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Il matrimonio in Sicilia tra Ottocento e Novecento. Riti e usanze
Questo libro è frutto di uno studio rigoroso che traccia un vero e proprio itinerario attraverso tutte le fasi di questa particolare tappa della vita dell'uomo così come è stata vissuta dalla società dell'Isola dall'Ottocento fino ai nostri giorni. Avendo come punto di riferimento la documentazione trasmessaci da illustri folkloristi e antropologi ottocenteschi come Giuseppe Pitrè, S. Salomone Marino, Amabile Guastella, Ernesto De Martino, sono stati utilizzati, oltre ai giornali dell'epoca e ai registri relativi ai ""Riveli di beni e di anime"""", la fonte notarile presente nell'Archivio storico di Palermo e analizzato i dati principali che essa offre in questo senso: i capitoli matrimoniali e i testamenti. Dalle tavole nuziali e dai catasti onciari sono state attinte indicazioni sulla mentalità e sulla cultura materiale della famiglia siciliana, sui riti e costumi connessi al matrimonio, a ciò che lo precede e lo segue in una Sicilia, che a dispetto della sua siderale distanza, caratterizza il nostro presente globalizzato. Ne viene fuori uno spaccato della società del tempo, incardinata sui valori patrimoniali e attenta al rispetto di regole consuetudinarie e giuridiche propedeutiche al corretto raggiungimento dei fini matrimoniali, non sempre basati sui valori di un sentimento amoroso."" -
Sinan Baxà. Il messinese al servizio dei turchi alla Sublime Porta di Costantinopoli e la cultura musulmana in Europa
Questa pagina di storia siciliana, pressoché inedita nell'Isola della metà del Cinquecento, s'inserisce prepotentemente tra i drammatici avvenimenti europei che coinvolsero numerosi stati, sia prospicienti il mar Mediterraneo sia alcuni dell'Europa continentale. La ricerca archivistica non vuole avere alcuna pretesa di esaustività, ma fare chiarezza su alcuni aspetti delle lotte tra Cristiani e Musulmani e soprattutto sulla vita dell'illustre personaggio messinese Scipione Cicala, alias Sinan Baxà, che per un trentennio divenne, inconsapevolmente, l'ago della bilancia tra due mondi in guerra. -
Aulo Gaio Sempronio. Il centurione della XI Legio che entrò nella storia di Miylae
Come definire un romanzo storico? La ragione principale per una tale scelta da parte dell'autore consiste nella libertà che un'alternativa del genere concede. Anch'essa comunque, rientra a tutti gli effetti nei meccanismi della letteratura, della cultura e dell'informazione. Come nei precedenti romanzi, lo scrittore ama leggere in modo personale ed in controluce le certezze delle nozioni consolidate, i miti più considerati e l'autorità delle fonti storiche, modificando la rappresentazione della realtà senza necessariamente preoccuparsi di trovare un antidoto al suo senso illuministico che non teme di intingere la sua creatività nei più oscuri recessi del passato. Egli, anche in questo caso, non è lo storico che espone ciò che è accaduto ma il narratore che descrive ciò che è potuto accadere nel succedersi degli eventi. ""Approfitta della Storia senza mettersi a farle concorrenza"""" per dirla come il Manzoni. Questo romanzo intende servirsi della Storia, apportando le variazioni necessarie per narrare il suo ipotetico procedere e non si sottrae all'illusione di potere raccontare i fatti senza interpretarli freddamente con il rigore dello storico."" -
Caravaggio a Messina. Storia e arte di un «pittore dal cervello stravolto»
"Caravaggio a Messina"""" indaga il rapporto tra Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571-1610) e la città di Messina soffermandosi in particolare sulle vicende relative al soggiorno dell'artista nella città mamertina, tra il 1608 ed 1609, ricostruite attraverso testimonianze coeve, o immediatamente successive, finora poco note e studiate. Nella prima parte si procede ad una opportuna contestualizzazione storica della Sicilia con particolare riferimento alla città di Messina e le vicissitudini urbanistiche, sociali, economiche e artistiche tra la fine del '500 e l'inizio dell'600, nonché quelle biografiche del pittore attraverso i documenti e gli scritti dell'epoca, senza tralasciare le ultime pubblicazioni. Il secondo capitolo è dedicato al soggiorno messinese di Caravaggio, analizzato attraverso le biografie, le fonti scritte in città ed un attento studio del contesto artistico e culturale, dei luoghi e delle personalità incontrate dall'artista lombardo. Dalla Resurrezione di Lazzaro, all'Adorazione dei Pastori, Valentina Certo si sofferma anche sulle numerose e presunte opere dipinte da Caravaggio a Messina." -
