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L' amore imperfetto
Biagio e Tommaso sono fratelli. Da molti anni vivono in una comunione simbiotica, venata di morbosità. Da quando un avvenimento imprevisto, straziante, si è abbattuto sulla loro famiglia e sulle loro esistenze. Maria Elena è la loro madre. Una madre devota, premurosa. Eppure abitata da un male cupo, inconfessato e inconfessabile, alieno alle convenzioni della società a cui la donna appartiene. Un male dalle conseguenze devastanti. -
A stomaco vuoto (non tutte le poesie escono col buco)
"A stomaco vuoto si ragiona male e si scrive anche peggio, dunque non tutte le poesie escono col buco. Ma se la poesia è davvero morta, allora finirà per rivoltarsi nella tomba dinanzi a queste pagine che, in maniera viscerale, caustica, irriverente, politicamente scorretta e talvolta blasfema, partoriscono schegge impazzite alternate a passeggiate di salute""""." -
In viaggio con il mio male
"Essere centrato dentro di te: un tempo non pensavo neppure fosse un obiettivo da perseguire. Questa malattia, la mia malattia sta dentro di me, insieme ad altre parti, mi sembra non soffochi, non schiacci, non comprima. Sono pervasa da un senso di quiete, di pienezza, il respiro si allarga nel mio corpo, la mia mente si acquieta. Sento la forza dell'universo intorno alla mia presenza. Pochi minuti, ma sufficienti a reintegrarmi nel flusso dell'energia cosmica""""." -
Vedere
"Questo libro è nato per gioco. Già altre volte avevo tentato di scrivere qualcosa, ma fallendo sempre miserabilmente. Questa volta però ho voluto crederci, ho voluto raccontare una storia nella quale credevo e credo ancora. All'interno ci ho messo un po' di realtà ed un po' di fantasia, ma soprattutto molto di me. Ispirato dal Maestro, Chuck Palahniuk, ho potuto realizzare questo romanzo, a tratti psicotico e cupo e ad altri solare e romantico, ma pur sempre con un retrogusto amaro e nostalgico. Ora sta a voi leggerlo. Spero soltanto di emozionarvi almeno la metà di quanto non abbia provato io nello scriverlo.""""" -
Il talento del disordine
Questa raccolta di poesie, composte tra il 2006 e il 2010 (non inserite in ordine cronologico nella presente silloge), vuole proporsi fin dal titolo come armonia dell'inquietudine, riconoscendo nello squilibrio dei sensi, nella passione, le certezze indispensabili alla vita. Ogni passione cela un sentimento di morte, ogni gioia è profondamente intima e primitiva, intensa e precaria, continuamente protesa verso la caduta. Continuamente protesa verso un sentimento di memoria senza nostalgia, di recupero dell'esperienza, per rivivere il piacere, i sensi e la malinconia dell'assenza. La perdita e la fiducia: la filosofia di una foglia al vento che mai teme la sua destinazione, consapevole che il vento pure appartiene al medesimo principio a cui essa stessa è sottomessa. Prefazione di Cosimo Argentina. -
Meditazione zen: la via del Bodhisattva
Cosa vuol dire vivere come un Bodhisattva, un Essere illuminato? È davvero possibile per un laico occidentale comportarsi come un Buddha oggi? Oltre alla meditazione seduta, quali sono gli strumenti che la tradizione Zen offre a chi desidera trasformare ogni attività quotidiana in occasione di pratica? Sono questi - e molti altri - i quesiti ai quali risponde questo libro, testimonianza di pratica vissuta, che getta luce sulla relazione tra etica e Buddhismo. Anche se poco descritti, i precetti etici costituiscono un aspetto fondamentale della Via dello Zen. Compare quindi in lingua italiana questa opera, che è interamente dedicata all'analisi dei precetti del Bodhisattva, ovvero i voti sia per i monaci che per i laici della tradizione Zen. Il testo dunque rappresenta una solida base di studio per la pratica Zen, ma è anche un libro per tutti i ricercatori dello spirito, a qualunque tradizione appartengano. L'autore prende per mano il lettore e lo introduce all'infinito meraviglioso viaggio lungo la Via verso la liberazione di tutti gli esseri. Spesso spiega i precetti citando famosi dialoghi (o koan) tra maestro e discepolo, e riporta inoltre quelli avvenuti tra lui e Suzuki Roshi, il cui spirito traspare continuamente tra le righe del libro. Reb Anderson rende assolutamente fruibile a un pubblico occidentale l'antico insegnamento Zen, grazie a un suo lungo e paziente lavoro di adattamento culturale. -
