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Una cartolina per Castroreale 2015
"Celebrare la passione per Auto e Moto d'epoca ed esaltare il valore delle opere artistiche di Castroreale: questi sono i principali temi che hanno dato vita alla realizzazione di questo concorso di pittura, organizzato dal Circolo Auto e Moto d'Epoca """"ALZAVALVOLA"""" con la collaborazione di XArte La Principina. I pittori partecipanti all'evento hanno accolto con entusiasmo la proposta di dipingere con lo sfondo della città, il fascino delle auto d'epoca. Da una prima visione dei quadri, emerge chiaramente una particolare attenzione al dettaglio, in cui le figurazioni paesaggistiche tendono, in alcuni casi, ad essere vere, concrete e tecnicamente precise. Malgrado questa tendenza a raffigurare fedelmente la realtà circostante, i quadri appaiono comunque carichi di significati simbolici. Le opere di questi artisti sono state realizzate con elevato quoziente emotivo, in cui è possibile cogliere gioiosa vitalità e un invidiabile ottimismo. Alcune caratteristiche presenti in queste opere, come ad esempio la dimensione di pregnante luminosità, rimandano ad alcuni quadri di Alan Fearnley, pittore britannico di auto d'epoca. Indipendentemente dal valore artistico, tale evento assume importanza soprattutto da un punto di vista di dialogo e di confronto poiché lascia lo spettatore libero di decifrare e di dare un'interpretazione su ciò che ha animato le opere dei pittori partecipanti"""". (Katia Lo Presti)" -
L' uomo senza tempo
Il libro si caratterizza per la brevità ed essenzialità dei testi, sull'esempio della poesia giapponese, nota come haiku. Ventiquattro di tali haiku aprono la raccolta e rispettano lo schema tipo, costituito da complessive 17 sillabe, disposte in tre versi (5 - 7 - 5), che dovrebbero corrispondere ai 17 ""on"""" (suoni) giapponesi, nei quali è contenuta una meditazione (il cui contenuto di solito comprende due idee sovrapposte - dando all'haiku un significato più profondo - dovrebbe essere espressa in un solo respiro, trasmettendo una immagine o un sentimento, senza analisi soggettiva)."" -
Schegge
L'incessante verve poetica di Antonio Lonardo non si limita alla narrazione della realtà, ma spazia in modo completo e dettagliato sull'importanza che vede l'uomo in una totale complicità con il tempo inducendolo, a volte, a competere con l'odio, la fame, ma anche con tutto ciò che di magicamente affascinante il Creatore ha stabilito per lui. Troviamo, in questa silloge, composta da 70 liriche, tutto il mondo interiore di chi ha il desiderio assoluto di esprimere i propri sentimenti, come fosse un assiduo e costante dissetarsi alla fonte dell'esperienza e dello studio, esternando, con i versi, ogni più intima sensazione. Le immagini e le emozioni del mondo attuale sono alimentate dal desiderio di lasciare ai posteri una profonda testimonianza dell'esistere attuale, rivelando ogni verità circa il percorso terreno vissuto e anche sognato dal Poeta. La poesia del Nostro si spinge oltre l'apparenza e, con coraggio ed energia, prosegue un cammino verso la consapevolezza dell'essere teso alla verità e alla pace interiore. Riflessioni energia che permette di ampliare lo slancio vitale che conduce all'affermazione della personalità. -
Ritorno di Garibaldi in Sicilia. Piazza Roosevelt
In Piazza Roosevelt e Ritorno di Garibaldi in Sicilia di Gino Trapani sono rievocati (sotto forma di performance surreale) due periodi cruciali della storia d'Italia, che sono rivisitati dalla prospettiva di un popoloso paese della provincia siciliana, nel quale piccoli drammi quotidiani sono raccordati con eventi della grande storia. Ritorno di Garibaldi in Sicilia ripercorre l'epoca dell'Impresa dei Mille e confronta le speranze suscitate da Garibaldi con gli eventi successivi, che - gravidi di delusioni e di esclusioni in particolare per la gente del sud - ne hanno ritardato lo sviluppo e la modernizzazione. Piazza Roosevelt si svolge su due piani: uno storico (nei dieci anni successivi allo sbarco delle truppe alleate in Sicilia nel 1943) e l'altro surreale. I due piani si intersecano nella figura del Giornalista, tessitore della trama, dialogante con personaggi che rivivono i fatti raccontati a più voci - da un punto di vista odierno. -
Ghiaccio a colazione ossia le neviere al colle del re per servire Barcellona Pozzo di Gotti e il suo territorio
