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Settecento inquieto. Noia, erotismo e malinconia nel secolo dei Lumi
Nel Settecento, la fiducia nella ragione diventa uno strumento per illuminare le menti, fugare le superstizioni, combattere i pregiudizi: sembra dunque trionfare il binomio illuminismo-ottimismo, dal quale scaturisce la spinta verso una societa? piu? libera, giusta, felice. Guido Galliano si domanda se questa impostazione, che ha conosciuto grande fortuna, soprattutto nella didattica, fornisca una lettura autentica e sufficientemente problematica del Settecento o, piuttosto, non rappresenti un'assolutizzazione storiografica, una semplificazione, che nasconde la parte oscura di un'epoca ancora tutta da decifrare e da comprendere. Si rende cosi? necessaria una rilettura critica di temi e figure, per scoprire l'anima ""inquieta"""" del secolo dei Lumi."" -
Exchange fairs and the money market in Early Modern Italy (1630-1650)-Fiere di cambio e mercato monetario nell'Italia di Età Moderna (1630-1650)
Il sistema di pagamento nell'Europa del Seicento potrebbe sembrare un argomento molto distante dal mondo contemporaneo. In realtà, i tassi di cambio, le valute internazionali e l'influenza dei ""mercati"""" sulle economie mondiali monopolizzano continuamente il dibattito pubblico attuale e, pertanto, decifrare i meccanismi che regolavano le fiere di cambio in Età Moderna è molto utile per comprendere meglio la finanza di oggi. A dieci anni dalla pubblicazione di """"Dove il denaro fa denaro"""", Claudio Marsilio rende noti i risultati di una nuova ricerca, condotta in archivi privati genovesi e su fonti mai studiate prima. Oggetto di analisi è un fondo di lettere scritte durante le fiere di Novi, quando dalla piccola, ma strategica città di confine della Repubblica di Genova si controllava e s'influenzava l'andamento del mercato del denaro in tutta Europa. In particolare, la corrispondenza dei fratelli Nicolò e Gregorio Varese, affermati """"procuratori di fiera"""", fornisce molte informazioni sul mercato del denaro, dell'argento e dei cambi delle divise internazionali."" -
Comete, stelle e pianeti. Storia dell'astronomia nell'età di Newton
In tanti manuali di storia della scienza (anche nei migliori e perfino in quelli che consideriamo ""classici""""), quando si parla di astronomia si arriva, di solito, al copernicanesimo, alle tre leggi di Keplero, all'innovazione telescopica operata da Galileo e si termina con la cosmologia gravitazionale newtoniana (1686). Quasi mai, insomma, ci si chiede che cosa accadde, intorno a Newton, nella scienza dei cieli europea tardoseicentesca. Ad esempio: quali figure vissero e operarono nell'ambito newtoniano, non solo in Inghilterra? Quali legami la ricerca astronomica ebbe con la cultura dei Lumi durante tutto il XVIII secolo? E come si comportò l'astronomia italiana tra Seicento e Settecento, dal momento che, stante un """"diktat"""" istituzionale mai venuto meno, poteva credere in maniera soltanto implicita nell'universo eliocentrico? Attraverso un'indagine rigorosa ed esauriente, Davide Arecco prova a rispondere a tali domande, incrociando personaggi e luoghi, libri e tecniche, astronomia, matematica e nuova fisica. Il tutto collocato all'interno di precisi contesti - politici, sociali, culturali - di natura accademica, nel cuore della cosiddetta Repubblica delle Lettere."" -
L' angelo, il mago, la regina. John Dee: scienza e misticismo nell'età elisabettiana
Basandosi sull'epistolario, sulla documentazione d'archivio e sulla vasta bibliografia in materia, Giusy Cardellicchio ricostruisce la figura e il pensiero di John Dee, il più grande matematico, filosofo, astrologo e mago di età elisabettiana. L'opera di Dee, fondata sull'originale rielaborazione dei grandi temi rinascimentali del lullismo, della cabala, della filosofia ermetica e neoplatonica, può correttamente ritenersi il punto di congiunzione fra la cultura inglese del Cinquecento e quella continentale. Senza dubbio, il peculiare sincretismo che contraddistingue le teorie matematiche, magiche, mistiche ed escatologiche da lui proposte, che si formalizza inizialmente in una ricerca della clavis universalis, intesa come mathesis universalis, per assumere, in un secondo momento, una caratterizzazione mistica più marcata, quella delle conversazioni angeliche, ha esercitato una straordinaria influenza sulla propria epoca e sulla cultura inglese in generale, almeno fino all'avvento di Newton. -