La preghiera nell'Islam. La forma e l'essenza
Si può trovare una religione a-politica oppure non interessata all'economia, per esempio, ma non esiste una religione senza preghiera. Come dice un detto del profeta Muhammad, ""la preghiera è l'asse della religione"""", usando l'immagine della tenda alzata su di un'asse, """"amu-d"""", senza il quale la tenda della religione non regge. Perciò studiare, o meglio assaggiare e vivere, la preghiera di una certa religione è l'inizio giusto per conoscere e scoprire lo spirito di quella religione. La preghiera nei suoi rituali, simboli e contenuti è un linguaggio che permette la comunicazione e la comunione con Dio."" -
L' essenza della vita. Il risveglio della consapevolezza nel cammino spirituale
Nell'uomo abita un anelito profondo che è il Divino stesso. Dio preme in noi per sbocciare. In noi esseri umani il risveglio del Divino si manifesta sotto forma di un anelito profondo. Dunque gli uomini si incamminano sulla via verso Dio perché portano in sé questo profondo desiderio ardente, che in fondo è l'anelito di Dio stesso. Willigis Jäger è nato a Hösbach [Germania] nel 1925. Già monaco e sacerdote, nel 1975 è divenuto allievo del maestro zen Yamada Ko-un Roshi in Giappone. Nel 1996 è stato nominato maestro zen. Nel dicembre 2001, la Congregazione per la Dottrina della Fede, presieduta dall'allora cardinale J. Ratzinger, ha vietato al benedettino di svolgere ogni attività pubblica, quale discorsi, corsi o pubblicazioni. -
Oltre il corpo oltre la mente. Strutture e dinamiche della costituzione umana nella visione yoga
I veggenti yogi arrivano a scoprire le leggi fondamentali del mondo fenomenico usando un loro metodo scientifico ed empirico, esperienziale e di osservazione, cioè l'intuizione meditativa. Le tecniche che conducono alla realizzazione del nucleo-Sé della costituzione umana, cioè le tecniche yogiche di purificazione, di irrobustimento delle strutture psicofisiche e le tecniche meditative, hanno in Oriente lo status di sastra, ossia di scienza. Questo libro si rivolge ai praticanti di yoga, agli studiosi, agli psicologi, ai religiosi, agli sportivi. In altre parole, si rivolge a tutti coloro che vogliono capire l'uomo nel suo insieme: corpo-anima-mente. Si tratta quindi di un libro veramente per tutti. -
Eros nella Cabbalà. Il mistero dell'amore: mistica e psicologia del profondo
"Tre cose hanno in sé una primizia del mondo futuro: il sole, lo Shabbat e l'atto sessuale"""" (Berakhot 57b). La meraviglia dell'eros ha affascinato sia gli antichi autori ebrei che le altre antiche civiltà. Già la Genesi (1,27) gli riconosce un'immensa importanza, dal momento che scopre un corrispettivo dell'unione sessuale nell'essenza divina: E Dio creò l'uomo a Sua immagine, a immagine di Dio lo creò, maschio e femmina li creò: Prese una delle sue costole e ne fece una donna (2,22); Per questo l'uomo lascerà padre e madre per unirsi alla propria donna (2,24). Gli antichi Sapienti del Talmud interpretavano questi versetti così: """"Egli li creò con due volti, e solo dopo li separò""""." -
La via sufi. Via d'amore e di conoscenza
Percepire il sufismo dall'""interno"""". Comprendere la sua percezione del mondo. È ciò che, in questo libro, ho cercato di rendere comunicabile, in una certa misura. Ciò corrisponde all'esperienza vissuta della Via che ne ha nutrito la stesura. Da essa nasce questa visione interiore/esteriore a partire dalla quale ho voluto tratteggiare qui alcuni aspetti dell'iniziazione spirituale nell'Islam. Via metafisica, essenza e spirito della tradizione. Via d'amore e di conoscenza."" -
