Sfoglia il Catalogo feltrinelli038
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 2101-2120 di 10000 Articoli:
-
Regresso delle nascite. Morte dei popoli
A un dato momento la città cresce morbosamente, patologicamente, non, cioè, per virtù propria, ma per un apporto altrui. Più la città aumenta e si gonfia a metropoli, e più diventa infeconda. La progressiva sterilità dei cittadini è in relazione diretta coll'aumento rapidamente mostruoso della città. Berlino che in un secolo è passata, da centomila, a oltre quattro milioni di abitanti, è, oggi, la città più sterile del mondo. Essa ha il primato del più basso quoziente di natalità non più compensato dalla diminuzione delle morti. La metropoli cresce, attirando verso di sé la popolazione della campagna, la quale, però, appena inurbata, diventa - al pari della preesistente popolazione - infeconda. Si fa il deserto nei campi; ma quando il deserto estende le sue plaghe abbandonate e bruciate, la metropoli è presa alla gola: né i suoi commerci, né le sue industrie, né i suoi oceani di pietre e di cemento armato, possono ristabilire l'equilibrio oramai irreparabilmente spezzato: è la catastrofe. La città muore, la nazione - senza più le linfe vitali della giovinezza delle nuove generazioni non può più resistere. -
L' alba dell'Impero
«La libertà di mercato si è così trasformata nella società del Liberismo Totale nell'incubo di una guerra civile di ""tutti contro tutti"""", dove gli unici ad avvantaggiarsi di tale conflitto sono i pochissimi pluto-tecnocrati che lo hanno suscitato, istituzionalizzato e propagandato. Le società e i popoli hanno perso la loro pace e il loro equilibrio. Chi perde in questa guerra perde pure il diritto di esistere». Il presente scritto prende le mosse dalla lettura de """"La quarta teoria politica"""", il dirompente saggio di A. Dugin che getta le basi per un radicale ripensamento della politica del Terzo millennio, e ne espone le possibili attuazioni."" -
D'Annunzio politico. Nell'impresa fiumana
Pubblicato nel 1928 in Brasile. In questo testo sono riportati molti retroscena della preparazione della Marcia su Ronchi, degli incontri dal Daniele provocati e riusciti di d'Annunzio con personalità allora di primo piano, come Benito Mussolini e quelli mancati, come quello con Antonio Gramsci. Il libro è introdotto da un esaustivo saggio di Caludio Siniscalchi che ben inquadra lo stato di cose relativamente agli studi storici sul d'Annunzio e chiuso da quella che fu l'introduzione di Renzo de Felice al suo saggio D'Annunzio politico (omonimia di titolo con il Daniele) del 1978 con cui lo storico metteva il Vate per la prima volta sui binari della rigorosa ricerca storica e togliendo, di pari passo, dall'oblio l'epopea fiumana, per certi versi dimenticata tanto dai ""neri"""" che dai """"rossi"""" per opposte ragioni."" -
1919
«Del fascismo si sono cercate, finora senza troppa fortuna, innumerevoli definizioni. Si può dire che tutti coloro i quali hanno scritto o trattato del Fascismo, in Italia e all'estero, non hanno saputo resistere alla tentazione di collocare la propria. Ma le migliori tra esse non sono mai riuscite che ad abbracciare una parte del fascismo, ad illuminare un solo aspetto esteriore di questo grandioso fenomeno». Così l'autore che dell'epopea del primordio fascista fu protagonista... -
Pensiero radicale
«Salvo Ardizzone, nelle pagine che seguono, affronta la crisi del mondo moderno forte del suo bagaglio di conoscenze, frutto di una pluridecennale applicazione allo studio del pensiero tradizionale, assumendolo come lente per la lettura dell'attuale scenario. L'Autore ne analizza lo stato e pragmaticamente suggerisce vie di uscita, messe a punto per rettificare la traiettoria ed aggiustare il tiro, rivolte a chi da posizioni sovran-populiste pigia il dito sul grilletto politico e parapolitico. Non fa sconti e non liscia il pelo alle sortite sovran-populiste più volgari o, quanto meno, superficiali, poco ponderate e meditate». (dall'introduzione) -
Il sole di mezzanotte. Aurora del soggetto radicale
In ""Cavalcare la tigre"""" Julius Evola parla dell'uomo differenziato, costretto a vivere nella modernità pur appartenendo a un mondo differente. Proprio a partire da questa idea nasce il soggetto radicale, vale a dire l'uomo della tradizione gettato in un mondo senza tradizione. Com'è possibile per un tipo umano del genere vivere in un mondo in cui la tradizione non è presente, senza cioè aver ricevuto alcun tipo di tradizione...? Il soggetto radicale non si risveglia quando il fuoco del sacro è acceso, ma quando fuori di sé non trova niente."" -
