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Genova, Firenze, Londra. Viaggiatori italiani in Inghilterra, tra Seicento e Settecento
Il tema delle relazioni tra Inghilterra e Italia in età moderna riguarda l'intera Repubblica delle Lettere, fra gli albori del Seicento e il tramonto del secolo successivo. Maturazione e crescita del sapere, discussioni scientifiche, relazioni sociali, scambi culturali, attività diplomatica e politica, risvolti istituzionali: tutto questo è in gioco nella pratica del viaggio di scienziati, artisti, eruditi e letterati italiani oltre la Manica. Partendo dalla premessa che viaggiare costituiva un'esperienza altamente formativa, ben lontana dalle logiche del turismo odierno, questo libro traccia i confini di un'ideale triade, al cui vertice c'era Londra, emblema della modernità scientifica e politica, meta di chi voleva fuggire dalle angustie della Repubblica di Genova o desiderava allargare lo spettro del sempre fecondo dialogo anglo-toscano. -
L' uomo più crudele
"Tepes, impalatore, io non gliel'ho mai detto"""" parla così al giudice che indaga su Erzebeth Bathory (primo caso di """"vampirismo"""" documentato dalla medicina ufficiale), Voico Dobrita, il protagonista de """"L'uomo più crudele"""". Voico è un uomo che nel 1610 è sospettato di avere 173 anni e di aver prestato servizio come segretario particolare del Dracula storico. Un eroe il cui potere più speciale è la capacità di intrattenere, se si esclude il dettaglio che il personaggio comincia a lavorare nella difficile situazione politica della Valacchia del Quattrocento e finisce per conversare da amico ad amica nel salotto di Virginia Woolf nel quartiere londinese di Bloomsbury all'inizio del Novecento. Voico Dobrita attraversa una foresta di problemi, scontri tra ungheresi e turchi, tra valacchi e turchi, tra valacchi e ungheresi. Eppure tutti i personaggi che stanno dietro a questi scontri hanno una cultura simile, leggono e citano continuamente Hafez un poeta persiano del XIV secolo. Dobrita frequenta un'élite che lavora sul mistero, sull'intensificazione dell'identità." -
Movimenti urbani. La danza nei luoghi del quotidiano in Italia
Cos'è la danza urbana? A partire da questo interrogativo Movimenti Urbani indaga un ambito ancora poco osservato della scena contemporanea, che negli ultimi anni ha conosciuto un'ampia diffusione. La danza si immerge negli spazi del quotidiano per confrontarsi con la mutevolezza e la varietà di luoghi e contesti che le città offrono, mettendo in relazione due elementi paradigmatici della nostra cultura: il corpo e l'habitat. Per esplorare i contorni del fenomeno il volume ripercorre le esperienze dei festival, che per primi hanno promosso questa modalità coreutica. Si avvale, poi, delle testimonianze di alcuni coreografi e dei saggi di eminenti studiosi per analizzarne aspetti specifici. -
Il ritorno della madre. Il teatro di Lucia Calamaro
Il volume raccoglie il lavoro scritturale di Lucia Calamaro, una delle autrici italiane meno accondiscendenti al dogma della parola scritta. Naturalmente votata allo spasmo del respiro scenico, la sua parola, si costruisce di intarsi porosi che aderiscono al corpo degli interpreti, conducendo alla deriva del senso e del concetto, in maniera volutamente eversiva. C'è l'abisso, dietro i suoi racconti di quotidiana ferocia, diretta in primis verso se stessi. Le reiterate mancate parole, i gesti apparentemente inopportuni e le costanti sospensioni che caratterizzano la sua drammaturgia, testimoniano un vuoto da colmare attraverso l'esplosione verbale che investe i protagonisti ed i singoli oggetti che compongono la micro partitura spaziale, ricca di segni e a volte trasfigurata, in un quadro d'insieme metafisico. Nel 2003 fonda la compagnia Malebolge di cui scrive, dirige e interpreta gli spettacoli qui raccolti nei testi ""Tumore, uno spettacolo desolato"""", (2007); """"Magick, autobiografia della vergogna"""" (2009) e il suo ultimo """"L'origine del mondo, ritratto di un interno"""" (2012)."" -
Corpo politico. Distopia del gesto, utopia del movimento
"Scrivere questo libro è stato come fare chiarezza e allo stesso tempo instillare nuovi dubbi intorno ad alcuni nodi relativi alla danza e al mio lavoro. Il titolo rispecchia il mio modo di affrontare le questioni che riguardano il mondo: corpo, perché è attraverso di esso che si esprime e realizza il mio stare qui, il mio fare; politico perché il corpo è la """"cosa"""" della politica, perché è attraverso il corpo, l'io-corpo che si incide sulla vita pubblica, e un corpo sulla scena non può che essere politico. Ed è lo slittamento della posizione del gesto, l'esposizione del suo lato peggiore, la realizzazione del tanto temuto disfarsi della solidità del nostro stare che fanno nascere il forte desiderio di un movimento che ridia voce al silenzio"""". Completano il libro le foto di scena, le mappe drammaturgiche e le schede degli spettacoli di Paola Bianchi, oltre ai preziosi contributi di quanti hanno regalato pensieri, parole e immagini." -
