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Lavoro, contrattazione, salute. Il sindacato del distretto ceramico di Scandiano negli anni '70
Gli anni '70 furono caratterizzati da un forte sviluppo dell'industria ceramica del distretto Sassuolo-Scandiano, accompagnato da una profonda ristrutturazione dei suoi assetti aziendali, delle tecnologie impiegate, della organizzazione del lavoro. In quel contesto il sindacato ha saputo dare dimostrazione di grande maturità, anche attraverso la capacità di immaginare un futuro diverso e migliore, lottando per la salvaguardia dei posti di lavoro e delle retribuzioni, rivendicando al contempo il miglioramento delle condizioni di lavoro in fabbrica, per tutelare la salute dei lavoratori e la salvaguardia dell'ambiente esterno. Si affermò in questo modo una visione dello sviluppo rispettosa del territorio circostante e della salute delle comunità. La collaborazione tra i Consigli di Fabbrica, il Sindacato territoriale, i Servizi Pubblici di Medicina del lavoro e del nascente Servizio di Medicina Ambientale, le stesse amministrazioni pubbliche dei Comuni del distretto, fu fondamentale per portare a risultati significativi, che furono presi a modello sull'intero territorio nazionale. -
2032: idee per la longevità
"Nel 2032 le persone vecchie non saranno invisibili: è difficile non vedere un battaglione rumoroso allegro e schierato contro gli stereotipi, pronto a impallinare chi ancora osa affidarsi a frasi automatiche, luoghi comuni, pigrizie mentali"""". Lidia Ravera coglie nella sua prefazione una delle ragioni di fondo di questo volume; la necessità di """"mettere a tema"""", di attribuire la necessaria importanza ad una delle questioni più citate e meno studiate (ed ancor meno gestite...) della società italiana ai giorni nostri e nei prossimi decenni: l'innalzamento delle aspettative di vita e della longevità e quindi l'innalzamento dell'età media, abbinato al calo delle nascite, e la conseguente trasformazione dell'Italia in un Paese sempre più """"anziano"""". Bruno Pizzica dello Spi Cgil Emilia-Romagna e Fausto Viviani di Auser Emilia-Romagna evidenziano a loro volta nella presentazione come '2032: idee per la longevità nasca' """"...proprio dalla voglia (l'esigenza) di ragionare, senza un esplicito e condiviso filo conduttore, di quale potrà essere la condizione anziana nel prossimo futuro (il 2032, appunto), provando a superare una certa riottosità generale a confrontarsi con lo scenario che ci si troverà di fronte"""". L'appello al confronto sulla longevità è stato positivamente colto da vari e autorevoli interlocutori. Alle analisi e proposte di studiosi di demografia, economia, sociologia, urbanistica e geriatria si alternano le riflessioni di esponenti dell'associazionismo, del mondo sindacale, politico e istituzionale, della chiesa cattolica. Al rigore dell'inquadramento scientifico di una vicenda complessa e al confronto fra articolati percorsi di gestione concreta dei processi si affianca qualche spunto ironico, che aiuta a non farsi sopraffare dalle indiscutibili difficoltà, presenti e future. E ad affrontarle, come ci suggerisce Lidia Ravera """"... soprattutto: senza paura"""". Prefazione di Lidia Ravera." -
La contrattazione inclusiva. Modelli, esperienze, strumenti
Il libro testimonia e racconta di un percorso formativo sperimentale confederale sulla contrattazione inclusiva, realizzato dalla Camera del Lavoro Metropolitana di Bologna in collaborazione con la Fondazione Di Vittorio. Il tema, la cui rilevanza è stata sottolineata, a partire dall'ultimo congresso della CGIL in vari documenti, come quello della Conferenza di organizzazione, o quello relativo al moderno sistema di relazioni industriali, è stato affrontato a partire da diverse angolature: la precarietà/flessibilità dei rapporti di lavoro, con particolare riferimento alle forme contrattuali, alla flessibilità incentrata e in