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Acrobati di parole. Il libro della Palestra della Scrittura. Come ottenere l'equilibrio nelle relazioni con il linguaggio
Tutti noi ormai facciamo i conti ogni giorno con una scrittura che cambia, e che ci cambia. E siamo sempre lì, in equilibrio sulle parole. Attenzione, intesa, dialogo, collaborazione. E poi fiducia, coraggio, disponibilità alla fatica. Questi gli ingredienti che vorremmo trovare e mettere nelle parole che scriviamo per chi sceglierà di leggerci. Per ciascuna delle abilità necessarie - chiarezza, sintesi, organizzazione della struttura, stile, capacità seduttiva, creatività - questo libro presenta obiettivi e strumenti di allenamento, in modo concreto da applicare. -
Il linguaggio della salute. Come migliorare la comunicazione con il paziente
"Che intendeva il dottore?"""" Perché l'infermiere mi ha detto quella cosa?"""" Che diavolo c'è scritto sulla ricetta?"""" Stranieri a colloquio: dialogo sempre difficile quello tra mondo sanitario e paziente. E non è solo questione di parole difficili. Manca il tempo per spiegare. Spesso il malato non vuole sapere. E a volte il medico non vuole che capisca. Per non parlare del lato emotivo: comprendere, condividere, cercare le parole. C'è da sfinirsi. Questo libro vuole dimostrare che la consapevolezza del linguaggio aiuta sia gli operatori della sanità, sia i pazienti e i loro famigliari, a raggiungere l'obiettivo comune: la salute." -
Budo & business. Tecniche e valori delle arti marziali nel lavoro
L'arte marziale come metafora per la formazione: strumenti psico-fisici per migliorare le relazioni interpersonali negli ambienti di lavoro. -
Futuro anteriore. Il metodo per prefigurare e narrare il cambiamento, prima che avvenga
Chi di noi racconterebbe un momento importante della propria vita, personale o professionale, come una lista, come un elenco di fatti? E chi vorrebbe ascoltarlo? Raccontiamo emozioni. Sorpresa. Cambiamento. Il potere della narrazione sta nella sua differenza dal ragionamento logico-analitico: il racconto è caldo, coinvolgente, evocativo, immaginifico. È un linguaggio che arriva subito al cuore. Futuro anteriore è un metodo, uno strumento che consente di tracciare il percorso di cambiamento cui aspiriamo, quasi come se questo fosse già avvenuto. E lo fa utilizzando il potere delle storie: quello di attivare allo stesso tempo processi cognitivi ed emozionali, facendo lavorare in sintonia entrambi gli emisferi del cervello. La negoziazione di una trama comune, che unisca gli aspetti razionali ed emotivi di un cambiamento, è il primo passo per costruire un'identità, individuale od organizzativa. Costruire questa trama come se fosse già memoria è, come dice Calvino, ""un incantesimo che agisce sulla durata""""."" -
Ribàltàti e contenti. Per un uso non ordinario dell'umorismo
È possibile un uso non ordinario dell'umorismo? È possibile trasformarlo in un grimaldello per aprire condizioni relazionali chiuse, o bloccate, e raggiungere il nostro vero obiettivo? In questo libro, attraverso un percorso di ricerca, proponiamo risposte concrete a queste domande. Nella prima parte trattiamo il vantaggio che deriva da questo particolare aspetto dell'umorismo, mentre nella seconda proponiamo racconti, storie che in alcuni casi fondono l'esperienza con osservazioni e commenti: un invito ad allenarci, a percepire e osservare la scena con un senso differente, doppio. -
Investigazione strategica perché la verità non rimanga l'unico segreto
Come dice Ferdinando Imposimato nella prefazione, il libro riguarda un tema che interessa ""non solo i professionisti, polizia giudiziaria, investigatori privati, avvocati che svolgono le indagini difensive, pubblici ministeri ed esperti nelle varie materie della scienza, dell'arte, della cultura, ma tutte le persone, qualunque sia la loro attività"""". Infatti siamo tutti un po' detective: responsabili di organizzazioni, colleghi, genitori, psicologi, insegnanti, amici. Tutti impegnati nell'arte dell'investigazione nella ricerca della verità."" -
