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Love story. Un'ordinaria ragazza norvegese trova il vero amore
Notizie biografiche e testimonianza della conversione di Anne Christiansen, fondatrice col marito di ""Jesus Revolution"""" e di """"Jesus Women""""."" -
Smith Wigglesworth. Apostolo della fede
Biografia di uno dei pionieri del Risveglio Pentecostale del 1906. -
I bambini di New York
New York. Il corpo di una bambina viene ritrovato nel Crotona Park. L'agente speciale dell'F.B.I. Nora Campbell si occupa delle indagini e scopre che quel ritrovamento è solo l'epilogo di una serie di sparizioni e di efferati crimini che coinvolgono diversi stati del paese e che portano a una drammatica scoperta. Ma chi c'è dietro ai sequestri? E che fine hanno fatto i bambini rapiti? Dopo la cattura di un uomo dal passato sconosciuto e dalla dubbia identità tutti tirano un sospiro di sollievo. Ma è davvero tutto finito? L'agente Campbell lo scoprirà a sua spese. -
Mistero in crociera. La scomparsa di Angelo Faliva, Bermuda 2009
Angelo Faliva, cuoco cremonese 31 anni, un giorno svanisce nel nulla a bordo di una lussuosa nave da crociera. È un mercoledì qualunque, in navigazione tra Aruba e Cartagena. Il 25 novembre 2009, verso le 19 inizia il turno in cucina. Poco dopo le 20 riceve una telefonata, si assenta, senza dire nulla ai colleghi e da quel momento nessuno lo vede più. Lo cercano ovunque, ma di Faliva nessuna traccia. Si attivano l'equipaggio, l'Fbi, la Farnesina. La sua famiglia tenta di ricostruire quanto accaduto e lancia appelli. Cosa è successo? Tante le ipotesi: incidente, suicidio, omicidio, allontanamento volontario. I familiari escludono il suicidio. Il ragazzo è solare e ama la vita. Angelo forse ha avuto un incidente o un malore oppure ha visto qualcosa che non doveva ed è stato eliminato. Un vero e proprio enigma, un mistero senza risposte. -
Calipso e fuliggine. Ediz. illustrata
Come Erminia Ganassali, che per dipingere ruba immagini, le intrappola nella trama della carta e le ricopre di colore, così le fotografie, i quadri, le sculture che erano all'origine dei disegni si trovano sepolti sotto strati di pennarelli, pastelli a olio, acquerelli e chine colorate. I contorni sfumano, le figure si dissolvono, si sovrappongono, si mescolano, rivelando altre immagini all'insaputa dell'artista. Il fiore diventa occhio, la mano diventa pietra, due pini marittimi si trasformano in una coppia di innamorati. L'autrice gioca con l'atto creativo, dando all'osservatore la possibilità di giocare con l'atto interpretativo, regalandosi e regalando a chi guarda un tempo di libertà, tregua, stupore. E a metamorfosi compiuta, arrivano le parole, che non precedono il disegno ma lo seguono. Aspettano che il colore, celando la forma originale, sveli forme nuove. Solo così possono parlare, descrivere incontri imprevisti, raccontare storie inattese, afferrare significati inaspettati. -
Together forever
Un'amicizia splendida come quella tra una ragazzina e il suo cavallo si trasforma in una fantastica avventura. Laura è un'adolescente come tante, vive con la mamma, il papà e il fratello Filippo con il quale condivide la passione per i cavalli. Un giorno s'imbatte in un cavallo incastrato in una rete che porta anche i segni di maltrattamenti. Da quell'incontro nasce un rapporto particolare tra lei e Moonlight, il magnifico Paint Horse. Laura scopre di avere un feeling intenso con quel cavallo, che grazie a lei supera il suo trauma e la paura per gli uomini. Con l'aiuto dei genitori, di un amico speciale e di tanta tenacia, la giovane protagonista intraprende un'avventura per ridare a Moonlight giustizia e tranquillità. -
Le due chiese. Architettura religiosa del Rinascimento tra fede politica e scienza
Parlando dell'architettura che informa l'edilizia religiosa veneziana, parrocchiale in particolare, sottolinea gli atteggiamenti che prediligono una chiesa che pratica la caritas piuttosto che la magnificenza del culto esteriore proprio come stabilitas politica: ""Essa enuncia il primato dell'assistenza sul culto passivo, dell'azione delle istituzioni sul rito."""" Questo contrasto che Venezia contrappone in quanto Stato di origine divina all'eloquenza romana sarà motivo di discordia tra le due Chiese: quella romana e quella veneziana. Da qui l'accusa di essere in odore di luteranismo anche per i nuovi Ordini: come l'antico ordine dei Francescani che si era riformato con gli Osservanti di cui Zorzi era il simbolo."" -