La corona e il cannocchiale. La scienza inglese e scozzese nel secolo degli Stuart
Nonostante la sua estrema rilevanza, la storia della scienza inglese di età moderna non è mai stata raccontata al lettore italiano da una monografia esaustiva, organica e di piacevole lettura. Con questo libro, che è di sintesi e di ricerca nello stesso tempo, Davide Arecco intende pertanto colmare una lacuna, tracciando un lungo sentiero culturale attraverso la scienza anglo-britannica moderna e affrontando tutti i principali temi storiografici sull'argomento: il nesso tra esoterismo e scienza nel Seicento; il sorgere della nuova filosofia naturale al tempo della Royal Society; il newtonianesimo; la massoneria e il suo ruolo nello sviluppo istituzionale delle pratiche scientifiche; il passaggio dal deismo ai Lumi radicali nel Regno Unito; la storiografia del XVIII secolo; la nascita dell'astronomia siderale, con la scoperta di Urano; la scena scozzese. S'impone, così, un affresco polifonico e ricco di suggestioni, non avulso dai contesti politici, sociali, religiosi di riferimento e sapientemente trasferito sull'indispensabile, costante parallelismo tra l'identità della scienza nell'età degli Stuart e quella sviluppatasi in seguito, all'epoca degli Hannover. -
Amore/morte. Sul crinale dell'altrove
Il volume affronta l'eterno rapporto amore/morte - diade ""classica"""", che attraversa l'intera storia della cultura occidentale -, non nel segno del conflitto, di una contraddizione netta, irreversibile, senza speranza, ma, al contrario, del confronto, dell'affinità, d'intrecci impensabili e talvolta inestricabili. Il gioco tra amore e morte viene sempre condotto lungo la sottilissima linea che li divide: quando l'amore per il sapere incontra la morte dell'aristotelismo scolastico, per mano della nuova scienza, tra la fine del Medioevo e la prima età moderna; quando eros s'incunea tra filosofia e politica nella trattatistica bruniana; quando il senso della morte, che intanto va permeando la nuova Francia illuministica, indossa una veste iniziatica nel cosmo esoterico del Settecento; quando a camminare pericolosamente sul crinale dell'Altrove sono protagonisti dell'arte, del pensiero, della storia, come Caterina II, Potemkin, Sade, Malraux, Cioran, Truffaut o Valentine Gibert, misteriosa figura che appare e subito scompare, al pari di una fulminea rivelazione, nella letteratura femminile francese d'inizio novecento, tra simbolismo, decadentismo ed esotismo."" -
Urania barocca
Per richiamare l'importanza storica che la circolazione del libro a stampa ebbe nel corso del Seicento e per illuminare la vita e i percorsi culturali di molti celebri autori, Davide Arecco riscrive un capitolo di storia intellettuale, mettendo in luce alcune figure-chiave che ebbero un ruolo determinante nel contesto della cultura europea (specialmente scientifica) di età barocca. Gli italiani Roberto Dati, Paolo Boccone e Giacomo Marinoni, i francesi Henri Justel, Pierre Borel, Adrien Auzout e Montesquieu, gli inglesi Seth Ward, Isaac Newton e Anthony Collins sono personaggi altamente rappresentativi - se non emblematici - di un'intera epoca, sovente in reciproco e scambievole rapporto. Intellettuali che di libri vivevano: li scrivevano, li leggevano, li collezionavano e li facevano circolare in tutto il continente. -
Ricordi di un pittore. Da Bistolfi a Fontana. Ediz. illustrata
Il libro raccoglie una serie di ricordi appuntati da Beppe Levrero su quaderni e fogli sparsi nel periodo 1975-1986. Ai ""ricordi d'arte"""", che interessano alcune tra le maggiori figure del panorama artistico del Novecento italiano, con le quali Levrero ebbe intensi rapporti professionali e d'amicizia (da Bistolfi a Fontana, da Martini a Carrà), il libro unisce alcuni """"pensieri sull'arte"""", frutto di una profonda riflessione teorica, che Levrero, per tutta la vita, ha affiancato alla """"pratica"""" della pittura. Alcuni splendidi disegni, scelti dai curatori per documentare aspetti fino a oggi meno noti del percorso artistico del grande pittore, intervallano la lettura."" -
