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Meglio di stagione. Piaceri e virtù della cucina stagionale
La filosofia di Cortilia è quella della stagionalità e dell'artigianalità, una ricerca costante di prodotti che seguono il ritmo della natura e che vengono coltivati con cura e rispetto del territorio. Prodotti che vengono raccontati in maniera semplice ma esaustiva: perché conoscere ciò che si mangia rende più ricca la nostra tavola. L'idea di questo libro nasce proprio dalla volontà di divulgare la cultura e la passione per la stagionalità, il territorio e la qualità dei prodotti. Un ricettario che segue i colori e i sapori della natura invogliando, con semplici e gustose proposte, a cucinare anche i cibi che conosciamo meno. Sfoglia le stagioni di questo libro, scegli un ingrediente e mettiti ai fornelli per iniziare subito a gustare la campagna a casa tua. -
Il piccolo libro dei grandi segreti. Animali. Ediz. illustrata
Sapevi che la piovra ha tre cuori? O che gli struzzi non possono volare? Queste e molte altre curiosità sul regno animale (le api non dormono mai, le stelle marine non hanno cervello!) sono illustrate con dettagli stravaganti in questa avvincente raccolta. Età di lettura: da 4 anni. -
Indissolubili legami. Jano Sicura, Annibale Vanetti. Catalogo della mostra (Legnano, 6 maggio-4 giugno 2017). Ediz. illustrata
Catalogo della mostra ""Le stanza dell'arte"""", 6 maggio-4 giugno 2017, Pinacoteca Castello Visconteo, viale Toselli, Legnano (MI)."" -
Milano in Egitto. Gli scavi di Achille Vogliano nel Fayum. Catalogo della mostra (Milano, 17 maggio-15 dicembre 2017)
La mostra ""Milano in Egitto. Gli scavi di Achille Vogliano nel Fayum"""" presenta al pubblico i risultati e le opere frutto delle ricerche condotte negli anni Trenta del '900 da Achille Vogliano nei siti di Tebtynis e Medînet Mâdi. I rinvenimenti permettono di ripercorrere l'evoluzione della cultura egizia nel periodo greco-romano, evidenziandone il carattere multietnico e la riuscita integrazione di culture diverse. Oggetti di vita quotidiana e i papiri della collezione del Centro Papirologico dell'Università di Milano, ci restituiscono un'immagine della vita di un villaggio egizio di età greco-romana quale quello di Tebtynis, mentre per Medînet Mâdi stele, statue e rilievi testimoniano un importantissimo tempio di Medio Regno dedicato alla dea-cobra Renenutet e al dio-coccodrillo Sobek, ingrandito in epoca greco-romana come tempio dedicato ad Iside-Thermutis. La mostra, che si avvale anche della documentazione fotografica degli scavi conservata presso la Civica Biblioteca Archeologica e Numismatica, è frutto della collaborazione tra il Civico Museo Archeologico di Milano, il Centro Papirologico """"Achille Vogliano"""" dell'Università degli Studi di Milano e dell'Università di Pisa."" -
Libri d'artista. Trent'anni 1967-1997 dalla Galleria alle Edizioni. Catalogo della mostra (Milano, 10 novembre 2017-4 febbraio 2018). Ediz. illustrata
"Una sera, era l'anno 1973, in casa del pittore Cesare Peverelli, si discuteva di arte, di gallerie, di collezionismo, di politica, di amori vecchi e nuovi... Insieme a Cesare e a sua moglie Claire c'erano il poeta e storico dell'arte Roberto Sanesi, i pittori Keizo e Giorgio Bonelli e c'eravamo noi: Loredana e Rizzardo Rizzardi. Durante la serata un via vai di amici: Jean Paul Chambas, Sibilla Feltrinelli e Gretel Marinotti, Giangiacomo Spadari, Eduardo Arroyo e altri... Tutti rigorosamente anticonformisti, tutti rigorosamente con il bicchiere in mano e quasi tutti con la sigaretta in bocca. Quella sera nella nostra vita sarebbe cambiato qualche cosa, ma noi ancora non lo sapevamo. Noi Rizzardi eravamo approdati in via Brera nel 1965 con una bottega di antiquariato che qualche anno dopo avevamo trasformato in galleria, accostando comunque sempre lavori di arte moderna e contemporanea a oggetti e mobili antichi. Quella sera, con Peverelli, si parlò di fare una sua mostra e ci suggerì di pubblicare una plaquette con suoi disegni e con versi dell'amico Sanesi. Quella sera noi siamo diventati editori di 'libri d'artista' o per meglio dire di 'libri figurati d'autore'.""""" -
