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Contro versa. Genealogie impreviste di nate negli anni '70 e dintorni
Dieci nate negli anni '70 e dintorni si assegnano l'un l'altra il compito di srotolare il filo di una propria genealogia di donne. Il risultato, come prevedibile, ha esiti imprevisti: in prima persona femminile, da punti di vista anche geograficamente differenti, si ritrovano a disegnare se stesse con tenacia e senza sconti in una fotografia nitida di ciò che le (e ci) circonda nel reale. ""Contro versa"""" è un viaggio in direzione ostinata e contraria, alla scoperta di possibili pratiche, le proprie, sempre femminili, dell'esserci e incidere sulla realtà."" -
Onorevole sarà lei. Conversazioni politiche al tempo del disonore
La conversazione tra un giornalista, Franco Dionesalvi, e un ""infiltrato della politica"""", come si definisce Mimmo Talarico, è lo spunto per partire dallo tsunami che si è abbattuto sull'astronave, al secolo Palazzo Campanella, sede del Consiglio della Regione Calabria, e ampliare l'orizzonte tra ciò che la politica dovrebbe essere e ciò che invece è diventata. Lo scollamento, ormai una voragine, tra chi abita il Palazzo e le emergenze del territorio e dei cittadini, le vicende politiche che hanno caratterizzato gli ultimi anni, gli errori interni alla coalizione di centrosinistra, ma anche l'analisi di ciò che dovrebbe essere fatto, e subito: questo, sintetizzato, il percorso dei due autori, che prendono per mano il lettore e lo accompagnano all'interno di quelle stanze chiuse in cui si dovrebbe decidere il futuro di un territorio e invece si combatte gli uni contro gli altri per consolidare il futuro personale. L'analisi, che si basa su molti esempi """"meridionali"""", cerca di interpretare il vento dell'antipolitica che ha rivoluzionato il panorama nazionale e locale, per individuare, dagli errori della classe dirigente, un nuovo percorso in grado di dare risposte concrete."" -
La voce del vento
Un viaggio al di là del muro: pensieri, riflessioni, insegnamenti e poesie per un percorso di consapevolezza verso la luce e l'amore: quello puro e assoluto. ""La voce del vento"""" è una raccolta di frammenti di vite che si intrecciano, che si ritrovano, che si spiegano, che acquistano un senso profondo, e finalmente comprensibile, dopo essersi staccate dal terreno. L'autrice, prima di essere una sensitiva, una medium in grado di fare da ponte tra l'aldiqua e l'aldilà, è una mamma capace di moltiplicare l'amore all'infinito."" -
Carta vetrata
Un rapimento in una terra impastata di ndrangheta. Una corsa contro il tempo che non basta mai, per raggiungere la notorietà, complice il circo mediatico sempre alla ricerca di nuove storie da dare in pasto all'opinione pubblica. Un mondo in cui nasce e si consuma il nuovo traguardo della società globale: la spettacolarizzazione come unico orizzonte per essere. Che è apparire, a qualunque costo. Protagonista e comprimari di carta vetrata corrono senza fermarsi mai, cercando il proprio spazio in un mondo dove notizie, azioni, idee, personaggi sono usa e getta. Partendo da Reggio Calabria e arrivando fino a Roma, carta vetrata toglie il velo a un mondo che non è fatto solo di passione e dedizione, ma nasconde sotto il tappeto ambizioni smodate e il vuoto di una superficialità trasformata in sostanza. Dove l'unica verità è la finzione. Ritmo accelerato, in un crescendo che porta all'apnea, guardando dal di dentro la camera stagna che costruisce, giorno dopo giorno, una realtà parallela. Quella mediatica. -
Marchiati. Come 'ndrangheta, stampa e tv hanno inventato la nuova «calabrofobia»
"Il sentimento anticalabrese aveva già subito una mutazione negli anni dell'anonima sequestri e della guerra di mafia. Ma è dopo il delitto Fortugno e la strage di Duisburg che il pregiudizio si trasforma in un mostro alimentato dalle radiazioni di stampa e tv. La Calabria è la terra dei mafiosi e dei Cetto La Qualunque, de 'il compare del mio compare è tuo compare', delle donne che vivono nel Medioevo. Ogni episodio è la prova che la tara genetica esiste davvero: dal folle gesto di Luigi Preiti all'omicidio di Fabiana Luzzi, dall'uomo dato in pasto ai maiali all'uccisione di un bimbo di tre anni. Un pregiudizio che si alimenta di inchieste truffa, come quella della Bbc, di interviste rubate, di telecamere nascoste, di luoghi comuni pronti a rivestire qualunque fatto. Persino i successi degli studenti calabresi diventano oggetto di una dura discussione, perché da queste parti anche i voti alti sono sospetti. L'autore si chiede: come si è arrivati al punto che il termine 'calabrese' risuoni quasi come una minaccia, portando con sé qualcosa di sinistro? O che la Calabria sia immaginata come una selva oscura? L'ultimo decennio di storia giornalistica parla chiaro""""." -
