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Victima. Discorso e forma dell'uccidere
Oggetto di discorsi, narrazioni, pratiche rituali e rappresentazioni, il corpo della vittima emerge dalle pieghe della storia e si manifesta come presenza irriducibile, come ciò che si afferma nell'atto dell'uccidere e che si nega nella coscienza collettiva. Il vertiginoso vuoto di senso in cui sprofonda la vittima è il campo di indagine sospeso fra invisibile e indicibile nel quale Celani esercita una scrittura multiforme e rapsodica, in forma di appunti, ricostruzioni, scatti fotografici. Muovendosi fra simulacri e reliquie, fra urgente attualità, episodi storici e visioni del cinema e dell'arte contemporanea, l'autore tenta di recuperare, al di là di un discorso che apparterrebbe di diritto all'ambito dell'etica, un filo che nel corso dei secoli continuamente si spezza per riannodarsi senza sosta. Poiché il destino della vittima è davvero la misura dell'umano. -
Varde. Poesie in dialetto garganico di Mattinata
Una voce potente e ancestrale che attinge alla lingua madre, fonte originaria di ogni ""dire"""", ruvida e necessaria come il nodo di un ulivo e in grado di scorticare il pensiero per interrogare il senso del tempo, della memoria, del vissuto."" -
Leonardo Scaglia. Sculptor gallicus tra Umbria e Marche intorno alla metà del Seicento
Leonard Chailleau, conosciuto in Italia come Leonardo Scaglia, fu artista poliedrico ed eccentrico - scultore, decoratore, stuccatore, disegnatore, progettista - capace di organizzare considerevoli imprese decorative e di stringere rapporti con alcune delle più importanti botteghe umbre e marchigiane intorno alla metà del Seicento. La monografia di Francesco Federico Mancini restituisce alla storia del Barocco italiano la vicenda, fino a oggi quasi del tutto inedita, di monsù Leonardo, pubblicandone per la prima volta il catalogo e ricostruendo, anche sulla scorta di una cospicua indagine archivistica, le tappe del suo impegno artistico: la pregevole decorazione degli altari di San Fortunato in Perugia, l'oratorio di San Benedetto a Fabriano, gli altari di San Medardo ad Arcevia, la stupefacente impresa decorativa della chiesa di Santa Lucia a Serra San Quirico, il rientro in Umbria, nella città di Foligno, dove il figlio Giuseppe prosegue l'attività di intagliatore, fino ad essere ascritto tra i maggiorenti della città. -
Il caravaggismo nelle collezioni di Perugia
Nel quadro della mostra sui ""Tesori della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia"""" (Perugia, 21 marzo-20 novembre 2016), la Sala del Consiglio di Palazzo Lippi Alessandri ospita una selezione di opere che, in maniera diretta o indiretta, si rifanno alla lezione di Caravaggio. Perno della sezione è """"La fuga del giovane nudo"""", il grande dipinto di Giusto Fiammingo già nella collezione Giustiniani di Roma. Accanto a questa tela vengono esposti i due magnifici Valentin de Boulogne della Galleria Nazionale dell'Umbria; una tela raffigurante """"I cinque sensi"""" e due quadri del cosiddetto Maestro di Baranello, un raro pittore di cultura caravaggesca, della Fondazione Orintia Carletti Bonucci; un notevole San Giovanni conservato dalla Fondazione Marini Clarelli Santi; l'intrigante """"Cuciniera"""" attribuita allo Pseudo-Salini, recentemente entrata nel patrimonio della Fondazione (Collezione Alessandro Marabottini). L'esposizione include tre dipinti provenienti dal collezionismo privato: uno attribuito a Paolo Guidotti, di forza espressiva e incisività realistica, uno attribuito a Jan Janssens e uno, di grande intensità, raffigurante """"Dedalo e Icaro"""", ritenuto di Orazio Riminaldi."" -
Efemeridi. Storie, amori e ossessioni di 27 grandi scrittori
Ventisette racconti, nati da una rubrica dell'«Huffington Post» e dal format teatrale Magical Afternoon, scrutano nella vita e nel cuore di altrettanti scrittori moderni, in un istante preciso di un giorno qualsiasi delle loro esistenze. Hemingway circondato dai fantasmi delle sue cento donne, Mishima pensieroso sulle rive del mar Ionio, Kafka che disegna mani spezzate nel sanatorio dei monti Tatra, Jane Austen mentre osserva le colline del Surrey dall'interno di una carrozza: autori che diventano personaggi, amori e ossessioni che diventano letteratura nel gioco di specchi fra arte e vita. Incontri apparentemente casuali ma, a ben vedere, determinati da rotte di significati stellari, da sincronicità che mostrano la misteriosa morfologia di un destino. -