Scriba. Scrivere in banca
Come cambia la comunicazione scritta nelle banche? Quali effetti hanno fattori di cambiamento come fusioni, incorporazioni, integrazioni con altri mercati, e la conseguente convivenza di culture diverse e di diversi stili comunicativi? E quale impatto hanno i venti delle crisi finanziarie di questi anni? Tra gli strumenti classici della scrittura bancaria - lettere, estratti conto, opuscoli, manifesti... - quali sono destinati a scomparire, quali invece a svilupparsi o a modificare la propria funzione? In questo cambiamento quale ruolo stanno giocando il Web e i Social Network? I clienti esterni, - individui o imprese - modellano ancora oggi i propri rapporti con le banche sulla base di messaggi scritti? E in queste comunicazioni ritrovano i valori dell'istituto che hanno scelto (solidità, cultura del servizio, innovazione, radicamento nel territorio...)? Sul fronte dei clienti interni, i collaboratori: circolari, memo, Email, Intranet, K-Blog, come possono sostenere i progetti degli istituti che operano in un contesto di competizione sempre più aggressiva? A queste e altre domande i lettori troveranno in questo libro risposte, casi e testimonianze. -
Due orecchie, una bocca. Tecniche ed esercizi per ascoltare e per parlare in pubblico
Il metodo APP: l'Ascolto prima del Parlare in Pubblico. Due orecchie, una bocca, sono due facce della stessa medaglia. Ma l'ascolto viene prima. Il public speaking è la scuola superiore: l'ascolto sono le elementari e le medie. Allenarsi all'ascolto è anche la migliore terapia preventiva contro i rischi del narcisismo, che a volte porta gli speaker a dimenticare il dialogo ""con"""" il pubblico. Allenàti all'ascolto, possiamo parlare in pubblico con più energia e con più sicurezza. In queste pagine, gli errori da evitare, le abilità necessarie e gli esercizi per svilupparle, le strutture utili per impostare il messaggio, i modelli cui ispirarsi, l'uso delle emozioni, le tecniche logiche e linguistiche da allenare."" -
Costruirono i primi templi. 7000 anni prima delle piramidi
Nel cuore della preistoria Göbekli Tepe: una straordinaria scoperta archeologica che rivoluziona le nostre conoscenze sul remoto passato dell'uomo e getta una nuova luce sulle antiche tradizioni che hanno originato il racconto biblico della Genesi. Klaus Schmidt, l'archeologo scopritore del primo complesso templare dell'umanità , con questo libro ci conduce per mano dentro l'enigma che attanaglia da sempre gli studiosi della preistoria: donde veniamo e come siamo arrivati fin qui? Davanti a questa domanda cruciale, l'autore non si tira indietro ed avanza ipotesi narrando, in modo coinvolgente, il suo primo impatto con la misteriosa collina di Sanliurfa, nella Turchia orientale, e con i successivi eccezionali ritrovamenti, per poi descrivere con rigore la struttura dell'insediamento neolitico, cercando di interpretare il significato dei colossali pilastri a T disposti a cerchio ed istoriati con straordinari bassorilievi naturalistici o con simboli ancora tutti da decifrare. Il tutto 7000 anni prima delle grandi piramidi egizie e in tempi ancor più remoti rispetto all'innalzamento del primo megalite di Stonehenge. Il sito di Göbekli Tepe, con le sue meraviglie provenienti direttamente dall'era glaciale e con quelle che giacciono misteriosamente ancora sotto il manto di terra, è destinato a cambiare radicalmente la comprensione delle tappe dell'avventura umana. 'La scoperta degli antichissimi templi di Göbekli Tepe (X millennio a.C.) permette per la prima volta di comprendere, con chiarezza senza uguali, come cacciatori e raccoglitori abbiano dato origine alla cultura degli agricoltori sedentari. Un libro affascinante sugli inizi della rivoluzione neolitica. -
Gerusalemme. L'incanto della città vecchia, loghi nascosti e segreti
