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Organizzare l'interdisciplinarietà. Il caso della Fondazione Cnao, tra fisica dei quanti e oncologia
"Un'organizzazione dinamica, trasversale e in continua evoluzione. Uno scopo clinico, di innovazione e sperimentazione nella lotta contro il cancro, il 'male del secolo'. La storia della Fondazione Cnao copre gli ultimi tre decenni, ma la sua crescita non si è ancora arrestata. Una realtà in continua trasformazione attraversata da mutevoli dinamiche, che hanno portato il Centro ad affrontare temi importanti e impattanti in una fase, per poi accantonarli in una successiva epoca del suo sviluppo. In questo libro gli autori ripercorrono la nascita e i progressi della Fondazione nelle tre ere che l'hanno caratterizzata: quella dell'azione organizzativa, della Fisica Quantistica e, infine, dell'Oncologia. Un cammino importante, quello di Cnao, dove confluiscono tematiche concernenti differenti livelli organizzativi e specialisti di diverse discipline, che hanno dovuto imparare a interfacciarsi e collaborare fra loro. Se le prassi organizzative sono una scienza, Cnao rappresenta un importante caso da analizzare e da cui imparare molto""""." -
La vita non è uno smart working
Serve una rivoluzione di testa più che di modelli. È il solo modo per dare un senso a ciò che stiamo vivendo. Per quanto interessante e provocatorio, non sarà lo Smart working, di per sé, che cambierà il grigiore delle prevenzioni e delle paure in sospeso, né renderà automaticamente belle e innovative da solo le nostre organizzazioni. Ma può insegnare che cambiare è possibile, e probabilmente anche molto interessante, così da ridare una dignità maggiore al lavoro, sfruttando quanto la vita, le relazioni e le emozioni di questi tempi hanno costretto tutti a capire. La normalità ereditata è inservibile, in prospettiva, con le sue liturgie, gli strumenti e le forme di riconoscimento formali codificate negli anni. E i capi, soprattutto quelli che reggono le posizioni di comando nelle terre di mezzo, o si attrezzano in fretta per rimettersi all'altezza della complessità dei compiti che li aspettano, o saranno loro che diventeranno presto il problema da affrontare. -
#digitalkarma. Pensiero, azioni, comportamenti e progetti alla prova del digitale
Nasce tutto da un dito. Almeno per tre ragioni. Dal dito deriva il termine ""digitale"""" che è oggi una parola, un linguaggio, un mondo e un modo di vedere il mondo. Con il dito sullo smartphone possiamo comunicare con il resto del mondo, monitorare i nostri comportamenti, maneggiare dati e trasformarli in informazioni. In un dito sono ormai racchiusi complessi processori e sistemi di calcolo che hanno un impatto sulla nostra vita quotidiana, anche quando non ne siamo totalmente consapevoli. Il dito è la nostra dimensione. E proprio per questo tutto ciò che prima aveva un luogo e un tempo ben definiti, oggi non è più determinabile né controllabile. In questa evoluzione nel tempo e nello spazio, lo sviluppo di un codice di cultura e comportamenti nuovi orientati al digitale è ciò su cui investire per navigare nelle acque complesse e ambigue del nostro tempo. Digitalkarma è una conversazione aperta, un invito all'azione, all'esplorazione, alla comprensione per tutti gli aspiranti naviganti nel mare del digitale, alla ricerca di una mappa per orientarsi, in una riflessione semiseria sul suo impatto su pensiero, linguaggi, lavoro e progetti."""""" -
I tre cerchi dell'innovazione. Persone, imprese e comunità. Percorsi di crescita raccontati da un imprenditore
