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Il cibo nelle nostre vallate
La montagna è luogo di turismo e sport ma anche di cultura del gusto, dei sapori e delle tradizioni culinarie legate a un territorio, in questo caso a quello delle nostre vallate. Nella tradizione della sua cucina sono radicate ricette che si sono fatte conoscere e apprezzare con i loro sapori forti, ricchi di proteine, di sostanza perché ideate per nutrire persone abituate al lavoro duro, ai climi rigidi, alla fatica. L'estro umano, nonne e nonni in prima fila, non si è mai posto molti limiti e ha creato ricette fantasiose, buone, gustose e ideali per tutti i palati. Mondo vegetale e mondo animale sono la montagna e diventano componenti essenziali del gusto e dell'arte della cucina. -
Itinerari di spiritualità. 76 abbazie, eremi, monasteri e santuari in Piemonte
I luoghi raccolti in questo libro non sono certo esaustivi ma sono rappresentativi di indiscutibili valori storici, artistici e culturali del Piemonte. Sono luoghi che, raccolti in brevi schede, hanno da raccontarci qualcosa: questo libro vuole essere un'occasione di conoscenza ma anche uno stimolo a uscire di casa per una gita o un'escursione dove unire all'aspetto culturale e antropologico quello devozionale e anche l'occasione per scoprire bellezze paesaggistiche e ambientali... e poi, perché no, per offrire uno spunto di riflessione sul fatto che la nostra esistenza è poi un cammino, da buoni pellegrini, verso ""altro"""", dove, nonostante il benessere, il consumismo e tutto quanto la società ci spinge a essere, la spiritualità è una indissolubile esigenza alla quale noi essere umani non possiamo rinunciare."" -
In cammino sui sentieri della Valsusa. Le meraviglie valsusine in 60 escursioni tra storia, arte e cultura
Un testo che è un invito a camminare con gli occhi aperti, sugli antichi sentieri e sulle mulattiere di guerra che la valle ha sostenuto come confine con la Francia e prima ancora percorsa dagli eserciti romani. Mulattiere e strade militari che consentono di raggiungere cime altrimenti dimenticate per la loro altezza. Sentieri che stimolano a conoscere una valle così ricca di storia e di arte che non ha uguali in Piemonte. I boschi e le praterie e i rimpianti ghiacciai danno a questa pubblicazione un'impronta magica ed originale nella spiegazione ambientale e storica che l'autrice dedica ad ogni escursione. I rifugi descritti ricordano la storia degli alpinisti italiani e prima ancora stranieri che hanno conquistato le cime inviolate della valle di Susa. Le cime oltre i tremila metri facilmente raggiungibili consentono di effettuare traversate tra il Piemonte e il Brianzonese mettendo così in comunicazione due culture strettamente affini. Il libro è perciò un'occasione per ricercare tutti questi aspetti attraverso gli itinerari proposti descritti minuziosamente e con grande amore per la Valle di Susa. -
Castelli di Langhe. Roero. 61 dimore storiche tra i vigneti
L''autunno, che ingiallisce le foglie degli alberi e porta sulle nostre tavole tartufi e buon vino, è certamente il periodo migliore per visitare le dolci colline delle Langhe piemontesi. E scoprire che su ogni altura un antico castello rievoca il tormentato passato di queste terre, suddivise in numerosi feudi dei Del Carretto, degli Incisa, degli Spinola, dei Doria e di feudatari minori, finché a cavallo tra XVII e XVIII secolo, entrarono a far parte del Regno di Sardegna e poi di quello d'Italia. Il castello si integra nel paesaggio delle Langhe e rappresenta un rilevante richiamo turistico e culturale sotto il profilo storico, architettonico e artistico. Dovunque si è conservato almeno un manufatto: alcuni andarono presto in rovina per abbandono e di essi è rimasta solo la torre a testimoniare l'importanza che avevano avuto nel passato. Diversi subirono restauri in epoche diverse, conservando ambienti