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SS9 beat. Strada Statale 9 Beat
Parlare degli anni Sessanta, per chi ne è stato, in qualche modo protagonista di quest'epoca, è come riviverli per una seconda volta. Ci siamo apprestati a stendere in forma scritta questi nostri appunti unitamente a quelli di Graziano Vergnaghi e Luciano Passoni, che di fatto abbiamo unito in modo complementare l'uno con l'altro, ed è uscita questa pubblicazione, con un risultato unico e irripetibile nel suo genere. La musica Beat, sotto l'aspetto sociologico, fu una rivoluzione essa stessa, che non ebbe più come protagonista il singolo individuo, ma diversamente il gruppo. Le band per affermare la propria identità di gruppo indossavano, durante le loro esibizioni, vere e proprie uniformi e praticavano riti che rafforzassero lo spirito di gruppo. Sostanzialmente essere ""beat"""" significò semplicemente essere """"diverso"""". Era uno stile di vita che rompeva nettamente con la tradizione. Beat era diventato un """"aggettivo"""" usato per descrivere ogni nuova tendenza: un taglio di capelli, un tipo di occhiali, un modo di ballare, un nuovo modo di posare e di atteggiarsi, tutto questo è percepibile nello scorrere le pagine di questo libro."" -
Le ali del drago
Chiara Milani torna in libreria con un puzzle che si compone accompagnato dalla musica di una delle più longeve e acclamate rock band scandinave e da ricette da leccarsi i baffi, fino a trovare la sua conclusione in terra milanese. La fiaba moderna dell'amore appena ritrovato tra la cuoca con la passione per la scrittura Camilla Larsson e la rockstar Dorian Storm, si scontra questa volta con le ambizioni senza scrupoli di un variegato manipolo di personaggi che si muovono intorno al ritrovamento fortuito di una misteriosa pietra runica. In parallelo, un romanzo nel romanzo riporta alla luce la travagliata vicenda di un coraggioso eroe vichingo, il cui destino è inciso in versi solenni ed enigmatici. -
Lomello (476-1796)
"Nessuno, ch'io sappia, ha finora scritto di proposito e con quella ampiezza che si conviene, la storia del borgo insigne di Lomello. Solo pochi cenni sparsi qua e là nei molti scrittori di cose Lomelline, incidentalmente, confusamente, senza nesso, senza metodo, e, quel che è più, senza critica; onde l'improba fatica di racimolarli, di coordinarli, di vagliarli, e soprattutto di riempirne le grandi lacune col trarre in luce il copioso materiale storico che giace inesplorato nei pubblici archivi. Lomello è, senza dubbio, sotto l'aspetto storico, il borgo più importante di quell'ampio tratto di territorio situato tra il Ticino ed il Po, che, fino dagli antichi tempi, prese dal suo capoluogo il nome di Lomellina. L'uno e l'altra hanno comuni gli avvenimenti civili e politici, dai primi secoli dell'era volgare fino ai tempi nostri; onde fu creduto talora da me opportuno illustrare ed integrare la storia di Lomello con quella della Lomellina, quando così esigeva il nesso logico degli avvenimenti.""""" -
Alessandro, il Magno dei conti Crivelli di Dorno e di Lomello
Di Alessandro Crivelli assai poco è stato invero scritto ai giorni nostri, nonostante gli alti uffici e cariche da lui ricoperti. Egli fu tuttavia uno dei protagonisti ""politici"""" ed ecclesiastici, nel bene e nel male del suo agire, del Cinquecento, e sommamente negli anni della sua nunziatura apostolica in Spagna. Le sorti del concilio tridentino, seppur in parte, passarono altresì dalle sue mani, dalla sua arguzia e dal suo intelletto. Dell'intero casato Cribellorum, egli sarebbe stato secondo per importanza e onori soltanto a Uberto, unico della vastissima schiatta a essere elevato al soglio di Pietro. Egli dovrebbe essere rimembrato come """"il Magno"""" dei conti Crivelli di Dorno e di Lomello, colui grazie al quale il nome di Lomello, soprattutto, dopo la dispersione dei conti palatini, sarebbe ritornato in auge in buona parte d'Europa."" -
«Cenni storici dell'antico e moderno insigne borgo di Melegnano»
A oltre centotrent'anni dalla prima pubblicazione, proponiamo in questo volume una nuova edizione dei ""Cenni storici dell'antico e moderno insigne borgo di Melegnano"""". L'opera è suddivisa in due capitoli: le origini del borgo, i personaggi, la famiglia Medici, il castello di Melegnano, le battaglie occorse nel borgo, la distruzione delle Contrade del Basso avvenute per erosione del Lambro, il Regolamento del mercato, i Prelati e Uomini insigni di Melegnano e il censimento, nella prima parte; un racconto di un viaggio immaginario attraverso le strade e monumenti del borgo melegnanese, nella seconda. Prefazione di don Mauro Colombo, Prevosto di Melegnano"" -
