Sfoglia il Catalogo feltrinelli036
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 9581-9600 di 10000 Articoli:
-
Gerberto d'Aurillac. Silvestro II
Gerberto d'Aurillac è uno dei personaggi più significativi apparsi in Europa nel X secolo. Ebbe contatti con i grandi del tempo e lui stesso divenne tale percorrendo tutto il cursus honorum di un uomo di Chiesa sino ad essere eletto papa con il nome di Silvestro II. Egli fu il papa dell'anno Mille. Con la sua abile politica riuscì a orientare verso la Chiesa romana i popoli dell'Est europeo, combatté contro i facili costumi del clero; fu dapprima lo ""scolastico"""" più colto del suo tempo, colui a cui i sovrani si erano affidati per l'educazione dei loro eredi, e fu uno studioso, fu colui al quale si deve """"il risorgimento delle lettere in Italia, nel regno franco e nell'Impero"""", considerati i tanti """"scolastici"""" da lui educati alle scienze. Fu uomo che seppe coniugare scienza e fede senza vedere contrasti tra le due discipline. Anzi fu assertore convinto della possibilità che fede e ragione camminassero di pari passo verso l'Eterno."" -
Cucinare in famiglia. Ricette tra rime e fornelli
Virginia Woolf (1882-1941) ebbe a dire: ""Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene"""". Cucinare in famiglia propone ricette """"per grandi"""" e """"per piccini"""". Quelle """"per grandi"""" sono di Antonietta Curti (1917-2010), che per anni ha curato """"il pensare bene, l'amare bene e il dormire bene"""" di molte persone che sono passate per Perugia. Quelle """"per piccini"""" sono di Maddalena Curti, che, con la sensibilità di figlia, moglie, madre e dottoressa per """"piccoli animali"""", ha tradotto in linguaggio semplice e in rima alcune ricette di famiglia. Si tratta di preparazioni semplici, alla portata di tutti. Come per gli altri libri della stessa collana, l'assenza di immagini è voluta: tra i fornelli la fantasia deve essere maestra e a nostro avviso non va né ingabbiata, né orientata alla semplice emulazione di una foto."" -
Scende la sera. 5 fiabe in rima + 1 da inventare
Fiabe celebri come ""La cicala e la formica"""", altre meno note come """"Il marito presuntuoso"""", tutte in ogni caso elaborate attraverso la vivida fantasia dell'autrice, che le ha pensate per accompagnare con gioia il rituale della nanna. Ciascuna delle quattro favole che compongono questo agile libretto è stata messa in rima, e grazie al linguaggio semplice e spontaneo si presta a essere recitata o trasformata in canzone anche insieme ai bambini, i quali ne gradiranno senza dubbio il tono a un tempo brillante e arcaico. L'interattività dell'idea di base trova riscontro evidente nel fatto che l'ultima fiaba è non scritta: la pagina di """"Scende la sera"""" è riempita solo da una rete di quadretti da quaderno, nei quali annotare la propria, personalissima storia in rima. Il testo è corredato dalle deliziose illustrazioni di Emiliano Billai. Età di lettura: da 5 anni."" -
L' apprendista stregone
Dopo ""Il colore dell'invisibile"""" (2008) e la selezione """"Per vivere con poesia"""" (2010), Graphe.it torna a offrire al lettore italiano i versi di Mario Quintana. Pubblicata in Brasile nel 1950, la raccolta """"O aprendiz de feiticeiro"""" conquista il lettore immediatamente e senza filtri con la sua sensibilità insieme delicata e dirompente, enigmatica e fantasiosa: una chiave espressiva che percorre tutta l'opera di questo autore, capace di portarci in un mondo onirico fatto di piccole cose insignificanti frammiste a simbologie di respiro universale. L'apprendista stregone del titolo è, in questo senso, colui che gioca innocentemente con le parole, con le suggestioni, per creare qualcosa che ancora non si conosce né si è in grado di spiegare. Impeccabile la versione italiana di Natale P. Fioretto che raccoglie la sfida non facile di rendere le poesie leggibili senza privarle della loro comunicativa."" -
Il cielo dentro di noi. Conversazioni sui diritti umani (sul mondo che c'è e su quello che verrà)