di più stili e funzioni. Molti furono invece abbattuti e sostituiti da ampie e sontuose costruzioni ridotte al solo scopo residenziale, che riflettono ancora oggi l'importanza della famiglia che ne fu proprietaria. Più di millennio di storia spira attorno a queste testimonianze del passato, esprimenti ancora in alcuni casi potenza e sfarzo, mistero e sogno, in altri ancora malinconia e rammarico per la loro decadenza e scomparsa. E se vi aleggiano fantasmi, si tratta quasi sempre, non di facoltose castellane, ma di povere masche senza nome morte nelle segrete o di sfortunati protagonisti di antiche saghe familiari. -
Normale e complicato
"Normale e complicato"""" è la proposta ironico/dissacrante di un metodo per affrontare i grandi dolori. La storia illustrata del Lavoro del Lutto è povera di parole - il lettore può proiettarvi se stesso - e l'Appendice densa di dati. Come mostrano Bibliografia e grafico, tali dati derivano da studi recenti, da una ricerca che ho condotto su un campione di 100 persone e dalla mia esperienza personale e professionale. Lavoro a questo metodo da 5 anni - dacché un grande dolore m'ha colpita in prima persona - e ho potuto verificarne l'efficacia su quei pazienti che mi si sono rivolti per l'elaborazione di una sofferenza importante. L'obiettivo è scongiurare lo sviluppo del Disturbo da Lutto Persistente e finora, è stato sempre raggiunto." -
L' Italia entra in Guerra. 10-25 Giugno 1940. 15 giorni che sconvolsero la Nazione
Il 10 giugno 1940, l'Italia entrava in guerra contro la Francia e la Gran Bretagna. I primi quindici giorni dell'Italia nella Seconda Guerra Mondiale ebbero come teatro delle operazioni proprio la frontiera occidentale del Piemonte, della Valle d'Aosta e della Riviera Ligure. Il rombo del cannone tuonò sulle montagne e i soldati italiani attaccarono i francesi che, protetti dalle opere fortificate, erano ben decisi a resistere. Il racconto di quei giorni rivive in queste piacevoli pagine di storia per non dimenticare le testimonianze di quei protagonisti che si trovarono, loro malgrado, proiettati in una serie di eventi epocali che avrebbero cambiato la propria esistenza e il volto del paese. -
L' Italia in Guerra. Battaglie nelle Alpi
Dall'autunno del 1944 sulle Alpi occidentali si creò un nuovo fronte difensivo, certamente non così famoso come la Linea Gotica, ma che assunse subito una grande importanza. Su questa linea si combatté per mesi una strana guerra di posizione tra le truppe del risorto esercito francese del generale De Gaulle, rifornito dagli alleati angloamericani, e quelle tedesche, affiancate dai reparti della Repubblica Sociale di Mussolini. I difensori, bloccando i nemici sulla cresta alpina, sventarono l'aggiramento delle difese tedesche stanziate nella Pianura Padana. De Gaulle giocò sulle Alpi anche un'altra partita: certo ormai della vittoria alleata, attese il momento opportuno per scatenare l'offensiva finale ed occupare le aree nord occidentali del Piemonte, della Liguria e della Valle d'Aosta, che voleva rivendicare come riparazione per l'attacco contro la Francia del 1940. Ma l'ultima battaglia delle Alpi, combattuta pochi mesi prima della Liberazione e della conclusione definitiva del conflitto, fermò ancora una volta gli attaccanti sulle creste di confine, giocando un ruolo determinante nello stabilire gli equilibri dell'immediato dopoguerra. -
L' Italia partigiana e il trattato di pace