Il ritratto di Lucrezia Crivelli. Spunti per una nuova lettura del celebre dipinto La Belle Ferronière
È ancora possibile portare nuovi contributi per la lettura di una tavola celeberrima nella storia dell'arte, della quale è stato scritto così tanto? La risposta è affermativa e di ciò siamo rimasti alquanto sorpresi. Vi sono infatti almeno tre ulteriori prove per poter asserire che la donna ritratta da Leonardo è proprio Lucrezia Crivelli, favorita di Ludovico il Moro: la combinazione dei colori usati dal Maestro, la raffigurazione di un fine anagramma e il clamoroso riferimento letterario a una donna dagli occhi lucenti, soffusa di rossore e affacciata alla finestra intenta a contemplare il proprio amante. -
21
"Due mondi a confronto, due realtà che si raccontano, distanti nel tempo ma vicine nei sentimenti e nel modo di affrontare la vita. Una zia e una nipote con un rapporto speciale, che parlano di loro stesse, ma in fondo di tutte noi: madri, sorelle, figlie, nonne, amiche. I dubbi, le ansie, le paure, ma soprattutto l'amore per la vita, il legame indissolubile con la famiglia, i ricordi, e i momenti di gioia. La vita fatta da piccoli pezzi di un puzzle che si ricompone pagina dopo pagina, lettera dopo lettera per dare colore, spessore, felicità e risposte... Un libro di una semplicità e di un'emotività disarmante..."""" (Eleonora Galdiero)" -
Fumose questioni
Il povero Ambrogio è accusato di aver goduto indebitamente del profumo di un arrosto come companatico, senza averne pagato la giusta mercede al locandiere. Sul punto di essere arrestato, in preda alla disperazione, si aggrappa a una fune che esce da un rovo rinsecchito coperto di neve. Mette così involontariamente in moto la Dike, la campana della giustizia che, dimenticata da decenni, era sepolta dalla vegetazione. ""Chiunque suoni la Dike deve avere un giusto processo"""" ricorda il vecchio Berengario. Comincia così una surreale causa dove accusa e difesa, gli eterni rivali Pietro e Paolo, conte e visconte del piccolo borgo riozzese, disputeranno intorno alla natura del fumo, con imprevedibili conseguenze. """"Fumose questioni"""" è la terza commedia del ciclo di """"San Rocco"""". Tale serie di romanzi è ambientata nel XVI secolo a Riozzo, ameno villaggio del basso milanese. Precedono questa storia """"Il cane del santo"""" e """"L'oro di san Giorgio""""."" -
I sindaci di Melegnano
I Sindaci che andremo a descrivere, purtroppo, non rappresentano la totalità di quelli che effettivamente si sono succeduti nell’arco temporale degli ultimi centosessant’anni ovvero dal 1861 al 2020, ma solo una piccola parte. La descrizione dei vari aspetti biografici comporta per gli addetti ai lavori una serie infinita di autorizzazioni alla pubblicazione, talvolta negate, altre volte disperse in archivi diversi e/o non raggiungibili a causa della indisponibilità del funzionario responsabile, oppure dalla stessa famiglia. Alcune biografie sono rimaste nel limbo, in quanto non complete, altre sono rimaste abbozzate, altre ancora irrealizzabili. È così che l’uscita di questo testo assume, in questo senso, un aspetto promozionale, cioè rappresenta un primo passo per eventuali future pubblicazioni integrative, che saranno scaglionate in una possibile prossima eventuale seconda edizione. Per una maggiore comprensione abbiamo suddiviso il testo in nove capitoli che rappresentano i periodi corrispondenti ai vari cambiamenti -
Tipologia architettonica e morfologica urbana. Il dibattito italiano. Antologia 1960-1980
Tipologia architettonica e morfologia urbana costituiscono in Italia dalla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso le questioni centrali del dibattito teorico sull'architettura. Il volume si propone di ricostruire tale dibattito attraverso una selezione critica degli scritti dei più importanti protagonisti, molti dei quali oggi di difficile reperimento. A partire dalla definizione di Quatremère de Quincy, ripresa da Argan negli anni Sessanta, l'antologia, ordinata volutamente secondo un principio cronologico, al fine di poter ricomporre la stessa sequenza delle fasi del dibattito così come è avvenuto, si pone come obiettivo una verifica di quanto e come il concetto di tipo sia oggi ancora considerato dagli architetti uno strumento importante per il progetto. Dato il suo carattere insieme teorico e operativo il libro si propone come strumento didattico nell'insegnamento delle discipline compositive delle Facoltà di Architettura. -
