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Storia dell'illustrazione italiana. Cinque secoli di immagini riprodotte
Torna in libreria la Storia dell’illustrazione italiana di Paola Pallottino. Si tratta dell’unica opera critica e sistematica sulle illustrazioni che hanno caratterizzato l’editoria libraria e giornalistica in Italia dal XV alla metà del XX secolo. Più in generale affronta il tema dell’immagine riprodotta a mezzo stampa spaziando dall’incisione al manifesto, dalle caricature ai fumetti, senza trascurare le cartoline, gli ex libris e le figurine. Il successo dell’opera si è basato e si basa nel percorrere tutta l’illustrazione prodotta in Italia dal 1467 alla prima metà del Novecento (quando l’avvento della televisione ha iniziato a ribaltare i codici iconografici) analizzandone l’evoluzione nei contesti storici, teorici e tecnici. Pertanto il libro offre un ampio spaccato di vita e costume in cui si intrecciano arte e cultura materiale. La ristampa riveduta, corretta e ulteriormente ampliata offre agli specialisti una miniera pressoché inesauribile di analisi e informazioni, mentre a un pubblico più vasto si presenta la possibilità di apprezzare l’affascinante universo dell’illustrazione italiana, particolarmente qualificata sul piano internazionale. Il libro presenta un ricchissimo apparato di immagini a colori e in bianco e nero e una bibliografia generale straordinariamente ampia, che per la prima volta è messa a disposizione di storici dell’arte, illustratori e operatori culturali. A essa si aggiunge, inoltre, una bibliografia monografica dedicata ai principali illustratori trattati nel volume. -
Luoghi per lo spettacolo. Semiotica dell’architettura teatrale
Finora Marvin Carlson è largamente noto in Italia per Theories of the Theatre (Teorie del teatro) un testo di riferimento per molte generazioni di studenti. Con la medesima lucidità e chiarezza divulgativa questo Places of Performance (Luoghi per lo spettacolo) mette in relazione questioni estetiche e contesti socio culturali, facendo dialogare discipline differenti: architettura, urbanistica, arti figurative, storia economica, psicologia. Marvin Carlson è stato tra i primi studiosi ad applicare strategie derivate dalla semiotica all’osservazione dei luoghi per lo spettacolo, considerati come complessi meccanismi di significazione. L’attualità del testo e la sua validità dal punto di vista didattico risiedono soprattutto nella grande attenzione per gli spettatori, tema cruciale del dibattito teatrologico contemporaneo. Lungo le tappe di un viaggio appassionante tra gli ambienti e gli edifici che le comunità occidentali hanno progettato per allestire eventi spettacolari, la domanda cui Carlson cerca di rispondere non è solo Come si esprimono i teatri? ma anche A chi si rivolgono? Originale nella sua struttura, ben documentato e riccamente illustrato, il saggio insegue attraverso le epoche la complessità dell’esperienza di fruizione, fornendoci le chiavi per decodificare i messaggi provenienti dagli spazi teatrali. -
Il senso del gioco. Riconoscere la bellezza del calcio. Ediz. ampliata
Fin dalla sua uscita, cinque anni fa, ""Il senso del gioco"""" ha suscitato un vasto interesse di pubblico e una larga risonanza mediatica. È stato riconosciuto che il libro contiene e argomenta una proposta rivoluzionaria per il calcio italiano, a partire dalla concezione del rapporto tra allenatori e calciatori e dalla metodologia di allenamento. D’Arrigo critica come illusoria la tesi che si possa comandare lo sviluppo del gioco attraverso moduli e schemi rigidi, come si usa fare in Italia. La causa delle sconfitte e delle vittorie non sta nella scelta del 4-2-4 o del 4-3-3, perché gli eventi che si verificano in una partita sono in larga parte imprevedibili. Perciò il compito di un allenatore consiste nel far sviluppare ai propri giocatori quelle competenze tecniche e tattiche che permettono di cercare in ogni momento «qualcosa di straordinario». Per queste ragioni """"Il senso del gioco"""" interessa prima di tutto il crescente numero di persone che ogni anno fanno i corsi per diventare allenatori, all’interno del sempre più vasto movimento del calcio giovanile e delle scuole calcio. La risposta entusiastica al libro di D’Arrigo da parte degli allenatori vecchi e nuovi è la dimostrazione del fatto che fa capire come il compito di un allenatore è quello di allenare l’intelligenza dei propri calciatori. Questa nuova edizione è accresciuta e aggiornata grazie alle esperienze maturate dall’autore negli ultimi cinque anni. Affronta anche i compiti e gli insegnamenti determinati dalla fortissima ascesa del calcio femminile. Contributi di: Renzo Ulivieri (presidente Associazione Italiana Allenatori di Calcio) e Paolo Piani (direttore Settore Tecnico FIGC)."" -