Trattati di danza in Italia nel Settecento
Questo volume raccoglie alcuni trattati in forma di scrittura letteraria e di enciclopedia di settore di una tradizione del moto corporeo, un complesso di norme e di prescrizioni di esecuzione e di percezione della ""mostra del corpo"""". Questi trattati sono uno dei tasselli con cui cominciare a studiare un capitolo straordinario e remoto della semiotica: i nessi che legano i percorsi delle danze, le regole della scherma, le evoluzioni delle flotte navali, dei battaglioni dei soldati, degli squadroni di cavalleria. Attraverso alcuni trattati è possibile osservare la graduale strutturazione di un modello utilizzato per i trattati di danza in età moderna, la formazione di un pubblico dei lettori della danza che coincide con gli aspiranti ballerini."" -
L' umanesimo e la crisi contemporanea dell'educazione
L'essenza dell'umansimo, delle litterae humaniores, delle lettere che ci rendono più umani, risiede in un programma di educazione. E tale programma è fedele alla paideia dei Greci, all'istitutio oratoria dei Romani, a quello delle scuole di Chartres del XII secolo e della Villa giocosa di Vittorino da Feltre nel XV secolo: è quindi un programma fondato sullo studio degli autori classici. -
Diario napoletano. Vol. 1: 1798-1799
«L'idea di dar corso a una nuova edizione del Diario Napoletano di Carlo De Nicola, a un secolo giusto di distanza dalla editio princeps, originò nel clima fervido di progetti e di iniziative che diedero il via alle celebrazioni del secondo centenario della Repubblica del '99. Una consonanza non fortuita, che ravvisava e ribadiva analogie e nessi fra quella occorrenza, ormai imminente, e il suo più lontano antecedente. L'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, con in testa l'impareggiabile corifeo Gerardo Marotta che ancora negli anni del disincanto e della malinconia avrebbe conservato saldo il vigore di una irrefrenabile passione civile, era in prima linea. Con largo anticipo si era intrapresa la mobilitazione di storici, letterati e uomini di cultura, chiamati a rendere il proprio contributo di studio e di idee. Con pari sentimento e convinzione si rivolgeva ai giovani l'appello a partecipare con l'entusiasmo e la freschezza delle loro energie a quell'evento, che rappresentava nella comune coscienza un emblema di resurrezione per Napoli e il Mezzogiorno d'Italia. Ai giovani spettò una parte non secondaria di quel colossale impegno editoriale, che nel volgere di alcuni anni avrebbe esaltato, oltre ogni aspettativa, la bibliografia della Repubblica Napoletana, arricchendola di una miriade di opere nuove rare o inedite e, finanche, sconosciute. A un'équipe di giovani qualificati, scelti sulla base di documentate referenze, si affidò la cura della nuova edizione critica del Diario. Ne faceva parte Carla Pagano, la migliore delle mie allieve, colei che di lì a poco, di fronte al disimpegno e alla rinuncia degli altri, avrebbe assunto su di sé l'intero peso di una fatica rivelatasi, alla prova dei fatti, più ardua e impervia di quanto non lasciasse intendere l'iniziale esultanza. Un coraggio, o forse un'audacia, che scaturiva da un'incontenibile esuberanza di mente e di spirito e si affidava a una inconsueta curiosità intellettuale...» (Dalla Prefazione di Filippo D'Oria) -
Civiltà moderna. Lineamenti storici e problemi italiani
Il libro nasce dall’esigenza di chiarirsi le idee sui tempi e sui modi secondo cui sono nate e si sono sviluppate in Italia la cultura moderna e le relative mentalità sociali, un tema che è stato ostacolato, durante l’ultimo secolo, da due correnti di pensiero opposte, eppur convergenti. Una forte dispersione degli interessi è stata causata dal positivismo, che invita i ricercatori a concentrare la loro attività su settori analitici, circoscritti. Inoltre, una sorta di ostracismo verso la modernità è venuto dall’idealismo assoluto neohegeliano, che si è opposto al predominio del quadro sperimentale e problematico moderno, specialmente franco-inglese, ed ha rinnovato il provvidenzialismo statico dominante nell’antico regime. Chi vede nel reale il segno di una totale razionalità pensa di conoscere già la fonte delle vicende esistenziali, compito comunque limitato: infatti la Ratio universale non dipenderebbe da cause empiriche, che sono considerate incerte, contraddittorie, trascurabili. Poiché gli orientamenti neoidealistici e