Soggetto radicale. Teoria e fenomenologia
Una rivolta contro il mondo post-moderno: così potrebbe essere definito questo libro, manualetto per orientarsi in una realtà che ha travolto i sistemi di riferimento tradizionali, gettando l'umanità in un mondo liquido e spersonalizzato. Il post-moderno fa a pezzi i princìpi moderni, che, a loro volta, sono la negazione del mondo della Tradizione. Nasce così la società dei cyborg, della dissoluzione, della pandemia del gender, della virtualizzazione delle esistenze. Qui tutto è ""post"""": post-scienza, post-umano, post-politica... Il post-moderno è l'apocalisse dei popoli, l'ultimo atto della civiltà, la Grande Mezzanotte dell'Essere."" -
Mitogonia. Epos e icona. Ediz. illustrata
Mitogonìa: neologismo coniato dell'autore di questa raccolta di saggi ad indicare l'incrocio fra la lotta (agoghè), necessaria per comprendere, e il fascino del racconto evocativo (mythos). Perché ogni interpretazione è combattimento spirituale. Leggere l'antico come contemporaneo e il contemporaneo come antico. Mitogonìa ci insegna e ci guida ad apprezzare le dinamiche dell'icona, del mito, del simbolo come percorsi, vie, figure viventi a noi vicine e sempre ritornanti nella nostra vita. Un nuovo e antico approccio ermeneutico, che prende sul serio la sua materia, rivivendola. Da Guerre Stellari a Pinocchio, da Sandokan ai Miti greci, fino a nuove analisi della grande arte rinascimentale; Mitogonia spazia tra ampie e molteplici dimensioni (arte, cinema, scienza, religione, teatro e molto altro) ponendosi quale piccola enciclopedia dell'interpretazione della contemporaneità quale labirinto ripercorso e riconfigurato alla luce della Tradizione. -
Alle radici del «rossobrunismo». Gli scritti di Carlo Terracciano in «Orion»
«D'ora in poi il nostro impegno sarà per quegli uomini, di ogni provenienza politica e ideologica, che non si sono arresi in questi anni infami e a quei giovani che solo ora si affacciano su questo deserto di macerie e si chiedono ""perché?"""" [...] Ci sono libri e scritti dell'altra """"estrema"""" non passibile di riciclaggio nel """"sistema"""" che potremmo sottoscrivere parola per parola; ci sono uomini retti e coraggiosi con i quali ci sentiremmo onorati di condividere un lungo tratto di strada. Ma sia chiaro che la nuova cultura rivoluzionaria non è quella del sincretismo onnicomprensivo fra idee inconciliabili, la cultura dell'et-et contrabbandata ad usum delphini dagli ex ribelli di tutti i fronti oggi egemonizzati e omologati dai padroni del vapore, politici e/o cattedratici. La nostra sarà allora la cultura dell'aut-aut, delle nuove e radicali contrapposizioni, con i compagni di domani contro i nemici di oggi e i falsi amici di ieri. Questi dunque i veri fronti di lotta in Italia, che attraversano in verticale i vecchi fronti del passato.»"" -
Noomachìa. Rivolta contro il mondo postmoderno
Aleksandr Dugin presenta in dieci lezioni l'enciclopedico progetto culturale Noomachìa, opera magna del «filosofo più pericoloso del mondo». Noi ci raffrontiamo alla realtà - rileva Dugin - per il tramite di una interpretazione paradigmatica di essa. Oggi questo paradigma è dettato dal Logos materialista e progressista proprio della Modernità occidentale-centrica, ma non è sempre stato così e non è detto che debba continuare ad esserlo. Noomachìa viene in nostro soccorso mostrandoci l'esistenza di un altro modo di interpretare e di plasmare la realtà, oltre e contro il paradigma modernista dominante e oggi sfociato in quella sua caricatura ipertrofica che prende il nome di Postmodernità. In queste pagine il filosofo russo ripercorre la storia ontologica della civiltà europea, risalendo alle sue scaturigini indoeuropee e seguendone lo sviluppo fino al crepuscolo postmoderno. Lo fa attraverso uno studio ed esegesi delle differenti civiltà a partire dall'intreccio - che supera le interpretazioni dualiste e manichee - di tre Logoi: Apollo, Dioniso e Cibele. -
Tradizione e/o nichilismo. Letture e ri-letture di Cavalcare la tigre
