Sfoglia il Catalogo feltrinelli037
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1401-1420 di 10000 Articoli:
-
La vetta troppo lontana. Storie di neve, roccia e un ottomila
La vetta troppo lontana è un inno alla montagna e un omaggio a tutti quelli che la vivono intensamente, con passione a 360 gradi. Scialpinismo, arrampicata, semplici passeggiate, roccia, sci fuori pista, scalate su ghiaccio. Tanti modi di avvicinarsi ad essa e mille emozioni e sfumature che emergono dalle pagine del libro assieme alla ricerca di un certo modo di frequentarla, di un sentiero che insegue un sempre fragile e momentaneo equilibrio tra natura e individuo, tra vita e pensiero. Vi è l’ambizione di voler guardare il mondo e se stessi da un’altra e alta prospettiva, che permetta di riflettere con il distacco che le cime riescono a garantire.Nella descrizione delle avventure di De Mas emerge prepotente la voglia di mettersi in gioco, di migliorarsi, di conoscere i propri limiti e superarli, spostarli per trovare nuovi traguardi sempre più ambiziosi, per cercare la propria dimensione, per raggiungere la vetta definitiva, l’equilibrio perfetto tra anima, corpo e natura.Raccontato in prima persona, alternando momenti del passato, altri di raccordo e di pura descrizione, fino a vivere il presente nei momenti salienti delle imprese di De Mas, il libro descrive l’ideazione, la preparazione e lo svolgimento della spedizione al Cho Oyu, montagna himalayana di 8201 m. Le montagne, Civetta, Monte Bianco, Cervino e Kilimanjaro, si susseguono intervallate dalla narrazione degli allenamenti e degli stati d’animo in un crescendo di emozioni che mettono in luce paure, gioie, soddisfazioni, sacrifici e sconfitte di chi, come De Mas, pratica l’alpinismo con la passione del dilettante che vede e cerca nella montagna una via ed un equilibrio difficile da trovare.Perché, in fondo, andare in montagna è imparare a vivere. -
Tracce sotto la neve. Il comandante Colleoni
Le tracce, di regola, sono sopra la neve. In questo caso sono sotto ed è questo l’unico indizio, poi elaborato in un crescendo di colpi di scena e sorprese, per risolvere un ecogiallo che vede Trento e le montagne intorno come incomparabile scenario. A condurre le indagini, a modo suo, e ad esserne coinvolto, il Comandante Colleoni, funzionario decisamente atipico del Corpo Forestale, che coinvolge una serie di personaggi altrettanto stravaganti, compresi una ex moglie norvegese, un pellerossa canadese e un tassista fuori di testa che va ancora in giro con la 600 Multipla. Però truccata.Dieci capitoli a ritmo sostenuto che sottolineano anche come “Il Comandante Colleoni” abbia tutte le carte in regola per poter diventare un serial.Prefazione di Vivian Lamarque -
Scialpinismo in val Visdende
Nel variegato panorama editoriale gravitante sulle Dolomiti ben poco è stato scritto sulla Val Visdende, estremo lembo di montagne venete incastonate tra le Creste di Confine, le Dolomiti stesse e le Alpi Carniche. La vallata, famosa più per i suoi prati e i boschi di fondovalle, è invero sconosciuta nei suoi recessi più elevati, laddove la sequenza ininterrotta di cime si fonde con il cielo oramai prossimo all’Austria e all’Europa. Un vago sapore d’oriente si respira osservando i profili delle Alpi Giulie scintillare a levante, per poi sfumare verso i colossi ghiacciati dei Tauri a nord e alle più note Dolomiti schierate a sud. Uno spettacolo tanto ampio e sorprendente che non molti hanno avuto la fortuna di apprezzare. Tutto a qualche chilometro dal cuore del Cadore, dalla trafficata strada che unisce Santo Stefano alla vivace e frequentata Sappada; a una manciata di minuti dal Comelico e dalla via per la vicinissima Val Pusteria, ad un passo dalla verde Carnia. Un mondo intero di montagne, sorprendentemente condensate nei loro ambienti caratteristici, spunta di poco a lato del Piave, che proprio qui nasce