decisamente ottimistici si sono aggiunti all’indifferenza positivistica, ne è derivato che si è quasi spento l’interesse a capire le difficoltà vissute dalle società del passato, in particolare quelle dipendenti dall’espansionismo straniero. La scelta di trascurare questo tema è inquinante, poiché le conseguenze di quei disagi sono in parte ancora attive nelle attuali strutture mentali, e l’antico rancore tende a riemergere, poiché fu, durante molti secoli, ben motivato e profondo. La storiografia idealistica è portata a non dar fiducia alle diagnosi critiche formulate, dal ’500 al ’900, nonostante enormi difficoltà, dagli ingegni piú penetranti e reattivi, da Machiavelli a De Ponte, da Campanella a D’Andrea, da Giannone a Dragonetti, da De Sanctis ad Antonio Labriola ed a Salvemini, e da molti altri, che pericolosamente, ed in modo molto efficace, riuscirono a dimostrare le sofferenze imposte dalla realtà sociale in cui vivevano. Erano vicende meramente esistenziali, che lo storico neoidealista trascura, poiché ritiene di poter conoscere, attraverso il «dover essere», le fonti trascendentali degli «imperativi categorici», ovviamente non empirici, ma a priori. -
Le opere e i giorni d'un filosofo. Bernardino Telesio
L'intento dell'autore di questo libro è stato quello di scrivere una biografia di Telesio. Raffaele Sirri ha pensato a una programmazione di lavoro che includesse, e via via vitalizzasse, testimonianze, carte d'archivio, tracciati autobiografici, appunti di bibliografia generale e specifica. Telesio, nelle sue opere, non ha mai dato notizia si sé, e solo in uno o due brevissimi tratti della sua opera ha accennato a qualche spunto di confessione, preordinata o immediata, così il lavoro di tessitura della biografia del filosofo, per il biografo è risultata congrua e, nella sua limitata estensione, persino positiva, se nello svolgimento del discorso, si mantiene viva l'ovvia considerazione che la vita vera di un filosofo è nel sistema della sua filosofia. La biografia di Sirri ha una particolarità, cioè quella di rendere più diffuso e frequente un colloquio con uno dei più grandi pensatori dell'Umanesimo meridionale. -
Dialoghi e altri scritti intorno alle ""Lezioni di commercio""
Il libro ha un carattere composito che motiva la definizione del titolo; presenta scritti in parte inediti, in parte di difficile reperibilità, suddivisi in quattro sezioni: I. Varia; II. Dialoghi morali; III. Lingua e riforma scolastica; IV. L'affare delle Decretali con Appendice sull'Avvocato del Re. Il volume completa e conclude il progetto editoriale relativo alle opere di Antonio Genovesi. -
Osservazioni intorno a' romanzi. Ediz. critica
Un'edizione moderna delle Osservazioni intorno a' romanzi di Giuseppe Maria Galanti era auspicata da alcuni decenni, non soltanto dagli studiosi dell'illuminista meridionale, ma anche da quanti hanno rivalutato autori e testi del romanzo italiano del Settecento o con sguardo comparatistico hanno affrontato il romanzo europeo, in molti casi evidenziando che il testo di Galanti costituisce il contributo italiano più significativo di teoria e sociologia del romanzo nel Settecento. Nell'edizione critica qui pubblicata per le cure di Domenica Falardo e con un saggio di Sebastiano Martelli vede la luce anche la quarta edizione delle Osservazioni, allestita dall'autore, ma mai consegnata alle stampe, insieme con altri consistenti materiali (appunti e schede di lettura, annotazioni e riflessioni) - parte di una ponderosa documentazione appartenente all'Archivio Galanti -, un testo che valorizza ulteriormente il contributo galantiano al dibattito italiano ed europeo sul romanzo nel Settecento, dal quale emerge un confronto del riformatore meridionale con gli sviluppi del nuovo genere letterario della modernità che va ben oltre la prima edizione (1780) delle Osservazioni, riproposte nel 1781 e nel 1786, prolungandosi fino ai primi anni dell'Ottocento. -
I comuni francesi. Caratteri e funzioni dalle origini al XVIII secolo