Il tema dell'innovazione è più che mai attuale in quest'epoca di trasformazioni. Attraverso la condivisione dell'esperienza personale dell'autore ed esempi del passato e del presente, il volume intende fornire spunti, riflessioni e suggerimenti a chi vuole innovare nel mondo dell'impresa. E lo fa partendo dall'assunto che l'innovazione ""è un'attitudine che si deve trasformare in abitudine."""" Ma soprattutto, il vero innovatore è """"colui che lascia innovare"""", poiché un'azienda può dirsi innovativa solo se apprende, evolve, cambia e si adatta al contesto. Il mondo in cui viviamo, però, non è immutabile: chiunque può determinare, il cambiamento, così come ogni impresa può influenzare il proprio ecosistema. L'innovazione è n argomento vasto, complesso e sfaccettato, e il libro procede attraverso tre cerchi concentrici, tre circoli virtuosi che si rafforzano l'un l'altro: io, noi, tutti. Sono anche i titoli delle tre parti in cui ho scelto di suddividere il libro. La prima prende avvio dal singolo individuo, cioè da ognuno di noi. Perché non esiste innovazione se non si inizia da un lavoro su se stessi. Il punto di partenza è l'autoanalisi, onesta, lucida e spietata: guardarsi allo specchio. Il punto di arrivo è invece l'uscita della zona di comfort, la messa in discussione delle proprie abitudini e consuetudini, per provare ad andare a giocarsi la propria partita nel mondo là fuori, con la capacità di cogliere le occasioni (anche quelle inaspettate) e la consapevolezza, però, che l'innovazione non accade mai per caso, poiché necessita di tenacia, volontà e pianificazione. Nella seconda parte si passa dal singolo alla vita d'impresa, la quale è sempre un gioco di squadra. E l'impresa innovativa è un organismo che apprende continuamente, che evolve, che muta e si espande senza però perdere il proprio baricentro: la testa guarda avanti, i piedi restano ben piantati a terra. Infine, la terza e ultima parte è il cerchio concentrico più vasto: quello del contesto, della comunità in cui ogni azienda è inserita e dell'ecosistema in cui si trova a vivere. È il mondo in cui viviamo. È il cerchio che abbraccia e comprende gli altri due: perché un contesto aperto e innovativo è una condizione imprescindibile per la vita di un'impresa che vuole evolvere continuamente. Insomma: tre cerchi concentrici che si trasformano in un unico grande circolo virtuoso, in una spirale di miglioramento, che ha come risultato il benessere personale e quello collettivo, insieme. La conclusione del libro è tutta incentrata su quella che è la più grande sfida del nostro presente, quella che deciderà il futuro dei nostri figli: la sostenibilità ambientale. """"Sostenibilità"""" non significa tornare indietro, bensì cambiare rotta, guardando avanti in maniera meno miope di quanto abbiamo fatto finora. Non significa """"privazione"""", ma un nuovo benessere, sia per il Pianeta sia per tutti noi che lo abitiamo."" -
Competenze e sentimenti in azione. Emotional agility
C'è una relazione imprescindibile tra sentimenti e competenze. Ecco perché serve conoscere le emozioni che influenzano le nostre capacità lavorative e quelle dei nostri team. Sentimenti e competenze hanno un'influenza diretta sulla vita professionale e sul contesto organizzativo. Se i primi sono la modalità con la quale le persone si relazionano agli altri e all'ambiente, le seconde costituiscono il mezzo per raggiungere i risultati. I sentimenti possono essere distruttivi, cioè causa di insuccessi; ma possono essere anche produttivi, potenziando di fatto le competenze al lavoro. Nella realtà lavorativa tutto questo può produrre effetti positivi o negativi, perciò è fondamentale saper individuare eventuali campanelli d'allarme. Il libro, pensato come un agile manuale, è parte dell'Emotional Game (composto anche delle apposite card) funzionale a sperimentare l'influenza dei sentimenti produttivi o distruttivi sulle capacità. -
Organizzazioni sull'orlo di una crisi di identità. Sul perché sia indispensabile tornare a generare storie e recuperare valori manageriali dispersi