Il teatro e il suo dopo. Un libro di artisti in omaggio a Marco De Marinis
Questo volume vuole essere un primo tributo allo studioso Marco De Marinis in occasione dei suoi 65 anni (e ben 40 di carriera), rovesciando la formula del tradizionale Festschrift, che diventa ora un libro d'artista, o meglio di artisti. Sono più di 30 - tra attori, attrici e registi, gruppi, compagnie e formazioni - gli autori dei contributi qui raccolti, totalmente inediti e scritti ad hoc, accompagnati da un album di immagini, fotografie, bozzetti e disegni anch'essi pubblicati per la prima volta. Gli artisti, variamente legati a De Marinis, si sono avvicendati come saggisti intorno alle loro ultime produzioni, oppure hanno lanciato messaggi, poetici e fulminanti, nella rinnovata forma del manifesto teatrale. I curatori del volume, Fabio Acca e Silvia Mei, allievi di diversa generazione di De Marinis, hanno così frammentato in filigrana un discorso che intreccia le predilezioni tematiche del Maestro, nel solco di una riflessione, oggi inderogabile, sul senso, recto e verso, della Storia. -
Per fede e stoltezza. Teatro: Due-Furie de sanghe-Lo splendore dei supplizi-La beatitudine
"I testi raccolti in questo volume raccontano un Teatro vissuto con estrema incoscienza e salda fiducia. Un esercizio di forza sulla parola, incarnata da corpi non ordinari, teneri mostri che si agitano sul palco per restituire storie del nostro presente deformante. Un affondo nella drammaturgia e nelle sue infinite possibilità narrative. Un esempio di scrittura di scena che cerca di fermarsi e rimanere su carta, per non perdersi nell'oblio della nemesi del Teatro, arte effimera per eccellenza. Quel Teatro che si prende la Vita. Quel Teatro che abbiamo sempre incontrato per fede e stoltezza.""""" -
TeatroNatura. Il teatro nel paesaggio di Sista Bramini e il progetto «Mila di Codra»
Sista Bramini, regista del gruppo O Thiasos TeatroNatura, riannoda il dialogo con il genius loci dei luoghi naturali attraverso i grandi classici delle nostre radici culturali, da Ovidio a Beckett. L'evento teatrale, attraverso le parole, il canto, la musica, le azioni, le suggestioni ambientali, diventa, nella sua ricerca, un'esperienza diretta di partecipazione e di ascolto della storia che gli stessi territori sono in grado di sprigionare e raccontare. I saggi di Luciano Mariti, Roberta Gandolfi e Maia Giacobbe Borelli, di Sista Bramini e Fabrizio Magnani, sono offerti insieme alle fotografie e alle testimonianze delle attrici e degli attori di quest'avventura teatrale. Contengono riflessioni, immagini e descrizione delle pratiche di lavoro di un teatro di ricerca trasversale agli studi teatrologici, alle indagini estetiche e antropologiche che si occupano del paesaggio e del territorio, alle ricerche sul linguaggio del corpo e alle narrazioni che ci legano all'ambiente naturale. -
Il teatro di Roberto Bracco
Quest'ultimo volume delle opere teatrali di Roberto Bracco (1861-1943) ripropone quattro drammi (""I fantasmi"""", """"Il piccolo santo"""", """"Gli occhi consacrati"""", """"I pazzi"""") scritti e pubblicati nei primi due decenni del Novecento. Appartengono, quindi, alla piena maturità dell'autore napoletano e di fatto costituiscono - in considerazione del grave e lungo ostracismo del Fascismo - i suoi ultimi lavori. In essi, anticipò temi e situazioni che saranno ampiamente ripresi da altri autori nel corso del secolo, a dimostrazione dell'assoluta modernità del suo teatro. Partendo da una concezione tendenzialmente realista, riuscì ad assorbire gli stimoli provenienti dall'estero e a innestare sulla grande lezione di Ibsen le correnti espressioniste tedesche e simboliste francesi. Mescolando mirabilmente gli elementi, creò in questi ultimi drammi personaggi sempre meno influenzati dal naturalismo e sempre più immersi nel magma complesso del subconscio, e costruì vicende dove i tratti simbolici e interiori prevalgono sulla concretezza del reale."" -
In scena e fuori scena. La breve (e tragicomica) carriera di un aspirante attore
"In scena e fuori scena"""" è il primo volume scritto da Jerome K. Jerome in cui l'autore descrive le sue esperienze, positive e negative, nell'ambiente teatrale. Optando per una narrazione schietta e sincera, che non tralascia nemmeno gli aspetti più crudeli della professione, Jerome introduce il lettore in un mondo la cui realtà è ben diversa da quella immaginata dallo spettatore seduto in platea. Il tutto è punteggiato dal suo immancabile umorismo, in grado di trasformare la lacrima in sorriso e capace di far nascere l'ottimismo anche da una situazione che sembra senza via d'uscita." -
Nuova scena italiana. Il teatro di fine millennio
