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La musica sperimentale
"La musica sperimentale"""" è una testimonianza in prima persona della tradizione musicale postbellica, essenzialmente angloamericana, legata alla musica e alle idee di John Cage. Pubblicato nel 1974 in inglese, il testo è un classico sulle composizioni radicali alternative rispetto all'avanguardia mainstream rappresentata da Boulez, Berio e Stockhausen. Nyman celebra le influenze che i concetti provocatori di questa cultura musicale un tempo ghettizzata hanno avuto sul nostro modo di pensare e sul repertorio musicale degli ultimi trent'anni. Le radici di molti del compositori oggi popolari, come Reich o Glass, affondano In questa tradizione sperimentale. Prefazione di Brian Eno." -
Il popolo del blues. Sociologia degli afroamericani attraverso il jazz
Il popolo del blues è il classico per eccellenza sulla musica afroamericana. Scritto a metà degli anni sessanta analizza con rigore e passione l'inestricabile intreccio che lega il blues e il jazz alla vicenda dei neri, dallo schiavismo alle lotte per l'emancipazione e i diritti civili. Nel delineare tale percorso, Amiri Baraka, pur considerando il peso delle radici africane, sottolinea i processi di ibridazione e meticciato che caratterizzano il blues e le altre forme musicali e culturali afroamericane. Nella prefazione appositamente scritta per l'edizione italiana, inoltre, l'estetica del blues viene chiamata in causa per riconsiderare le nuove forme della musica black, il rap in particolare. -
Solo limoni. Videotestimonianza sui fatti di Genova. Con libro
Sono già passati dieci anni dai giorni tragici di Genova. Di quell'evento restano le condanne ai responsabili della polizia e la distruzione di un movimento generazionale che sognava possibile un mondo diverso e più giusto, un mondo più umano. Di quei giorni sono state rimosse non solo le parole ma anche le immagini: le prove della violenza cieca e inutile delle forze dell'ordine ormai giacciono solamente nella memoria dei testimoni, negli archivi dei giornali e delle reti televisive. Ma nessuno le mostra più... Anche per questo è importante rivedere cosa è stato Genova 2001, al di fuori di ogni retorica. Solo limoni ne è un'importante videotestimonianza. Vi compaiono sequenze inedite di alcuni dei momenti più drammatici, ma anche il clima e le sensazioni di quei giorni, raccontate tra documentazione, lucida ironia e poesia. Le immagini e le parole di Solo limoni sono acide quanto il loro succo, e il loro uso è altamente consigliato. Accompagna il video un libro, un'antologia collettiva su ciò che è accaduto a Genova, e che offre contributi originali di molti tra gli autori della nuova letteratura italiana. Come extra, altre due ore e mezzo di girato di quei tragici eventi. -
Sulle strade d'America. L'autobiografia di viaggio statunitense contemporanea
Von the road non solo come viaggio nello spazio, ma anche come esplorazione in profondità, alla ricerca delle radici della cultura e dell'identità statunitensi. Questo volume è uno studio interdisciplinare dell'autobiografia di viaggio contemporanea che prende in esame la rinascita del travet writing nel periodo compreso fra gli anni settanta e la fine del Novecento. Da sempre segno distintivo dell'esperienza americana, il viaggio (come scoperta e conquista) è stato a lungo lo strumento prediletto nella costruzione identitaria nazionale. Al contempo, esso ha incarnato fin dall'inizio anche la protesta e il desiderio di fuga verso un altrove, spesso ricercato all'interno dei confini della madrepatria. La nuova narrativa on the road rivela quanto i significati del viaggio, del luogo e il senso di appartenenza siano tornati a essere cruciali nel discorso culturale odierno, proprio per le radicali e continue trasformazioni che i movimenti transnazionali e la ciclicità delle crisi economiche hanno generato nel tessuto sociale statunitense degli ultimi decenni. È una letteratura che contribuisce a gettare nuova luce sul rapporto fra gli Stati Uniti e l'altrove, sui processi migratori, sulla relazione fra i centri e i margini della nazione, sul legame fra gli Stati Uniti e il passato, nonché sulle geografie etniche e sulla mai sopita questione razziale. -
Hip hop a Los Angeles. Rap e rivolta sociale
