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L' emigrazione nell'alto Jonio. La comunità di Amendolara
L'emigrazione calabrese è l'argomento di questo testo ricco di informazioni, dati e materiale originale. L'Alto Jonio cosentino e in particolare la località di Amendolara è l'area di emigrazione su cui l'autrice ha soffermato la sua attenzione, analizzando i modelli sociali riscontrabili sia nella località di partenza del flusso migratorio al momento dell'organizzazione del viaggio, sia il sistema di accoglienza degli immigrati nelle località di arrivo. Quantunque queste ultime fossero numerose e lontane tra loro, dall'Argentina alla Germania Settentrionale sino alla più prossima Italia Settentrionale, le strategie di accoglienza dei migranti, poste in essere dalla popolazione che già si era insediata nella località di destinazione, erano pressoché simili. Allo stesso modo anche i sistemi di riorganizzazione della vita sociale nelle varie zone di migrazione hanno dato vita a piccoli enclave calabresi nei territori lontani... Dalla prefazione Annunziata Rositani. -
I capricci servono per piangere
"Silloge di eccezionale densità lirica, emergente talvolta in forma ellittica; poesia di alti valori, inno alla vita e ai suoi misteri; poesia, finalmente, di linguaggio essenziale, senza spreco di parole, senza retorica; poesia dell'amore e degli affetti, dell'uomo e dell'umanità e che invita a vivere. Topoi e valori, che emergono e sono esaltati, se non generati, dal comune percorso, sia pure in posizione diversa, tra chi è nell'arte, come prassi quotidiana e scandisce a ritmo di mente e di cuore, di """"fatica creativa"""", di scoperte continue e di """"nuovi mondi"""" e chi vi assiste, non passivamente, ma condividendone il percorso e i vari luoghi. E come dalle note si generano le frasi musicali, e le composizioni più semplici e le grandi sonate e le complesse sinfonie, così la poesia crea la vita, è nume tutelare della vita familiare, registra le nascite delle creature, suggerisce atteggiamenti e comportamenti, fonde ciò che è di natura estetica, con l'etica e lo distilla nel sentimento, cui l'intelletto garantisce equilibrio e armonia."""" (Stefano Mangione)" -
Shalom Aba. Ciao padre
L'autrice Milly Nale realizza un'opera intimista ed emozionante, che certamente merita il nostro plauso. È la storia drammatica di un padre, giunto alla fine della sua esistenza, che emerge dal racconto analitico e complesso del figlio Daniele. ""Shalom Aba"""" è il saluto con cui il protagonista intende affrancare se stesso e il padre da un'angoscia atroce, da un male inguaribile e da una vita che ha conosciuto l'umiliazione dolorosa della seconda guerra mondiale. In un periodare fluido e in una costante dimensione meditativa, emerge il perdono e la comprensione di un figlio ritrovato. Sarà la sofferenza e la conoscenza reciproca, dunque, a generare l'inevitabile identificazione del giovane uomo con la propria storia familiare che, altresì, coincide con la storia dell'umanità."" -
Un vescovo nel Sud. Intervista a S. E. Mons. Giuseppe Agostino
"Da tempo desideravo raccogliere un po'di informazioni riguardo la persona di Mons. Giuseppe Agostino. la mia aspirazione si è concretizzata tre anni fa quando, dopo aver raccolto del materiale bibliografico, ho iniziato e portato a termine una vera e propria intervista ad una delle più apprezzate autorità ecclesiastiche del meridione d'Italia. Non vuole essere una raccolta sintetica del suo pensiero, anche perché poche pagine non basterebbero in modo esaustivo ad esplicare i contenuti, i risvolti e gli sviluppi derivanti da esso. Questo lavoro nasce dal desiderio di dare un contributo alla verità della fede, espressa da uomini ad essa votati, i quali incarnano nella storia un esempio di testimonianza credibile."""" (Dall'Introduzione a cura dell'autore)" -
Nosy
Le poesie di Elisabetta Mattioli descrivono con vigore espressivo l'amore; delineate con estrema essenzialità e dense di pathos, le liriche si materializzano in immagini forti e appassionanti. L'intera silloge è compenetrata dalla tangibile creatività artistica dell'autrice che si rivela nello slancio del cuore. -