uscita e alle forme estreme di precarizzazione come i voucher (ancora in vigore nella prima fase del percorso formativo); welfare contrattuale/bilateralità, nodo cruciale attorno a cui sperimentare modelli originali di contrattazione, finalizzati all'estensione delle tutele, alla qualificazione del lavoro e al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro; appalti, sito, filiera, partecipate, nodo cruciale attorno a cui diventa sempre più urgente la necessità di far emergere politiche di sviluppo inclusive, fondate sulla qualità del lavoro e delle imprese; legalità, ambito tematico trasversale che interessa tutti i temi sopra citati ma che, in termini di contrattazione inclusiva, richiede un approfondimento specifico. Nell'ambito del percorso, articolato in sei giornate, è stato riservato uno spazio particolare, tramite la presentazione da parte di ""testimoni significativi"""", alle buone pratiche territoriali di contrattazione. Si è trattato di un momento fondamentale, grazie anche agli adeguati supporti teorici forniti dai docenti nell'ambito del percorso formativo, per leggere i cambiamenti della contrattazione, mettere meglio a fuoco gli attuali rischi e le opportunità e per individuare gli elementi che, di tali buone pratiche, possono essere messi a frutto nell'organizzazione, anche tramite trasmissibilità ad altri contesti e altri territori."" -
Drappi rossi. Identità e storie nelle bandiere della Cgil di Modena
Le bandiere di un'organizzazione sindacale sono un po' il manifesto della sua anima e di quella dei propri iscritti, soprattutto quando si tratta di vecchie bandiere, fatte a più mani. Per questo motivo la Cgil di Modena, con la collaborazione dell'Istituto storico di Modena, ha promosso una ricerca di questi vessilli presso tutte le sedi della Camera del lavoro territoriale di Modena, con l'obiettivo di catalogarle e conservarle in modo adeguato. Molte bandiere sono andate perse o distrutte ma si è trattato in ogni caso, grazie tra l'altro all'incontro con alcuni testimoni, di un viaggio arricchente, pieno di scoperte, che il volume ripercorre anche attraverso le foto in quadricromia e le schede di catalogazione di tutti i vessili. Perché la memoria, in questo caso espressa con drappi, simboli e parole è un patrimonio fragile, che necessita di particolare cura. E per il sindacato, per le sfide che deve affrontare ogni giorno, è importante coltivare questa memoria, conoscerne la storia, trovare suggestioni per guardare avanti. -
Guida alla contrattazione di genere nei luoghi di lavoro. Norme, tutele, diritti
Il lavoro di ricerca contenuto all'interno della guida ha mirato innanzitutto a ricostruire un quadro organico di riferimento sulla ""contrattazione di genere"""" svolta in ambito lavorativo. In questa direzione vanno le disposizioni volte a favorire la tutela dei diritti e delle pari opportunità tra uomini e donne, gli strumenti di conciliazione vita-lavoro, il sostegno alla cura genitoriale e parentale, la sperimentazione di nuovi servizi di welfare aziendale, il contrasto alle molestie e violenze di genere. La guida, nella prima parte, offre una panoramica delle norme legislative che negli ultimi anni hanno rinnovato il quadro normativo sui congedi parentali già esistente e implementato gli strumenti di conciliazione vita-lavoro. Si collocano in questo ambito le disposizioni per la fruizione del congedo parentale a ore, la conversione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale durante il congedo parentale, la possibilità per i lavoratori di cedere ferie e permessi a colleghi per consentire loro di assistere figli minori. In aggiunta, anche le recenti misure di conciliazione vita-lavoro non strettamente connesse alla genitorialità, quali la promozione del lavoro agile e il riconoscimento di congedi retribuiti per le lavoratrici vittime di violenza. Di conseguenza, un ruolo non secondario viene affidato