Il sorriso della montagna. Insegnamenti di un maestro zen
"Sento che gli insegnamenti di Reb ora manifestano pienamente quel """"non sprecate il vostro tempo"""", scritto sul gong di legno che chiama i praticanti alla meditazione. I suoi discorsi di Dharma e le sue lezioni non sono un passivo incontro con un distante docente in fondo alla sala, con gli studenti che fanno le loro domande stando al sicuro, seduti al loro posto. Oggi se si desidera fare una domanda o esprimere se stessi, viene richiesto di farsi avanti, di andare proprio davanti a Reb, e di parlare o interagire con lui personalmente, intimamente. Quanto è meraviglioso, inusuale, intenso avere questa opportunità di incontrarsi faccia a faccia, con il sostegno dei propri amici zen quali testimoni"""" (Eijun Linda Cutts)." -
Tu sei ciò che cerchi
«Lo scopo di questo libro è indicare qualcosa che la mente può aver tralasciato. Niente di nuovo, niente che tu possa ottenere o aggiungere a te stesso. Non è indicare le buone azioni che hai compiuto nella vita per sottolineare che persona meravigliosa devi essere. È indicare qualcosa di così semplice, di così ovvio, che, una volta indicato e visto, ci si chiede come mai possa esserci sfuggito. Com'è possibile che la mente abbia dato per scontato qualcosa di così ovvio? Come mai la mente ha gettato via con tanta leggerezza un gioiello prezioso in cambio dei suoi riflessi? Puoi essere andato in cerca dell'.autorealizzazione, dell'illuminazione, della mente di Buddha, di Dio o di qualche altro obiettivo equivalente. Puoi aver cercato per molti anni o aver appena iniziato la ricerca. Che tu stia percorrendo un sentiero da tempo, o che tu stia facendo solo i primi passi, non fa differenza. Questo libro ti invita a guardare lo spazio che è stato trascurato, a vedere ciò che è ovvio e a porre fine a quella ricerca... proprio adesso». [John Greven] -
Femminilità della parola. Miti e simboli dell'India antica
La parola si allontanò dagli dèi; ella entrò nelle acque. Gli dèi la chiamarono indietro. Le acque dissero: ""Se ve la restituiamo, quale sarà la nostra ricompensa?"""" """"Quel che volete"""" """"Che qualsiasi sostanza impura """" dissero le acque """" che l'uomo scaricherà in noi, non si mescoli a noi, non ci insozzi"""". [...] La parola, dopo che le acque l'ebbero restituita agli dèi, scappò di nuovo e si rifugiò negli alberi. Gli dèi la chiesero indietro, ma gli alberi non vollero consegnarla. Gli dèi maledissero gli alberi: """"Un manico ricavato dalla vostra stessa sostanza sarà attaccato al fulmine che vi abbatterà"""". Per questo gli alberi vengono abbattuti con un'ascia il cui manico è fatto della loro stessa [sostanza]. Gli alberi ripartirono la parola in quattro oggetti diversi: il tamburo, il liuto, l'asse e il flauto. Per questo la parola degli alberi che è all'interno degli strumenti di legno è la più potente e la più piacevole. Perché è la parola degli dèi."" -
Medicina tradizionale euro mediterranea. Teoria e applicazioni pratiche
Che cos'è la Medicina Tradizionale Euro Mediterranea (METEM)? Come suggerisce il nome, si tratta di una sintesi della tradizione medica dell'antichità mediterranea (Egitto, Grecia, Italia, Spagna) con robuste iniezioni di sapere germanico. Posando lo sguardo sui diversi paradigmi medici, Sberna ne individua sette (questa ""ossessione del sette"""", per la verità, percorre tutto il libro, nel solco di tutte le tradizioni sapienziali): medicina accademica, medicine nuove, medicine popolari, medicine tradizionali, medicine magiche, medicine psicologiche e medicine storiche."" -
Meditazione cristiana di consapevolezza. Sulle orme di Giovanni della Croce