Non basta pensare in funzione del risultato se non si sa costruire la cornice che dia un senso al lavoro e un orizzonte in grado di dare continuità. Gli sconvolgimenti prodotti da tecnologia, geopolitica e aumento di variabili non controllabili hanno messo in discussione conoscenze e strumenti operativi che hanno accompagnato decenni di crescita 'normalizzata'. Oggi appare sempre più inevitabile ripensare il modo stesso con cui abbiamo immaginato a lungo un futuro di tipo progressivo nello sviluppo sociale e nella gestione dei business. -
Resettare e ripartire. Digitalizzazione e servitizzazione. Come riposizionarsi competitivamente nello scenario di business tra nuove emergenze e Pnrr
Dobbiamo studiare il futuro. Non per sceglierlo, ma per cambiarlo. La pandemia di covid, gli aumentati costi dell'energia e la guerra in Ucraina hanno modificato notevolmente lo scenario di business per le imprese italiane. Considerando che la competitività del sistema Italia era già in costante calo da almeno due decenni, è arrivato il momento di ripensare in modo deciso i nostri modelli. Bisogna prendere atto dei forti cambiamenti di contesto e delle opportunità fornite dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). La digitalizzazione può abilitare nuovi business e permettere di operare in modo integrato all'interno di ecosistemi complessi partecipando a nuove catene del valore. L'aumento del costo dell'energia suggerisce di ridurre la componente legata al puro Manufacturing, attivando nuove linee basate sulla servitizzazione. Il libro propone a imprenditori e manager modalità con cui riposizionarsi nell'attuale scenario, sfruttando nuovi trend e opportunità. Sono suggeriti strategie e approcci metodologici a vari livelli: modelli di business, value proposition, organizzazione e gestione delle Risorse Umane (anche attraverso case history). -
Riflessi di Belle Epoque dalle urne del tempio
Un libro che illustra vicende e personaggi della Genova fra '800 e '900 che si incrociano con la storia della Società di Cremazione genovese. -
La procura Ottonello
"I Genovesi, fin dal Medioevo, procedono per accumulazione e in tempi di carestia non muoiono di fame, perché ricchi e poveri fanno le provviste."""" Cosa ci fa a Roma, nel settembre afoso del '63, il ragioniere Bruno Ottonello, seduto a un tavolino di Rosati in piazza del Popolo? Ha appena ritirato da un notaio una procura in favore della madre e della sorella, nel caso che... La vita è così imprevedibile! Specialmente per un Genovese quarantenne, con un cospicuo patrimonio immobiliare, che ha sposato una bella ragazza senza dote." -
Nemici del presente
Il Movimento non era solo quello delle assemblee di Balbi o dei cortei del sabato, ma una realtà molto più vasta e diffusa, che andava al di là dei gruppuscoli di estrema sinistra o dell'area dell'Autonomia; a parte le sedi politiche organizzate, praticamente in ogni quartiere c'era una ""piazza dei compagni"""". In ognuno di questi luoghi si riproduceva un sapere antagonista, si vendevano le riviste e ci si confrontava sulle lotte, si intrecciavano amicizie e amori in anni in cui storie anche molto diverse si incontravano. Nel 1977 in tanti hanno dato voce e corpo alle aspirazioni e alle richieste di centinaia di migliaia di persone per un anno intero, anno destinato a rimanere nella storia del nostro paese."" -
Vatti a fidare dei parenti