alla contrattazione collettiva, soprattutto quella aziendale che può ampliare, migliorare ed arricchire il complesso di tutele già in essere. Nella seconda parte della guida sono state estrapolate da alcuni contratti nazionali, regionali e aziendali, tutte le clausole specifiche che riguardano la conciliazione vita-lavoro e più in generale la contrattazione di genere. Per quanto riguarda la contrattazione aziendale svolta in Emilia-Romagna, l'indagine analizza un campione di accordi aziendali o di ente (suddivisi per territorio) nei quali è presente un'attenzione di """"genere"""". Da quanto emerso risulta evidente come il sindacato e la contrattazione possano svolgere un ruolo fondamentale per promuovere nuove pratiche di genere, che riducano le disparità ancora esistenti tra uomini e donne e che agiscano sul piano culturale nell'ottica della """"condivisione"""" tra i sessi, superando la logica della """"conciliazione"""" per sole donne. L'obiettivo è quello di diffondere la ricchezza di esperienze fatte nella nostra regione, con l'auspicio che sia da stimolo a proseguire e un esempio di buone prassi da sviluppare e valorizzare. Prefazione di Luigi Giove. Introduzione di Antonella Raspadori."" -
Il Niger e le nuove frontiere dell'Europa. Una ricerca su migrazioni e lavoro nell'Africa subsahariana
Lavorare in Niger è un privilegio. Lo è per i nigerini, che vivono nel Paese più povero del mondo, che offre poche opportunità e precarie condizioni di lavoro. Lo è per i migranti, ingabbiati dalle politiche fatte proprie dal Niger, promosse da Stati che oggigiorno vedono il migrante come mero oggetto economico da sfruttare o come ""invasore"""" e """"ladro"""". E lavorare in Niger è diventato un vero privilegio per chi vi realizza azioni di cooperazione internazionale e di ricerca, perché dal punto di osservazione che offre il Niger il mondo appare diverso. Un Paese di mobilità e transito storici si è trasformato in una delle nuove frontiere dell'Europa. Frontiere porose, ma anche troppo controllate, che fanno incespicare, cadere, soffrire e morire persone alla ricerca di una chance di vita migliore. Guardare le migrazioni dal Niger significa osservare la deriva dei migliori sistemi di diritto e dei principi di convivenza civile e lo sfaldamento culturale ed etico. I nostri. """"Il Niger e le nuove frontiere dell'Europa"""" offre una lettura di come, in Niger, migrazioni e lavoro siano al contempo concetti legati e slegati, accomunati da una progressiva erosione dei diritti, riflesso di processi mondiali. Attraverso interviste e incontri ravvicinati con protagonisti istituzionali, sindacali, lavoratori e lavoratrici migranti il libro decostruisce l'ossessione dell'invasione africana e ci richiama al basilare principio che ampliare l'applicazione dei diritti non significa doverli sottrarre a chi ne gode già, come vagheggia chi respinge l'idea della naturale mobilità umana. Questo in sintesi quanto proposto dai testi contenuti in questo volume dove vengono rivisti e ampliati i risultati di una ricerca realizzata grazie al progetto di cooperazione internazionale realizzato da CGIL, CGIL Emilia Romagna, Nexus Emilia Romagna, Union des Syndicats de Travailleurs du Niger (USTN), Rete Sindacale Migrazioni Mediterranee e Subsahariane (RSMMS), dal titolo """"Focal Points sindacali per le migrazioni presso l'USTN"""". Il Niger era ricordato per i paesaggi cinematografici e per il transito della Parigi-Dakar o delle carovane del sale, oggi è diventato uno dei crocevia delle contraddizioni del mondo globalizzato."" -
Il Niger e la sfida delle migrazioni internazionali. Una ricerca sul campo su mobilità umana, sindacato e società civile