Ludwig Hilberseimer. Lo sviluppo di un'idea di città. Il periodo americano
Gli studi e i progetti elaborati da Ludwig Hilberseimer nel periodo americano, dal 1938 fino alla sua scomparsa nel 1967, costituiscono uno straordinario patrimonio di sperimentazione di un'idea di città pienamente evoluta, costruita sul rapporto con il proprio tempo, espressione del carattere, delle aspirazioni spirituali e delle esigenze materiali della società contemporanea. I progetti editi e inediti raccolti assumono un ruolo ancor più chiaro e ricco di significato, se intesi come passaggi necessari nella costruzione razionale di un'idea di città nata nel corso degli anni Venti e nella sua evoluzione fino alla metà degli anni Sessanta. -
MyLand/Milano
Il libro è una raccolta di saggi su temi di attualità urbana relativi a Milano, prodotti per la rivista Dedalo dal 2005 al 2012, durante lo sviluppo ordinario e straordinario di alcune aree della città ancora in corso. I temi posti dalla collettività sono stati affrontati e riproposti da autori che hanno dibattuto, anche nel conflitto, su questione spinose di interesse comune, riportando un quadro complesso ma di grande interesse. -
L' elemento «verde» e l'abitazione (rist. anast. 1950)
Nel 1950 Luigi Figini pubblica ""L'elemento 'verde' e l'abitazione"""": il contributo più rilevante sul rapporto tra costruito, natura, modi di vivere, da parte di un architetto del razionalismo italiano. Guardando alla storia e pensando al presente, egli sviluppa le riflessioni maturate nel periodo tra le due guerre e traccia un itinerario originale tra il verde e il progetto moderno, lasciando un messaggio di grande significato e attualità: allora come oggi. Il libro è riproposto in edizione anastatica per rispettare le scelte grafiche di Figini ed è introdotto da Ornella Selvafolta che ne spiega l'origine in rapporto alle esperienze architettoniche, culturali e artistiche dell'autore."" -
Design, comunità, territori. Un approccio community-centred per progettare relazioni, strategie e servizi
Che cosa significa progettare per valorizzare i luoghi, le comunità, i territori e introdurre e promuovere innovazione a livello locale? Perchè ciò si realizzi occorre che la disciplina del design si apra a nuovi orizzonti di intervento, con nuovi strumenti e protagonisti. Inoltre, significa affrontare le sfide contemporanee dell'innovazione non-tecnologica e sociale come dimensioni strategiche per la promozione di crescita economica e sociale. Per i designer, questo comporta adottare approcci collaborativi e una visione condivisa dei processi di sviluppo, supportando attività di ricerca-azione per individuare nuove modalità di connessione tra attori locali, identificare e visualizzare strategie di sviluppo, disegnare il sistema di prodotti e servizi capaci d trasformare i piani in attività concrete in un territorio. In questa cornice, il testo offre al lettore una prima guida per comprendere i processi, gli strumenti e le pratiche che connotano il design per il territorio. -
Alessandro Antonelli. Elogio della follia. Commentari bibliografici
Questo studio ha come scopo quello di trattare la figura di Alessandro Antonelli attraverso un'insolita quanto poco indagata analisi delle sue opere. La ricerca che ne deriva tenta di essere quanto più possibile lontana da predefinite posizioni critiche, differenziandosi da molti altri scritti di argomento analogo attraverso un percorso istruttorio che muove dalla relazione tra le grandi architetture dell'autore e la parallela costruzione della città ottocentesca. Il modello narrativo del commentario bibliografico pone in relazione differenti punti di vista che nel tempo hanno tratteggiato il lavoro dell'architetto piemontese, aprendo così a una più articolata e meno lineare rilettura della sua opera. Erasmo da Rotterdam nel suo celebre scritto «Elogio della follia», affermava che ""audacia"""" e """"mancanza di pudore"""" sono i presupposti di una libera sperimentazione che ha come fine la conoscenza; due caratteristiche queste che hanno accompagnato Antonelli lungo l'intero percorso artistico-professionale e che gli hanno permesso di scrivere alcune tra le più belle pagine della storia dell'architettura italiana."" -