e inizia la tormentata corsa verso il Mare Adriatico. Tra rocce dolomitiche, torri e spunzoni, colossi di pallido, compatto calcare e tavolati di graniti vulcanici si legge l’evoluzione geologica del territorio, semplicemente volgendo lo sguardo a giro d’orizzonte; una preziosa opportunità di osservazione e di scoperta. Laddove si fermano le foreste e iniziano le praterie o i ghiaioni si incuneano tra le vette, tutto sembra perfettamente in equilibrio, pur nelle evidenti differenze. Un’equilibrio di forme e colori, che va a disgregarsi, disciogliersi e mescolarsi nelle acque del fiume stesso, fino alla pace della pianura e del mare.La Val Visdende è anche la valle dei silenzi, abbandonata com’è dalla stabile presenza dell’uomo, è un luogo dove il muto colloquio tra natura e escursionista può essere ancora coltivato. Come per un misterioso incanto infatti, sembra che tutti si siano dimenticati di questi luoghi quando altrove si apriva la porta ad uno sviluppo tumultuoso e spesso poco accorto, tanto che in quota non ci sono strutture turistiche, non si può salire in auto tra i boschi, non esistono funivie e piste da sci. La valle è ancora naturale! Non solo: descrivendone i possibili itinerari scialpinistici si coprono distanze notevoli (circa venti chilometri da est a ovest e dieci da nord a sud). Una sorta di vero e proprio gruppo montuoso, un territorio ampio e sufficientemente esteso anche per chi ama spaziare e cambiare prospettive, ambienti e scenari.Ecco quindi l’obiettivo di questa guida scialpinistica: raccontare, descrivere, documentare cosa si trova all’interno del meraviglioso scrigno della Val Visdende quando la neve rende tutto ancora più affascinante e splendente. Una guida monografica, completa ed esaustiva delle possibilità scialpinistiche in zona, con il secondo fine, o buon proposito, di riproporre il tema della valorizzazione e della tutela dei luoghi con un gesto davvero concreto. È un inizio, un primo passo, ma speso nella convinzione che questi itinerari, con la bellezza che offrono, valgano più di... -
Dolomiti di Brenta. Vol. 2: Versante Sud Est.
Prosegue l'opera dedicata alle Dolomiti di Brenta.Il secondo volume prende in considerazione le pareti circostanti la Val de le Seghe: Monte Daino, Cima Fontanefredde, Castel Alto dei Massodi, Cime Sella, Val Perse, Roma, Vallazza, Gaiarda e la parete regina della zona, il Croz dell'Altissimo. Una grande ricerca di vie, dalle più classiche alle meno conosciute. -
Ghiaccio verticale. Le più belle cascate delle Alpi Orientali. Vol. 1
La relazione, compendiata da schizzi, cartine e fotografie, di 400 cascate di ghiaccio delle Alpi Bresciane, del Trentino Occidentale e dell’Alto Adige.Una guida che non deve mancare nella libreria di ogni appassionato di ghiaccio. -
La micronesia di Lussino. Cultura, natura ed itinerari nelle isole dell'omonino arcipelago
Dei vari ""mari"""" che formano il grande lago chiamato Mediterraneo nessuno conta tante isole quante ce ne sono nell'Adriatico. In questo mare che ha soltanto due sponde, nessuno specchio d'acqua è disseminato di tante isole quanto il lato orientale che dall'Istria corre fino al Montenegro: la costa detta delle mille isole. La guida propone la cultura e la natura delle isole dell'arcipelago nonché 10 itinerari escursionistici che permettono di visitarne gli angoli più nascosti e affascinanti."" -
Ferrate dell'alto Garda e percorsi alpinistici
La vasta area che contorna il vertice del Lago di Garda è costellata di ferrate e percorsi alpinistici. L'alta frequentazione, soprattutto nelle mezze stagioni, riguarda pochi e conosciuti itinerari, mentre altre possibilità molto interessanti vengono quasi disertate. La guida si prefigge il compito di descrivere tutte le possibilità della zona, con un approfondimento capillare, senza tralasciare la loro storia. -
Endurance trail. Preparasi, partecipare, sopravvivere