Pubblicato nel 1961 e da allora letto e riletto da almeno tre generazioni, ""Cavalcare la tigre"""" di Julius Evola è anzitutto una pietra di paragone, un fuoco di sbarramento che può attraversare solo chi ha giurato vendetta alla modernità ma, per una ragione o per un'altra, non è intenzionato ad abbandonarla, vedendo nel nichilismo anzitutto una sfida, una prova capace di rivelare un sistema di valori che non è né di ieri né di domani, appartenendo al mondo dell'Eterno. Ma cosa rimane dell'uomo differenziato, ora che la modernità si è estinta, cedendo il posto alla post-modernità? I saggi raccolti in questo libro - uno studio esaustivo dedicato a uno dei libri più importanti di Evola, nonché esperimento intergenerazionale - provano a offrire una risposta, muovendosi in orizzonti nuovi e antichi al tempo stesso. Sempre con lo stesso proposito: cavalcare la tigre della modernità e della post-modernità per accedere a frutti non facilmente attingibili in altre epoche, risvegliare un Sole occulto nella Mezzanotte della storia, al culmine ipogeo del nostro ciclo, costringendo l'orizzonte del nichilismo europeo a sfociare nella trascendenza. Introduzione di Maurizio Murelli."" -
Pensiero armato. Gli scritti di Carlo Terracciano in «Orion»
Nelle pagine di ""Orion"""" il mondialismo è presentato come un'ideologia, un progetto, una tendenza parte integrante di progetti variamente formulati da diverse organizzazioni tra di loro alleate e concorrenti al tempo stesso; si afferma che il Governo Mondiale è un progetto perseguito e non realizzato; che comunque queste organizzazioni hanno un potere enorme e controllano diversi Paesi attraverso mezzadri insediati nei governi, attraverso l'alta finanza, il sistema bancario, il sistema creditizio, l'infiltrazione in organismi come l'Onu, il Gatt, l'Unicef etc.; esse controllano inoltre la totalità dei mezzi di informazione e cercano di agire in modo discreto per plasmare menti e condizionare caratteri; lavora per lo sfruttamento intensivo del Terzo Mondo; lavora attraverso il controllo geopolitico, geofinanziario, geoenergetico; lavora per distruggere culture e popoli, per omologare, omogeneizzare, appiattire, uniformare. Con articoli di: Aleksandr Dugin, Marco Battarra, Maurizio Murelli."" -
Geopolitica
Carlo Terracciano non ha solo posto le basi per una corretta comprensione della realtà internazionale e dell'egemonia statunitense nel post Guerra fredda, premessa indispensabile a una sua efficace decostruzione. Ha saputo rompere gli ingessati schemi ideologici ereditati dal passato introducendo lo studio di una disciplina che per sua stessa natura - relazionandosi alla «dinamica dell'uomo sul pianeta» e «misurandosi con le realtà effettive della storia e della geografia» - squarcia il velo di Maya delle «moderne fumisterie ideologiche e i teleguidati isterismi di massa» con le quali le grandi potenze politico-militari «camuffano i propri interessi al dominio mondiale», con ciò stesso invitando a pensare altrimenti, mettersi in discussione, sperimentare nuove sinergie seguendo una feconda attitudine eterodossa. Terracciano non solo è stato il primo studioso nell'Italia post-bellica ad occuparsi in modo ""scientifico"""" di Geopolitica, ma nel farlo ha gettato solide fondamenta per un autentico discorso antimondialista tanto nella pars destruens quanto nella pars costruens."" -
La lega del Vento Divino
"La Lega del vento divino"""" è un escamotage letterario di Yukio Mishima che con lo pseudonimo Tsunamori Yamao scrive un testo ambientato a fine 1800. Quella che con Tsunamori Yamao è una narrazione romanzata forse ispirata da una storia effettivamente accaduta ma di cui non è rimasta cronaca, con Yukio Mishima si trasforma in realtà attraverso la fondazione dell'""""Associazione degli Scudi"""" (""""Tate no kai""""), una milizia di corpo e spirito che avrà come epilogo, nel novembre 1970, il seppuku dell'ultimo samurai: Yukio Mishima. Il presente libro, con una serie di introduzioni e appendici che fanno da cornice a """"La lega del vento divino"""", inquadra il senso dell'itinerario mishimiana ponendo il collegamento tra esperienza umana in epoca tradizionale e attuale """"civiltà"""" moderna. Ovvero quale via può percorre un uomo della Tradizione nell'epoca moderna sulla via della disintegrazione post-moderna." -
Etnosociologia
Con questa monografia, Aleksandr Dugin introduce il lettore a una disciplina indipendente e originale, un modello teorico e al contempo un metodo di indagine alternativo alla sociologia classica. L'etnosociologia si prefigge di leggere le società umane - dalle più semplici alle più complesse, siano esse arcaiche o moderne, orientali o occidentali - alla luce dell'ethnos, assumendo cioè che esse rappresentino tutte diversi ordini di sofisticazione di ancestrali strutture etniche (l'ethnos o koinema) le quali, anche quando non osservabili esplicitamente, continuano a esercitare la loro influenza in modo implicito nell'assetto sociale. Dopo essersi soffermato sulla terminologia di base e sugli autori da cui hanno preso avvio le principali scuole di etnosociologia, nel secondo tomo l'autore tratteggia un dettagliato quadro del suo originale modello teorico, descrivendo i tratti fondamentali della società etnica e esaminando le strutture delle società post-etniche o storiche. -