I miei borghi. Brandelli di immagini e sentimenti
"In questa opera viene sottolineato l'amore per la storia e la cultura del nostro popolo e proprio nell'anno dei borghi, indetto da parte del Ministro alla Cultura, è nostro dovere evidenziare le peculiarità dei nostri piccoli paesi di montagna. In questo testo, la scrittrice ricorda in maniera nostalgica gli anni dell'infanzia trascorsi a Novara; tutte le tradizioni religiose mantenute anche nel periodo più buio della nostra storia, grazie ai grandi del tempo a partire da Mons. Abbadessa, il più longevo arciprete emerito. Ritorna spesso il sentimento di nostalgia della terra natia, degli affetti più cari, la ricostruzione dei momenti più belli, descritti minuziosamente e frutto della lontananza da questi Luoghi, compendio di momenti felici e spensierati ma anche amari e tristi. L'adolescenza trascorsa a Castroreale, le prime supplenze da signorina a Ruzzolino, già frazione facente parte del Comune di Fondachelli dopo la scissione da Novara il 20 giugno 1950."""" (dalla prefazione di Salvatore Bartolotta)" -
Filippo Jannelli 1621-1696
Filippo Jannelli è classificabile come un pittore ""minore"""" operante nella seconda metà del Seicento per molti comuni della fascia tirrenica della provincia di Messina, permettendo così a piccoli centri agricoli o secondari di non rimanere tagliati fuori dai circuiti dell'arte di quel tempo. Il presente libro (prendendo le mosse dai pochi precedenti studi dedicatigli) si pone l'obiettivo di tracciare un profilo completo del pittore e del suo autore, per ricostruire una personalità importante ma ancora del tutto sconosciuta."" -
Il capitano Ercolessi, la spia dei francesi. L'avvincente storia di spionaggio militare che sconvolse l'Italia nel primo Novecento
Vincenzo Caruso, con ""Il capitano Ercolessi, la spia dei francesi"""", ci guida con mano sicura ed esperta tra i meandri di una vicenda accantonata dalla Storia seppure già meritevole di essere conosciuta per la particolare caratura dei suoi protagonisti affardellati nelle loro debolezze, ignavie, ambizioni, doveri e professionalità, i quali si muovono nello spazio di un tempo, 1902-1906, che non lasciava certo presagire un futuro tanto gravido di morte e distruzione. Pagine avvincenti di vite fin'ora sconosciute evocate dalla sapiente puntigliosità dell'autore e che si riversano per le strade e le piazze di una Messina ancora viva con il suo Duomo, i suoi Palazzi, le sue Chiese e, per quanto di interesse, con i suoi Forti Polveriera, Mennaja, Castellaccio, Gonzaga, Cittadella, tutti posti a difesa del suo Stretto destinato al controllo del mare mediterraneo racchiuso appunto tra l'Europa, l'Asia, l'Africa e, quindi, di altissima sensibilità strategica."" -
Il piacere dell'amicizia. Graffiti siciliani
Ospitiamo con vero piacere queste ulteriori pagine siciliane di Melo Freni, tratte dalla terza pagina del quotidiano La Sicilia, uno dei diversi giornali che hanno accolto, con assoluto rilievo, le sue collaborazioni letterarie. Siamo certi di offrire così un ulteriore contributo per approfondire il sentimento dello scrittore che nell'esercizio della sua attività giornalistica ha espresso il meglio della sua passione civile per una terra amata e tuttavia difficile. Da qui il valore di testimonianza delle pagine che qui proponiamo e che arricchiscono l'immagine attenta e responsabile della migliore produzione dell'Isola. -
Viaggiatori a Messina. Diari, spunti e noterelle di visitatori della città del Peloro