Affrontare un lungo trail, o meglio, un Endurance Trail, per dargli una definizione ufficiale, richiede non tanto l'osservanza di tabelle, schemi e formule preconfezionate ma una buona dose di consapevolezza, tenacia, capacità di prendere decisioni in fretta, di adattarsi all'ambiente mutevole della montagna. Elementi che costituiscono solo una parte del materiale da usare poi in una lunga e graduale preparazione fisica e mentale. L'autore ha visto, ascoltato, chiacchierato, seguito molti atleti che hanno partecipato alle edizioni del Tor des Géants, la gara-mito di chi ama la corsa sulle lunghe distanze. Ha frugato nei loro bagagli e, spesso, nei loro sentimenti. Ha messo poi in pratica insegnamenti e trucchi. Raccontandoli in questo testo che si legge come un libro d'avventura. -
L' anima del Gran Zebrù tra misteri e alpinisti. 150 anni di storia, racconti, itinerari della più bella montagna delle alpi orientali
Gran Zebrù/Königsspitze, quello della ""meringa"""", la più bella montagna di ghiaccio delle Alpi Orientali, una tra le più belle dell'intero arco alpino. Non solo. Una montagna così importante da avere due nomi così diversi, da unire due mondi così distanti e singolari, da avere una storia così avventurosa, da richiamare alpinisti da tutto il mondo, da riservare ancora oggi ampio spazio ai giovani leoni dell'estremo. Bello e impossibile, si potrebbe dire. Ma il """"grande Re"""" ha pure un'anima che pulsa con quella dei tanti alpinisti che lo amano. Qui c'è tutto sul Gran Zebrù/Könisspitze: dalla notte dei tempi all'epoca d'oro del classico, dalla disputa sulle questioni Steinberger e Diemberger alle avventure vissute in prima persona, dalle informazioni monografiche su vie e rifugi alle notazioni geologiche e glaciologiche sul futuro della montagna come simbolo della vita."" -
Appennino di neve e di ghiaccio. Vol. 1: Appennino Tosco-Emiliano. Settore Ovest.
Il volume prende in esame il tratto di crinale Tosco-Emiliano compreso tra il Passo del Cirone (Parma – Massa Carrara) e il Passo delle Radici (Reggio Emilia – Lucca) operando non tanto una selezione degli itinerari più meritevoli ma cercando di catalogare tutte le vie alpinistiche possibili, montagna per montagna, versante per versante.313 itinerari in 30 diversi gruppi montuosi:Val Magra, Conca del Braiola, Conche del Lago Santo e delle Guadine, Conca di Badignana, Conca dei Lagoni, Valditacca, Conca del Lago Verde, Conca di Prato Spilla, Monte Acuto, Conca dei Ghiaccioni, Alpe di Succiso, Vallone di Rio Pascolo, Monte Casarola, Conca delle Sorgenti del Secchia, Monte Ventasso, Vallone dell´Inferno, Conca di Cerreto Laghi, Monte Cavalbianco, Lama di Rio Re, Lama di Mezzo, Val Ovola, Monte Cusna, Alpe di Vallestrina, Conca della Valcalda, Lama Lite, Valle dei Porci, Abetina Reale, Lunigiana, Orecchiella, Casone di Profecchia. -
Le bolle di sapone. Il comandante Colleoni
Anche le evanescenti bolle di sapone possono nascondere dei misteri ed essere causa di guai. Ad affrontarli ecco di nuovo in scena il Comandante Colleoni e la sua piccola e insolita squadra di Forestali. In azione, questa volta, tra le montagne della Valle d'Aosta, dove si aggirano personaggi decisamente sorprendenti. Come una guida alpina piuttosto vivace, dai lunghi capelli color rame, un burbero e saggio viticoltore di montagna e uno squinternato cartolaio che vende ancora i temperini a U e le palle trasparenti con il Cervino e la neve finta. Storie, intrecci e personaggi che entrano in scena a ritmo serrato e lasciano il segno. Anche in questo secondo romanzo Colleoni riesce a centrare il suo obiettivo: risolvere, affidandosi all'intuito e al suo rapporto con la natura, casi che partono da pochi indizi e tenere il lettore attaccato alla pagina fino all'ultima riga. -
Scialpinismo in Val di Zoldo