Scala e sentiero verso il Paradiso. Trent’anni di apprendistato teatrale attraversando l’università
Questo libro racconta una storia straordinaria che attraversa dal 1971 al 2005 l’Alma Mater, l’Università di Bologna. Siamo al mitico DAMS agli inizi degli anni Settanta. Il regista Luigi Squarzina telefona al poeta e drammaturgo Giuliano Scabia e gli chiede di venire a insegnare, unendosi ai fondatori di questo corso di laurea rivoluzionario, che raccoglie maestri celebri o destinati a diventarlo e un gran numero di studentesse e studenti entusiasti. Scabia passa tre mesi a pensarci. Ha paura, non si sente all’altezza della grande Alma Mater. Teme di venire ingabbiato. Ma gli storici del teatro e i drammaturghi del DAMS insistono: «Vieni qui a fare le stesse cose che stai facendo, il tuo Teatro Vagante». Inizia così un viaggio attraverso l’università, un apprendistato teatrale che dura trent’anni. Ogni anno Scabia ha messo alla prova un modello di teatro e ha cercato di capire se funzionava e come. Ha chiesto agli studenti e alle studentesse di collaborare alla ricerca, impegnandoli a fondo, ascoltandoli, imparando da loro. Straordinari studenti compagni di viaggio. Il libro presenta una scala di trentatre gradini, da ""I giganti del Po"""" (1971)... """"Il Gorilla Quadrumano"""" (1973-75)... """"Dire fare baciare lettera testamento"""" (1977-78)... """"Le mongolfiere"""" (1977)... """"L’orologio di Faust"""" (1982-83)... """"La notte di Walpurga"""" (1989-90), fino al trentatreesimo gradino """"Sentiero interno di bosco e bestie"""" (2004-05). Contributi di: Gianfranco Anzini, Francesca Gasparini, Massimo Marino, Vito Minoia, Paola Quarenghi. In coedizione con: Edizioni Nuove Catarsi."" -
Allenare gli allenatori. Perché si impara a giocare giocando
"Allenare gli allenatori"""" è un contributo fondamentale alla riflessione teorica e metodologica che sta rivoluzionando il calcio italiano. Infatti, la Scuola Allenatori di Coverciano, di cui Francesco D’Arrigo è docente, sta trasformando i programmi di studio, diffondendo idee innovative e stili di gioco spettacolari tra i mister italiani. In questo processo, i due precedenti libri di D’Arrigo, """"Il senso del gioco"""" e """"Il primato del gioco"""", hanno un ruolo importante. In """"Allenare gli allenatori"""", scritto con Claudio Albertini, l’obiettivo è aiutare gli allenatori a trovare il proprio stile e il proprio metodo per migliorare l’espressione delle competenze dei giocatori. Fedeli alla massima di José Mourinho, «Chi sa solo di calcio, non sa nulla di calcio», gli autori affiancano riflessioni di natura scientifica, psicologica e filosofica alla materia calcistica, con importanti novità didattiche per l’allenamento. Interpretano dal punto di vista pratico e metodologico le recenti acquisizioni degli studi sul ruolo del sistema nervoso nell’ambito della motricità umana. Inoltre analizzano i contributi offerti dagli “studi sulla complessità”, che insegnano che non si può sezionare in parti ciò che per sua natura è indivisibile. Il sentiero indicato dagli autori riporta infatti il Gioco al centro della programmazione didattica. Si tratta di un cambio di direzione sostanziale – in un certo senso un ritorno al passato – rispetto agli approcci analitici e parzializzanti che negli ultimi decenni hanno egemonizzato il campo. È necessario cambiare prospettiva, passando da un approccio analitico, che scompone il sapere nei suoi componenti elementari (tecnica, tattica e preparazione fisica), a un approccio sistemico, che favorisca il passaggio a un “sapere situato”, riferito a un contesto operativo in cui agire. La conclusione è perentoria: solo le esercitazioni riconducibili alla realtà del gioco migliorano la qualità e la rapidità delle scelte dei giocatori. In definitiva si impara a giocare giocando." -
