioso: il valore della libertà religiosa. Emerge chiaro come il dialogo interreligioso sia un incontro tra uomini, uniti dalla ricerca della verità sulla base del comune uso della ragione, incontro possibile quando da parte di istituzioni politiche e sociali sia esplicito il riconoscimento della libertà religiosa. Come scrive il poeta Davide Rondoni nella Prefazione, il libro affronta lo strano paradosso del mondo contemporaneo: """"Il tema delicatissimo, proteiforme e insidiosissimo di queste pagine è il tema che nessuno può sfuggire - pena il non essere veramente moderno. Come c'entra l'esperienza religiosa, e più precisamente la fede in un Dio, con la struttura di organizzazione sociale, la democrazia, che le società più evolute si sono date""""." -
Barcellona non esiste
Barcellona 2040. La Ciutat Comtal non esiste più, ora è la capitale mediterranea del crimine, un inferno, una città senza legge né anima. Le lotte interne per conquistare un potere politico fragile e volubile hanno diviso la mappa della città in zone controllate da diverse fazioni: un piccolo gruppo filogovernativo resiste nella Ciutat Vella, mentre le Milicies de la Joventut controllano la periferia e il sottomondo che si è installato nella rete della metropolitana. In questa terra di nessuno, il protagonista è un giornalista ottantenne logoro come un vecchio giornale in un mondo dove non si legge più. Un giorno, un uomo del potere gli consegna un fascio di banconote con il compito di fare da negoziatore per ristabilire la pace. Tutto si complica quando il committente viene assassinato. La missione porterà il vecchio giornalista a ripercorre il geometrico e ordinato reticolato della zona ottocentesca dell'Eixample, trasformato in un santuario di orge decadenti, in un labirinto di locali con profumo di assenzio. Un territorio abitato da personaggi, come lui, ambigui, disincantati e lucidi. Il romanzo di David Castillo trasporta il lettore in una realtà distopica verso un futuro disumano che è la conseguenza del presente che stiamo vivendo. -
Santa ricchezza
Una grande commedia del senso, fisico e affettivo, dell'altro. Del corpo dell'altro. Verrebbe quasi da chiamarla tragedia, vista la intensità e l'aura di fatalità con cui il nuovo poeta Babini, fedele a una idea radicale di scrittura, affronta questo vero ""scandalo"""" della nostra epoca: il corpo dell'altro. L'uomo monade, l'uomo solo, sognato da filosofi e legislatori è una farsa, un pupazzo grottesco, non c'è io senza dire tu. Perciò questo libro, scarno, duro, tragedia non è. Qui vanno in scena in un panorama d'esilio, come nelle stanze nude di un amore e in trasfigurati luoghi natali, i movimenti primari, stupefatti e scabri, di chi scopre la santa ricchezza della presenza dell'altro, la sua corporale, fragile istanza. E insieme il dolce e pure violento invito a essere noi stessi, a conoscere anche i fantasmi che ci abitano. (Davide Rondoni)."" -
Finirà questo silenzio
Silvia non ha che Caterina e Caterina non ha che Silvia. Finirà questo silenzio è la storia di due sorelle unite da un legame più forte di ogni altro che un segreto e un inganno spezzerà per sempre. Le bambine, l0 e 5 anni, crescono in una famiglia distratta e si aggrappano l'una all'altra per farsi bastare quel poco che c'è: l'affetto fragile di una mamma sofferente e quello disordinato di un padre dalla doppia vita. Con la morte della madre comincerà un lento e doloroso allontanamento. Silvia e Caterina qualche anno dopo: il padre ha un'altra compagna, c'è una nuova famiglia e ognuna la vive in modo diverso. La distanza cresce e anche il senso di solitudine. Ormai donne non si vedono più da anni, pur continuando a vivere l'una per l'altra. L'assenza è potente come un legame, le due sorelle si rincorrono senza incontrarsi fino a quando... -
Roma, le scoperte mai raccontate
"Roma è una città che riesce ancora a sorprendere. Anche la banale operazione di sostituire le rotaie di un tram può trasformarsi in un'avventura archeologica. Nessuna boutade, è tutto vero. Come quella volta - era l'inverno del 2012 - che a piazzale Ostiense, a pochi passi dalla Piramide Cestia, durante il cantiere della nuova linea tramviaria 3, riemerse una necropoli di almeno venti tombe. Bastò rimuovere i vecchi binari e scavare in profondità per appena sessanta centimetri. L'aspetto interessante della scoperta fu che ciascuna sepoltura custodiva uno scheletro perfettamente integro. Quasi tutti i teschi sfoggiavano addirittura una dentatura ben conservata, dettaglio strategico che consentì agli antropologi di ricostruire l'età dei defunti, tra i 13 e i 18 anni. Insomma, sotto quei binari giaceva - da duemila anni circa un cimitero di amabili resti giovanili. Le fosse erano semplici, coperte da cocci di anfore, solo qualche pietosa moneta come corredo per il pedaggio a Caronte nell'estremo viaggio dei morti. Erano poveri, forse schiavi, forse cristiani, per via di un piccolo sarcofago riemerso tra una fossa e l'altra, decorato con scene di pastori che accudiscono greggi di pecore."""" (Dall'Introduzione)" -
In un paese lontano
"Una strana tenerezza li invase. Si sentirono irresistibilmente attratti l'uno verso l'altro. il sole tornava. Sarebbe stato con loro l'indomani e il seguente, e quello ancora successivo. E si sarebbe fermato di più ad ogni visita, e in un tempo prossimo si sarebbe aggirato nel loro cielo giorno e notte, senza scendere una volta sotto l'orizzonte. Non più la notte. L'inverno bloccato di ghiaccio si sarebbe spezzato...""""" -
Fino a che saremo Itaca
"Rimani vivo Ulisse"""" chiede la poetessa spagnola, visionaria e sorprendente. La vita di Raquel Lanseros è un grande viaggio. Protagonista in tanti festival in giro per il mondo, la riconobbi, mi pare in Nicaragua (o era Messico... ) come una voce viva. Ci ritrovammo in India, poi in Svizzera. È una compagna luminosa. La sua poesia è una sorpresa continua di percezioni e di fenditure del pensiero e della sensibilità. In questo viaggio si incrociano le storie personali, i tanti colori del mondo (quanti colori!) le presenze di maestri di ogni tempo, gli incontri e le memorie. Il tutto visto con una moderna e antica sapienza femminile, dolente e meravigliosa, ereditata e trasmessa. Così la poesia è davvero un vento, che ci deposita doni preziosi sulle mani aperte e nello sguardo. (Davide Rondoni)."