Migrare è sempre stata una sfida: oggi, più che mai. Ne rendono conto in questo volume da un lato i saggi sulla migrazione da lavoro femminile a Niamey, i mutamenti nelle rotte migratorie, le migrazioni forzate di ritorno dall’Algeria, i rimpatri (in)volontari e le politiche di contrasto alla migrazione irregolare - frutto di una ricerca realizzata in Niger nell'ambito di un progetto di cooperazione internazionale promosso da Cgil, Cgil Emilia Romagna e Nexus Emilia Romagna - dall'altro le testimonianze della società civile e del mondo del lavoro africani. I racconti di persone taglieggiate alle frontiere si alternano a quelli di chi è respinto, sfruttato o, pur di continuare il viaggio, cambia strada e affronta il grande deserto che tutto inghiotte. Molte decisioni sono state prese per arrivare a questa situazione di violazione di piccoli e grandi diritti umani. Scelte fatte lontano dai villaggi di origine di chi parte, ma avallate dai governi locali. È un deserto senza approdo ciò che spesso attende i migranti. Il cammino si fa all’andare, ma gli uomini e le donne avventurieri della migrazione, spesso lo fanno a ritroso, come in un eterno gioco dell'oca desertico senza oasi. -
In movimento: migranti, lavoro e sindacato in Senegal. Una ricerca su mobilità umana e agrobusiness in Africa occidentale
A partire da una ricerca condotta nell'ambito del progetto di cooperazione internazionale Senesecure, il volume affronta alcune delle questioni legate alla mobilità umana e ai diritti dei lavoratori, complesse in Africa occidentale come in altre zone del mondo. Il contesto senegalese approfondito nel volume si rivela una realtà dinamica e in continuo movimento: lo sono le comunità diasporiche che risiedono da lungo tempo nel Paese, i migranti in transito verso l'Europa o quelli impiegati nell'agrobusiness globale, lo sono gli stessi senegalesi che partono e quelli che ritornano dopo aver cercato fortuna al di fuori dei confini nazionali. In movimento sono anche i sindacati senegalesi, con le loro carovane sindacali, che stanno rafforzando l'impegno per la difesa dei diritti troppo spesso violati delle persone che non hanno voce. Il cammino da percorrere, tuttavia, è ancora lungo. Questo libro ne racconta i primi passi. -
LAW legalità e diritti al lavoro. Rapporto n° 0. Le ragioni di una scelta. Rapporto su lavoro e lotta alla criminalità organizzata in Emilia-Romagna
"LAW Legalità e diritti al lavoro"""" è il punto di approdo dell'impegno della CGIL Emilia-Romagna contro la criminalità organizzata. LAW - acronimo di Legality at Work - raccoglie professionalità e competenze diverse, uomini e donne che, avendo a cuore i diritti e i doveri di una comunità, a partire dalla centralità del lavoro, condividono quanto afferma il presidente onorario Libero Mancuso, avvocato ed ex magistrato, nella sua introduzione: """"Non siamo più nelle condizioni di ignorare ciò che, da alcuni decenni, sta accadendo in Emilia-Romagna"""". Il """"Rapporto n° 0"""", il primo di una lunga serie, indaga la progressiva contaminazione del territorio da parte delle mafie e illustra l'azione di contrasto, giudiziaria, sindacale e culturale. Scrive il presidente di LAW Luigi Giove, segretario generale della CGIL Emilia-Romagna: """"Solo se le lavoratrici ed i lavoratori sono liberi, affrancati dallo sfruttamento..., è possibile garantire... l'esercizio democratico dei diritti, a partire da quelli costituzionali: il diritto... di iscrizione al sindacato, ...alla salute, ad una retribuzione dignitosa"""". I rapporti di LAW vogliono essere uno strumento utile all'affermazione di questi diritti." -
Next Generation Union: la realtà di Forlì-Cesena. Una ricerca tra dinamiche locali e tendenze nazionali