""Qu'une plus belle nüit ne pouvoit précéder le beau iour"" . Musica e cerimonie nelle istituzioni francesi a Roma nel Seicento
«Qu'une plus belle nüit ne pouvoit précéder le beau iour» è il passo che un anonimo articolista della «Gazette de France» pubblicò nella relazione sui festeggiamenti per la canonizzazione di san Francesco di Sales, avvenuta il 19 aprile 1665 in San Pietro in Vaticano. Egli rimase fortemente suggestionato dalla molteplicità dei suoni, dai fuochi d'artificio colorati, dalle luci sfolgoranti che illuminavano a giorno la piazza antistante la grande basilica. Spesso gli stranieri venivano impressionati dalla ricchezza delle cerimonie religiose della Città Eterna: anch'esse erano rappresentazione e spettacolo, e tali simboli colpivano la stessa idea di fantastico che molti viaggiatori portavano con loro dalla Francia. È interessante constatare quanto tale ""Roma francese"""" spicchi tutt'oggi significativamente sia nell'area centrale della Città Eterna (Palazzo Farnese, Villa Medici, la scalinata di Trinità dei Monti), sia nei luoghi di culto delle chiese nazionali (San Luigi dei Francesi, Trinità dei Monti) o delle basiliche romane (cappella di Santa Petronilla a San Pietro e, più ancora, San Giovanni in Laterano). Siti simbolici e immortali che hanno stimolato una messe sterminata di studi, indagini, ricerche sulle relazioni tra Roma e la Francia in ogni campo. Eppure, nonostante questo vasto nonché erudito dissodamento, c'è chi ha evidenziato, come Olivier Poncet, quanto la rete delle chiese nazionali francesi richieda ancora oggi un grande sforzo di sintesi, che permetterebbe di superare il ridotto orizzonte delle monografie specifiche. Questo libro cerca di colmare tale lacuna storiografica limitatamente a un ambito specifico: la musica. Le ricerche che qui trovano approdo riguardano, infatti, tutto ciò che concerne la produzione musicale nelle istituzioni religiose francesi di Roma: San Luigi dei Francesi, Sant'Ivo dei Bretoni, il convento e la chiesa dei Minimi francesi della Trinità al Monte Pincio (Trinità dei Monti), San Dionigi alle Quattro Fontane, San Nicola dei Lorenesi, San Claudio dei Borgognoni; non trascurando le cappelle francesi a San Pietro (Santa Petronilla) e a San Giovanni in Laterano (la messa di Santa Lucia) e le fondazioni francesi nel santuario di Loreto. Un'indagine a tutto campo condotta attraverso un corpus documentario estremamente ampio: fonti d'archivio, antichi inventari di musiche, relazioni, dispacci, cronache, lettere, libri liturgici e, soprattutto, musiche a stampa e manoscritte considerate come documento/monumento necessario per la ricomposizione dei diversi contesti istituzionali. Al centro di questa ampia narrazione si collocano il fastoso mecenatismo degli ambasciatori di Francia presso la Santa Sede e la musica prodotta e scritta in/per queste istituzioni, aspetto finora completamente trascurato. L'individuazione del repertorio superstite (salmi, antifone, mottetti e messe polifoniche), la sua rigorosa inclusione nel quadro liturgico del cerimoniale utilizzato, nonché la complessa ricostruzione di un preciso contesto liturgico in cui inserire tali musiche hanno costituito il fine ultimo di questo libro. Correlando poi fonti musicali e cerimoniale si è potuto individuare - recuperandolo - tutto un nucleo di composizioni che altrimenti sarebbe rimasto sommerso."" -
Palazzo imperiale di Campetto in Genova