Finalmente una guida monografica sullo scialpinismo in una valle abbastanza conosciuta ma non in molti dei suoi angoli segreti. Questa guida relaziona 83 itinerari che toccano i cinque gruppi che delimitano il territorio: Civetta-Moiazza, Pelmo, Bosconero, Mezzodì-Pramper e Tàmer-San Sebastiano. La relativa vicinanza alla pianura, e la sua posizione centrale tra le grandi valli del Bellunese, la colloca tra le mete più comode per lo scialpinismo. -
Scialpinismo a Cortina d'Ampezzo
È inutile dire quanto bella e affascinante sia la conca ampezzana. Essa è conosciuta in tutto il mondo quale luogo di montagna tra i più apprezzati. Accanto alla molteplice offerta dedicata al turismo di massa, attorno a Cortina, si possono trovare luoghi esclusivi. Questa guida scopre tutti i pendii, le cime e i canali dove è possibile lasciare una traccia sulla neve. Comprende 104 itinerari nelle aree: Croda da Lago - Cernera, Nuvolau, Fanes Lagazuoi, Tofane, Croda Rossa - Vallandro, Cristallo, Pomagagnon, Sorapis. -
Grotte al confine est. Speleologia in Friuli Venezia Giulia
Con questo volume l'autore sposta le attenzioni sulla vicina regione del Friuli Venezia Giulia dove le grotte offrono generalmente molto più appagamento sotto l'aspetto estetico, sia per la presenza di rocce particolari (come ad esempio il flysh) che per l'abbondanza delle concrezioni nel sottosuolo del Carso. Data la varietà degli itinerari proposti è una guida adatta a tutti. -
Prealpi bresciane. 125 cime tra Sebino, Val trompia e Val Sabbia
Una guida completa alle cime della provincia di Brescia che va a completare l'intera regione sviscerandone gli angoli più nascosti. Comprende 125 vie normali a cime montuose nei gruppi di: Guglielmo, Setteventi-Muffetto, Dosso Alto, Palo-Savallo, Sonclino, Doppo-Conche e Maddalena-Cariadeghe. -
Ferrate nelle Pale di San Martino. Ediz. multilingue
E da tutto questo, per chi guarda dal fondo delle valli, che colore risulta? È bianco? giallo? grigio? madreperla? È color cenere? È riflesso d'argento? È il pallore dei morti? È l'incarnato delle rose? Sono pietre o sono nuvole? Sono vere o è un sogno? Queste parole scritte da Dino Buzzati nel 1956 esprimono l'essenza più profonda dell'esperienza che si può provare al cospetto delle Pale di San Martino: la sensazione di trovarsi all'interno di una magnifica illusione, in un ambiente naturale a tratti talmente imprevedibile e spettacolare da non essere più classificabile con le normali categorie estetiche. Un gruppo montuoso che può entusiasmare già al primo contatto, anche solo arrivando in auto al tramonto al Passo Rolle, camminando per pochi minuti lungo le facili sterrate della Val Venegia o della Val Canali e che poi ""rischia"""" di attrarre in maniera irresistibile l'escursionista quando si cominciano a scoprire luoghi come il Vallone delle Lede, la Valle di Focobon, il Cimerlo, il piccolo Ghiacciaio della Fradusta o l'Orrido delle Comelle."" -
Ferrate nelle Dolomiti Bellunesi. Cadore, Zoldo, Agordino, Schiara. Ediz. multilingue
Chiunque risalga la valle del fiume Piave, da Belluno fino alle porte di Auronzo, avrà immediatamente la sensazione di attraversare uno spettacolare paesaggio naturale e nello stesso tempo un ambiente abitato e vissuto, incontrando paesi e borghi che affondano le proprie radici culturali in una storia millenaria, ammirando montagne che emanano un fascino grandioso e autentico. Tra gli itinerari descritti si trovano non solo le ferrate che si sviluppano sui gruppi montuosi più celebrati ma anche i tanti sentieri attrezzati, sicuramente meno famosi della Costantini, della Zacchi e della Alleghesi ma certamente più rispettosi dell’orografia e dell’essenza stessa delle montagne, percorsi logici e panoramici, seguiti da secoli da cacciatori e pastori, dove spesso il rumore dei propri passi rompe il silenzio. Ogni escursionista potrà quindi ritrovare la sua ferrata, il suo sentiero, sia che ricerchi impegnative o atletiche emozioni verticali sia che