Questo volume presenta, e contestualizza nel quadro nazionale, i risultati della seconda edizione di una vasta indagine socio-statistica svolta, a cavallo dell'esplodere della pandemia da Covid, nel comprensorio forlivese-cesenate ed incentrata sul complicato rapporto tra gioventù, lavoro e rappresentanza sindacale. Soppesando alla luce del Sistema-Paese, le risposte, le osservazioni e gli atteggiamenti di 958 giovani che - dentro ad un territorio di punta della cosiddetta ""Terza Italia"""" - studiano, lavorano, o affrontano coraggiosamente simultaneamente entrambe le esperienze, il presente volume collettaneo apporta un piccolo ma significativo contributo alla riflessione pubblica sul crescente precariato occupazionale e sulle inedite sfide alla tutela (universale) dei diritti sociali, imposte anche dalle delocalizzazioni produttive, dalla globalizzazione post-fordista e dalla finanziarizzazione speculativa dell'economia, proprie al Terzo Millennio. Il volume, in quadricromia, è arricchito da opere di Maugeri, Bartoli Natinguerra, Depero, Guttuso, Vedova, Carrà, tratte dalla Collezione Verzocchi, dedicata al tema del Lavoro, del Museo Civico di Palazzo Romagnoli, Forlì."" -
Pensare la longevità dopo la pandemia
La longevità tra potenzialità e implicazioni è al centro di questo volume promosso da Auser e Spi-Cgil dell'Emilia-Romagna. L'andamento demografico, la riorganizzazione e nuove proposte di servizi per prolungare l'invecchiamento attivo sono affrontati dagli esperti in un'ottica di solidarietà tra le generazioni. La conquista di diritti civili e sociali degli ultimi 50 anni ha prodotto cambiamenti profondi nella composizione delle famiglie e nuove modalità di relazioni suggeriscono anche nuove soluzioni abitative. La digitalizzazione è una possibilità, ma va accompagnata, resa accessibile perché non sia motivo di marginalizzazione di chi è più avanti negli anni o non ha disponibilità economiche sufficienti. I contributi costituiscono una sorta di guida per attraversare le diverse età della vita, ""Paesi stranieri"""", suggerisce Lidia Ravera nella sua postfazione. Paesi contigui, talvolta rappresentati in conflitto. La longevità in particolare dopo la pandemia va affrontata con la consapevolezza di aver voglia di condividere i giorni, parlandone - ancora nelle parole di Lidia Ravera - """"tra giovani e vecchi, fra adulti e bambini, fra donne e uomini per avere meno paura di vivere. TUTTI""""."" -
Fra la via Emilia e la Germania. Intrecci economici e cooperazione sindacale tra FIOM-CGIL e IG METALL
Fiom Cgil dell'Emilia-Romagna e Fiom Cgil di Bologna hanno realizzato, a partire dal 2014, un'originale forma di cooperazione permanente con l'IG Metall di Wolsfburg, sede del principale stabilimento del Gruppo Volkswagen. È un progetto di cooperazione tra sindacati autorevoli radicati e con orientamenti politici e contrattuali simili. Il progetto di cooperazione è stato inoltre rafforzato dal fatto che oggi sia Automobili Lamborghini che Ducati Motor fanno parte del Gruppo Audi-Volkswagen. Questo volume attraversa i quasi dieci anni di lavoro comune, dando la parola non solo ai protagonisti della cooperazione sindacale in Italia e in Germania, ma anche agli attori istituzionali. Si tratta forse di un progetto unico, eredità dell'intuizione di Bruno Papignani, e che ha il grande merito di aver affrontato tutte le grandi sfide e difficoltà che hanno riguardato il mondo del lavoro in Europa. Nel volume si discute di contratti e salari, di precarietà, di appalti e subappalti e di ricomposizione dell'unità del mondo del lavoro, di riduzione dell'orario di lavoro, di digitalizzazione e della necessità di una transizione giusta dal punto di vista ambientale, sociale e democratico. -
LAW legalità e diritti al lavoro. Rapporto n°1. Rompiamo le catene. La difesa dei diritti, il rispetto delle regole