Palazzo Imperiale di Campetto è una dimora di eccezionale interesse anche nel novero di quelle più volte ascritte tra i Palazzi dei Rolli della Repubblica di Genova. Edificato nella seconda metà del Cinquecento, esprime la profonda e ricca cultura degli uomini che lo abitarono e che seppero parlare ai loro ospiti attraverso i libri, i dipinti e le statue che collezionarono. Le virtù del buon governo, la consapevolezza dei rapporti politici, le relazioni economiche e finanziarie si raccontano per mezzo dei celebri esempi del passato, finemente affrescate da Luca Cambiaso e comunicate agli ospiti illustri del palazzo in un trionfo narrativo, oggi nuovamente compreso nei suoi originari significati dopo cinquecento anni di oblio. -
Miniature. Frammenti di letterature dal Nord
Un panorama letterario frastagliato, un orizzonte dell'anima che si estende dalla Danimarca alla Lapponia, dalla Germania alla Norvegia: con questo «atlante in miniature» Bruno Berni guida il lettore alla scoperta di autori e opere incontrati nel corso degli anni e di una carriera di studioso e traduttore che lo attesta come uno dei massimi esperti di letterature del Nord Europa. Brevi scritti nati per scopi diversi si snodano attraverso più di due secoli di letteratura. Così dai capitoli su Goethe, Andersen o Strindberg, e fino a quelli su Karen Blixen, Björn Larsson e Cees Nooteboom, il percorso tocca l'opera e la vita di decine di scrittori e le diverse anime letterarie del Nord attraverso e oltre ogni luogo comune. -
La Tv prima e dopo Carosello (1939-1977)
Demonizzata, esaltata, superata dalle nuove tecnologie, la Tv costituisce un pezzo della nostra storia recente e uno spaccato della società italiana e dei suoi cambiamenti. Carosello, dal 1957 al 1977, ha scandito le sere di adulti e bambini con animazioni e sketch pubblicitari che hanno saputo raccontare l'Italia di quegli anni restando nella memoria e nel linguaggio comune grazie a personaggi e testimonial d'eccezione. La mostra perugina sulla Tv prima e dopo Carosello esplora - con ambientazioni, filmati, oggetti d'arredo - lo spazio domestico degli anni cinquanta-settanta; anni in cui l'avvento della Tv ha modificato il concetto stesso di focolare familiare, trasformando l'elettrodomestico in un medium in grado di influenzare comportamenti e modelli culturali e sociali. Un reciproco gioco di specchi in cui la televisione rifletteva la società e, nel contempo, la trasformava. Il libro-catalogo a corredo approfondisce questi aspetti, attraverso schede storico-tematiche, documenti, immagini e una ricca sezione di interviste ai protagonisti di quegli anni, artigiani e geniali innovatori che hanno messo in scena una irripetibile rivoluzione pop. -
La felicità di essere tristi. Saggi sulla melanconia
Al confine tra le emozioni, nel punto in cui tristezza, gioia, memoria e fantasia trovano il loro fragile equilibrio, la melanconia indica una vera e propria categoria estetica. I saggi che compongono questo volume indagano la melanconia nel suo farsi racconto e linguaggio attraverso i secoli, nello specifico ambito della letteratura anglosassone dal XV al XIX secolo. In una prospettiva interdisciplinare, applicando strumenti dell'analisi letteraria, della linguistica e delle neuroscienze, la «English malady» emerge in tutta la sua complessità psicologica, le stratificazioni interpretative, i codici con cui viene elaborata dall'individuo e dalla società, per venire infine distillata nelle forme della letteratura e della poesia. Dall'Anatomy di Robert Burton alla malattia dell'Amleto shakespeariano, dai drammi di John Ford ai travelogue di Henry Fielding, fino alle meditazioni poetiche di John Keats e Oscar Wilde, la letteratura inglese si offre così allo sguardo di filologi e critici ma allo stesso tempo incrocia gli esiti della ricerca linguistica, neurobiologica e psichiatrica. -
Critica d'arte e tutela in Italia: figure e protagonisti nel secondo dopoguerra. Atti del Convegno (Perugia, 17-19 novembre 2015)