I diritti umani possono rappresentare il centro della nostra esistenza e diventare il fulcro creativo della nostra storia presente e futura solo se noi lo vogliamo e lo vorremo veramente, ben al di là delle belle quanto irritanti formulette politico-mediatiche. In questo libro si parla di diritti umani con persone che uniscono cuore e intelletto, conoscenza teorica a esperienze personali (a volte anche drammatiche), sempre con grande apertura di prospettive. I temi affrontati sono i seguenti: l'antisemitismo (con Lorenza Mazzetti), la tragedia dei desaparecidos argentini (con Enrico Calamai), il genocidio ruandese (con Yolande Mukagasana), i campi di concentramento in Cina (con Harry Wu), la pena di morte (con Giuseppe Lodoli), la situazione carceraria italiana (con Patrizio Gonnella), la tortura (con Andrea Taviani), Amnesty International (con Antonio Marchesi), il disarmo (con Maurizio Simoncelli), le religioni e i diritti umani (con Luigi De Salvia). -
L' etica sacramentale nell'opera di Dostoevskij
Lo studio di Saverio Finotti approfondisce un argomento piuttosto nuovo nel panorama culturale in generale e di quello teologico in particolare: l'etica sacramentale. La trattazione dell'etica sacramentale attraverso l'opera di Dostoevskij serve per rendere più chiara la materia stessa. Infatti la notorietà di Dostoevskij è garanzia per la sua storia che appare agli occhi nostri come un vero e proprio romanzo intendendo con questo termine l'impressione che la sua vita, come quella dei suoi personaggi, abbia un senso chiaro solo al termine di un preciso e travagliato percorso e che qualcuno e non lui stesso, sia il timoniere dei fatti della sua esistenza. L'insieme degli avvenimenti della vita di ciascuno forma la storia ed essa si rivela come salvifica nel suo stesso dispiegarsi, in quanto aperta sempre a nuove possibilità che rimandano a un senso pieno e ultimo. In questo dispiegarsi storico l'etica assume un ruolo fondamentale; essa contempla il valore dell'agire umano come giustizia e come liberazione: il primo aspetto ne determina l'origine e il secondo il fine. -
Il crocifisso e l'Islam. Dialogo fra due religioni
"Il crocifisso e l'Islam"""" è un tentativo di dialogo tra la religione cristiana e quella musulmana, partendo dal simbolo della croce. Da un lato, si presenta l'origine dell'immagine del crocifisso nella cultura cristiana, il suo occultamento nei primi secoli, il suo rifiuto da parte degli iconoclasti e la sua ricomparsa nel periodo carolingio. Dall'altro lato, si espone la nascita della religione islamica, evidenziano le cause che hanno portato i musulmani all'avversione nei confronti di ogni raffigurazione di persone o cose realmente esistenti. Un dialogo tra due religioni, quello proposto nel libro, che si traduce anche in un aiuto per quanti vogliano conoscere gli insegnamenti fondamentali dell'Islam e un invito ai musulmani a tollerare quanto proviene da religioni e culture diverse. Invito, quest'ultimo, rivolto anche a quanti sostengono, a ragione, la laicità dello Stato. Solo chi comprende è meno propenso a condannare. La comprensione è il primo passo verso la tolleranza ed è ciò che attesta il raggiungimento di un certo grado di civiltà." -
La dimensione del quotidiano. Breve commento ai salmi del pellegrino
Con ""La dimensione del quotidiano"""" Carlos Mesters ci propone una moderna chiave di lettura dei Salmi del pellegrino. I quindici salmi, che scandivano la salita dei pellegrini al tempio di Gerusalemme, costituiscono un'affascinante testimonianza di come, a quel tempo, il popolo pregasse facendo riferimento agli aspetti concreti della vita quotidiana. I commenti che integrano ciascun salmo ci invitano a una riflessione personale attraverso un parallelismo tra la nostra condizione attuale e quella di allora, aiutandoci a riconoscere e pregare la dimensione divina dell'umano."" -
Il mestiere di leggere
Il mestiere di leggere è un saggio lucido, ironico, culturalmente elevato, capace di incuriosire e contemporaneamente far tirare un sospiro di sollievo al lettore meno esperto, a volte intimidito dal pontificare esagerato dei cosiddetti critici. Troppo spesso la letteratura ci costringe a concentrarci sullo scrittore, sulla sua biblioteca, dove viene ritratto, o sulla sua scrivania, per non parlare delle letture d'infanzia e attuali: Rogelio Guedea decide che è giunta l'ora di affrontare la categoria del lettore, perché varia e sempre in evoluzione. L'autore si sofferma sul piacere del lettore, piacere che dovrebbe provocare la lettura, sottolineando come lo stesso libro può diventare buono o cattivo a seconda del momento, del luogo, del nostro stato d'animo. Tanto che, secondo Guedea, sono i libri a cercare il lettore, e spesso li scelgono a caso. Divertente, Il mestiere di leggere affronta la cultura della letteratura con ironia sfrontata, riuscendo contemporaneamente a puntare l'attenzione sui capolavori intramontabili che ancora oggi accompagnano la sua storia. -