I venti mesi della lotta resistenziale, a partire dall'8 settembre, vengono qui focalizzati soprattutto in un determinato limite territoriale che coincide con le zone alpine, le valli e le città del Piemonte in cui quel movimento nacque e si affermò. Accanto alla guerra portata avanti dagli Alleati, il grande movimento resistenziale non coinvolse soltanto i partigiani saliti sulle montagne, ma l'intera popolazione, le donne in primo piano, gli operai nelle fabbriche, i soldati che dissero di No alle lusinghe nazifasciste, affrontando lunghi periodi di prigionia nei campi di lavoro in Germania. Una Resistenza civile, oltre che militare, che coinvolse una parte significativa della popolazione, come riconosciuto dallo stesso Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che il 23 settembre 2016 ha apposto sul Gonfalone della Regione Piemonte la Medaglia d'oro al Merito civile per il ruolo avuto dalla popolazione durante la lotta di Liberazione. -
Valli di Susa. Guida turistica
Questa guida intende presentare al visitatore, in modo semplice e sintetico, l'am¬biente storico ed artistico che ha visto nascere la Susa romana, l'Abbazia di No¬valesa, la Sacra di S. Michele, il forte di Exilles o il borgo medievale di Avigliana, ambiente che si compone di decine di frammenti d'arte, testimonianze impor¬tanti che spesso richiedono un intervento conservativo urgente, come purtroppo accade a buona parte del patrimonio artistico italiano. -
Susa scomparsa. L'Arco. L'Ara. La Porta Piemonte. Il Castello. Le monete. Altre voci dalla Valle. L'Inquisizione. Grandi famiglie tra '800 e '900. Chiese. Vini
Saggi del volume: La monumentalizzazione del potere nelle Alpi Cozie all'indomani della conquista romana. Una ""descrizione densa"""" dell'arco di Susa; Quattro Are a confronto: Roma, Susa, Colonia, Lione 13-9 a.C. Qualche riflessione contestuale; Porta Piemonte a Susa: le vicende urbane dal XVII al XX secolo; Le torri del castello di Susa, nella tempesta delle guerre napoleoniche; Susa, la Savoia e il denaro segusino; Munda Religio. L'esperienza minoritica di Tommaso Illirico nelle Alpi Cozie e altrove; Santa Maria delle Grazie: la cappella dell'antica Posta di Foresto; Le famiglie Miglia, Barraja, Neveux protagoniste della storia valsusina di inizio '900; """"Voici le vins plus delicats qu'homme vivant jamais goutât"""". A proposito di vini e di convivialità in Valle di Susa."" -
Aerei spia nella seconda battaglia delle Alpi. Il fronte italo-francese visto dal cielo. L'Aviation du Secteur des Alpes (Groupe 1/35) 1944-1945
Settembre 1944: dopo gli sbarchi sulle spiagge francesi, le armate alleate provenienti dalla Normandia a nord e dalla Provenza a sud si ricongiungono aprendo un nuovo fronte lungo le Alpi, con l'Italia ancora occupata. Ha inizio la Seconda Battaglia delle Alpi. L'aviazione francese è impegnata nel sorvolo e nell'osservazione del fronte con un piccolo reparto, l'Aviation du Secteur des Alpes (Groupe 1/35). Nonostante le difficoltà incontrate da piloti e velivoli nel volo in alta montagna, il Groupe 1/35 sorvolò quotidianamente il fronte, raccogliendo informazioni preziosissime per la pianificazione e la conduzione delle operazioni belliche. Grazie al Journal de Marche del reparto, è stato possibile ripercorrere le vicende della Seconda Battaglia delle Alpi, attraverso una prospettiva inedita: dal cielo. Il volume è arricchito da un importante apparato iconografico, in parte inedito. -
Alpi sconosciute
Villaggi scomparsi e castelli medievali. Uomini, famiglie, cognomi nell'Alta e Bassa Valle. Battaglie e militari nel '700 Moncenisio e Monginevro: le grandi strade della Valle Norberto Rosa, poeta risorgimentale. Monumenti da non dimenticare. Teatro, musica e cultura in Valle. -
Italia 61. L'evento che cambiò Torino
