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Le ipotesi che restano
Con linguaggio efficace, talvolta rabbioso e sopra le righe, Riccardo Rubino ci parla delle ossessioni e delle dolorose mancanze di un rappresentante della generazione Y, quella dei Millennials, angosciati e sospesi tra un benessere vuoto e un futuro incerto che insieme minacciano alle radici la ricerca di ogni possibile motivazione esistenziale. AndreaPaolo e i suoi compagni di percorso si aggrappano al passato e alle certezze degli anziani che li hanno generati , vivendo allo stesso tempo, in streaming, un rapporto concitato e straniato con l'amore e il sesso, descritti e comunicati all'esterno con modalità che si esprimono, volutamente, con tutti i parametri del ""politicamente scorretto"""", ma che, proprio per questo valeva la pena trasmettere e pubblicare per chi non sa ascoltare. AndreaPaolo è un ragazzo di 25 anni che ha perso il padre da qualche anno e si trova, in una Napoli che lo circonda, a vivere la sua vita inconsapevole. Lo zio lo aiuta nel suo lavoro e la madre risulta pressoché assente nella sua vita, ha una sorella più grande che ha preso le redini dello studio legale del padre. È pieno di dubbi e di dannazioni e porta in serbo un grande segreto: la sua ossessione che condivide solo col lettore. Il suo migliore amico si chiama Gianni, un ragazzo stravagante e fuggitivo che con lui condivide gioie e dolori in una vita che ha mostrato il suo ruggito fin da subito a entrambi. Nonostante il protagonista si perda spesso e sovente nei suoi pensieri intrusivi, si capisce fin da subito che la vera passione di AndreaPaolo è una: quella della cucina. Aiutato da un vecchio nonno e ripercorrendo i suoi ricordi più atroci AndreaPaolo, ormai trentenne, dovrà fare i conti con sé stesso. Dopo essersi trasferito a Montesanto, riavvolgerà quelle fila di un discorso che credeva ormai perso. Qualcuno poi nel suo lungo viaggio a Dobbiaco metterà in crisi anche quelle sue pochissime certezze."" -
Napoli storia e storie on the road
Un racconto che è una finestra aperta su Napoli dove flash narrativi e flash fotografici rivelano aspetti inediti della città. Tradizioni, luoghi, culti e credenze, visitatori illustri, mezzi di trasporto, arte, spettacolo e sport. Questo e tanto altro ancora in queste pagine che intrecciano Storia e aneddoto. -
Soltanto una vita
Il lettore resterà stordito, affascinato da questa narrazione intensa: un tempio, un soffio di eternità avvincente e puro, di una purezza adamantina, quasi imperturbabile, che vi farà sentire nudi nell'immenso universo della vita. Attraverso un descrittivismo naturalistico di rara perizia, che è anch'esso poesia, si snoda la storia dei protagonisti, la sagra dei sentimenti senza tempo, descritta con dovizia certosina che vi catapulta in suggestioni, in emozioni intense. Un vero bagno purificatore nell'universo delle false conquiste, delle ipocrisie fantomatiche dell'esistente. Questa storia vi farà sentire fortificati, dentro una purezza eternante, una catarsi e un turbamento erotico nel soffio della vita insensibile, quasi sacrilega di oggi. -
Il mare di marmo
Un testo che, già nel 1980, aprì le porte di un regno sommerso invisibile ai più: è il Parco Archeologico che giace sul fondo del mare flegreo. Nuova edizione, dunque, nuove immagini subacquee di statue, mosaici e templi, vestigia di un tempo lontano che il mare ha gelosamente custodito e conservato. -
Il lupo
Sogni, oscure visioni, ombre da un passato dimenticato che prendono forma, e su tutto l'incombente e oscura figura del lupo. Ma chi è ""il lupo""""? Quali segreti nasconde? Queste le domande che spingono Marco Polizzi a scavare nel proprio passato, nei sepolti ricordi d'infanzia, anche a costo di veder crollare tutte le certezze che lo hanno sempre sostenuto: solo così potrà placare i propri fantasmi e rendere giustizia a un orrore rimasto occultato per oltre trent'anni."" -
Le avventure di Max Fontanarossa. (Storie di donne & delitti)