Adele
È facile innamorarsi: ci capita fin da bambini e non c'è un'età in cui smette di accadere. Sì, è facile. Ma lo è molto meno stare insieme per un tempo più lungo dell'innamoramento. Perché è superata quella fase che si entra nella dimensione della conoscenza, del rispetto, dell'accettazione, della comprensione, della tolleranza, e la capacità di praticare queste difficili arti necessarie a costruire, rivela una ben più rara capacità: quella di amare, di continuare ad amare. Nonostante tutto, sempre e forse addirittura per sempre. È possibile? Adele ci prova, raccontandosi senza ipocrisie e buttandosi a capofitto nella diversità tra uomo e donna, mettendosi a nudo senza nulla nascondere e rivelando pensieri privati e scomodi segreti. Ma in questo suo circumnavigare attorno alla vita di coppia, ci sfida a trovare la risposta a una muta e costante domanda: ""Mutilante è vivere in coppia o in piena e consapevole solitudine?""""."" -
La mucca Sposella
La mucca Sposella è in un grosso guaio: il suo padrone non c'è più e lei è stata venduta. Ora vive in una stalla piccola e senza luce, non ha più da assaggiare le erbe fresche dei prati e il suo futuro è assai incerto. Per fortuna un giorno il piccolo Simone passa proprio di là... Età di lettura: da 7 anni. -
Dal Vesuvio alla steppa. Il teatro di Eduardo in russo
La rilettura di uno dei capolavori del teatro eduardiano ha dato l'occasione per delle considerazioni sulle tecniche messe in campo dal traduttore per trasferire senza troppi sconvolgimenti e ""tradimenti"""" un testo da un ambito culturale a un altro. Il presepe come luogo della ricomposizione del mal di vivere dell'uomo contemporaneo nello svolgersi degli eventi crolla, risorge per poi dilatarsi in una dimensione cosmica. """"Dal Vesuvio alla steppa"""" testimonia, tra l'altro, il profondo apprezzamento che da sempre il pubblico russo ha tributato al teatro italiano, sia esso in lingua che in dialetto."" -
Adesso l'animalità
Cosa vuol dire ""essere animali""""? Questa domanda, apparentemente semplice, si manifesta invece, a una accurata analisi, in tutta la sua problematicità. L'umano si è pensato, da sempre, come in opposizione all'animale rimanendo, tuttavia, """"innanzitutto e perlopiù"""" un animale. Attraverso l'analisi di due paradigmi diversi, quello di René Descartes e di Martin Heidegger e quello di Jacques Derrida, l'autore ripercorre la storia di un'idea, di un concetto e di un sogno che si caratterizza come un """"necessario paesaggio morale per il futuro"""". Cosa è successo agli animali mentre ci pensavamo come altro da loro? Quello che abbiamo fatto agli animali, non solo è gravissimo, ma è eterno. Creiamo la vita per distruggerla. Inoltre, il gesto che dipinge la più grave e ignorata delle sofferenze, è il """"fondamento della miseria"""" e ciò che ricerchiamo quando, con altrettanta miseria, discriminiamo anche gli animali umani. Ebrei uccisi come ratti, e Tutsi uccisi come scarafaggi, sono solo la sentinella di un avvertimento: eventi storici isolati per l'umano hanno come paragone quel soggetto che, dopo il """"come"""", continua a morire in eterno e senza attenzione alcuna."" -
Odisseo e le onde dell'anima
Odisseo - come aveva ben intuito l'Alighieri - non può accettare di rinchiudersi dentro le sponde della sua isola. Non esistono porti che possano accogliere e placare la sua ansia di avventura, il suo vorace desiderio di indagare. Odisseo continua il suo andare, metà vagabondo dei mari, metà pellegrino dell'anima. Nel suo cuore riaffiorano frantumi di ricordi, echi del passato, fantasmi della sua inquieta esistenza. Con loro, il vecchio Odisseo impara a dialogare, senza smettere mai di gettare lo sguardo verso i confini dell'Essere. E il suo viaggio diventa, così, un lirico paradigma del viaggio di noi, uomini del presente, che abbiamo in odio le gabbie del dogma e l'ottusità della paura. Il suo viaggio diventa un navigarsi dentro, un volare oltre... Un viaggio che il lettore è invitato a fare, sospinto da una bruniana ansia di infinito per approdare al sentimento dell'Unità della Vita cantato da tutti i grandi mistici. -
L' uomo solo e la formica