Vittore Frattini. Ediz. italiana e inglese
"L'ottantesimo compleanno dell'artista è l'occasione di questa nuova monografia, che celebra la sua lunga produzione artistica, anche grazie ai contributi di moltissimi amici - artisti, poeti, giornalisti - che ne hanno nel tempo colto gli aspetti più distintivi e peculiari; per citarne solo alcuni, Piero Chiara, Renato Guttuso, Mario Luzi, Roberto Sanesi, Vanni Scheiwiller, Giuseppe Panza di Biumo, Pietro C. Marani, Luigi Veronesi, Flaminio Gualdoni, Vittorio Sgarbi... È un flusso creativo continuo quello che caratterizza il lavoro di Vittore Frattini che ancora oggi continua nella sua inesauribile ricerca e sperimentazione. Una passione per l'arte, quella di Frattini, che si potrebbe definire estrema, e che ne permea completamente il quotidiano. Ecco, credo che in fondo tutto il lavoro di Frattini sia questo, un continuo usare della linea dell'orizzonte come di una corda risonante, e un continuo interrogare la luce: cioè quello che più ci avvicina, credo, alla metafisica."""" (Flaminio Gualdoni)" -
Gli anni di ghiaccio
Un uomo cerca senza sosta da sette anni la moglie scomparsa in circostanze oscure, un altro, antropologo forense, analizza e identifica resti di corpi umani. Un'ossessione li accomuna: ricostruire identità perdute. A farli incontrare sarà l'eccentrica protagonista di questo romanzo dalle tinte noir, una voce narrante attenta a tutte le forme che la memoria può assumere. Attraverso di essa il passato andrà lentamente a ricomporsi in un quadro dove realtà e immaginazione sono fatte della stessa materia. -
Volevo essere un buon padre
Un romanzo epistolare che narra dal punto di vista dell'autore il dramma della separazione dalla famiglia. Le sensazioni, le speranze, l'affanno di provare a ricrearsi una seconda vita nella perenne ricerca dell'Amore. -
L' ultimo Degas-The latest Degas. Ediz. illustrata
Sembra difficile collocare la pittura di Degas in quel contesto doppio, la diaspora commista tra Naturalismo e Impressionismo in cui venne a trovarsi l'arte francese nella seconda metà dell'Ottocento e ancor più nelle varianti estreme del Simbolismo, perché il conflitto in realtà non fu mai tra la pittura di Courbet e quella degli Impressionisti, che in comune avevano il desiderio di aderire alla natura, quanto invece tra la pittura pompier, propaggine finale di un classicismo svanito, e l'anima visiva, la riscoperta della sensazione e degli effetti dell'atmosferico, che era alla base dell'Impressionismo.rnLa pittura di Degas non apparteneva a nessuna delle due condizioni, quella naturalista e quella impressionista, e, nonostante il suo desiderio di classicità, andava a collocarsi su un terreno nuovo, sperimentale, in cui lo scopo principale del pittore era quello di ""costruire quello che vede"""". Un processo simile, di passaggio da una scrittura naturalista a un linguaggio sperimentale, avvenne anche in letteratura con Zola per l'uso dell'analisi della realtà attraverso montaggi descrittivi, come egli teorizzò nel Romanzo sperimentale. (Marco Fagioli)"" -
Quinto Martini. Scultore
Il volume è il catalogo della mostra di Palazzo Grifoni (San Miniato (Pisa), 6 novembre - 28 novembre 2021). -
L' Italia di Thomas Jefferson. Il viaggio in Italia