"Qualche anno fa dichiarai, con l'irresponsabilità e l'incoscienza tipiche delle mie azioni di allora, che Francesco Di Domenico era l'umorista più estroso della scena letteraria italiana. Aggiunsi che, ispirandosi a Woody Allen e a Groucho Marx, era capace di raggiungere punte di esilarante ironia. Confermo il giudizio, con altrettanta irresponsabilità e con la medesima incoscienza. E spero un giorno di non dovermi pentire e dolere di questo peccato. (...) Anche in quest'opera, che ha per protagonista lo stravagante giudice Max Fontanarossa, il buon Francesco risucchia i lettori in un turbine di avventure spassosissime. Montare sul razzo della sua scrittura è come viaggiare sulle montagne russe: salite adrenaliniche, discese mozzafiato, giri della morte, accelerazioni e frenate improvvise. Il suo humour strapazza e strizza, sbatacchia e spupazza. Non dà punti di riferimento. È ribelle, imprevedibile, ricco di colpi di scena. È anarchico. Allacciate le cinture, allora, e fatevi trasportare dalle risate. Ve ne farete parecchie.""""" -
Bianco, rosso e... giallo. Piccoli e grandi delitti e misteri italiani in venticinque anni di cronaca nera (1988-2013)
In questo volume oltre settanta casi di cronaca nera degli ultimi venticinque anni offrono un ritratto inedito degli italiani travolti da vicende sentimentali, gelosie, rancori privati, problemi economici e sociali, raptus improvvisi e casi di delinquenza comune. Storie drammatiche, quasi tutte poco note o dimenticate, raccontano l'Italia contemporanea dove la violenza esplode inattesa nella quiete domestica o tra i banali ritmi della quotidianità. Non pochi e appassionanti gialli come quelli del dopoguerra, bensì molti misteri dei giorni nostri, piccoli e oscuri ma ugualmente capaci di gettare tante vite apparentemente normali tra i vortici dell'angoscia, dell'orrore e di un'ordinaria spietata follia. -
Vesuvio felix
Quanta variegata fauna anima ogni giorno un ambulatorio veterinario! Ma la fauna a cui ci si riferisce qui è soprattutto quella dei proprietari delle bestiole in cura dal dottor Gardenia, veterinario veneto trasferito a Napoli e protagonista di questi tredici racconti, dove aneddoti e curiosità hanno come sfondo la provincia napoletana. Ed ecco allora, fra gli altri, la signora eccessivamente vezzosa, la famiglia rumorosa, il ricco di manica larga e il contadino ignorante: una serie di caricature, di miniature si potrebbe dire. Caricature che, a ben guardare, non sembrano poi così distanti dalla realtà. Storie di varia umanità raccontate attraverso il suo sguardo autoironico, dal quale traspare l'amore per i luoghi incantati di questo teatro naturale che è il golfo di Napoli. Racconti sapidi e stralunati, dalla leggerezza calviniana, che coinvolge il lettore in una sorta di magico e divertente viaggio in paesaggi che diventano spazio della mente e dell'immaginario. -
Veduta senza panorama
Tanti sono i problemi che affliggono la società contemporanea, li conosciamo bene: spesso argomento delle nostre discussioni quotidiane, sembrano ormai diventati discorsi tappabuchi svuotati del loro senso originario. Ma ci fermiamo mai davvero a comprenderli e, soprattutto, a ipotizzare soluzioni? A farlo, coraggiosamente, è Mario Ravel, che con massima lucidità affronta i più disparati ""temi caldi"""" del mondo contemporaneo e propone soluzioni. Soggettive, certamente, ma nate da un'analisi profonda dei fatti. Ne viene fuori un libro di idee, che non sono però pensieri estemporanei ma spunti critici per affrontare, o almeno tentare di farlo, quei tanti e troppi disagi che minano la nostra società."" -
Bagnoli, ...put your head on my shoulder
Attraverso una galleria di bozzetti, Davide Tricarico sbircia tra le pieghe di un passato ancora vivissimo nel ricordo. Luoghi, persone, aneddoti, prime esperienze, emozioni, paure saltano fuori dalla memoria imprimendosi sulla pagina con il fascino del tempo perduto. Senza lasciarsi andare alla nostalgia, l'autore ridà vita a questa materia dell'anima con tono lieve e con il piacere del racconto aneddotico. Siamo nella Bagnoli degli anni '50 e '60 quando l'infanzia del protagonista si avvia verso l'età adolescenziale... le prime avventure con le ragazze, le prime amicizie, la prima sigaretta e quei balletti, con il jukebox che suonava ""Put your head on my shoulder"""". Tutt'attorno un paesaggio intenso e magico fatto di persone semplici ma di grande dignità, senso dell'amicizia della solidarietà, passione politica e rispetto anche per l'avversario."" -
Lì, dove respira l'anima...