"Questo cammino (di Giovanni della Croce) nel segno dello svuotamento, dell'abbandonare tutto e del vedere il 'nulla' degli oggetti ai quali tendiamo ad attaccarci è altresì il cammino della meditazione di vipassana (chiara visione) del buddismo Theravada"""". Così, con questa affermazione semplice e coraggiosa, Mary Jo Meadow, la principale dei tre autori del nostro volume apre il libro. Libro - ci affrettiamo ad aggiungere - particolarmente curato e ben fondato. Basti pensare che il volume è, insieme, revisione, arricchimento e approfondimento di una prima edizione del 1994, Purifying the Heart: Buddhist Meditation far Christians, edizione che ha incontrato molto successo." -
Un cuore pieno di pace
In momenti diversi della nostra vita possiamo intravedere qualcosa al di là della nostra realtà ordinaria e convenzionale, toccando uno spazio che trasforma la nostra visione di noi stessi e del mondo. Come la luce di una sola candela può dissolvere le tenebre di un migliaio di anni, così nell'istante stesso in cui accendiamo una sola candela di saggezza, non importa quanto sia inveterata o profonda la nostra confusione, l'ignoranza è dissolta. Venite a vedere; guardate la vostra vita in profondità, vedete coi vostri occhi. Questa è la vera natura del viaggio spirituale. -
Diventare felici non è difficile. Dalla tetraplegia al recupero motorio dal ritardo mentale alla poesia
Il libro, scritto da Marco con l'aiuto del computer, parla innanzitutto della sua esperienza di vita, ma tocca anche molti altri argomenti sui quali l'uomo si interroga da millenni, argomenti di cui lui ha ""memoria"""" in prima persona che fanno parte della sua esperienza diretta. E così parla della """"vita dell'anima"""" prima della nascita, della scelta del """"percorso di vita"""" che ognuno di noi fa prima di incarnarsi, parla di """"reincarnazioni"""", di """"dimensioni ultraterrene"""", di """"Maestri dimensionali"""", di """"Angeli custodi"""" e di """"Gerarchie Angeliche"""" e di molte altre cose che difficilmente può aver imparato dai libri data la situazione in cui ha vissuto per la quasi totalità della sua esistenza."" -
Il cammino della santa presenza. Il volo dell'aquila
"In realtà Gesù ha assunto un ruolo sempre più centrale nella mia vita spirituale perché è il Nome che utilizzo nella Preghiera del Silenzio e che mi guida al Padre, è colui al quale mi sento unito nel pregare le Ore, è il mio maestro e il mio amico: Gesù è il centro di questo cammino, perché ho finalmente compreso che, come Dio è venuto incontro all'uomo, inviandogli la sua Parola, Gesù, così anche noi possiamo tornare a Dio facendo nostra la stessa Parola: Gesù. Gesù è il ponte che ci unisce al Padre""""." -
La verità non ha confini
Le intuizioni di John Martin Kuvarapu appaiono semplici, i suoi ragionamenti immediati, le immagini che usa facilmente visualizzabili. Eppure, dietro questa apparente facilità, si avverte l'incontro di due mondi, l'azzardo di una mirabile sintesi tra due tradizioni, quella indiana e quella biblico-cristiana, che hanno alle spalle secoli-millenni di elaborate riflessioni filosofico-teologico-spirituali. Kuvarapu è consapevole della diversità dei due contesti, eppure la sintesi sgorga da lui con grande naturalezza, come da chi ha praticato da sempre e parallelamente i due sentieri e non sa più scinderli. Il modo in cui procede nell'elaborare le sue riflessioni è vicino a quello di colui che è stato il suo principale maestro, Bede Griffiths: ovvero, mettere in luce ciò che appartiene ad una tradizione e ciò che appartiene all'altra, e poi individuare possibili congiungimenti (""matrimoni""""). Questo non per piegare l'una all'altra o per fare inutile e artificioso esercizio di improbabili sposalizi, bensì in base alla convinzione profonda che le due tradizioni, proprio perché apparentemente così irriducibili l'una all'altra e così opposte, sono i due profili di uno stesso volto, i due lati di una stessa medaglia. E dunque l'una non può sussistere senza l'altra.""