Il recupero delle opere d'arte disperse durante il secondo conflitto mondiale, la riorganizzazione delle soprintendenze e dei musei, i restauri del patrimonio storico-artistico ferito o trascurato, l'apertura di importanti mostre, la pubblicazione in lingua italiana di saggi stranieri e il rinnovamento del dibattito, la fondazione di nuovi periodici specializzati: gli atti del Convegno del X anniversario della Società Italiana di Storia della Critica d'Arte raccolgono 43 relazioni di altrettanti studiosi chiamati a far luce su un periodo cruciale per la storia del patrimonio artistico italiano, per la sua tutela e il suo inquadramento critico e interpretativo. Anni di «straordinario fervore», attraversati dal lavoro di storici e critici come Longhi, Ragghianti, Gioseffi, Maltese, Arslan, De Micheli, Sinisgalli, Baroni, De Logu, Scarpellini, Gnudi, Brugnoli, Zeri, Argan, spesso in dialogo - talvolta in polemica - con colleghi stranieri quali Berenson, Panofsky, Wittkower, Middeldorf, Baxandall, Chastel. Il volume è dedicato a Gianni Carlo Sciolla (1940-2017), fondatore e primo presidente della SISCA, insigne studioso di fama internazionale e riconosciuto maestro di più generazioni. -
Le opere in prosa e altre poesie
Di questo personaggio che fu Chiara Matraini (Lucca, 1515-1604) si erano perse le tracce fino all'edizione critica delle ""Rime e lettere"""" a cura di G. Rabitti (1989). Ma restava sconosciuta l'altra faccia di Chiara Matraini: cinque opere stampate in vita, di cui una in prosa e quattro prosimetri, e alcuni testi dispersi, che qui si pubblicano con criteri filologici moderni, corredati di introduzioni e opportunamente annotati. Questa attività della Matraini risulta eccezionale se si considerano i tempi: esauritasi la fioritura delle rimatrici, Matraini inseguì il progetto di continuare ad essere una scrittrice, in poesia e in prosa. Rientrata gradualmente Lucca nell'ordine voluto dalla Chiesa, vi si adattò indossando i panni della peccatrice pentita senza rinunciare ad affermarsi come intellettuale anche se donna. A parte le liriche, le sue opere non ebbero fortuna, se si eccettua il """"Breve discorso sulla vita di Maria"""", alcuni dispersi e il carteggio con un letterato minore che le scriveva da Lucca quando lei era a Genova: bandita dalla città? Fuggita lei stessa? Una figura singolare, Chiara Matraini, alla quale questo volume intende rendere giustizia."" -
Il panno di canapa e altri racconti
Rina Gatti (1923-2005), la «scrittrice della memoria», è stata testimone originale ed eccentrica della civiltà contadina e ha prestato la sua pagina nitida al racconto delle vite dei sommersi e degli umili. Questa raccolta di inediti, sospesi tra ricordo, autobiografia e finzione, restituisce ai lettori il talento di una delle voci più autentiche, e più trascurate, del nostro panorama letterario. -
Don Cesare uno di noi. Un commosso ricordo a dieci anni dalla scomparsa
"Con questo libro si è cercato di analizzare i tanti aspetti in cui si articolava la figura di don Cesare. Per raggiungere questo risultato abbiamo incontrato quindi alcune delle persone che più l'hanno conosciuto nei vari ambiti e che maggiormente hanno collaborato con lui. Abbiamo analizzato il don Cesare sacerdote, il don Cesare storico, il don Cesare privato, il don Cesare pubblico e il don Cesare docente. Abbiamo parlato con tantissime persone che sono state testimoni della sua giovinezza e della sua maturità, e alla fine abbiamo fatto delle scelte, optando per quelle che ci sono sembrate in grado di sintetizzare e interpretare i tanti aspetti in cui si articolava la sua personalità.""""" -
Il cane del santo
Sul piccolo borgo di Riozzo, il vento pare sollevare un'immensa nuvola di polvere. Sul villaggio, in realtà, si sono abbattuti contemporaneamente ben tre accadimenti infausti: la chiesa di Santa Maria della Sorgente è crollata sotto il gravame degli anni, i due borghigiani più avvenenti del luogo vi sono rimasti sepolti, e la fonte miracolosa del Riozzello, meta di pellegrinaggio e fonte di ricchezza per la popolazione, si è completamente prosciugata. Rimosse le macerie, dei corpi del bel don Gianni e dell'affascinante Lia, la prostituta più richiesta dell'intero circondario, non si trova alcuna traccia. Si dice che lui le abbia toccato il cuore, e in conseguenza di ciò entrambi sono ascesi al paradiso... Allora, per risollevare le sorti dello sfortunato abitato, i nobili possidenti del paese, i cugini e rivali Pietro e Paolo, decidono, ciascuno per propria convenienza, di ricostruire il sacro tempio e di ripristinare la prodigiosa polla. Il destino, tuttavia, sembra voler osteggiare i loro lodevoli propositi... -