"Non è una storia di poco conto. Attraversa tre secoli. Percorre tre continenti. Soprattutto, è ancora viva nel cuore. E i sentimenti che, alcuni dicono, nascono da lui, prendono vita e lo uccidono. Eppure essi non muoiono, perché cuore è legato a cuore. Senza nessuna costrizione e alcun perché. Misteriosamente. Come il vento nell'aria e l'aria nel vento. Che viene chissà da dove. E muore, forse, non altrove. Ogni uomo è aria. Una manciata d'aria. Portato all'esistenza. Dentro la storia, che lo colloca dove vuole. Come vuole. C'è un perché? Ma questa è la storia involontaria dei senza respiro. Dei senza nome. Dei privi di affetto. Dei concepiti da un'idea. E mai completamente nel corpo. Dei morti. Per qualche strano perché.""""" -
Napoli in croce
" In queste pagine, con la sua penna acuta e sorniona, Campolieti propone una ricostruzione a metà tra testimonianza da decantare e affabulante gossip per rimettere in discussione il rapporto fra Napoli e la storia, doping e insieme sonnifero negazionista quel Benedetto Croce, dai più considerato, forse a ragione, il padre della filosofia novecentesca. Per non parlare della storia patria. Un confronto non da niente, certo, e che appassionerà i lettori, anche quelli meno attrezzati a questioni di storia""""." -
La vite e la vela
A Linda era stato sempre detto che non c'è niente di meglio nella vita che sapere di non poterla cambiare in nessun modo... Linda però non ne era mai stata convinta. La prima volta che aveva pensato che non fosse proprio così era stata mentre dal letto si divertiva a intercettare la luce del lampione che passava attraverso le tapparelle. Certe volte la vedeva, certe altre no. Così era cresciuta ogni notte decidendo di scegliere se intercettare o meno quel filo di luce. E così, se poteva decidere se farsi bucare o meno dalla luce bianca del lampione, avrebbe anche potuto decidere se farsi bucare dalla vita. -
Excerpts from John Smith's «The printer's grammar» (1755)
Prefazione di James Mosley. -
Lo sguardo della gallina
Lo sguardo della gallina è obliquo, trasversale, diretto, frontale e laterale, ma solo la sintesi circonda l'oggetto di comprensione e significato. Le avanguardie che hanno caratterizzato il secolo scorso influenzando e confluendo come onde di senso nel presente, vengono rilette dallo sguardo di musicisti, fotografi, attori, danzatori, cuochi e bambini, per ritornare a essere universali nella portata e negli effetti voluti dalle loro intenzioni programmatiche. Il percorso manualistico è solo un pretesto; un'occasione per approfondire ciò che resta da ricordare. Accanto si affiancano le voci di chi rilegge quelle poetiche vivendole con lo sguardo della sua arte, disciplina e professione. Le loro versioni hanno con naturalità selezionato quelle avanguardie che ancora oggi vivono nella creazione artistica. In questo intersecarsi di piani si aggiunge anche una ulteriore dimensione, costruita dallo sguardo dell'illustratore - Alessandro Sanna - che a sua volta dialoga con la descrizione del movimento artistico e le suggestioni parallele attraverso il suo raffinato e ironico pennello. Una ipertestualità trasversale destinata ad aprire ulteriori sguardi per letture divergenti. -
La settimana bianca. Greeting from the Alps. Ediz. illustrata
Emi Ligabue pone al centro della sua ricerca gli oggetti del vivere quotidiano, dagli utensili di uso comune alle icone del design, realizzando prima sculture e installazioni e poi opere bidimensionali, prediligendo la tecnica del collage. Prelevare e ricontestualizzare le immagini è la sua cifra stilistica e ha permesso all'artista di sperimentare la commistione dei generi e di riflettere sui sempre più labili confini tra arti visive e arti applicate. Nei 65 collage de La settimana bianca, titolo della mostra a cura di Melania Gazzotti presso Mutty, Emi Ligabue si misura con un immaginario visivo diverso: la montagna, in quanto meta relativamente recente di villeggiatura e sport invernali. Stavolta quindi il soggetto dell'indagine è l'insieme visivo di cime innevate, sci, racchette e pose plastiche, collocato all'interno di un fenomeno collettivo di costume che grazie all'interpretazione artistica diventa evocazione e assume una prospettiva iconica, tutt'altro che scevra da ironia e provocazione, com'è consuetudine dell'artista. Un libro per gli amanti dell'illustrazione, della grafica e del design e, naturalmente, per gli irriducibili frequentatori della montagna d'inverno. -
Letterpress workers: fear. Ediz. italiana e inglese