Rispondimi o Signore
La silloge poetica ""Rispondimi o Signore"""" è pervasa da un senso del """"reale"""" molto forte. Si percepisce, analizzando la raccolta, la padronanza del linguaggio dell'autrice e l'uso non comune di immagini stranianti. Un esempio, tratto da """"Di fili colorati"""" è: """"Di fili colorati - rammendo la memoria"""" o ancora da """"Tristi Amori"""": """"Divampa il fuoco ma non ha calore"""". La poetessa scava coscientemente nell'interiorità umana dipingendo la realtà dei suoi versi con originalità compositiva."" -
Un sorriso mendico
Già dal titolo, si pone l'accento su un certo modo di sorridere, frequentemente riscontrabile in chi è solito chiedere in modo meschino o imbonitore. Il romanzo è ambientato nell'epoca degli anni Cinquanta, quando ancora il mondo non era preda del tecnicismo, né tanto meno dell'elettronica. Quando gli uomini dialogavano meno con le macchine e più tra loro. Una nazione è prostrata da una rivoluzione. Maurizio, il protagonista, ha questo modo di sorridere, dato dalla sua opaca personalità che lo porta a commettere atti poco concreti, spesso puerili, con la conseguenza di costringerlo a vicende spiacevoli che lui cerca inutilmente di risolvere con quel suo sorriso mendico. Una patologia degenerativa lo porta a perdere la ragione e, in quello stato, inizia a percorre strade ignote, vivendo fatti imprevedibili, spesso al di là della fantasia. -
L' albero di mimose
"In ogni descrizione la natura è in perfetta sintonia con la protagonista , quasi la bellezza dell'una si confonda con la forza dell'altra. [...] Tutto mi ritorna alla memoria, mentre siedo dietro i vetri bagnati di questa finestra, che si affaccia su una Napoli buia e allagata, che io non vedo, poiché è come se stessi guardando un acquerello invisibile, disegnato da un meraviglioso pittore, all'interno del quale per anni ho vissuto io, personaggio reale di questo quadro ormai immaginario [...]. Le descrizioni del paesaggio rendono perfettamente i luoghi dove il racconto, componendo panorami opulenti di sfumature e dettagli, vanno ad arricchire il panorama intimo di Donna Laura, la sensibile protagonista, capace, attraverso la trama del ricordo, di una sollecitudine affettuosa che avvolge le vicende e le persone coinvolte. Una scrittura agile e lieve capace di appassionare all'educazione sentimentale della protagonista. Vita e terra diventano sempre più una voce sola fino al momento finale in cui la tragedia personale e il sisma del 1783 operano in simultanea sulla storia, ponendo dolore al dolore, fino alla catarsi."""" (Dalla prefazione di Daniela Scuncia)" -
Ordine revocato. Poesie 2009
"In quello stesso istante incandescente in cui la poesia si consegna e al contempo si sottrae, come pretendere di avvicinare, anche solo di poco 'il nucleo indistruttibile di notte' che André Breton colloca al cuore stesso del mistero poetico? E tuttavia questa è la sfida che Giuseppe Armani lancia al lettore con 'Ordine revocato', una raccolta fiammeggiante la cui lettura, rinnovando la nostra fame di poesia, è un invito a vivere le folgoranti condensazioni che rendono il poeta maestro di uno spazio e di un tempo inediti, per non rimanere più ostaggi di ciò che non siamo riusciti a dire'. Con un'ardente impazienza, Giuseppe Armani si erge contro le 'frasi circostanziate, bene rifinite', quell'irrisorio 'flatus vocis intersoggettivo' che riduce all'insignificanza il discorso ordinario. Per provare il volo di una parola nuova e creatrice, occorre pagare il prezzo di riuscire a strapparla a ciò che Mallarmé definisce 'l'universale reportage'."""" (Dalla Prefazione 'Oggi la luce è nuova' a cura di Jean-Louis Vidal)" -
Le nozze di pietra