I migranti privati dei diritti alla salute e alla sicurezza, le illecite esternalizzazioni di mano d'opera negli appalti, le cooperative fasulle nate per abbattere i costi sono al cuore del secondo rapporto dell'associazione LAW-Legalità e diritti al lavoro. L'obiettivo è sfidare - ""Rompiamo le catene"""" - le nuove frontiere dello sfruttamento lavorativo, dal caporalato selvaggio in agricoltura alle falsificazioni nel settore carni, fino agli appalti al ribasso in sanità. Alle stragi di Capaci e via d'Amelio e al filo rosso tra le mafie """"tradizionali"""" e questa mafia economica moderna, molto attiva in Emilia-Romagna come in Sicilia, si dedicano i magistrati Gian Carlo Caselli e Libero Mancuso, che si confrontano poi con i membri della direzione di LAW prof.ssa Stefania Pellegrini e avv. Gian Andrea Ronchi su normativa antimafia ed ergastolo ostativo e sul difficile equilibrio tra lotta alle mafie e diritto inalienabile all'umanità dei trattamenti. Il complesso rapporto tra legalità e giustizia ricorre anche nella riflessione finale del Segretario Confederale CGIL Giuseppe Massafra, a partire dal processo al sindaco Mimmo Lucano e al """"modello Riace"""" di accoglienza dei migranti."" -
Il sindacato nel lavoro che cambia: effetti della pandemia e sfide future. Appunti da una ricerca sulla Filcams Cgil Emilia-Romagna
Il volume raccoglie i risultati di una ricerca sulle trasformazioni del lavoro nel settore dei servizi nel corso della pandemia. Il Covid-19 ha rappresentato un acceleratore delle disuguaglianze sociali, economiche e occupazionali mettendo a nudo fragilità e vulnerabilità del mondo del lavoro, anche in Emilia-Romagna. Il settore dei servizi contiene al suo interno comparti che dalla pandemia escono profondamente ristrutturati, in trasformazione o in crescita. L’Ires Emilia-Romagna in stretta collaborazione con la Filcams Emilia-Romagna ha deciso di costruire un percorso di ricerca che sapesse unire metodologie quantitative e qualitative allo scopo di osservare le specificità settoriali partendo dalla voce di chi, quei settori, li vive quotidianamente: i delegati e le delegate sindacali. Insieme alla riaggregazione dei dati occupazionali in coerenza con i perimetri sindacali della Filcams la ricerca si è proposta di leggere le dinamiche settoriali scaturite dalla pandemia con gli occhi dei rappresentanti dei lavoratori nel tentativo, anche, di osservare come la rappresentanza sindacale può essere interpretata e vissuta nei luoghi di lavoro. -
Palpiti
"È una ricchezza di immagini che fluiscono nella mente del lettore, la silloge di Raffaele Zaccaro, che nel sovrapporre effetti ritmici a figure retoriche dona ai versi quel tratto polisemico che fa della poesia uno strumento raffinato e rivelatore di un mondo nascosto, troppo soffice e leggiadro da poter essere chiuso in una definizione, e che perciò va colto attraverso i suggerimenti di quelle parole-chiave, peculiarità di chi porta dentro di sé la comprensione dell'Arte Poetica. Il leitmotiv è la rivelazione della Bellezza, che l'autore coglie attraverso un'osservazione apparentemente distaccata, di tutto quanto lo circonda."""" (Dalla prefazione di Antonia Ventura)" -
Un re d'autunno. Gioacchino Murat
Che uomo era Murat? Achille Concerto diventa la voce della coscienza, lascia fluire pensieri ed emozioni, tracciando il ritratto di un uomo passionale, coerente, con un grande ambizioso sogno. Gli eventi storici vengono accennati, sussurrati, guardati con distacco per lasciare il posto agli uomini che li hanno vissuti. Lucido e appassionato, l'autore imprime a tutti i personaggi il suo sguardo intimo; non indulge in descrizioni esteriori o ambientali più del necessario, per accordare invece allo scandaglio dell'anima la massima prospettiva. Da psichiatra qual è, l'autore esplora, attraverso gli eventi, le emozioni e gli intenti dei suoi personaggi tracciando possibili percorsi e intenzioni all'origine di fatti e comportamenti. Molto ci racconta di ciò che spinse Murat, al Proclama di Rimini, che così inneggiava ""Italiani! L'ora è venuta che debbono compiersi gli alti vostri destini. La Provvidenza vi chiama infine ad essere una nazione indipendente. Dall'Alpi allo stretto di Scilla odasi un grido solo 'L'indipendenza d'Italia!'""""; rintracciando in quest'uomo originale e entusiasta il primo sostenitore di un'Unità che tarderà a venire. (Dall'Introduzione di Daniela Scuncia)"" -