The idea that lies at the root of the Letterpress Workers project, now a regular international event for print designers held in Milan annually, is that graphic design should play an active role in society and therefore also give an account of what drives it. The 2016 event addressed the concept of fear. The book, by means of a collective visual narrative, gathers works emerging from this sodality and explores its social implications, starting from the graphic project, freely inspired by Dutch designer Willem Sandberg, whose human and professional example embodied the very spirit of this event. -
Blackout. Allora & Calzadilla. Ediz. italiana e inglese
Jennifer Allora e Guillermo Calzadilla confermano la loro potenza espressiva e la lucidità della loro provocazione intellettuale. Per la prima volta presenti con una ""personale"""" appositamente creata per gli spazi del MAXXI, sono già stati protagonisti di incursioni che hanno lasciato il segno nei nostri occhi. Leggerezza e complessità attraggono da sempre il sodalizio artistico e umano della coppia americana, di origini cubane, sbocciato a Firenze e trapiantatosi da tempo a Portorico. E proprio all'isola caraibica, investita da terrificanti uragani nell'estate 2017, è dedicata """"Blackout"""": una raccolta di opere poetiche e graffianti. C'è la denuncia di una sofferenza prodotta dalla sua storia di sfruttamento coloniale, di marginalità, di una soggezione alle servitù militari e di una povertà endemica che hanno moltiplicato, all'estremo limite, i danni causati dal disastro climatico. Allora & Calzadilla, esprimendo la Portorico costretta a sopravvivere senza corrente elettrica, sembrano suggerirci che siamo senza luce, senza un disegno di futuro sostenibile, soprattutto alle nostre latitudini."" -
Patagonia. Ediz. illustrata
Non è la prima volta che Mattotti sente il bisogno di realizzare un diario illustrato di viaggio, lo aveva già fatto nel 2014, raccogliendo una serie di disegni che documentavano la sua scoperta del Vietnam in un prezioso travel book, poi pubblicato da Louis Vuitton. Sulla Patagonia l'artista non vuole però realizzare, come aveva fatto per il paese orientale, un vero e proprio reportage; a interessarlo di questo luogo è unicamente un aspetto: la sua natura sconfinata e vergine, non i suoi abitanti e le loro storie che tanto avevano affascinato narratori come Bruce Chatwin e Louis Sepulveda. Per Mattotti la Patagonia è prima di tutto un luogo della mente e per questo per rappresentarla la spoglia del colore, ne sintetizza le forme, la rende quasi astratta per riuscire a restituirci prima che un'immagine una sensazione, quella che prova ogni uomo quando si trova in una terra estrema, in una terra alla fine del mondo. Il libro presenta tutte le 24 tavole in bianco e nero contenute nel quaderno in carta nepalese dove Mattotti ha copiato gli appunti di viaggio, insieme a una selezione di disegni a colori realizzati dall'artista su un classico taccuino Moleskine® mentre si trovava in Patagonia. Entrambi i quaderni sono inediti e sono stati realizzati tra il 2003 e il 2004. L'illustratore italiano più noto al mondo, una mostra mai vista prima e un libro da collezionare: ""Patagonia"""" di Lorenzo Mattotti si preannuncia come un evento da non perdere per tutti gli amanti dell'illustrazione contemporanea e non solo."" -
Il tratto. Teoria della scrittura
Il tratto costituisce l'elemento fondamentale della parola scritta, a mano o stampata. Le qualità dei vuoti e dei pieni vengono esplicate in questo testo fondamentale del tipografo Gerrit Noordzij. Pubblicato per la prima volta in olandese nel 1982, in inglese nel 1985 e in una successiva edizione aggiornata in italiano nel 2007, Il tratto presenta un'attenta e organica sintesi della sua teoria della scrittura. Il metodo del disegno del tratto qui sviluppato prende avvio dall'innovativo contributo dell'autore durante il periodo di insegnamento all'Accademia di Belle Arti dell'Aja, in cui presero forma concetti fondamentali come quelli di espansione e di contrasto. Essi permisero da un lato di rivoluzionare l'insegnamento della scrittura e della sua storia, e dall'altro di avvicinarsi in modo concreto alla tradizione tipografica olandese. Con straordinaria precisione, Noordzij analizza in un felice intreccio tra dimensione diacronica e sincronica la morfologia della scrittura, restituendone allo stesso tempo il giusto rilievo, certamente nell'ambito della calligrafia ma anche della tipografia e del design. Un testo imperdibile, ora disponibile in una nuova edizione, per approfondire una figura in Italia ancora non abbastanza nota, ma altresì assai influente nel panorama tipografico internazionale.