Una guida tascabile con la quale poter conoscere tutti i segreti millenari che racchiude questa magica citta', ombelico del mondo. Secoli di storia sono ancora leggibili nei vicoli, nei palazzi, nei monumenti, nelle mura ma anche nei colori, nei volti degli abitanti, nei profumi e nei sapori del souk, nei contrasti palpabili tra un quartiere e l'altro. Il testo descrive nei dettagli meno conosciuti i quattro quartieri della città vecchia mentre il dipanarsi dei percorsi, da porta a porta, consente di non lasciarsi sfuggire nemmeno il più piccolo dettaglio. Uno strumento utile per chi voglia vivere l'emozione di far proprio il cuore della città più contesa al mondo, il condensato di tutte le informazioni che ciascuno vorrebbe trovare in un agile testo, compagno di viaggio e di avventura. -
La difficile unità. Storia di ieri, cronaca di oggi
Il volume ripercorre il Risorgimento italiano attraverso i grandi e i piccoli episodi, i sentimenti, i grandi ideali ma anche le contraddizioni e gli scontri tra le diverse anime politiche e culturali che vissero quell'epoca. I protagonisti di quella epopea - da Mazzini a Garibaldi, da Carlo Alberto a Vittorio Emanuele II, da Cavour a Verdi - vengono ""lasciati parlare"""" attraverso i loro scritti, i discorsi ufficiali e ufficiosi, gli epistolari. Tali riflessioni, intrise di speranze e delusioni, consentono infatti di comprendere non solo i motivi che fecero nascere e diffondere l'idea di Nazione e di """"Italia"""" ma, al contempo, le scelte decisive che lasciarono in eredità problemi irrisolti e per molti ancora attuali: federalismo e centralismo, la questione meridionale, il complicato rapporto con la Chiesa. Il libro affronta, per la prima volta, """"cosa sia rimasto"""" del Risorgimento oggi, e ripercorre il serrato e polemico dibattito che negli ultimi anni, sulle pagine dei principali quotidiani italiani, ha visto contrapporsi intellettuali, opinionisti e uomini politici di fama nazionale. Un dibattito che, non a caso, ha fatto parlare di """"Assalto al Risorgimento""""."" -
Il confine orientale. Da Campoformio all'approdo europeo
Il confine orientale può essere considerato come uno spazio in cui per secoli si sono intrecciate e sovrapposte molteplici frontiere, di natura politica, culturale, religiosa e infine nazionale. Un luogo non solo fisico, in quanto parte dell'Adriatico e in sostanza limite fra la penisola italiana e quella balcanica, ma anche cesura tra l'Europa occidentale e quella orientale in senso generico. Proprio in quanto superficie di rottura, il confine orientale rimane certamente un nodo caratteristico nella storia d'Italia. Collocato geograficamente dalle sponde del fiume Isonzo alla displuviale alpina orientale, racchiude il Carso (triestino e goriziano) e la penisola istriana sino a Fiume e al litorale dalmata con i suoi arcipelaghi di isole fino a Cattaro. In esatta sintonia con i numerosi contrasti confinari avvenuti in Europa fra la seconda metà del XIX secolo e la prima del XX, la storia del confine orientale italiano perdura come tentativo emblematico di fissare all'interno di una regione multiforme ed eterogenea per vicende e popoli una frontiera egemonica. Limite mutevole perché sempre fissato su termini ideologici e proprio per questo di perpetua ardua demarcazione. Nel più generale panorama storiografico sulla questione, il volume intende porsi quale strumento accessibile anche a un pubblico non specialistico interessato alle tematiche istriano-dalmate. Dalla pace di Campoformio ai fermenti irredentisti di fine Ottocento, alle rivendicazioni seguite alla Grande guerra... -
Anatolia. Le origini
Il volume desidera condurre l'appassionato di archeologia, il viaggiatore curioso, ma anche lo studente universitario o l'archeologo professionista in un affascinante viaggio alla scoperta della più antica preistoria dell'odierna Turchia. Pur nella rigorosità dei dati scientifici il libro è infatti pensato come un racconto e una vera e propria guida, capace di fornire sia un'introduzione generale agli aspetti storico-culturali della preistoria della penisola anatolica, sia un inquadramento dei singoli siti e musei archeologici che hanno restituito e conservino tracce delle culture umane sviluppatesi tra Paleolitico inferiore e la fine del Neolitico. Il volume è suddiviso in tre parti. -