Il teatro italiano di ricerca degli anni Novanta ha anticipato temi, istanze e comunicazioni del nostro presente. La claustrofobia voyeuristica delle webcam, l'esasperata esibizione dei corpi, la regressione delle relazioni personali, il parricidio culturale, la contaminazione tra generi, saperi e medium erompono sulla scena di fine millennio grazie al lavoro coraggioso e oltraggioso dei protagonisti di questo libro. Pubblicato per la prima volta quasi vent'anni fa, ""Nuova scena italiana"""" analizza e racconta i percorsi di quel teatro italiano anomalo e minoritario tra la fine degli anni Ottanta e l'affacciarsi del Duemila. Fulcro di questa ricognizione sono le esperienze radicali e imprescindibili della Socìetas Raffaello Sanzio, da cui gli autori partono per arrivare alle sperimentazioni dei Motus, ai progetti degli Artefatti, alle contaminazioni del Masque Teatro, senza dimenticare le esperienze di un teatro """"a rischio"""" come quello di Delbono e gli attori-autori, le performance poetiche di Daria Deflorian o la visionarietà delle Albe o della Marcido. I contributi di Romeo Castellucci, Simone Derai, Viviana Gravano e Raimondo Guarino arricchiscono questa seconda edizione."" -
Sette giorni
Gennaio 2013. Sebbene svincolata dalle temute catastrofi naturali, l'inversione dei poli sconvolge l'Umanità in maniera fulminea e imprevedibile. Sebastiano Nai - marito, padre, collega encomiabile - è un giornalista milanese che si occupa di fenomeni misteriosi, con la finalità inconscia di screditare quelle che considera teorie prive di ogni fondamento. Complice una casualità determinante - che lo accomuna a decine di migliaia di persone solo tra i connazionali - viene soggiogato da un impulso incontrollabile e si convince che l'unica ragione di vita sia dissotterrare un passato pressoché dimenticato, nel tentativo di porvi rimedio attraverso la vendetta. Intanto che il Pianeta è invaso da un'ondata di violenza senza precedenti, Sebastiano asseconda la pulsione sconosciuta che sorprende gli individui senza apparente discriminazione. Ma la verità, nella sua evidenza disarmante, lo metterà di fronte a una scelta cui non potrà sottrarsi. -
Cicatrici nascoste. Il caso di Rosa Tropea
"Cicatrici nascoste"""" prende lo spunto da un fatto realmente successo, in Sicilia nel 1871. La storia raccontata scorre lungo l'arco temporale di un secolo: due personaggi della stessa famiglia, Rosa e Salvatore, la nonna e il nipote, ne sono i protagonisti. Salvatore, aspetta di andare in pensione per mettere ordine nella propria vita, per tirar fuori gli scheletri dagli armadi. Con onestà e rigore si tuffa nella memoria a far rivivere i momenti più salienti del suo passato, sia quelli poco limpidi di gioventù in epoca fascista sia quelli dolorosi della guerra. Al culmine di questa ricerca sbucherà, dal doppiofondo di un cassetto, una misteriosa vecchia cartella polverosa il cui contenuto metterà in discussione alcune sue certezze." -
Creature
Quattro storie. Quattro luoghi speciali, carichi di fascino e mistero. Il macello, la fabbrica abbandonata, il giardino di gesso, il monastero. Quattro incredibili creature al di là di ogni immaginazione. E quattro intrepidi protagonisti, pronti ad affrontare l'ignoto. Un ragazzino che riconosce negli operai del macello un branco di feroci assassini e si fa assumere per poterli smascherare, scoprendo una realtà assai diversa. Una zitella di mezz'età ossessionata da un incubo ricorrente che si ritrova in una fabbrica abbandonata. L'accompagnatrice di un vecchio militare cieco che ascolta i suoi folli ricordi di guerra in un giardino di gesso. Una ragazza che scopre casualmente che sua sorella non respira e il suo cuore non batte, pur continuando a vivere, e si unisce a lei in un pellegrinaggio tra i monti, fino a uno strano monastero dove si nasconde la verità sulla sua nascita. Stanno tutti per incontrare qualcosa di unico, creature ignote all'uomo, esseri speciali, terrificanti e pericolosi. -
La casa dei fantasmi
"La casa dei fantasmi"""" è un romanzo giallo, la storia si colloca nel periodo attuale e fa riferimento a un pubblico adulto. Il titolo si ispira a una commedia di Plauto (""""Mostellaria"""", la commedia degli spettri), in cui il vecchio padrone è giocato dal suo servo, che gli fa credere che la sua casa sia infestata dai fantasmi, come accade a un personaggio del racconto. Nella stesura della """"Casa dei fantasmi"""" l'autrice ha cercato di creare un giallo classico, puntando più che sulla ricerca di indizi o l'utilizzo di mirabolanti soluzioni tecnologiche, sullo studio del personaggio principale, l'ispettore Chiara Refi e sul suo modo di procedere durante le indagini, basato soprattutto sulle sensazioni, le intuizioni e qualche inevitabile colpo di fortuna. L'ambiente in cui il romanzo si svolge è principalmente quello chiuso e pieno di sospetti di una scuola di provincia." -
Ma l'amore chi è?