Le vicende descritte in questo libro presentano forti connessioni teoretiche con i cambiamenti insorti dopo il 1793 a sud delle Alpi e specialmente nel Mezzogiorno. Questi fenomeni, coerenti con la Restaurazione, furono poi distorti da interpretazioni idealistiche, oggi ancora attive. Non è possibile sintetizzare lo sviluppo di questi problemi in poche righe; per approfondimenti si rinvia a R. Ajello, Dalla magia al patto sociale, stessa collana, n. 5, 2013. Le avversità incontrate dagli eredi di Filangieri sono la prova di un grave regresso teoretico rispetto ai risultati raggiunti dall'Illuminismo. La rinascita dell'idealismo in vesti hegeliane dimostra che riemerse la difficoltà centrale della speculazione medievale, ossia la pretesa di superare i limiti delle capacità cognitive mediante nozioni intellettuali sconfinate, universali, non documentabili. Il Rinascimento fu, invece, espressione di una nuova concretezza, realizzata riscoprendo i risultati raggiunti nel mondo antico e testimoniati dall'epicureo De rerum natura, testo ritrovato nel 1419. Nel primo secolo a. C. vigevano propensioni mitologiche, magiche, estranee ad ogni certezza umana, mentre il politeismo assicurava la coesistenza pacifica di molte religioni. Il successo dell'opera di Lucrezio era stato già in origine il segno di voler porre tutto in termini realistici. Ma presto l'irrompere del monoteismo cristiano rese insostenibile quel pacifico risultato e ne seguirono le ben note persecuzioni. Poi in Francia, dagli inizi del secolo VI, gli assetti istituzionali monarchici offrirono una soluzione a quei problemi e sbocchi empirici, che si consolidarono. Quella politica dimostrò forti capacità di sostegno alla produttività, di sviluppo del benessere. In varie monarchie europee fu possibile realizzare analoghi indirizzi, ma non in Italia, dove prevalsero le crisi e gli opportunismi cinici, né in Germania, dove avvenne di peggio: la cultura reagì contro il pensiero moderno perché convinta della superiorità della tradizione e diresse il suo rancore contro la Francia, dialettica che sfociò in tre barbare guerre: 1870, 1915, 1939. Tutto venne da impulsi imperialistici cui si aggiunsero i motivi teoretici, diretti a nascondere l'aggressività, idealizzandola. Invece in Italia l'Assoluto neohegeliano concorse a far sì che si diffondesse l'illusione di un ritorno alle certezze (medievali), e ne derivò un errore ancor oggi non superato. Quell'astrattismo valse quale base teoretica per giustificare assolute ""Verità"""" politiche (fascismo e nazismo). S'inquinarono così le mentalità, poiché fu distorto il moderno modello di vita, fenomenico, dubbioso, sperimentale. L'ideologico ottimismo idealistico (il Reale-Razionale) corruppe anche la storia nazionale, ne negò le ascendenze tormentate, le difficoltà plurisecolari. Anche dopo il 1945 non sono state chiarite le origini delle tendenze italiane ad importare gli antifrancesi rancori tedeschi e si continua a non vedere lo """"spiritualismo assoluto"""" come dipendenza dalle ideologie dittatoriali prussiane."" -
Lo straniero e le voci della città
Il fenomeno delle grandi migrazioni che in questi anni attraversano l'area del Mediterraneo rende essenziale un'attenta riflessione sulle condizioni che presiedono al confronto, inevitabile, con l'alterità. Un confronto che, seppure sollecitato in forma inaudita ed imprevista dalle vicende recenti, rinvia al nucleo più profondo dell'esperienza umana, poiché, tanto sul piano individuale che su quello collettivo, l'identità può costituirsi solo sullo sfondo di una alterità con la quale deve necessariamente misurarsi. I saggi raccolti in questo volume, frutto di un seminario svoltosi presso l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, mirano interrogare la questione dell'alterità a partire da diversi punti di vista e da diverse prospettive (politica, filosofica, medica, letteraria), focalizzandosi sulle dinamiche proprie dello spazio fisico ed intellettuale della polis greca: essi intendono così gettare sull'attualità uno sguardo inattuale, ma proprio per questo rivelatore di aspetti fondamentali che l'urgenza dell'oggi relega spesso in secondo piano. -
«Profonda magia». Vincolo, natura e politica in Giordano Bruno
"Profonda magia"""" è un percorso a ritroso nella filosofia naturale e politica di Giordano Bruno, che ricostruisce la nozione di vincolo dagli ultimi scritti magici ai dialoghi italiani e alle prime opere latine. L'esigenza che muove la ricerca è quella di rintracciare nell'esperienza intellettuale e biografica del Nolano quale sia e come si costituisca la relazione tra filosofia naturale e politica. L'autore indaga se la riflessione politica possa essere slegata dallo studio della natura, o se trovi piuttosto la sua origine e il suo sviluppo nel cuore stesso della physis. Per compiere quest'operazione egli isola e analizza quale sia la funzione che la nozione di vincolo assume tra la riflessione filosofico naturalistica e politico-antropologica. Ne risulta una ridefinizione della magia che è profonda non perché tesa verso il prodigioso, l'occulto e il soprannaturale, ma perché è la natura stessa, forza vincolante che lega e riconduce i suoi molteplici volti alla sua infinita unità." -