La fabbrica del corpo umano. La medicina moderna tra storia e storiografia
Spesso gli storici si chiedono se, nel divenire del sapere umano, prevalgano momenti di frattura oppure decise linee di continuità. La questione interessa naturalmente anche la storia delle scienze biomediche dal Cinquecento al Settecento, costellata di opere che hanno rappresentato, fin dal loro apparire, un elemento di assoluta novità: sono i libri-manifesto, ciascuno dei quali sconvolge i consolidati schemi delle conoscenze acquisite, senza pero? rescindere i legami con la tradizione. Inserendosi in un dibattito storiografico ancora attuale, Renato Argelà traccia qui una sintetica, ma esaustiva storia della medicina di età moderna, attraverso l'utilizzo di uno stile apprezzabile anche dal lettore non specialista e adottando i registri metodologico-interpretativi propri della storia della cultura di scuola anglo-europea. -
L' età delle immagini. Immagini e progresso
Figura di riferimento nella storia della comunità afroamericana, Frederick Douglass è stato uno dei maggiori scrittori e oratori statunitensi dell'Ottocento. Negli anni della ricostruzione dopo la guerra civile, denunciò lo stallo politico che aveva fortemente compromesso il significato dei diritti costituzionali acquisiti dai quattro milioni di ex-schiavi al termine del conflitto: una battaglia nella quale s'impegnò fino alla fine dei suoi giorni, ricoprendo anche, in alcune occasioni, cariche pubbliche affidategli dal governo. Gli scritti raccolti in questo volume, per la prima volta tradotti in italiano, testimoniano la grande attenzione di Douglass per le trasformazioni sociali e scientifiche del proprio tempo. In particolare, Douglass vide nella fotografia un formidabile strumento di emancipazione per i neri d'America, ""un'arte democratica"""", che, grazie alla sua neutralità meccanica, poteva per la prima volta rappresentare la vera natura dell'afroamericano, mostrarlo nella sua inequivocabile umanità, senza il fardello dei pregiudizi razziali prodotti dai bianchi. A questi temi dedicò alcune delle sue più celebri conferenze, attentamente analizzate da Pierangelo Castagneto nel saggio introduttivo. Soggetto egli stesso di oltre centocinquanta ritratti, eseguiti nell'arco di tutta la vita, Frederick Douglass è stato senza dubbio l'americano più fotografato dell'Ottocento."" -
Dal vento al carbone. Le metamorfosi del lavoro marittimo in Italia nell'età della transizione (1880-1920)
I quarant'anni compresi tra 1880 e 1920 sono stati determinanti, in Italia, per la transizione della marina mercantile nazionale dalla vela al vapore. Questa lunga mutazione, iniziata in tutto il mondo nella prima metà del XIX secolo, ha col tempo modificato radicalmente il settore dello shipping, costringendo i lavoratori del mare a una rivoluzione senza precedenti. Il volume di Luca Lo Basso, basato su una ricca e inedita documentazione d'archivio, racconta questa lunga pagina di storia marittima, analizzando, in particolare, il caso del Regno d'Italia, dove il processo è stato favorito da un progressivo intervento istituzionale, che ha accompagnato la nascita delle nuove compagnie di navigazione a vapore, attraverso un sostegno economico e politico molto forte, e che, per converso, ha trascurato il lavoro marittimo dei ceti più deboli, difesi, questi ultimi, dai nuovi e attivi sindacati marittimi, nati a partire dal primo decennio del Novecento. -
Viaggio in Inghilterra (1713)