Ricette sognate. I bimbi del Regina Margherita di Torino. I loro sogni: segni, colori, sapori dei cibi
73 disegni del piatto preferito. Ciascuno con un suo stile. Ciascuno con un suo gusto. Sono 73 sogni che prendono la forma di salse e condimenti, antipasti, primi piatti, pizze e prodotti da forno, secondi piatti, verdure, dolci. Sono 73 modi diversi di rappresentare il sogno negato: il cibo vietato dallo stretto regime alimentare pre e post operatorio. I sogni racchiusi in questo libro vanno oltre i disegni realizzati dai bimbi, oltre l'amore dei medici del reparto che hanno cercato e trovato un modo alternativo per far sentire loro il gusto delle ricette sognate. Sono sogni che si trasformano in segni e colori, per ritrovare sulla carta i profumi e i sapori del cibo negato. Mamme, papà, nonne, amici (in pochi casi loro stessi, quando l'età e l'esperienza di cucina lo consentono) scrivono la ricetta per completare il disegno profumato di sogno. Questo libro è la base di partenza di un progetto di solidarietà nato all'interno del reparto medico e condiviso da sabbia rossa e Nova Coop. E da chi di voi contribuirà, acquistandolo, a raccogliere fondi per trasformare l'incubo della degenza nella promessa di un sogno prossimo a realizzarsi. Nelle loro e nelle vostre cucine. -
Storie tossiche
Ci sono i sette peccati capitali, le sette note, i sette colori dell'arcobaleno, i sette cieli dell'antichità, le sette virtù, i sette colli di Roma, i sette giorni della settimana. Sette sono i nani, i chakra, i dolori di Maria, i sigilli che si romperanno annunciando la fine del mondo. Sono sette le meraviglie del mondo, le mucche di Apollo, le Pleiadi, i mesi di 31 giorni, le lettere usate per esprimere i numeri romani. E sette sono le storie tossiche. Sette ritratti, come quelli fatti dallo stesso autore, che è anche musicista ed artista eclettico, in cui la vita dei protagonisti si fonde con la sua, spada dopo spada. Ma non solo ritratti: le sette storie tossiche sono un percorso doloroso di vita. Per non dimenticare. Per pagare, come scrive Cristiano Montesano, ""il debito nei confronti di tutti gli amici che se ne sono andati, mangiati e poi dimenticati da quella Palermo che nel decennio '85-'95 se la prendeva facilmente con i suoi figli più fragili"""". Durezza e dolcezza mescolate in un'unica melodia, composta di storie, personaggi (qualcuno), persone (tante, tantissime, ovunque), parole, sentimenti. Secco il linguaggio, morbidissima l'indulgenza accusatoria."" -
Vivere di.versi
Che peso hanno i dolori altrui? Se non siamo partecipi allo sconforto di qualcuno, se non lo ascoltiamo, se è solamente un rodere sordo per le nostre orecchie, allora non esiste? Davvero ""per tutti il dolore degli altri è dolore a metà""""? Domande importanti, quelle con cui inizia il percorso di vivere di.versi. Non è un racconto lungo, né un romanzo breve: piuttosto un pamphlet 5.0, che parte da suggestioni psicanalitiche con cui l'autrice tratteggia, a penna e a matita, nove diverse personalità accomunate - come spiega il decimo personaggio - dalla tendenza di ciascuno a sentirsi ora Cappuccetto Rosso ora il lupo. La storia antica di ciascuno di loro si intreccia con la storia quotidiana di ciascuno di noi: è una sorta di staffetta, di passaggio del testimone per imparare a dominare le nostre emozioni e a trovare nella nostra autenticità una delle risposte alle tante domande che """"volano nel vento""""."" -
Il bicchiere mezzo pieno. Storie di Calabria