La scena si concentra adesso sulla bara che ondeggia nel carro funebre. Dentro il carro funebre. La cassa riluce e sbianca e si fa trasparente. E noi che teniamo gli occhi fissi e concentrati per distinguere i prodigi del prossimo sortilegio, riusciamo a poco a poco a vederci dentro. C’è il vecchio zio che sembra dormire. Poi all’improvviso apre gli occhi, è un attimo, ci fa un sorrisetto malizioso e ci strizza l’occhiolino. Si direbbe sogghigni. “La polenta nel paiolo di rame dopo due giorni che l’avevano cucinata, dovevano darmi, quelle due. E loro mica l’hanno mangiata, no, no, no. E tu poi vatti a fidare dei parenti” dice arzillo lo zio dentro la bara e senza parvenza di astio alcuno. “Eh già, ma non è mica finita così. Ci sarà da divertirsi. Proprio da divertirsi. Ho in serbo una bella sorpresina per tutti. Eh, eh, eh. Ho messo dei fiorellini blu nel mio testamento. Ric, vedrai che belli i fiorellini blu, cercali, cercali, sono la chiave di tutto. Ric, ricorda bene quello che ti ho detto, chiedi dei fiorellini blu al notaio”.L’AUTRICERoberta Gatti è nata a Genova da genitori di origine piemontese. Laureata in ingegneria chimica è professionalmente impegnata presso un’importante industria genovese. Ha pubblicato un romanzo surreale (L’urlo che spezzò il silenzio) e un libro di favole per bambini (Le favole di Margherita) in cui ha raccolto le storie inventate per sua figlia. Presenta adesso con il melangolo un racconto divertente di matrice onirica, da un’idea concepita in coda ad un semaforo rosso. -
L' uovo di bronzo
Questo romanzo racconta le vicende di coloro che accompagnarono il percorso di un uovo di bronzo dal 1572 al 1710. La fuga del giovane Antonio, sullo sfondo delle tragiche vicende che insanguinarono Parigi nell'agosto del 1572, la nascita di una delle maggiori case editrici del XVI secolo a Venezia, la vita principesca dell'ultimo dei Niccolò Pezzana (Pozzi nel romanzo). Centotrentanove anni di vita avventurosa di alcuni antenati dell'autore. -
Il profumo del pitosforo
Chi sono gli Dei dell’Olimpo? Figure mitiche o qualcosa di diverso? Nell’arco di due secoli la scienza ha cambiato il mondo in modo irreversibile e promette sviluppi clamorosi in tempi incredibilmente rapidi. L’uomo potrebbe allungare le sue aspettative di vita a tempi straordinariamente lunghi, paragonabili all’immortalità. E se questo fenomeno si fosse già verificato? Chi è in grado di escluderlo? Se l’uomo avesse già raggiunto l’immortalità in un lontano passato, allora coloro che il mito ha descritto come esseri soprannaturali abitanti dell’Olimpo, potrebbero semplicemente essere quegli uomini evoluti che lo sviluppo odierno della scienza potrebbe far rinascere in tempi, in assoluto, molto brevi. Oggi l’uomo combatte una dura battaglia tra autodistruzione e sopravvivenza in un ambiente che lo sviluppo sta minando, ma la terra ha superato disastri ben più gravi sopravvivendo a se stessa. Il mondo continuerà a girare, ma chi porterà con sé?L’AUTOREFrancesco Maria Cambiaso (Genova 1945), dopo una vita di lavoro dedicata alle navi, ha scritto il suo primo romanzo un po’ avanti negli anni (lui dice in tardissima giovinezza). Si potrebbe definire il parto di un primiparo attempato.collana: melangoloGenova -
Tempo nostro. Parole chiare e poesie dall'alba
"L'universo poetico di Angelo Guarnieri appartiene e pertiene all'intera umanità e definisce un campo che è allo stesso tempo intimo e civile. Densa di vibrazioni metaforiche ed ossimoriche, sospesa tra similitudine ed allegoria, la sua produzione artistica definisce un'area transizionale, parola a noi psichiatri così cara, che esplora simultaneamente se stesso e noi tutti, come siamo e come vorremmo essere e il mondo, come è e come vorremmo che fosse."""" (Grazia Depau) """"Trovo nella tua nuova raccolta quel temperamento che sempre usciva dai tuoi scritti, fatto di energia, di gusto dei colori e dei sapori e insieme di pietà per la sofferenza. Però anche, ora più che mai, di indignazione verso la violenza e l'ingiustizia. È così la tua politica."""" (Adriano Sansa)" -
Il taglio del bosco