voglia esplorare cenge e camini dove la corda fissa è soltanto un dispositivo di sicurezza, quasi secondario.Elenco degli itinerari:1 – Marmarole – Corno Del Doge – Cengia del Doge2 – Marmarole – Forcella Vanedel – Strada Sanmarchi3 – Marmarole – Cimon del Froppa – Forcella Marmarole4 – Marmarole – Monte Ciastelin – Sentiero dei Camosci5 – Marmarole – Cimon del Froppa – Sentiero degli Alpini e Forcella Froppa6 – Marmarole – Monte Ciarido – Sentiero Amalio Da Prà7 – Brentoni – Monte Tudaio – Sentiero dei Mede8 – Antelao – Forcella del Ghiacciaio – Ferrata del Cadorin9 – Antelao – Crode di San Piero e Croda Mandrin – Sentiero Alpinistico Attrezzato10 – Centro Cadore – Domegge – Ferrate Sportive11 – Centro Cadore – Val Prigioniera – Sentiero Attrezzato del Gufo12 – Cridola – Cresta del Miaron – Sentiero Olivato13 – Civetta – Col Reàn – Via Antersass e Scale di Ciesamatta14 – Civetta – Palazza Alta – Ferrata Fiamme Gialle15 – Civetta – Ferrata degli Alleghesi16 – Civetta – Ferrata Tissi17 – Civetta – Passo del Tenente (via normale Sentiero Tivan)18 – Moiazza – Cima Moiazza Sud – Ferrata Costantini19 – Spiz de Mezzodì – Ferrata Sora ‘l Sass e Sentiero del Belvedere20 – Prampèr – Val Pramperét – Scalet del Pissandol21 – Bosconero – Viaz de le Ponte22 – Piz de Sagron – Passo del Comedon – L’Intaiada23 – Vajont – Ferrata della Memoria24 – La Schiara – Forcella de la Gusela – Ferrata Sperti25 – La Schiara – Ferrata Zacchi e Ferrata Berti26 – La Schiara – Pelf – Ferrata Marmol (Rossi) e Ferrata Guardiano27 – Antelao – Sentiero Bortolo De Lorenzo28 – Civetta – Vant delle Nevere29 – Pelmo – Sentiero Flaibani30 – Cima Nord di San Sebastiano – Cengia del Sasso di Caleda31 – Vette Feltrine – Sentiero delle Laste32 – Vette Feltrine – Cenge del Sasso Scarnia33 – Cimònega – Val Caorame34 – Cimònega – Busa del Cadinel35 – Monte Pizzocco – Sentiero dello Scalon36 – Monti del Sole – Valle Soffia -
Mountain bike in Appennino settentrionale
Dalle falesie a picco sul Mar Tirreno alla lunga dorsale solcata dalle Alte Vie, nel cuore di secolari foreste o tra i pascoli d'alta quota, l'avventura delle escursioni più selvagge si unisce al sapore della scoperta tra antichi borghi, fortezze dimenticate, singolari monumenti geologici e ardite mulattiere. 41 itinerari per mountain bike sull'Appennino Settentrionale, suddivisi tra Liguria di Levante, Emilia-Romagna e Toscana. Per ogni regione sono stati selezionati i tracciati più esclusivi e remunerativi, contraddistinti da una logica struttura ad anello, elevata ciclabilità, massima percentuale di sterrato e dall'inconfondibile scenario appenninico. Ogni percorso è accompagnato da una mappa schematica del tracciato, dal profilo altimetrico e dai dati tecnici generali, e illustrato da un efficace road book fotografico che permette di seguire senza difficoltà l'itinerario. Le tracce GPS degli itinerari sono scaricabili sul sito ideamontagna.it. -
Nel giardino di pietra. Arrampicate tra il lago di Como e il lago d'Iseo
116 vie scelte: Triangolo Lariano, Resegone, Grigne, Campelli, Alpi Orobie, Presolana. -
Alimentazione in equilibrio. Come alimentarsi in maniera equilibrata praticando un'attività
"Mangiare è un atto di sopravvivenza. Nutrirsi correttamente, invece, è un atto d'amore verso se stessi e verso il proprio corpo. Mangiare Bene qualitativamente e quantitativamente è importante per ogni fascia della popolazione. Chi pratica sport, anche a livello amatoriale, deve avere un riguardo in più verso ciò che si mette nel piatto: le sue scelte diventeranno importanti non solo per la sua salute, ma anche ai fini della sua performance sportiva. Ecco perché abbiamo deciso di scrivere questo libro: educare al Mangiare Bene e al Mangiare Sano, dando allo stesso tempo tutte le informazioni necessarie affinché un amante della vita all'aria aperta possa fare sempre le scelte migliori in campo alimentare."""""