"Questo libro parla di viaggiatori, e degli sguardi che essi dispiegano nel loro viaggiare. Quelli presenti nel volume (ben centonovantacinque!) sono però per noi viaggiatori di particolare interesse. I loro viaggi li hanno, infatti, condotti a visitare la città di Messina, e il loro incontro con questo luogo e con la gente che lo abitava ha prodotto impressioni, descrizioni, forme scritturali più o meno appassionate e appassionanti, di viandanti che hanno - in un determinato momento della loro vita - confrontato il proprio sé con una realtà spesso assai distante da quella nella quale essi erano nati e cresciuti. E i loro resoconti, tutti interessanti e spesso contraddittori l'uno rispetto all'altro come si conviene a testimoni oculari che del medesimo evento rendano testimonianze diverse e a volte opposte, costituiscono un caleidoscopio variegato che nel suo complesso fornisce un'immagine della città a tutto tondo, rischiarando e focalizzando una scrittura ciò che le altre omettono o occultano.""""" -
L' incantesimo di un cammino
"L'incantesimo di un cammino"""" ci fa vedere dall'alto la lunga traccia del sentiero poetico percorso da Lonardo, non solo un segmento di esso; un percorso colto a volo d'uccello che lega per il lettore attento in un tutt'uno organico e progressivo le poesie tra loro, come le tappe di un lungo cammino, ognuna espressione autonoma del sentire del momento, eppure base e lievito per quelle future, intimamente connesse tra loro a tracciare la mappa della propria esistenza poetica, come in una visione d'insieme che si accompagna liberamente ad una riflessione sui perché della poesia." -
Racconti e versi di 9 autori russi del Novecento. Omaggio a Pietro Zveteremich
Uno squarcio sulla letteratura russa della prima metà del Novecento, quella inesorabilmente segnata da eventi capitali per la storia della Russia e dell'umanità intera: la rivoluzione d'ottobre e la seconda guerra mondiale. Ideali e orrori, tragedie e eroismi che si incontrano e si scontrano nella vita della società e di ciascuno. E poi il mare, che nulla sembra aver a che fare con la Russia e invece... Le voci sono quelle degli scrittori Aleksandr Grin, Konstantin Paustovskij, Evegenij Zamjatin, Aleksandr Arosev, Il'ja Ehrenburg, Vasilij Grossman, Viktor Nekrasov, e dei poeti Boris Pasternak e Vladimir Majakovskij. Nove autori tradotti e presentati da uno dei più noti slavisti italiani, Pietro Zveteremich, che per due decenni si dedicò, tra l'altro, all'attività di docenza in Sicilia, a Messina, dove lasciò un ricordo indelebile. Che il tempo non ha scalfito. Questa pubblicazione, che appare a 25 anni esatti dalla sua scomparsa, vuole essere un tributo allo studioso, all'intellettuale e all'uomo Zveteremich che seppe appassionare alla cultura e alla vita di una porzione di mondo, la Russia, come cifra di una ricerca incessante, rigorosa e libera della verità. Prefazione di Erica Zveteremich. -
Vicoli di Barcellona e Pozzo di Gotto. Immagini, storie, leggende
I vicoli, nell'espressione comune stritti, erano la struttura ramificata del tessuto interconnettivo della città di Barcellona Pozzo di Gotto, ancorati in qualche modo all'antica dorsale via del Corso, oggi via Garibaldi. Sono rimasti per lungo tempo luoghi di produzione e aggregazione sociale, integrati perfettamente nello sviluppo della città della seconda metà dell'Ottocento progettata dal Cavallaro, ma destinati, a partire dagli anni settanta del Novecento, a un inesorabile abbandono relegandoli a zone marginali e spesso degradate. -
Sulle ali della memoria. Gli esuli giuliano-dalmati di Sicilia ricordano
Memorie personali e testimonianze drammatiche di dolorose esperienze che documentano fatti ed episodi di quella triste parentesi di storia (patria) della Venezia Giulia che va dal settembre 1943 ai giorni nostri, quasi; vicende lontane nel tempo che sono però ancora così vive nella memoria di ogni giuliano e perciò opportunamente riunite in uno sforzo encomiabile indirizzato a mettere a disposizione di tutti le verità più precise e inesorabili rispetto a quanto accadde a trecentocinquantamila profughi da Istria, Fiume e Dalmazia. -
Notte di San Giovanni
Versi che raccontano, con accento quasi verghiano, la nostra terra. Le descrizioni, attente e accurate, trascinano il lettore in una Sicilia d'altri tempi, quella fatta di profumi, di terra, di erbe aromatiche, di sguardi intensi, di tradizioni e folklore. Colpisce l'indagine psicologica dei personaggi, soprattutto della protagonista femminile, Lude, un'eroina contemporanea dalle mille sfaccettature: curiosa, coraggiosa, determinata ma anche fragile e malinconica. Un racconto che valorizza la bellezza di luoghi senza tempo - Milazzo, le isole Eolie, Tindari, scenografie magiche che rievocano il mito - dove le storie di uomini e donne che faticano, lavorano, amano, vivono, si intrecciano con le vicende e i cambiamenti sociali dell'isola. -