C'era una volta una formichina che si era persa e c'era anche un uomo che viveva da solo ed era tanto buono. Fortuna volle che la formica e l'uomo con il naso aquilino si incontrassero, e allora... Età di lettura: da 7 anni. -
Tra cuccioli ci si intende. Bambini e animali
I bambini provano una naturale attrazione verso gli animali: parlano lo stesso linguaggio, indifferente alle parole, della semplicità, della comunicazione diretta dei sentimenti e delle emozioni, che prescinde dalla preoccupazione di restare negli steccati definiti della logica e della razionalità; si somigliano, si capiscono e soprattutto si piacciono tanto. Questa disposizione amicale contiene in sé enormi potenzialità, perché, se lasciata libera di esprimersi e di espandersi, se recepita per il valore che è e debitamente alimentata, si trasforma in indiscutibile mezzo di sviluppo dell'empatia e diventa specularmente grande inibitore della violenza. L'apertura creativa che i bambini mostrano verso gli animali e la gioia che provano nelle relazioni che con loro intrattengono sono il miglior viatico per la costruzione di personalità adulte in cui il rispetto per gli altri, a fare inizio dai più deboli, sia la musica di fondo di ogni relazione. -
Racconti di Natale
Due racconti sul diverso modo di vivere il Natale. Il primo, ""La festa di Natale"""" di Carlo Collodi, è una parabola che, attraverso la crescita di Alberto, un bambino di sette anni, ci ricorda l'importanza di accorgersi di chi è meno fortunato di noi. Il secondo, """"Un Natale come tanti altri"""" di Eleonora Mazzoni, mostra invece come i nuovi e rumorosi vicini di casa dell'anziana signora Bini riescano a sconvolgerle la vita al punto da farle dimenticare il Natale, oramai un giorno uguale a tutti gli altri. Età di lettura: da 8 anni."" -
Perché gli opposti si attraggono e i simili si comprendono?
In ""Perché gli opposti si attraggono e i simili si comprendono?"""" Lidia Fogarolo ci spiega i rapporti di coppia attraverso la psico-grafologia e risponde alla domanda che ognuno di noi si sarà rivolto almeno una volta: """"Perché sono attratta da lui/lei?"""". Nonostante ogni individuo sia unico e ogni coppia sia speciale e irripetibile, ci sono dei tratti che si possono individuare nei legami d'amore e che sono ben visibili nelle nostre scritture. È questo uno degli obiettivi che si pone l'analisi grafologica, ovvero chiarire alcune delle motivazioni che spingono l'individuo a innamorarsi e a condividere il proprio mondo interiore con qualcun altro. Questo breve saggio è inoltre arricchito, per facilitare la comprensione del lettore, di decine di scritture, molte delle quali appartengono a celebri coppie assai diverse tra loro, come John F. Kennedy e Jacqueline Bouvier, Adolf Hitler ed Eva Braun o Bob Dylan e Joan Baez."" -
Il dono delle tre fate
Livia e Andrea si inoltrano in un bosco, dove si perdono e devono affrontare pericoli e paure. Sfuggiranno alle grinfie di un orco e incontreranno delle creature particolari che li condurranno in un mondo magico e reale. Il dono delle tre fate è una sorta di finestra sul bene e sul male, sul mondo della natura, del rispetto della terra ma anche delle diversità, simbolizzate dalla tre fate protagoniste, semplici varianti di uno stesso tema. Il ricavato andrà al Gruppo appartamento La Meridiana di Castel del Piano (Perugia), casa famiglia per bambini in difficoltà. Età di lettura: da 6 anni. -
Il pane carasau. Storie e ricette di un'antica tradizione isolana
È nostro desiderio parlarvi di un antico pane tipico sardo, composto da semplici e pochi ingredienti quali una manciata di farina lavorata senza l'utilizzo del lievito di cui abitualmente facciamo uso, e schiacciata a lungo per ottenere uno spessore incredibilmente sottile; attualmente accompagna cibi, stuzzichini e salse anche nella Penisola e risulta essere molto apprezzato dai ""continentali"""": si tratta del pane carasau, conosciuto anche con il nome di carta da musica - nome non attribuitogli dai sardi - per via delle sue sottilissime sfoglie e del suono che producono grazie alla loro tipica croccantezza. """"Su pani fattu in domu"""", """"il pane fatto in casa"""", quello che racconta storie infinite, che nasce in seno a una famiglia e che vaga di casa in casa, dentro bisacce o sull'altare del parroco, che richiede un intero corredo di canestri e di preziosi teli di lino bianco, che sopravvive a più di una stagione, e che prima ancora d'esistere è parte di un'idea che nasce coltivando, trebbiando, setacciando.""