Vicolo cielo. Ediz. italiana e spagnola
"Nella silloge di Francesco Fedele, Vicolo Cielo, questa metafora è tanto più evidente quanto più ci si immerge nello sconvolgimento delle pulsioni che, attraverso la via dell'intuizione, giungono dentro l''anima mundi'. Il richiamo al Simbolismo che combina a elementi di natura spirituale, quelli della prescienza è evidente soprattutto nella prima parte dell'opera."""" (dalla prefazione a cura di Antonia Ventura)" -
Germania nera. 1940-1945
"Il titolo del libro evoca lo spettro che la storia vide materializzarsi nelle vicende sviluppatesi attorno alla seconda guerra mondiale. Una prospettiva storica di lunga durata che l'autore delinea in modo appropriato, epurando la ricerca da sintesi improprie e sviluppando le vicende legate ai protagonisti dello sterminio perpetrato dai nazisti durante le fasi del secondo conflitto mondiale. Il lavoro, redatto con rigore metodologico, è certamente dotato di forti valenze storiografiche; i temi affrontati da Davide Diotti, a distanza di parecchi decenni, destano ancora interesse ed alimentano vivaci dibattiti tra gli storici. L'analisi attenta e scrupolosa condotta sulla vasta bibliografia che ruota attorno alla tragedia dell'Olocausto, ha consentito all'autore di realizzare un corpus di rilevante significatività. La schematica impostazione del saggio segue un unico filo conduttore confluente in uno stile sciolto e non privo di tensioni ideali. Davide Diotti descrive sinteticamente il contesto sociale, economico, politico e militare tedesco antecedente lo scoppio del conflitto, correlandolo con i disegni hitleriani dell'eccidio di massa."""" (dalla nota redazionale)" -
L' ombra dell'anima
Gli occhi di Deniel, sgranati, increduli, pieni di lacrime, sono fissi su quelli di Còrin mentre lei, con un'efferatezza che non credeva di possedere, lo pugnala allo stomaco... uccidendolo. Queste immagini, terribilmente nitide, scorrono ogni notte davanti agli occhi di Còrin. Scorrono come il sangue che è stato versato e che ancora le sembra di vedere sulle sue mani nello stesso momento in cui le parole di Deniel ""ho imparato l'amore da te"""" che le sussurrava dolcemente, riecheggiano di colpo nella sua testa come un ultimo, agghiacciante, grido di dolore. Poi il silenzio rotto solo dal rumore del cuore di Còrin che si disintegra sotto lo sguardo tradito di Deniel. Un rumore che spezza definitivamente ogni speranza, per lei, di poter condurre una vita normale. È così che ritroviamo la nostra protagonista nel secondo volume di una saga che ha appassionato centinaia di ragazzi. Còrin smarrita dentro una voragine di sofferenza, inghiottita dall'angoscia e dai sensi di colpa."" -
In viaggio
"Il pianeta e l'umanità percorre e fissa l'intera silloge, che rende vertici di ricchezza e abissi di povertà, paludi di indifferenza e splendori di pietà, in una successione e commistione di solitudine, nel deserto come tra la folla. Poesia, però, non mai smorta o collassata, ma viva e con al centro, sempre, l'umanità. La natura appare talvolta trionfante e densa di linfe vitali, gratificante e rigogliosa, splendente di sole e di cieli sereni, di mari agitati e convulsi, ma vivi ed anche calmi e sereni; talvolta è arida e desolata come nei deserti, ma anche lì la presenza dell'uomo sembra rivitalizzarla e non appare inutile, se antiche civiltà emergono e spiriti di antiche stirpi sembrano respirare. E poi, la città, la metropoli, in contrasto con i villaggi e le baracche del terzo Mondo, Nuova York, summa di splendore, di opulenza, di grandiosità, ma anche di un opprimente senso di prigionia e di reificazione dello stesso uomo. Ma questo affascinante viaggio ci trasporta lontano e fra altri popoli: come non soffermarsi sulla Savana, nei villaggi del Burkina Faso, sui poveri ma pittoreschi mercati, sulle voci, sulle parlate di questa particolare umanità?"""" (Stefano Mangione)"