Discorso su Messina. Dieci giorni dopo il disastro. Ediz. russa e italiana
A dieci giorni di distanza dal catastrofico terremoto di Messina del 28 dicembre 1908, Il'ja Il'ic Mecnikov, Nobel per la medicina da appena due mesi, sente il bisogno di ricordare la città che più volte lo aveva ospitato e dove era avvenuta la scoperta della fagocitosi, chiave di volta del suo destino di scienziato. -
Il bandito Testalonga. La resistenza di un vinto
Tra le profonde radici della terra siciliana, in un museo a cielo aperto accompagnato dalla calura dello Scirocco, cinque controversi protagonisti orchestrano un'infelice storia, il cui tragico finale è più che prevedibile. Il bandito Testalonga (1728-1767), eletto a Robin Hood da un popolo affamato di pane e ideali, diventa così l'emblema di uno spaccato di società, quella dell'omertà, degli intrighi, delle connivenze e dei tradimenti. Ad ogni pagina si respira Sicilia. L'isola è nelle grotte e nei cunicoli impervi, nelle campagne bionde di grano, nei modi espressivi, nei soprusi delle istituzioni e nella primordiale brutalità delle pene. Oggi Testalonga ci lascia una preziosa eredità, al di là dei poco credibili cliché a lui attribuiti: poco o nulla è cambiato rispetto ad allora, la storia ci dà una parvenza di continuità ma, dopotutto, sempre si ripete. Cos'è quindi la resistenza di un vinto? Non consiste nell'esaltazione eroica, un campione appartiene solo ai cantastorie e al popolo; e nemmeno nel giudizio inquisitorio. È solo la chiara e lucida consapevolezza di non poter alzare barricate tra buoni e cattivi. Vago è il confine tra bene e male in un mondo opaco gettato in mare aperto, un funebre e sconfinato Mediterraneo. -
Straordinari. Storie di uomini, cose e paesi da Messina a Mistretta
Da Messina a Mistretta, da un capo all'altro della provincia, corrono circa centodieci chilometri, insistono una settantina di paesi, paesi piccoli, paesi medi, paesi piccolissimi: ebbene, sono proprio questi i tesori di cui tratta questo volume. Il libro non è però una guida turistica e nemmeno un compendio di memorie e personaggi locali. Si parla di quei luoghi che hanno affascinato l'autore per una storia, un personaggio, un monumento che davvero si possono chiamare ""straordinari"""". Per """"straordinari"""" si intende """"fuori dall'ordinario"""", uomini e cose al di sopra della normalità, luminosi come stelle nel firmamento della storia umana, custoditi con gelosia da questi paesi, ma così bene che spesso quasi nessuno ne ha più memoria. Mancano all'appello tanti paesi da riscoprire (due nomi su tutti, Rometta, con la sua gloriosa resistenza ai musulmani e i suoi tesori medievali e Montalbano Elicona, con il castello che """"forse"""" racchiuse le ossa e l'anima del medico alchimista Arnaldo da Villanova). Manca l'altrettanto straordinario versante jonico di Messina, mancano tanti protagonisti noti (ad esempio ai fratelli Piccolo e alla loro mirabile villa di Capo D'Orlando)."" -
Una giornata speciale
Sofia, Anna e Vladi hanno conosciuto i loro genitori quando avevano cinque, tre e due anni. Come è possibile? Perché non sono nati dalla pancia della loro mamma? Per la serie Piccola storia di una famiglia un libro che parla di adozione. Una metafora per raccontare come a volte siano proprio gli incidenti di percorso a portarci la gioia e condurci verso il nostro destino. Età di lettura: da 6 anni. -
Una mamma e basta
A casa di Camilla sono in tre: lei, sua mamma e il cane Gimmy. Come per tutti, la sua è la famiglia più bella del mondo, eppure un giorno la supplente le assegna un compito veramente impossibile: Disegno il papà che vorrei avere... Terzo della serie Piccola storia di una famiglia, un libro che parla di bambini con un solo genitore, per sottolineare come ogni famiglia abbia la sua forma particolare, un intero da rispettare. Età di lettura: da 6 anni. -
Gool!
Età di lettura: da 7 anni.