Un corpo con due anime, come ammettevano i Manichei, ovvero, più prosaicamente, un uovo con due tuorli, in consonanza con i temi della Expo milanese 2015, può ritenersi questo libro di Mimmarosa Barresi e Lorenza Scilipoti, dedicato alle Neviere barcellonesi, ma anche a molto altro, compresi i prodotti derivati dalla neve e dal ghiaccio. Le autrici propongono i risultati di una indagine storico-architettonica, a partenza da materiale d'archivio, su originali e misconosciute fabbriche di pubblica utilità esistenti/esistite nel territorio di Barcellona Pozzo di Gotto, corredandoli di notizie, osservazioni, perfino curiosità relative non solo alla più che secolare attività di raccolta e conservazione e utilizzo della neve, ma anche alla altrettanto risalente e tradizionale confezione di sorbetti, granite, gelati. Un viaggio ""indifferente"""" nel mondo del freddo, affascinante e quasi del tutto scomparso e dimenticato, con l'intento di rendere omaggio a questo angolo di Sicilia, alla sua architettura ed alla sua storia, e di condividere conoscenze, esperienze, emozioni."" -
Mazzarrà Sant'Andrea. La mia terra, la mia gente
L'amore per la terra natia, accompagnato da genuina curiosità storica e antropologica, ha spinto Basilio La Rosa a ricercare l'anima del suo paese natale, ricostruendone le origini ed evidenziando le qualità intellettuali, pratiche ed economiche dei suoi concittadini, con l'intento lodevole di non fare cadere nell'oblio tradizioni e costumi di un tempo. La ricerca documenta ampiamente l'arte dei giardini, la cultura degli innesti e delle piante ornamentali di Mazzarrà S. Andrea, attività che dal campo dell'agrumicultura si è estesa al commercio con tutti i paesi del Mediterraneo e dell'Europa, di cui ha descritto particolari interessanti anche lo scrittore Vincenzo Consolo sia ne Il sorriso dell'ignoto marinaio, sia in Retablo, oltre che in alcuni articoli. Nel libro viene delineato il quadro dei rapporti del piccolo centro situato tra la rada di Tindari e il capo di Milazzo, con le Isole Eolie sull'orizzonte marino - con gli altri paesi del comprensorio, in special modo con Barcellona Pozzo di Gotto, in una piana che fino a pochi decenni fa era uno dei poli più importanti della produzione agrumicola siciliana. -
Riflettori su Marcolle
Un ingegnere milanese trapiantato in Sicilia che, emulando il suo personaggio televisivo preferito, il detective Martin il Freddo, conduce un'indagine parallela a quella delle autorità competenti, tra disavventure e colpi di scena. Un clochard, dall'ambiguo passato, ritornato in paese dopo una lunga degenza in un ospedale psichiatrico, che vende parole in rima. Una diga che, profanando l'intima sacralità del luogo, diviene nell'immaginario paesano presagio funereo di calamità e mali inesorabili. Attraverso una trama labirintica, disseminata di indizi inquietanti, e un'abile combinazione di suspence e leggerezza, Antonio Interlandi ci presenta una crime story che, scardinando apparenze e verità illusorie, ci rivela il volto grottesco della vita. Marcolle, immaginario paese della Sicilia orientale, (come nel precedente romanzo Benvenuti a Marcolle) diviene un dedalo di segreti, situazioni imprevedibili, personaggi sfuggenti, un regno dell'""ipocrazia"""", in cui nessuno è quello che sembra."" -
La valle della luna
L'amore sbocciato tra Rosina, una dolce e semplice ragazza siciliana, e Giovanni, ex soldato sabaudo schieratosi con Garibaldi, è stroncato da una violenta scarica di fucileria. Giovanni, come altri suoi compagni, viene giustiziato per la sua diserzione. Un gesto crudele e inutile che sortisce l'unico effetto di soffocare sul nascere una bellissima storia d'amore... -
In Sicilia, tra architettura e bellezza
Noi siamo quello in cui crediamo e in cui ci dibattiamo con spirito di servizio; perché il domani si coniughi col passato e diventi il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti. Il movimento culturale per il riuso architettonico ora è diventato una spinta per l'economia. I recenti fatti tellurici che si sono manifestati nel cuore produttivo del nostro Paese ne sollecitano l'attualità e responsabilità di chi opera sia nel pubblico che nel privato. Lo scritto tratta questo tema architettonico che ha come scopo la divulgazione anche nelle scuole e nello spirito di servizio che ci contraddistingue nel nostro operato a servizio della collettività. Il libretto è sintetico, è scritto da una un architetto ed è presentato da un vecchio sostenitore del riuso, ingegnere progettista. Quale migliore occasione per coniugare lo spirito che ci lega? Il futuro dell'urbanistica, del riuso e del verde, sono questi i concetti fondanti del nuovo progettare, del nuovo agire, sicuro che questa mia iniziativa che non grava su nessun bilancio della civile società ma che ne aumenta il prestigio e il peso culturale, guardando da un nuovo punto di osservazione che ne cambia la prospettiva. L'architettura deve cercare le costanti eterne al di là delle contingenze, ma per riuscirvi non deve lasciarsi scoraggiare. Nella convinzione che l'architettura è un'arte e come tale va professata, amata ed esercitata. -