"In questa figuralità distesa trova fondamento il segno forte della poesia di Cugurra, ad adempimento della sua problematicità e della sua ricerca di verità. E segno forte è quello che, nel prendere le distanze dal disincanto senile e nella consapevole diagnosi del regime di dissonanza che regolamenta la vita umana, tiene conto del fluire della realtà, dei sentimenti, degli affetti, delle passioni, per contemplare infine, entro lo scorrimento della vita, una costante spinta sotterranea di positività e, ad un tempo, l'immagine prefiguratrice del futuro."""" (Luigi Surdich)" -
1975. Espiazione
Se gli avessero chiesto di trovare un aggettivo per descrivere la cittadina di Asolo Attilio l'avrebbe definita bella; talmente bella che la sola vista riusciva a placargli i sensi o a esaltarli, a seconda dello stato d'animo del momento. Non a caso era stato uno dei luoghi più amati dai grandi esteti del novecento: D'Annunzio, la Duse, Stravinsky, Hemingway e tanti altri. Era un piccolo, splendido borgo. Se Furlàn e soci lo avessero ucciso lì gli avrebbero fatto un favore. -
The star grabber. L'uomo che rastrellava le stelle
Chi è un grabber? Un arraffone, in genere una persona avida. Un money grabber è un arraffa-soldi. Un web grabber un'applicazione che consente di catturare contenuti sul web. Un land grabber un accaparratore globale di terreni fertili, che priva le comunità locali dei beni primari: terra, acqua, cibo; e lo fa per produrre agro-carburanti o installare monoculture: per esempio, cotone al posto di cereali. Star Grabber è un gioco gratuito per computer, che consiste nell'acchiappare le stelle in movimento sullo schermo. The Star Grabber è tutto questo assieme: l'uomo che rastrellava le stelle come le azioni in borsa e le terre in africa, il magnate a caccia di un sogno infantile, padrone di un nodo dell'Impero, sospeso tra passato e presente, cielo e terra, folla e solitudine. Sedotto dal comunismo e vate del neoliberismo. Stravolto dall'utopia, incatenato dall'amore e lambito da oscure paure. -
Milanomare. Itinerari alternativi da Milano alla Liguria
Se ora guardo l'atlante, quel reticolo di percorsi in una orografia tormentata di gobbe, creste e valli mi sembra tridimensionale, la carta diventa plastico e rivedo certi tratti di strada, ricordo molti paesi, tanti paesaggi e rivivo certi momenti, anche insignificanti. Il corpo non dimentica la stanchezza, il mal di schiena dopo ore al volante, il senso di nausea dopo centinaia di curve. Ma la mente, e l'anima, ancora si nutrono della ricchezza di quei viaggi che avrei voluto infiniti. -
Diana nel dedalo
A 45 anni Diana è ancora bella e molto amata. Ma il suo bilancio esistenziale, tra verità e menzogne, non la appaga. Ci vuole un cambiamento. Lo cerca nel suo passato tra coloro che ha perso di vista o trascurato. Così, inconsapevolmente, si ritrova in un labirinto da cui sarà difficile uscire... -
La provincia di Cosenza nell'inchiesta Jacini
Dopo l'Unità d'Italia fu fortemente avvertita nel Paese la necessità di conoscere la condizione del mondo agricolo delle sue varie regioni. Finalmente, nel 1877 fu varata dal Parlamento una legge che autorizzava un'inchiesta sulle condizioni dell'agricoltura e del mondo rurale che prese il nome del Presidente della Commissione, Stefano Jacini. L'autore del saggio, che ci ha ormai abituati al suo rigore scientifico e alle sue felici intuizioni di recupero di importanti situazioni e processi storici, troppo spesso colpevolmente trascurati dai più, descrivendo con linee sintetiche ed efficaci l'iter dell'indagine parlamentare, consegna allo studioso, ma anche al semplice lettore, una trattazione lucida e approfondita dell'inchiesta Jacini in relazione alla provincia di Cosenza, riuscendo a delineare una parte importante della storia della Calabria di fine '800 attraverso quella della sua agricoltura.