A voce spiegata. Diario di bordo sulle rotte della vocalità
"A voce spiegata"""" è rivolto a quanti nella voce trovano il proprio strumento di lavoro, di poesia, di conoscenza e di comprensione di sé stessi e degli altri. Per gli attori e cantanti che desiderano indagare in un campo che studia ciò che dovrebbero conoscere della propria voce prima di abbracciare una specifica tecnica, stile o estetica. Per quanti desiderino fare della voce uno strumento potente di indagine della propria forma di esprimere la complessità delle componenti logiche, emozionali, gestuali, relazionali del discorso. Per drammaturghi che devono conoscere come avviene il passaggio dalla parola scritta alla parola detta. Per chi studia la psiche e ami coglierne le manifestazioni attraverso la voce. A voce spiegata si articola in tre sezioni. La prima si propone di creare una cornice epistemologica e interpretativa del fenomeno vocale cercando l’origine antica e profonda delle sue manifestazioni comuni e straordinarie per cercarne e dimostrarne i significati e le implicazioni. La seconda parte si delinea per immagini che hanno il potere di sintetizzare e stimolare la comprensione delle problematiche della voce e individuare l’esperienza psichica e corporea sottesa a ogni azione vocale. La terza parte mostra, infine, come avvengono e come si articolano" -
Il poeta d'oro. Il gran teatro immaginario di Giuliano Scabia
Il volume di Massimo Marino racconta la storia e le opere di Giuliano Scabia (1935-2021), uno straordinario poeta, drammaturgo, narratore e affabulatore tra il Novecento e oggi. Dagli inizi degli anni Sessanta del Novecento Scabia ha rotto i canoni della tradizione teatrale, dilatando la scena, praticando un teatro a partecipazione che è andato nei manicomi, in paesi della montagna e della pianura, in quartieri periferici e centri storici di città, in festival internazionali. Scabia ha avuto un ruolo molto importante anche nelle azioni di Franco Basaglia degli anni Settanta, che hanno condotto alla chiusura dei vecchi manicomi con la legge 180 del 1978. Infatti portò a Trieste la sua idea di Teatro Vagante, che incontra e coinvolge il pubblico nelle strade e nelle piazze. Insieme ai ricoverati nell’Ospedale psichiatrico triestino fece nascere il Marco Cavallo. È un grande animale di cartapesta, che in una domenica di sole uscì nelle strade di Trieste accompagnato da un corteo entusiasta e invincibile di «matti», dottori, infermieri, volontari, studenti, abitanti di Trieste in una grande festa. Ha insegnato per più di trent’anni al Dams di Bologna, mettendo alla prova nei suoi corsi testi e convenzioni teatrali (il libro Scala e sentiero verso il paradiso, pubblicato postumo nel 2021 da La casa Usher, documenta questo percorso). È autore di numerose opere teatrali, poetiche e di narrativa, in gran parte pubblicate da Einaudi. -
Vulpes in fabula. Il modello esopico e la sua fortuna millenaria. Con ventisei favole scelte e nuovamente tradotte
In questo studio accurato, scientifico e divertente, Claudio Fraccari esamina la struttura lessicale e compositiva della favola di Esopo o, semplicemente, ""esopica"""" e la sua crescente e inossidabile fortuna dal mondo greco-latino al ventesimo secolo. Si scopriranno così i rapporti del favolista e del suo modello con la letteratura di ogni tempo: da quelli, ovvi, con i colleghi Fedro e La Fontaine fino a Pirandello, Svevo e Gadda, passando per il tardo Medioevo di Petrarca e Bernardino da Siena, l'Umanesimo di Collenuccio, il Rinascimento dell'Ariosto, il Bertoldo seicentesco di Giulio Cesare Croce, addirittura Leopardi e Pascoli, e naturalmente il grande Trilussa. Fil rouge, una fantasia popolata di volpi, e di tanta altra varia umanità zoomorfa. Il libro è splendidamente illustrato dalle xilografie colorate dell'incunabolo Esopo di Ulma, del 1476, considerato il primo libro con immagini nella storia della stampa. Lo studio è completato da ventisei favole di Esopo scelte dall'autore e da lui, per l'occasione, tradotte ex novo; queste, invece, illustrate con le xilografie dell'edizione di Esopo stampata da Bonelli a Venezia nel 1491."" -