Pensare la soggettività pratica. Percorsi tra Ricoeur e Fichte
Il volume prende spunto dalla contemporanea ""epoca agitata"""" nella quale l'identità soggettiva risulta messa in gioco nel suo contenuto, nei suoi limiti e nelle sue possibilità. Pertanto, esso vuole ripensare i lineamenti di un'ontologia della soggettività, nella forma di un'ontologia relazionale dell'identità, che vede il soggetto costituirsi come soggettività pratica in grazia del riconoscimento reciproco e della relazione con l'altro. A tal fine - facendo interloquire criticamente le istanze più contemporanee che nascono in seno al pensiero di Ricoeur (1913-2005) con il contributo dell'approccio trascendentale di Fichte (1762-1814) - il volume istituisce dei percorsi che procedono dal problema della soggettività - attraversando il campo della riflessione, della necessaria riappropriazione del sé e della coscienza come compito - alla relazione della soggettività con alcune dimensioni dell'alterità - il corpo proprio, l'alterità dell'altro e l'estraneità interiore - fino alla definizione di una soggettività pratica nella prospettiva etica del riconoscimento, della persona e dell'ontologia relazionale."" -
Jacob Bernays e l'interpretazione medica della catarsi tragica
Nel 1857 il grecista tedesco di origine ebraica Jacob Bernays pubblicò il saggio ""Lineamenti del trattato perduto di Aristotele sull'effetto della tragedia"""" in cui proponeva - in polemica con una secolare tradizione ermeneutica - un'interpretazione fortemente innovativa del concetto di catarsi tragica. Per lo studioso la categoria di katharsis utilizzata da Aristotele nella Poetica non ha alcuna valenza di tipo morale o estetico, ma va intesa in un senso medico-biologico come """"depurazione"""", """"liberazione da un'affezione patologica"""". In tale prospettiva il meccanismo catartico consisterebbe nel produrre artificialmente sul pubblico a teatro un eccesso di passioni per poi provocarne l'eliminazione, così da neutralizzare lo sconvolgimento dell'animo e ristabilire un'armonia emotiva. L'interpretazione di Bernays suscitò vivaci polemiche in quanto liquidava i modelli ermeneutici prevalenti di Lessing (catarsi aristotelica come processo di purificazione morale con effetti edificanti sullo spettatore) e di Goethe (catarsi come fenomeno puramente estetico). La grande maggioranza degli specialisti di tragedia greca respinse la spiegazione dell'effetto catartico come fenomeno medico-biologico."" -
Azione e imputazione in Hegel alla luce dell'interpretazione di Karl Ludwig Michelet
La filosofia del diritto di G.W.F. Hegel rappresenta, sia nella versione enciclopedica sia nel compendio apparso a Berlino nel 1820, il luogo teorico in cui è esposta la filosofia pratica hegeliana, un terreno, non privo di ostacoli, in cui si intrecciano questioni di diritto, di morale e di politica. Dedicandosi alla teoria hegeliana dell'azione e dell'imputazione, che negli ultimi trent'anni ha assunto un ruolo preminente tra i temi dibattuti dalla Hegel-Forschung, il volume qui pubblicato chiarisce il significato di passi e concetti problematici, nonché di frammentarie annotazioni apposte da Hegel a margine del suo esemplare dei ""Lineamenti di filosofia del diritto"""": a questo scopo l'autrice si serve non solo delle tradizionali fonti secondarie, come aggiunte e appunti degli studenti relativi alle """"Lezioni di filosofia del diritto"""", tenutesi ad Heidelberg e a Berlino dal 1817 al 1931, ma, in particolare, presenta le riflessioni dell'allievo di Hegel, Karl Ludwig Michelet, il quale sviluppò, su consiglio del maestro, il tema dell'imputazione dell'azione, attuando una trasposizione delle categorie hegeliane in ambito giuridico, recuperando inoltre e facendo fruttare i concetti aristotelici di volontarietà e involontarietà. Tale originale passo esegetico consente di inserire le riflessioni hegeliane all'interno del dibattito giuridico-morale dell'epoca sul tema, offrendo una reinterpretazione di annotazioni e di passi della filosofia dell'azione hegeliana rimasti finora per lo più oscuri.""