"Muli testardi che scalciano, non ancora convinti di poter essere felici"""": cita gli autori, Igor Staglianò nella prefazione. Il bicchiere può essere mezzo - o tutto - pieno. Basta saperlo guardare con gli occhi giusti. Basta saperlo leggere con il cuore, passando per la pancia e per la testa. Ancora Staglianò: Ad un altro tornante della propria storia, la Calabria raccontata qui è davanti alla sfida di sempre: passare dall'io debordante al noi pressoché assente - eccetto, manco a dirlo, quello della propria famijja. Se è vero, ed è vero, che """"il tramonto arriva e l'alba te la devi guadagnare"""", la prova del nove sarà, ancora e per l'ennesima volta, quanto tempo impiegheremo per liberarci dalla tara più pesante e odiosa. Il bicchiere diventa mezzo vuoto, o vuoto del tutto, se si rimane accecati da quel """"desiderare più il male dell'altro paese a te più vicino che il bene del proprio"""". Un viaggio. Una cavalcata lunga """"cinquemilaseicentoerotti chilometri"""" che è anche un atto d'amore fiammeggiante per la propria terra, la sua millenaria storia, la sua cultura." -
Sono un ragazzo di paese
Un ragazzo di paese è un concetto di sintesi: è lo spirito, è la voglia di divertirsi, è l'ansia della scoperta, è la marachella sempre dietro l'angolo, sono i sogni di chi riesce a mantenere intatta la disarmante leggerezza con cui ha vissuto la giovinezza. Un'astrazione e una sublimazione, in cui si racchiudono una fanciullezza e una adolescenza sempre tendenti verso la libertà degli anni a venire. L'autore ride tra le righe che raccontano il suo vissuto a Motta S. Giovanni, paesino in provincia di Reggio Calabria, nella magia degli odori intensi della casa dove è nato, delle strade dopo la pioggia, nell'intensità delle partite a pallone o nell'eccitazione dei primi amori sotto il controllo militare di fratelli e madri delle ragazze amate. Il fumo delle sigarette proibite fa da cornice all'epica dei racconti di gioventù, sempre all'insegna della scelta sbagliata, conditi dall'alibi della ""sfiga perenne"""", divertenti e scritti con il giusto compiacimento di chi nell'errore trova la sua libertà. Una libertà gustosa, rubata tra le pieghe di un mondo genuino in cui era facile trovare la meraviglia delle piccole cose."" -
Faceboom. 18 vite incatenate ai tempi dei social
Le vite intrecciate nel nulla dei social declinano in 18 modi diversi il tema dell'opera: la vita in assenza di amore. Vita che scorre nell'arco temporale di un anno, da gennaio a dicembre, quasi a ripercorrere tutte le stagioni possibili. Vita che scorre alternando un protagonista maschile ad uno femminile, facendo affacciare sempre nel racconto precedente il o la protagonista del racconto successivo. Diventa quasi automatico cercare di individuare, durante la lettura, la storia che seguirà. Ma i veri protagonisti di Faceboom sono un'Italia sempre diversa ma sempre uguale, l'ansia da social, l'assenza di amore o l'invano tentativo di comprenderne l'essenza. Uno spaccato di questa nostra società dell'apparire che ben poco spazio lascia a valori o sentimenti. E se sembra di intravederne uno spiraglio, ben presto la porta si chiude per aprire un computer, un notebook, uno smartphone. Nessuna esplosione di vita vera, una realtà che è un'implosione verso il nulla. In un inseguire sempre e ancora, con accanimento, un antidoto ad una solitudine patologica: il successo immediato. Anche se solo in forma di like. -
Una favola comune. Una lettura leggera che punta dritta al cuore
Il romanzo ""Una favola comune"""" racconta l'Amore in tutte le sue sfumature. I paesaggi, gli episodi, i racconti a corredo di questa storia hanno arricchito la favola ed esaltato gli sguardi, le carezze, gli scambi di tenerezze tra i protagonisti. I destini e i sentimenti si intrecciano in un tripudio di emozioni. Dall'amore semplice e sincero tra Francesco e Lucia, nascerà Giuseppe che perdutamente si innamorerà della bella Elisa, ma la storia sembra impossibile perché..."" -
Elydor, l'unicorno nero
Elydor, l'unicorno nero, un piccolo unicorno viene alla luce nel magico mondo di Faerie dopo la rocambolesca fuga della madre, uno degli ultimi esemplari di unicorno sopravissuti alla caccia spietata perpetrata ai danni della specie dagli sgherri del Signore del male, il quale vorrebbe assoggettare la giovane giumenta di sangue reale per farne la sua cavalcatura... Età di lettura: da 7 anni. -
Patto di sangue. Bullet & Justine. Vol. 3