Tiziano e Giulia Gonzaga. Dalla Venere di Urbino alla Bella del Pitti
L'«Allegoria matrimoniale» del Louvre, la «Venere di Urbino» degli Uffizi, la «Bella» di Palazzo Pitti, la «Fanciulla con pelliccia» di Vienna e la «Fanciulla con cappello piumato» dell'Hermitage: capolavori del Rinascimento italiano che condividono la mano di un unico artista e il volto di una donna unica. -
Il segreto della rondine
Uno scrittore, entusiasta viaggiatore e collezionista di fotocamere, acquista in una bancarella una macchinetta degli anni Cinquanta da un personaggio intrigante e ambiguo. La sua attenzione si sposta ben presto sulle storie che il cimelio ha vissuto e immortalato; e così arriva Lucia, che insinua dubbi, fa vacillare certezze e porta un finale inaspettato. -
I dubbi di Federico
Il protagonista è Federico, un uomo sulla sessantina, figlio di una società patriarcale e maschilista, per il quale è scontato il ruolo della donna, sottomessa prima al padre e poi al marito, destinata a vivere in casa, tra pannolini, pappine, fornelli e faccende domestiche, disposta a sacrificarsi ed a rinunciare ai suoi sogni di libertà. Ma un giorno, che sembrava scorrere come tanti altri, accade nella vita di Federico qualcosa di imprevedibile, di sorprendente: la sua coscienza lo invita a riflettere, le sue certezze vacillano e i dubbi lo assalgono. Federico, quindi, decide di dare una svolta alla sua vita, fino ad allora piatta e monotona, e di intraprendere un dinamico, appassionante, costruttivo percorso, un percorso di crescita. -
Tre garofani rossi
Un ragazzo non ancora ventenne, negli ultimi mesi della seconda guerra mondiale, si trasferisce con un viaggio pieno di incognite dal suo paesino della Puglia, dove già dall'8 settembre del '43 erano giunti gli Alleati portando la liberazione ed una ventata di speranze, a Torino, dove a partire da quella stessa data le condizioni della città, in mano ai Tedeschi, si facevano di giorno in giorno più dure. Difficile conoscere i reali motivi di questa decisione. Per certo, dopo pochi mesi di lavoro in fabbrica, Ugo si unisce ai Partigiani della Brigata Garibaldi e di lì a poco viene catturato dai Tedeschi. Qualche giorno dopo viene prelevato dalla cella del carcere assieme ad altri ventisei prigionieri e condotto al Pian del Lot, dove viene fucilato per rappresaglia. Una pagina drammatica della storia d'Italia che rischiava di rimanere per sempre dimenticata se un superstite di queste vicende non l'avesse raccontata permettendo di riportare alla luce i morti di Pian del Lot e di dare loro degna sepoltura nel ""Campo della gloria"""" a Torino."" -
Avvoca'...
L'autore, un avvocato di provincia - come ama definirsi - ha raccolto, a mò di quadretti, alcuni episodi della sua vita professionale, che egli stesso attesta essere realmente accaduti. Li racconta in una chiave ironica che caratterizza il suo stile, colorandoli con quelle battute in dialetto napoletano che non possono che suscitare ilarità nel lettore. Lo scopo del libro non è quello di sollevare l'attenzione su specifiche problematiche, ma semplicemente di suscitare sane risate in chi legge avvenimenti ed episodi che raccontano questioni e vertenze, alle quali, forse, molti possono assimilare proprie vicissitudini. La brevità dei racconti non appesantisce la lettura, resa piacevole e scorrevole dalla diffusa vena umoristica. -
Giocano i pensieri
"Le liriche poetiche di Alessia Gallello sono profondi respiri, è come aprire una finestra che s'affaccia su mille panorami, un intreccio di colori, sentimenti ed emozioni vissute. Semplici ma precisi e decisi versi, si rivelano pozzo di sensazioni, nel quale perdersi e assaporarne il vero sentire. Una serie di poesie, con diverse tematiche che spaziano dall'amicizia all'affetto familiare, alla natura, alla speranza. Un tumulto di parole, il cui profondo significato ne delinea il valore dell'opera.""""" -
Volteggia l'animo