Tre storie, apparentemente autonome e in realtà accomunate, si snodano nell'ambito di un matrimonio. La sposa, un giudice, durante la marcia nuziale scorge un uomo da lei ingiustamente condannato anni prima. La vittima del crimine incontra il carnefice scampato a qualsiasi condanna e processo. Altri due magistrati portano avanti una guerra a colpi di parole. Rese dei conti, battaglie psico-fisiche, rivelazioni e uno spiazzante omicidio sono specchi multiformi dell'anima dei protagonisti, sono campi in cui i prevedibili ruoli si invertono, togliendo al lettore i punti di riferimento. In un contesto artificiosamente festoso, nel centro di una città, Genova, configurata come un labirinto quasi verticale, i personaggi fanno una danza macabra e nel ruotare, accompagnati da una musica silenziosa, lasciano confondere il bene e il male. -
Dettagli ovvero come un portone socchiuso può cambiarti la vita
Un portone socchiuso, un dettaglio appunto, mette insieme un'eterogenea quanto improbabile comitiva che si renderà protagonista di una serie di avventure consumate nell'arco di un'unica notte. Con la luce del giorno arriverà la chiarezza sul mistero del portone e su un segreto che la protagonista nasconde da più di vent'anni. -
Viento Norte dodici nodi
"Ci sono stati tanti momenti difficili nella mia vita, periodi grigi, ognuno dei quali fortunatamente è stato spazzato via da una svolta. Qualche volta mi è letteralmente piombata addosso, altre volte ho dovuto sudare. [...] tutte svolte e allo stesso tempo soluzioni. Non so se siano sempre la stessa cosa, so soltanto che ora ho di nuovo bisogno di cambiare qualcosa. Sì, di cambiare qualcosa. Tu non ne hai bisogno?"""" """"Ora no"""". Ma poi anche il protagonista viene colto nell'animo da una corrente che lo scuote. Con vento a dodici nodi si sollevano la polvere e le foglie secche. I rami si agitano. Le onde diventano più lunghe e le creste cominciano a infrangersi (scala Beaufort)," -
Stralci di me
La poesia è, spesso, il mezzo più immediato per parlare del più sublime dei sentimenti: l'amore. E in queste liriche l'autrice ci rivela, con voce quasi sussurrata, come un tale sentimento possa riempire, ma anche svuotare, l'anima. Una poesia che si guarda dentro e che trova nell'emozionalità il principale elemento di osservazione. Nostalgia e tormento ma anche sogni e speranze si alternano e si compensano ""... come un fuoco che ardeva lontano un impeto intenso che dona l'amore."""""" -
Sacri sussurri, risuoni profani
"La natura è sempre presenza di un oltre che accarezza e protegge, che libera dalle 'tristi paure', l'amicizia è forza per 'segrete fragilità', le favole sono fuga da 'notti fredde e buie', la piazza della città è 'scrigno prezioso di stili e di preci', la fede è una risorsa assoluta, fatta di persone, non di idee, che non si stancano mai di 'bussare al nostro cuore'."""""""" (dalla prefazione a cura di S.E. Mons. Domenico Sigalini)" -
L' incubo
Da quando, un anno prima, Giacomo ha inspiegabilmente deciso di togliersi la vita, l'esistenza della moglie Giorgia, costantemente preda di incubi notturni, e della figlia Nicole, chiusa in un ostinato mutismo, sembra ruotare ossessivamente intorno a quella drammatica notte. Sarà Laura De Sanctis, psicologa e amica di Giorgia, a cercare di capire, fornendo il proprio aiuto attraverso un percorso che, in un crescendo di tensione, condurrà alla svolta finale. In questo breve e inquietante romanzo l'autrice svela un mondo intriso di oppressione e follia, intrecciando elementi specifici del thriller a quelli più riflessivi e profondi della narrativa psicologica. -
Alèxandros, storia senza luce
Esistono persone affette dallo xeroderma pigmentosum, una rara malattia della pelle, che li costringe a una vita senza luce e opposta a quella delle masse. Il romanzo narra la storia di Alèxandros, un ragazzo greco affetto dallo xeroderma che, sopravvissuto alla malattia, abbatte la barriera del dolore grazie all'amore di Cecilia, una ragazza italiana, anche lei affetta dalla stessa malattia. Dai due nasceranno l'idea di un progetto culturale irrealizzabile e un figlio, che li uniranno per sempre, anche dopo la morte di Cecilia. Rimasto da solo, Alèxandros fornirà educazione e benessere al figlio che crescerà e quando entrerà nella vita passata di sua madre, troverà qualcosa che risveglierà l'attenzione di suo padre verso la Storia: il progetto di mettersi sulle tracce del corpo di Alessandro Magno che condurrà padre e figlio verso l'emozione più grande che un uomo possa provare. -