Aninu
"Aninu"""" è la storia di una prostituta sacra dell'isola vulcanica di Santorini prima della grande eruzione del XVII secolo a.C. che ha cancellato la civiltà minoica """"nello spazio di un giorno e di una notte tremenda"""", come ci riferisce Platone nel Timeo riferendola alla mitica Atlantide. Le vicende narrate in questo romanzo, la cui protagonista, fondando una comunità ideale di vita chiamata Thera e facendosi tutt'una con la tragica fine della sua amata isola, si presentano come eventi fondativi della cultura occidentale. In """"Aninu"""", la descrizione dei luoghi, la rappresentazione dei costumi, la rievocazione delle credenze e dei miti delle popolazioni toccate dalle vicende narrate sono frutto di una meticolosa ricerca archeologica su ciò che sappiamo di questo misterioso popolo che vanta, come antenati, gli abitanti della più antica città del mondo, Çatal, nell'odierna Turchia, oggi dichiarata patrimonio dell'umanità, e come discendenti le mirabili popolazioni della Grecia classica. La storia di Aninu e della sua isola, unitamente alle vicissitudini degli altri protagonisti, offrono al lettore l'occasione per rivisitare, e in qualche modo per rivivere, gli aspetti meno conosciuti o ancora abitati dal mistero delle multiformi civiltà che si sono affacciate sul Mediterraneo, inesauribile mare delle meraviglie." -
Sarajevo
"Sarajevo, Bosnia Erzegovina. Un pezzetto della nostra Europa. Da anni torniamo sulle strade che abbiamo attraversato prima, durante e dopo la guerra: lo abbiamo fatto insieme a persone diverse, che con noi hanno condiviso esperienze e incontri, insieme a tanti volontari oppure ad amici e amiche a cui abbiamo cercato di raccontare la nostra passione per un paese, la Bosnia Erzegovina, che ha in Sarajevo uno dei suoi gioielli, anche se non l'unico. Sentiamo la necessità di non essere sole in questo percorso: abbiamo scelto di farci accompagnare dalle parole di scrittori, fotografi, poeti, attrici e cantautori, oltre che giornalisti e volontari. Raccontiamo e lasciamo che altri ci raccontino ciò che hanno visto e capito di questi luoghi, pensando a chi si avvicina per la prima volta alla città di Sarajevo e attraverso essa alla storia recente dei Balcani. Che è anche la nostra storia di cittadini europei.""""" -
La natura della montagna. Scritti in ricordo di Giuseppina Poggi
La ""natura"""" della montagna viene esplorata in questo volume da diversi punti di vista. Dall'incontro di geografi, storici, archeologi e naturalisti si è generata una raccolta di scritti organizzata in tre momenti: discussioni metodologiche, ricerca come didattica, una scelta di siti di interesse storico-ambientale dell'Appennino ligure orientale e di aree della pianura piemontese. Emergono incontri/scontri che hanno come quadro le attività di ricerca e didattica di gruppi di studiosi che fanno riferimento alle Università di Genova e del Piemonte Orientale, di Nottingham e di Toulouse."" -
Il console romeno e altri racconti
Ha scritto il critico Sergio Pent che Diego Zandel è ""uno scrittore che sa rinnovare certe pieghe della letteratura cosiddetta di confine, ma con ampie falcate in una dimensione internazionale che è ancora poco di casa in Italia"""". Che sia così lo dimostrano anche i sette racconti qui riuniti, i cui riferimenti sono realtà di diverso ambito geopolitico - il rapporto palestinese/israeliano in """"Il fratello"""", la Grecia del post-colonnelli in """"La vendetta"""", la Romania di Ceausescu in """"Il console romeno"""", il mediterraneo in """"Duca Lamberti in crociera"""" - mentre, pur ambientati in Italia, altri racconti si occupano di quelle frontiere che attraversano la nostra coscienza, in una dimensione fortemente noir come in """"In memoriam"""" e """"Traguardo di sangue"""", con l'unica eccezione dello spiazzante """"Rosa shocking"""". I racconti qui riuniti, sono stati scritti in tempi diversi e, perciò, diversi nelle motivazioni che li hanno ispirati così come nei contesti, sono la testimonianza che, quando uno scrittore è dotato di una forte impronta caratteriale, ritrova sempre nei materiali di cui si serve una unità di fondo che costituisce la sua personale cifra narrativa."" -