Tra le fiamme della più violenta rivolta multirazziale della nostra epoca si è sviluppato un movimento hiphop che, nel corso degli anni, si è distinto per durezza e radicalità. Gangster e jazz d'avanguardia, un miscuglio di razze e di stili, povertà diffusa e soldi facili, sono gli elementi della nuova scena hiphop. Questo libro documenta, con interviste, saggi e fotografie, le radici storiche dell'hiphop losangeleno e le sue varianti culturali. Gli stessi artisti si descrivono come eredi della storica scena jazz della Central Avenue (di John Coltrane, Dexter Gordon, Art Blakey, Max Roach) e della tradizione di gruppi di poesia d'avanguardia e di protesta dei primi anni sessanta come i Watts Prophets. Una città durissima dove la sconfitta degli ideali di cambiamento ha portato a un'enorme diffusione delle gang e alla nascita del ""gangsta rap"""" che proprio qui ha avuto le sue figure di maggior spicco. Di fronte alla disperazione di una metropoli in disfacimento si affaccia una solidarietà tra artisti neri e chicani, e le strade, anche grazie alla tregua tra i famigerati Blood e Crip, si ripopolano di vita e arte. E un urlo di rabbia, quello che si alza dai ghetti di Los Angeles, rivolto contro la polizia violenta e le ipocrisie razziali. """"Hiphop a Los Angeles"""" è una fonte di informazioni sulla musica contemporanea, l'esperienza afroamericana e la Los Angeles multietnica."" -
Ti amo Jenny. Lettere di amore e di amicizia
18 anni lui, 24 lei. Lui tendenzialmente uno spiantato, ma con la testa più brillante di tutto l'Ottocento. Lei la sorella dell'aristocratico futuro ministro degli interni prussiano. È una storia d'amore, di quelle vere. Lei fugge con lui nonostante la strenua opposizione della famiglia, andando incontro a un rifiuto radicale che sarà per tutta la vita: vivendo di stenti e di patimenti, e di sole patate nei momenti migliori. Lei è Jenny von Westphalen, lui è Karl Marx. Staranno insieme per tutta la vita, prima in Germania, poi esuli in Francia e Belgio, e poi ancora a Londra, inseguiti e braccati dai dispacci allarmati delle questure di tutta Europa. La loro storia racconta il volto inedito del Marx pensatore, filosofo, rivoluzionario. E finalmente Marx appare un uomo integrale: innamorato, follemente innamorato di Jenny, ma anche padre-padrone geloso e premuroso nei confronti delle figlie. In un libro epistolario, in un vero e proprio diario sentimentale, ecco la vita di Marx attraverso le parole, accorate e appassionate, dei protagonisti. -
Note americane. Musica e culture negli Stati Uniti
Bruce Springsteen è il più importante eroe contemporaneo della classe operaia americana. Una classe che ha subito numerose sconfitte negli ultimi vent'anni ma che ha ancora una grande forza vitale. Springsteen non nasce dal nulla, ma si ricollega consapevolmente a quella musica popolare nata a cavallo dell'immediato dopoguerra bene espressa dalle figure di Woody Guthrie e Pete Seeger. Portelli esplora il portato politico della musica pop arricchendo la ricerca con continue incursioni nel blues e nella musica nera, nel mondo proletario della country music, nei temi del lavoro, della guerra, della religiosità attraverso la canzone operaia, la musica gospel, il folk revival, il corrido del confine, la canzone politica, il rap. Un viaggio fatto di interventi e saggi elaborati dall'autore nel corso di trentanni di lavoro. -
Straight Edge. Storie, filosofia e racconti della scena hardcore punk
Lo Straight Edge continua a essere da oltre 25 anni una controcultura punk hardcore che rifiuta ogni tipo di droga e dipendenza. Dal momento della sua nascita a Washington D.C. e Boston, sotto gli auspici di band leggendarie come Minor Threat e SS Decontrol, ha unito musica a comportamenti radicali nella sfera personale, sociale e politica. Alla più grande truffa consumistica propinata ai giovani dagli anni cinquanta, che il ribellismo vada d'accordo con il consumo di droghe e alcol, lo Straight Edge ha detto fieramente ""no!"""". Questo libro traccia la storia del movimento fino ai nostri giorni con contributi, interviste, brevi saggi e manifesti estetico-politici di artisti e musicisti come lan MacKaye (Minor Threat/Fugazi) e tutte le più interessanti band Straight Edge come Dennis Lyxzén (Refused/The (International) Noise Conspiracy), Mark Andersen (Dance of Days) and Andy Hurley (Fall Out Boy), ManLiftingBanner e Point of No Return; collettivi come Crimethlnc, Alpine Anarchist Productions e molti altri."" -