Il tenente del lancieri
La signora Maddalena dirige con piglio autoritario il magazzino Monghisoni, a Milano. Sposata con Daniele Trebeschi, suo commesso, ha avuto da quest'ultimo tre figli. Giacomino, il terzogenito, dimostra un carattere vivo, indipendente, e spesso anche prepotente; è inviso alla madre, che lo considera un cattivo esempio per i fratelli e che lo vorrebbe veder marinaio, lontano da casa. Innamoratosi della graziosa Fanny, una cavallerizza circense, egli conduce una vita prodiga e dissoluta. Nelle sue peripezie finisce per coinvolgere anche il padre che, nonostante tutto, lo difende dalle angherie della madre. Una cambiale di tremila lire, gli ingenti debiti lasciatigli dall'amata in fuga e il coinvolgimento del genitore nelle birbanterie scatenano il putiferio. Durante un'accesa discussione con il marito, la signora Maddalena, che vorrebbe interdire lo scapestrato, svela che Giacomino potrebbe essere frutto di una disgrazia occorsale con il conte Adelino di San Marsilio, un allegro viveur. Il ragazzo, nel frattempo, sembra aver messo la testa a posto, ma... -
In volo
Per superare il clima di pesantezza ideologica e di paura che aveva contraddistinto gli anni Settanta, gli italiani hanno dovuto volare di fantasia e quel loro desiderio di voltare pagina è riassunto simbolicamente nel titolo di questa raccolta di racconti, ""In volo"""". Il bisogno di leggerezza e la voglia di rivalsa che hanno contraddistinto la giovinezza di coloro che nacquero in quegli anni sono infatti gli unici fili conduttori dei testi che Carla Pirovano ha scritto nell'arco di un decennio, tra il 1996 e il 2007, misurandosi con temi, generi letterari e linguaggi molto diversi tra loro."" -
Il falco e la quercia
Sullo sfondo e talvolta con la complicità degli splendi paesaggi urbani e rurali della Svezia meridionale, il musicista e la studentessa diventano presto inseparabili e sono risucchiati in una moderna fiaba, nonostante le loro diverse aspirazioni e gli opposti approcci alla vita. La purezza del sentimento che li lega sembra inizialmente avere la meglio sul fascino del successo e sugli ostacoli frapposti dalle rispettive carriere. Almeno finché il falco Rolf non decide di spiccare il volo verso nuovi promettenti cieli, lontano dalla tranquillizzante stabilità della quercia Camilla che rifiuta di tagliare le proprie radici. Su binari paralleli i due giovani cercheranno di realizzare i propri sogni, ma il destino imporrà loro una brusca fermata per fare i conti con il passato e il sentimento sopito. -
I giganti di Marignano
La battaglia che si svolse nelle campagne tra il fiume Lambro e il canale Vettabbia, alle porte di Melegnano, il 13 e 14 settembre 1515 fu detta, ""Dei Giganti"""", per la ferocia del combattimento, per la strage di soldati e per la nobiltà che vi partecipò. Raffaele Inganni, sacerdote di Zivido, luogo ove trovarono sepoltura le migliaia di vittime della cruenta disfida, ripercorre, in questo scritto del 1889, le tappe salienti che condussero Francesco I ad attaccare le truppe svizzere che controllavano la città di Milano e descrive, nei particolari, lo svolgersi delle giornate campali. Nel luogo della vittoria francese, sorse, per volontà del re di Francia, una cappella commemorativa che lo stesso autore, riportò alla luce con degli scavi archeologici. In occasione del cinquecentenario della storica battaglia, Gemini Grafica ripropone questo testo non più ripubblicato dal 1889."" -
Tre novelle lombarde
Le protagoniste dei racconti di Alberto Cantoni sono cinque donne. Margherita, povera contadina, resiste alla proposta di matrimonio di Lorenzo, un ricco fittavolo, per difendere il suo amore giovanile per Bastianino. Le tre madamine (Carolina, Beatrice e Filomena) sono umili sartine attratte dal bel mondo milanese e vittime delle sue insidie. Margherita, del ceto borghese, vorrebbe liberarsi dal giogo prepotente dello sposo ma le convenzioni del tempo le impediscono di realizzare il suo progetto.