Pioggia di baci apocalittici
In ""Pioggia di baci apocalittici"""" la costruzione delle liriche infonde una gradevole sonorità attraverso l'uso di un linguaggio limpido, mai banale. Il ritmo dei versi, intrisi di nostalgia, solitudine e irrequietezza, sembra suggerito dalle Muse Eliconie da cui l'autore trae apertamente ispirazione. Poesia che diviene canto dunque e che, attraverso il ricordo, trasforma elementi in espressioni figurate, territori fisici in luoghi dell'anima e luoghi dell'anima in un punto d'incontro con gli dei."" -
Il buon adattamento
Passare da ciò che si è pensato andato perduto alla scoperta sorprendente di essere riusciti a riconquistarlo. Dalla condizione di smarrimento in cui, capita ci si possa sentire a causa di eventi dipendenti o no dalla propria volontà, alla ricerca di un appiglio capace di sopportare tutto il peso emotivo che portiamo dentro. Dallo stato di isolamento alla decisione di voler guardare avanti con il proposito di ricominciare un nuovo cammino, tentando di abbandonare dietro sé quel carico pesante, quel pot-pourri di paure, incertezze, eccessiva sensibilità, quanto quel senso di insufficiente aderenza alla realtà. Sono questi i motivi che mi spingono a ricercare, attraverso questo breve racconto, un piccolo sentiero, un percorso, anche poco agevole, ma che aiutia recuperare, riassemblare, ricucire, o anche, scoprire e conquistare nuove parti di sé, della propria personalità, del proprio bagaglio di emozioni, persentirsi pronti a riprendere il cammino ""senza sbilanciamenti"""" eccessivi."" -
Rugiada del crepuscolo
"'Rugiada del crepuscolo' può essere intesa come un'opera di formazione, un allestimento spontaneo d'immagini e impressioni costruttive che non rinuncia ad una misura metrica agile in grado di proteggere l'autore, attraverso un effetto di voluta inattualità, dalla realtà avvilente e sregolata in cui fantasia, bellezza e passione non sono che vane parole ormai dissolte nel tempo, da relegare esclusivamente al mondo magico delle idee, senza un'effettiva diffusione in quello materiale dei fenomeni esistenti e quindi prive di qualsiasi valore. Per Luchetta l'immaginazione è tutto, ma è un tutto che tende all'azione e non al mero esercizio onirico; nella poesia, e quindi nell'arte in generale, non deve esserci abdicazione dal visibile e dalla vita, ma partendo dal regno interiore in cui ciascuno di noi è insieme eroe e assassino, re e giullare ('I crimini più atroci si compiono nel sonno') si deve costruire, innalzare, per poi astrarre, nel senso di abstrahere, estrarre fuori quanto di più positivo possa esserci in ogni uomo, garantendo così la persistenza di quella goccia di rugiada autentica ed elementare, rischiarata dalla luce di un tramonto brillante."""" (Dalla Prefazione di A. Napoli)" -
Per amore di Eolo
Essere belli non è necessariamente una benedizione. Ne sa qualcosa Eolo, al secolo Giuseppe, meteorologo presso la scalcinata Radiofuribonda sulla spiaggia di Ostia. Il giovane si ritroverà conteso tra il colonnello Cimmino, il mastino di Capodichino, e Federico, misterioso e tormentato ragazzo che soccorrerà in una calda notte d'estate. A ingarbugliare la già complicata situazione, ci si metterà pure l'eterogeneo e bizzarro gruppo di amici con cui Eolo ha fondato la radio. Tutti insieme scandiscono il conto alla rovescia dei giorni che li separano dall'arrivo della Furibonda, l'onda vaticinata dal loro guru argentino, Gaucho, e anelata da ogni surfista che si rispetti. Una storia a tratti surreale, di certo divertente, dove ogni evento non è mai scontato e dove ogni personaggio cerca di realizzare i suoi desideri in maniera non sempre ortodossa né tantomeno politically correct.