Original rude boy. Dalla Giamaica agli Specials, l'autobiografia dello ska inglese
All'alba dell'era Thatcher, in piena esplosione punk, in un'Inghilterra sull'orlo della depressione economica, l'arrivo dello ska ha rappresentato per molti giovani bianchi e neri la scoperta di una gioiosa colonna sonora della propria identità, con il mito del ""ragazzo di strada"""", il rude boy, il giovane ribelle. In questo libro Neville Staple, il frontman nero della band di culto degli Specials, si racconta in un'autobiografia che è anche quella di un genere musicale. Emigrato dalla Giamaica a 5 anni, fu affidato alle cure di un padre il cui criterio di disciplina rasentava in molti casi l'abuso, Neville Staple ha trascorso gli anni settanta tra continue risse con le bande di skinhead, taccheggi nei negozi, furti con scasso e riformatorio. Fino al momento in cui ha trovato la sua strada come cantante degli Specials e organizzando il leggendario """"2ToneTour"""", con Madness, Selectere Dexy's Midnight Runners che, oltre a essere uno strepitoso successo, scatenò duri scontri con i fascisti del National Front."" -
Underground italiana. Gli anni gioiosamente ribelli della controcultura
Gli anni ribelli, convulsi e gioiosi della controcultura italiana (1964-1973) raccontati da chi li ha vissuti in prima persona. Riti, miti, storie, vite, speranze e immagini di una generazione che ha cercato libertà e liberazione attraverso viaggi e fughe da casa, comuni e poesie, pacifismo e pratiche di decolonizzazione, musica e misticismo, rivoluzioni ed evoluzioni. -
Introduzione alla fenomenologia
"La presente 'Introduzione alla fenomenologia' nacque nel clima e nel contesto del 'ritorno a Husserl dopo l'esistenzialismo', promosso nel mondo da Enzo Paci, che pure era stato uno dei primi e più originali esistenzialisti italiani. L'intento era di una uscita dal nichilismo europeo e dalla filosofia della crisi, facendo leva sull'ultimo Husserl, quello della 'Crisi delle scienze europee'. Partecipe di questa azione culturale, del suo organo ufficiale (la rivista 'Aut Aut') e del suo orizzonte politico (l'integrazione della fenomenologia con l'umanismo marxiano), il mio intento fu di esporre il metodo fenomenologico in quanto fondamento della 'scientificità rigorosa' dei saperi. Molti aspetti di questo lavoro (l'analisi della corporeità in azione come soggetto concreto, la definizione della 'oggettività del conoscere', tema oggi tornato in auge) mi sembrano ancora vivi e importanti. Di certo anticipano quello che ho in seguito chiamato 'pensiero delle pratiche'. Se sia un merito, sarà il lettore a deciderlo."""" (C. Sini)" -
Il corpo ritrovato. Storie e figure della corporeità negli Stati Unitidi fine novecento
Esiste una nuova possibilità di concepire e raffigurare il corpo nella cultura e nella società americana alla luce degli eventi politici dell'ultimo decennio? È questa la domanda a cui ""Il corpo ritrovato"""" cerca di rispondere, attraverso la lettura di una serie composita di testi che segnano momenti cruciali della storia recente degli Stati Uniti. Partendo da immagini emblematiche che hanno racchiuso e riprodotto la corporeità, quali il cuore, il cadavere, la malattia, il corpo diventa lo specchio attraverso cui la società e la cultura americana si interrogano sui nessi profondi che legano specifiche dinamiche politiche e discorsive alla rappresentazione che ne viene data all'interno dell'immaginario collettivo. Un contro-canone eccentrico della letteratura degli Stati Uniti, che parte dai puritani e da Michael Wigglesworth e, passando per Hawthorne, arriva a JT LeRoy, Bret Eston Ellis, David Leavitt, Amitav Ghosh e Gayatri Spivak, è chiamato a rendere conto, attraverso le proprie articolazioni retoriche, delle modalità attraverso cui la corporeità è stata strumento privilegiato per produrre pratiche discorsive di natura religiosa, scientifica, medica e giuridica."" -
Le teorie dell'alienazione. Hegel, Feuerbach, Marx