Lafayette park, Detroit. La forma dell'insediamento. Ediz. italiana e inglese
L'insediamento di Lafayette Park a Detroit (costruito nella seconda metà del Cinquanta da Ludwig Hilberseimer e Ludwig Mies van der Rohe, dal paesaggista Alfred Caldwell e dal promotore Herbert Greenwald) costituisce un importante riferimento teorico e progettuale per i temi legati alle forme degli insediamenti. La collaborazione tra i due maestri tedeschi, Ludwig Mies van der Rohe e Ludwig Hilberseimer, costituisce un capitolo significativo per la comprensione della storia dell'architettura del Movimento Moderno e della vicenda seguente. -
Monza. Crocevia di storia. Città d'arte
Monza è una città particolare che ha una storia straordinariamente interessante. Per la sua posizione geografica e politica, è sempre stata un crocevia. È stata beniamina di grandi personaggi storici che trovarono il suo sito interessante e pieno di opportunità. La grande storia vi ha quindi spesso fatto tappa: qui i Romani costruirono il ponte Arena, il goto Teoderico un palazzo, Teodelinda il suo santuario, qui passarono Carlo Magno, i Berengari, gli Ottoni, i Franconia, il Barbarossa, gli Hohenstaufen, i Lussemburgo e Carlo V per l'incoronazione sacroimperiale, qui Maria Teresa d'Austria costruì l'imperial regia villa, Napoleone creò il Parco, i Savoia stabilirono la loro residenza lombarda, e infine l'industria automobilistica italiana volle il suo autodromo. Monza oggi si trova lacerata tra la spinta ad un sempre più intenso sviluppo economico - è capoluogo della Brianza, la zona più industriale d'Italia - e la tensione alla salvaguardia dell'ambiente e dei beni d'arte. Possiede infatti il parco cintato più grande d'Europa e monumenti storici come il Duomo che vanta il tesoro più antico e ricco delle cattedrali europee, l'Arengario e la corona ferrea. -
Alessandro Guerriero. Senza titoli nella storia del design
Alchimia - l'atelier che ha dato faccia e idee a tutto il design della post-avanguardia italiana - viene fondata nel 1976 da Alessandro Guerriero, l'intellettuale progettista i cui lavori sono presenti nei musei di tutto il mondo e di cui questo volume ripercorre la vita e le opere partendo dai tempi in cui era uno studente di architettura. Il testo introduce un nuovo punto di vista sull'attività di Alchimia e sulla produzione di Guerriero, con una tensione al social design che fa da sfondo alle scelte e alle produzioni di Alchimia, che ""migra"""" nel lavoro di Guerriero con il carcere e che permea TAM-TAM. Il testo afferma che lo """"spirito alchemico"""" di Guerriero si estende nel tempo traendo la propria linfa da questo substrato """"roccioso"""" che ne ha retto e ne regge tutta la progettazione. Il libro percorre anche la storia dell'avanguardia del design italiano a partire dall'Architettura Radicale e sviluppa la sua tesi attraverso interviste, analisi di fatti sociali, di testi anche inediti e altri oggi introvabili. Concludono il volume i contributi di G. Dorfles, S. Annichiarico, E. Baleri, L. Vergine, S. Mirti, A. Colombo, G. di Pietrantonio, E. Fiammetta, S. Ricciardi, C. Senatore."" -
In viaggio sul tram a vapore. Percorso visivo d'epoca delle tranvie a vapore nella regione
Stiamo viaggiando su un tram a vapore percorrendo la rete di oltre 50 linee che si intrecciavano in Lombardia negli ultimi decenni dell'800 e nei primi del '900, unendo città, paesi, cascine e vivendo pertanto l'inizio dell'era del trasporto pubblico di massa. Il tram a vapore procede sbuffando nella campagna coltivata a frumento o a fieno, vicino alle risaie, ai vigneti, sotto il sole d'estate, nelle nebbie autunnali con gli alberi quasi spogli e nelle giornate invernali dove tutto intorno a noi si copre di bianco. Nei paesi il tram passa lentamente di fianco alle case, quasi sfiorandole. Si ferma, i passeggeri scendono o salgono e riparte subito. La sua lenta velocità favorisce il chiacchierio e di conseguenza la solidarietà e l'amicizia tra i passeggeri parlando dei fatti del momento e osservando dal finestrino un mondo e una vita ben lontani dai ritmi frenetici di oggi. -
La dinastia del Drago. I visconti di Milano
La saga dei Visconti, la famiglia che ha legato le sue sorti a Milano e alla Lombardia, supportata da una minuziosa ricostruzione storica e restituita alla vita dall'immaginazione letteraria.