Tutti parliamo dell'Amore, ma sappiamo davvero cos'è l'Amore? O meglio, Chi è l'Amore? Questo piccolo libro ci aiuta a comprendere meglio, perché riesce a farci giocare con le parole e contemporaneamente penetra nei cuori dei lettori per sensibilizzarli e portare un messaggio. Un libro, quindi, per bambini, ragazzi, genitori, nonni, insegnanti, perché l'Amore bussa alla porta di tutti, ma proprio tutti. -
Modus vivendi. Alcune considerazioni elementari sul destino dell'uomo
Saggio che parla di storia, scienza, filosofia e religione in modo semplice e discorsivo con l'intento di ""raggiungere"""" un pubblico non eccessivamente predisposto ad affrontare temi così profondi. Una ricerca personale sul rapporto fra tecno-scienza e destino umano che si conclude individuando una nuova, ontologia razionalista e positivista, alternativa sia a quella proposta dalla religione tradizionalmente intesa sia alla sua mancanza."" -
Shadow lady
"Shadow lady"""" è un romanzo in cui la ricerca della verità fa da sfondo ad un continuo tentativo di redenzione. Vendetta e pietà sono i sentimenti che più si affacciano in uno scenario fatto di complotti e bugie. Partendo dal simposio annuale del gruppo Bilderberg, Becky ripercorrerà la storia della setta che vede come affiliati persone influenti e interessati esclusivamente al potere personale. Attraverso una serie di avvenimenti e di complotti, e seguendo i dettami del pensiero del filosofo Hegel, questi potenti sosterranno che tutto ciò che accade deve accadere, e questa certezza tradotta significherebbe che tutto ciò che loro complottano deve rivelarsi l'unica verità dell'Assoluto. """"Non c'è redenzione"""" si ripeterà spesso Spartacus, il killer della Nobiltà nera. E forse ha ragione, anche perché l'uomo-re che avrebbe dovuto chiudere il cerchio triadico della tesi, antitesi e sintesi, in realtà è una donna: Medea, l'eroina che ucciderà per vendetta e che alla logica razionale contrapporrà la passione e il tormento." -
Il sentiero di rose
Roma. Il cadavere di una giovane donna viene ritrovato in un vicolo della periferia: è stata barbaramente torturata. L'assassino, prima di sbarazzarsi del corpo, l'ha lavata e profumata e infine adagiata sulla strada disegnando davanti a lei un sentiero di petali di rosa. Sul posto arriva il commissario Sergio Tancredi, per cui quel macabro modus operandi rappresenta un tragico ritorno al passato. Quattro anni prima, infatti, la sua unica figlia era stata uccisa da un serial killer soprannominato dalla stampa locale ""Il Paparazzo"""" per l'abitudine di sistemare le vittime in pose da calendario. Nel frattempo, due ragazzi si incontrano e si innamorano, mentre un anziano psicologo dopo anni di eremitaggio sarà costretto ad affrontare i fantasmi del suo passato."" -
Quello strano bambino dai pantaloni di velluto
Mi chiamo Edoardo, ho nove anni. Mi piacciono gli elicotteri e anche giocare a calcio, anche se la mia mamma vorrebbe che diventassi un golfista di successo. Avevo una vita normale in una famiglia abbastanza normale finché non è arrivato Davide, uno strano bambino dai pantaloni di velluto, che è diventato subito mio amico, ma mi ha dato anche tanto da pensare perché si era perso e non riusciva più a trovare la strada di casa. Grazie a un lavoro di squadra ce l'abbiamo fatta a farlo tornare a casa sua e ora mi spiace un po' che se ne sia andato, anche se è giusto così perché non poteva mica rimanere con me per sempre. È una faccenda un po' magica che parla di libri e di strani foglietti, ma non posso dire altro altrimenti vi rovino la sorpresa. Un'ultima cosa: chiudete il libro dopo che l'avrete letto perché non si sa mai...