Agli inizi degli anni Sessanta in Italia non si poteva aprire una rivista, un settimanale, persino un quotidiano, senza incrociare la parola ""alienazione"""". C'era appena stato il boom economico, l'Italia cominciava a parigliarsi con la televisione, e già spuntavano gli opinion-maker: Moravia, Parise, Pasolini... La via scelta da un giovane bresciano laureatosi con Mario Dal Pra fu di approfondire il senso, o i sensi, di quella parola tornando al luogo da cui era sorta: il lascito di Jean-Jacques Rousseau alla gioventù tedesca. Fu così che Luciano Parinetto già da subito intuì la parentela stretta tra alienazione e utopia, come termini speculari e immediatamente richiamantisi. Questo libro presenta il materiale riordinato di un seminario tenuto alla Statale di Milano nell'anno accademico 1966-67. Marx vi è visto come il coronamento di un'avventura collettiva dello spirito, e al contempo come il suo esecutore testamentario. Di lì a poco, col Sessantotto, il marxismo avrebbe preso altre vie, già del resto abbozzate un lustro prima: scienza empirica avversa ad ogni spinta utopica con l'operaismo, ideologia terribilmente compatta e chiusa col maoismo... Fatto sta che nel giro di pochi anni il concetto di alienazione finì in soffitta, per restarvi. E riproporlo ora con Parinetto potrebbe sembrare addirittura fuori luogo (utopico?), non fosse per il sospetto che, come la lettera rubata di Poe, il suo oggetto è invisibile per troppa presenza."" -
Black music. I maestri del jazz
Il blues e il jazz sono stati l'esperienza fondamentale attraverso la quale si è forgiata l'identità degli ex schiavi negli Stati Uniti: l'esperienza con cui il popolo afroamericano ha espresso il massimo di autonomia culturale rispetto all'America bianca. Da Duke Ellington ad Art Tatum, da Thelonious Monk a John Coltrane, da Sun Ra a Miles Davis, sono molti gli eroi che hanno indicato ai neroamericani la strada per diventare se stessi, resi dal lirismo poetico di Baraka nella loro cifra esistenziale, nel loro privato, ma anche nelle loro scelte politiche. Sempre testimone in prima persona, oltre che grandissimo appassionato di jazz, Baraka riesce nell'impresa di ritrarre con felice mano poetica un intero universo - il mondo e i valori della Black Music e della sua eredità culturale - e a trasporli in questa grande galleria di ritratti. -
Vita di Marx. Una biografia rivoluzionaria
La ""Vita di Marx"""" è stata scritta da Mehring mentre infuriava la Prima guerra mondiale. Il libro di per sé fu un avvenimento epocale; in primo luogo perché forniva all'avanguardia rivoluzionaria un eccellente strumento di informazione storica e di educazione politica - doti che conserva intatte ancor oggi -, ma anche perché i problemi affrontati nel corso della biografia avevano una impostazione nuova, rivoluzionaria, di rottura con la tradizione culturale preesistente. Mentre la storiografia socialdemocratica aveva ridotto, a forza di omissioni, reticenze e trucchi volgari, la figura di Marx al formato delle proprie esigenze di partito, Mehring con i risultati delle sue ricerche scardina ogni visione santificata del filosofo di Treviri. Ma il suo grande merito storiografico è stato quello di aver contestualizzato in modo differente l'aspro contrasto sorto tra Marx e Bakunin. Mehring ribalta l'allora opinione corrente che vedeva Bakunin come un nemico consapevole della classe operaia e leggeva l'anarchismo come una infiltrazione estranea nel movimento operaio, per viceversa dedicargli il giusto peso politico nel contesto dei movimenti della seconda metà dell'Ottocento. Una biografia che restituisce a Marx non solo il ruolo di grande intellettuale ma anche di militante impegnato nel riscatto concreto della classe operaia."" -
Guernica blues. Una storia irriverente delle arti contemporanee
Un libro di storia dell'arte inusuale, scritto con ironia e irriverenza, da una delle penne più felici della nuova critica. Per Guarnaccia un saggio di storia dell'arte non è una cerimonia solenne, una fiera di buone maniere e cravatte in tinta, un ""pranzo di gala"""" - come direbbe il Grande Timoniere - ma una festa incasinata, con una dancefloor troppo affollata, i soliti imbucati, le bevande a go-go, gli appetizer sospetti sui vassoi, la musica troppo alta, le risse, i furti - e il solito vicino che, prima o poi, chiamerà la polizia. La lista degli invitati, arbitraria come si deve, comprende un'ampia declinazione di personaggi che possono rientrare nell'ambigua categoria degli """"artisti"""". Nomi più o meno raccomandabili, messi insieme per la curiosità di vedere come sgomitano e flirtano tra loro. Una compagnia di lunatici, eroi, mascalzoni, furbi, santi e buffoni che, proponendosi di decodificare il mistero della quotidianità, ha offerto al mondo una stravagante molteplicità di visioni. Una banda ibrida e asimmetrica che ha reso la nostra vita più interessante, le nostre percezioni più acute, la nostra diffidenza verso la realtà condivisa più incorreggibile. Scritto tenendo ben a mente la presenza/funzione di Wikipedia, il libro declina le storie di artisti, diversi per formazione e sensibilità - da Basquiat a Disney, da Savinio a Jimi Hendrix, da Picasso a Crumb, da Yoko Ono a Giacometti - privilegiandone la ricerca esistenziale e la temperatura vitale più che l'aspetto nozionistico..."" -