"Quello che rende speciale questa nuova raccolta di poesie di Alessia Gallello è la particolarità dei temi affrontati che riguardano l'amore, l'amicizia, la solidarietà, l'universo-mondo dei sentimenti in una prospettiva di consapevolezza, per una giovanissima donna che, affacciandosi sullo scenario dell'esistenza, ne coglie il respiro e il ritmo, ogni piccolo spostamento o breve movimento intrinseco alle dinamiche del vivere, scoprendo di non essere sola ma parte di un tutto, composto di volti, di anime e di cuori, di trame e di orditi, di anelli legati l'un l'altro formanti una catena: forse La Grande Catena dell'Essere'. Un continuo rimando di sostantivi e forme verbali o avverbiali che coinvolgono il ritmo e la cadenzialità delle espressioni che formano ogni singolo verso, rendendone la lettura piacevole ed armoniosa.""""" -
Il mistero di via dei Mercanti
Tra gli scorci delle strade e dei palazzi antichi del Centro Storico di Salerno, un duplice ed efferato delitto sconvolge la vita tranquilla della città. Le attività investigative conducono alle vite dei protagonisti scoprendo vecchie e oscure vicende che contribuiscono ad infittire il mistero che aleggia sull'intricata vicenda. Un colpo di scena porta alla scoperta della verità, ma& Noir metropolitano caratterizzato dalla narrazione forte ed incisiva degli autori, accompagna il lettore nella ricerca della risoluzione del caso attraverso protagonisti che non esistono solo per il nome o per un dettaglio distintivo ma, emergendo dalla fantasia di Francesco Napoli e di Marco Ferraiolo, diventano alla fine personaggi ""dipinti"""". Emozioni, eventi inaspettati, stimoli frequenti, effetti a sorpresa, elementi romantici sono gli ingredienti di una narrazione in cui nulla è scontato."" -
Fiesole e i longobardi
La mostra e il relativo piccolo catalogo sono una doverosa messa a punto che la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana e l'Amministrazione Comunale di Fiesole hanno ritenuto opportuno realizzare, in occasione del centenario del Museo civico archeologico, sulle scoperte di questi ultimi anni a Fiesole, particolarmente nell'area Garibaldi e relativamente al periodo longobardo. Gli scavi hanno portato alla luce, tra le altre cose, un esteso cimitero databile tra VI e VII secolo e sono ancora in corso promettendo, a giudicare dagli ultimi dati acquisiti, ulteriori scoperte anche sulla storia e l'organizzazione della città in età romana ed etrusca. Per rimanere a questa iniziativa, il titolo ""Fiesole e i longobardi"""" vuole soprattutto sottolineare quanto di nuovo è emerso con queste scoperte: la quantità e qualità dei reperti rinvenuti in questi anni fanno di Fiesole una novità assoluta nel panorama dell'Italia centrale tra VI e VII secolo."" -
Un santuario per la dea. Gli ipogei dell'età del bronzo di Trinitapoli
I risultati delle ricerche archeologiche in corso da decenni nella località Madonna di Loreto consentono di riconoscere in questo sito uno dei più grandi santuari del II millennio a.C., testimonianza di una tradizione religiosa preistorica della quale si sapeva poco per via della difficoltà di ricostruire il retroterra culturale di popolazioni dell'età del Bronzo che non hanno lasciato testimonianze scritte. Il grandioso palinsesto di realizzazioni umane di cui si compone la pianta generale del santuario è il risultato di attività devozionali che si sono susseguite nell'arco di ottocento anni almeno, praticate da comunità in grado di stabilire rapporti causali tra il mondo dei segni celesti e l'insieme delle attività e dei bisogni della popolazione. -
Circoli di pietra in Etruria. Vetulonia, Orvieto e Grotte di Castro
Il tema della delimitazione dello spazio funerario tra le popolazioni dell'Italia antica, in particolare quelle insediate nella fascia centrale della Penisola, inteso come manifestazione dell'organizzazione sociale e dell'insorgenza della classe aristocratica tra X e VI sec. a.C., è stato a lungo dibattuto, ma le scoperte recenti e il riesame delle vecchie acquisizioni imponevano una nuova lettura di questo aspetto. -
Sulle tracce dell'uomo. I monti della Tolfa prima di Homo Sapiens
Iniziamo questo viaggio nel passato dei Monti della Tolfa con la comprensione del clima e della fauna di questo territorio prima dell'arrivo dell'Uomo, grazie ai resti provenienti dalla vecchia cava di Montericcio, uno dei più interessanti siti paleontologici del Lazio, sino ad arrivare al sito di Ficoncella con la comparsa delle prime industrie, testimonianza del più antico popolamento umano del Lazio, risalente a circa 500.000 anni fa.