Francesco Bianchini (1662-1729) ha reso un contributo inestimabile allo sviluppo del pensiero scientifico italiano della prima metà del Settecento, da lui introdotto alle maggiori novità scientifiche dell'epoca, alla nuova astronomia gravitazionale e all'ottica geometrica newtoniana. Quando, nel gennaio 1713, giunge in Inghilterra, proveniente dall'Olanda, l'erudito veronese conosce e frequenta Newton, ricevendo una sorta d'investitura scientifica, che gli permette di entrare in contatto con il rigoglioso e selettivo ambiente degli illuministi inglesi. L'""Iter in Britanniam"""", il suo diario inglese, è un'opera di assoluto rilievo nella storia del viaggio scientifico e delle relazioni culturali fra Italia e Inghilterra in età moderna. Pubblicato per la prima volta nel 1966, ma divenuto presto una rarità bibliografica, viene ora riproposto in questa nuova edizione, tradotta e commentata da Mara Musante."" -
Antichi e moderni
Da secoli, siamo abituati a porre Antico e Moderno in reciproca antitesi, come una sorta di opposti irriducibili. Eppure, storicamente, la tradizione imprime senso - tramite spunti, stimoli, se non talvolta contenuti di rilievo - alla modernità. Ecco, allora, che l'Antico afferra il Moderno e il Moderno si riappropria di un istinto primigenio e di temi originari, che rielabora e ridefinisce in linguaggi attuali. I saggi raccolti in questo volume prendono in esame un rapporto sempre vivo e dibattuto, declinandolo attraverso i raffinati strumenti della storia culturale e guidando il lettore lungo un sentiero che attraversa i vari campi del sapere, con una spiccata predilezione per l'approccio interdisciplinare e gli sguardi inconsueti. -
Memorie d'un estraneo. Autobiografia
Mario Manlio Rossi (1895-1971) è un autore dimenticato tra i letterati del secolo scorso. Ha fatto conoscere in Italia, con prospettive originalissime, l'empirismo inglese, la poesia irlandese e la storia del Regno Unito. Amico di Giovanni Gentile e suo ultimo confidente prima dell'assassinio del 1944, titolare della cattedra di Italianistica a Edimburgo e autore di svariati volumi (nonché di un vasto corpus di inediti), Rossi seppe ritagliarsi una posizione unica di pensatore tra le strettoie dell'idealismo, dello storicismo e dell'esistenzialismo: spirali soffocanti, insieme col marxismo, per la cultura italiana del Novecento. A cinquant'anni dalla morte, questa autobiografia getta una luce definitiva sulla sua tormentata personalità. -
Immagini dal mondo altro. Orizzonti visuali sull'alterità amerindiana
L'incomprensione delle culture amerindie da parte europea ha condizionato l'immaginario iconografico sull'indio americano ed è stata alla base della persistenza, nel corso dell'età moderna, di stereotipi iconografico-immaginifici di matrice medievale. Anche se gli europei tentarono di collocare la diversità antropologica indigena in un contesto protoetnografico, hanno in realtà formulato un giudizio di valore sull'alterità culturale di questi popoli. Il libro di Paola Farinella Grana si pone in una prospettiva nuova, attuando un'analisi del fenomeno che tenga conto non tanto della fenomenologia evenemenziale e stilistica dei manufatti, quanto delle peculiarità iconografiche, iconologiche e simboliche che contribuirono al processo rappresentazionale/iconico alla base della produzione figurativa relativa ai popoli amerindiani. Sulla scia di grandi studiosi di storia culturale, come Mollat du Jourdin o Cabantous, il saggio assume le immagini come documenti sintomatici di manifestazioni socio-culturali, per coglierne, ove possibile, le implicazioni emotive e interrelazionali, sostenendo, in tal modo, l'approccio di Lucien Febvre, che propose di connettere la sensibilité à l'histoire. -
Sonetti esoterici
Massoneria. Tarocchi. Miti e riti egizi. Sephirot (""emanazioni""""). Lettere dell'alfabeto ebraico... Un pentagono che, in tutte le sue intersezioni, si mostra come un vero e proprio pentagramma, dove tradizioni mistiche e rituali s'incrociano nello spazio e nel tempo, intrecciando epoche, stili di culto e di pensiero, idee, suggestioni. Per la prima volta, tali tradizioni sono esposte (ma senza essere mai davvero rivelate o svelate) nel sonetto, forse la più antica forma poetica italiana."" -
Le avanguardie. Tra Baudelaire e Cioran