Anarchiche. Donne ribelli del Novecento
I libri di storia hanno declinato l'anarchia sempre al maschile. Eppure, sono tante le donne che hanno dedicato la loro vita e le loro migliori energie agli ideali di giustizia sociale e libertà. Nonostante il loro apporto sia stato determinante nella storia anarchica, ancora oggi restano poco conosciute o in gran parte dimenticate. Sulla soglia del libro troviamo Emma Goldman, sicuramente l'anarchica più nota, che già negli anni Trenta del Novecento era diventata una figura mitica del movimento. Insieme a lei sono narrate le vicende umane e politiche di Lucy Parsons, Virginia Bolten, Dora Marsden, Etta Federn, Virgilia D'Andrea, Noe Ito, Lucia Sànchez Saornil, Nancy Cunard, Mollie Steimer, May Picqueray, Ida Mett, Germaine Berton, Luce Fabbri e Maria Luisa Berneri. Quindici donne, diverse per cultura, temperamento, carattere e appartenenza sociale, ma con un tratto comune: per tutte quante essere anarchiche ha significato conservare la libertà del proprio sguardo, in grado di svelare i meccanismi dell'oppressione, della manipolazione e dello sfruttamento del potere, e dall'altra essere concretamente solidali con gli oppressi, gli umiliati, gli sfruttati, gli offesi, ovunque essi si trovassero. Prefazione di Ida Faré. -
I love hacking. Il meglio della rivista «2600» la bibbia degli hacker
"2600"""" è stata (ed è) la rivista più importante nella storia dell'hacking. Per lungo tempo il Nemico pubblico numero 1 dei servizi segreti di tutto il mondo. È il mito di migliaia di giovani smanettoni e idealisti. """"Gli hacker, nella loro ingenuità idealistica, rivelano sempre le cose che hanno scoperto, senza riguardo ai soldi, i segreti delle aziende, o le cospirazioni del governo. Noi non abbiamo nulla da nascondere, e questa è la ragione per cui siamo relativamente aperti nelle nostre faccende. [...] Ma il fatto che non siamo disposti a giocare al gioco dei segreti, ci trasforma in una minaccia tremenda agli occhi di coloro che vogliono tenere le cose importanti fuori dalla portata del pubblico. Ormai ci sono molte persone normali che condividono i valori degli hacker, cioè la libertà di parola, il potere dell'individuo davanti allo stato o alle corporation [...] perché la difesa dell'individuo è il vero punto importante."""" (Emmanuel Goldstein)" -
Droghe tribali
Cibi divini, alimenti per l'anima o strumenti visionari per il contatto col mondo sovrannaturale? Queste sono alcune delle principali ragioni per le quali le popolazioni tribali assumono droghe, attraverso l'ingestione di centinaia di formiche rigorosamente vive, lo scorticamento di parti di pelle per assorbirne gli effetti attraverso la ferita, la golosa ricerca di putrefazioni cadaveriche umane o ristillazione negli occhi di corrosivo succo di millepiedi. Nonostante l'apparente irrazionalità, c'è tanto significato, umanità ed emozione in questi comportamenti estremi. Nella cultura occidentale si continua a vedere le droghe come una forma di fuga dalla realtà. Nel mondo tradizionale, ma anche in alcuni ambiti del mondo moderno occidentale, il suo uso invece è ampiamente dettato da motivazioni differenti, spesse volte con l'opposto intento di ""vedere meglio la realtà"""": come negli scopi spirituali-religiosi, sciamanico-terapeutici, magico-divinatori, iniziatico-pedagogici, come correttivi del carattere, per scopi giudiziari, o come viatici pre-morte."" -
Racconti di Gloria Beatnik
"Racconti di gloria beatnik"""" è la saga di Sam Thomas, un serio e giovane poeta che arriva al Greenwich Village in cerca di fama, fortuna, verità, bellezza, libertà, sesso sfrenato e abbandono. In diciassette racconti Ed Sanders ha registrato la vita e i tempi di Sam Thomas e dei suoi amici, amanti, idoli, rivali e vicini di casa nel Lower East Side di New York. """"Racconti di gloria beatnik"""" riporta in vita la scena dell'East Village negli anni cinquanta post-Urlo e nei primi anni sessanta."