Mentre John è al capezzale del suo amato Ray, la bella Justine inizia a raccontare il proprio passato. La storia della vampira inizia nella Francia della Rivoluzione, prosegue nel Selvaggio West e termina nella New York dei giorni nostri. Scopriremo un mondo clandestino popolato da vampiri che amano, odiano e tradiscono come umani. Un mondo dove il sangue e la morte si intrecciano e si inseguono come amanti disperati. Una cavalcata attraverso i secoli in cui Mauro Padovani riuscirà, ancora una volta, a stupire i propri lettori. Introduzione di Alessandro Baggi, postfazione di Stefano Priarone. Omaggi grafici di: Carmine di Giandomenico, Fabrizio Longo e Alessandro Parodi, Alex Sheickman. In questo volume sono inclusi i disegni vincitori del Bullet & Justine art contest 2012: Fabio D'Agata, Riccardo La Bella, Gaetano Matruglio, Volpjac. -
The last fap
L'improvvisa, e apparentemente immotivata, decisione del governo di bandire la pornografia porta gli esseri umani a impazzire e regredire ad uno stato di morte libidica. Del tutto simili a degli zombie, gli ""infetti"""" invadono il mondo scatenando l'apocalisse più bizzarra di tutti i tempi. Dopo averne raccontato gli effetti in The Last Fap, Dick e Cok fanno un passo indietro, concentrandosi sulle origini dell'epidemia in una storia surreale, esilarante e ai limiti del demenziale."" -
La caduta degli dei. Le armi della vendetta
Nel dicembre del 1941, un commando delle SS assalta un mercantile alleato; scopo dell'attacco è mettere le mani su centinaia di tonnellate di minerale d'uranio con lo scopo di realizzare l'arma più devastante mai concepita dalla mente umana. Prima di Hiroshima e Nagasaki, Stati Uniti e Inghilterra avevano solo una vaga idea del terrore e della devastazione che un'arma del genere avrebbe provocato... Dopo ne ebbero la certezza. E il mondo non fu più lo stesso. -
Venere illusa
Già il titolo dell'opera è un programma esplicito del tema predominante che indirizza la sua poetica: la donna inchiodata dal pregiudizio di secoli, rea dell'immarcescibile atavico peccato, che sa vestirsi ora del piglio del guerriero ora della sensualità della seduzione, ma che sa anche svendersi e abbrutirsi sui marciapiedi e soggiacere alla calamita delle illusioni. -
Melilli. Priolo. Augusta... verso uno sviluppo ecosostenibile
Mara Nicotra ha voluto fornire al lettore una serie di dati, molti dei quali veramente allarmanti, collocati in uno scenario ambientale di rara bellezza e in un contesto storico, economico e socio-politico assai complesso, frutto di elementi e scelte in parte dovuti alla natura, in parte alla volontà dell'uomo, in parte alla miseria e all'incertezza. Mara Nicotra si chiede se quanto è accaduto a Melilli e, più in generale, nell'area territoriale del golfo di Augusta, debba essere considerata una fortuna o una catastrofe, si chiede se sia o meno possibile attivare una azione di riequilibrio ecologico, quanto costi e se essa possa o no alterare le condizioni socio-economiche e occupazionali di quello splendido scorcio di Italia o, per meglio dire, di quella Magna Grecia della quale si sente ancora parte integrante. Insomma, la domanda che pervade l'intero testo sembra essere: l'industrializzazione, che quando fu avviata indubbiamente costituì una risorsa per l'intera Sicilia orientale, può diventare, oggi, un'opportunità, attraverso la sua ridefinizione in termini di riconversione, di recupero e di bonifica? -
Per le vie del mondo. Casa accade a Maria dopo la morte di Gesù?
I Vangeli congedano Maria consegnandola a Giovanni. Non descrivono, lasciandola alla nostra intuizione, la prostrazione che deve averla dilaniata nell'accettare la peggiore delle pene che si possa infliggere a un essere umano: sopravvivere alla morte del figlio. Alcuni anni dopo Maria si ammala ma, riuscendo ancora una volta a trovare le risorse per superare il momento critico, torna a raccogliere intorno a sé un gruppo di coraggiosi fedeli. Le nuove persecuzioni, che intorno al 44 culminano col martirio di Giovanni, e l'arresto di Pietro, inducono la piccola comunità dei cristiani a trasferirsi da Gerusalemme a Efeso... -
La ricerca di una logica del postmoderno. Tabucchi e la categoria della memoria
La nostalgia, irrimediabile e sottile, di chi sa di essere solo o solitario. L'autrice di questo libro ha avuto il merito di ricordarcelo. E a quei tanti che se ne sono dimenticati, o si sono colpevolmente distratti, ha anche ricordato un'altra cosa importante: quale straordinario scrittore sia stato Antonio Tabucchi. Se non ignorato, isolato. Ma è forse quello che avrebbe voluto lui, accarezzato dal vento della sua saudade.