"Quando si parla di avanguardie, il primo pensiero va alle avanguardie storiche del primo Novecento - dadaismo, futurismo, surrealismo, cubismo, astrattismo - e quindi soprattutto ad arte, musica e letteratura del XX secolo. In questo volume a più voci - ognuna con il suo angolo visuale e la sua precisa sfera di competenze - si tratta in realtà, anche e soprattutto, dell'avanguardia intesa come concetto e non solo e unicamente come realtà storica. Meglio: dell'avanguardia come idea che si fa storia. Che fa la storia, a dimostrazione di quanto anche la cultura (nelle sue forme più varie e articolate, sovente interagenti) incida sulla realtà sociale circostante, ponendosi appunto (e spesso) all'avanguardia""""." -
Sull'epilessia. (Scritti 1909-1928)
Il medico e chimico ligure Gerolamo Cuneo (1865-1942) è stato un pioniere degli studi sulle ""malattie del ricambio"""" - dette oggi """"malattie metaboliche"""" -, che includevano, oltre alla gotta, il diabete e la leucemia, ma anche l'epilessia e le malattie mentali. In particolare, le ricerche condotte da Cuneo sull'origine intestinale delle crisi epilettiche fornirono una base scientifica agli osteopati americani degli anni Venti (che intuirono tale correlazione, senza però comprenderne le ragioni) e le più recenti acquisizioni sul microbiota intestinale e sull'asse microbiota-intestino-cervello, che hanno significativamente aperto la strada a nuove strategie terapeutiche, confermano la straordinaria attualità del pensiero di Cuneo. Questo importante volume curato da Grazia Biorci raccoglie, per la prima volta, tutti gli scritti scientifici di Gerolamo Cuneo in materia di epilessia, con il resoconto delle quotidiane osservazioni cliniche dei pazienti ricoverati nel manicomio di Genova, correlate a misure metaboliche, puntualmente annotate e riportate in dettagliate relazioni. Un prezioso strumento di approfondimento per storici della medicina, neurologi e antropologi delle pratiche mediche."" -
Lontano da mio padre
Nina torna a casa sua, ad Abidjan, capitale di un paese appena uscito dalla guerra civile, per organizzare i funerali del padre, il dottor Kouadio Yao, noto medico ivoriano. Il lutto, però, ha i suoi elaborati riti, tra antiche convenzioni e nuove convenienze politiche. Nina si trova così sola davanti ai parenti, agli amici, ai notabili del villaggio, a una società ancora rigidamente patriarcale, alle scelte di una vita. Non le resterà che scavare nelle memorie familiari, per mettere a nudo i segreti paterni, sapendo che la verità non potrà mai ridimensionare l'ombra di quella creatura, ormai mitologica, che la sovrasterà e la custodirà per sempre. Tradotto per la prima volta in italiano, ""Loin de mon père"""" è il libro più importante di Véronique Tadjo, scrittrice cosmopolita ed eclettica, che interroga l'Africa d'oggi raccontandoci una storia nella quale coabitano destino individuale e senso di appartenenza, cultura ancestrale e modernità."" -
Frances Amelia Yates e l’età elisabettiana. Percorsi di ricerca su scienza e magia
Il nesso tra magia e scienza compare – per la prima volta, dirompente – nelle opere di Frances Amelia Yates, sostenuto dalla metodologia degli studiosi del Warburg Institute. La grande studiosa inglese ha lasciato in eredità alla storiografia un metodo autonomo, distante sia dalla tradizionale storia dinastico-militare e dallo storicismo ottocentesco, sia dalla prospettiva socioeconomica e dal materialismo dialettico hegelo-marxista, insegnandoci che anche la cultura, il sapere e le idee, nella loro connessione con i “fatti”, scrivono la Storia e sono di essa parte ineliminabile. Partendo da queste innovative riflessioni, Francesco Servetto prende in esame l’Inghilterra elisabettiana, che la Yates rilegge dopo un attento recupero di elementi testuali e artistici la cui importanza, fino ad allora, era sfuggita nella sua complessità. Il Cinquecento inglese si manifesta, in tal modo, come un secolo dotato di un’identità talmente peculiare da esprimersi con tendenze e con regole proprie, pervaso da conflitti religiosi e influenze neo-platoniche, cabalistiche ed alchimistiche, che la “Yates-thesis” ha il merito di indagare con rigore e originalità, allargando le maglie di concezioni cronologiche e griglie interpretative prestabilite.