Caro papa Francesco. Lettera di un divorziato
Il libro, redatto sotto forma di lettera aperta, si configura come un pamphlet rivolto direttamente all'attuale papa Francesco, affinché, da parte della chiesa cattolica, venga affrontato con evangelica coerenza il problema dei separati e divorziati cristiani, attualmente emarginati dalla comunità ecclesiale, privati dalla comunione eucaristica ed esclusi sia dall'insegnamento che dalle attività liturgiche. Il libello, redatto con stile semplice e immediato, parte dall'esperienza personale dell'autore per estendere la sue riflessioni al campo esegetico e teologico riguardante il problema del divorzio dei credenti e di eventuali loro nuove nozze. L'intento dichiarato della lettera è di fornire ai responsabili della chiesa cattolica indicazioni chiare sulle sofferenze e sui disagi dei divorziati e dei risposati che intendono rimanere in comunione con le realtà ecclesiali di appartenenza e contemporaneamente suggerire, testi sacri alla mano, delle vie d'uscita all'attuale ingiusta discriminazione prodotta dalla vigente disciplina ecclesiastica, che mette in difficoltà quello stesso clero a diretto contatto i fedeli. Il libro si chiude con alcune osservazioni che, a partire dalla possibile soluzione del problema dell'appartenenza ecclesiale dei divorziati, ridisegnano un nuovo modo di pensarsi come chiesa in positivo rapporto con il mondo contemporaneo e il vissuto delle persone. -
La bacchetta del direttore
Tre narrazioni esemplari di una scrittrice di vaglia, queste di Nelida Kruljac, narrazioni condotte lungo il filo della memoria, alla ricerca di un mondo fatto di dolorosa nostalgia e di pietas, di poesia e di un'infanzia che non potrà più ritornare e che tuttavia la memoria recupera e restituisce alla nostra sensibilità e alla nostra intelligenza. La sua è una scrittura evocativa e colloquiale ad un tempo, e i personaggi della sua Istria, di quell'angolo di mondo che la storia non ha risparmiato delle sue tragedie, emergono vivide e vitali, come il meraviglioso maestro musicista ultra ottantenne, del racconto La bacchetta, il maestro Michele che ora vive a New York, anche lui, come tanti figli di una diaspora subita. Ma dallo scambio di lettere tra Michele e Ines, attraverso foto e ricordi, si ricompone una fetta di piccolo mondo, di esistenze, di verità domestiche e amare, di verità pubbliche altrettanto dolorose, commoventi, fino al ritorno della bacchetta da direttore d'orchestra... da lì da dove era partita... e che a Ines restituisce un pezzo di vita dello scomparso padre. -
La signorina «Volentieri»
L'amore e la fedeltà ai sentimenti. La separazione e il rimpianto. La perdita e la nostalgia struggente. Il dolore e il bisogno insopprimibile di essere amati. Il degrado tra disillusione e resurrezione. La marginalità e il potere. La bellezza algida e la tenerezza. La malattia e l'obbligo umano e morale della solidarietà. La morte e il bene prezioso della memoria. E poi gli effimeri e instabili miti metropolitani, attraverso il mutare repentino dei costumi. Le pratiche mistiche importate dall'Oriente, il buddhismo, l'ayurvediga, la macrobiotica, gli angeli & la manipolazione del corpo e la sua laica e consumistica religiosità, il silicone, i tatuaggi, le mode estreme, la mania dei telefonini, il ruolo pervasivo delle tivù e l'insopprimibile voglia di apparire e mostrarsi... Internet, la Rete, facebook e il bisogno di comunicare, e ancora: la mania dei viaggi, il mito dell'eterna giovinezza, la spregiudicatezza come malintesa forma di emancipazione, la provocazione politica, le ambiguità, le ipocrisie, la vita al limite, l'esaltazione anarchica della libertà. Ma c'è molto altro in questa nuova raccolta di racconti di Angelo Gaccione.