Milazzo. Una città negata
Milazzo è il tipico esempio di città meridionale ed in essa si ritrovano l'andamento orografico dei rilievi, i caratteri antropici degli insediamenti e la dimensione interrotta delle dotazioni infrastrutturali della Sicilia; un ambito significativo ed emblematico delle marginalità dei territori del sud che, caratterizzati da una straordinaria bellezza del paesaggio, necessitano di una urgente, quanto necessaria, opera di riconoscimento e selezione delle istanze significative dei luoghi finalizzate ad una re-immissione dei loro principali caratteri in una nuova rappresentazione iconografica. -
L' ultima luna d'agosto
Lia è partita, tante volte, per luoghi e motivi diversi, in diverse epoche della sua vita, incrociando strade, volti, amori, dubbi, malinconie, ma il ritorno non cercato, forse neanche desiderato, si rivela soprattutto come ritorno dentro di sé, come appropriazione più consapevole di un mondo lontano, ma che non aveva mai perduto. -
Spadino alla ricerca della grotta dei venti
Continuano le avventure di Spadino, il monello dello Stretto. Questa volta il piccolo pescespada, come sempre accompagnato dagli inseparabili amici il pesce capone Lampuga, il pesce sciabola Spatola e dal nuovo membro del gruppo, una piccola cernia di nome Isotta, si lancerà alla ricerca della mitica Grotta dei venti, un luogo misterioso al centro dei racconti di nonno Spadone De Spadis e del suo amico Conger, un vecchio grongo. Procedendo lungo la rotta verso le Isole Eolie, gli intraprendenti avventurieri giungeranno alla dimora del potente re Eolo, signore dei venti, e l'incontro con il solitario e iracondo dio riserverà non poche sorprese ai quattro piccoli esploratori. Anche stavolta l'autore si abbandona ad accurate descrizioni del mondo marino che in questa nuova storia si intrecciano ai miti e alle leggende della terra siciliana. Età di lettura: da 4 anni. -
La basilica di San Sebastiano in Barcellona Pozzo di Gotto
Il volume documenta la storia del Duomo della città di Barcellona Pozzo di Gotto, oggi Basilica, e dell'Arcipretura con l'illustrazione del patrimonio storico artistico religioso, in parte proveniente dall'antico duomo, distrutto, e in parte da altre chiese, alcune delle quali non più esistenti. Inoltre descrive le feste e le tradizioni religiose a cui i cittadini dei quartieri e dei villaggi della città sono molto legati. Il libro viene pubblicato in memoria di varie ricorrenze, che cadono nel 2016: l'80° dell'Inaugurazione del nuovo tempio di San Sebastiano, il 30° della Consacrazione dello stesso (8 giugno 1986), il 25° della sua elevazione a Basilica minore (9 febbraio 1991), nonché il 180° della unione di Pozzo di Gotto e Barcellona in un solo Comune. -
Incontri in Sicilia. Testimonianze di vita e di cultura
Incontri nel nome della grande letteratura e di una Sicilia colta, che ama se stessa non per autocelebrarsi ma per testimoniare la propria essenza. Questo è lo spirito che anima le pagine del libro di Giuseppe Ruggeri. E non poteva essere altrimenti, poiché nel testo c'è un respiro profondo, che è quello dei Gattopardi siciliani, figure archetipiche e senza tempo nonostante siano state spesso identificate con gli ultimi aristocratici dell'Isola. L'essenza dei Gattopardi è però, di fatto, una categoria della coscienza, molto simile a quella che Bent Parodi di Belsito chiamava, con una felice espressione, ""aristocrazia dello spirito"""". Ed è a questa categoria interiore che appartengono (anche se il termine appartenenza può risultare eccessivo) i personaggi con cui Ruggeri si confronta in questo viaggio attraverso i secoli. Alcuni intervistati direttamente, altri conosciuti grazie alla loro straordinaria vicenda culturale e a preziose testimonianze."" -
C'era una volta... Novara di Sicilia
Il testo raccoglie la collezione dell'autore Mimmo Ciarrotta di cartoline d'epoca raffiguranti il borgo di Novara di Sicilia (ME).Le immagini testimoniano, nell'intenzione dell'autore, i cambiamenti sociali e le evoluzioni architettoniche del paesaggio urbano e di tutto il territorio novarese. Patrimonio oggi in parte andato perduto a causa di ""iniziative scellerate"""" intercorse nel periodo del dopoguerra."" -