Sessant'anni fa Torino diventava la capitale del mondo. Era il 6 maggio 1961 quando il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi inaugurava l'Esposizione Internazionale Italia '61, organizzata per celebrare i cento anni dell'Unità. L'evento trasformò la schiva metropoli in una città vivacissima e ricca di attrazioni che richiamarono milioni di turisti: la monorotaia o treno-aereo, il cinema a 360 gradi, gli ""ovetti"""" che sorvolavano il fiume, le crociere in battello, i bus a due piani, un luna-park grande come tre campi di calcio. Questo libro ripercorre, attraverso cronache, illustrazioni, testimonianze e molte curiosità inedite, la storia di quella indimenticabile avventura che fu Italia '61. L'Esposizione Internazionale Italia '61 fu il biglietto da visita non soltanto di una città, ma di una nazione intera che stava vivendo gli anni ruggenti del boom economico. Fu la consacrazione del made in Italy, delle nostre eccellenze in campo imprenditoriale, artistico, culturale, tecnico e scientifico: da Agnelli a Olivetti, da Nervi a Pininfarina, da Mattei a Soldati, da Guttuso a Rossellini, da Armando Testa a Giò Ponti. Davanti al mondo, l'immagine dell'Italia ne uscì rafforzata e Torino, prima capitale, scoprì una vocazione turistica che non aveva mai immaginato di avere. Due buoni motivi per non dimenticare che cosa è stata Italia '61."" -
Stregoneria e superstizioni in Torino e dintorni. Un viaggio tra leggende e tradizioni
La caccia alle streghe è parte di un periodo storico che è stato facile preda del mito e della leggenda, assumendo connotazioni che in alcuni casi rendono problematica la ricostruzione di fatti e vicende di un tempo attraversato dalla grande paura del diavolo, con tutti i risvolti sociologici e culturali che tale paura poteva determinare. In fondo, basta pensare a quante tradizioni, luoghi comuni e credenze circolano, ancora oggi, intorno all'immagine della strega: miti che spesso hanno completamente trasfigurato la dimensione storica di fatti concretamente ancorati alla realtà. -
Trattato della peste. O sia contagio a Torino dell'anno 1630
Riproduzione dell'originale del 1720. In questa seconda edizione in più luoghi corretto, ed accresciuto di alcuni ricordi salutevoli in occorrenza di peste; aggiuntevi infine varie notizie concernenti il morbo contagioso. In Torino per Giuseppe Zappata 1720. Questa ristampa riporta fedelmente, l'italiano del 1600 dell'originale, tranne due variazioni per rendere più agevole la lettura e cioè: la ""&"""" che diventa """"e"""" e la """"f"""" che a volte sostituisce la """"s""""; le pagine e le righe corrispondono esattamente a quelle della seconda edizione del 1720. Indice de' capitoli, ò sia Trattati, ne' quali la presente Opera è divisa. Trattato I. Si descrive il morbo contagioso secondo le varie sue differenze; poscia decidesi di qual sorta si fosse il contagio , che sè sì fiera strage l'anno MDCXXX. 1. Trattato II. Si adducono le cagioni della Peste, ò sia Contagio, disaminandosi quindi diverse sentenze di celebri accreditati Scrittori. 26. Trattato III. Si additano i segni pronostici di peste, ò contagio futuro, e presente, come altresì que' segni, che salute, ò morte nell'infermo preludono. 33. Trattato IV. Istruzione, e modo, col quale si dee procedere nel governo dello Stato, in sospetti di contagio, diligenze, e provvisioni necessarie. Stato calamitoso, e deplorabile della città di Torino. 40. Trattato V. Ordini, e cautele da osservarsi in occorrenza di peste. 68. Trattato VI. Regole mediche per preservarsi dal morbo contagioso; come si debba governare nell'uso del mangiare, e bere, del sonno, e della vigilia, del moto, e della quiete, e delle passoni dell'animo. Si additano alcuni rimedi, e sacchetti preservativi. 82. Trattato VII. Modo di curare il morbo pestifero, e suoi sintommi più gravi. Dissertazione sopra l'uso del salaffo, e medicine solutive. Sudorifici commendati. 90. Trattato VIII. Come si debba procedere nella purificazione delle città, e case, cose mobili, ed immobili . Ricette varie per profumi. Profumo del Medico Bartolomeo Silvio lodato dall'Autore. Istruzione a Segretari e Deputati pel nettamento della città in tempo d'inverno"" -
Giaveno e le sue borgate. In appendice Coazze
"Di lassù, nelle splendide e fatate sere di luna del mese di luglio, lo sguardo si posava su Giaveno e si allungava fino a corso Francia per terminare a Torino e la sua collina - tutta una luce unica - Bello, bellissimo, indimenticabile! E poi, il circondario di Giaveno, le sue Borgate. Sicuramente non immaginavate che le borgate di Giaveno sono più di... cento""""." -