Solstizio d'inverno. Dialoghi alla luce del Sole di mezzanotte
Il libro è suddiviso in due parti. La prima si compone della trascrizione del simposio tenutosi la notte del solstizio d'inverno 2020, un dialogo filosofico che ha ruotato attorno il concetto del Sole di Mezzanotte con sguardo prospettico sulle dinamiche innescate dal ciclo della post-modernità, per affrontare le quali il filosofo russo Aleksandr Dugin ha indicato e descritto la via per conseguire un radicale affrancamento da tale ciclo mortifero, definendo altresì la figura che questo compito può assolvere: il soggetto radicale. La risoluzione del duello luce/tenebre trova piena manifestazione nella simbolica ritualità che fin dal primordio l'uomo ha celebrato vegliando, attorno al fuoco, la notte del solstizio d'inverno. L'Appendice illustra il senso e la ritualità celebrativa del solstizio, in un quadro sincretico che, riconciliando ""paganesimo"""" e cristianità, ricollega il solstizio invernale al Natale cristiano, lumeggiandone l'essenza trascendente piuttosto che la formula storica in cui il simbolo e il mito solstiziali si sono incarnati."" -
La lotta delle razze
Poco noto al grande pubblico dei lettori italiani Gumplowicz risulta essere ancora oggi centrale per gli studi degli antropologi, sociologi e, appunto etnosociologi perché, come nota Aleksandr Dugin nella sua opera Etnosociologia (AGA Edizioni 2021), non solo Gumplowicz ha il merito di aver introdotto il termine ""etnosociologia"""" nella «prima fase di istituzionalizzazione della scienza sociologica» ma, nel campo dell'etnosociologia, è stato e resta la figura chiave. In questo libro, scrive Gumplowicz, «vedemmo come la lotta razziale per il dominio, attizzata attraverso sentimenti naturali di ostilità per lo straniero, di odio e di ripugnanza, e sempre vivacemente mantenuta, aprì il cammino a ogni sviluppo sociale complessivo, che produsse i fenomeni culturali più grandiosi, nuovamente attraverso le comunità sociali e gli ordinamenti di dominio più variegati, ininterrottamente sui più diversi punti della terra e nelle più diverse epoche storiche»."" -
Europa Nazione. Jean Thiriart il cavaliere eurasiatico e la Giovane Europa
Negli anni Sessanta, in Europa, ad opera di Jean Thiriart prese corpo il movimento transnazionale Jeune Europe con sezioni in Belgio, Francia, Germania, Portogallo e collegamenti in Sud America e Australia; in Italia, il movimento prese il nome di Giovane Europa. Questo libro ne racconta genesi e sviluppo fino al suo scioglimento, all'alba del 1969. E racconta anche la storia di un uomo straordinario a cui si devono numerose intuizioni e la messa in circolo di molte parole d'ordine, poi fatte proprie da altri movimenti politici e tutt'oggi in auge: ""Europa Nazione"""", cui venne associato il simbolo della Croce Celtica; """"Europa impero di 400 milioni di uomini"""" prima, e il concetto geopolitico di Eurasia con """"Impero Euro-sovietico da Vladivostok a Dublino"""" poi."" -
I templari del proletariato. Metafisica del nazional-bolscevismo
"I templari del proletariato, titolo paradossale compone un'antologia di scritti che spaziano dall'alchimia alla storia della Russia, dai Vecchi Credenti al terrorismo rivoluzionario, dalla magia all'astrologia, passando per la Terza Roma, l'Antartide, Orione, la foresta di Rambouillet... Uomini sparsi nello spazio e nel tempo, stelle di un Impero Invisibile unite in una costellazione che nel libro di Aleksandr Dugin ha un nome ben preciso: nazional-bolscevismo. Ma questo movimento è affrontato da una prospettiva unica nel suo genere, metastorica e metapolitica: a rincorrersi tra i capitoli de I Templari è l'idea che questo movimento non sia una novità degli ultimi trent'anni ma la resurrezione di princìpi metafisici ben più antichi. Documento per capire una stagione che quasi nessuno ha raccontato, qui risiedono le origini di molti concetti chiave sviluppati dall'Autore nelle sue opere successive. Un cammino destinato a quanti vogliano ancora guadagnare un accesso al cielo.""""" -
Ezra Pound un «folle» contro l'usura
Libretto che introduce in modo semplice e per non ""iniziati"""" alle opere e alla vita di Ezra Pound. Per la prima volta pubblicata la perizia psichiatrica sulla base della quale il grande poeta americano fu internato in manicomio per 12 anni, dopo aver prima subito l'oltraggio della reclusione in una gabbia per scipanzé.""