I protagonisti siete voi. Le amministrative 2015 lette commentate e vissute da destra
"Nell'affresco divertente, ironico, spumeggiante ma equilibrato, quasi saggio ed elegante, scorre il chiacchiericcio di quel popolo che parla e ciarla, pettegola, si confronta, si arrabbia, propone, smentisce, si offende, si indigna, gioisce, si impegna, lotta, protesta, mente, soffre e ride; insomma: vive ed esiste. Quale regalo più bello per una comunità? Quale omaggio più affascinante e singolare per dei cittadini che si raccontano e raccontano la loro passione per il bene pubblico? L'architettura di questa raccolta è fatta di pagine vive dove c'è uno scambio continuo e mai scontato di idee, brillanti o banali, poco importa. C'è del sangue in queste pagine, perché i protagonisti, hanno semplicemente vissuto e, grazie a questa fatica, continueranno a farlo. E in un guazzabuglio di avvenimenti, personaggi, cose, piazze, immagini, scritte... tutto appare ordinato e con un senso. Anche perché la vita ha un suo ordine predefinito che sì, si muove nel caos, scherza scombinando le pagine, si diverte a stravolgere programmi ma alla fine, nella cronologia degli eventi, ristabilisce l'ordine incontrovertibile dei fatti. In queste pagine il racconto centra l'obiettivo: sfogliare ciò che la Destra è stata in quel luogo. A conti fatti, potrebbe anche essere un pretesto per raccontare, in realtà, ciò che è stato. Semplicemente.""""" -
Il carnet de croquis di un liutaio
Fabio Balotta gira per la città a piedi, essendosi concesso il sapiente privilegio di non voler adoprare l'automobile, per coltivare la sua creatività a diretto contatto con i soggetti che ritrae. Disegna più e più volte la stessa via, la stessa casa, la stessa fontana, gli stessi alberi, aggiungendo o sottraendo particolari, per via di mettere e di levare; e di volta in volta imprigiona la medesima realtà, che però non è mai uguale ai suoi occhi, nelle contenute dimensioni dei sottili fogli della sua Moleskine. Le ripetute traduzioni grafiche di uno stesso soggetto, di cui qui potete trovare qualche traccia, discendono, per ammissione stessa dell'autore, dalla volontà di indagare ed approfondire ogni volta la prima emozione provata. Nel 'nostro' carnet vi è il disegno per il disegno, senza dopo e senza prima, se si esclude la scelta personalissima dei soggetti da ritrarre. Non si tratta più di preparazione ad una fase successiva, ma di soggetti grafici compiuti, opere in sé, ""disegnamenti"""", come si diceva un tempo."" -
Una tacita empatia... Fotografie, documenti, testimonianze. La vecchia sede dei Basiliani 1931-1968. Il nostro amato «Valli»
Questa pubblicazione, intitolata ""una tacita empatia..."""", intende essere un supplemento del libro """"Il nostro amato Valli. Breve storia del liceo classico di Barcellona Pozzo di Gotto"""", edito nel 2015. Contiene fotografie, documenti e testimonianze che arricchiscono ed impreziosiscono il testo, relativi all'arco temporale 1931/1968, periodo in cui il liceo è stato ospitato nel vecchio monastero dei Basiliani. Ed intende essere pure, e soprattutto, un omaggio alla città, perché il """"Valli"""" ha rappresentato, e rappresenta, un simbolo di Barcellona Pozzo di Gotto, come il Longano, il Teatro Mandanici, il Duomo di S. Sebastiano..."" -
Alla ricerca dell'Oreb
...""Alla ricerca dell'Oreb"""" rappresenta nel cammino poetico di Antonio Lonardo, una tappa significativa, al termine della quale, come un alt imposto a se stesso, una riflessione dovuta, sente il bisogno di fermarsi a meditare per partecipare, consapevole di un dramma senza fine, alla marcia forzata interminabile dei migranti. Un alt per far """"passare"""" la marea umana in cammino, in cerca di un Oreb a lungo vanamente sognato, attraverso regioni straniere, diffidenti e inospitali, a volte, immemori di un passato non poi tanto lontano, trincerate dietro muri invalicabili di filo spinato, dal triste sentore di vecchie e nuove tragedie annunciate..."" -
Don Prazzidinu
"Si intitola Don Prazzidinu quest'ultimo racconto di Franco Cassata, ulteriore estensione di un mondo duro a morire ed offre spunti di nostalgia rimandando all'intramontabile repertorio della nostra letteratura popolare, ai grandi maestri della materia, da Pitrè a Cocchiara, da Serafino Amabile Guastella a Francesco Lanza e tutti gli altri che sono vivi e presenti nella narrativa popolare siciliana, ricca di tanti 'Don Prazzidinu', ma non solo."""" (dalla prefazione di Melo Freni)"