Traforo e ferrovia del Frejus. La linea Torino-Modane
La scelta di non proporre un'opera per specialisti, bensì adatta al grande pubblico, è stata attuata per poter invece accennare ai tempi, ai problemi e alla loro soluzione, alla ricaduta di benefici, alle delusioni, alla promozione di interessi che traforo e ferrovia hanno avuto sulla popolazione i cui territori collega e percorre. Così i protagonisti non sono le macchine, ma ferrovieri e valligiani; visti di riflesso, è vero, ma sicuramente partecipi. -
Il battaglione alpini Susa. Immagini e storia
Incorporati in due distinte compagnie, 'Exilles' e 'Susa', i coscritti della Valle di Susa partecipano alle vicende degli Alpini sin dalla costituzione del corpo, nel 1872: battesimo del fuoco nella guerra di Libia, protagonisti nella conquista del Montenero nel 1915, mobilitati nella guerra fascista 1940-43 prima sul Moncenisio, poi nella campagna dei Balcani. Riuniti nel battaglione 'Susa' dal 1946, essi attraversano la storia dell'Esercito dell'Italia repubblicana, nei decenni della ""guerra fredda"""" reparto d'eccellenza della Forza Mobile Alleata della NATO, poi unità impegnata nelle missioni internazionali (dal Mozambico, al Kosovo, all'Afghanistan) o nelle emergenze, non ultima quella della pandemia da Covid19. 150 anni ripercorsi dagli autori con una prosa agile, attenti a cogliere i riflessi che le vicende militari hanno avuto sulla storia sociale e culturale della Valle. Dalle origini del Corpo all'emergenza Covid19, passando per il Montenero, due conflitti mondiali, l'impegno con la NATO durante la Guerra Fredda, le missioni internazionali di peacekeeping e i soccorsi prestati nelle calamità naturali, è ancora e sempre """"A brüsa suta 'l Süsa"""". Il bel motto piemontese di uno dei battaglioni di élite delle Truppe Alpine, che risale all'epopea della Grande Guerra, ha conservato intatta la sua forza, con gli Alpini pinerolesi costantemente in prima linea, là dove arde il fuoco delle crisi e delle emergenze."" -
Com'è facile il tuo smartphone. Manuale per senior
Questo manuale, scritto con un linguaggio chiaro e schematico, è stato ideato in modo specifico per gli utenti Senior venendo incontro alle loro esigenze in fatto di nuova tecnologia. Qui troverete i passaggi principali con lo smartphone per gli SMS, WhatsApp, Google Maps, Facebook, l'email, YouTube, per realizzare le foto e i video, le impostazioni più importanti, le applicazioni più utili, i giochi e tanto altro. Un testo da leggere, consultare, conservare e riprendere in sicurezza tutte le volte che si hanno dei dubbi o non ci ricordiamo bene le operazioni. Per diventare finalmente indipendenti con lo smartphone! -
I 100 migliori funghi
Questo libro sui funghi vuol essere un aiuto per il principiante fungaiolo. Una volta appassionato si documenterà più a fondo sul grandissimo mondo dei funghi. Per conoscere bene i funghi bisogna imparare a conoscere non solo il bosco con le tante essenze, ma anche il prato, il campo, l'umidità, le temperature seguenti le stagioni e la varia cucina che sta dietro ai funghi. I disegni in scala al vero e i colori ci restituiscono la bellezza di questo vegetale senza clorofilla, il testo ci rivela aspetti caratteristici, modalità di impiego, curiosità, aneddoti e leggerezze simpatiche e umoristiche. Al sorprendente mondo dei funghi Giancarlo Vinassa dedica con questo libro un nuovo omaggio. La sua attenzione è rivolta a 100 diversi esemplari commestibili di cui traccia per ciascuno un ritratto. La sua è una conoscenza e una narrazione profonda, fatta di nozioni e aspetti botanici e scientifici, di studio del latino, della storia e della geografia, della chimica e della fisica, dell'economia e della tradizione.