Il presente studio, frutto di un più ampio progetto di ricerca svolto negli anni e ancora in corso, è incentrato su un tema specifico, l'influenza della cultura italiana nell'opera architettonica di Thomas Jefferson (1742-1826). Thomas Jefferson amava l'Italia. Ne amava la natura, ritrovandovi, a tratti, caratteristiche simili a quelle della Virginia, sua terra d'origine. E ne amava la storia millenaria, l'arte, la musica, la letteratura. Nel corso della sua lunga e intensa esistenza, nell'opera pubblica come nella vita privata, innumerevoli sono le occasioni che testimoniano questa passione. Ne troviamo riflesso, più o meno esplicito, nell'intenso scambio epistolare con politici e intellettuali, in molti scritti politici, nei disegni di legge, nelle proposte per la diffusione della cultura, nella scelta dei libri che acquistava per la biblioteca personale e per la collezione dell'Università della Virginia, nei numerosi progetti architettonici elaborati, eseguiti o rimasti sulla carta. L'intera esistenza di Jefferson sembra percorsa da un continuo, sempre crescente, interesse verso l'Italia, un interesse che lo portò a costruire una fitta rete di scambi, un dialogo a più voci in cui molteplici punti di vista si intersecarono, influenzandosi reciprocamente. Cruciale per i rapporti di Jefferson con l'Italia fu il breve viaggio nel nord della penisola, compiuto dal 14 aprile al 1° maggio del 1787. In questa manciata di giorni possiamo individuare il nucleo centrale di un sistema che vede la Italian connection di Thomas Jefferson nascere già nei decenni precedenti e poi svilupparsi e crescere in quelli seguenti. Il viaggio è raccontato attraverso le sue stesse parole, commenti e impressioni fissati nelle pagine di un diario e negli altri scritti riferiti a questa esperienza, che rimase unica e irripetuta. La pubblicazione degli esiti di questo studio è prevista in due fasi successive. In questo primo libro è descritto il viaggio in Italia di Thomas Jefferson, compiuto durante i cinque anni trascorsi a Parigi per l'incarico diplomatico di ministro plenipotenziario, fase che sembra segnare uno spartiacque nella visione che Jefferson matura sull'architettura. Nel secondo libro saranno illustrati gli aspetti che caratterizzano gli sviluppi successivi al suo ritorno in patria, negli anni della presidenza e della progettazione del Campidoglio di Washington e dell'Università della Virginia, con l'intento di meglio comprendere in che misura l'Italia ha continuato a influenzare la sua attività di architetto. -
Il quarto spazio. Scritti scelti
"Non c'è, per quanto concerne l'architettura, quasi alcun argomento sensato che dia ragione a coloro che puntano unicamente su un moderno staccato dalla storia. Non c'è tuttavia neanche un argomento che giochi a favore di chi vuole riallacciarsi solamente a ciò che storicamente ha preceduto il moderno. Il moderno è storia. E l'architettura dovrebbe ancora rispecchiare la sua storia, tutta la sua storia però, di cui essa è continuazione in senso molto più ampio di quanto un tempo le corte linee della tradizione degli apologeti del moderno volevano avere. Con la sua rivendicazione esclusiva e inizialmente radicale sul futuro tuttavia, il moderno sembra talvolta ancora oggi farci credere che anche noi, che noi potremmo essere ancora parte di questa ora zero di un presunto nuovo inizio, la quale apparentemente si estende sempre più avanti - fino al nostro presente. All'interno di questo ciclo tuttavia non esistono né strada né obiettivo, né di certo l'obiettivo di un futuro ancora da riscattare. Già da sola questa parola «futuro» fa sorgere un disagio ed evitiamo il suo utilizzo ovunque possiamo. A quale futuro poi ci si riferirebbe? Ma esiste addirittura un futuro, nel caso in cui noi volessimo ancora attribuire al concetto una connotazione collettiva? «La» architettura ha futuro?"""" (Uwe Schröder). Introduzione Massimo Fagioli." -
Iginio Iurilli. Opere 1979-2008. Catalogo della mostra. Ediz. illustrata
Mostra monografica di Iginio Iurilli, opere 1979-2008, Pinacoteca Provinciale di Bari. -
Via Crucis. Con Gesù sull'erta del Calvario
L'esercizio della Via Crucis racconta ogni volta l'amore. Esso è una pratica comunissima, ben accetta ai fedeli da diversi secoli. Nessuna legge ecclesiastica, nessun pontefice o vescovo l'hanno mai imposta oppure obbligato a praticarla, eppure innumerevoli battezzati si fanno dovere di seguire con questo metodo la via percorsa da Gesù per giungere con lui al Calvario e alla Risurrezione. -
Commento al Vangelo secondo Luca. Alla luce delle apparizioni di Medjugorje
Il tempo della diversità che si sta vivendo è un ""segno dei tempi"""": è il tempo della condivisione, della solidarietà, del perdono, del dono, dell'amore, tempo in cui l'altro, il musulmano, il buddista, l'induista, il sikh, non è fatalmente nemico, ma fratello da accogliere e con cui dialogare per confrontarsi, conoscersi, scambiarsi esperienze e non un """"altro"""" da convincere e/o da combattere e vincere. L'altro è risorsa e arricchimento culturale e religioso. La presente opera contiene dei saggi su tutto ciò, centrando l'attenzione sull'attuale tempo in cui si sta accentuando una convivenza pluralistica e multietnica."" -
Il Cristianesimo e la cremazione
Primo documentato e ampio studio sulla cremazione e sulle problematiche che essa suscita; Studio essenzialmente storico: vengono analizzate le fonti, letterarie (testi biblici , trattati, Commentari teologici, Passioni dei martiri, vite dei santi, testi mitologici, racconti di viaggio, utopie) e monumentali; decisioni delle autorità religiose e civili; saggi storici; articoli medici, epitaffi, vestigia archeologiche; Studio indubbiamente attuale (la pratica della cremazione è in aumento; gli scritti su di essa si susseguono, soprattutto da quando è accettata dalla Chiesa cattlica). Con questo libro pioniere, solido e ben documentato, Piotr Kuberski apporta al dibattito e alla ricerca un contributo fondamentale. -
Il Padre nostro. Riflessioni ed indicazioni per la preghiera e la vita cristiana
La preghiera che Gesù stesso ci ha insegnato, il Padre nostro, è oggetto di riflessione di queste pagine, preghiera che è stata considerata, dai nostri padri nella fede, modello e sintesi di ogni preghiera cristiana. -
La Chiesa «continua incarnazione» del Verbo: da J. A. Möhler al Concilio Vaticano II
In questo libro l'autore riflette sulla relazione tra il mistero della Chiesa e l'unione delle due nature nel Verbo incarnato, all'interno di un preciso arco storico-teologico: tra l'opera pionieristica del teologo J. A. Möhler (1796-1838) e la ""Costituzione dogmatica Lumen gentium"""" del Concilio Vaticano II (1962-1965)."" -
Sul Carmelo le meraviglie di Maria. Lo Scapolare e la spiritualità carmelitana
Il presente lavoro, con grande semplicità, si inserisce nel coro di lode, di amore e di gloria alla Vergine Maria, senza pretesa di completezza e approfondimento. Esso è come un fiore di campo offerto alla Regina del Carmelo, che da secoli ci copre con il suo Scapolare. Con parole semplici esso allarga il cuore, spinge a sentimenti nobili e alti, e fa nascere qualche palpito particolare verso la Vergine santissima. -
Quando l'amore chiama. Santa Caterina da Siena, la donna saggia
Santa Caterina da Siena è per tutti i battezzati una sorella maggiore. Pur nella pochezza dei suoi anni, ella è aiuto per la nostra testimonianza di fede, è sprone per le nostre ansietà e indecisioni. Ecco perché la Chiesa l'ha dichiarata Dottore, ecco perché i pontefici l'hanno eletta patrona d'Italia, patrona di Roma, patrona d'Europa.